Sei sulla pagina 1di 11

VITO VOLTERRA

AL FRONTE:
DALL’UFFICIO INVENZIONI
AL CONSIGLIO NAZIONALE
DELLE RICERCHE
Sandra Linguerri
Insegna Storia della Scienza presso l’Università di Bologna. I suoi interessi di Sandra Linguerri
principali vertono sulla storia delle scienze e della cultura tra Otto e Novecento,
con particolare riferimento alla storia delle istituzioni scientifiche, a protagonisti e
scienziate del panorama intellettuale di allora, prevalentemente in Italia. È Life Mem-
ber del Clare Hall College (Cambridge, U.K); è associata al Museo Storico del-
la Fisica e al Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” di Roma.
Tra i suoi lavori: Vito Volterra e il Comitato talassografico italiano. Imprese per aria
e per mare nell’Italia unita (1883-1930), Firenze, Olschki 2005; La grande fe-
sta della scienza. Eugenio Rignano e Federigo Enriques. Lettere, Milano, Franco
Angeli 2005; (con M. Ciardi) Giacomo Ciamician. Chimica, filosofia, energia.
Conferenze e discorsi, Bologna, Bononia University Press 2007; (con R. Simili)
Einstein parla italiano. Itinerari e polemiche, Pendragon 2008; Un matematico
un po’ speciale. Vito Volterra e le sue allieve, Bologna, Pendragon 2010; Dizionario
biografico delle scienziate italiane (secoli XVIII-XX), vol. 2 Matematiche, astrono-
me, naturaliste (a cura di S. Linguerri), Bologna, Pendragon, 2012.

ito Volterra, in- Nazionale delle Ricerche (CNR)

V “
terventista e poi nel 1923. Per comprendere il lega- Impegnatissimo
volontario nella me tra le due istituzioni e la deci-
Prima guerra siva influenza della guerra nella
come militare e uomo
mondiale, tra- creazione del CNR dobbiamo fare delle istituzioni,
scorre gli anni qualche piccola digressione che Volterra fonda l’Ufficio
del conflitto ci porta a considerare la situazio- Invenzioni nel 1917
presso l’Istituto Centrale Aero- ne italiana e quella internazionale e il Consiglio Nazionale
nautico che lui stesso aveva con- prima della guerra, ma anche la delle Ricerche (CNR)
tribuito a fondare nel 1908. Impe- rottura dell’internazionalismo nel 1923.


gnatissimo come militare e uomo dell’immediato dopoguerra. Ed è
delle istituzioni, fonda l’Ufficio In- proprio da qui che incomincia la
venzioni nel 1917 e il Consiglio nostra storia.

58 92 Lettera Matematica
Vito Volterra al fronte

1. L’internazionalismo scientifico pri- zione dell’IRC rispecchiava ciascuno Novecento. Infatti in quel periodo
ma e dopo il conflitto di tali aspetti. Era infatti articolato in erano nati alcuni enti internaziona-
Il 12 gennaio 1924 in una sala del- una serie di unioni internazionali, li con obiettivi di natura statistica,
l’Accademia nazionale dei Lincei, una per ogni materia scientifica, cui commerciale, economica, socio-sa-
che all’epoca era la più importante corrispondevano, a livello dei Paesi nitaria, i quali, tra l’altro, collabora-
istituzione culturale italiana e che membri, delle unioni o comitati na- vano con Cartel su talune questioni
era presieduta dal senatore Vito Vol- zionali riuniti in un unico organismo specifiche. Erano, per esempio, l’Ins-
terra, si radunò il comitato direttivo (i Consigli delle Ricerche), i quali a lo- titut International de Statistique
del Consiglio Na- ro volta aderivano (1887), la Commission Permanente
zionale delle Ricer-
che (CNR), istituito
con decreto reale il
18 novembre 1923
quale emanazione
dell’International
Research Council
“ di maggiore impatto
riguardò la fine
del cosmopolitismo
scientifico prebellico
all’IRC, chiudendo
Uno dei mutamenti così il cerchio.
Questo comples-
so modello affon-
dava le proprie ra-
dici nei muta-
menti prodotti dal
des Congrès Internationaux de Chi-
mie Appliquée (1894); l’Institut Ma-
rey (1898), l’Institut International
d’Agriculture (1905), il Comité Mé-
téorologique International (1907),
l’Association Internationale du Froid
(1908), il Bureau International des
e la conseguente
(IRC). Quest’ultimo conflitto e perse- Poids et Mesures (BIPM). Quest’ul-
era sorto, nei mesi
dissoluzione guiva finalità le- timo in particolare, fondato nel 1875
precedenti la fine dell’Associazione gate a obiettivi di a Sèvres (Parigi), a seguito di un trat-
della Prima guerra internazionale difesa statale non- tato diplomatico, con il compito di


mondiale, come delle Accademie. ché di valorizza- elaborare le unità di misura fonda-
centro di coordina- zione delle risorse mentali della lunghezza e della mas-
mento delle attività industriali e intel- sa, vanterà nel tempo un impegno di
scientifiche e tecnologiche per i Pae- lettuali, in vista della competizione tutto rispetto nel sollecitare lo svi-
si dell’Intesa (Francia, Gran Breta- economica che nel dopoguerra si luppo tecnologico soprattutto nel
gna, Italia e Stati Uniti) grazie a un preannunciava molto forte. settore elettrico, in quello ottico e
gruppo di scienziati che avevano Uno dei mutamenti di maggiore im- nel campo delle telecomunicazioni.
partecipato allo sforzo bellico dei ri- patto riguardò la fine del cosmopo- Sotto questo profilo, fu determinan-
spettivi Paesi. Si trattava dell’astro- litismo scientifico prebellico e la con- te l’ingresso nel BIPM di alcuni la-
nomo inglese Arthur Schuster, di seguente dissoluzione dell’Associa- boratori nazionali come il Physika-
quelli belga e americano Georges Le- zione internazionale delle Accade- lisch Technische Reichsanstalt (PTR)
cointe e George Ellery Hale, del ma- mie, o Cartel, sorta a Wiesbaden nel a Charlottemburg, il National Physi-
tematico francese Émile Picard e di 1899 per iniziativa delle Accademie cal Laboratory (NPL) a Teddington
Volterra medesimo, fisico-matema- di Berlino e Vienna, subito seguite (Londra), il Bureau of Standards (BS)
tico di fama mondiale e protagonista da quelle di Monaco, Lipsia e Got- a Washington D.C., creati rispetti-
della politica scientifica dell’Italia li- tinga, quindi dalla Royal Society di vamente nel 1887, nel 1899 e nel
berale. Rispetto ai precedenti orga- Londra, dall’Académie des Sciences 1901. Noti come i Three Grand La-
nismi internazionali l’IRC presenta- di Parigi, dalla National Academy of boratories, essi furono in grado di
va aspetti inediti: 1) recuperava la Sciences statunitense e dalla Acca- assolvere un duplice compito grazie
collaborazione scientifica sovrana- demia dei Lincei. al sostegno dei rispettivi governi:
zionale nel campo della ricerca di- Tutto ciò si accompagnò a un forte per un verso procurare standard fi-
sciplinare antecedente il conflitto, impulso alla ricerca d’interesse ap- sici e metodi affidabili tali da testa-
ma con un chiaro intento punitivo plicativo e dunque all’esigenza di re gli strumenti scientifici, per l’altro
ne escludeva la Germania, che fu mettere a disposizione degli appa- portare avanti indagini fisico-chi-
ammessa solo nel 1926; 2) promuo- rati militari e industriali nuove idee miche originali, sia nel campo della
veva la costituzione di alcune gran- e soluzioni tecnologiche. Si trattava ricerca fondamentale, sia in quello
di strutture finalizzate al coordina- di un trend che durante i momenti applicato alle industrie.
mento delle indagini scientifiche su decisivi dello scontro armato avviò, In Francia esisteva, invece, oltre al-
base nazionale; 3) riconosceva una quantunque in forma primitiva, al- le Manifacture de porcelaine di Sè-
responsabilità dei governi nei con- cune moderne industrie (chimica dei vres, l’antico Conservatoire Natio-
fronti degli studi a carattere tecnico- gas, dell’ingegneria aeronautica, nal des Arts et Métiers di Parigi. Qui
industriale, che dovevano essere so- elettrotecnica e radiotelegrafica, del dal 1901 funzionava un piccolo ga-
stenuti mediante la creazione di la- vetro ottico) ma che aveva iniziato a binetto che provvedeva direttamen-
boratori centralizzati di scienza spe- delinearsi, pur in forme diverse e te ai bisogni delle industrie, ossia il
rimentale. La particolare composi- con minore intensità, già tra Otto e Laboratoire National d’Essais (LNE),

Lettera Matematica 92 59
Vito Volterra al fronte

senza però raggiungere il livello de- guata. Poche le eccezioni: degno di cerca scientifica e tecnologica di
gli altri tre, né in termini di qualità nota era l’Istituto fisico di Roma di- quei Paesi. Nel 1904, infatti, egli
della ricerca, né soprattutto in ter- retto da Pietro Blaserna, dove Vol- ispezionò, su mandato del governo
mini di organizzazione istituzionale. terra fu chiamato nel 1900 sulla cat- italiano, i migliori politecnici tede-
In Italia la situazione era ancor più tedra di Fisica matematica. schi e specialmente il PTR, in vista
critica: gli uffici tecnico-scientifici della creazione del Politecnico di To-
della pubblica amministrazione era- 2. Volterra e le applicazioni della rino (1906); sempre nel 1904, in oc-
no finalizzati per lo più ai controlli Matematica casione di una sua visita in Inghil-
dei materiali e dei processi produt- La grave situazione italiana era ben terra, restò favorevolmente colpito
tivi, quantunque alcuni fossero di presente a Volterra il quale, forte del- dal NPL, tant’è che, ancora nel 1924,
alto livello come per esempio il La- le sue esperienze internazionali, ave- li indicava entrambi tra i prototipi da
boratorio chimico delle Gabelle del va verificato la relazione esistente seguire nella costruzione del labo-
Dicastero delle Finanze; i laboratori fra le strutture organizzative del ratorio centrale del CNR.
universitari invece erano tanti e sen- mondo scientifico tedesco e anglo- Con la nomina a senatore nel 1905,
za una dotazione finanziaria ade- sassone e l’avanzamento della ri- Volterra entrò nella potente élite gio-

Gli Artigli delle Aquile

Molte delle immagini di velivoli militari presenti in questo nu-


mero della Lettera sono tratte dal libro di Filippo Cappel-
lano, Basilio Di Martino e Bruno Marcuzzo “Gli Artigli del-
le Aquile. L’armamento aereo in Italia durante la Grande
Guerra”. La centralità e l’evoluzione dell’armamento aereo
in Italia emergono con chiarezza dalle pagine del volu-
me, di cui riportiamo alcune righe dalla quarta di coper-
tina: “L’impiego bellico del mezzo aereo – che conob-
be la sua prima prepotente affermazione durante l’immane
conflitto che sconvolse l’Europa e il mondo intero tra il
1914 e il 1918 – richiese non solo lo sviluppo di solu-
zione aerodinamiche sempre più avanzate e propulso-
ri sempre più potenti, ma anche la realizzazione di
mezzi di offesa concepiti per rispondere alle peculiari
esigenze dell’offesa dall’alto e del combattimento aria-
aria. Le improvvisazioni dei primi tempi e le soluzioni
empiriche derivate da dispositivi di impiego terrestre
lasciarono presto il campo ad armi di caduta che
avevano sempre meno in comune con i proiettili di obi-
ci e cannoni, mentre mitragliatrici e cannoni a tiro ra-
pido sostituivano fucili e pistole automatiche. Con
l’introduzione di traguardi di puntamento per il tiro
aria-suolo, di dispositivi di mira per il tiro aria-aria e
di sistemi di sincronizzazione intesi a permettere di
fare fuoco attraverso il disco dell’elica, venne avviato
il passaggio del mezzo aereo da semplice piatta-
forma di tiro a vero e proprio sistema d’arma, di cui
l’armamento di caduta e lancio, con i suoi dispo-
sitivi ausiliari, era parte integrante”.

Il volume può essere ordinato direttamente tramite


il sito dell’Aeronautica Militare Italiana
(www.aeronautica.difesa.it → home → editoria)

60 92 Lettera Matematica
Vito Volterra al fronte

littiana che in quel periodo stava la-


vorando al decollo industriale del
Paese. Alla ricerca di luoghi istitu-
zionali che favorissero lo sviluppo
del sistema produttivo italiano me-
diante uno scambio costante e or-
ganico tra ricerca pura e applicata,
egli fondò la Società italiana per il
Progresso delle Scienze (SIPS) nel
1907. Da questa scaturì il Comitato
talassografico italiano (CTI) che, fin
dal 1910, come ente autonomo pre-
sieduto dal ministro della Marina
(Volterra ne era il vicepresidente),
ebbe una funzione cruciale nel cam-
po della pesca industriale e in quel-
lo della navigazione aerea, grazie al-
la realizzazione di una rete di labo-
ratori extrauniversitari ancorché sta-
tali nei quali arruolare studiosi pron-
ti a indirizzare a fini produttivi le lo-
ro indagini.
Del resto, Volterra aveva manifesta-
to una spiccata attitudine per le ap-
plicazioni fin dal 1901, quando ave-
va inaugurato l’anno accademico
dell’Università di Roma con la nota
prolusione Sui tentativi di applica-
zione delle matematiche alle scien-
ze biologiche e sociali. L’interesse
per l’aeronautica rimandava invece
sia alle tradizionali indagini sulla di-
namica dei fluidi, sia all’elaborazio-
ne, tra il 1905 e il 1907, di una teo-
ria della statica elastica di partico-
lare importanza fisica e d’impiego
pratico nel settore delle costruzioni.
Inoltre Volterra vantava uno stretto
connubio con Gaetano Arturo Croc-
co, uno dei numi tutelari della scien- VITO VOLTERRA CON LA MOGLIE VIRGINIA DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE
za aeronautica italiana, il quale si (ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA VOLTERRA, CORTESIA DI VIRGINIA VOLTERRA)

era messo in luce fin dal 1903 con la


costruzione a Roma di una rudi-
mentale galleria aerodinamica pres- rologico italiano per lo studio della va la trasformazione delle Officine
so l’Officina di costruzione aero- meteorologia e dell’alta atmosfera a di costruzione aeronautiche in uno
nautiche della brigata specialisti del scopo aeronautico. Stabilimento autonomo di esperien-
Genio, cui ne seguì ben presto una Intanto, nel 1911, Volterra era stato ze e costruzioni, divenuto poi, con
seconda ben più potente e sofisti- chiamato a far parte della Commis- R.D. 7 gennaio 1915, Istituto cen-
cata. Nel 1906 poi aveva comincia- sione consultiva per la navigazione trale aeronautico (ICA). Fu così che
to a lavorare come progettista d’idro- aerea, nominata dal ministro della alla vigilia della guerra l’ICA rap-
plani e dirigibili presso il Cantiere Guerra e presieduta dal generale presentava una struttura di spicco
sperimentale aeronautico di Vigna di Giuseppe Valleris, con il compito di nel campo della ricerca applicata a
Valle, che nel 1912 entrò nell’orbita riformare il Corpo aeronautico mili- fini militari.
del CTI andando a costituire, con il tare. Negli anni seguenti fu elabora- Fervente interventista a fianco del-
relativo Osservatorio, il Servizio ae- to un disegno di legge che prevede- le potenze dell’Intesa, all’entrata in

Lettera Matematica 92 61
Vito Volterra al fronte

guerra dell’Italia nel maggio 1915


Volterra si arruolò volontario e fu
consegnato proprio all’ICA. Qui stu-
diò l’idrodinamica dei dirigibili e cal-
colò le traiettorie dei proiettili sparati
da un cannone da montagna del ca-
3. In prima linea
Non appena fu evidente che l’inno-
vazione tecnologica era un elemen-
to basilare della superiorità militare-
industriale che avrebbe portato alla
vittoria e che solo un’attività di ri-
“ Volterra dimostrò di
essere non solo un provetto
teorico, elaborando un
innovativo metodo di calcolo
degli elementi di tiro per
libro di 65 mm con il quale Crocco si cerca organica poteva dare una ri- artiglieria aeronautica, (…)
proponeva di armare le aeronavi per sposta efficace alle nuove necessità ma anche un abile
colpire obiettivi strategici (sottoma- degli eserciti, inglesi e francesi si sperimentatore (…).
rini in fase di emersione, hangar di erano mossi di conseguenza. Nel lu- Tuttavia il suo merito
aeroplani, i porti e le banchine di glio 1915 nacquero il Board of In-
carico, i treni, i camion, i depositi vention and Reasearch (BIR) e il Mu-
maggiore fu ancora
ecc.), che difficilmente potevano es- nitions Inventions Department
una volta di tipo
sere centrati con il classico tiro di ca-
duta, poco preciso. In questo fran-
gente Volterra dimostrò di essere
non solo un provetto teorico, elabo-
rando un innovativo metodo di cal-
colo degli elementi di tiro per arti-
(MID), mentre nel novembre 1915 fu
istituita la Direction des Inventions
intéressant la Défense Nationale
(DIIDN), cui seguì, poco dopo, il Co-
mité Interallié des Inventions (CIDI)
con sede a Parigi e con lo scopo di
organizzativo.


l’Istituto fisico della Scuola di studi
superiore di Firenze e volontario nel
corpo del Genio. Egli dal giugno
glieria aeronautica, pubblicato nel attivare una collaborazione scienti- 1916 organizzò sul fronte italo-au-
1916 nei Rendiconti dell’Istituto cen- fica tra i Paesi alleati. striaco un servizio fonotelemetrico
trale aeronautico, ma anche un abi- Viceversa in Italia il governo scelse per l’individuazione delle batterie
le sperimentatore, eseguendo da di- di appoggiarsi per lo più agli esi- nemiche, servizio che tra l’altro at-
rigibile svariati test balistici insieme stenti laboratori dell’esercito o della tirò il vivo interesse di Volterra, che
all’astronomo Emilio Bianchi. Tutta- pubblica amministrazione – come il visitò varie volte le stazioni allestiste
via il suo merito maggiore fu anco- citato ICA o il Laboratorio di elet- lungo le linee dell’Isonzo e del Piave
ra una volta di tipo organizzativo. trotecnica della marina della Spezia fin dal settembre di quell’anno.
Nel 1917, come vedremo, attraverso diretto dal fisico Luigi Pasqualini – In generale in Italia per tutto il 1916
la creazione dell’Ufficio Invenzioni mentre fece ben poco per coinvol- la mobilitazione scientifica e indu-
(poi Ufficio Invenzioni e Ricerche) gere le altre forze intellettuali del striale dei civili continuò a ricevere
riuscì a stabilire un solido coordina- Paese. Poche le eccezioni: oltre a scarsa attenzione da parte dei mili-
mento scientifico fra l’Italia e i mem- Volterra e i “suoi” dirigibili vi fu, per tari, rimanendo confinata entro l’ini-
bri dell’Intesa, che nel giro di pochi esempio, il caso del fisico Antonio ziativa privata, sebbene alcune im-
anni porterà alla nascita del CNR. Garbasso, direttore dal 1913 del- prese avessero cominciato ad assu-

62 92 Lettera Matematica
Vito Volterra al fronte

mere almeno una dimensione col- DIIDN, previde una missione in Ita- Il fine ultimo dell’UI era, però, quel-
lettiva. Fu il caso del Comitato na- lia per incontrare il collega e amico lo di valersi della cooperazione del
zionale di esame delle invenzioni at- di vecchia data Volterra, il quale a personale degli istituti scientifici
tinenti ai materiali di guerra (CNIG), sua volta contraccambiò la visita re- universitari e dei politecnici per av-
nato nel luglio 1915 nell’ambiente candosi in Francia in novembre. viare un’attività di ricerca vera e
del Politecnico di Milano e diretto L’idea era di attivare una collabora- propria, finalizzata nell’immediato
da Federico Giordano, docente di zione scientifica ufficiale con l’Italia allo sforzo bellico e, nel dopoguerra,
Costruzioni meccaniche, e del Co- che, priva di un organismo gover- ai bisogni dell’industria e dell’eco-
mitato nazionale nativo preposto a nomia del Paese.
scientifico tecni- coordinare i rappor- Funzionale a tale scopo fu l’immis-
co per lo svilup-
po e l’incremen-
to dell’industria
italiana (CNST),
sorto a distanza
di un anno sem-
“ Il primo passo
consistette nel
razionalizzare l’attività
di esame delle
invenzioni (…) e,
ti fra scienziati e
militari, aveva una
posizione debole al-
l’interno del CIDI,
dove era rappresen-
tata – non adegua-
sione nell’organico dell’UI di alcuni
esperti, che avevano accolto il tem-
pestivo appello lanciato da Volterra
il 27 marzo 1917, tramite il ministro
della Pubblica Istruzione Francesco
Ruffini, affinché il mondo della scuo-
pre a Milano, ma di conseguenza, nella tamente, così alme- la si mobilitasse per la patria. L’en-
collegato alla creazione di un archivio no pensava Volter- te poteva così contare pure su un
SIPS e dunque che le raccogliesse ra – da Giordano. Servizio scientifico che, via via ar-
in grado di rap- e le classificasse. Grazie a questi con- ricchitosi di svariati collaboratori in-
presentare non
solo una realtà
regionale, bensì nazionale. Dal can-
to suo, Volterra fu uno degli ispiratori
dell’Associazione italiana per l’Inte-
sa intellettuale fra Paesi alleati e ami-
” tatti, il 16 marzo
1917 nasceva, pres-
so il Sottosegretariato alle armi e
munizioni del ministero della Guer-
ra, l’Ufficio Invenzioni (UI), su pro-
getto di Volterra, il quale ne diven-
terni ed esterni, condusse ricerche
di Fisica, Chimica, Mineralogia, Ra-
diotelegrafia, Meccanica, Resisten-
za dei materiali, Fisiologia.

4. Le relazioni internazionali dell’UI


ci, che fu istituita presso l’Ateneo di ne il direttore. Il primo passo consi- Tra i compiti affidati all’UI vi era ov-
Roma nel luglio 1916 e che funzio- stette nel razionalizzare l’attività di viamente quello di mantenere i rap-
nò da centro di collegamento con gli esame delle invenzioni – allora fram- porti con le affini istituzioni stranie-
ambienti scientifici, universitari e mentata tra i vari dicasteri militari – re. A tale scopo, nei primi mesi del
politici delle nazioni alleate. e, di conseguenza, nella creazione di 1917, l’astronomo Giorgio Abetti, vi-
Nel settore degli scambi intellettua- un archivio che le raccogliesse e le cesegretario della SIPS, fu inviato a
li una svolta si ebbe nell’ottobre 1916 classificasse. A tale compito fu de- Washington, dove dal 1916 operava
quando Émile Borel, direttore della stinato, entro l’UI, un Servizio tec- il National Research Council (NRC),
nico suddiviso in rami (Marina, Ar- un organismo che, secondo il fon-
tiglieria, Genio e Aeronautica) e datore Hale, avrebbe dovuto pro-
composto da militari di carriera; vi- muovere e sostenere la mobilitazio-
ceversa, dirigeva l’archivio il mate- ne delle forze scientifiche america-
matico Giovanni Vacca, al quale fu ne, anche in vista di un possibile in-
affidato anche lo spoglio delle riviste tervento bellico. E così fu: all’entra-
tecniche italiane e straniere. Repe- ta in guerra degli USA, nell’aprile
rire in tempi rapidi le informazioni 1917, il presidente Thomas Woodrow
necessarie allo svolgimento delle ri- Wilson diede il suo benestare all’at-
cerche, in un momento in cui la let- tività del NRC come strumento tec-
teratura scientifica entrava in una nico militare di difesa del Paese.
fase d’iperspecializzazione, era in- I rapporti con gli Stati Uniti e con
fatti un aspetto rilevante della coo- Hale coltivati da Volterra fin dal 1909
perazione interalleata. Quest’attivi- spiegano la tempestività con cui l’UI
tà negli anni successivi vide il con- si accreditò presso gli USA, traen-
corso non solo di scienziati, ma an- done il massimo vantaggio possibi-
VITO VOLTERRA IN VOLO SU DI UN che di filosofi, documentalisti e bi- le in termini di conoscenze e d’in-
DIRIGIBILE ITALIANO A BASSA QUOTA bliotecari, e avrebbe costituito una troduzione di nuove tecnologie. Per
(ARCHIVIO PRIVATO DELLA
FAMIGLIA VOLTERRA, CORTESIA
parte assai rilevante delle funzioni quanto riguarda le relazioni con
DI VIRGINIA VOLTERRA) dell’IRC e dei neonati Consigli delle Francia e Inghilterra fu Volterra a
Ricerche, compreso il CNR. occuparsene, almeno all’inizio, in-

Lettera Matematica 92 63
Vito Volterra al fronte

traprendendo dal 24 aprile al 10 ficina per la costruzione di strumenti a Firenze, presso il Gabinetto di Fi-
maggio 1917 un viaggio che toccò i di Horace Darwin e l’Istituto Ca- sica dell’Istituto di studi superiori,
vari organismi di cui potevano di- vendish di Joseph Thomson; quindi con finanziamenti di industriali e di
sporre i servizi bellici di quei Paesi. ispezionò il centro sperimentale a enti pubblici prevalentemente loca-
A Parigi visitò il laboratorio fisico- Harwich diretto dal Premio Nobel li. L’idea era stata avanzata in giun-
chimico e quello di Meccanica del- William H. Bragg e, infine, fece tap- ta comunale nel marzo 1917 da Gar-
la Sorbona, il gabinetto fisico della pa al NPL, allora diretto da Richard basso e dal collega Pasqualini il qua-
Scuola Normale e il Service Géogra- Glazebrook. Di quest’ultimo labora- le, nel frattempo, aveva lasciato la
phique con relativo campo di prove torio fornì un’accurata descrizione marina militare di La Spezia per as-
a Saint-Cloud. Qui, in compagnia di nella quale spiccano due elementi: la sumere la direzione delle Officine
Garbasso, che nel frattempo lo ave- sua organizzazione interdisciplinare Galileo, un’azienda leader nella pro-
va raggiunto, eseguì alcuni test sui e la peculiare forma istituzionale, duzione di strumenti ottici indu-
vari sistemi fonotelemetrici in dota- dovuta alla cooperazione della Ro- striali. La peculiarità di questa nuo-
zione all’esercito francese (su questo yal Society, del Ministero del Teso- va istituzione, per la quale Volterra
argomento si veda l’articolo di Mar- ro e di alcune associazioni d’inge- dimostrava vivo interesse, tanto da
tina Schiavon in questo fascicolo di gneri e di chimici industriali. Il NPL incaricare Lo Surdo di seguire da
Lettera Matematica). Poi partì alla era segnalato come un esempio si- vicino la faccenda in rappresentan-
volta dell’Inghilterra, con il collega gnificativo anche da Lo Surdo, a pro- za dell’UI, consisteva nella sua fi-
Vacca che si era unito alla missione: posito di un Laboratorio di Ottica e sionomia di ufficio tecnico-scienti-
si recò a Cambridge, dove visitò l’Of- Meccanica di precisione da erigere fico a beneficio di un’impresa eco-

VITO VOLTERRA IN UNIFORME ALLA SCRIVANIA (ARCHIVIO PRIVATO VITO VOLTERRA A BORDO DELLA NAVICELLA DI UN DIRIGIBILE (ARCHIVIO
DELLA FAMIGLIA VOLTERRA, CORTESIA DI VIRGINIA VOLTERRA) PRIVATO DELLA FAMIGLIA VOLTERRA, CORTESIA DI VIRGINIA VOLTERRA)

64 92 Lettera Matematica
Vito Volterra al fronte

nomica allora strategica: la produ- ziato grazie a un consistente nume- Grazie a questa mobilitazione alla
zione di vetro ottico. L’evoluzione ro di speciali commissioni composte fine del 1918 l’UIR poteva vantare
tecnica delle armi richiedeva infat- di docenti universitari che lavora- un certo numero d’indagini speri-
ti lenti di elevata qualità: periscopi vano sui temi più diversi: analisi di mentali. Tuttavia la necessità del-
per i sottomarini, sofisticati apparati sostanze rilevanti per l’industria di l’Ufficio di appoggiarsi di volta in
di puntamento a supporto dell’arti- guerra e di pace (pirite, azoto, po- volta a strutture esterne comportava
glieria terrestre tassa, acido sol- non poche difficoltà di carattere or-
nonché telemetri
monostatici per
quella navale e,
ancora, grandi pro-
iettori fotoelettrici
per la comunica-
zione ottica e po-
“ secondo Volterra, la
creazione di un grande
laboratorio nazionale
alle dipendenze dirette
forico, alcool, zin-
Diventava rilevante, co elettrolitico,
elio, minerali e
acque radioattive
ecc.), indagini
volte
re e
a individua-
neutralizzare
ganizzativo, che ne penalizzavano
l’efficienza. Diventava così rilevan-
te, secondo Volterra, la creazione di
un grande laboratorio nazionale alle
dipendenze dirette dell’UIR e desti-
nato a ricerche peculiari di alto li-
vello scientifico-tecnologico. In tal
dell’UIR e destinato
tenti macchine da sommergibili e modo la fisionomia dell’UIR si sa-
presa per la foto-
a ricerche peculiari mine mediante rebbe ulteriormente trasformata av-
grafia aerea. di alto livello scientifico- apparecchiature vicinandosi, per quanto possibile, al
tecnologico.


A tali esigenze idrofoniche o ul- modello del NRC di Hale. Quest’ul-
provvedeva all’epo- trasoniche, stu- timo era stato infatti organizzato se-
ca il Laboratorio di dio dell’effetto condo criteri del tutto peculiari che
precisione d’artiglieria di Roma il del vento sulla traiettoria dei proiet- lo rendevano particolarmente adat-
quale, non a caso, faceva parte di tili di artiglieria, selezione dei le- to per orientare l’attività degli scien-
un nucleo di strutture militari utiliz- gnami più adatti alle costruzioni di ziati verso obiettivi di rilevante va-
zate dall’UI fin dall’inizio: l’Arsena- aeronavi, ricerche sull’alimentazio- lore economico in tempo di pace e,
le di La Spezia, il Laboratorio elet- ne. di conseguenza, assai utile come
trochimico del Genio, la Scuola di Volterra giocò un ruolo importante in modello per organizzare a guerra fi-
applicazione di fanteria di Parma, le alcune di tali commissioni. Fu lui a nita la nuova struttura di ricerca so-
direzioni tecniche automobilistiche testare, insieme a Lo Surdo, rispet- vranazionale rappresentata dall’IRC.
di Roma e di Torino, l’Istituto speri- tivamente a La Spezia e Taranto, al- Tali innovativi criteri erano stati co-
mentale delle ferrovie dello Stato. A cuni apparati idrofonici (tra cui il co- municati a Volterra da Abetti già nel
questo elenco vanno poi aggiunti siddetto Tubo C) impiegati con suc- 1917 e da quest’ultimo accurata-
l’Istituto centrale militare di radio- cesso nelle fasi conclusive della mente descritti in una serie di arti-
telegrafia ed elettrotecnica di Roma guerra. Inoltre partecipò, sempre con coli pubblicati nel 1918-1919 sulla
e l’Istituto superiore forestale di Fi- Lo Surdo, a una conferenza interal- rivista L’Intesa intellettuale, organo
renze, diretti rispettivamente da leata indetta a Tolone, dal 19 al 22 ot- della citata AIII. Durante la guerra,
Giuseppe Vanni e dal geologo Ales- tobre 1918, dal ministro della Mari- spiegava Abetti, il NRC aveva mo-
sandro Martelli, entrambi membri na francese, per analizzare l’utilizzo bilitato tutte le forze scientifiche de-
dell’UI. Inoltre c’era il piccolo labo- degli ultrasuoni (sonar) nella segna- gli USA e in tale veste aveva colla-
ratorio chimico di Tor di Quinto (Ro- lazione ed esplorazione subacquea. borato strettamente con altre istitu-
ma), che Volterra aveva tra l’altro Erano presenti a nome dei rispetti- zioni, di cui una in particolare era as-
messo a disposizione del Servizio vi governi Paul Langevin, Ernest Ru- sai istruttiva per il binomio scien-
materiale chimico di Guerra, an- therford e l’americano Bumstid. za-industria: il citato Bureau of Stan-
ch’esso alle dipendenze del sottose- A Volterra si deve anche l’idea di dards, allora diretto da Samuel Strat-
gretariato Armi e Munizioni. utilizzare l’elio al posto dell’idroge- ton. Al Bureau dedicava alcune pa-
no per gonfiare i dirigibili, evitando gine illuminanti pure il fisico Augu-
4. Nasce un nuovo ufficio! così i rischi d’incendio, e la proposta sto Occhialini, anch’egli in missione
Con il tempo, il Servizio scientifico di studiare i minerali uraniferi da per conto dell’UIR negli USA nel
dell’UI conobbe un buono sviluppo, impiegare anche per terapie medi- 1918, mentre, a guerra finita, il chi-
soprattutto a seguito della decisione che. A tale proposito, fu ancora lui il mico Umberto Sborgi, già delegato
di Volterra di trasformare l’UI in un promotore di una missione esplora- dell’Ufficio a Londra dall’ottobre
organo permanente di consulenza tiva compiuta da Marie Curie dal 30 1917, entrava nel merito della que-
scientifica e industriale a beneficio luglio al 18 agosto 1918 allo scopo di stione scienza pura/scienza appli-
del governo. Nel febbraio 1918 l’UI fu verificare la presenza, poi confer- cata indicando ancora una volta nel
rinominato Ufficio Invenzioni e Ri- mata, di giacimenti radioattivi nel NPL l’impresa ideale cui fare riferi-
cerche (UIR) e ulteriormente poten- territorio italiano. mento. Siamo nel 1921 e a questa

Lettera Matematica 92 65
Vito Volterra al fronte

data il progetto di costituzione del moto dall’istituendo IRC fosse gui- mentali innovative, una volontà che
CNR era già in uno stadio avanzato dato dalle grandi Accademie nazio- Volterra trasferiva immediatamente
di elaborazione. nali. Su richiesta della delegazione su un piano nazionale.
italiana, guidata da Volterra, i pro- Il processo di costituzione del CNR
5. L’istituzione del CNR blemi che maggiormente interessa- che egli avviò nel febbraio 1919 qua-
Il dopoguerra fu un periodo intenso rono la successiva conferenza di Pa- le membro di una Commissione no-
per la politica della ricerca di Volter- rigi riguardarono il ruolo di consu- minata dal presidente del Consiglio
ra. L’UIR rimase attivo fino all’inizio lenza per le amministrazioni pubbli- dei ministri Orlando e formata da
del 1919 per permettere all’Italia di che da attribuire ai progettati Con- vari enti fu assai faticoso, come di-
partecipare a quel vasto movimento sigli Nazionali di Ricerche, i termi- mostrano le svariate bozze da lui
di riorganizzazione dei rapporti in- ni di una cooperazione tecnica in- elaborate nel corso dell’anno, anche
ternazionali nel campo della ricerca ternazionale che facesse leva prin- sensibilmente differenti tra loro.
scientifica che culminò nelle confe- cipalmente sulla creazione di un isti- Queste ultime riguardavano soprat-
renze interalleate di Londra (9-11 ot- tuto internazionale di documenta- tutto il ruolo dell’ICA e la sua pro-
tobre 1918), Parigi (26-29 ottobre zione e bibliografia tecnico-indu- gettata trasformazione ora in un Isti-
1918) e Bruxelles (18-29 luglio 1919), striale, la costituzione di una legi- tuto nazionale di ricerche aeronau-
nel corso delle quali fu creato l’IRC. slazione e di un Bureau internazio- tiche e meccaniche, ora in Istituto
A Londra, la proposta di Volterra di nale dei brevetti. A tale proposito, fu sperimentale aeronautico e di ri-
creare laboratori centralizzati di coinvolto nientemeno che l’inge- cerche, pur rimanendo in un rap-
scienze sperimentali fu appoggiata gnere Paul Otlet, noto direttore del- porto privilegiato con il costituendo
specialmente dalla delegazione fran- l’Institut International de bibliogra- CNR. Ciò che restava identico era la
cese, mentre ebbe un riscontro più phie di Bruxelles. forte accentuazione della ricerca ap-
ampio la sua raccomandazione af- Era il segnale della volontà di dare un plicata: nell’ultima bozza, inviata al-
finché l’intero processo messo in forte impulso alle ricerche speri- la Presidenza del Consiglio dei Mi-

DIRIGIBILE ITALIANO IN VOLO A BASSA QUOTA


(ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA VOLTERRA,
CORTESIA DI VIRGINIA VOLTERRA)

66 92 Lettera Matematica
Vito Volterra al fronte

nistri in settembre, il CNR era ad- mente inaugurati negli anni Trenta. missione di Marie Curie in Italia. Il
dirittura presieduto dal ministro pro Con la caduta del governo Orlando secondo si configurava quale orga-
tempore dell’Industria. Cionono- nel giugno 1919 il lavoro della Com- nismo di alta cultura, con compiti
stante erano molto missione si arenò scientifici e didattici ma anche pra-
stretti pure i lega- e per circa due tici e d’interesse nazionale, sul-
mi con alcuni “cor-
pi scientifici”, co-
me il Consiglio su-
periore della Pub-
blica Istruzione, la
SIPS, l’Accademia
“ Al di là delle ovvie
differenze, entrambi
gli Istituti si rifacevano
a un modello
organizzativo che
anni non si ap-
prodò a nulla di
concreto. Nello
stesso periodo
Volterra lavorava
alla creazione di
l’esempio degli analoghi di Monaco
e Parigi, ed era ubicato presso l’Ac-
cademia dei Lincei.
Al di là delle ovvie differenze, en-
trambi gli Istituti si rifacevano a un
modello organizzativo che Volterra
dei Lincei. Volterra aveva già un Istituto nazio- aveva già adottato con successo ai
L’interesse preva- adottato con successo nale per lo studio tempi della creazione del CTI, quan-
lente per le applica- ai tempi della creazione delle sostanze ra- do aveva dimostrato un’abilità non
zioni industriali era dioattive e di un comune nel coinvolgere nell’impre-
del CTI.


altresì confermato Istituto naziona- sa il ministero della Marina e, al con-
nel punto più quali- le oceanografico. tempo, nel salvaguardare l’autono-
ficante del proget- Il primo traeva mia del CTI medesimo, il quale si
to, ossia il grande laboratorio nazio- origine dalla Commissione naziona- autogovernava grazie agli ampi po-
nale di Fisica e Chimica e la creazio- le per lo studio del radio, varata il 30 teri di cui disponeva il suo consiglio
ne da parte del CNR medesimo di marzo del 1919 con sede al ministe- di presidenza, all’interno del quale
strutture condivise per ricerche di ro dell’Agricoltura e di cui Volterra fu sedevano per statuto i rappresen-
carattere generale o speciale: alcuni nominato presidente in virtù del ruo- tanti di molti organismi, comprese
istituti nazionali furono effettiva- lo che aveva svolto ai tempi della accademie e società scientifiche.

Lettera Matematica 92 67
Vito Volterra al fronte

Questa volta però le cose andarono


diversamente: del progetto del radio
s’impossessò il fisico Orso Mario Cor-
bino, già partner di Volterra all’UIR,
che lo modificò in un Ufficio del radio
con sede nell’Istituto di Fisica di Ro-
zione della politica sulla scienza e
dall’atteggiamento fortemente na-
zionalista assunto dall’ente. Un na-
zionalismo ben diverso da quello che
si ispirava alla tradizione liberale
post-risorgimentale e che aveva ani-
“ Il 2 ottobre
del 1924 lo statuto
del CNR fu finalmente
approvato. Qui però
cominciarono
ma da lui diretto; l’Istituto oceano- mato l’impegno bellico di Volterra le note dolenti.
grafico, invece, rimase sulla carta a
causa dell’opposizione interna del-
l’Accademia dei Lincei, nonostante
l’impegno profuso da Volterra che nel
1923 ne era divenuto presidente.
Quanto al CNR, dopo l’empasse del
durante la Grande Guerra.

Bibliografia

1919, le cose ritornarono a marciare Crawford E., Nationalism and Internationalism in Science 1880-1939, Cambridge Uni-
fino all’esito positivo del novembre versity Press, Cambridge 1992.
1923, sia grazie a Corbino il quale, Furiozzi M. (a cura di), L’Intesa Intellettuale (1918-1919), Perugia, Morlacchi, 2013 (so-
come ministro della Pubblica Istru- no riportati tra gli altri gli articoli di Volterra, Abetti e Occhialini citati nel testo).
zione, adottò nel 1921 provvedimenti Goodstein J.R., Vito Volterra. Biografia di un matematico straordinario, Bologna, Zani-
a favore della ricerca scientifica, sia chelli, 2009.
perché il governo non poteva sot- Guerraggio A., Paoloni G., Vito Volterra, Roma, Franco Muzzio, 2008.
trarsi a un impegno sovranazionale Hartcup G., The war of invention: scientific developments, 1914-18, London,
come quello che si era assunto al- Brassey’s defence, 1988.
l’interno dell’IRC. Linguerri S., Vito Volterra e il Comitato talassografico italiano. Imprese per aria e per ma-
Il 2 ottobre del 1924 lo statuto del re nell’Italia Unita (1883-1930), Olschki, Firenze 2005.
CNR fu finalmente approvato. Qui Linguerri S., “Tempi e forme dell’associazionismo scientifico” in Scienze e cultura dell’Italia
unita, a cura di Cassata F. e Pogliano C., Storia d’Italia. Annali, 26, Torino, Einau-
però cominciarono le note dolenti,
di, 2011 pp. 83-101.
giacché la parte più conservatrice
Maiocchi R., “L’organizzazione degli scienziati italiani”, Annali dell’Istituto storico italo-
della comunità accademica, abitua-
germanico in Trento. Quaderni, 54, 2000, pp. 209-244.
ta a gestire “in proprio” i gabinetti di
Paoloni G. (a cura di) Vito Volterra e il suo tempo (1860-1940), Roma, Accademia na-
ricerca degli atenei, fece ostruzio- zionale dei Lincei, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Archivio centrale dello Sta-
nismo rispetto all’idea di un labora- to, 1990.
torio nazionale che, in quanto tale, si Paoloni G., Simili R., “Vito Volterra and the Making of Research Institutions in Italy and
sarebbe facilmente sottratto al suo Abroad” in The Migration of Ideas, a cura di R. Scazzieri, R. Simili, Sagamore Beach,
diretto controllo. Watson Publishing International LLC, 2008, pp. 123-150.
Volterra inoltre era già in difficoltà Schroeder-Gudehus B., Les Scientifiques et la Paix. La communauté internationale au cours
sul piano politico per aver aderito al des années 20, Les presses de l’Université de Montréal, 1976.
gruppo dei senatori che si oppone- Simili R. (a cura di), Scienza, tecnologia e istituzioni in Europa. Vito Volterra e l’origine
vano a Mussolini e per aver firma- del CNR, Roma-Bari, Laterza, 1993.
to nel 1925 il noto Manifesto anti- Simili R. (a cura di) Consiglio nazionale delle ricerche: l’impresa scientifica 1923-2013,
fascista di Benedetto Croce. Iniziò Roma, CNR, 2013.
allora una sua graduale estromis- Simili R., “La presidenza Volterra” in Per una storia del Consiglio nazionale delle Ricer-
sione dal mondo accademico ita- che, a cura di Simili R., Paoloni G., vol. I, Roma-Bari, Laterza, 2001, pp. 71-127.
liano, attuata dal regime fascista, Simili R., “Vito Volterra and Marie Curie: the birth of the Italian commission on radium”
che culminò nell’allontanamento dal in Giornale di Fisica, vol. 54, n. 1, 2013, pp. 59-76.
CNR e dall’Accademia dei Lincei Simili R., “Il CNR prima del CNR”, Scienza e Società, 15/16, 2013, pp. 3-21.
nel 1926, alla scadenza dei manda- Simili R., Linguerri S., “Volterra, Marconi e il CNR” in Una difficile modernità, a cura
ti presidenziali. di A. Casella, Pavia, La goliardica pavese, 2000, pp. 118-130.
L’agognato laboratorio non fu realiz- Tomassini L., “Guerra e scienza: lo stato e l’organizzazione della ricerca in Italia, 1915-
1919”, Ricerche storiche, 3 (1991), pp. 747-802.
zato! Contestualmente il CNR, dopo
la riforma in senso dirigista avviata Id., “Le origini” in Per una storia del Consiglio nazionale delle Ricerche cit., pp. 5-71.
nel 1927 da Mussolini e nonostante Id., “Guerra, scienza e tecnologia” in Scienze e cultura dell’Italia unita, cit., pp. 103-
128.
l’avveduta presidenza di Guglielmo
Marconi, succeduto a Volterra, iniziò Venturini L., “La mobilitazione scientifica dell’Italia durante la grande guerra” in Ricerche
storiche, XXI, 3, 1991, pp. 747-825.
un graduale processo di distacco dal-
l’IRC, determinato dalla prevarica-

68 92 Lettera Matematica

Potrebbero piacerti anche