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Alcuni servizi, anche in presenza di autorità indipendenti idonee a garantire la tutela dei consumatori,
possono uscire dal novero dell’intervento diretto potendo anche essere privatizzati. Altri, invece, possono
rientrare tra quelli meritevoli di interventi pubblici, eventualmente anche diretti
Un approccio interessante è stato sviluppato dalla città di Torino. Esso si fonda su una visione strategica del
ruolo che una città metropolitana potrebbe avere nel futuro. Tale visione deve, a sua volta, basarsi sugli
elementi distintivi del territorio, sulle risorse disponibili, su dei modelli di governance adeguati, su una
chiara distinzione del ruolo tra pubblico e privato
È in questo contesto pianificatorio che si può efficacemente collocare IL RUOLO CHE L'UTILITY PUÒ
SVOLGERE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO. Con riferimento alle attività economiche, l'utility può favorire la
crescita delle attività già presenti sul territorio e attrarre investimenti risorse dall'esterno, anche creando le
condizioni per nuove iniziative
Selezionare i settori
UN PRIMO ASPETTO RIGUARDA LE SCELTE DEI SETTORI IN CUI OPERARE E QUELLI DA CUI USCIRE.
Problemi di sovraccapacità, di bassa redditività è di dimensioni inadeguate sono tra i fattori che
richiedono intensi processi di cambiamento e di ridefinizione delle strategie di crescita
La crisi del 2008 2009 è stata il punto di svolta a cui però le imprese non hanno saputo reagire
tempestivamente pensando a fenomeni economici congiunturali e perciò passeggeri. La crisi, invece, è
stata più lunga e complessa. Con qualche ritardo e in modo spesso non sufficiente, le aziende del settore
hanno avviato processi di cambiamento che sono in auto o in fase di elaborazione. Il tutto si accompagna a
diffusi fenomeni di eccessivo indebitamento che impone razionalizzazioni e dismissioni e offre poche
risorse per investire nel futuro
Nei processi di ristrutturazione va innanzitutto valutata la scelta dei settori in cui stare, quelli da dismettere
e quelli in cui entrare. Ciò in un'equilibrata logica di portafoglio di business
Sempre con riguardo ai servizi esistenti, ci sono significativi spazi per estendere l’offerta o migliorare
qualitativamente le erogazioni. Perfezionare i servizi, affiancarne altri fortemente sinergici, rispondere
alle dinamiche sociali che determinano modifiche delle esigenze, così come favorire lo sviluppo e
l’applicazione di nuove tecnologie, costituiscono elementi di grande importanza dove le aziende in
esame non sono sempre sufficientemente flessibili e tempestive nelle realizzazioni. L'opportunità
offerta dalle Information and Communication Technologies (ITC) sono numerose e vanno dalla gestione
dei profili amministrativi agli aspetti di controllo delle reti, alla programmazione intelligente delle
attività
Le aziende in questione possono estendere la loro attività a nuovi servizi anche se spesso il confine tra
diversificazione ed estensione dell’esistente è relativamente labile. È qui fondamentale rispettare
l'equilibrio tra pubblica utilità ed economicità anche se ogni processo di cambiamento ha insiti rischi e
incertezze. Rilevante al proposito è anche evidenziare:
GRADO DI SINERGIA: il grado di sinergia si riferisce alle necessità di cambiamento organizzativo da porre in
atto con l'estensione dell'offerta di uno specifico bene/servizio. Ampia è la sinergia se l’azienda sviluppa
l’attività all’interno dell’organizzazione
GRADO DI ATTRATTIVITÀ: il grado di attrattività si riferisce di massima alle caratteristiche del mercato del
bene o servizio in esame e in particolare:
le dimensioni
le barriere all'ingresso
la redditività
È anche evidente che il processo di diversificazione abbia i più ampi elementi di sinergia con le attività
esistenti. In ogni caso, nei processi di diversificazione è bene valutare attentamente le esigenze finanziarie,
culturali e organizzative necessarie per avere successo
INTEGRAZIONE ORIZZONTALE: le strategie di integrazione orizzontale sono scelte di sviluppo con le quali le
attività vengono ampliate attraverso l’unione (acquisto o alleanza) con altre imprese che svolgono le stesse
attività
INTEGRAZIONE VERTICALE: l’integrazione verticale a monte o a valle è una strategia che può rivalersi utile
in taluni casi, ma che può essere assai pericolosa
Nella fase storica in cui era chiave assicurarsi le forniture di gas, alcune imprese operanti prevalentemente
nel mercato della distribuzione e della vendita, si sono spinte addirittura ad acquistare piccoli giacimenti di
gas. Tale scelta si è rilevata nel tempo problematica un po’ perché le competenze necessarie sono molto
diverse e specifiche e, soprattutto, perché nel momento in cui i consumi sono calati e i prezzi internazionali
della materia prima si sono contratti. La scelta si è rivelata perdente. Sembra, invece, una logica vincente
quella della focalizzazione
L’internazionalizzazione
Nel nostro paese, con l’eccezione di Eni ed Enel, le altre utilities non hanno le caratteristiche indicate per
l’internazionalizzazione