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UN FOLLETTO DISPETTOSO

* Il nonno alle Maldive *

Dal Polo Nord


Babbo Natale Dalla Terra
Dispettolina Maria
Generosella Il nonno
I due Gendarmi Cesarina
Pacchetto Gianni
Pacchino Gennaro
Paccone Lo zio Michele
Elfo ammaestratore di renne Silvano
RFP

******************************
Copione teatrale originale
- SCENA I - ( Entra in scena Babbo Natale con tre pacchi in mano ed inizia a sistemarli
nei sacchi)
Narratore: È l’ antivigilia di Natale. Al Polo Nord fa molto freddo. Babbo Babbo Natale: Per tutte le renne del Polo Nord! Tra due giorni è Natale ed
Natale, nella sua casa calda ed addobbata a festa, sta preparando i regali da io sono ancora in alto mare con i regali! Dovrò sbrigarmi se non vorrò
distribuire la notte successiva nelle case di tutto il mondo. È un uomo molto lasciare il mondo intero senza doni!
buono, tuttavia, il peso degli anni comincia a farsi sentire e con lui gli (Entra in scena Dispettolina)
acciacchi iniziano ad essere sempre più visibili. Ormai, il nostro povero Dispettolina: Cosa ti preoccupa, Babbino caro?
Babbo non vede quasi più e, inoltre, sente poco dall’orecchio sinistro. I BN: Ah! Sei tu! Meno male che sei arrivata! Dammi una mano, per favore!
folletti lo hanno sempre aiutato, ma ora sono diventati davvero Hai con te la lista dei doni?
indispensabili. Quest’anno poi, Babbo ha deciso di farsi dare una mano D: Certo, Babbino! Eccola qui pronta per te! (Caccia da dietro alla schiena
anche con la lista delle consegne ed ha scelto, come aiutanti, due folletti: una lista lunghissima). Vuoi controllarla? O ti dico direttamente i nomi dei
Dispettolina e Generosella. bambini più buoni?
BN: No, fai tu… Sai che io non vedo tanto bene… (Esce di scena e, dopo poco, escono anche gli altri due.)
D (rivolta al pubblico): Non sa che cosa gli ho combinato! Ho invertito i
nomi dei bambini ed ora lui sta preparando i regali per i cattivi che crede
che siano i più buoni della terra! Un vero sballo! Pensate alle facce di quei
poveri cetriolini buoni quando vedranno sotto i loro alberi solo regali da - SCENA II -
due soldi! E pensate, invece, ai cattivi che si sveglieranno ricoperti di doni
magnifici! Mi sembra giusto… sì, sì… infondo… basta con questa tranquillità, Narratore: È l’ antivigilia di Natale. Al Polo Nord fa molto freddo e nella sala
generosità, bontà, nobiltà, magnanimità… che poi chissà perché queste del ghiaccio c’è chi sta per prepararsi a vivere il proprio grande momento
parole finiranno tutte con l’accento sulla “a”…? natalizio.
BN: Dispettolina, ma con chi parli? Non starai mica impazzendo? (Entrano in scena i tre pacchi regalo, Pacchetto, Pacchino, Paccone)
D: No, no, Babbino, eccomi… eccomi… (al pubblico) ora vado da lui prima Pacchetto: Ragazzi, ma voi non capite! Abbiamo il ruolo principale nello
che si insospettisca, povero tontolone! spettacolo di Natale!
BN: Allora, su, iniziamo con i nomi… Pacchino: Ma che dici? Dobbiamo fare solo un misero balletto!
D: Sì, sì, ecco pronta la lista… Vado? Allora: Pacchetto: Sì, ma il “balletto misero”, come dici tu, sarà trasmesso in polo-
Michelino Piagnucoloso visione, ti è chiaro il concetto? Po-lo-vi-sio-ne! Ci vedranno tutti!
Giovanni Velenoso Paccone: Io non ho capito. (A Pacchino) Chi è che ci vedrà?
Stefano Lagnoso… Pacchino: Tutti! Ma allora sei sordo!
(Intanto poco lontano entra Generosella che tende l’orecchio ad Pacchetto: Su, dobbiamo iniziare le prove. Impariamo almeno i passi chè,
ascoltare…) poi, alla canzone ci pensiamo con calma.
Franceschina Noiosa Paccone: Senti, Pacchetto, io non voglio contraddirti, ma non è che mi
Mariuccia Impertinente… piaccia tanto questa idea del balletto. Non sono capace! E poi, guardami,
Generosella: (furiosa) Ma Babbo! Possibile che tu sia diventato così sordo? sono una mongolfiera!
Non senti che sta leggendo i nomi dei bambini cattivi? Pacchino (a Paccone): E smettila! Stai sempre a lamentarti! Non vedi che
D: Eccola qua… è arrivata Generosella Fastidiosa! Che vuoi? sei un figurino! E poi nel pacco più grande, si sa, ci sono i regali più grandi.
G: Babbo, ma sentila! Ti sta leggendo la lista sbagliata! Dovresti essere contento!
BN: Cosa dici mai? La lista l’ho compilata io personalmente! Come ti salta Paccone: Sarà! Ma io non sono mica tanto convinto!
in mente? (compiaciuto) Uh! Ho fatto una rima! Ma come sono bravo! Pacchetto: Allora? Avete finito di fare chiacchiere? Vogliamo iniziare, per
G: Babbo, per favore, ricontrolla tutto, prima che sia troppo tardi… favore? Abbiamo troppo lavoro e poco tempo! Babbino non sarà contento
D: Senti, fatti gli affari tuoi! Questo è un lavoro che stiamo facendo io e di voi, se non farete una bella figura e sapete cosa succede, quando
Babbino, lasciaci in pace e vattene! Babbino non è contento?
BN: Su, dai, Generosella, vai a preparare le renne e la slitta… Pacchino: Sì, ci spedisce dai bambini cattivi!
G: Ma Babbino… (a D) ti smaschererò… questo giochetto non durerà ancora Paccone: Io non voglio andare dai bambini cattivi! Vi prego!
a lungo…
Pacchetto: E allora, muoviti! Smettila di perder tempo e diamoci da fare! (Entra in scena Gianni)
Faccio partire la musica! Gianni: Che succede? Sento strillare da casa nostra. Ah, Cesarina, tu stai
(Accende lo stereo ed inizia la canzone “All I want for Christmas” (???). qui…
Pacchetto spiega agli altri due i passi. Paccone è evidentemente C: Eh! Sì, sentivo strillare e allora sono venuta correndo… La povera Maria
imbarazzato. Al termine della coreografia i tre escono di scena sfiniti). non ce la fa più…
M: No, non ne posso più! Io non ce la faccio più! Non ce la faccio più! E lavo
e stiro e cucino e lavo e stiro e corri di qua e corri di là e scappa e prepara…
- SCENA III - no, questa vita non fa per me io non ne posso più. Io me ne vado! Me ne
vado! Me – Ne – Va – Do!
Narratore: Intanto, molto, ma molto, ma molto lontano c’è una famiglia… (Intanto Cesarina le fa il verso)
beh, forse dire famiglia è un po’ esagerato, c’è un gruppo di persone che si G: Si, Maria, tu hai ragione, ma non puoi fare così. Il nonno è anziano, è
prepara per il Natale… Oddio, forse anche questo è un po’ esagerato… vero, ma è ancora in forze!
diciamo che c’è un gruppo di persone in una casa addobbata per il Natale… M: E certo! Lui è in forze! Sono gli altri che impazziscono!
Ecco, così va meglio… (Il nonno : Voce Fuori Campo – Maria! Mariiiiiiiiiiiiiiiiia!)
(Entra in scena Maria con una cesta di panni sporchi in mano) M: Eccolo! Ricomincia! No! Basta, basta! Io non ce la faccio più! Non ce la
Maria: Non ne posso più! Non ne posso davvero più! E lavo e stiro e cucino faccio più! E lavo e stiro e cucino e lavo e stiro e corri di qua e corri di là e
e lavo e stiro e corri di qua e corri di là e scappa e prepara… no, questa vita scappa e prepara… no, questa vita non fa per me io non ne posso più. Io me
non fa per me io non ne posso più. Io me ne vado! Me ne vado! Me – Ne – ne vado! Me ne vado! Me – Ne – Va – Do!
Va – Do! (Intanto i due le fanno il verso)
(Entra in scena Cesarina) G: Va bene, Cesarina, che dici? Andiamo? Tanto qui è sempre la solita solfa!
Cesarina: Ma che succede? Sento gridare da stamattina! E che sarà mai? C: Sì, sì. Maria, noi andiamo. (Il nonno : Voce Fuori Campo – Maria!
Maria, Maria, che hai fatto? Figlia mia, dimmi che hai fatto! Mariiiiiiiiiiiiiiiiia!). Andiamo, andiamo. È meglio.
M: Ah! Commarella mia, se solo sapessi come sono stanca! Io non ce la (I due escono)
faccio più! Non ce la faccio più! E lavo e stiro e cucino e lavo e stiro e corri (Maria si mette seduta, mentre il nonno continua a chiamarla. Prende un
di qua e corri di là e scappa e prepara… no, questa vita non fa per me io non foglio ed una penna ed inizia a scrivere)
ne posso più. Io me ne vado! Me ne vado! Me – Ne – Va – Do! M: Ah! Ma adesso gli faccio vedere io! Vediamo se c’è un po’di giustizia!
C: Ma perché fai così? Scriverò a Babbo Natale! Ebbene sì. (Al pubblico)E che ridete? Io ci credo
M: Il nonno, Cesarina, il nonno! È diventato impossibile! Sapevo che l’età, ancora. Anzi, se mi esaudirà, ci crederò per sempre! Altro che leggenda!
gli acciacchi, la noia, la solitudine lo avrebbero cambiato, ma non pensavo Quello esiste davvero! Ridete, ridete! Tanto! Allora… iniziamo…
così tanto! È diventato tremendo! Mi chiama ogni cinque minuti. Lo senti? (Intanto il nonno continua a chiamare sempre più insistentemente. Ad un
Dovresti sentirlo anche tu, qui le pareti sono fatte di cartone! Io gli voglio certo punto, mentre Maria è intenta a scrivere la sua lettera, il nonno
bene, gli sono grata, lui ha fatto tanto per me da quando sono rimasta sola, compare alle sue spalle silenziosissimo. Le arriva vicino all’orecchio.)
ma adesso è troppo! E quando è troppo è troppo! Nonno: Mariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia!
M: (sbigottita) Nonno! Oddio! Un infarto! Mi è venuto un infarto! M: Ah, Gennaro, non ti preoccupare… Vieni, vieni, vedi che sto facendo…
N: Ma che? Sei diventata sorda? Sono due ore che ti chiamo! G: Una lettera a Babbo Natale? Maria! Ma credi ancora alle favolette! E
M: Dopo che mi hai urlato nell’orecchio certo che sono diventata sorda! Ma poi… Che gli hai chiesto? Un biglietto di sola andata per le Maldive? Per tuo
che vuoi? Che vuoi? nonno? Ma Maria! E che ci deve fare?
N: La pillola. M: Beh, lui, intanto, se ne va e fa una morte felice in quel paradiso e poi…
(Il nonno si mette seduto. Maria si alza e gli prende una pillola con un po’ senti Gennaro io non ne posso più! Io non ce la faccio più! Non ce la faccio
d’acqua. Gliela porge, poi, torna a sedersi.) più! E lavo e stiro e cucino e lavo…
N: Mariiiiiiiiiiiiiiia! G: Si, si Maria, ora basta, però. Comunque, ti auguro tanta fortuna e che
M: Ah! Ma allora mi vuoi vedere morta! Che vuoi? Che vuoi? Babbo Natale ti ascolti! Anche se io non ci credo! Ora scendo, torno in
N: Una caramellina, quella pillola era amara! guardiola. Se ti serve qualcosa, chiamami.
M: Ma se le pillole si ingoiano, come fai a dire che era amara? Comunque, M: Va bene, grazie.
eccoti la caramella! G: E voi, zio Vincenzo… fate il bravo che questa vi manda a morire alle
(Gli mette in mano la caramella e torna a sedersi.) Maldive!
N: Mariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia! N: Dove?... Mah! Questa è proprio strana…
M: (esasperata) Che c’è? Che vuoi? Che vuoi?
N: L’ho ingoiata!
M: Cosa? - SCENA IV -
N: La caramella! Me ne dai un’altra?
M: Ah! (mentre si alza per prendere la caramella) Basta, basta! Io non ce la Narratore: Intanto la lettera di Maria, anche se con l’indirizzo sbagliato, è
faccio più! Non ce la faccio più! E lavo e stiro e cucino e lavo e stiro e corri giunta nelle mani del folletto giusto… Dispettolina ha già aggiunto il nome
di qua e corri di là e scappa e prepara… no, questa vita non fa per me io non di Maria nella lista dei bambini buoni… ehm… cattivi a cui andranno i regali
ne posso più. Io me ne vado! Me ne vado! Me – Ne – Va – Do! richiesti… ma…
(Il nonno le fa il verso) D: Allora Babbino, c’è una richiesta dell’ultim’ora da parte di una bambina
(Bussano alla porta. È Gennaro, il portiere del palazzo) buonissima! Pensa, pensa, che vuole regalare al nonno un biglietto per le
Gennaro: Maria, ma che è successo? Sentivo gridare… Maldive per fargli realizzare il sogno di tutta una vita!
M: No, Gennaro, mio nonno mi sta togliendo la salute! Io non ce la faccio BN: Oh! Che pensiero incantevole! Provvedi subito, Dispettolina a metterlo
più! Non ce la faccio più! E lavo e stiro e cucino e lavo e stiro e corri di qua e nel mio sacco! Ma non confonderti! Quest’anno, stranamente, sono molti
corri di là e scappa e prepara… no, questa vita non fa per me io non ne di più i bambini da premiare con regali meravigliosi!
posso più. Io me ne vado! Me ne vado! Me – Ne – Va – Do! D: Certo, babbino! Provvederò subito!
(Il nonno e Gennaro le fanno il verso) (al pubblico)
G: (al nonno) Zio Vincenzo, ma voi non la dovete stressare questa povera D: Io sono davvero terribile! Lui ci è cascato come un pollo!
figlia! Questa, un giorno o l’altro, se ne va di testa! (Entra, intanto, Generosella seguita da due folletti poliziotti.)
N: Ma io non le ho detto niente! Le ho solo chiesto una caramella! G: Arrestatela! Lei è la cattiveria in persona!
BN: Generosella, adesso basta! Ma è possibile che tu sia diventata così G: Non preoccuparti, Babbino, basta che tutto sia finito per il meglio… Ora
invidiosa? mettiamoci al lavoro! Dobbiamo invertire i sacchi!
G: No, Babbo, per fortuna, io sono rimasta l’unica normale qui! Questa BN: Sì sì… Se a Natale mancherà allegria non sarà certo per colpa mia! Uh!
vipera ha invertito tutti i regali! Ho fatto una rima! Ma come sono bravo!
D: Ma che dici? Tu sei solo gelosa di me perché io sono bella, intelligente, (Entra in scena l’ammaestratore di renna con Renna Furiosa Parlante).
simpatica, interessante… e tu sei solo una mummia! Amm: Babbino caro, non se ne può più! Questa renna è dispettosa, odiosa
G: La mummia, allora, dal Pianeta delle Mummie, ti dimostrerà che tu sei ed oggi, senti senti, ha iniziato a sputacchiare su di me!
una vipera impicciona! Forza, gendarmi, parlate! Renna Furiosa Parlante: Babbino, non è vero! Io parlerò solo in presenza
Gendarme 1: Sì, signor onorevole onoratissimo maestà conte principe del mio avvocato! Questo ammaestratore è una bestiaccia! Non capisce
eccellenza Babbo Natale, Generosella ha ragione! Abbiamo le prove! nulla!
Gendarme 2: Abbiamo trovato una lettera di una cattivissima ragazzina che BN: Basta! Ma cosa vi prende? Dov’è finita la magia del Natale! Cosa siete
vuol mandare suo nonno a morire alle Maldive e sappiamo che lei ha già diventati tutti? E tu, ErreEffePi, da quando, lo scorso Natale, ti ho regalato
fatto il biglietto! il dono della parola, non sei più lo stesso! Ieri hai preso in giro il custode,
BN: Ma… ma… non è possibile! l’altro ieri hai insultato le tue colleghe renne, oggi, l’ammaestratore! Cosa
G: Ancora? Non ti basta? Allora.. andate avanti, gendarmi! devo fare con te?
G1: Beh, sì… allora signor onorevole (Dispettolina gli fa il verso) Amm: Babbino, propongo una punizione esemplare!
onoratissimo maestà conte principe eccellenza Babbo Natale, sulla scorta di RFP: Ma che punizione! Ma vedi ‘sto elfo puzzone!
questa lettera abbiamo fatto ricerche in archivio ed abbiamo scoperto che… BN: Basta! Va bene, deciderò io. Non potrai più condurre la slitta in testa
che… che… non me lo ricordo più! alle altre renne, sarai relegato in coda a tutti, così vedremo se la tua
G2: Abbiamo scoperto che Dispettolina ha sostituito tutti i nomi dei malvagità si trasformerà in autentica umiltà! Uh! Ho fatto una rima! Ma
bambini buoni con i nomi di quelli cattivi e così… lei sta per premiare tutti i come sono bravo! E adesso, via tutti!
bambini più malvagi della terra con regali bellissimi a discapito dei buoni (Escono tutti di scena e Babbo rimane solo sul palco)
che riceveranno solo doni da due soldi! BN: A Natale sono tutti più buoni, solo io sono costretto ad essere burbero!
BN: Se è così… dobbiamo sbrigarci! E tu (a D) sarai punita! Non avrai più Che vita!
nessun ruolo nella consegna dei regali di Natale… Anzi… Un ruolo l’avrai… (Esce anche lui di scena)
Ecco la tua punizione… Andrai tu stessa a consegnare una busta da parte
mia a quell’impertinente ragazzina che voleva mandare il nonno alle
Maldive! - SCENA V -
D: Ma Babbino! Pietà! Scusa scusa scusa!
BN: Niente pietà per i traditori della magia del Natale!... Voi, (ai gendarmi) Narratore: Ormai, è giunta la notte della Vigilia. A casa di Maria sono tutti
potete andare. Deciderò io cosa fare con lei. E tu, Generosella, scusami, riuniti per il dopo cena. Qualcosa, però, turberà la loro quiete…
perdonami di tutto… (In casa sono presenti Maria, il nonno, Cesarina, Gianni, Gennaro, lo zio
Michele e Silvano).
(Il nonno gioca a carte con lo zio Michele e gli altri, seduti intorno ad una M: Ma! Ma… questo è un buono spesa da cinque euro!
tavolo, giocano a tombola) D: Lo so… E c’è anche un biglietto…
N: Ah! Michè, ti ho battuto un’altra volta! (Maria legge)
Zio Michele: Ma che dici! Tu hai barato! M: “Questo è quello che merita chi, come te, non apprezza ciò che
N: Ma che barato! Io sono più bravo! possiede, anzi, vorrebbe disfarsene come di un giocattolo rotto. Il mio
ZM: Con te non c’è divertimento, che vuoi che non lo sappia? Nascondi le regalo, per quest’anno, è anche troppo, l’anno prossimo… vedremo!”
carte nelle tasche dei pantaloni e poi le tiri fuori al momento giusto! firmato “Babbo Natale”… Oddio! Come sono sfortunata! Ma… Io non ce la
N: Chi? Io? (casualmente gli cade una carta dalla tasca…) faccio più! Non ce la faccio più! E lavo e stiro e cucino e lavo e stiro e corri
C: Ambo! Natale e l’Epifania! di qua e corri di là e scappa e prepara… no, questa vita non fa per me io non
M: La solita! Ma tu sei troppo fortunata! Solo io non ce la faccio più…. ne posso più. Io me ne vado! Me ne vado! Me – Ne – Va – Do!
GEN: E basta! Finiscila con questa cantilena! È Natale e devi essere felice e (Tutti le fanno il verso)
non pensare ai problemi! Comunque, Cesarina, Dio ti benedica! Hai una D: Su… c’è ancora una speranza! Prova a scrivere alla mia amica Befana!
fortuna incredibile! N: Mariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia!
GI: Dì di no! Ha sposato un santo come me!
C: Sì, il santo… il monaco dei pentiti! – FINE -
S: Un santo, un santo, e pure tu sei una santa donna! Solo io non trovo una
donna santa che mi sposa! Eppure… un’idea ce l’avrei da un po’… (guarda
Maria) Spettacolo per ragazzi scritto da Alessandra Pernolino
M: (con vergogna) Ma dai, Silvano, che dici? … Sono ancora così giovane…
(Improvvisamente si sente un boato, qualcuno si è calato dal camino)
M: Eccolo! È lui! È Babbo Natale! Lo sapevo, lo sapevo! È arrivato! Ora sì
che sarà una bella serata!
ZM: Questa crede ancora a Babbo Natale! Facciamo un’altra mano, va’!
(Entra Dispettolina tutta sporca di cenere)
D: Scusate il disturbo…
M: Entra, entra, prego, accomodati…
(Gli altri la guardano impressionati)
D: Sono qui per te, Maria… Devo darti qualcosa…
M: Ah! Allora esiste! Sì! Esiste! E voi che non ci credevate!
D: Veramente… Io… Ehm… Ecco, questa è la busta…
(Maria apre con foga)
M: Ma! Ma… questo non è quello che avevo chiesto!
D: Lo so…

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