Caratterizzazione
ripartizione
confettatura
Granulazione: processo in cui le particelle di
polvere sono fatte aderire le une alle altre per
formare particelle più grandi definite “granuli”.
Il granulato solitamente è un intermedio di
lavorazione di forme farmaceutiche solide quali
capsule o compresse ma può essere utilizzato anche
come forma farmaceutica finita.
Granulazione
Setacciatura
Polverizzazione ev.
Principio Pesata
attivo
Miscelazione Legante (amido, gelatina,
Eccipienti PVP, zuccheri, gomme,
derivati cellulosa, etc.)
Bagnatura o impasto
Acqua/solvente
Granulazione (damp screening)
Essiccamento
Lubrificanti
Vagliatura (classificazione mediante setacciatura – dry
Glidanti screening)
Miscelazione
Disgreganti
ponti solidi
si formano per indurimento di leganti (PVP, amidi pregelatinizzati, derivati della
cellulosa i.e carbossimetilcellulosa) dopo evaporazione del solvente o per
cristallizzazione di sostanze disciolte nel liq. di granulazione
Forze interfacciali in films liquidi mobili
ponti solidi
si formano per indurimento di leganti (PVP, amidi pregelatinizzati, derivati della
cellulosa i.e carbossimetilcellulosa) dopo evaporazione del solvente o per
cristallizzazione di sostanze disciolte
MECCANISMI DI FORMAZIONE ED ACCRESCIMENTO
DEI GRANULI
Nella granulazione a umido
Nucleazione
Formazione dello stadio capillare ( nuclei iniziali )
Transizione
+ adesione di particelle di
+ polvere
MECCANISMI DI FORMAZIONE ED ACCRESCIMENTO DEI
GRANULI (2)
nella granulazione a umido
+ Coalescenza
+ Frammentazione
+ Trasferimento per
abrasione
+ Stratificazione
Determinazione dell’ end point della fase di
bagnatura in granulazione a umido
Lo stadio capillare
corrisponde ad una
C maggiore forza di torsione
B richiesta al miscelatore.
Un’ulteriore aggiunta di
liquido porta ad una
diminuzione della forza di
torsione corrispondente al
raggiungimento dello stadio
a goccia.
METODI DI GRANULAZIONE
A) GRANULAZIONE TRADIZIONALE
movimento lento
fondo a due settori
bracci a velocità diversa
vasca rovesciabile
IMPASTATORE PLANETARIO
Granulazione a umido di tipo “tradizionale”
Impastatrice a sigma
APPARECCHIATURE
IMPASTATORE A SIGMA o A ZETA
movimento lento
fondo a due settori
bracci a velocità diversa
vasca rovesciabile
IMPASTATORE PLANETARIO
Planetary mixer
Nautamixer
Barre oscillanti
Fermi per tendere la rete
Rete perforata ( le dimensione delle
maglie determina la dimensione dei
granuli )
Alimentazione dall’alto
Gli svantaggi:
richiede diversi pezzi di apparecchiature
maggior tempo richiesto
perdita di materiale per trasferimento
B) MISCELAZIONE, IMPASTO E GRANULAZIONE NELLA
STESSA MACCHINA : MISCELATORI/GRANULATORI AD
ALTA VELOCITA’
-Termoregolazione
-Tilting
Intero processo in un’unica macchina:
CARICAMENTO
MESCOLAZIONE
GRANULAZIONE
ESSICCAMENTO
- Resa di processo
-Sicurezza [anche gas inerti]
-Ingombri
-Contaminazione crociata
- Flessibilità
*La forze capillari operanti nella rete che si forma tra i vuoti interparticellari
regolano l’entità del fenomeno.
Migrazione intergranulare
Migrazione intragranulare
Il soluto migra all’interno del singolo granulo e si deposita sulla sua
superficie. Questo fenomeno può insorgere in essiccatori a letto statico
ma anche in essiccatori a letto fluido.
Polverizzazione ev.
Principio Pesata
attivo
Miscelazione Legante (amido, gelatina,
Eccipienti PVP, zuccheri, gomme,
derivati cellulosa, etc.)
Bagnatura o impasto
Acqua/solvente
Granulazione (damp screening)
Essiccamento Ri-granulazione
Lubrificanti
Vagliatura (classificazione mediante setacciatura – dry
Glidanti screening)
Miscelazione
Disgreganti
Principio:
Le particelle della polvere sono fluidificate da una corrente d’aria; la
fluidificazione provvede alla miscelazione. La soluzione granulante è
spruzzata dall’alto ed il fluido provoca l’adesione delle particelle e la
formazione dei granuli.
Terminata l’aggiunta dell’agente granulante, si immette aria calda che
provvede all’essiccamento dei granuli.
Vantaggi:
Tutte le operazioni ( compreso l’ essiccamento ) avvengono in una
sola unità, con risparmio di tempo, materiale e lavoro.
Il processo può essere automatizzato una volta messe a punto le condizioni
ottimali.
Svantaggi:
Apparecchiature più costose
Maggior lavoro di sviluppo
C) GRANULAZIONE IN LETTO FLUIDO
Vantaggi :
• massimo contatto tra liquido e gas e tempi di essiccamento molto brevi
(20 – 30 min)
• possibile impiego di aria molto calda senza arrecare danni al prodotto
• eliminazione del problema della migrazione dei componenti solubili
(es.: coloranti).
Granulazione a secco /
GRANULAZIONE
Principio attivo
Miscelazione
Diluente
(Lubrificante) Precompressione
(compattazione)
Granulazione
vera e
Frantumazione delle formelle propria
Apparecchiature:
vagliatura
GRANULAZIONE A SECCO
Vantaggi
• Tempo più breve
• Risparmio di manodopera
• Apparecchiatura meno ingombrante
• Eliminazione di possibili cause di alterazione delle sostanze attive
conseguenti alla bagnature e riscaldamento
• Processo facilmente “scalabile”
Le preparazioni solide sono più stabili di quelle liquide. Es. polvere per
antibiotico ha solitamente stabilità di 2-3 anni, una volta ricostituita ha una
stabilità di una settimana.