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Accordo di rete
È un accordo che si realizza tra istituzioni scolastiche e non. L’accordo, la cui documentazione viene depositata
presso le segreterie delle scuole interessate, individua le finalità dell’accordo, le competenze e i poteri dell’organo
responsabile della gestione.
Action plan
Serie di attività programmate che indicano “cosa” deve essere attuato, entro “ quando” tale attività deve essere
completata e “chi” ne è il responsabile. In inglese si usa il termine “3 W”, ovvero “What”, “When”, “Who”.
AGeSC
Acronimo di Associazione Genitori Scuole Cattoliche.
AGIDAE
Acronimo di Associazione Gestori Istituti scolastici Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica.
AIB
Acronimo di Associazione Italiana Biblioteche.
Alternanza scuola-lavoro
È una delle modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dell’istruzione sia nel parallelo
sistema dell’istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base,
l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno
di età possono svolgere parte della formazione attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro. Essi sono
progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite
convenzioni con le imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura, con gli enti pubblici e privati, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento
in situazione lavo- rativa. Queste attività non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
ATP
Acronimo di Ambito territoriale per la Provincia. In passato era qualificato come Provveditorato agli Studi; oggi è
articolazione territoriale dell’Ufficio scolastico regionale.
Autocertificazione
Sistema che impegna enti e aziende a rispettare gli standard qualitativi dei propri prodotti e servizi, attivando processi
di produzione e controllo. L’autocertificazione impegna a lavorare concordando gli standard con i clienti.
Autodiagnosi
Metodo di lavoro che permette di definire i punti critici delle attività e dei processi di produzione. L’autodiagnosi
consiste nell’analisi di input e output in rapporto alla soddisfazione delle esigenze dei clienti.
Autonomia scolastica
Termine che designa la possibilità offerta alle singole istituzioni scolastiche di organizzarsi autonomamente per
realizzare una offerta formativa adeguata al territorio in cui sono collocate, tenendo conto anche delle esigenze delle
famiglie e degli studenti. È regolata dal D.P.R. n. 275 del 1999. 457
Benchmarking
Processo di analisi delle prestazioni della propria organizzazione e dei processi organizzativi che le realizzano e di
confronto con le prestazioni e le prassi di altre organizzazioni ritenute eccellenti appartenenti sia al medesimo settore
(Best in class) sia ad altri. L’attività di benchmarking è rivolta quindi alla ricerca e all’applicazione delle migliori procedure
organizzative ed operative (best practice) presenti, con l’obiettivo di raggiungere prestazioni superiori e di conseguenza
risultati migliori.
Brainstorming
Tecnica che favorisce la produzione di idee da parte di un gruppo, consentendo ad ogni elemento di esprimere tutto
ciò che pensa, valorizzandone quindi la creatività. In ciascuna sessione di brainstorming, dopo l’esposizione
dell’argomento da parte del capogruppo, vengono concessi 5-10 minuti in cui ogni partecipante annota ogni idea che
gli viene in mente. In seguito a turno ciascun individuo espone la prima delle proprie idee fino ad esaurirle tutte
attraverso numerose rotazioni. Elemento peculiare è il fatto che nessuna idea, mentre viene esposta, può essere
considerata giusta o sbagliata, in quanto in questa fase non è consentito esprimere giudizi critici su quello che viene
detto (deriva dall’inglese, storming = tempesta e brain = cervelli).
Breakthrough
Il termine indica un cambiamento rapido, di rottura con la tradizione, per conseguire risultati di prodotto e di processo
di livello più elevato rispetto al passato.
Business Process Management
Sistema di conduzione aziendale che vede l’azienda organizzata non più per funzioni, ma per processi. Tale approccio
si giustifica con la necessità di unificare diverse attività in funzione di un obiettivo comune: la soddisfazione del cliente
finale dell’organizzazione, in quanto solo ciò che è visibile e percepito da questi apporta valore aggiunto. La gestione
per processi pone l’accento sull’efficienza del processo e la sua flessibilità (intesa come adattamento rapido e a basso
costo ai mutamenti ambientali). Essa comporta inoltre un cambiamento organizzativo: la tradizionale cult ura
gerarchico-funzionale, basata sulla mansione, lascia spazio ad un’organizzazione per risultati, dove l’aggregazione per
competenze prevale sull’appartenenza funzionale. Emerge quindi la necessità di una nuova figura organizzativa: il
responsabile di processo (process owner) cioè colui che opera trasversalmente rispetto alle funzioni tradizionali e
presiede alle attività di miglioramento delle prestazioni del processo.
Causa-effetto (diagramma)
Rappresentazione grafica che consente di evidenziare il grado di importanza delle varie cause che determinano un
problema. Una volta individuate le varie cause relative ad un determinato effetto, esse vengono analizzate
successivamente come effetti di altre cause, sino ad ottenere uno schema di dettaglio sufficiente per inquadrare il
problema affrontato.
Certificazione
Attestazione di competenze acquisit e non in termini generali, ma in riferimento a specifiche abilità e prestazioni,
rilasciata da appositi istituti di vigilanza e controllo relativa al raggiungimento di standard di qualità definiti a livello
internazionale.
Check-up
Analisi di primo livello che investe tutte le fasi del processo di erogazione del servizio. Viene condotto attraverso un
brainstorming guidato che ha lo scopo di individuare i principali punti di forza e di debolezza dell’organizzazione.
Dall’analisi dei punti di nonqualità in prospettiva sistemica (tenendo quindi conto delle interazioni) emergono le aree
problematiche su cui applicare successivamente l’analisi approfondita. Il prodotto finale è la mappa di Q e nQ
dell’istituto, concretamente la scheda dei punti di forza e di debolezza.
CII / Contratto Integrativo di Istituto
Il Contratto Integrativo di Istituto è la conclusione della contrattazione decentrata al livello di ogni istituzione scolastica
autonoma. Le materie sono quelle indicate dall’art. 6 del CCNL scuola; con l’entrata in vigore del decreto Brunetta
(D.Lgs. n. 150/2009, art. 54), ne sono state escluse quelle attinenti all'organizzazione degli uffici nonché quelle
afferenti alle prerogative dirigenziali. La parte pubblica è rappresentata dal dirigente scolastico; la parte sindacale è
costituita dalla Rappresentanza sindacale unitaria (RSU), assistit a (eventualmente) dalle organizzazioni sindacali
territoriali.
Cinque “perché”
Terminologia di origine giapponese che, al fine di arrivare alle vera radice e causa originaria di un problema,
suggerisce di chiedersi ripetutamente il “perché” esiste un problema, al fine di evitare di fermarsi al primo elemento
individuato e considerato quale causa prima. È uno strumento di diagnosi utilizzato per la ricerca, in presenza di
un’anomalia (successo o insuccesso sia di prodotto che di processo) delle cause “primarie”, consolidando (o
rimuovendo) le quali, si ha una maggiore probabilità di consolidare (o rimuovere) l’anomalia.
Cinque W e due H
Espressione inglese che ricorda a chi sta lavorando alla soluzione di un problema di trovare una risposta alle
domande Who, What, When, Where, Why, How, How much.
Cliente
Qualsiasi soggetto che risulti coinvolto o sia utente dei processi e dei risultati di una organizzazione, in quanto
destinatario di questi ultimi. La norma UNI EN ISO 9000-I definisce cliente “colui che riceve un prodotto da un
fornitore”. Cliente esterno è il cliente finale, ovvero la persona che compera il prodotto o il servizio finale dell’azienda.
Cliente interno è - all’interno di un’azienda - il soggetto o l’ente che sta a valle e che riceve il servizio, l’informazione o il
semilavorato di chi sta a monte (suo fornitore).
Competenza
È l’intreccio di conoscenze e abilità e/o capacità, ovvero di “sapere” e di “saper fare”.
Comunicazione
Processo di trasferimento di informazioni tra persone e gruppi. Rappresenta uno dei pilastri della Qualità Totale perché
permette il coinvolgimento di tutti i dipendenti nei processi di miglioramento. Un perfezionamento del processo di
comunicazione consente una migliore capacità di rispondere alle richieste dei clienti. Dal punto di vista tecnico, la
comunicazione è un’attività in cui ci sono: un emittente che trasmette un messaggio, un destinatario che lo riceve, un
messaggio di ritorno come risposta. La comunicazione avviene solo quando il destinatario, dopo aver ricevuto il
messaggio, trasmette a sua volta una risposta (feedback ). La comunicazione quindi è un processo a due vie: andata e
ritorno del messaggio.
Credito formativo
È la competenza certificata raggiunta in una disciplina, in una attività o in tematiche trasversali, anche al di fuori del
percorso scolastico. Il credito formativo può essere speso all’interno del percorso scolastico, nei passaggi da un
indirizzo all’altro e nei percorsi integrati tra i diversi sistemi formativi.
CTRH
Acronimo di Centri Territoriali Risorse per l’Handicap.
Curricolo
È il piano di studi proprio di ogni scuola. Nel rispetto del monte ore stabilito a livello nazionale, ogni istituzione
scolastica definisce il quadro unitario in cui sono indic ate le discipline e le attività fondamentali definite a livello
nazionale e quelle definite a livello locale, da essa liberamente scelte. Devono essere indicati anche i limiti di
flessibilità per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo (art. 8, D.P.R. n.
275/1999).
Curricolo obbligatorio
Nel POF, le istituzioni scolastic he determinano il curricolo obbligatorio per i propri alunni, che è composto dalla quota
definita a livello nazionale, nonché dalla quota loro ris ervata che comprende le discipline e le attività da loro scelte
liberamente.
Debito formativo
È la differenza che si registra tra la competenza attesa in un momento prefissato del percorso scolastico e la
competenza effettivamente conseguita. Tempi emodi per compensare tale differenza sono stabiliti dalle singole
istituzioni scolastiche ed esplic itati nel POF.
DF / Diagnosi Funzionale
Dal punto di vista generale, si intende perDiagnosi Funzionale “qualunque diagnosi che non si limiti a indicare la
patologia o i sintomi, ma che ne dia qualche pur breve descrizione delle conseguenze sul piano cognitivo,
comportamentale, relazionale, affettivo etc.”. La Diagnosi Funzionale è stata ridefinita nel D.P.R. 24-2-1994 come atto
necessario per l’attivazione degli interventi di sostegno in ambito scolastico. Si articola in base ai dati anamnestici, alla
diagnosi clinica (con l’apporto di medici specialisti per le specifiche patologie), all’esame dettagliato delle varie aree
descrittive del soggetto (cognit iva, affettivorelazionale, motorio-prassica, neuropsicologica e dell’autonomia). Prelude
alla più dettagliata descrizione del soggetto disabile che, con la collaborazione della scuola (ed anche della famiglia),
si sviluppa nel PDF.
Diagramma di correlazione
Strumento di rappresentazione grafica sul piano cartesiano delle possibili relazioni tra due variabili, per verificare se
esistono rapporti di causa-effetto. Il diagramma viene costruito riportando sull’asse orizzontale (ascissa) X i valori di
una variabile e sull’asse verticale (ordinata) Y quelli di un’altra. La disposizione dei punti di intersezione sul piano può
indicare eventuali rapporti di proporzionalità e quindi di causalità.
Diagramma di flusso
È la rappresentazione tramite disegno o schema delle varie fasi di un processo. Attraverso l’uso di simboli (figure
geometriche) collegati da linee continue (segmenti di collegamento tra i simboli) si rappresenta il processo in esame
mettendone in rilievo lo sviluppo e l’articolazione logicotemporale.
Diagramma di Gantt
Diagramma usato per la rappresentazione a due dimensioni (attività-tempi) di un progetto, per evidenziare relazioni,
date e scadenze delle diverse fasi e attività progettuali.
Diagramma di Pareto
Diagramma a colonne che permette di definire una scala di importanza tra eventi sulla base della loro frequenza. Dalla
rappresentazione grafica appare evidente quali sono le cause maggiormente responsabili dell’effetto finale e quali
sono quindi i fattori su cui intervenire prioritariamente.
Discipline e attività facoltative
Sono le discipline e attività che, nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa, si aggiungono ai curricoli e la cui
frequenza non è obbligatoria per gli alunni.
Discipline fondamentali
Sono le discipline obbligatorie che compongono il piano di studi di ciascun percorso di scuola.
Documentazione
La lettera circolare n. 194/1999 chiarisce che la documentazione è una delle finalità del POF, in quanto deve
documentare gli obiettivi e i successivi esiti del processo educativo, sia ai fini del monitoraggio previsto dalla direttiva
n. 180/1999, sia per consentire la diffusione sul territorio dell’intera azione educativa della scuola. L’ex Biblioteca di
Documentazione Pedagogica (oggi INDIRE) è il servizio nazionale di documentazione del Ministero dell’Istruzione.
Ds / Dirigente scolastico
Il Dirigente scolastico, inquadrato nella dirigenza dello Stato, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio.Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al
Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In
particolare il Dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è il titolare
delle relazioni sindacali.
Efficacia
Misura del rapporto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi prefissati.
Efficienza
Misura del rapporto tra le prestazioni effettive e lo standard fissato.
Empowerment
Creazione di una struttura organizzativa aziendale che, congiuntamente all’addestramento e alla formazione dei
lavoratori, consente a questi ultimi di diventare consapevoli delle proprie capacità e di poterle sviluppare. Ciò è reso
possibile dal fatto che al lavoratore viene consentito di operare in autocontrollo, con tutti i mezzi necessari per
generare output che incontrino i bisogni dei clienti (interni ed esterni), allargare i suoi compiti (job enrichment), lavorare
in gruppi autogestit i.
Feed back
Sistema continuo di monitoraggio e ritorno delle informazioni che, esteso a tutte le attività dell’azienda, ha lo scopo di
indirizzare chi ne ha la responsabilità ad intraprendere eventuali azioni di miglioramento.
Flessibilità curricolare
È uno dei possibili indicatori da utilizzare nella elaborazione del POF. Gli altri sono “Responsabilità” e “Integrazione”.
Permette alle istituzioni scolastiche di modificare, secondo una percentuale indicata a livello nazionale, il monte orario
annuale e/o di ciclo delle discipline e delle attività fondamentali.
Formazione
Tutte le attività che comportano l’acquisizione dei metodi e delle capacità richieste per lo svolgimento del lavoro.
FS / Funzione Strumentale al P.O.F.
Tra le risorse fondamentali per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia svolge un
ruolo insostituibile il patrimonio professionale dei docenti, che viene valorizzato per l’espletamento di specifiche
funzioni strumentali al POF. Le funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza
con il piano dell’offerta formativa, cioè in relazione alle concrete esigenze del POF e non più in riferimento ad aree
astrattamente precostituite come accadeva in passato con le funzioni obiettivo. Le operazioni relative alle funzioni
strumentali, dalla loro identificazione, alla definizione dei criteri e del numero, all’individuazione delle figure sono
contestualizzate in un unico procedimento formale che si conclude con l’elezione dei docenti affidatari degli incarichi
funzionali.
GLHI
Acronimo di Gruppo di Lavoro sull’Handicap di Istituto.
GLHO
Acronimo di Gruppo di Lavoro sull’Handicap Operativo.
Gruppo di miglioramento
Gruppo formato ad hoc da persone provenienti da qualsiasi funzione aziendale, ma che per competenza e/o
esperienza possono portare un contributo determinante, allo scopo di seguire un determinato progetto legato al
miglioramento della qualità.
Gruppo di progetto
Gruppo, solitamente interfunzionale, di professionisti, manager, specialisti aziendali, costituito temporaneamente per
risolvere un problema specifico, con obiettivi predeterminati e nell’arco di tempo considerato necessario e concordato.
IC / Istituto Comprensivo
L’Istituto Comprensivo è la “casa comune” di scuola primaria e scuola secondaria di prim o grado; ad essa è
aggregata, ove esistente, la scuola statale dell’infanzia a servizio degli alunni della medesima area territoriale. L’IC fu
istituito nel 1994 per ragioni organizzative, prima che didattiche, al fine di salvaguardare la presenza di direzioni
scolastiche nei Comuni montani con meno di 5.000 abitanti. Nel 2000, con l’attuazione dell’autonomia scolastic a, le
scuole dovettero aggregarsi per raggiungere il numero minimo di 500 alunni: questa esigenza favorì la spinta alla
“verticalizzazione” delle scuole materne, elementari e medie. Successivamente, con la riforma scolastica del 2003, le
scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado furono accorpate in un unico ciclo, e questo favorì
l’aggregazione sul territorio di tali scuole. La spinta decisiva per la generalizzazione dell’IC venne dalla legge n.
111/2011, la quale soppresse le istit uzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e
scuole secondarie di I grado, portandole obbligatoriamente ad aggregarsi in istituti comprensivi.
ICF
Acronimo di International Classification of Functioning, Disability and Health (Classificazione Internazionale del
Funzionamento, della Disabilità e della Salute).
Indicatori
Sono parametri stabiliti a livello nazionale per la valutazione e l’autovalutazione degli apprendimenti e della qualità del
servizio. Gli indicatori sono resi noti alle istituzioni scolastiche.
Individualizzazione
È il tentativo di personalizzare i percorsi di insegnamento-apprendimento, calibrandoli sulle caratteristiche e le
attitudini personali dello studente.
Inclusione
Allarga la funzione dell’integrazione agli alunni con bisogni educativi speciali, in quanto la distinzione tradizionale
“alunni con disabilità”/ “alunni senza disabilità” non rispecchia la complessa realtà delle classi: l’area dello svantaggio
scolastico è molto più ampia di quella riferibile alla presenza di deficit certificati. In ogni classe, infatti, ci sono alunni
che presentano richieste di speciali attenzioni per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi
specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della
lingua italiana perché stranieri. L’inclusione ha l’obiettivo di dare il senso di appartenenza ad una comunità,
condividendone identità e valori.
Integrazione
La legge 4 agosto 1977, n. 517 riconobbe agli alunni con handicap psicofisic i il diritto ad una programmazione
didattica differenziata nella scuola elementare e nella scuola media così da garantire loro il soddisfacimento del diritto
allo studio nelle classi comuni. A tal fine fu previsto il sostegno di docenti specializzati nelle classi in cui tali alunni
erano inseriti. In seguito tali diritti furono estesi alla frequenza nella scuola secondaria di secondo grado.
Interventi perequativi
Sono diretti a sviluppare l’area di professionalizzazione del biennio post-qualifica negli istituti professionali, e a
completare nelle classi della scuola elementare l’introduzione dell’insegnamento della lingua straniera. Attengono
principalmente alla integrazione degli organici del personale.
INVALSI / Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di Formazione
L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto l’eredità del Centro
Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. Sulla base delle vigenti leggi,
l’Istituto: effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità
complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale; gestisce il
Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); studia le cause dell’insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento
al contesto sociale ed alle tipologie dell’offerta formativa; predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a
carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame
di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado; predispone modelli da mettere a disposizione delle
autonomie scolastiche ai fini dell’elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell’istruzione secondaria
superiore; provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell’istruzione
secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli
applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità; svolge attività di formazione del personale docente e
dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche; svolge
attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati; assicura la partecipazione italiana a
progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti;
formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da
seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il
monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione.
IRC
Acronimo di Insegnante di/Insegnamento della Religione Cattolica.
ISIS / Istituto Statale di Istruzione Superiore
È l’Istituto di istruzione secondaria di secondo grado in cui coesistono indirizzi diversi (Liceo - Tecnico - Professionale).
Istituti Professionali
Istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. Terminano con un esame di stato che
conferisce il diploma relativo. L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione
generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e
competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella
sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione
e formazione tecnica superiore.
Istituti Tecnici
Istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. Terminano con un esame di stato che
conferisce il diploma relativo. L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un
limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con
l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari
per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica
superiore.
Lavoro di gruppo
Attività di cooperazione tra più individui, che possono anche appartenere a differenti aree dell’organizzazione, svolta al
fine di giungere ad una più rapida e migliore definizione di un progetto o risoluzione di un problema, ad un più drastico
e permanente miglioramento nei processi e nelle operazioni e ad una maggiore produttività rispetto a quanto ottenibile
seguendo il tradizionale schema di lavoro gerarchico. Il gruppo lavora per il perseguimento di un obiettivo riconosciuto
ed accettato da tutti.
Leadership (guida)
Capacità di guidare e motivare le persone al raggiungimento di obiettivi. È fondamentale l’esercizio della leadership
per far funzionare un gruppo efficacemente.
Licei
Istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. Terminano con un esame di stato che
conferisce il diploma relativo. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con
le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro. Il sistema dei licei comprende i licei artistico (articolazioni arti figurative, architettura e
ambiente, design, audiovisivo e multimediale, grafica, scenografia), classico, linguistico, musicale e coreutico,
scientifico con la relativa opzione ”scienze applicate”, delle scienze umane con la relativa opzione economicosociale.
LIM
Acronimo di Lavagna Interattiva Multimediale.
Lingue 2000
Progetto che intende attivare l’insegnamento di una seconda lingua comunitaria a tutti i gradi di istruzione e vuole
promuovere lo sviluppo in continuità dell’insegna-mento/apprendimento delle lingue straniere, dalla scuola materna
fino all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Il progetto accede ai finanziamenti del Fondo per
l’arricchimento dell’offerta formativa (L. n. 440/1997).
Masterplan
È il piano pluriennale integrato di formazione, istruzione e ricerca. Intende coordinare le iniziative volte a organizzare
un’offerta integrata di istruzione, formazione, ricerca e trasferimento tecnologico.
Miglioramento
È così definito l’insieme delle attività intraprese in modo continuativo, nell’ambito di un’organizzazione, per accrescere
l’efficienza e l’efficacia delle attività e dei processi a vantaggio sia dell’organizzazione, sia dei clienti. Si contrappone al
miglioramento per innovazioni in quanto si propone di risolvere problemi di tipo occasionale attraverso il
coinvolgimento e la partecipazione di tutto il personale.
MIUR
Acronimo di Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Modulo
È una parte del percorso formativo, anche articolata in unità didattiche, che ha una propria autonomia in quanto
consente di raggiungere competenze determinate in una o in più discipline. La didatticamodulare può comportare il
superamento del gruppo classe e una diversa articolazione del lavoro degli insegnanti.
Monitoraggio
Azione continua e costante di osservazione di un processo durante il suo svolgimento, utile per consentire correzioni e
miglioramenti. Processo basato sulla logica del PDCA col quale si punta a prevenire ogni problema che potrebbe
verificarsi e a garantire il conseguimento degli obiettivi prefissati. Tale scopo viene raggiunto attraverso la
pianificazione delle attività (Plan), l’esecuzione delle stesse (Do), la verifica dei risultati prefissati (Check ) e l’adozione
di contromisure qualora tra essi sia stato rilevato uno scostamento (Act). Tale processo è noto anche come Ruota di
Deming.
Motivazione
La motivazione del personale è uno dei fattori più importanti del miglioramento della qualità. Se un’azienda ha
problemi di qualità spesso la causa va ricercata nella demotivazione dei suoi dipendenti. La motivazione è il ris ultato di
un processo ben preciso che prevede: la determinazione delle esigenze emotive di ogni individuo; la creazione in
organizzazione di condizioni che, permettendo all’individuo di seguire la sua natura, gli consentano di esprimere le sue
potenzialità e di soddisfare dette esigenze. In passato si è ritenuto che l’incentivo economico fosse il mezzo più
potente per spingere le persone a fare un buon lavoro; in realtà se non c’è consenso, o meglio se non c’è percezione,
in chi lavora, che quanto sta facendo risponde alle sue aspettative di essere umano, diventa impossibile perseguire la
qualità.
Obiettivo
Traguardo che un’organizzazione si propone di raggiungere attraverso lo svolgimento di un’attività e verso il quale si
orientano i suoi sforzi.
Obiettivo formativo
È la finalità di un piano di studi. L’aggettivo “formativo” riassume al suo interno la duplice valenza di “obiettivo di
istruzione” e di “obiettivo di educazione”.
Organizzazione
Organismo costituito da altri organismi o persone che ha un proprio statuto e una sua amministrazione (UNI CEI EN
45020). In ambito aziendale si intende l’insieme dei criteri di divisione e di specializzazione del lavoro tra le persone
che ne fanno parte, nonché le modalità di coordinamento per il raggiungimento degli obiettivi.
Patti territoriali
Sono strumenti di raccordo tra scuola ed enti locali per l’attuazione di interventi integrati.
PDCA
Metodologia che guida il processo di mantenimento e miglioramento continuo applicabile a tutte le situazioni (in
particolare al processo produttivo) che si realizza attraverso un’azione ciclica basata sulla reiterazione sequenziale
delle quattro fasi della Ruota di Deming: Plan = pianificare, preparare a fondo; Do = fare ciò che si è deciso di fare
nella prima fase; Check = verificare i risultati confrontandoli con ciò che si è pianific ato; Act = decidere di mantenere o
correggere. Ciascuna di queste fasi a sua volta è costituita da un sottociclo di PDCA. Nel problem solving il PDCA,
supportato dall’utilizzo dei 7 Tools garantisce la risoluzione efficace dei problemi in quanto permette di affrontare questi
ultimi in modo ordinato e sequenziale.
PEC
Acronimo di Posta Elettronica Certificata.
Piano di studi
È la struttura comprensiva di discipline e quadro orario - articolata secondo scansioni temporali predeterminate -
corrispondente a un grado, tipo o indirizzo di istruzione. Il piano di studi è definito a livello nazionale e prevede un
quadro orario nel cui ambito sono indicate le discipline e le attività fondamentali e quelle tra loro alternative. Nel piano
di studi vengono altresì indicati lo spazio orario delle discipline e attività integrative e la percentuale di flessibilità
temporale.
Portfolio
È il libretto personale che documenta le competenze acquisite dall’alunno nel suo percorso di istruzione e formazione,
attestando le successive acquisizioni nel passaggio da un livello al successivo. E’ uno degli strumenti di
personalizzazione degli apprendimenti previsto dal decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 (art. 10) in attuazione
della Riforma Moratti: poi è stato, di fatto, abbandonato.
Problem finding
Metodologia di analisi dal cui risultato prende poi il via quella del problem solving. La finalità di questa analisi è quella di
decidere quale tra i problemi che si presentano dovrà essere affrontato per primo. Le tre fasi di questa analisi sono: 1.
identificazione di tutti i problemi che preoccupano coloro che contribuiscono all’attività di miglioramento; 2. raccolta di
informazioni sui problemi, al fine di evitare di accantonare un problema in prima battuta solo perché ci sono poche
informazioni al riguardo; 3. scelta del problema. In questo tipo di analisi ci si avvale dell’utilizzo dei sette strumenti.
Problem solving
Metodologia di analisi utilizzata per individuare, pianificare ed attuare le azioni necessarie alla risoluzione di un
problema (dopo che quest’ultimo è stato identificato tramite le tecniche di problem finding). Le fasi dell’analisi sono: 1.
definizione del problema allo scopo di individuare e definire esplicit amente le devianze (scostamenti dalle condizioni
attese) di cui si devono ricercare e trovare le cause; 2. raccolta delle informazioni allo scopo di costruire un filtro
attraverso cui verificare successivamente le ipotesi fatte sulle possibili cause delle devianze in questione; 3.
identificazione delle cause più probabili al fine di limitare il campo di intervento a ciò che può dare il massimo effetto al
minimo sforzo; 4. formulazione di ipotesi di cause possibili per individuare i possibili collegamenti logici tra le informazioni
considerate più crit iche e le devianze in questione; 5. sviluppo operativo dell’analisi cioè trasferimento del risultato
dell’analisi alla realtà operativa e verifica dell’efficacia della soluzione; 6. controllo dei risultati al fine di valutare e
confermare la validità della soluzione attuata. In tale analisi ci si avvale dell’uso dei sette strumenti secondo la logica
del PDCA.
Procedura
Documento che precisa condiz ioni e modalità con cui deve essere eseguita una data attività di tipo sia tecnico che
gestionale.
Processo
Insieme di risorse o di attività tra loro interconnesse che trasformano delle entità in ingresso in entit à in uscita. Le
risorse possono comprendere personale, disponibilità finanziaria, mezzi, apparecchiature, tecnologie e metodologie
(UNI EN ISO).
Prodotto
Risultato di attività o di processi.
Progetto di vita
È entrato nella scuola come evoluzione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI) per gli alunni con certificazione di
disabilit à. Si ritiene che un buon Piano Educativo Individualizzato debba avere l’orizzonte di un “progetto di vita”, che
proietti la crescita personale e sociale dell’alunno anche in contesti diversi e successivi alla scuola. Il fine è
l’innalzamento della qualità della vita della persona con disabilità, nella prospettiva di un futuro possibile, condiviso con
la famiglia e con gli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione.
Programma annuale
La gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche è im prontata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità; inoltre
obbedisce ai principi di trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità e veridicità. Essa si svolge sulla base di un
unico documento contabile, il Programma annuale (già definito “Bilancio preventivo” dal precedente D.I. 28 maggio
1975), redatto in termini di competenza, predisposto dal Dirigente scolastico, proposto al Consiglio di istituto
dallaGiunta esecutiva col parere di regolarità contabile dei revisori del conto entro il 31 ottobre. Va, di regola,
approvato entro il 15 dicembre.
Qualità
L’insieme delle caratteristiche di un’entità che conferiscono ad essa la capacità di soddisfare esigenze espresse ed
implicite. È l’obiettivo strategico a lungo termine di un’organizzazione volta al raggiungimento della Qualità Totale. È un
fattore prioritario di tutta l’organizzazione nelle sue relazioni esterne con clienti, fornitori, azionisti, concorrenti e in
quelle interne, fra i dipendenti, collaboratori etc. È un concetto che esprime l’insieme delle proprietà capaci di
soddisfare le esigenze del cliente, di cui è dotata un’azienda e il risultato del suo lavoro. Esprime quindi un’idea di
eccellenza nella competitività, redditività, nei costi, nei tempi, nell’immagine, nel prodotto, nel servizio, nei controlli,
nell’ecologia.
Quattro “M”
Termine che indica le quattro categorie a cui possono essere ricondotti i numerosi parame tri che possono influire sul
processo produttivo: Macchina (Machines), cioè le macchine e le attrezzature; Materiali (Materials), cioè i materiali
sottoposti a lavorazione e quelli accessori; Manodopera (Man), cioè il personale, compreso il relativo grado di
istruzione, addestramento ed eventuale qualifica; Metodi (Metods), cioè le procedure, prassi ed altri aspetti
organizzativi e gestionali.
Regolamento di istituto
Il Regolamento di istituto costituisce il documento che norma il complesso delle attività e lo snodarsi quotidiano del
lavoro della scuola, vista come unità organizzativa, allo scopo di utilizzare al meglio le risorse umane, strutturali,
strumentali e finanziarie a disposizione e di permettere un ordinato rapporto tra gli operatori interni e l’utenza.
Risorse umane
Insieme di tutte le persone, dal top management agli operai, che operano in un’azienda. Nell’ambito del TQM le
risorse umane sono considerate uno dei fattori più importanti per il miglioramento della qualità; per la prima volta infatti
l’uomo è visto non come un costo, ma come una risorsa strategic a. Proprio per tale motivo, l’obiettivo dell’azienda è
quello di valorizzare le capacit à delle risorse umane attraverso l’istruzione, la formazione e la motivazione, al fine di
consentire la liberazione dell’energia creativa dei singoli individui che possono in tal modo arricchire l’organizzazione
con le loro doti di imprenditorialità. Per conseguire questo obiettivo è necessario sviluppare un forte senso di
appartenenza all’azienda e coltivare le motivazioni con il riconoscimento (non solo economico) degli sforzi.
Servizio
Risultato di attività svolta all’interfaccia tra fornitore e cliente e di attività interne del fornitore per soddisfare le esigenze
del cliente.
Standard
Valore di riferimento da utilizzare quale termine di paragone rispetto al quale confrontare i risultati ottenuti o basare la
definizione degli obiettivi. Si tratta della definizione di direttive, procedure e parametri di misura, stabiliti dal
management, che vanno a costruire per tutti gli operatori obiettivi cui tendere nello svolgimento delle principali funzioni
dell’organizzazione. Confrontati coi risultati consuntivi, consentono di esprimere giudizi di efficacia ed efficienza
conseguiti nello svolgimento delle operazioni.
Standard di apprendimento
È il livello comune - la soglia di accettabilità - dell’insieme di conoscenze e di competenze atteso, anche nelle fasi
intermedie, per ogni grado, tipo e indirizzo di istruzione.
Standard di qualità
È il livello comune - la soglia di accettabilità - della funzionalità e dell’efficacia del servizio erogato da una istituzione (in
questo caso scolastica).
Stato dell’arte
Stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi o
servizi, basato su comprovanti risultati scientifici, tecnologic i o sperimentati (UNI CEI EN 45020).
Struttura organizzativa
Assetto di base dato alla divisione e al coordinamento del lavoro. Definire la struttura organizzativa di un’impresa
significa stabilire tra quali organi è suddiviso il lavoro, quali sono le funzioni di tali organi, e quali sono le relazioni che li
legano vicendevolmente. La struttura organizzativa viene di solito definita formalmente attraverso l’organigramma.
Team leader
Responsabile della conduzione delle attività di un gruppo di miglioramento. Stabilisce regole operative e di
comportamento; fornisce indicazioni metodologiche ai partecipanti; procura le risorse; guida la discussione e le attività
secondo principi di efficacia e di efficienza; rappresenta il gruppo nei rapporti con la direzione; stimola e incoraggia
l’approfondimento del lavoro del gruppo.
Trilogia di Juran
Approccio gestionale alla Qualità definito da J.M. Juran come composto da tre processi interconnessi: 1. pianificazione
il cui scopo è di fornire i mezzi con i quali i settori operativi potranno generare prodotti che riescano a soddisfare le
esigenze dei clienti; 2. controllo che rileva gli scostamenti dagli standard definiti nel processo precedente ed attiva le
eventuali azioni correttive; 3. miglioramento che agisce sui processi e sui prodotti al fine di portare il livello di qualità su
standard sempre più elevati.
Unità di insegnamento
È il tempo dedicato a una lezione nell’ambito della flessibilità organizzativa. Non coincide necessariamente con la
classica ora di insegnamento.
UPD
Acronimo di Ufficio per i Procedimenti Disciplinari. È istituito presso ogni USR.
Utente
Fruitore di un servizio erogato da un’azienda che opera in monopolio, alla quale quindi egli è obbligato a rivolgersi. In
realtà nell’ambito della qualità si tende a non parlare più di utente, ma solo di cliente, inteso come soggetto portatore
di aspettative ed in grado di giudicare il servizio offerto dall’organizzazione.
Valutazione formativa
Ha lo scopo di fornire un’informazione continua ed analitica sul modo in cui ciascun allievo procede nell’itinerario di
apprendimento.
Valutazione sommativa
È il giudizio sul livello di competenza raggiunto da ogni alunno, espresso negli scrutini intermedi e di fine anno.