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Carlo Magno

Biografia
Carlo, detto Magno o Carlomagno , è stato re dei Franchi dal 768, re dei
Longobardi dal 774 e dall'800 primo imperatore del Sacro Romano Impero,
incoronato a Roma da papa Leone. Figlio di Pipino il Breve e Bertrada di
Laon, Carlo divenne re nel 768, alla morte di suo padre. Regnò inizialmente
insieme con il fratello Carlomanno, la cui improvvisa morte (avvenuta in
circostanze misteriose nel 771) lasciò Carlo unico sovrano del regno franco.
Il giorno di Natale dell'800 papa Leone III lo incoronò Imperatore dei Romani,
fondando quello che fu definito Impero carolingio. Con Carlo Magno si
assistette quindi al superamento nella storia dell'Europa
occidentale dell'ambiguità giuridico-formale dei regni romano-barbarici in
favore di un nuovo modello di impero. Col suo governo diede impulso
alla Rinascita carolingia, un periodo di risveglio culturale nell'Occidente. La
prima fase del regno di Carlo Magno fu volta alle continue campagne militari,
intraprese per affermare la sua autorità innanzitutto all'interno del regno, tra i
suoi familiari e le voci dissidenti. Una volta stabilizzato il fronte interno, Carlo
iniziò una serie di campagne al di fuori dei confini del regno, per assoggettare
i popoli vicini e per aiutare la Chiesa di Roma, consolidando con essa un
rapporto ancora più stretto di quello che a suo tempo aveva intrecciato suo
padre Pipino. Dal rapporto col Papa e la Chiesa, intesa ormai come diretta
erede dell'Impero romano d'Occidente, Carlo ottenne la ratifica del potere che
trascendeva ormai l'Imperatore di Costantinopoli, lontano e incapace di far
valere i propri diritti, soprattutto in un momento di debolezza e di dubbia
legittimità del regno dell'imperatrice Irene.Intervento in Italia. - Intanto Desiderio, re
dei Longobardi, che aveva indubbiamente riportato una vittoria diplomatica con l'aver
dato in isposa la figlia Desiderata al re Carlo, sicuro dell'alleanza franca, nel febbraio del
771 era comparso sotto Roma, e s'era inteso con Stefano III promettendogli le terre
contestate dell'Esarcato e del Ducato, e accordandogli aiuti contro i suoi avversarî,
Cristoforo primicerio dei Notai, e suo figlio Sergio, tesoriere, che dopo avere sfruttato
anni prima l'amicizia longobarda, ora si appoggiavano ai Franchi. Il partito longobardo,
capitanato dal cubiculario Paolo Afiarta, riuscì a eliminare gli avversarî e a dominare la
città e il papa; Desiderio, raggiunto il suo scopo, dimenticò tosto le promesse fatte a
Stefano III. Egli contava su C. per tenere a freno Carlomanno; ma s'ingannò, che C. già
nel 771 ripudiò la sposa longobarda. Eginardo dichiara che i motivi dell'atto erano
incerti; si può pensare tanto a motivi privati (sterilità), quanto a motivi politici
(malcontento per la politica romana di Desiderio).

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