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L’attività di mediazione mira a dare soluzione al conflitto in atto attraverso forme di riparazione materiale o
simbolica, ed è diretta ad individuare percorsi di confronto e discussione che generalmente si incentrano su
quanto di negativo è accaduto e non su quanto in positivo si può costruire.
L’impegno a rimediare ai danni arrecati con la commissione del reato e a riconciliarsi con la vittima, fa
prendere coscienza al minore di una sofferenza “reale” che è stata cagionata o è ancora in atto come
conseguenza del suo comportamento irregolare.
Quindi… valenza pedagogica e diviene strumento di valutazione della personalità per costruire le condizioni
che permettono di applicare gli istituti del perdono giudiziale e della sospensione del processo con messa
alla prova
Qualora la pene detentiva deve trovare esecuzione, è scontata all’interno della PRIGIONE SCUOLA sono
particolari istituti nei quali si ricorre al trattamento penitenziario per favorire l’apprendimento del lavoro e la
formazione scolastica.
In luogo all’espiazione della pena nella prigione scuola sono applicabili le seguenti misure alternative alla
detenzione (sono previste anche per i maggiorenni però nel caso dei minori presentano delle particolarità) :
L’AFFIDAMENTO IN PROVA AI SERVIZI SOCIALI un condannato (minorenne o maggiorenne)
che deve scontare una pena fino a 3 anni ha la possibilità di richiedere l’affidamento in prova al servizio
sociale.
In che cosa consiste? La misura consiste in un’alternativa alla detenzione realizzata mediate il trattamento
in libertà. Il condannato è seguito nel suo ambiente di vita dal servizio sociale che elabora un programma
educativo e di reinserimento attraverso prescrizioni e controlli. Qualora il periodo di prova corrisponde alla
durata della pena da scontare e abbia buon esito, la pena viene dichiarata estinta.
Ai minori può essere applicata in qualsiasi momento dell’esecuzione ≠ per gli adulti è legata a rigidi
presupposti (relativi all’aver tenuto una buona condotta)
LIBERAZIONE ANTICIPATA consiste nella riduzione di 45 giorni per ogni semestre di pena
espiata
- Con “comunità d’accoglienza” si intendono tutte quelle forme di intervento, mediante ricovero in
un’istituzione specificamente destinata a prevenire il disagio e la devianza.
- il ricovero in comunità è considerato una soluzione estrema solo quando le altre misure si dimostrano
inadeguate per le finalità dell’ordinamento
- i limiti della coercizione possibile devono essere disposti dal tribunale per minorenni.
o LA LIBERTA’ ASSISTITA si realizza attraverso interventi d’appoggio nei confronti del minore* per
aiutarlo a superare le cause del comportamento irregolare o per evitare il rischio di coinvolgimento in attività
criminose.
* centri diurni volti a realizzare programmi educativi di studio e di formazione professionale per esempio.
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