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PENETRAZIONE: sono tanti i modi e non sempre il germe rimane localizzato ed esplica la
sua azione nella zona ove entra; un germe può penetrare attraverso:
· Mucose (via aerea, oro-fecale, apparato digerente, respiratorio, uro-genitale…)
· Placenta (trasmissione verticale cioè madre-feto, sifilide, HIV)
· Cute (ferite, inoculazione con aghi e strumenti medico-chirurgici, punture d’insetti).
Spesso le vie di penetrazione corrispondono con quelle che sono le vie di espulsione del
germe, quali l’apparato respiratorio(starnuti), digerente(feci), genito-urinario(secrezioni
genitali e uretrali), la cute, la saliva, il vomito, latte non pastorizzato etc.
PERIODO DI INCUBAZIONE: tempo che intercorre tra l’ingresso del patogeno
nell’organismo recettivo e la manifestazione dei segni clinici della malattia; è molto
variabile e ad incidere su questo è dove il patogeno agisce, non solo ma anche la capacità
del germe di replicarsi ( es. la tubercolosi polmonare ha come target i polmoni quindi mi
aspetto che il tempo di incubazione sia breve perché il patogeno giunge direttamente agli
alveoli polmonari per via aerea, ma in realtà non è così, il tempo di incubazione è lungo a
causa della replicazione del germe che è piuttosto lenta per cui si raggiunge in tempi
lunghi la carica infettante che la concausa tramite la quale si manifesta la malattia). Si
parla, in seguito all’esposizione e alla penetrazione, di periodo prodromico fin quando
non si ha la malattia, nel senso che compaiono dei sintomi che non sono specifici per
quella malattia; da qui si può andare incontro a malattia o semplicemente infezione, a
morte, ad essere portatore convalescente o cronico. Pertanto anche l’ospite ha bisogno di
difendersi e lo fa attraverso tre diverse linee:
· Barriere naturali (cute, mucose, ghiandole che producono secrezioni varie, la
saliva, la presenza dei saprofiti che sono dei competitori del patogeno e sono
presenti in numero maggiore come E. Coli, il pH acido dello stomaco, il muco, le
ciglia vibratili);
· Immunità naturale (o innata o aspecifica, rappresentata da quelle cellule in grado
di fagocitare, oppure il complemento, un insieme di 30 proteine attivate in diverso
modo e aventi la capacità di intervenire nel momento in cui viene riconosciuto
qualcosa di estraneo attaccandolo e distruggendolo, sia esso un germe o altro);
· Immunità acquisita (deriva dal perfetto riconoscimento di un perfetto estraneo e il
sistema immunitario arriva a differenziare le cellule della memoria e plasmacellule e
da qui tutta una serie di meccanismi che coinvolgono i linfociti T e B).