La golden age.
Il quarto di secolo successivo alla seconda guerra mondiale è stato considerato come
una golden age ‘età dell’oro’; per uno sviluppo economico impetuoso(specialmente in
Giappone, Urss e paesi dell’est europeo, privilegiando l’industria pesante a scapito
dei consumi). La stabilità degli scambi internazionali venne garantita dall’adozione
del sistema monetario del golden dollar standard, basato sulla convertibilità del
dollaro in oro; e dalla costituzione di un Fondo monetario Internazionale(FMI). Venne
creata anche una Banca mondiale per promuovere lo sviluppo dei paesi più arretrati,
tali misure favorirono lo sviluppo degli scambi commerciali. Molti furono i fattori che
contribuirono allo sviluppo della Golden age: 1)dalla grande disponibilità di
manodopera a basso costo; 2)il ritardo iniziale dell’Europa rispetto agli Stati Uniti e
dal divario tecnologico che li divideva; con la diffusione del fordismo(modello
produttivo fondato sulla grande impresa e sui consumi di massa); 3)effetti benevoli
del coinvolgimento dello stato nell’economia in seguito all’affermarsi di politiche
economiche Keynesiane. L’intervento dello stato si esercitò attraverso lo sviluppo
delle industrie statali e parastatali, configurando un sistema misto di imprese private
e pubbliche, che ebbe un ruolo cruciale nel sostenere assieme sviluppo economico e
mutamento sociale. La fine di tale fase di espansione si ebbe nel ’73 quando l’OPEC,
stabilì l’aumento del prezzo del greggio(da 3 a 12 dollari al barile);inaugurando una
gravissima e prolungata fase di crisi economica mondiale, vista la dipendenza di tutti
i paesi industrializzati, tranne Stati Uniti e Unione Sovietica. Per l’economista
Maurizio Franzini, a segnare il declino della golden age furono in primo luogo i suoi
stessi effetti. La Crescita di nuove grandi potenze economiche come Giappone e
Germania, sostituì alla leadership statunitense un oligopolio, dando luogo ad un
sistema instabile, di rapporti economici e monetari internazionali. Inoltre la crescita
economica del ’45-’73 ebbe effetti pesanti sull’ambiente, le emissioni di biossido di
carbonio furono triplicate, riscaldando l’atmosfera terrestre, la produzione di
clorofluorocarburi aumentò tanto da assottigliare lo strato di ozono.
Furono stabiliti una serie di incontri fra Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione
Sovietica, che si svolsero tra il ’43-’45; il primo di questi incontri si tenne nel ’43 a
Teheran, il secondo nel febbraio del ’45 a Yalta, in Crimea. Nel luglio-agosto del ’45
un terzo a Postdam(Germania), definì le condizioni di pace. La pace e l’assetto
dell’Europa postbellica doveva essere decisa dalle grandi potenze, Usa e Urss
costituirono nella conferenza di San Francisco del giugno ’45, l’Organizzazione delle
nazioni unite(ONU). Concepita per la salvaguardia della pace, racchiudeva altre
organizzazioni(OMS,UNESCO,OIL). A Yalta si decise di mantenere unita la Germania,
dividendola provvisoriamente in quattro zone di occupazione, una delle quali fu
affidata alla Francia. Ma se Yalta rappresentò il passaggio tra guerra e dopoguerra, il
vero incontro al vertice tra le potenze vincitrici, fu la conferenza di Potsdam del
luglio-agosto ’45; anche se sul pacifico la guerra era ancora in corso. Roosevelt e
Churchill, furono sostituiti da Harry Truman e il laburista Attlee. Il confine tedesco-
polacco restò provvisoriamente fissato sulla linea Oder-Neisse; la Prussia orientale
divenne parte dell’Urss, così come le regioni orientali della Polonia. Successivamente
1
in seguito a piccoli episodi scoppiò la ‘guerra fredda’, che oppose Usa e Urss nel
dopoguerra. Il 9 febbraio del ’46, Stalin dichiarò l’inevitabilità di un conflitto tra
mondo socialista e mondo capitalista, e il 12 marzo del ’47 il presidente americano
enunciò la dottrina ‘Truman’ che: (gli Usa si sarebbero sentiti minacciati da
‘qualunque’ aggressione contro la pace e la libertà ed avrebbero aiutato in ogni modo
i popoli liberi a difendersi dai tentativi di asservimento di minoranze o pressioni
interne). Con l’avanzamento elettorale del comunismo in Romania, Polonia, Ungheria
tra il ’46-’47, e in Cecoslovacchia tra il ’47-’48 il disprezzo di Stalin per le libertà
politiche e per l’indipendenza dei popoli danubiani e balcanici aumentò, anche se la
sua politica non aveva un espresso carattere espansionistico. Con la politica del
containement, del ‘contenimento’ dell’Urss entro i confini della sua area d’influenza,
gli Usa intendevano impedire con ogni mezzo, che la sfera d’influenza sovietica si
allargasse, contaminando le regioni limitrofe.
Tre mesi dopo l’enunciazione della dottrina Truman, il segretario di stato americano,
generale George C. Marshall emanò un piano di aiuti economici all’Europa. Gli Usa
erano convinti della loro egemonia e l’imposizione delle proprie regole Finanziarie e
commerciali; scegliendo il terreno degli aiuti economici per definire e rafforzare il
loro coinvolgimento politico in Europa. Il piano Marshall si rivolgeva anzitutto ai
paesi occidentali, ma presto si prospettò la possibilità che vi aderissero anche quelli
dell’est europeo e la stessa Unione Sovietica; mentre l’Urss temeva che qualsiasi
forma di controllo indebolisse la sua influenza sull’Europa Orientale. Quindi il piano
segnò la nascita del ‘blocco occidentale’; nel settembre del ’47 i delegati di 9 partiti
comunisti si riunirono in Polonia dando vita al Cominform come risposta politica dei
sovietici al piano Marshall, rivolgendosi sia ai paesi occidentali, dove la ricostruzione
avrebbe incontrato ostacoli politici e sociali, sia a quelli centro-orientali. Nella
primavera-estate i due blocchi sembrarono sul punto di scontrarsi, per la questione
della Germania, su cui le due potenze mantenevano posizioni diverse. Dopo che
inglesi e americani avevano creato un governo provvisorio nelle zone controllate, da
loro e dai Francesi, nella notte tra il 23-24 giugno Berlino venne isolata dal resto
della Germania orientale, posta sotto il controllo sovietico( le vie di comunicazione
furono interrotte, e la parte occidentale della città, in mano agli alleati, venne esclusa
dai rifornimenti energetici e militari, sopperendo solo grazie ad un ponte aereo
americano). Tale blocco durò fino al maggio del ’49, portando alla divisione, fu
costituita a ovest la Repubblica federale tedesca, e a est la Repubblica democratica
tedesca. La crisi di Berlino portò ad un sistema ideologico(enfatizzato per raccogliere
consensi),favorendo una contrapposizione frontale e globale in cui prevalsero toni
forti, e la capacità di mantenere i nervi saldi.
2
La vittoria di Mao Zedong in Cina e la protezione che l’Urss concedeva agli stati
‘fratelli’ furono i presupposti del conflitto che scoppiò in Corea nel ’50,
dividendo il paese in due parti: a nord il regime comunista della Repubblica
democratica popolare di Corea, a sud quello autoritario e filoamericano della
Repubblica di Corea guidata da Sygman Rhee. Con l’attraversamento del
38°parallelo(che segnava il confine tra i due stati, conquistando per intero il
sud del paese), il Consiglio di sicurezza dell’Onu, autorizzò un’azione militare
contro gli aggressori, che gli Stati Uniti organizzarono e gestirono quasi da
soli. In due settimane la situazione venne ribaltata da MacArthur e gli eserciti
americano e sudcoreano si spinsero alla frontiera tra Corea e Cina. I dirigenti
cinesi inviarono propri volontari a sostegno della Corea del nord, consentendo
con un offensiva nordcoreana e cinese di respingere americani e sudisti al
confine. La guerra finì il 27 luglio del ’53, senza modificare la situazione
coreana, la morte di Stalin nel marzo del ’53, introdusse elementi di stabilità e
di distensione, infatti i nuovi leader del Cremlino, furono propensi ad una
politica di ‘coesistenza pacifica’ con l’occidente. La guerra fredda fu inoltre
segnata da una forte corsa agli armamenti. Le perplessità per il carattere
asimmetrico e ineguale dell’alleanza militare e diplomatica con gli Usa,
portarono la Francia nel ’54 a rinunciare al trattato per la Comunità europea di
difesa, l’alleanza militare sottoscritta nel ’52 (assieme a Italia, Gran Bretagna,
Olanda, Lussemburgo, Belgio, e Germania occidentale. Nel ’55 si stabilizzò la
divisione in Europa, (lo stesso mese la Germania entrò nella NATO), e gli otto
paesi dell’Est stipularono il Patto di Varsavia: un trattato di cooperazione e
mutua assistenza che stabilì un comando militare sotto la guida di Mosca. A
metà anni ’50, il rischio di rimanere isolati, piegandosi alla forza delle due
superpotenze, portò i paesi ‘non schierati’, (India e Indonesia e 29 paesi) nel
’55 a riunirsi a Bandung(Indonesia), per sottoscrivere un documento che
ribadiva i principi della Carta delle Nazioni Unite, sulla (limitazione
armamenti, sul diritto dei popoli all’autodeterminazione e sul rispetto della
sovranità degli Stati).
L’Unione Sovietica
Lo stalinismo accentuò i suoi connotati autocratici e repressivi.La ricostruzione
economica sovietica fu molto rapida, anche grazie alle riparazioni imposte ai paesi ex
nemici. La priorità andò all’industria pesante.La tecnologia creò la bomba atomica e
la bomba all’idrogeno.In politica estera i paesi dell’Europa orientale occupati furono
trasformati in democrazie popolari.Stalin voleva costituire in Polonia un governo
amico dell’Urss, ancheper la sua posizione strategica; gli inglesi invece volevano
difendere l’indipendenza della Polonia,per la quale erano entrati in guerra nel ’39.
Gennaio 1947: elezioni; vincono i comunisti, che iniziano ad eliminare le altre forze
politiche.
3
si ruppeper l’ostilità dei comunisti all’accettazione degli aiuti del piano Marshall. I
comunisti attuarono quindi una violenta campagna contro gli avversari e costrinsero
il presidente della Repubblica Benes ad affidare il potere ad un loro nuovo governo.
In marzo morì il ministro degli esteri Masaryk, l’unico non comunista del nuovo
ministero.
A capo del paese c’era Truman, che però non aveva il carisma di Roosevelt.
A partire dal ’49 si scatenò una campagna anticomunista, che ebbe come principale
ispiratore il senatore repubblicano Joseph McCarthy (maccartismo); venne adottata
una legge per eliminare coloro che erano sospettati di filocomunismo.
Inghilterra: alle elezioni di luglio 1945 Churchill venne battuto dai laburisti di
Clement Attle; il nuovo governo nazionalizzo alcune industrie e i trasporti, introdusse
il salario minimo e il Servizio sanitario nazionale. Furono gettate le basi del Welfare
State.
Nel ’47 l’alleanza fra i tre partiti di massa si ruppe a causa dei contrasti fra i
comunisti e le altre forze.
4
La guida del governo fu mantenuta dall’Unione cristiano-democratica federata con
l’Unione cristiano-sociale, prima con Adenauer e poi con Erhard. Il partito
d’opposizione era il partito social-democratico.
Giappone
Era sottoposto all’amministrazione del generale Mac Athur, che nel ’46 impose una
nuova costituzione redatta da funzionari americani, la quale introdusse una
monarchia costituzionale e un sistema parlamentare. Sempre nel ’46 fu varata una
radicale riforma agraria.
Negli anni ’50 grazie al contenimento dei consumi e il rilancio produttivo il Giappone
ebbe un tasso di investimento molto elevato. Era presente un sistema delle imprese
basato sulla compresenza di pochi grandi complessi industriali-finanziari e di molte
piccole-medie aziende.
Con la guerra nel pacifico l’alleanza tra i comunisti di Mao Tse-tung e i nazionalisti di
Chang entrò in crisi. I nazionalisti si concentrarono contro i comunisti; i comunisti
invece combatterono contro i giapponese e riuscirono a rafforzare i loro legami con le
masse contadine. Chung iniziò una campagna militare contro i comunisti, i quali però
potevano contare sull’appoggio della popolazione contadina.
1950: la Corea era divisa in 2 zone, delimitate dal 38° parallelo: la Corea del Nord,
governata dal regime comunista di Kim Ill Sung, e la Corea del Sud, con un governo
nazionalista appoggiato dagli americani.
A giugno le forze nord-coreane, armate dai sovietici, invasero il sud. Gli Stati Uniti
inviano truppe in Corea e respingono i nord coreani. Mao in difesa dei comunisti invia
dei volontari che penetrano nella Corea del Sud.
5
Aprile 1951: Truman apre le trattative con la Corea del Nord.
Giugno 1953: gli operai di Berlino est protestano contro il regime comunista e
vengono repressi nel sangue.
Kruscev in un rapporto al XX congresso del Pcus del febbraio 1956 si espresse contro
lo scomparso Stalin, denunciandone i crimini→ destalinizzazione.
In Polonia nel ‘56 gli operai chiedono un cambiamento; l’Urss decide di favorire
l’ascesa al potere di Gomulka.
6
rappresentato dalla crisi istituzionale in Francia: nel ’58 la crisi legata al problema
algerino giunse al culmine. Alla guida del governo venne chiamato De Gaulle, che
redisse la nuova costituzione e portò alla nascita della Quinta Repubblica; il capo
dello stato aveva il potere di nominare il capo del governo, di sciogliere le camere e
di indire referendum.De Gaulle venne eletto presidente della repubblica e riuscì a
risolvere l’affare algerino e, per via della sua vocazione nazionalista, attuò una
politica estera che tendeva a svincolare la Francia da legami con gli Stati Uniti e a
proporla come guida di una futura Europa indipendente; per attuare ciò ritirò le
truppe francesi dalla nato, si oppose all’integrazione politica fra i paesi della CEE.
Dal ’48 nella regione del Medio Oriente riorganizzata su indicazione delle Nazioni
Unite fu formato lo stato di Israele, (per la pressione dell’opinione pubblica mondiale,
cercando di rimediare alla Shoah). Il nuovo stato venne visto come diffidenza dagli
stati arabi confinanti, portando nel ’48-‘49(Egitto, Giordania, Siria, Iraq e Libano) ad
attaccare gli israeliani, che ebbero la meglio. Nel nuovo stato sotto la leadership del
socialista David Ben Gurion, venne consolidato un regime democratico da
un’originale esperienza di colonizzazione del deserto attraverso strutture
collettivistiche(kibbutz). L’Egitto che nel ’52 aveva istaurato un regime militare, sotto
la guida di Nasser, aderì alla conferenza di Bandung, stringendo relazioni con il
blocco orientale, offrendo appoggio all’Urss. Nel ’56 annunciata la nazionalizzazione
del canale di Suez,(ancora controllato dalle truppe britanniche),l’ordine venne
ristabilito dall’ONU, con un grande successo(a dicembre i ‘caschi blu occuparono le
Fasce di Frontiera tra Egitto e Israele, garantendo il cessate il fuoco). Tra il ’57-’58, si
tenne al Cairo, una seconda conferenza, con la partecipazione di 44 delegazioni,
decretando l’ascesa dei paesi africani alla testa di uno schieramento meno neutralista
e più antiamericano. Fu una terza conferenza nel ’61 a Berlino, ristretta ai paesi non
appartenenti a nessuna alleanza militare, ad evidenziare i limiti di un movimento
troppo debole e politicamente eterogeneo, per tradurre il ‘non allineamento’ da fatto
negativo in una posizione attiva, per rompere gli equilibri bipolari. Infine De Gaulle
tornato al potere nel ’58, tentò di aggirare gli organismi comunitari, con un rapporto
diretto tra i maggiori governi europei, per guadagnare autonomia anche rispetto
all’Alleanza atlantica.
A partire dalla metà degli anni cinquanta Usa e Urss ridussero la quota di bilancio
destinata alle forze armate tradizionali, incrementando quella dedicata a mantenere
l’equilibrio del terrore atomico. L’emergere di un potenziale antagonista all’interno
della propria sfera d’influenza spinse l’Urss a una maggiore intransigenza; nel ’58, su
pressione della Germania orientale, Chruscev annunciò che entro 6 mesi avrebbe
consegnato la parte della città sotto il suo controllo alla Germania est. Eisenhower
scelse la via della moderazione, nel ’59, invitò Chruscev negli Usa,e lasciò che
l’ultimatum cadesse silenziosamente. Nonostante l’acuirsi della tensione(per
l’abbattimento di un U2 americano, in territorio sovietico, gli Usa consolidarono un
metodo di gestione delle crisi diplomatiche, secondo strategie di rischio
calcolato(‘teoria dei giochi’ nelle scienze sociali), che considerava i momenti di crisi,
occasioni per guadagnare posizioni in un confronto ‘a somma zero’, dove ogni punto
7
conquistato equivaleva a un punto perso per l’interlocutore. Nel ’59 con la
rivoluzione castrista a Cuba gli Usa non appoggiarono gli esuli castristi, né il regime,
cosa che fece l’Urss nel ’60, con un massiccio prestito finanziario. La reazione di
Washington fu nel proclamare un embargo delle importazioni di zucchero cubano; nel
’61 fallito un tentativo di sbarco di volontari anticastristi, il presidente Kennedy varò
l’alleanza per il progresso(programma di aiuti economici a tutti i paesi
latinoamericani, Cuba esclusa). L’Urss nel ’62 col piano militare installò basi
missilistiche nell’isola, acquisendo un vantaggio strategico decisivo, di contro
Kennedy ordinò alla marina americana il blocco delle navi diretto a Cuba con
forniture militari a bordo. Tutto si risolse con un compromesso(le basi missilistiche
dell’isola, furono smantellate e gli Usa riconobbero l’indipendenza di Cuba). Inoltre
nel ’61 fallita l’invasione di Cuba, Chruscev riaprì la questione di Berlino,con
l’intendo di affidare il controllo alla Repubblica democratica tedesca; Kennedy si recò
a Berlino e pronunciò la frase ‘io sono un berlinese’, ma nell’agosto del 61’ fu
costruito un muro che tagliava la città in 2.