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Lezione 2: Costituzione (01/10/2019)

Gli articoli citati evidenziano la presenza del settore pubblico nell’economia, ovvero sono articoli che affidano
allo stato un ruolo economico.
Articolo 3:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipa-
zione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 23:
Nessuna prestazione personale o patrimoniale (tasse) può essere imposta se non in base alla legge.
Articolo 32:
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge
non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Articolo 33:
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad
esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e
per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti
stabiliti dalle leggi dello Stato.
(la presenza di enti privati in qualche modo agevola lo stato, infatti possiamo notare che quando un individuo
che predispone di alta capacità economica deve scegliere tra una struttura privata ed una statale sarà propenso
a scegliere la privata, togliendo in questo modo una o più spese allo stato. In più la struttura privata dovrà
pagare le tasse che possono essere utilizzate dallo stato per adempire alle spese pubbliche. (Esempio università
di Palermo ed università private)
Articolo 41:
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa
essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Articolo 42:
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento
e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi
d'interesse generale. (in questo caso il proprietario non può opporsi)
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle
eredità.
Articolo 43:
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo
indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie
di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed
abbiano carattere di preminente interesse generale.
Articolo 53:
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività (cioè man mano che aumenta il mio reddito, è sempre
di più la quota aggiuntiva che devo pagare di tasse).

Principi di microeconomia (introduzione)


L’economia si occupa di allocare risorse che, per quanto disponibili sono sempre “scarse” rispetto ai bisogni
della collettività, massimizzando il benessere di questa (Economia del benessere)  Ecco perché si parla di
problema della scarsità: Eccesso dei desideri umani, rispetto a quanto può essere effettivamente prodotto.
I fattori di produzione sono: Lavoro (risorse umane), terra e materie prime (risorse naturali), capitale (risorse
derivate).
La macro-economia si occupa del sistema economico nel suo complesso, mentre la micro-economia si
occupa degli agenti individuali che operano nel sistema economico.
Gli obiettivi della micro-economia sono:
 crescita economica, ovvero del PIL. Ricordiamo la differenza tra PIL e PNL: il primo tiene conto delle
aziende straniere che lavorano internamente ma non di quelle italiane che sono fuori, mentre il secondo
è dato da PIL-aziende straniere in Italia+aziende italiane all’estero.
 Basso e costante tasso di inflazione
 Basso tasso di disoccupazione
 Bilancia dei pagamenti in equilibrio (le vendite all’estero devono bilanciare gli acquisti
all’estero=equilibrio tra esportazioni e importazioni)
È facile notare come non tutti gli obiettivi possono essere raggiunti contemporaneamente perché molti sono
in disaccordo tra loro, è importante quindi prendere delle decisioni in maniera attenta ed accurata.

La macro-economia studia la domanda aggregata (spesa totale realizzata nell’economia da parte di consumatori
(anche stranieri), stato e imprese), l’offerta aggregata (intera produzione di beni e servizi) e la loro interazione.
L’Equilibrio si ha quando la domanda aggregata è uguale all’offerta aggregata. Infatti se la domanda aggregata
è maggiore dell’offerta aggregata si ha inflazione e un disavanzo della bilancia commerciale; se invece, la
domanda aggregata è minore dell’offerta aggregata si ha recessione e un aumento della disoccupazione.
Alcune volte per raggiungere l’equilibrio è necessario l’intervento dello stato con:
 la politica della domanda che cerca di influenzare il livello di spesa nell’economia;
 la politica dell’offerta che cerca di influenzare il livello della produzione
La micro-economia invece, si occupa di rispondere a tre domande: Quali beni e servizi produrre e in che
quantità? Come produrre e con quali tecniche? Per chi produrre?
Per prendere una scelta razionale bisogna fare un confronto tra costi marginali (tenendo conto anche dei costi
opportunità=sacrificio della migliore alternativa disponibile) e benefici marginali.
La frontiera delle possibilità produttive è la curva che mostra tutte le combinazioni di beni che è possibile
produrre quando le risorse del paese sono utilizzate in modo efficiente.
Esempio: Siano date le combinazioni di quantità massima di cibo e vestiario che un’economia è in grado di
produrre in un determinato periodo di tempo (ad esempio l’anno):
Tale curva è decrescente, infatti per produrre una quantità maggiore di un bene è necessario sacrificare la
produzione dell’altro bene ed è concava poiché all’aumentare della produzione di un bene è necessario
sacrificare quantità sempre crescenti dell’altro bene (principio del costo opportunità crescente)
 punti sulla frontiera sono le combinazioni produttive
efficienti (punti X e Y).
 punti all’interno della frontiera si hanno quando le
risorse non sono pienamente utilizzate o lo sono in modo
inefficiente (punto V)
 punti all’esterno della frontiera mostrano che il paese
non dispone di risorse sufficienti per raggiungerli (nel
breve periodo)

Nel lungo periodo è possibile che le possibilità


produttive aumentino e di conseguenza la curva si
sposta verso l’esterno passando dalla combinazione X
alla combinazione X’.

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