Arvenotce D
IL DIBATTITO
SUL «CAPITALE IN GENERALE»
Soxaano
DL, Pana ras D..1 La potisone di Rosdolsky D2 La pos
lone di Vygodshi.D.1.3. La possione di Reichel D2, Socowos
"st, D2.1-La posiione di Jab/Nictzold.D 22. La poisoned
M, Milles. D23. La posiion di W. Schware: D231 I lavoro
saleristo; 232, Carumalcone; 2.3.3 La rprodicione seve.
1 conplession D3. Vaxerazioxt Dit. moATIEO
I problema del «capitale in generale» emerse alla
fine degli anni °60 in seguito alla pubblicazione dell ope.
ra di Rosdolsky [Rospoisky, 1968] su storia e genes
del Capitale, Esso 2 stretamente legato alla questione
(9 del progetto dei sei libri, (i) del piano dastrazione
della teoria del captale (i) del cambiamento del pia
‘no complessvo. Si tratta evidentemente di wna catego-
ria centrale
1 dibatito si @ articolato in due fasi™.
Dil, Prima ase
D.L.A. La posiione di Rosdoleky
Per quanto riguarda lo sviluppo del progetto del
Capitale, secondo Rosdolsky, i piani fondamentali sono
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Jy, 1986 Rope ee, Kocan, 1986] Ei aaa, id che allan
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26
due: il primo, risalente al 1857 [sintetizzato in E); i
secondo, del 1865, la struttura del Copitale come lo
conosciamo nella «veste definitiva» (1.
La sua tesi & che la riduaione al primo libro del
progetto originario fece «i che molti temi destinati ad
alee sezioni, inisero in ess0, in particolae il lavoro sa
Tariatoe la rendita fondiavia. 1! piano complessivo si sa
rebbe cosi ridotto alla tratazione del «capitale in gene-
rales, ampliato da alcuni argomenti delle altre sezioni
Essendo avvenuta la «rottura» soltanto nel 1865,
primi due manosertti preparatori al Capitale (il Mano-
Sertto 1837/58 ed il Menorerito 1861/63) sarebbero stati
stesi sulla base del piano originario incentrato sul «ca-
tale in generale».
‘Ad un primo sguardo, sostiene Rosdolsky, la strut
tra dei Grundvisse e quella del Copitale potrebbero sem-
bate coincidenti, «ma un'impressione fallace, perché,
diversamente dall‘pera pit tarda, il Primo Abbozz0
si limita deliberatamente allanalisi del «capitale in ge
nerale» e quindi prescince da molte questioni che solo
il Capitale alfeontera tratandone a fondo» [RosooLsky,
1968, p. 34]. Nel Capital vuttavia, per quanto riguarda
‘ed il I libro, non si farebbe altro che sviluppare gli
sponti dei Grundrsce,cioé ampliare determinatipassapsi
senza stravolgere la strurura concettuale.
Nel manoscrtto del I libro del 1863/65, si vedreb-
be come «!'originaria distinzione di principio fra analisi
dl «capitale in generale» e analisi della concorrenza
viene lasciata cadre, ma ei non esclude che dati pro-
blemi debbano essere ancora fatti oggetto di uno studio
apposito della concorrenza» [Rospo1sky, 1968, p. 42)
Poste tli premesse Rosdolsky passa all'analisi del
cambiamento iniziando appunto con la categoria di «ca-
pitale in generale». Nel progetto defintivo essa verreb-
be allo stesso tempo allargatae ristreta: «infatti, men:
27tre i due prim libri del Capitale non si spingono sostan-
ialmente oltre Vanalisi del «capitale in generale», nel
Ii tems della concorrenza, del credito e del capitale
azionario vengono inserti nella trattazione - e appunto
nelfordine originariamente previsto.
Qui, dungue, si dimostrerebbe che la rigida separa
ione delle categorie secondo il piano originario era
soltanto uno strumento metodologico di astrazione che,
come tale, poteva essere abbandonato una volta con.
dotto a termine l'assunto principale: I'analisi del «capi
tale in generale»» [Rospoisky, 1968, p. 63).
Questa categoria, secondo Rosdolsky, esprime la
‘natura concettuale del capitae indipendentemente dal
la relazione con altri capital (owvero la concorrenza): si
‘atta della quintessenza del Copitale. Cosi «come il
Robentwurf, cos il Te il I libro del Capitale non van:
ro, in fondo, olte Vanalisi «del fenomeno della forma:
zione del capitale nella sua purezza» e,rispettivament
del processo di circolazione e di riproduzione nella su
‘forma fondamentale», ridotto alla sua pit «asteatta
cespressione» .. La vera e propria differenza metodolo-
ica inizia soltanto col Libro Ill» {Rospotsky, 1968, p.
76). I proftto medio esula infati dal contesto generale
dll capitale, proprio perché si forma in base allintera
ione det capital
La distinzione fondamentale fra i due progetti si
definisce quindi sul rapporto di «capitale in generale» ¢
-«molticapitalin. Tuttavia, non si pud parlare di stravol
gimento metodologico nel piano definitivo, in quanto
in entrambi i casi lo scopo & mostrate le leg essenziali
per dar ragione del fenomeno.
Rosdolsky riassume cos i cambiamento: il proget:
to dei libri IV-VI non fu mai fatto cadere, «il vero ¢
proprio cambiamento di piano pud quindi sifeirsi uni
camente ai libri» LI, e consistette nel fatto che il
28
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TRosposky, 1968p. 80)
D.L.2. La posizione di Vygodskij
\Vygodskij@ stato il primo « porre il problema del
‘ccapitale in generale sulla base della lettura compless-
‘va dei manoscriti preparatori al Capitale
29La sua tesi@ che eon il Manoscritto 1861/63 si ebbe
‘una rivoluzione nella strurtura concettuale del capitale:
‘mentre lavorava a questo manoseritto Marx giunse alla
decisione di elaborare il Capitale nella struttura poi
definitiva. La lettera a Kugelmann del 28/12/°62 testi
‘monia che «proprio mentre finiva di lavorare alle Teo-
rie sul plusvalore, dunque, Marx pensd di scrivere il
Capitale come un'opera organican (V¥GonsKi}, 1967, p.
136]. Ileambiamento ruotd intorno al , cid non & preciso; tale astratta conceaione
doveva essere integrata dall'analisi dei rapporti reali
‘come la concorrenza, il ereito, ecc., ma cid mostra solo
che il concetto di acapitele in generale» non coincide
affato con quello del wcapitale come tale.
capital in generale non prevede la concorrenza,
‘ma @ pensato in modo tle che lo sviluppo dialettco
‘port al suo superamento nella concorrenza (eft. M. MOL-
Lu, 1978, pp. 62s.]. Quindi «La prova della connessio.
ne organica della concorrenza, del credo cosi come della
proprietaterriera e del lavoro salariato col plusvalore,
permette di comprendere che i! eapitale non si trova
pili nella fase diveniente ma che & entrato in relazione
reciproca con altri capitali, dunque che ha Iuogo un
movimento reale. Questo nuovo livello nello sviluppo
viene considerato meno importante di quello
‘con Io sviluppo successivo della teoria (lo svolgimento
ulteriore della categoria del profitto), anche a costo di
spezzare la trattazione del «capital in generales in due
libri divers
Llabbandono di questa categoria come intelaiatura
della struttura complessiva era per alto incoraggiata,
dallinserimento dei capitoli sul salario sullaccumul
aione e sulla riproduzione sociale complestiva che gia,
secondo Schwarz, avevano «rottom i limiti del «capitale
in generale»,
‘Nel complesso «lnfatt il «capitae in generale» non
2 pid il punto di vista decisivo nella strutara dello svi
lupo categorile, sebbene sia in essa sempre operante
(OW. Scunwanz, 1978, p. 282]; la centaliti ottenuta dal
‘apporto capitate proftto non ba nulla a che vedere con
la presenza del «capitale in generale» nello sviluppo.
categoria.
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D3, VamurazionE pet, Barriro
Abbiamo visto che sostanzialmente si scontrano fra
loro due posizioni che possono essere schematicamente
riassunte come segue: da una parte €'@ chi sostiene che
i concetto di capitale in gererale sia stato modificato
con l'inserimento al suo interno di categorie che origi-
pariamente non ne facevano parte e che quindi per que-
sto motivo sia stato abbandonata (le categorie in que-
stione sarebbero concorrenzt ~ prevalentemente ~,c1
dito, rendita e salario); dall'altra si sostiene che non &
alfato vero che la categoria scompare: il rapporto capi-
tale in generale/concorrenza resta sempre vigente, cam-
bia solo 'asse espositivo e quindi il capitale in generale
non é pia la categoria fondamentale. Questa seconda
posizione richiede perd che si dia ragione di alcune
categorie, come 'accumblazione e la riprocuzione s0-
ciale complessiva, che adesso, a differenza di prima, si
trovano dentro al capitale in generale,
La tesi che qui si sostiene & che in entrambe le
posizioni c’é del vero, ma che in sostanza sono entram-
be sbagliate. L’analisi di Schwarz sintetizaa a mio pa-
rere questa situazione in modo particolarmente effica-
ce ¢ questo & un importante mest. Ma proceiamo
Nel Manosertto 1857/36, Marx distingue Varticola
tone logica del concetto di capitale in: generale/uni
versal, particolare e singolare, in piena conformita con
Ia suddivisione del «concetto in generale» della Logica
hegeliana. Su questo concordano praticamente ttt.
La distinzione fra generale e particolare, anche su
‘questo il consenso & pressoché unanime, consiste nel
passagzio dall'analisi dalla quintessenza del captale allo
studio dei molti capital’ in relazione fra loro, ossis
aTconcorrenza. Per poter parlare di abbandono di questa
struttura, bisogna dimosteare che nel Capitale a stampa
tale relazione non esiste pit.
Se & veto, come sostengono i fautori della prima
tesi, che solo con il Manosertto 1861/63 Marx elabora
una teoria della concorrenza (solo nella sua forma pitt
strata) & altrettanto vero, come sostengono i fautori
della seconda tesi, che essa segue la traformazione del
capitale in «capitale e profit» e quindi, in questa for
:ma, rispetta impianto del Manoserito 1857/58, Schware
{anche Miller) ha quindi buon giuoco nel mostrarlo,
Se quest ultima considerazione & vers, allora, nom 2
1a teoria del prezzo di produione che mette in cris i
concetto di capitale in generale, Da questo punto di vista
i sostenitori della seconda tesi hanno, a mio patere,r
sgione: la concorrenzae le altre categorie non sono inglo
bate all'interno del capitale in generale, ma lo seguono
in perfettaconformita al piano del Manoscritto 1857/58,
Se, come sembra plausibile, non si pud parlare di
ingerimento della concorrenza, sorgono dei problemi
quando si deve dare ragione di altre «aggiunte» al’
terno del capitale in generale: categorie come l'accumu:
lazione ela riprodusione sociale complessiva, che prima
nnon vi appartenevano, adesso si colloceno prima del
rapporto capitale/proftto. W. Schwarz cerca di rsolve:
re il problema sostenendo che, sebbene queste catego-
rie come il capitolo sul salario, non facciano propria
mente parte del eapitale in generale dal punto di vista
dello svolgimento concettuale (quindi Ia loro introdu:
one @indebita), esse non conteaddicono il metodo dello
svolgimento dialettico; sono sostanzialmente accessorie,
Se le cose stessero effertivamente cos) perd, quale
sarebbe allora la struttura logiea del modello? E. quale
258
la metodeloia di svilppo? Anche se Schwars n0n Jo
tice l'un anal Bice ol conclude che If eaptale
¢ stampa, i fondo, ha ua sutra non spigabe a
vecchiasruturzione roast pre dela itll lo
cx general, sa con dle agate che, anche se non
Sono contaddttorey sno ingistiesbi metodolog
came: tat del eo gn pn
ren, come Feccamulsione ele predzione soc
TSeomplesa. Qual ior santo? Shar ita
2 ive ce la loro appartznnzn al capital in generale €
inpropa
all question ho cerca di dare sisposta in qe
sxo capitol, ancorando da una pare la tatazione dl
Tergomente allo plop lgico complestive dela
lee della merc, lb conduttore dela cerca dal
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