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GLI SCI LARGHI
Premessa
Gli sci larghi e per larghi intendo quelli superiori ai 115 mm al centro sono tutto sommato
una novità per la scena italiana. Ancor più novità se usati per sciare a telemark. In questa
stagione 2009/10 la novità è duplice perchè se ne vedono sempre più modelli dai camber
o rocker – che dir si voglia – assai diversi. Sembra che la fantasia dei costruttori si sia
sbizzarrita a provare tutte le forme e larghezze. La domanda che mi pongo e immagino
molti si rivolgono è: “Quali i pregi di tutte queste alternative e nel telemark una forma può
essere più efficace che un'altra?”
Nel 2000 andai in Vermont insieme a Paolo Tassi per scrivere un articolo sulle nevi dell'Est
americane. Paolo sfogliando la solita rivista della compagnia aerea finì in una pagina dove
venivano illustrate le novità dell'anno, dopo due risate nel leggere di un paio di mutande
stagne che trattenevano il puzzo delle flatulenze dello sciatore così da non imbarazzare i
compagni di telecabina ci si chiese perchè mostrassero, nella sezione invernale, un surf
da onda. In effetti scoprimmo che erano i Volant Spatula, il primo sci con camber inverso e
più largo al centro che in punta e coda. Anno 2000. Il mese dopo andai in Idaho con
Osvaldo e ci andai con i miei Pocket Rocket che mi sembravano estremi. Il giorno che ci
invitarono a fare snow cat gli americani ci mostrarono i loro sci ed erano assai più larghi
dei miei.
Son passati 10 anni e oggi mi sembra di poter dire che è iniziata l'era dell'eccesso. Ma già
si sta preparando quella del riflusso. So che tutte le aziende presenteranno al prossimo
Ispo sci non più eccessivi ma vicini ai 115 mm al centro. Quella misura è la migliore.
Migliore per cosa? Per non dover modificare troppo la propria sciata, per le condizioni della
neve fresca alpina (che non è certo quella dell'Alaska) per poter sopravvivere
decentemente in pista o nei trasferimenti, per non far degli investimenti economici che poi
vengono usati solo per poche ore e per non usurare ancor di più le nostre povere
ginocchia
E' ancora sciare?
E' la domanda che mi feci l'anno scorso dopo una discesa in neve fresca dal Piz Kotchen,
qui a Livigno. La conca in alto la bruciai in 8 curve grazie ai Megawatt che avevo ai piedi.
Già qui si può apprezzare ciò che Glen Plake, lo sciatore con la cresta da Mohicano, dice
degli sci larghi: “Accorciano le montagne e allora non è più bello”. E' proprio così ma ciò
che colpisce maggiormente quando si è imparato ad usarli è che ci si accorge di non più
sciare ma di surfare. Si galleggia in modo talmente assurdo che si può fare slittamento in
neve fresca! Non si è più dentro la neve, caratteristica emozionante, particolare del
telemark ma le si flotta sopra. ???? sarà giusto ???? Il rapporto sciatore neve dove va a
finire? Ma è bello e divertente e quindi perchè non averne un paio di casa e usarlo il giorno
della grande nevicata.
Da non scordare
Sono nati in America o richiesti da quel mercato dove la neve profonda sembra non
mancare mai e per di più sembra essere di una consistenza non paragonabile a
quella alpina.
Sono nati tutti per un utilizzo con attacchi da sci alpino e mai da telemark quindi
alcune forme, parlo di rocker o ponte, possono essere abbastanza difficili da gestire
quando usati per far telemark
L'uso più frequente è per curvoni larghi o larghissimi ad alta velocità se non
addirittura per tirare dritto lungo i canaloni o canalini che tutti abbiamo visto nei
filmati di freeride
Vantaggi
Galleggiano moltissimo
Permettono quei bei curvoni che abbiamo visto nei film
Ci fanno sembrare molto fighi
Svantaggi
Costano per il momento un botto di soldi. Visto che nevica poco e che quando
nevica si è impegnati a lavorare si usano abbastanza poco. Il rapporto costo/ore
sciate è decisamenete basso
Pesano tantissimo
Richiedono un nuovo paio di pelli di foca, ancor più larghe (ma si può rimediare
tagliando ogni pelle in due strisce e avvicinarle alle lamine lasciando la parte
centrale della soletta scoperta)
Data la leva che creano in pista o su nevi ventate sono difficili e faticosi da gestire
così anche in diagonale su nevi dure
I più larghi si possono sfruttare solo o quasi utilizzando il sistema NTN visto che
permette di compensare in modo migliore l'enorme torsione a cui gli scarponi sono
sottoposti, quindi un ulteriore costo se non si è già migrati all'NTN
Il peso e le grandi torsioni che trasferiscono alle ariticolazioni possono creare traumi
Il rocker
Copio e incollo quanto scirssi riguardo questa caratteristrica degli sci moderni e in
particolare degli sci molto larghi dal testo sugli sci già pubblicato, così che tutti si possano
impratichire con termini e definizioni ... americane.
Con camber o rocker si intende il ponte dello sci. Gli sci classici hanno un ponte positivo.
Cosa significa? Se si posa uno sci su una superifice piana si nota che tocca prima della
punta e della coda. La parte centrale è sollevata da terra.
Al camber classico si oppone in camber negativo e cioè lo sci tocca nella parte centrale,
tutto il resto è sollevato da terra. Insomma una forma che a volte abbiamo visto in sci
deformati da una caduta memorabile. Oggi i due camber – positivo e negativo – si
arricchiscono di altre forme e definizioni. Eccoveli.
I nuovi camber
Camber Classico quasi a zero. Quegli sci che hanno un ponte come sempre
abbiamo visto, punto di contatto sulla neve simmetrico tra punta e coda con la parte
al centro sollevata dalla neve ma molto poco. Esempio: Line Prophet 130
Camber Star. Sci con camber classico ma con punta e coda, staccate dalla neve
molto pronunciate Esempio: JJ di Armada,
Camber Flat. Sci senza ponte, tutto lo sci è a contatto con la neve. Esempio: Elan
Boomerang, Line Sir Francis Bacon
Camber Rocker Tip. È l'unione del camber flat, quindi sci piatto per la maggior
parte della sua lunghezza ma con la parte anteriore, la punta e un buon tratto prima
della punta che si stacca dalla neve. Esempio: Megawatt
Camber Rocker Full. Il ponte è inverso, la parte a contatto con la neve è quella
centrale tutto il resto dello sci è in alto rispetto alla neve. Esempio: Volkl Gothama
Vantaggi e svantaggi dei singoli rocker
Il Camber Classico è quello più vicino alla tradizione e quindi quello che può dare
risposte positive a chi, come tutti noi, ha sempre sciato con sci a ponte positivo e classico.
Il fatto che il ponte, la luce che c'è tra le due solette degli sci quando sono appoggiati tra di
loro, ci sia li rende molto efficai in neve fresca ma anche su nevi dure e ventate. Ci sembra
il camber migliore per riuscire ad usare questi sci larghi anche su nevi dure e nei
trasferimenti. Ma forse è poco originale.
Camber Star Un ibrido direi, classico con punta e coda sollevate. Questo camber rende lo
sci più agile nello stretto, è più facile fargli fare curve strette. La difficoltà è abituarsi a
sciare con una superfice d'appoggio minore rispetto a quella visiva. Voglio dire: si vede
uno sci lungo ma la parte appoggiata alla neve è inferiore. Chiaramente punta e coda
lavorano, appoggiandosi alla polvere quando all'uscita dalla curva la parte centrale tende
ad affondare. In quel momento si percepisce l'appoggio delle due appendici
precedentemente sollevate e se ne beneficia. Essendo la parte in appoggio molto breve
non aiuta in caso di sbilanciamenti all'indietro. Direi che a livello personale mi ha dato
l'impressione di richiedere moltissimi aggiustamenti a livello dei piedi. I miei piedi
dovevano continuamente corregere e ciò non mi ha dato una sensazione di tranquillità
Camber Flat In pratica le caratteristiche sono le stesse del primo descritto ma sono ancor
più piatti. Lo sci appoggiato su una superfice piana si appoggia totalmente. Per sciare
questo tipo di camber e per deformare lo sci non c'è bisogno di grande peso e/o velocità.
E' già piatto, basta l'uscita della curva con le forze che ci premono all'ingiù per deformarlo
secondo quell'arco di curva che ci aspettiamo. La soletta è tutta in appoggio e quindi le
informazioni di ritorno, dai piedi al cervello, sono uguali a quelle dei nostri sci tradizionali.
Ciò si tramuta in una sensazione di controllo e equilibrio. La “presenza” sotto i piedi ci fa
utilizzare la coda sia in modo ottimale sia in fase di recupero da uno sbilanciamento
all'indietro o più comunemente nei cambi di posizione tra una curva e l'altra. Tutto lo sci
rimbalza lo sciatore verso l'alto nella fase di transizione tra una curva e l'altra. Questi sci
iniziano a patire sul duro e nei trasferimenti tra un fuori pista e l'altro. In ogni caso ci
sembra sia il camber migliore tra i nuovi per un utilizzo telemark, a patto di soffrire un po'
sul duro.
Camber Rocker Tip. Camber molto molto strano. Indubbiamente la parte centrale dello
sci dà sostentamento mentre la punta sollevata fuoriesce dalla neve. Bisogna abituarsi a
non avere la spatola che inizia la curva e non è facile. Certamente quando lo si è fatto si
capisce come utilizzarlo e goderne ma non è facile
Camber Rocker Full Per nevi molto profonde e per curve lunghe. Lo sci è uno sci diverso,
più un surf che uno sci
Ultima avvertenza
Più ci si avventura in camber strani e più si ha bisogno di modificare la sciata. Si deve
essere tecnici o rivolgersi a tecnici per capirli e saperli usare e quindi sfruttarli al meglio, a
meno che si usino veramente molto spesso o addirittura si sia imprato a sciare con questi
tipi di sci. Una speranza! Chi ha imparato a sciare con i vecchi sci da telemark, stretti e
pochissimo sciancrati, forse, a patto di capire quanto maggiore deve essere la translazione
del bacino potrebbe essere favorito ad adeguarsi.
Profili
Oddio un'altra caratteristica! Alle sciancrature si abbinano ora anche i profili nuovi e
diversi. Potremmo dire che esiste
profilo classico – la classica sciancratura e punta che si impenna normalmente
profilo filante in punta – dal punto di contatto della punta con il terreno la punta
prosegue per una lunghezza inusuale assottigliandosi
profilo filante in punta e coda – idem come sopra ma sia per punta e coda
Vantaggi e svantaggi dei singoli profili
Profilo classico Il comportamento dello sci ad inizio curva è lo stesso di sempre. La
spatola aggancia la neve e lo sci risponde subito all'inizio curva. Il vantaggio è un
comportamento a cui si è abituati
Profilo filante in punta La punta galleggia e non aggancia. Bisogna ricostruire un
abitudine alla risposta dello sci assai diversa ma con un po' di attenzione a questo diverso
comportamneto e tempismo. Avere una punta che si infila nella neve senza girare subito è
un gran vantaggio in caso di curve lunghe e veloci
Profilo filante in punta e coda Forse la conformazione più estrema e forse anche
superflua nel telemark
Nota
Tutti i camber nuovi e particolari richiedono di abituarcisi. Più si usano e meno si notano le
“parti mancanti” rispetto alle nostre abitudini. Il problema rimane lo stesso di sempre:
“Quanto tempo trascorreremo su questi sci? Ci sarà così tanta neve da poterli usare con
continuità?”
Il quesito è abbastnza grosso. Pensiamo agli sci sciancrati da pista e faccio un esempio
per lo sci alpino. Elan propose a Stenmark di usare sci sciancrati. Ingo li rifiutò, non
riusciva o pensava fosse un cattivo investimento – visto che era il milgiore dell'epoca –
adattarsi. Poi venne Benjamin Reich. Lo additarono come il primo che li sapeva usare
realmente. Infatti anche se da giovanissimo aveva imparato ad usare sci “dritti” e non
sciancrati, salì su quelli sciancrati ancora in tempo per abituarsi e imparare ad usarli.
Ebbene oggi, nonostante i successi continui di Reisch, appaiono sulla scena mondiale
atleti più giovani di Reisch che sono nati, in quanto sciatori, con gli sci scaincrati. Li hanno
usati sempre e solo quelli. Bhè guardate una gara di gigante o di slalom, questi sciatori
usano inclinazioni del corpo che Reisch non conosce.
Tutto questo per dire che con queste nuove forme vedremo una nuova generazione di
sciatori che solo loro sapranno usarli al meglio. Il punto è che se gli atleti della nazionale
austriaca e non solo quella sciano dalla mattina alla sera con quegli sci, altrettanto si potrà
dire dei telemark su sci dal camber astronomico e profili spaziali? Non credo. Ecco perchè
le indicazioni su camber calssico quasi a zero ci sembra la soluzione migliore. Mentre per i
profili certamente avere punta e coda rastremata e allungata può servire a non far
agganciare lo sci e quindi tirare la curva come si vuole invece che dover seguire lo sci
nella traittoria da lui scelta.
Sci ideale largo per telemark
Peso contenuto
Larghezza max 115 mm
Sciancratura da raggio largo, larghissimo
Flex medio/morbido ed uniforme
Camber Flat
Soletta veloce
Coda piatta
Spiegazione punti sopra
Peso: Come detto altrove ci sembra che alcune ditte non abbiano fatto altro che
moltiplicare larghezza a modelli che già avevano. Poi magari gli hanno aggiunto un
camber un po' strano ma alla fine ciò che penalizza alcune soluzioni e modelli è
l'eccessivo peso. Uno sci largo e leggero richiede un'applicazione da parte del fabbricante
e finora non mi sembra ci sia stata. Il problema del peso non è solo per la salita o il breve
tratto da far con le pelli. Il problema vero è la fatica che si fa ad indirizzarlo nella curva,
specie se sono corte e l'inerzia che tutto questo peso ha. Si vorrebbe concatenare una
nuova curva veloce e si è trascinati nella curva precedente dal peso dello sci. Non bisogna
dimenticare che l'insieme dei movimenti telemark è assai maggiore e laborioso che quello
dello sci alpino. Far fare curve strette a certi sci larghi tra quelli provati con stile alpino e
stile telemark si è rivelato spesso assai facile a sci paralleli, assai faticoso con il telemark.
Quindi un peso contenuto ci sembra un must
Larghezza max 115 mm: Se si ha la forza di non farsi attrarre da larghezze eccessive ci
sembra di poter dire che uno sci di questa larghezza al centro è la miglior scelta. A
convincerci di questo sono anche le prime notizie sulle proposte che verranno fatte al
prossimo Ispo di Monaco. Tutte le aziende si concentreranno su questa larghezza. I motivi
sono diversi e non secondari. Non sono difficili, la o le tecniche per utilizzarli sono assai
simili se non uguali a quelle apprese dalla massa, permettono non solo di sopravvivere
ma anche divertirsi su nevi dure
Raggio largo: In neve fresca le sciancrature servono veramente a poco e se creano
qualcosa lo fanno solo in termini negativi. Non scordiamo che nel telemark la spatola dello
sci avanzato aggancia la neve prima di quello interno. Una sciancratura pronunciata
significherà avere lo sci esterno che tende a girare tantissimo e prima di quello interno.
Anche qui ci si può adattare e se si hanno le capacità tecniche porre rimedio ad un
eccesso di esuberanza dello sci ma un raggio di sciancratura ampio sarà sempre più
facilmente gestibile e godibile
Flex medio/morbido ed uniforme: Nel caso di sci larghi è meglio avere a che fare con
uno sci uniformemente morbido ma non troppo. Lo utilizzeremo in neve profonda e avere
aste che si comportano in modo uniforme per tutta la loro lunghezza darà risposte più facili
da gestire. Proprio per questo motivo possiamo anche aggiungere che i materiali con cui
son costruiti non hanno la stessa imprtanza che per gli sci analizzati in precedenza
Camber flat: alla fine di sciate e discussioni scelgiamo questo camber. Poco figo magari
ma assai redditizio per tradizione, per tecniche acquisite ma soprattutto perchè fa lavorare
tutto lo sci uniformemente
Soletta veloce: Non ci interessa anche in questo caso la velocità e scorrevolezza ma la
capacità di scivolare lateralmente. Così si riesce a far girare lo sci anche grazie all'azione
rotatoria dei piedi. Lo sci diventa più veloce nello stretto o nel caso di curve strette
Coda piatta: a meno che saltiate a atterriate in switch la coda alta è un impiccio. Aggancia
l'altra in fase di cambio, rallenta l'inversione. Molti telemarker la tagliano su modllei che
l'hanno, proprio per le ragioni di cui sopra. I problemi che creano spesso non permettono
di godere dello sci al meglio.
Esiste lo sci ideale largo per le Alpi? Quasi. I Black Crow di Bruno Montagnè sono
concepiti per un uso alpino. Bruno anche se è sciatore di tutto il mondo abita nelle Alpi e
scia nelle Alpi. Il problema dei Back Crow è che pesano molto. E allora per fare i sofisti
anche questa volta diciamo che lo sci largo ideale per il telemark ancora non c'è ma forse
ci sarà già all'Ispo.
Gli sci sono presentati in ordine alfabetico per fabbricante
Tabella misure e caratteristiche
Azienda Modello Peso Lung Raggio Misure Camber Profilo
il paio
Armada JJ 4,3 kg 185 14 m 126/136115136/121 Star Filante punta/coda
Armada: JJ
Grazie alla punta e la coda staccate dalla neve sono sicuramente il
modello più agile tra quelli provati. Più veloce nello stretto degli altri
sono anche molto efficaci nella neve molto profonda. In questo tipo di
neve nella fase di massimo carico punta e coda appoggiandosi alla
neve consentono una notevolissima portanza. Se la neve è battuta o
ventata bisogna abituarsi a far conto solo della breve porzione a
contatto con la neve. Ciò significa essere sempre molto attenti a
intervenire con aggiustamenti dei piedi. Sicuramente molto particolari
ma non ideali per far telemark. Nella sciata a tallone libero spesso ci
si appoggia alla coda dello sci esterno e questa essendo staccata
dalla neve “non si fa trovare”.
Commento: JJ è agile e in un certo senso polivalente – curve larghe e
strette – ma richiede dei piedi intelligenti.
Relativamente allo sci ideale largo per telemark
Peso contenuto: tutto sommato si
Larghezza max 115 mm: si
Sciancratura da raggio largo, larghissimo: no
Flex medio/morbido ed uniforme: si
Camber Flat: no
Soletta veloce: medio/scarso
Coda piatta: ni, perchè ha coda ma bassa
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Black Diamond: Megawatt
Uno sci molto particolare specie per la forma del profilo e per il rocker in punta. Il raggio,
enorme 34 metri, lo rende molto neutro in neve profonda, lo si deve lavorare molto di piede
se si vuole far girare nello stretto. Richiede una particolare attenzione nell'utilizzo dello sci
interno. Il fatto è dovuto alla sua grande larghezza sotto piede 125 e alla piccolissima
sciancratura. Anche questo modello avendo la punta sollevata dalla neve obbliga ad
abiturasi a sciare non ciò che si vede ma ciò che realmente è appoggiato alla neve.
Da il meglio nelle curve molto ampie dove ci si accorge di surfare sulla neve. Il peso
rimane eccessivo nonostante sia il più largo tra i modelli sciati.
Commento: non facile ma radicale e quindi di soddisfazione quando si impara ad usarlo
Relativamente allo sci ideale largo per telemark
Peso contenuto: tutto sommato si data la superfice e quantità di materiale
Larghezza max 115 mm: no
Sciancratura da raggio largo, larghissimo: si
Flex medio/morbido ed uniforme: si
Camber Flat: no
Soletta veloce: medio/scarso
Coda piatta: ni, perchè ha coda ma bassa
Elan: Boomerang
Elan ha sempre fatto sci di ottima qualità e performance e il
Boomerang lo testimonia. Sulle curve lunghe è estremamente stabile
e uniforme nella risposta. Inizia la curva molto rapidamente ma non
aggancia in modo brusco. Il camber flat lo si sente con risposte
claissiche nella stranezza della notevole larghezza. Sarà anche il
peso, è quello più pesante, che gli conferisce una condotta di curva
molto uniforme e precisa. Il suo peso per altro lo rende non agile
nello stretto. La larghezza di 120 sotto il piede la si sente e patisce
nei trasferimenti su pista, in questi casi è oltre il limite ideale di
larghezza (115 mm)
Commento: molto preciso e facile nelle curve ampie, pesante e
troppo largo per utilizzo su neve dura, battuta, ventata
Relativamente allo sci ideale largo per telemark
Peso contenuto: no
Larghezza max 115 mm: no
Sciancratura da raggio largo, larghissimo: si
Flex medio/morbido ed uniforme: si
Camber Flat: si
Soletta veloce: medio/scarso
Coda piatta: ni, perchè ha coda ma bassa
Line: Sir Francis Bacon
Provare uno sci largo e moderno come il SFB ha
confermato la nostra ipotesi iniziale e cioè che 115
mm sotto il piede siano la larghezza ideale per gli sci
larghi. Il SFB infatti è il modello più eclettico, ottimo in
neve profonda è anche agile e sciabile su pista. Il
camber flat lo rende simile nelle riposte agli sci a cui
siamo abituati, la sua rotondità di flex la si apprezza
suprattutto in neve profonda. E' forse un po' troppo
morbido e a volte tende ad infossarsi se si è troppo
bruschi nella fase di carico.
Commento: curve lunghe, strette, utilizzabile in pista
senza accessiva fatica per le articolazioni
Relativamente allo sci ideale largo per telemark
Peso contenuto: tutto sommato si
Larghezza max 115 mm: si
Sciancratura da raggio largo, larghissimo: no
Flex medio/morbido ed uniforme: si
Camber Flat: si
Soletta veloce: medio/scarso
Coda piatta: ni, perchè ha coda ma bassa
Line: Prophet 130
Il modello più largo al centro 130 mm. Indubbiamente se si ha la fortuna di trovare molta
neve fresca la sua dimensione è un vantaggio e la si sente. Per altro volendo acquistare
uno sci che si spera poter usare più di una/due volte a stagione il Prophet ci sembra non
essere il migliore degli investimenti. La sua larghezza lo rende ingestibile su nevi già solo
rotte da altre tracce figurarsi sul duro o pista. Chiaramente è ottimo nella polvere. Il camber
classico lo fa rispondere in modo abbastanza tradizionale, le larghezze notevoli obbligano
a movimenti ampissimi a non facili da eseguire con tecnica telemark.
Perfetto per curve lunghe e veloci è anche agile nello stretto ... ma finchè è polvere.
Commeto: si gode solo quel giorno che c'è 1 metro di neve fresca o quella volta che
vincendo il superlotto ci trasferiremo in Colorado
Relativamente allo sci ideale largo per telemark
Peso contenuto: no
Larghezza max 115 mm: no
Sciancratura da raggio largo, larghissimo: no
Flex medio/morbido ed uniforme: si
Camber Flat: si
Soletta veloce: medio/scarso
Coda piatta: ni, perchè ha coda ma bassa
Volkl: Gotama
Qui ci troviamo di fronte al famoso camber inverso. Lo sci appoggia solo nella parte
centrale, tutto il resto è sollevato. Lo sci ha un flex abbastanza sostenuto e quindi in neve
profonda lo sci reagisce bene, le code sostengono in caso di arretramento o di appoggio in
fase di inversione di posizione. Il camber inverso fa del Gotama uno sci fantastico in neve
profonda. Le qualità di Volkl emergono ancora una volta. Possiamo dire che nonostante i
suoi 106 mm al centro reagisce come uno sci da 130 mm, sarà il camber inverso? Sarà la
qualità dei materiali Volkl? Sta di fatto che vola ... finchè non si arriva su una traccia o una
crosta, una pista. Allora vale in proverbio “Dalle stelle alle stalle”
Commeto: come per il Prophet 130. Si gode solo quel giorno che c'è 1 metro di neve
fresca o quella volta che vincendo il superlotto ci trasferiremo in Colorado
Relativamente allo sci ideale largo per telemark
Peso contenuto: no
Larghezza max 115 mm: no
Sciancratura da raggio largo, larghissimo: si
Flex medio/morbido ed uniforme: si
Camber Flat: no
Soletta veloce: medio/scarso
Coda piatta: ni, perchè ha coda ma bassa
Conclusione
Come detto all'inizio stiamo vivendo la stagione degli eccessi. Sappiamo di già che all'Ispo
tutte le aziende presenteranno e insiteranno su sci che avranno come larghezza sotto
piede 115 mm. E' il mercato, gli utilizzatori che li richiedono. Siamo concordi perchè
abbiamo notato quanto sia difficile utilizzare larghezze maggiori su nevi dure. Ora non si
deve scordare che magari per spostarsi da un pendio di fresca ad un altro si deve
attraversare una pista o un tratto di pendio già tritato dagli altri sciatori ma anche solo
scendere tra tracce di altri con larghezze eccessive diventa “non divertente e neppure
facile”. Se li dobbiamo acquistare è per divertirci e cercare di farlo al massimo.
L'eccesso lo si noterà già l'anno prossimo nei noleggi. I noleggi e chi li organizza
proporranno sci dai rocker simili a quelli descritti qui. Dopo le doppie punte il marketing
lavorerà sul rocker strano. Se siamo assolutamente schiavi del marketing compriamo il più
largo, il più bananato, più rocker inverso che ci sia ma poi sarà dura usarli. Se siamo
veramente sciatori e ci interessa usare il meglio, bhè occhio agli eccessi.
Per altro che i rocker nuovi abbiano dei vantaggi è indubbio, se poi la ditta è giovane e
abiutata a sorprendere non meravigliatevi se l'anno prossimo K2 presenterà uno sci da sci
alpinismo con rocker quasi inverso!!!
Come e quando si usano
Sicuramente si sfoderano quando c'è tanta neve fresca. Sicuramente quando si hanno a
disposizione pendii ampi, larghi. Nel bosco ci si troverà a giocare con quei dossi tipici di
pinetti totalmente sommersi, li si cercherà per saltarci sopra senza più il timore di
infrascarsi. Sicuramente ci si renderà conto del perchè in certi filmati abbiamo visto certe
evoluzioni.
Per come usarli non si deve scordare che sono nati, disegnati e concepiti per lo sci alpino.
Certe cose, certe curve scordiamocele e se dobbiamo usarli per far telemark ricordiamoci
tanti accorgimenti tecnici dell'alpino.
Sicuramente ricordiamo che le notevoli larghezze obbigheranno a dar maggior attenzione
alla translazione del bacino sopra gli sci tra una curva e l'altra. I tempi di risposta nel
cambio di spigoli è assai diversa perchè più tarda, più lenta ma se si capirà questo
discorso allora sarà una goduria usarli.
Le nostre scelte
Questa volta vogliamo mettere su carta ciò che più è piaciuto ai singoli testatori.
Paolo Zoller ha eletto a suo preferito il Sir Francis Bacon. Classico nel rocker, sciabile sul
duro, equilibrato in neve profonda. Per lui che non pesa tanto perfetto anche per la
morbidezza del flex.
Ivo Beltrami, il tester non professionista che abbiamo scelto per questa prova, ...
combattuto tra JJ e Boomerang. Il primo agile, il secondo per le curve grandi in neve
profonda
Luca, Boomerang. Assolutamente. Incredibile come inzia la curva e come la continua
Le vostre scelte
Come scritto altrove questo test è un “test aperto”. Sicuramente noi non potevamo provare
tutto mentre qualcuno di voi starà sciando un paio di sci larghi e dal camber particolare
che noi non abbiamo provato. Ebbene se volete potete mandaci – seguendo gli schemi
usati nel test di qui sopra, quindi scheda pesi, lunghezze, sciancrature, camber e profilo e
poi di seguito la descrizione del comportamento del vostro sci – una vostra valutazione.
Queste schede verranno inserite nel testo e contribuiranno ad arricchire la presentazione
con un numero maggiore di sci. Ad ogni scheda il testo completo verrà aggiornato e
rimesso sul sito.
Già da adesso Grazie!
The White Planet
www.intuitionliners.com