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UNITA’ DI CARICO
UNITA’ DI TRASPORTO
UNITA’ DI MOVIMENTAZIONE
M.
Lupi
M.Lupi
Lupi
M.,"Sistemi
"Sistemi
"Sistemidi
di
diMovimentazione
Movimentazione PARTE B
MovimentazioneeeeStoccaggio"-
Stoccaggio
Stoccaggio",
- A.A.
A.A.2011/12
2013/14
2015/16,- Università
Univ. di
Pisa,
Pisa
diPolo
Pisa
- Polo
Sistemi
- Polo
Sistemi
della
Logistici
Logistici
Logistica
di Livorno.
didiLivorno
Livorno 1
UNITA’ DI TRASPORTO VIA MARE
Navi RO-RO
Queste navi sono caricate e scaricate con manovre orizzontali (roll on
– roll off ).
Questo tipo di navi
può trasportare: sia
veicoli completi,
autotreni,
autoarticolati, sia
semirimorchi (ma
possono anche
portare contenitori
che vengono
caricati o scaricati
“orizzontalmente”
con mezzi speciali)
Le navi ro-ro sono caratterizzate da
avere grandi portelloni, abbassabili,
che servono da ponti di comunicazione
fra la banchina e la nave. I mezzi si
imbarcano e sbarcano velocemente da
questi portelloni. 3
Nave Ro-Ro tutto
merci
Fonte: Crisalli U.,” Terminali per i trasporti e la
Nave
Logistica”., Università di Roma Tor Vergata.
Passeggeri –
merci (dette
Ro-Pax, ma
anche
semplicemente
traghetti
(ferries); sono
diffuse sulle
linee italiane.
4
Nave Portacontenitori
Sono navi di tipo LO-LO (lift on - lift off) in quanto il carico e lo
scarico avvengono verticalmente (tramite apposite gru di banchina)
5
Le stive delle navi portacontenitori sono progettate per
massimizzare il numero di contenitori trasportati e per permettere
un’agevole movimentazione (scarico,carico) dei contenitori stessi.
Le stive sono costituite da celle in cui vengono stivati i container
da 20 e da 40 piedi.
M.
Lupi
M.Lupi
Lupi
M.,"Sistemi
"Sistemi
"Sistemidi
di
diMovimentazione
Movimentazione
MovimentazioneeeeStoccaggio"-
Stoccaggio
Stoccaggio",
- A.A.
A.A.2011/12
2013/14
2015/16,- Università
Univ. di
Pisa,
Pisa
diPolo
Pisa
- Polo
Sistemi
- Polo
Sistemi
della
Logistici
Logistici
Logistica
di Livorno.
didiLivorno
Livorno 6
Fonte: Stopford M.,Maritime Economics, Routledge, 2009.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 7
Le prime due categorie sono utilizzate nel trasporto “feeder”. La
categoria “handy” (maneggevole) può essere utilizzata su rotte
interregionali dove le caratteristiche dei porti non permettono
dimensioni maggiori: per esempio sono di questo tipo, spesso, le
rotte, nord-sud, Europa-Africa.
La categoria sopra i 3000 TEU è utilizzata per il trasporto marittimo
di tipo “deep-sea” (trasporti marittimi transoceanici). Per la verità
con l’aumento delle dimensioni delle navi portacontenitori utilizzate
sulle rotte di tipo “deep sea” (fenomeno cosiddetto del “gigantismo
navale”) anche la capacità di quelle di tipo “feeder” sta
aumentando.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 8
La tabella mette in evidenza tre tipologie, per questo tipo di navi,
per i commerci a lunga distanza: le “Panamax” (3000-4000 TEU),
le “Post Panamax” (4000-6000 TEU) e le “Very Large Box
Carrier”(VLBC) dette anche “Super Post Panamax” (sopra i 6000
TEU).
Nave “Panamax” ( Il canale però è in corso di adeguamento).
Valori limiti per il passaggio del canale:
lunghezza: 294,1 m; largezza max: 32,3 m; pescaggio max: 12m
Portata limite di una “Panamax” ≈ 4000 TEUS
Le navi piccole invece spendono gran parte del loro tempo nei porti,
in quanto operano su rotte corte, e perciò, in proporzione, non sia ha
una diminuzione percentuale di tempo, con l’aumentare della
velocità, pari al caso delle navi grandi.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 10
In realtà, proprio negli ultimi anni, questa strategia (ossia operare
con velocità considerevole) di utilizzo delle navi di maggiore
dimensioni sulle rotte più lunghe, ed importanti, sta cambiando: in
conseguenza dell’aumento dei prezzi del combustibile, della crisi
economica-finanziari e di un sovracapacità offerta sulle rotte
mondiali più importanti.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 11
Esempio di nave
12
Nave Portacontenitori (schema)
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 13
In una nave portacontenitori la posizione delle celle è identificata
attraverso tre coordinate:
- Bay (“baia”): identifica la posizione delle celle rispetto alla sezione
trasversale, si conta nel senso prora-poppa.
- Row (“pila”, detta anche “ fila verticale”): si conta dal centro della
nave verso sinistra e destra;
- Tier (“tiro” detto anche “ fila orizzontale”, “strato”): si conta dal
basso verso l’alto.
- La “bay” si conta da prora verso poppa con numeri dispari per le
celle dei contenitori da 20’; quando invece due celle da 20’ sono
utilizzate per un contenitore da 40’, la baia è individuata dal numero
pari compreso fra i due numeri dispari indicanti le celle da 20’, una
verso prora e l’altra verso poppa. Per esempio la baia 2 è costituita
dalle baie 1 e 3, la baia 4 non esiste e la successiva baia pari è la 6
che è costituita dalle baie 5 e 7 (vedi figure “slide” 6 e 15).
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 14
Bay 26
Fonte: http://www.containerhandbuch.de/chb_e/stra/index.html?/chb_e/stra/stra_01_03_03.html
Bay 27 Bay 25
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 15
- La “row” (“pila”, detta anche “fila verticale”): si conta dal centro
della nave verso destra e verso sinistra. Si indica con numeri dispari
verso destra e con numeri pari verso sinistra (vedere successiva figura
relativa alla sezione trasversale che si intende vista dalla poppa della
nave). La sezione centrale è indicata con il numero 00; se le ”row”
sono in numero pari, la sezione centrale non viene indicata e la
numerazione inizierà, rispettivamente verso destra e verso sinistra,
con i numeri 01 e 02.
- Il “tier” (“tiro” , detto anche “fila orizzontale”, “strato”): si conta
dal basso verso l’alto. Inizia con il numero 02, che rappresenta un
contenitore stivato nella parte più bassa, e prosegue con i numeri pari
verso l’alto. La numerazione del tiro (fila orizzontale) in coperta
parte dal numero 82 e prosegue con i numeri 84,86,88.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 16
La numerazione 230004, per la nave della slide 6, indicherà un
contenitore da 20’ stivato nella baia 23, nella pila di centro, nel
secondo tiro (fila orizzontale) dal basso. Per un contenitore da 40’
l’analoga posizione sarà: 240004.
L’attività portuale, Compagnia Portuale di Li vorno,
Fonte: Angeletti P. e Costaglioli M.( a cura di),
18
Dal 1996 al 2012, come si può veder dalla figura , la flotta mondiale
delle navi portacontainer è più che quintuplicata.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 19
Fonte: http://www.alphaliner.com/top100/index.php
Today, there are 5,985 ships active on liner trades, for 15,696,360 TEU and
204,663,268 TDW. Including 4,921 fully cellular ships for 15,196,882 TEU
M. Lupi "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio - A.A. 2013/14 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 20
Fonte: http://www.alphaliner.com/top100/index.php
Today, there are 5,960 ships active on liner trades, for 16,697,155 TEU
and 215,155,950 TDW. Including 4,949 fully cellular ships for 21
16,218,591 TEU
Fonte: http://www.alphaliner.com/top100/index.php
Today, there are 5,972 ships active on liner trades,
for 17,693,976 TEU and 225,650,806 TDW. Including 4,989 fully 22
cellular ships for 17,224,205 TEU
Today, there are 5,962 ships active on liner trades, for 18,549,773 TEU
and 234,644,696 TDW. Including 5,012 fully cellular ships 23
for 18,090,994 TEU
Today, there are 6,081 ships active on liner trades, for 20,182,314 TEU
and 252,276,029 TDW . Including 5,151 fully cellular ships 24
Fonte: http://www.worldshipping.org/about-the-industry/liner-ships/container-cargo-capacity 25
World container fleet by size - 2012
Fonte: http://www.worldshipping.org/about-the-industry/liner-ships/container-cargo-capacity
26
Fonte:http://www.worldshipping.org/about-the-industry/liner-ships/container-vessel-fleet
Because most container ship services operate on a weekly basis and call at the same ports every week, each
27
service uses several container ships (generally anywhere from four to twelve) of a similar size. There are
approximately 400 container ship services operating around the world.
Fonte: http://www.alphaliner.com/liner2/research_files/liner_studies/nofleet/Alphaliner-FleetForecast-2014-06.pdf 28
29
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 30
31
Come si può vedere dalle precedenti tabelle, il numero di navi
appartenenti alle categorie maggiori è fortemente aumentato negli
ultimi anni. I dati del 2014 mettono in evidenza la previsione di un
ulteriore incremento nei prossimi anni, in particolare per la classe
13300- 19000 TEUs. I dati del 2015 ribadiscono questo incremento e
mettono in evidenza che è la classe 18000- 20000 quella per la quale,
nei prossimi anni, è previsto il maggiore incremento percentuale: 49,3
%.
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Trasporto via mare di “transhipment” (ciclo
monomodale complesso) che cosa è:
Porti feeder: “alimentano” Porti feeder:“ sono alimentati
l’Hub ” dall’ l’Hub
Nave “mother”
Hub1 Hub2
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 33
Fonte: Evergreen Website.
Rotte “Round the world”
HUB
LINEA MOTHER
2006.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 35
Esempio di rotta “pendulum” della OOCL (Orient Overseas
Container Line).
Lupi
M.
M.Lupi
Lupi
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"Sistemi
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di
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Movimentazione
MovimentazioneeeeStoccaggio"-
Stoccaggio
Stoccaggio",
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Pisa
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- Polo
Sistemi
della
Logistici
Logistici
Logistica Livorno 36
di Livorno.
didiLivorno
L’affermarsi delle rotte “Pendulum”, rispetto alle iniziali “Round The
World”, per le quali non esisteva il vincolo del passaggio dal Canale di
Panama (che però è attualmente in corso di adeguamento), ha aperto la
strada, per le navi “mother”, alla crescita dimensionale : fenomeno
cosiddetto del “gigantismo navale”.
Le compagnie armatoriali hanno ordinato navi dalla capacità sempre
più elevata con costi operativi/teu minori. Queste, comunque, si sono
affermate anche su rotte per le quali non esiste una aliquota,
consistente, di “transhipment”.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 37
Si sono prima sviluppate le portacontainer “Super post panamax” che
prima arrivavano a circa 13000- 15000 TEUS.
Classe “Emma
Maersk” (2006):
≈13000TEUS
(pescaggio ≈ 15,5 m)
Fonte: http://rotterdamhaven.web-
log.nl/photos/uncategorized/2008/09/30/emma_maersk.jpg
38
Classe “MSC Daniela”
Fonte:http://www.marinetraffic.com/
Called the
‘Triple-E’ class
for the three main
purposes behind
their creation —
Economy of
scale, Energy
efficient and
Environmentally
improved
41
“The Triple-E will produce 20 percent less CO2 per container moved
compared to Emma Mærsk and 50 percent less than the industry
average on the Asia-Europe trade lane. In addition, it will consume
approximately 35 percent less fuel per container than the 13,100 TEU
vessels being delivered to other container shipping lines in the next
few years, also for Asia-Europe service” (Fonte: Maersk Line, 2013).
Triple E
Fonte:http://www.worldslargestship.com/the-ship/#page/efficiency
Emma Maersk
44
Fonte: http://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABateaux_comparaison2_with_Allure.svg (accesso novembre 2013)
Fonte: James T., “ Cruise ships: is bigger, better?”,vol. 7, issue 3, march 2012
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 45
(Tipo Emma Maersk)
46
Fonte : Jean-Paul Rodrigue , The Geography of Transport Systems, Third Edition, Routledge, New York, 2013..
Economie di scala rispetto
alle dimensioni del mezzo per
le navi portacontenitori
Costi di spostamento di un
contenitore al variare della
capacità della nave
portacontenitori
47
Riassumendo le rotte operate dalle compagni di trasporto marittimo di
contenitori (in particolare quelle est-ovest) si possono dividere in :
1) End to end routes 2)Pendulum routes
3) Round the world routes
Fonte: Shubham Gawade, North Atlantic ocean route and round the world trade
route concept., slideshare.
48
Nel caso delle rotte end to end, la nave “va avanti e indietro”, con
servizio schedulato, fra due continenti.
Nel caso delle rotte pendulum la nave “va avanti e indietro” fra tre
continenti, con il continente situato nel mezzo che agisce come
fulcro: esso è direttamente collegato agli altri due, mentre questi
ultimi sono collegati solo indirettamente.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 49
Rotta di tipo “end
to end ” : un’unica
fermata nel
Fonte: https://www.maerskline.com
Mediterraneo,
Gioia Tauro.
11 porti “toccati”
Con un round trip voyage
di 56 ci vogliono 8 navi
per realizzare la
frequenza “usuale” di un
passaggio ogni settimana:
8/56=1/7 (un passaggio
ogni sette giorni) 50
Rotta di tipo
“pendulum” :
Fonte: https://www.maerskline.com
un’unica fermata nel
Meditterraneo,
Algeciras.
Vi è una forte
competizione per il
ruolo di “Hub” di
transhppment fra
diversi porti del
Mediterraneo
51
Porti Hub del Mediterraneo (in rosso). Sono però in forte sviluppo i porti
Hub nel Nord Africa, in particolare: Port Said (Egitto) e Tanger Med
Port (Marocco).
VENEZIA
GENOVA TRIESTE
RAVENNA
LA SPEZIA
LIVORNO
SALONICCO
MARSIGLIA
HAYDARPASA
BARCELLONA
TARANTO
BALEARI IZMIR
MERSIN
VALENCIA LATAKIA
ALGECIRAS LIMASSOL
CAGLIARI
NAPOLI BEIRUT
ALGERI HAIFA
SALERNO ASHOD
PORT SAID
PIREO
GIOIA TAURO DAMIETTA
MALTA
Porti Hub italiani: Gioia Tauro, Taranto, Cagliari. Questi porti
O/D HUB (TRANSHIPMENT)
ALESSANDRIA
19 porti “toccati”
Negli ultimi anni, i tempi sulle rotte delle grandi navi portacontenitori
sono cambiati.
Con un round trip voyage di 84 giorni ci vogliono 12 navi per realizzare
la frequenza “usuale” di un passaggio ogni settimana: 12/84=1/7 (un
passaggio ogni sette giorni). 54
Formula cosiddetta dell’”ammiragliato” (in Italia):
Dal peso della nave, espresso dal suo dislocamento, dalla resistenza
al moto della carena, che dipende dalle proprietà del fluido, dalle
dimensioni e dalla forma della nave (resistenza che varia,
approssimativamente, con il quadrato della velocità della nave),
posso ricavare la potenza necessaria a muovere la nave ad una certa
velocità (valida in prima approssimazione):
P=D2/3*V3/C
D: dislocamento V: velocità C: coefficiente di forma
Se passo da 23 a 18 nodi
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3
18
3
V
P2 = P1 = P1 = 0,48 P1
2
3
V 1 23
Quindi diminuendo la velocità del 18-23/23 = 22% la potenza
assorbita si è più che dimezzata.
Posso scegliere, per assicurare un certo servizio settimanale, di usare
meno navi, facendole girare più velocemente, o più navi facendole
andare più piano.
Questa tecnica, di diminuire i costi a scapito della velocità, è detta,
nel trasporto marittimo, dello “slow steaming”.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 56
Fonte: Notteboom T. E., Vernimmen B., “The effect of high fuel costs on liner service configuration in
container shipping ”, Journal of Transport Geography, 17, 2009, 325-337.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 58
Vediamo infine, come tipologia di navi, le navi FLO –
FLO (Float on e Float off)
Sono navi in grado di trasportare container nella parte
superiore ( che sono movimentati con gli usuali metodi) e
delle chiatte nella parte inferiore. Le chiatte vengono fatte
entrare nella stiva che viene appositamente allagata. Quindi
la stiva viene prosciugata e le chiatte fissate (operano
soprattutto nei porti del nord Europa).
Fonte: www.baco-liner.de
Lupi
M.
M.Lupi
Lupi
M.,"Sistemi
"Sistemi
"Sistemidi
di
diMovimentazione
Movimentazione
MovimentazioneeeeStoccaggio"-
Stoccaggio
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- A.A.
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2013/14
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Pisa,
Pisa
diPolo
Pisa
- Polo
Sistemi
- Polo
Sistemi
della
Logistici
Logistici
Logistica Livorno 59
di Livorno.
didiLivorno
UNITA’ DI TRASPORTO nel trasporto AEREO
– Aerei “ALL CARGO”
Fonte: www.alitaliacargo.com
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Unità di trasporto nel trasporto aereo – Aerei All
cargo
Fonte: http://www.ups.com/.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 61
Fonte: http://www.ups.com/.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 62
Fonte: http://www.ups.com/.
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 63
Fonte: Fabiani C.”Il trasporto aereo di merci:il
ruolo degli integrators e degli aeroporti
regionali”. Tesi in Economia e Legislazione dei
Sistemi Logistici”, Univ. di Pisa, 2011, Polo
Sistemi Logistici di Livorno (Foto tratta dal sito:
http://pichars.org/F1T7p)
Trasporto di
contenitori nella stiva
(“freight hold”) di un
aereo passeggeri
(Airbus 300)
64
Boeing 747 Combi
Fonte: http://www.atlanticskies.com/images/747combi.gif
Fonte: http://www.atlanticskies.com/images/747combi.gif
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Stoccaggio",
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Pisa,
Pisa
Polo
- Polo
Sistemi
Sistemi
Logistici
Logistici
di Livorno.
di Livorno 65
UNITA’ DI TRASPORTO AEREE: aereo all cargo
Boeing 747-
400F
fonte:
http://cargoluxitalia.com/
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2015/16, Univ. Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 66
UNITA’ DI TRASPORTO AEREE: aereo all cargo
Confronto tra i principali aeromobili all
cargo
fonte:
http://www.boeingcapital.com/p2p/archive/03.2006/747_8_Freighter.htm
67