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Seconda Lezione

La Scienza Metafisica
e la struttura dei Chakra
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In questa lezione del Corso di formazione sui Chakra e i Corpi sottili andremo
a scoprire come da millenni la Metafisica Vedica insegna, attraverso le sue
grandi Logiche, quale è la natura e la costituzione dei nostri Centri energetici.

Nell'antica India la Metafisica era infatti considerata la Scienza preposta a


spiegare il funzionamento e le dinamiche degli Apparati psichici umani.

Di fatto tutti i Maestri spirituali della tradizione hanno da sempre riconosciuto


il pieno valore dei suoi Principi analitici e su questi si sono fondate anche
tutte le Scuole di ricerca e le Dottrine per la realizzazione del Sé che nel
tempo sono sorte in oriente.

Prima di iniziare a parlare dei Chakra è quindi necessario conoscere


qualcosa di questa straordinaria Scienza che, nonostante custodisca dei
Principi analitici Eterni e di grandissimo Valore, per la nostra cultura moderna
risulta quantomeno sconosciuta e misteriosa.

Il termine Metafisica oggi ha perso ogni significato chiaro e profondo e


spesso ad esso vengono attribuite anche valenze piuttosto squalificanti.
Se infatti consultiamo i vocabolari delle lingue moderne, troveremo che per
Metafisica si intende soprattutto il tentativo di dare risposte attraverso teorie
non dimostrabili ai fenomeni che non hanno ancora delle spiegazioni
scientifiche.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Nell'antica civiltà Vedica la Metafisica era invece considerata la Scienza più


importante perché, oltre ai nostri Organi psichici, essa era deputata a
spiegare quali sono i fondamenti su cui si reggono le Eterne Leggi Divine che
governano tutta la Creazione.

Di fatto essa era considerata la Scienza suprema e si riteneva che ogni altra
scienza e conoscenza dovesse ricollegarsi ai suoi Principi logici se voleva
avere valore e senso compiuto.

In primo luogo la Metafisica si occupava quindi di formulare in modo sintetico


le Leggi che regolano la Manifestazione cosmica e anche tutti i fenomeni che
vi sono contenuti.
Essa lasciava poi alle altre discipline il compito di approfondire lo studio sui
particolari specifici delle diverse materie e proseguiva la sua ricerca sulle
Strutture energetiche e psichiche dell'Essere umano, tracciando quindi anche
i possibili percorsi evolutivi della nostra Coscienza.

La Metafisica Vedica racchiude perciò dei Saperi davvero interessanti e


fondamentali per Tutti coloro che vogliono compiere una sincera ricerca su di
Sè e sul Mondo.

Familiarizzare un po' con i suoi insegnamenti sarà quindi molto utile, non solo
per comprendere con chiarezza la struttura organica e il funzionamento dei
Chakra e dei Corpi sottili, ma anche per cogliere bene e non fraintendere il
linguaggio usato dai vari Maestri Illuminati.

Sono perciò sicuro che davanti alle sue grandi Logiche anche tutti i Lettori
avranno l'occasione e il piacere di poter apprezzare il valore quest'antica
Scienza.

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Si può affermare che tutta la struttura analitica della Metafisica Vedica si basa
sulla suddivisione dell'intera Manifestazione cosmica in cinque grandi
categorie di Elementi che sono: Terra Acqua Fuoco Aria ed Etere.
A prima vista questo metodo di studio potrà sembrarci piuttosto arcano e
approssimativo, tuttavia sarebbe davvero sbagliato considerare questa

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

concezione analitica come primitiva e superata.


Presto infatti potremmo vedere che, basandosi su questo sistema d'indagine,
la Metafisica riesce a conoscere e spiegare tutte le Leggi fondamentali che
governano la fisica, la chimica, l'elettromagnetismo e addirittura alcuni
processi deduttivi tipici dell'elettronica, nonché molte altre dinamiche più
sottili che regolano sia il micro che il macro Cosmo e che sono ancora
sconosciute alla nostra cultura.

La suddivisione di tutta la Creazione materiale in sole cinque categorie di


Elementi non è infatti una grossolana superficialità, ma si rende necessaria
per il fatto che l'analisi adottata da questa suprema Scienza è di tipo globale
e parte dall'osservazione complessiva dell'intera Manifestazione cosmica e
non da singoli ambiti o da distinti fenomeni dei quali ne afferma solo i Principi
primi.

Attraverso una formula conosciuta come legge di Quintuplicazione che presto


conosceremo, la Metafisica riesce addirittura a spiegare l'intero processo di
creazione che ha dato origine a tutti gli Elementi materici che compongono il
Mondo.

Partendo poi dalle caratteristiche reattive tipiche di ognuna delle cinque


famiglie di Elementi materici, essa riesce ad illustrare con rigorosa Logica
quali sono i Principi propri che governano l'Universo e ogni cosa che esiste.
Spiegando quindi anche i meccanismi attraverso i quali ogni singolo
fenomeno è interconnesso con il resto della Creazione.

Grazie alla sua capacità di sintesi la Metafisica è dunque in grado di


presentare in modo illuminante all'Essere umano quali sono le Leggi segrete
che governano il Mondo e anche la propria Esistenza.

Al contrario la nostra Scienza moderna, sebbene abbia a disposizione


un'avanzata tecnologia che permette alle varie discipline di penetrare nelle
parti più intime della materia che indagano, non ha la capacità di trarre delle
conclusioni che sappiano spiegare l'intera Creazione nè tanto meno può
indicare all'Uomo quale sia lo Scopo supremo del vivere.

È perciò evidente che oggi manca una coordinazione autorevole tra le singole
scienze che sia capace di far convergere le loro ricerche in un punto focale
comune, in grado quindi di sintetizzare le diverse analisi per dare all'umanità

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

quelle grandi risposte esistenziali che attende da sempre.

Per occupare un ruolo così importante di coordinazione e sintesi sarebbe


però necessario essere dotati di un'Intelligenza intuitiva super-cosciente che
solo i Mistici e le persone Realizzate possiedono.

Secondo la tradizione culturale Vedica la Metafisica rappresenta proprio


l'analisi della Realtà che hanno fatto i grandi Maestri e i Veggenti
dell'antichità.
Ecco perché Essa merita giustamente l'aggettivo qualificativo di Scienza
suprema.

Per fortuna oggi il crescente interesse del mondo scientifico verso ciò che c'è
oltre la materia atomica più infinitesimale e le conclusioni più recenti a cui
sono giunte le sue avanguardie di ricerca, rendono sempre più evidente che
queste conclusioni convergono con le affermazioni da sempre sostenute dalla
tradizione Vedica.

Possiamo pertanto aspettarci che nel prossimo futuro il valore di quest'antica


cultura possa essere riscoperto sempre più e non solo dagli appassionati
della materia.

Questo porterà senz'altro anche a sempre più dettagliate e precise scoperte


di come funziona questo nostro straordinario Essere e tutta la Creazione
cosmica.

Prima di andare a scoprire i Principi fondamentali della Metafisica Vedica e


come essa ci presenta la struttura dei Chakra è necessario fare ancora
qualche altra precisazione su questa antica Scienza.

È infatti bene ricordare che essa si occupa di formulare solo i Principi primi
degli oggetti che analizza, quindi la sintesi della loro essenza, o
Quintessenza che dir si voglia, senza darne descrizioni più accurate.
Questo non vuol dire che essa enuncia analisi poco profonde bensì che non
usa scendere nei dettagli e nei particolari come il peso o le misure delle cose
analizzate.
Le descrizioni che ne fornisce sono infatti tipicamente molto coincise, tuttavia
queste sono capaci di trasmettere con grande efficacia le loro principali

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

caratteristiche reattive.
Spesso nel nome stesso delle cose essa racchiude già la descrizione del
Principio più profondo che le caratterizza.

Il suo linguaggio simbolico e figurativo è infatti tanto suggestivo che rende


immediatamente l'idea di ciò che descrive, così le persone dell'antica India
per ricordarsi concetti o complesse meccaniche non avevano necessità di
disegnarne degli schemi.
Sebbene sia giunta a noi una grande quantità di testi sulle conoscenze
metafisiche, in essi la presenza di grafici è veramente rara.

Al contrario per noi Occidentali che non abbiamo ancora confidenza con la
Metafisica è molto utile poter osservare degli Schemi grafici riassuntivi per
farci un'idea chiara su come funzionano le nostre Strutture energetiche.
La nostra mente razionale assimila infatti molto meglio ciò che possiamo
visualizzare.
Per questo motivo ho elaborato accurate tavole didattiche che riepilogano
ogni argomento trattato nel nostro Corso di formazione. Esse sono collocate
alla fine di ogni lezione così che potremmo soffermarci a osservarle per
memorizzare bene ciò che è stato esposto (nella cartella scaricata le Tavole
sono disponibili anche in alta definizione).

Come presto vedremo la Metafisica fa anche uso dei Numeri per esprimere
delle logiche concettuali, in questo caso essi assumono però una valenza
simbolica che non corrisponde necessariamente al loro valore numerico.
Nell'antica India il compito di approfondire i dettagli delle singole materie era
infatti delegato alle relative scienze o tecniche che le studiavano.
Nel caso specifico della matematica se ne occupava a quei tempi la
cosiddetta Scienza dei Numeri, questa era tra l'altro molto evoluta e capace
di calcolare con precisione le complesse orbite dei pianeti.

Possiamo pertanto dire che la Metafisica non è una disciplina preposta a


fornire soluzioni pratiche all'Essere umano ma la sua funzione principale è di
far comprendere alla nostra Intelligenza le dinamiche prime della
Manifestazione cosmica nonché il funzionamento del nostro Organismo
psicofisico.
Di fatto si può anche affermare che esistono due livelli di Metafisica, quella
Basilare e quella Superiore.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Quella Basilare che stiamo per conoscere si occupa di analizzare e formulare


i Principi primi di tutto ciò che è Relativo e quindi del Mondo fenomenico
materiale.
Nell'antica India questa materia era insegnata nei corsi di studi scolastici
superiori.
Essa veniva poi anche ripresa e sviluppata dalle diverse Scuole di ricerca
Spirituale come argomento base per la formazione dei propri Discepoli.

La Metafisica superiore si occupa invece di Ciò che esiste oltre il Relativo e


ne trascende i Principi che lo regolano, essa perciò è preposta ad analizzare
e spiegare solo lo Spirituale e l'Assoluto.
Per tradizione questo supremo argomento rientra in un corso di studi più
avanzato perché si tratta di una materia iniziatica che per poter essere
compresa necessita di accettare la guida di un Maestro spirituale Illuminato o
Risvegliato. Quindi di un Maestro che conosce la dimensione della Realtà
Assoluta e che sappia trasmetterla ai candidati sebbene Essa sia da sempre
definita come indescrivibile con le normali parole e inconcepibile con la mente
concettuale.

Detto ciò, è importante fare subito una puntualizzazione su di un equivoco


che nel nostro collettivo occidentale si genera molto di frequente a proposito
dei Chakra e dei Corpi sottili.
Molte Persone sono infatti erroneamente portate a credere che questo
argomento rientri nella sfera dello Spirituale.
Abbiamo però visto che la Metafisica preposta a spiegarlo è quella del
Relativo, perciò sebbene queste nostre Strutture energetiche abbiano una
natura sottile e intangibile, esse vengono considerate ancora inerenti alla
dimensione materiale.
Presto vedremo infatti come la costituzione strutturale dei Chakra sia basata
proprio sui cinque Elementi materici.

Si deve comunque far presente che nonostante i Chakra e i Corpi psichici


non abbiano una natura Spirituale, lo studio delle loro funzioni viene
considerato da tutte le Scuole classiche come fondamentale per arrivare a
poter comprendere il nostro vero Essere Spirituale che, con la sua Presenza-
Coscienza, anima questi straordinari Meccanismi energetici che ci rivestono.
Dobbiamo inoltre dire che anche la Metafisica del Relativo che adesso
tratteremo è considerata essere una conoscenza di natura superiore e, dato

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

che spiega l'aspetto tecnico delle dinamiche segrete che muovono il Mondo,
essa ha anche una certa complessità.
Perciò forse qualche passaggio della seguente presentazione potrà risultare
di non immediata comprensione, soprattutto per quei Lettori che hanno una
formazione mentale meno tecnica.

Voglio però rassicurare Costoro che non è necessario capire alla perfezione
ogni singolo passaggio di queste spiegazioni perché, anche se si coglie solo
l'idea generale delle Logiche su cui la Metafisica si fonda, questo sarà già
sufficiente per comprendere adeguatamente sia la costituzione che poi il
funzionamento delle nostre Strutture energetiche.

Ricordo inoltre a tutti i Lettori che le descrizioni che seguono si riferiscono per
ora solo alla costituzione Strutturale dei Chakra e non al loro funzionamento.
Le loro straordinarie meccaniche potranno essere infatti esposte solo nel
prossimo capitolo quando spiegheremo le Tre Nadi, ovvero la Struttura
Tripolare attorno alla quale essi si sviluppano.

Infine desidero far presente a Tutti che questo è il capitolo che contiene le
basi culturali necessarie per sviluppare tutti gli argomenti del Corso sui
Chakra e i Corpi sottili, quindi esso occupa diverse pagine ed essendovi
esposte molte nozioni è anche meno scorrevole rispetto alle altre lezioni che
seguiranno.
Perciò qualche Lettore potrebbe trovarlo troppo lungo e faticoso da essere
letto in una sola volta.
Invito quindi ognuno a trovare il modo che più gli piace e gli è congeniale per
poterlo leggere e studiare in tutta comodità.

Comunque sia consiglio di dare lo spazio che merita a questa lettura perché
per tutti Voi essa potrà essere davvero l'occasione per un Arricchimento di
grande Valore.

Le antiche Sapienze della Metafisica Vedica racchiudono infatti ancora oggi i


Tesori più preziosi che l'Essere umano ha mai conosciuto.
E questa non è un'affermazione esagerata o sostenuta da qualche atto di
fede ma è semplicemente una Realtà che risulta del tutto evidente e
riscontrabile a ogni Intelletto acuto e sincero che voglia indagarla.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

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La struttura dei Chakra


Prima di avventurarci ad esplorare come è realmente composta la struttura
energetica dei Chakra, considerando che essa è tutta basata sulle cinque
grandi famiglie di Elementi materici, è utile esporre ancora alcune
caratteristiche che li contraddistinguono.

Ognuno di questi cinque Elementi primi possiede infatti specifiche proprietà


che sono diversamente percepibili dagli organi sensoriali degli Esseri
incarnati. Perciò queste loro qualità tipiche governano anche il funzionamento
dell'Organo sensoriale connesso.

La Metafisica afferma dunque che, come fattore percepibile dai sensi,


nell'elemento Etere esiste soltanto il Suono.
Nell'Aria oltre al Suono risiede anche il principio del Tatto.
Nel Fuoco oltre al Suono e al Tatto si esprime anche la Forma.
Nell'Acqua oltre al Suono al Tatto alla Forma è presente anche il Sapore.
Nella Terra infine oltre al Suono al Tatto alla Forma e al Sapore è presente
anche l'Odore.

Riconoscendo che la tradizione Vedica possedeva la capacità di sintetizzare


nel nome stesso delle cose i loro Principi primi, per iniziare finalmente a
descrivere la costituzione dei Chakra andiamo a vedere subito quale è il
significato originale di questo termine sanscrito.

Come a Tutti noto, nelle lingue occidentali la traduzione che maggiormente si


usa per Chakra è Centro energetico.
In effetti questa è forse la traduzione generica più calzante che è possibile
fare, tuttavia essa non riesce a veicolarci l'idea di come possano essere fatti
questi Centri energetici.
Quindi per cogliere e penetrare l'essenza che il nome Chakra racchiude in sé
è necessario andare a vedere quale è la sua traduzione letterale.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Nei dizionari sanscriti questo termine corrisponde a Ruota e in qualche


accezione minore viene usato anche per indicare un Vortice o una Tromba
d'aria.

Alla maggioranza di noi neppure la parola Ruota riesce a suggerire bene


l'idea trasmessa in questo nome.

Come consiglia la tradizione Vedica, andiamo quindi a vedere quale è il


Principio primo contenuto e descritto dal termine Ruota.
Esso può essere così riassunto: Movimento circolare attorno a un Asse
Immobile situato al suo centro.
Possiamo quindi notare che questo Principio è anche lo stesso contenuto ed
espresso dalle accezioni minori di Chakra, ovvero Vortice o Tromba d'aria.

Dato che la Metafisica rimarca soprattutto la sintesi dell'Essenza, o


Quintessenza, dobbiamo concludere che questo Principio di Movimento
circolare attorno a un Asse fermo, suggerito dal termine Chakra, deve essere
considerato come la descrizione più saliente delle loro caratteristiche
strutturali.

La tradizione Vedica ci informa poi che questi Centri energetici o Chakra sono
diversamente presenti in tutte le Entità viventi sia Animali che Vegetali e ogni
specie ha una propria configurazione strutturale.

Nell'Essere umano come tutti sanno i Chakra principali sono Sette anche se
poi ne esistono altri minori che svolgono funzioni meno primarie.
Alcune scuole ne hanno mappati più di trenta dislocati su vari parti del Corpo.

Sempre per il fatto che quest'antica Scienza per descrivere i vari fenomeni e
per enunciare i propri Principi analitici predilige usare il suo tipico linguaggio
simbolico, possiamo dire che le diverse qualità dei sette Chakra sono
espresse e sintetizzate al meglio proprio nei rispettivi Simboli che li
rappresentano.

Perciò, per andare a conoscere quale è la costituzione primaria e le


caratteristiche di ogni singolo Chakra, noi procederemo andando a leggere
proprio i significati contenuti nei loro relativi Simboli.
Questi sono tutti raffigurati come differenti fiori di Loto che al loro interno

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

contengono altri Simboli che ne descriveranno le proprietà e le funzioni.

Nella cultura Vedica il fiore di Loto era molto usato per rappresentare la
Realtà che Esiste al di là delle apparenze e che non può essere contaminata
da alcun condizionamento materico.
Il fiore di Loto cresce infatti nell'acqua ma esso risulta completamente
impermeabile e non può essere mai bagnato.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Primo Chakra

Il Muladhara Chakra

Il Chakra della grande Madre

Il primo dei sette Chakra è chiamato Muladhara, termine che si traduce con
Radice, in alcune accezioni minori può anche indicare Fondamenta.

Nel Corpo umano questo Centro energetico è situato tra l'ano e i genitali e
racchiude in sé il nostro potenziale di Radicamento nel Mondo.

Il simbolo di questo primo Chakra appare come un fiore di Loto di colore


giallo dorato con Quattro petali scarlatti.

Nella Metafisica il numero Quattro rappresenta la Manifestazione universale e


tutto ciò che esiste nella sua realtà fenomenica, pertanto anche l’Essere che
si materializza in essa.

Tutta la Creazione e ogni singola cosa che essa contiene si fonda infatti su
uno schema Quaternario.
Questo schema in ultima analisi scandisce le Quattro fasi fondamentali di tutti
i fenomeni che si manifestano nel Mondo: Nascita, Mantenimento,
Decadenza e Fine:
Anche ogni grande aspetto della Manifestazione è sempre suddivisibile in

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Quattro stadi, come le stagioni, le fasi lunari, le fasi della vita umana, le ere
cosmiche o i punti cardinali.

Il numero Quattro è correlato anche alla figura geometrica del Quadrato che
ha Quattro lati eguali.
Nella Metafisica questa figura geometrica sta ad indicare l'Elemento primo
Terra.

Per questo all'interno del simbolo del primo Chakra troviamo rappresentato
proprio un Quattro.
La Terra è infatti l'Elemento primo che costituisce questo Centro energetico.

Quando si afferma che l'Elemento Terra costituisce il primo Chakra non si


intende tanto che esso sia composto da forme solide di questo elemento ma
che è fondato sulle sue dinamiche energetiche e reattive.

Alla macro-famiglia della Terra appartengono tutti i minerali solidi nelle loro
diverse combinazioni.
Le caratteristiche principali che contraddistinguono tali elementi sono la
Solidità e la Coesione.

Nella Metafisica il termine Coesione indica una forza che nelle masse
materiche tende ad attirare verso il centro le singole particelle che le
compongono.
In altre parole questa caratteristica esprime il principio della forza
Gravitazionale che è propria sia di qualsiasi oggetto solido che dei grandi
Pianeti dell'Universo.

I petali del fiore di Loto di questo simbolo hanno la corolla rivolta verso il
basso come per indicare che devono ancora sbocciare e aprirsi nel
potenziale energetico che custodiscono.

Il nome stesso di questo Chakra, Muladhara, Radice, evoca il Principio


energetico originale della Terra che è in grado di assicurare sviluppo e
nutrimento a ogni cosa in divenire.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Perciò questo primo Chakra è anche comunemente chiamato il Chakra della


grande Madre.

Osservando ancora il suo simbolo vediamo che all'interno del Quadrato che
simboleggia la Terra troviamo anche un Triangolo che, collocato in questa
posizione, esprime ciò che potrà svilupparsi poggiandosi sopra la Terra.
Questa figura geometrica sta anche a rappresentare la Struttura energetica
delle Tre Nadi che conosceremo nel prossimo capitolo.
Attorno a questa Struttura Tripolare avviene la crescita dell'Essere individuale
che troverà stabilità solo se nella sua continua evoluzione si reggerà in
equilibrio sulle tre qualità che potenzialmente possiede: Volontà, Conoscenza
e Azione.
Su queste tre qualità si poggia infatti tutto lo sviluppo psicofisico umano con
un moto proprio sempre alla ricerca di un Equilibrio che lo faccia poggiare
bene sui fondamenti della Madre Terra.

Al centro di questo simbolo vi è spesso raffigurato un Serpente avvolto nelle


sue spire per tre volte e mezzo.
Questo sta a rappresentare che nel Muladhara Chakra risiede anche la
Kundalini.
In parole semplici potremmo dire che la Kundalini rappresenta il serbatoio
che custodisce la carica Energetica primaria che via via alimenta il nostro
impulso vitale.
La Kundalini è descritta essere così colma di Energia da produrre una
vibrazione simile al ronzio di uno sciame di api.

Si afferma inoltre che se in un Essere umano la Kundalini liberasse tutto il


suo potenziale Energetico, questo allora risalirebbe su su lungo tutti i Chakra
producendo in Lui l'Illuminazione o il Risveglio.

In questo primo Chakra però sono racchiusi anche tutti i condizionamenti


materici che filtrano e frenano il potenziale Energetico Vitale dell'Essere.

Il primo Chakra, come vedremo meglio nei prossimi capitoli, è infatti quello
già attivo al momento della nascita, gli altri si sviluppano gradualmente ad età
successive.
Nel primo Chakra è quindi racchiusa anche l'eredità Karmica che deriva da

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

esistenze precedenti e che determina le qualità e le attitudini della futura


Persona.
Nella sua crescita l'Individuo risulterà infatti condizionato dalle sue
caratteristiche innate e dal tipo di ambiente familiare e socio-culturale che lo
ospiterà nella vita, con tutte le relative prove e difficoltà di adattamento che
dovrà affrontare per vivervi.

Fortunatamente per bilanciare tali difficoltà in questo Centro energetico vi è


racchiusa anche la Volontà a cui abbiamo accennato, essa è direttamente
connessa al primario istinto di Sopravvivenza.

Di fatto in questo Chakra è presente un'intensa Tensione energetica tra


opposte Polarità, qui c'è in effetti in gioco il riuscire a Vivere e il pericolo di
Morire, Esistere o Non esistere più.
Questo tipo di Tensione Bipolare continuerà ad essere attiva e presente in
ambiti e con tonalità diverse anche nel secondo e nel terzo Chakra.

Essendo il primo Chakra custode dell'eredità karmica esso è anche preposto


a dare impulso allo sviluppo del corpo fisico e in modo particolare
all'ossatura.
Durante la crescita della Persona esso imprime anche le sembianze
psicofisiche che assumerà il suo Corpo fisico e quello sottile.

Si può quindi dire che anche gli altri Chakra verranno diversamente
influenzati dalle caratteristiche proprie del primo.
Essi si svilupperanno infatti progressivamente verso l'alto cercando sempre di
bilanciare le loro forze magnetiche in una costante ricerca di Equilibrio.

Per concludere possiamo dire che il Muladhara Chakra racchiude il nostro


potenziale di Radicamento, ovvero la nostra capacità di attingere ai principi
nutritivi di Madre Terra che possono garantirci sicurezza e tutto ciò che ci
serve per riuscire a Sopravvivere.

I Piedi sono considerati la parte del corpo più connessa con l'influenza del
primo Chakra perché sono loro che principalmente ci mantengono in contatto
con la Terra.
Qualsiasi esercizio che porti a mantenere l'attenzione sul contatto che i nostri
Piedi hanno con la Terra è infatti sempre utile a migliorare la funzionalità del
primo Chakra.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Dobbiamo anche ricordare che secondo la Metafisica la Terra è l'unico dei


cinque Elementi primi che possiede la caratteristica dell'Odore.
Perciò il primo Chakra presiede anche al nostro Senso dell'Olfatto.

A prima vista può sembrare che gli Odori siano tipici dell'Aria ma di fatto
questo è solo l'elemento che li veicola in quanto essi sono propri soltanto
degli elementi solidi.
Qualcuno potrebbe obbiettare che esistono Gas con loro specifici Odori ma di
fatto questi sono dovuti a microparticelle di Terra che fanno parte della loro
composizione.

Possiamo anche notare come l'Odore presente nel primo Chakra viene preso
molto in considerazione dagli animali di quasi tutte le specie.
Infatti, allo stesso modo che gli Esseri umani quando si incontrano tra loro si
domandano: Come stai? quando si incontrano gli animali, soprattutto i
mammiferi, essi si annusano molto bene il primo Chakra e in questo modo
intuiscono perfettamente le condizioni in cui si trova il loro simile.

Nel corso dei secoli le diverse Scuole classiche hanno rappresentato


all'interno del fiore di loto che simboleggia il Muladhara Chakra varie Divinità
come il Deva Indra con il suo elefante o la feroce Dea Kali e più
frequentemente il sacro Lingam di Shiva.
Oltre a delle Divinità si usava spesso inscrivere nei simboli dei Chakra varie
lettere dell'alfabeto sanscrito.
Anche tutte queste differenti raffigurazioni indicano le qualità custodite nei
vari Chakra ma esse esprimono bene il loro significato solo a chi appartiene
alla loro specifica tradizione culturale.

Mi preme comunque precisare che in questo Testo sono stati riportati tutti
quei Significati che sono necessari a farsi un'idea corretta e completa della
struttura dei Chakra per proseguire poi a comprendere l'intero processo
funzionale dei Nostri Organi psichici, proprio come l'antica tradizione Vedica
sa presentarci con grande rigore logico.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Secondo Chakra

Svadhisthana Chakra

Il Chakra dell'Acqua

Il secondo Chakra è chiamato Svadhisthana, ovvero La dolce Dimora.


Nel corpo umano esso è situato a un palmo sotto l'ombelico e custodisce il
nostro potenziale Sessuale e Riproduttivo.

Il simbolo di questo Chakra appare come un fiore di Loto con Sei petali di
colore vermiglio o arancio.

Come ricordiamo nella Metafisica il numero Quattro rappresenta la


Manifestazione cosmica. Il Due rappresenta invece il principio di ogni
Polarizzazione e quella tra Maschile e Femminile è considera la più
importante tra quelle esistenti.
Pertanto il numero Sei che è composto dal Quattro più Due sta a indicare la
Manifestazione cosmica che si Polarizza nel principio Maschile e in quello
Femminile.

La Tensione energetica Bipolare che troviamo ancora presente in questo


secondo Chakra viene quindi prodotta proprio dall’Attività del Maschile e dalla
Ricettività del Femminile.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Queste Polarità sono infatti sempre in Equilibrio instabile tra loro con continue
variazioni e alterne prevalenze ora dell'influenza di una e ora dell'altra.

Trasferita nel piano psicofisico umano tale Tensione è rappresenta


dall'alterna prevalenza di attività di uno dei nostri due Emisferi celebrali e
dall'influenza del nostro maschile o femminile inconscio.
Nel prossimo capitolo sulle Tre Nadi svilupperemo bene questa nostra
Dinamica funzionale.

Secondo la Metafisica questa Tensione energetica è anche ciò che nella


materia genera quella Fermentazione che rende possibile il manifestarsi della
Vita con la sua infinita pluralità di Esseri in continuo divenire.

All'interno del fiore di loto del Svadhisthana Chakra troviamo rappresentata la


figura geometrica del Cerchio che con la sua concentricità rappresenta
l'Elemento Acqua.
L' Acqua è infatti l'Elemento primo che costituisce questo secondo Chakra.

Alla macro-famiglia dell'Acqua appartengono tutti gli elementi materiali che


hanno una consistenza liquida.

La qualità principale di tale Elemento primo è la Contrazione.


Questa caratteristica sta ad indicare la tendenza che ha questo Elemento di
assumere forme contratte che occupano il minor spazio possibile.

Non è un caso che l'Acqua è considerata il grembo primordiale dal quale si


genera ogni Vita.

In effetti è alquanto evidente come l'Acqua sia connessa con le attività


Sessuale e Riproduttiva presiedute dal secondo Chakra.
La sessualità infatti è resa possibile dai vari liquidi ormonali e anche la
gestazione del feto avviene immersa in un liquido.

L'elemento Acqua del secondo Chakra presiede quindi anche alle funzioni
dell'apparato genitale attraverso il quale è possibile l’incontro sul piano fisico

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

delle polarità Maschile e Femminile.

In questa fascia del Corpo umano troviamo dunque anche l’apparato urinario
che scarica l'Acqua residua dei nostri processi fisici.

All'interno del Cerchio disegnato nel fiore di Loto del Svadhisthana Chakra
troviamo poi raffigurata una Falce di Luna, essa è un simbolo del Femminile
nella sua accezione notturna, oscura, e quindi Inconscia.

Secondo la Metafisica l'influenza della Luna porta con sé le caratteristiche del


Rinfrescante e dell'Acquietante ma la notte nasconde anche le Paure più
ataviche.
È per questo motivo che il secondo Chakra è associato all'Inconscio e alla
sfera emotiva, in esso non c'è infatti ancora nessuna traccia di razionalità.

Le relazioni affettive e amorose a cui questo Chakra presiede sono infatti


tutte mosse da forze inconsce e irrazionali o da ormoni che sfuggono al
nostro diretto controllo.

La Luna è anche strettamente legata all'elemento Acqua perché la sua


influenza imprime il movimento a tutti i liquidi.
Negli Oceani essa governa il ciclo delle maree, nelle piante fa scorrere la linfa
vitale e nelle Donne regola il ciclo mestruale.

Nell'insieme i simboli contenuti nel fiore di Loto di questo secondo Chakra


sembrano dirci che nella sua Tensione energetica Bipolare tra Maschile e
Femminile nasce e si genera la Vita nelle sue inesauribili forme.
Ma la conflittualità Bipolare oltre alla forza generatrice contiene sempre
anche il suo contrario e con il comparire della Vita compare inevitabilmente
anche la Morte.
Questa Tensione energetica continuerà a trasmettersi e influenzare ogni
momento della vita degli Esseri nella forma della possibilità che hanno di
evoluzione della propria Consapevolezza o come pericolo di Involuzione
verso l’Inconscio.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Come ricordiamo secondo la Metafisica la caratteristica sensoriale propria


dell'Acqua è il Sapore.
Perciò questo secondo Chakra presiede anche il nostro Senso del Gusto.

Qualcuno potrebbe obbiettare che i sapori sono presenti anche nei cibi solidi
ma di fatto questi sono racchiusi sempre nella loro parte costitutiva di liquidi.
Anche se mettiamo in bocca un granello di sale esso può rilasciare il suo
sapore solo quando viene sciolto dalla saliva.

Tra le Divinità quella maggiormente rappresentata nel simbolo di questo


Chakra è il Deva delle Acque Varuna, spesso però vi troviamo anche
raffigurati un Pesce e un Coccodrillo, il primo simboleggia la tendenza
all'Evoluzione verso l'Aria mentre il secondo i Pericoli insiti nell'Acqua.
Questi simboli rievocano quindi anche la Tensione energetica Bipolare
presente in questo Chakra.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Terzo Chakra

Manipura Chakra

Il Chakra del Potere

IL terzo Chakra si chiama Manipura, Preziosa gemma appena estratta.


Nel Corpo umano Esso è collocato all'altezza del plesso solare e racchiude il
nostro potenziale di Affermazione.

Il simbolo di questo Chakra è un fiore di loto con Dieci petali di colore giallo.
Il Dieci nella Metafisica viene considerato il numero Completo in cui l'Uno è
nel Tutto, esso esprime pertanto la potenzialità di conoscere il Mondo.

All'interno del suo fiore di Loto è racchiuso un Triangolo con la punta rivolta in
basso, questa figura geometrica così posizionata simboleggia il Fuoco che
con i suoi Principi energetici è proprio l'Elemento che costituisce questo
Chakra.

Nella macro-famiglia del Fuoco rientra qualsiasi forma di Combustione o


processo chimico di trasformazione che genera Calore ma che non è
necessariamente accompagnata dalle fiamme.

La caratteristica principale che contraddistingue l'Elemento Fuoco è


l'Espansione.
Qualsiasi tipo di Materia subisca un riscaldamento tende infatti ad Espandersi

34
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

e ad avere quindi un peso specifico minore.

Il Fuoco più importante presente nel Corpo umano è quello prodotto dagli
Acidi Gastrici che ci permettono di trasmutare i Cibi in Energia, non a caso lo
Stomaco dove avviene il processo digestivo è situato proprio nella fascia
corporea del terzo Chakra.

Questo Chakra mantiene anche una correlazione con l'Ano dal quale
vengono espulsi i residui della combustione.

È da far presente che per la Metafisica qualsiasi forma di Cibo non è altro che
Prana, ovvero Energia Cosmica Vitale nel suo stato di cristallizzazione e
fusione con la materia.
Il Fuoco è dunque ciò che ci permette di immettere all'interno del corpo fisico
l'Energia Vitale che nel Mondo è reperibile sotto forma di Cibo.

Questo processo necessario per vivere ci obbliga perciò a metterci in


relazione con il Mondo esterno per procurarci il Cibo e perciò anche a
sviluppare il nostro potenziale di Affermazione.
In ultima analisi questo principio rappresenta il Potere e la capacità che
abbiamo di competere con Altri nostri simili, attraverso la forza fisica o con
varie strategie, per garantirci l'approvvigionamento di ciò che ci è necessario
per Sopravvivere e prosperare.

La riuscita e il fallimento della propria Affermazione nel Mondo produce la


Dualità che origina la Tensione energetica Bipolare ancora presente in questo
terzo Chakra, essa è anche la carica che dà l'impulso all'azione.

Nel mondo animale, e soprattutto tra i carnivori che vivono in branco, il


principio di affermarsi per assicurarsi il nutrimento necessario è molto
evidenziato dalle gerarchie che si creano all'interno dei gruppi di
appartenenza.
Nella società umana questo stesso principio di Affermazione ha degli sviluppi
più complessi che vengono condizionati dall'Etica e dalle Usanze
socioculturali, tuttavia nell'essenza esso rimane ciò che, sotto l'impulso del
terzo Chakra, governa i nostri rapporti con il Mondo esterno e i nostri Simili.

35
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

L'antica astrologia Vedica poneva il terzo Chakra in relazione con il Sole che
incarna il Principio supremo del Fuoco e anche con il pianeta Mercurio
capace di creare collegamenti tra le cose e metterle in rapporto tra loro.
Questa è in sintesi anche la funzione del nostro potenziale di Affermazione
che ci sospinge al necessario collegamento con il Mondo esterno e al
confronto con le Persone e le cose che ci servono per Sopravvivere.

La Metafisica non usa scendere a spiegare i particolari del Corpo fisico di cui
nell'antichità si occupava la medicina Ayurvedica, tuttavia essa fa notare
come tutti gli Organi preposti ad ospitare il processo del Fuoco, con le sue
varie fasi, sono Cavi, ovvero permettono il transito del combustibile che ci
giunge dall'esterno.

Come ricordiamo la caratteristica sensoriale propria d'elemento Fuoco è la


Forma.
Perciò il terzo Chakra presiede anche il nostro senso della Vista, questo
senso risulta infatti indispensabile per interagire con il mondo esterno, cosa
che il Manipura Chakra ci spinge a fare.

È da notare anche che, sia nel linguaggio comune sia in quello della scienza
ottica, per indicare l'inquadratura ideale di un oggetto si usa ancora
l'espressione messa a fuoco.

Nel simbolo del terzo Chakra la Divinità che vi compare più di frequente è
Surya, il Deva del Sole, ma spesso vi è raffigurato anche il supremo Signore
Shiva.
Entrambe le Divinità sono raffigurate intente ad offrire doni e benedizioni con
una mano mentre nell'altra mostrano la loro potenza distruttiva.
Ciò sta ad indicare i Benefici e i Pericoli che il Fuoco contiene in sé e quindi
anche quella Conflittualità energetica Bipolare che partendo dal primo Chakra
è ancora presente in questo terzo.

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36
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Quarto Chakra

Manipura Chakra

Il Chakra del Cuore

I quarto Chakra si chiama Anhata, il Chakra del Cuore.


Nel Corpo umano esso è situato all'altezza del Cuore fisico e contiene il
nostro potenziale di Scambiare Amore.

Il simbolo di questo Chakra è un fiore di loto con Dodici petali di colore verde.

Il numero Dodici nella Metafisica indica un Ciclo completo con tutte le sue fasi
evolutive portate a compimento. Dodici sono i mesi dell'anno e Dodici sono le
posizioni che il sole assume nello zodiaco.

All'interno del suo fiore di loto vi sono rappresentati due Triangoli che si
intersecano formando una Stella a sei punte.
I due Triangoli, che in questa figura geometrica si compenetrano in egual
misura, rappresentano bene l'Equilibrio tra le opposte Polarità che è
finalmente raggiunto in questo Chakra.
Qui infatti si è finalmente risolta nell'Accettazione di ogni cosa quella
Tensione energetica Bipolare presente nei Chakra inferiori.

37
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Così nel quarto Chakra ogni coppia di contrari può trovare la sua
pacificazione perché esso custodisce il nostro potenziale di Amore, il
sentimento che al contrario della conflittualità Polare genera empatia anche
tra gli opposti.

Nella Metafisica la Stella a sei punte rappresenta l'Elemento Aria.


L'Aria è infatti l'Elemento primo che costituisce questo Chakra il quale non a
caso è collocato proprio in mezzo ai nostri Polmoni.

Alla macro-famiglia Aria appartengono tutti gli elementi chimici che sono allo
stato gassoso.
Le caratteristiche principali proprie dell'Aria sono il Movimento e l'Equilibrio.

L'Equilibrio è un fattore che deriva direttamente dal Movimento.


Questo è abbastanza comprensibile perché risulta chiaramente più facile
trovare Equilibrio quando si è in Movimento che quando si è immobili. Ciò è
particolarmente evidente andando in bicicletta. Inoltre quando ci riposiamo o
dormiamo è necessario che stendiamo il Corpo o che lo appoggiamo seduto.

Risulta invece più complesso spiegare come il principio del Movimento si


manifesta proprio partendo dall'Elemento Aria.
Tuttavia quando nel prossimo Chakra conosceremo le caratteristiche
dell'Elemento Etere questa Logica del Movimento ci apparirà comprensibile.
Quella spiegazione sarà anche molto interessante per constatare il grande
Valore Logico su cui si fonda questo antico Sistema analitico della Metafisica.

Pur rimandando la spiegazione della Logica che lo sostiene, dobbiamo


comunque sottolineare che questo Principio del Movimento presente nel
Chakra del Cuore è forse l'aspetto più importante e Mistico dell'intera
struttura dei Chakra, perciò l'argomento merita di essere approfondito subito
meglio.

Il termine Movimento sta a indicare qualsiasi tipo di spostamento ma quando


questo è correlato al quarto Chakra esso esprime la possibilità che abbiamo
noi Esseri umani di Muovere la Coscienza dall'interno all'esterno e viceversa.

La particolare importanza che assume il Chakra del Cuore viene rimarcata da


tutte le Scuole Spirituali proprio perché esso contiene questo Principio di

38
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Movimento.

Di fatto tutte le Scuole Spirituali raccomandano ai loro seguaci di prendere


molta confidenza con questo Chakra e di imparare a raccogliersi in esso per
poter accedere al nostro mondo interiore.

Anche per introdurre la Meditazione, in tutte le Tradizioni, si è da sempre fatto


uso del canto di mantra oppure di suoni come quello di gong, di conchiglie e
corni, questi hanno proprio lo scopo di aiutate i praticanti a raccogliersi nel
Chakra del Cuore.

Le Scuole più classiche dicono che le Mani sono la parte del nostro Corpo più
connessa con il Chakra del Cuore.
Tutte le tradizioni sottolineano infatti l'importanza della posizione che le mani
assumono nella Meditazione e insegnano diverse posizioni o mudra.
In effetti, come tutti gli operatori olistici sanno bene, le mani sono
particolarmente capaci di collegarsi e trasmettere l'energia benefica e
curativa di questo Chakra.

La Metafisica Vedica ci ricorda però che questo spazio del Cuore può essere
collegato anche ad altri nostri organi sensoriali.
È possibile infatti anche parlare con il Cuore, ascoltare con il Cuore o
guardare con il Cuore, e tutti possiamo comprendere il sapore e la qualità che
si crea quando avviene questa connessione.

L'empatia benevola che crea il Chakra del Cuore è infatti capace di


propagarsi agli altri Esseri, ma questa può essere rivolta anche verso il nostro
Interno e verso le conflittualità Polari che ci appartengono.

La delicatezza di questa Energia ci permette infatti di penetrare nei nostri vari


strati psichici, detti Kusa, che spesso racchiudono conflitti irrisolti e dolorose
ferite o severi giudizi.
In questo modo l'Energia pacificatrice del Cuore, con le sue qualità di
Accoglienza e Accettazione, permette alla nostra Coscienza di penetrare
questi Corpi psichici fino a poter giungere al centro del nostro Sé profondo.
È dunque questo possibile Movimento della Coscienza che rende il Chakra
del Cuore così Importante per tutte le Spiritualità.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Come abbiamo accennato questo Chakra è situato tra i nostri Polmoni, essi
sono deputati ad assimilare il Prana, l'Energia Cosmica Vitale che circola
libera nell'Aria.
Questo Chakra come il terzo rappresenta quindi una Porta di collegamento
con il Mondo esterno.

Come il Nutrimento anche la Respirazione è infatti un fattore indispensabile


per la Sopravvivenza ed essa necessita di Sostanze che possono essere
reperite solo al di fuori di nostri Corpi psicofisici.

Tuttavia l'elemento Aria è ampiamente disponibile nella Creazione e per


accedervi non è necessaria alcuna forma di competizione con gli altri Esseri
come invece spesso richiede l'approvvigionamento del Cibo solido.
Così le qualità presenti nel Chakra del Cuore sono Pacifiche e Accoglienti e
sono ben diverse dal principio dell'Affermazione presente nel terzo Chakra.

Infine come ricordiamo la Metafisica ci dice che la caratteristica sensoriale


che l'elemento Aria porta con sé è il Tatto, perciò il quarto Chakra presiede
anche il nostro senso tattile.
In passato questa affermazione poteva forse essere compresa meno
facilmente ma grazie alla ricerca scientifica oggi sappiamo bene che le
sensazioni che proviamo nel toccare qualcosa o qualcuno sono rese possibili
proprio dalle particelle di Aria presenti sotto la nostra pelle.

Tra le Divinità quella che maggiormente viene rappresentata nel quarto


Chakra è Vayo, il Deva del vento.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Quinto Chakra

Vishuddha Chakra

Il Chakra della Gola

Il quinto Chakra è chiamato Vishuddha, Il Puro.


Esso è situato alla base della gola e contiene il nostro potenziale di
Comunicazione e Creatività.

Il simbolo di questo Chakra è un fiore di loto con Sedici petali turchesi.

Il numero Sedici nella Metafisica è considerato essere come il Quattro,


ovvero la Manifestazione cosmica, che si moltiplica per se stessa.

Il Sedici rappresenta dunque la Manifestazione cosmica che si eleva al


Quadrato creando così più Dimensioni grazie alle quali essa può rispecchiarsi
in Sé e quindi Conoscersi.
Questo numero simboleggia perciò la Creazione che ha raggiunto la maturità
per potersi Contemplare e continuare a Perpetuarsi.

Nel piano Universale questo Principio esprime dunque la Suprema


Coscienza cosmica che pervade e sostiene ogni cosa che esiste sia nel
micro che nel macro-cosmo:

41
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Sul piano Umano invece esso esprime la possibilità di prendere Coscienza di


ogni parte di noi fino a scoprire il nostro profondo Sé o Essere Spirituale.

All'interno del simbolo del Chakra della Gola troviamo rappresentato un


Triangolo con dentro un Cerchio e questa figura geometrica simboleggia
l'Etere.
L'Etere è infatti l'Elemento primo che costituisce questo quinto Chakra e il suo
nome che significa Il Puro si riferisce proprio a questo Elemento.

L'Etere è considerato infatti l'Elemento più Puro perché nonostante come


presto vedremo esso sia alla base degli altri Elementi non si mischia mai con
nessuno di loro.
Tra i cinque Elementi primi l'Etere rappresenta quindi anche l’Unità
primordiale indivisa e omni-potenziale che precede la Creazione di tutto e che
in tutto rimane come nucleo primario.

Sarà dunque molto interessante conoscere le proprietà dell'Etere perché


queste ci permetteranno di comprendere le logiche analitiche più profonde
che la Metafisica ci presenta.
In questo modo potremo anche spiegare il Principio del Movimento che si
manifesta nell'Aria e che in precedenza abbiamo rinviato di spiegare.

Questa antica Scienza definisce dunque l'Elemento Etere come Puro Spazio,
quindi Spazio sconfinato senza la presenza di nessun altro elemento o cosa,
da potersi perciò anche definire Vuoto Assoluto.
La Metafisica asserisce inoltre che per le sue caratteristiche nell'Etere non
può esistere alcuna forma di Movimento.

A prima vista questa affermazione potrà sembrarci ingiustificata ma di fatto se


proviamo a immaginare il Puro Spazio, ovvero l'Universo sconfinato svuotato
di ogni possibile cosa, compresi tutti i pianeti le stelle fino alla più piccola
particella atomica, allora potremo renderci conto che non sarebbe possibile
spostarci in alcun modo.
Qualsiasi Movimento è infatti necessariamente sempre riferito a qualcosa
dalla quale ci si allontana o ci si avvicina.
Perciò solo se nel Puro Spazio introduciamo almeno l'elemento Aria, può
comparire e verificarsi il Movimento.

42
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

È dunque per questo motivo che nel Chakra del Cuore, che è costituito
dall'elemento Aria, compare il primo Principio di Movimento, in esso tale
Principio permette lo spostamento della Coscienza mentre su altri piani esso
regola e governa ogni esistente dinamica di Movimento.

La Metafisica ci dice poi che l'elemento Etere, o Puro Spazio, porta con sé le
proprietà del Suono e della Memoria.

È senz'altro molto interessante notare come la Tradizione Vedica ben


conosceva che la propagazione del Suono è strettamente inerente all'Etere.
Essa asserisce che la massima accezione di tale Principio è rappresentata
dal sacro e originario suono dell'Omm che risuona proprio nello Spazio
infinito da dove con la sua Vibrazione mette in moto tutto il processo creativo.

Tuttavia la proprietà ancora più interessante da conoscere dell'Etere è la sua


qualità di Memoria.
Per comprendere questo Principio della Memoria andremo adesso ad
esporre molto brevemente la famosa Legge di Quintuplicazione che spiega il
processo di creazione di tutte le sostanze materiche che compongono il
Mondo.
Se poi qualcuno desiderasse comprendere meglio questa straordinaria Legge
di creazione, consiglio di prendere visione, alla fine di questa lezione,
dell'articolo del dott. Vincenzo Troilo che illustra in modo ampio come essa
possa essere intesa secondo parametri scientifici.

La Metafisica asserisce dunque che in origine esisteva solo l'elemento Etere


il quale si è scisso in cinque parti, la maggiore di queste è rimasta nel Cosmo
come Etere o puro Spazio, un'altra parte di Etere attraverso la
Condensazione si è invece trasformata in l'Aria mentre le altre parti si sono
poi mischiate con gli altri elementi creatisi.
Anche l'Aria si è poi scissa in cinque parti di cui una Condensandosi è
diventata Fuoco.
A sua volta anche il Fuoco si è scisso in cinque parti di cui una
Condensandosi è diventata l'Acqua.
Così anche l'Acqua si è scissa in cinque parti e dalla Condensazione di una
parte si è originata la Terra.
Ecco quindi che partendo dall'elemento Etere, e attraverso le tante
combinazioni delle diverse parti delle cinque materie prime, si sono venuti a

43
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

creare migliaia di materiali chimici che compongono il Mondo.

Perciò l'Etere, o il Vuoto, risulta essere presente nell'Universo sia come


Spazio cosmico che come Spazio atomico in tutti gli elementi materici, quindi
ne riassume anche la loro Memoria storica.

In altre parole con questo Principio si afferma che qualsiasi oggetto costituito
di materia, compresi quelli più solidi e duri, in Realtà non è altro che Puro
Spazio occupato soltanto da Energia con diversi gradi di vibrazione e densità.

Questa affermazione della Metafisica Vedica oggigiorno risulta più che mai
interessante perché coincide proprio con le recenti conclusioni alle quali sono
giunte le avanguardie più avanzate della scienza moderna, che studiano cosa
esiste oltre la materia atomica più infinitesimale.

Davanti a ciò non possiamo che riconoscere il Valore straordinario di queste


antiche Sapienze che, come avremo modo di vedere meglio nei prossimi
capitoli sulla funzionalità dei Chakra e dei Corpi sottili, possono davvero
stupirci per la loro profonda analisi e per le loro grandi logiche.

Secondo molte Scuole di Ricerca il Principio della Memoria racchiuso


nell'Etere dona al Chakra della Gola anche la proprietà di conservare il
Ricordo di tutti i processi favorevoli o traumatici insorti nei Chakra sottostanti.

Per concludere la descrizione del quinto Chakra possiamo dire che, sempre
grazie alle caratteristiche dell'Etere, questo presiede anche il nostro Senso
dell'Udito e dell'Espressione verbale.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Sesto Chakra

Ajna Chakra

Il Chakra del Terzo Occhio

Il sesto Chakra è chiamato Ajna, il Centro del Comando.

Nel Corpo umano Esso è posizionato tra le sopracciglia nella zona


comunemente detta del Terzo occhio.

Questo è l'ultimo dei sette Chakra situato all'interno del nostro Corpo fisico, in
quanto il settimo Chakra è collocato appena fuori dalla sommità del Cranio.

L'Ajna Chakra racchiude in sé il nostro potenziale di Sintesi e “Decisione”.


La parola Decisione è tra virgolette perché come avremo modo di
comprendere più avanti essa funziona attraverso dinamiche condizionate,
che di fatto sfuggono al nostro controllo.

Prima di procedere alla lettura del simbolo del sesto Chakra è bene
spiegarne un po' la sua natura particolare.

La sua costituzione infatti non si basa più su qualche Elemento materico


come sono i Chakra sottostanti, del resto gli elementi primi sono solo cinque,
Terra Acqua Fuoco Aria Etere.

Perciò questo sesto Vortice energetico è generato dalle Reazioni degli

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Elementi presenti nei primi cinque Chakra con le loro diverse combinazioni.

Nonostante esso sia privo di elementi materici costituenti, la sua attività


energetica produce comunque l'importante funzione dell'Associazione Logica.

In altre parole potremmo definire questa funzione Associativa come il


Processore della Nostra Mente che è programmato per elaborare e
confrontare i dati che via via riceve dai Sensi con quelli già in suo possesso.
La risultante di questo processo è la formulazione del Pensiero e il sorgere
della Mente Razionale.
Questa straordinaria Funzione, oltre a registrare dati e paragonare tra sé le
varie sensazioni percepite, è anche in grado con l'esperienza di accrescere
sempre più le sue capacità di Sintesi.
Nella cultura moderna questa funzione viene spesso confusa con la nostra
Intelligenza ma, come vedremo meglio più avanti, queste due facoltà umane
sono ben distinte.

Nonostante la nostra Mente sia così complessa e di natura sottile la


Metafisica la considera semplicemente un Organo che, come la maggioranza
degli altri Organi fisici del corpo, svolge le proprie funzioni in modo reattivo e
del tutto Involontario.
La nostra Vera Intelligenza non proviene invece da meccaniche reattive ma
da spazi più profondi del nostro Essere.
Nel prossimo capitolo potremo conoscere bene le differenti dinamiche della
Mente e dell'Intelligenza, per ora anticipiamo comunque che la prima
funziona per Reazione alla Polarità Duale dell'Attrazione e della Repulsione,
mentre la seconda viene ispirata dall'Intuizione e dalla Riflessione.

Adesso è invece interessante proseguire il nostro percorso di studio andando


a scoprire come la Metafisica ci spiega in sintesi alcune delle sue più
complesse analisi sulla Realtà del Mondo e delle nostre Strutture
energetiche:

Come abbiamo anticipato Essa afferma in primo luogo che l'Organo mentale
funziona in modo Automatico per Reazione agli stimoli che riceve.

Poi la Metafisica ci informa che il meccanismo dell'Associazione Logica per


funzionare ha bisogno di registrare in ordine cronologico le esperienze che vi
si riflettono.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Perciò nell'Organo mentale viene definita la successione dei vari Prima e Poi
e in questo modo si origina il fattore Tempo.

In altre parole la Metafisica afferma che il Tempo non è altro che lo Schema o
il Paradigma con cui la nostra Mente razionale legge il Mondo.

Il fattore Tempo non è quindi considerato reale dalla tradizione Vedica ma


esso viene classificato solo come uno strumento funzionale generato dalla
Mente. Nella dimensione della Realtà Assoluta, che è Eternamente Presente,
il Tempo infatti non esiste proprio.

Tuttavia il Principio del Tempo, come anche quello dello Spazio che abbiamo
conosciuto prima, sono fattori fondamentali nella dimensione del Relativo e
debbono essere sempre tenuti in considerazione nell'analisi di ogni fenomeno
della Manifestazione cosmica.
Per questo motivo da qui in avanti, sia in questo testo che nelle tavole
illustrate, questi due termini saranno evidenziati in arancio e in questo modo
continueranno ad accompagnarci anche nelle altre analisi che faremo nel
corso del nostro programma di studio.

So bene che questi brevi riassunti schematici sulla natura del Tempo e dello
Spazio non possono essere considerati esaustivi per trattare una così
complessa tematica.

Spesso le Persone rimangono infatti un po' sconcertate davanti a queste


sintetiche e tipiche descrizioni della Metafisica, anche perché sono
completamente estranee alla nostra cultura.

Di fatto per giungere a far proprie queste Sapienze sarebbe necessario uno
Studio più profondo dell'argomento, ma questo rientra già nella Metafisica
Superiore che tratta dell'Assoluto e in questa sede non è possibile svilupparlo
ulteriormente.

Tuttavia credo che riflettendo un po' su queste affermazioni, o rileggendo


ancora una volta questi brevi passaggi, sia possibile intuire almeno
vagamente il senso logico che anima tali conclusioni analitiche. Questo sarà
già sufficiente per potersi fare un'idea chiara e corretta sulla struttura dei

47
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Chakra.
Proseguendo inoltre la lettura del testo anche questi Principi del Tempo e
dello Spazio che sono più sfuggenti alla comprensione troveranno una
collocazione logica più chiara nell'intero quadro generale che descrive tutti i
processi funzionali delle Nostre Strutture energetiche.

___
Dopo questa parentesi sui Principi analitici della Metafisica procediamo ora a
vedere cosa ci racconta di questo sesto Centro energetico il suo simbolo.

Questo si presenta come un fiore di Loto con soli Due petali di colore viola
chiaro lunare.

Nella Metafisica il numero Due simboleggia il germe dal quale si origina ogni
Dualità.
I suoi Due petali ci ricordano quindi che l'Associazione Logica funziona
proprio per l'influenza Bipolare dell'Attrazione e della Repulsione

In precedenza abbiamo visto che il primo Chakra è caratterizzato dalla


presenza della conflittualità Bipolare del Vivere o Morire.
Questa Dualità continua a essere presente nel secondo Chakra attraverso la
Tensione energetica tra Maschile e Femminile e nel terzo Chakra tramite la
Competizione con gli altri Esseri viventi.
Nel quarto Chakra la Tensione Bipolare si pacifica e raggiunge l'Equilibrio.
Il quinto Chakra contiene poi la Memoria di tutti i processi insorti nei Chakra
sottostanti.

Adesso in questo sesto Vortice energetico ricompare con il numero Due la


Dualità, ma qui essa ha meno vincoli prestabiliti perché non vi sono più
Elementi materici che lo costituiscono e quindi vi è la capacità di Autogestirsi
e assumere delle Decisioni.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Per rappresentare la Dualità virtuale presente in questo Chakra molte volte


troviamo disegnato nel suo simbolo il Sole in un petalo e la Luna nell'altro, qui
però sembra che questi Astri abbiano la possibilità di riunirsi entro lo stesso
Cielo.

Nel complesso la lettura del suo simbolo vuole dunque dirci che questo sesto
Chakra contiene la possibilità di autodeterminarsi e sovrintendere i processi
dei Chakra sottostanti.

Perciò possiamo dire che grazie alle sue capacità di sintesi l'Ajna Chakra
presiede, seppur in modo condizionato, il nostro senso di dare una direzione
alla nostra vita.
Esso però custodisce anche il potenziale di penetrare l'Illusione delle
apparenze, detto anche Terzo occhio, e quindi la capacità di poter conoscere
le cose prima che si manifestino, o Preveggenza.

In conclusione queste sono le caratteristiche costitutive del sesto Chakra; nel


prossimo capitolo potremo comprendere con maggiore chiarezza le sue
dinamiche funzionali e in che modo si produce il nostro Pensiero.

La divinità che più frequentemente è raffigurata nel suo simbolo è la suprema


Shakti nella sua forma chiamata Hakini, con sei volti ognuno dotato di tre
occhi e sei braccia che sono atteggiate nel gesto che dissipa la paura e in
quello che elargisce doni.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Settimo Chakra

Sahasrara Chakra

Il Chakra della Corona

Il settimo Chakra si chiama Sahasrara anche comunemente detto Chakra


della Corona.

Esso è posto subito sopra la testa al centro del cranio e racchiude il nostro
potenziale di Consapevolezza allo stato puro, ovvero libera dal
condizionamento dei vari processi che avvengono nei Chakra sottostanti.

Il suo simbolo appare come un fiore di loto di colore violetto dai riflessi bianco
luminoso ed ha Mille petali.
Il numero Mille nella Metafisica indica l'ultimo e il più grande dei numeri, esso
simboleggia quindi l'Infinito con le infinite dimensioni spaziotemporali che si
auto moltiplicano nella Manifestazione cosmica.

Questo simbolo esprime quindi il superamento di ogni polarità Duale e l’Unità


ineffabile tra l'Essere individuale e l'Essere supremo.
Il sacro mantra dell'Omm è inscritto e risuona all’interno del suo loto, nel
mistico punto che simboleggia l'insondabile Vuoto o Puro Spazio da cui tutto
si origina e a cui tutto ritorna.
Nel suo simbolo si dice siano contenute tutte le forme che il Divino può

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

assumere, quindi ogni ricercatore vi troverà la Divinità cara al suo cuore: per
gli shivaiti sarà Shiva, per i vishnuiti Vishnu, per i devoti della Dea la Shakti
nelle sue molte forme.

Si può dire che come il primo Chakra permette la connessione con la Terra il
settimo Chakra consente di connettersi con il Cielo.
Quando queste due connessioni sono giunte a completa maturazione e
nell'organismo corpo-mente scorre liberamente l'energia che collega Terra e
Cielo, si dice che l'Essere ha raggiunto la piena Realizzazione di Sé.

Per raggiungere questo stato supremo la sua Coscienza ha quindi già


attraversato le soglie dell'inconscio primitivo, di quello collettivo, ha
recuperato integralmente la sua coscienza individuale e l'ha poi trascesa
nella pura Testimonianza senza identificazione di ciò che accade in essa.
In questo modo il nostro Essere potrà quindi finalmente approdare sull'altra
Riva, nella suprema Realtà Assoluta, e attingere alla suprema e infinita
Coscienza universale che sta oltre i limiti dell'umano.

Di fatto la Metafisica Basilare si sofferma molto poco sulla descrizione di


questo ultimo Chakra delegando l'argomento agli insegnamenti dei Maestri
spirituali. Essa quindi si limita semplicemente a dire che qui si conclude il
mistico viaggio di quegli Yogi che sono arrivati alla Meta Ultima e all'Eterna
Dimora.
Perciò seguendo la tradizione anche noi non ci dilungheremo ulteriormente
nel cercare di descrivere Quello che moltissimi grandi Mistici hanno già
definito come Indescrivibile e Inconcepibile per la Mente razionale.

Per concludere questa descrizione possiamo pertanto solo aggiungere che: il


linguaggio sintetico e magico della Metafisica Vedica, con questi suoi antichi
simboli che risuonano di significati profondi, è l'unico in grado di raccontarci
questo leggendario e mistico viaggio che, attraverso i nostri sentieri interiori,
può condurci fino alla piena fioritura di Sé e al Risveglio.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Altre caratteristiche strutturali dei Chakra

Dopo aver esposto quella che secondo la Metafisica è la composizione


strutturale dei singoli Chakra e prima di passare a conoscere nel prossimo
capitolo i loro meccanismi funzionali, vediamo adesso come la tradizione
Vedica ci presenta altre caratteristiche strutturali che sono comuni a tutti i
nostri Centro energetici.

Tra queste caratteristiche la più importante è la proprietà che ogni Chakra ha


di emanare da sé dei Vortici energetici che si espandono fino ad oltrepassare
i confini del nostro corpo fisico.

Questi Vortici che si irradiano dai vari Chakra vengono citati e riconosciuti da
tutte le Scuole classiche ed essi sono anche evocati dal significato minore di
Tromba d'aria con il quale il termine Chakra può essere tradotto .

Si può quindi dire che subito dopo il Principio di Movimento circolare attorno
ad un Asse fermo che descrive nell'essenza la struttura dei nostri Centri
energetici, questi vortici che si irradiano verso l'esterno debbono essere
considerati come la loro caratteristica costituzionale più saliente.

Nei pochi antichi schemi scolastici che ci sono giunti questi vortici sono
rappresentati e collocati sia nella parte anteriore del corpo umano che in
quella posteriore.
Viene indicato inoltre che quelli posteriori sono maggiormente vocati alla
ricezione e quelli anteriori sono più propositivi, ovvero imprimono l'azione
verso l'esterno.

Come al solito di questo fenomeno la Metafisica non si dilunga a darne


descrizioni più precise e ci dice solo che essi sono come dei ricettori che
permettono l'interazione con il mondo esterno, tuttavia essa ci spiega bene
quale è la Legge universale che regola le loro funzioni.

La loro attività è infatti governata da una delle principali Leggi cosmiche,


ovvero quella sinteticamente chiamata di Causa-Effetto.
In poche parole questa Legge ci dice che nell'universo ad ogni azione di un

52
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

soggetto corrisponde una reazione che si ripercuoterà su di esso.


La qualità delle reazioni che si ripercuotono sul soggetto dipenderà quindi
dalle qualità delle azioni che l'hanno provocata.
Alcune reazioni possono tornare indietro molto presto mentre altre possono
impiegare molto tempo prima di portare degli effetti, ad ogni modo tutte
quante le azioni prima o poi produrranno inevitabilmente delle reazioni.

Di fatto quest'eterna Legge divina di Causa-Effetto esprime ciò che regola


ogni cosa nella Manifestazione cosmica, dai processi delle particelle più
piccole della materia fino a quelli delle immense galassie.

Sul piano della vita Umana essa invece è all'origine del Karma con le sue
innumerevoli conseguenze e sfumature.
Il destino degli Individui viene dunque determinato con estrema precisione da
questa legge di Causa-Effetto. Tuttavia dato che le condizioni di vita attuali
sono la risultante di un grande insieme di azioni passate, è pressoché
impossibile risalire alle cause che le hanno prodotte, perciò come affermano
tutti i Maestri è del tutto inutile voler indagare a proposito.

Come si nota anche i termini Causa-Effetto sono stati evidenziati in giallo,


infatti come il Tempo e lo Spazio essi esprimono dei Principi fondamentali
che continueranno ad accompagnarci in tutte le nostre successive analisi e
spiegazioni.

Un'altra caratteristica che la tradizione Vedica ci presenta dei singoli Chakra


riguarda la loro differente vibrazione energetica che a partire dal primo
aumenta progressivamente di intensità.
Tale fattore viene anche espresso dal crescente numero dei petali che hanno
i fiori di Loto nei loro simboli.

Alcune scuole per rendere l'idea di questa scala vibratoria attribuiscono ad


ogni Chakra una delle sette note musicali, partendo quindi dal primo con la
nota più bassa, il Do.
Come ricordiamo il primo Chakra è infatti rappresentato da un fiore di loto con
soli 4 petali, il secondo ne ha invece 6, il terzo ne ha 10, il quarto 12 e il
quinto 16.

53
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Di fatto fino a questo punto la loro progressione vibratoria regge bene il


confronto con la scala delle note musicali ma poi dal sesto Chakra avviene
un'improvvisa accelerazione di intensità.
Anche se il sesto Chakra è rappresentato con soli 2 petali il suo livello
vibrazionale è infatti molto intenso perché in questo Chakra non è più
presente alcun elemento materico che freni la sua vibrazione energetica.
Infine il settimo Chakra è addirittura rappresentato con 1.000 petali e come
ricordiamo nella Metafisica il numero 1.000 indica l'Infinito.

Dobbiamo concludere che se paragoniamo la diversa intensità vibratoria dei


singoli Chakra a dei suoni e a delle note musicali, gli ultimi due rispetto agli
altri corrispondono senz'altro ad ultrasuoni.

Di fatto si riesce facilmente a trovare brani musicali che entrano in sintonia


con il livello vibratorio dei primi cinque Chakra e che ne evocano bene la
rispettiva energia ma, a mio avviso, ciò non è possibile per gli ultimi due che
hanno altissimi livelli vibratori.

Un'altra caratteristica dei Chakra che viene confermata da tutte le scuole


classiche è rappresentata dai colori che la tradizione attribuisce ai loro
simboli.
Il primo è rosso, il secondo è arancione, il terzo è giallo, il quarto è verde, il
quinto celeste e il sesto è indaco.
Questa scala di colori viene spesso paragonata a quelli presenti
nell'arcobaleno la cui unione produce l'effetto della luce, luce che nel settimo
Chakra è rappresentata dal colore violetto bianco.

Un'ultima caratteristica dei Chakra sulla quale è importante fare delle


precisazioni riguarda le loro orbite.

In tutte le raffigurazioni i Chakra vengono infatti rappresentati sempre con


orbite circolari armoniose e ben allineate, tale schema però vuol solo indicare
una loro posizione ideale che corrisponde a stati di Coscienza
particolarmente armoniosi ed elevati.
Le sagome umane che infatti vengono usate in questi disegni sono sempre
rappresentate assorte in particolari stati meditativi.
Nella realtà e nella normale condizione di vita umana i Chakra hanno invece

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

orbite piuttosto irregolari e anche il loro sviluppo non è uniforme, tali differenti
impostazioni strutturali vanno a determinare quelle che sono le diverse
tipologie di Personalità e i loro modi di reagire alle circostanze.
Inoltre anche le condizioni ambientali esterne che si presentano nel corso
della vita incidono nella forma che i Chakra assumono nelle diverse
circostanze.

Di fatto come vedremo nel prossimo capitolo, entro i loro diversi e delineati
schemi di movimento, i Chakra sono una realtà continuamente in movimento
e in trasformazione, sempre spinta dalla ricerca dell'Equilibrio che sostiene il
loro sviluppo verso l'alto.

Quello che abbiamo descritto in questo lungo capitolo è dunque lo schema


generale di come la tradizione Vedica descrive la costituzione dei Chakra.

Anche se non ne abbiamo ancora esposto le dinamiche funzionali, possiamo


già comprendere quanto il meccanismo di queste nostre Strutture
energetiche sia straordinariamente complesso.
Basta infatti immaginare che ognuno dei sette Chakra, con le sue
caratteristiche reattive e la tematica a cui preside, può essere
simultaneamente in comunicazione sia ricettiva che attiva con il mondo
esterno.

55
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Per concludere questa Lezione e per assimilare meglio ciò che abbiamo
conosciuto, a questo punto propongo a Tutti di prendere un po' di tempo per
soffermarsi ad osservare con calma la tavola didattica sottostante avviando la
descrizione audio riepilogativa DISPONIBILE SOLO NELLA VERSIONE COMPLETA
Infine procederemo con una meditazione guidata che ci accompagnerà ad
esplorare e a percepire l'energia di ognuno di loro.

La Meditazione che segue dura 20 minuti e va eseguita tutta in piedi e con gli
occhi chiusi.
Trovate dunque uno spazio che vi consenta di fare dei movimenti e avviate
l'audio della meditazione quando siete pronti ad iniziare
DISPONIBILE SOLO NELLA VERSIONE COMPLETA

56
La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Nota conclusiva dell'autore


La maggioranza dei libri in circolazione che trattano dei Chakra espongono
solo molto brevemente i Principi della Metafisica che ne spiegano la
costituzione.
Questo è un vero peccato perché, come presto potremo vedere, tali
Sapienze ci permettono di comprendere con facilità come realmente funziona
la nostra Mente e come si producono i nostri Pensieri e le nostre Emozioni.

Al contrario quasi tutte le odierne pubblicazioni sui Chakra si soffermano


lungamente a spiegare le loro correlazioni con il funzionamento di specifici
organi e ghiandole del corpo umano.

Credo che molti autori tendano a sottolineare questi fattori nel tentativo di
avvalorare e rendere più credibile l'argomento dei Chakra, ma se ben
conosciuto e spiegato esso non necessita di alcun sostegno esterno per
essere credibile.

È vero che le descrizioni sulla correlazione dei Centri energetici con i nostri
organi corrispondono di solito alla realtà e qualche volta hanno anche alle
spalle degli studi scientifici che le convalidano.

Tuttavia dobbiamo far presente che tali descrizioni sono state formulate solo
di recente dalle Scuole più contemporanee mentre negli antichi testi queste
specifiche non vengono mai menzionate.
Anticamente il tema della costituzionale fisica umana veniva infatti delegato
all'arte medica dell'Ajurveda, essa ovviamente approfondiva la sua ricerca
partendo dai Principi primi della Metafisica che abbiamo conosciuto.

Di fatto tutti i trattati delle Scuole classiche presentano i Chakra limitandosi a


descriverne solo i Principi metafisici che li strutturano e le distinte qualità
riassunte nei loro simboli.
L'argomento dei Chakra era infatti trattato molto brevemente e non era
considerato importante in quanto fine a se stesso bensì come formazione
basilare per introdurre poi lo Studente a conoscere la struttura funzionale dei
nostri Corpi psichici.
L'intero processo educativo era infatti concepito con lo scopo di fornire al
candidato gli strumenti necessari per comprendere i propri processi mentali e
proseguire poi nella mistica ricerca del nostro vero Sé.

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La Scienza Metafisica e la struttura dei Chakra

Volendo rimanere fedele alle tradizioni originali e ai loro percorsi di


Conoscenza, mi sono perciò limitato a riportare le caratteristiche più salienti
dei Chakra che le antiche scuole riconoscono loro.

Voglio comunque assicurare i Lettori che anche senza aver menzionato le


varie relazioni che i Chakra hanno con le nostre funzioni fisiche non vi sarà
nessuna perdita nel nostro percorso di formazione.
Al contrario seguire gli antichi tracciati ci porterà senz'altro a scoprire gli
aspetti più profondi e interessanti a cui queste Sapienze vogliono condurre
l'Essere umano.
Quando presto andremo a scoprire in che modo le dinamiche funzionali della
nostra psiche poggiano sui Chakra, avremo senz'altro modo di comprendere
quanto questa tematica sia davvero affascinante e coinvolgente.

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le meccaniche delle nostre Strutture energetiche.

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