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ai servizi di verifica di
attrezzature, macchine
e impianti di più ampia
pratica e interesse
Edizione 2019
Pubblicazione realizzata da
Inail
Direzione centrale pianificazione e comunicazione
Direzione centrale ricerca
Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti
ed insediamenti antropici
Unità operativa territoriale di Como
Unità operativa territoriale di Roma
Unità operativa territoriale di Palermo
© 2019 - Inail
ISBN 978-88-7484-145-5
1. Impianti di riscaldamento 6
1.1 Tipologia di verifica
Esame progetto e verifica di impianti di riscaldamento di nuova installa-
zione (decreto ministeriale 1° dicembre 1975) non rientranti nelle attrez-
zature di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. 8
1.2 Tipologia di verifica
Esame progetto e verifica di impianti di riscaldamento (decreto ministe-
riale 1° dicembre 1975) sottoposti a verifiche non rientranti nelle attrez-
zature di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 a seguito
di modifica importante. 10
1.3 Tipologia di verifica
Prima verifica periodica degli impianti di riscaldamento rientranti nelle
attrezzature di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. 12
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
5 Apparecchi di sollevamento 33
5.1 Tipologia di verifica
Prima verifica periodica di apparecchi di sollevamento cose e apparecchi
di sollevamento persone. 37
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Gli interventi di verifica vengono svolti dalle Unità operative territoriali in base
alla competenza geografica, nonché, laddove previsto, dal Dipartimento innova-
zioni tecnologiche per la sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antro-
pici dell’Istituto, seguendo i dettami legislativi di riferimento e le più aggiornate
normative di settore.
A tal proposito, sono stati individuati sette ambiti di verifica, che sono oggetto di
trattazione nei capitoli della guida.
Per ciascuno di questi ambiti sono state redatte specifiche schede di sintesi dei
servizi prestati, ognuna delle quali illustra una tipologia di prestazione, le modali-
tà per richiederla e l’iter procedurale per attivarla.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
1. Impianti di riscaldamento
Gli impianti che sviluppano una potenza globale complessiva al focolare superio-
re a 35 kW devono rispettare le prescrizioni del decreto ministeriale 1° dicembre
1975 oltre che della Raccolta R dell’Inail. In particolare, per gli impianti denunciati
all’Inail prima del 1° marzo 2011, le specifiche tecniche di riferimento sono quelle
previste dalla Raccolta R ed. 1982, mentre per quelli denunciati successivamente
al 1° marzo 2011, le specifiche tecniche di riferimento sono quelle previste dalla
Raccolta R ed. 2009.
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https://www.inail.it/cs/internet/attivita/ricerca-e-tecnologia/certificazione-verifi-
ca-e-innovazione.html
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UTENTI DESTINATARI
Installatori, proprietari e amministratori di condominio.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Esame del progetto e verifica di nuovi impianti di riscaldamento utilizzanti acqua
calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110°C e potenza massi-
ma complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari)
superiore a 35 kW.
FINALITÀ
Accertare la rispondenza dell’impianto al progetto e alla normativa tecnica di ri-
ferimento.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Tutte le denunce, richieste e comunicazioni devono essere effettuate via Pec (o
attraverso i servizi online prossimamente disponibili sul portale dell’Inail). Potran-
no essere accettati con altre modalità (posta ordinaria o consegna a mano) solo
allegati che per la loro particolarità (es. elaborati complessi) presentino difficoltà
a essere digitalizzati. Gli elaborati grafici dovranno essere firmati elettronicamen-
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
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UTENTI DESTINATARI
Installatori, proprietari e amministratori di condominio.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Esame del progetto e verifica di impianti sottoposti a modifiche importanti quali
i dispositivi di sicurezza e protezione del generatore, la sostituzione o la modifica
del generatore con aumento della potenzialità o variazione della pressione di
targa, oppure l’installazione o modifica di circuiti con nuovi vasi di espansione.
FINALITÀ
Accertare la rispondenza dell’impianto al progetto e alla normativa tecnica di ri-
ferimento.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Tutte le denunce, richieste e comunicazioni devono essere effettuate via Pec (o
attraverso i servizi online prossimamente disponibili sul portale dell’Inail). Potran-
no essere accettati con altre modalità (posta ordinaria o consegna a mano) solo
allegati che per la loro particolarità (es. elaborati complessi) presentino difficoltà
a essere digitalizzati. Gli elaborati grafici dovranno essere firmati elettronicamen-
te/digitalmente da un professionista abilitato ai sensi della vigente normativa. È
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
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UTENTI DESTINATARI
Datori di lavoro utilizzatori della specifica attrezzatura.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Verifica del mantenimento delle condizioni di sicurezza.
Il datore di lavoro deve rivolgersi all’Inail per la prima verifica periodica mentre,
per le verifiche successive deve rivolgersi alle Asl o Arpa o ai soggetti abilitati;
la periodicità con la quale dette verifiche devono essere effettuate è indicata
nell’allegato VII al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifica-
zioni. Per l’effettuazione della prima verifica periodica l’Inail può avvalersi dei
soggetti abilitati, pubblici o privati, come previsto dal decreto ministeriale 11
aprile 2011.
FINALITÀ
Verificare il mantenimento delle condizioni di sicurezza già accertate all’atto della
verifica precedente (ex art. 22 del decreto ministeriale 1 dicembre 1975).
MODALITÀ DI VERIFICA
La verifica viene effettuata, previa identificazione dell’impianto, esaminando il
verbale relativo alla precedente messa in servizio. La configurazione dell’im-
pianto deve risultare invariata rispetto a quanto verbalizzato in occasione delle
verifiche precedenti e i dispositivi di sicurezza devono risultare in ordine ed
efficienti.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
La richiesta di prima verifica periodica deve essere inoltrata tramite Pec (o attra-
verso i servizi online prossimamente disponibili sul portale dell’Inail).
La richiesta può ritenersi completa se contiene almeno le seguenti informazioni:
- indirizzo completo presso cui si trova l’impianto;
- dati fiscali del datore di lavoro (sede legale, codice fiscale, partita Iva) e i riferi-
menti telefonici;
- dati identificativi dell’impianto (tipologia, matricola);
- indicazione del soggetto abilitato iscritto nell’elenco di cui al decreto ministe-
riale 11 aprile 2011;
- data della richiesta.
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È utile che a tale richiesta il datore di lavoro alleghi copia del libretto matricolare
Ispesl/Inail onde consentire una corretta identificazione dell’impianto.
Dalla data di ricevimento della richiesta completa di tutti gli elementi previsti
inizia il computo dei quarantacinque giorni entro i quali l’Inail può intervenire,
effettuando direttamente la verifica, o affidando il servizio al soggetto abilitato
indicato dal datore di lavoro nella richiesta e scelto tra quelli rientranti negli elen-
chi regionali dell’Inail, reperibili sul portale istituzionale nella sezione Attività ->
Ricerca e Tecnologia.
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In base all’art. 3 del citato decreto, è attribuito all’Inail il controllo a campione del-
la “prima verifica sulla conformità alla normativa vigente degli impianti di prote-
zione contro le scariche atmosferiche e i dispositivi di messa a terra degli impianti
elettrici”.
Per impianto di messa a terra si intende l’insieme dei dispersori, conduttori di terra,
conduttori equipotenziali, collettori di terra e conduttori di protezione destinati a
realizzare la messa a terra di protezione. Ai fini del medesimo decreto si intendono
facenti parte dell’impianto di messa a terra anche i segnalatori di primo guasto (ove
esistenti) e i dispositivi di protezione dalle sovracorrenti o dalle correnti di disper-
sione predisposti per assicurare la protezione dai contatti indiretti. Sono soggetti
all’obbligo di denuncia di cui all’art. 2, gli impianti di messa a terra realizzati per
la protezione delle persone dai contatti indiretti mediante interruzione automa-
tica dell’alimentazione. Non rientrano in tale obbligo gli impianti di terra realizzati
esclusivamente per ragioni funzionali, o per altri motivi, e i sistemi di protezione dai
contatti indiretti che non si basano sull’interruzione automatica dell’alimentazione.
Per quanto riguarda gli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche, inve-
ce, sono soggetti all’obbligo di denuncia di cui all’art. 2 del suddetto decreto solo
le installazioni e i dispositivi di protezione quando, a seguito della valutazione
del rischio fulminazione (diretta e indiretta) effettuata secondo la pertinente nor-
mativa tecnica (CEI EN 62305-2), risultino necessari ai fini del contenimento della
componente di rischio R1 (perdita di vita umana).
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Relativamente agli ambienti con pericolo di esplosione, solo gli impianti di ter-
ra possono essere sottoposti a prima verifica, mentre i relativi impianti elettrici
sono oggetto di omologazione di competenza delle Asl o Arpa.
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UTENTI DESTINATARI
Datori di lavoro.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Si effettua la verifica del sistema di protezione dai contatti indiretti, realizzato
mediante interruzione automatica del circuito, secondo quanto definito dalla le-
gislazione e dalla normativa tecnica vigente in materia.
FINALITÀ
La verifica di impianto di messa a terra consiste nell’accertamento della confor-
mità alle norme tecniche applicabili e comprende le seguenti attività: esame della
documentazione; esame a vista dei luoghi e degli impianti; effettuazione di prove
e misure; redazione del verbale di verifica; comunicazione all’organo di vigilanza.
La messa in esercizio degli impianti di messa a terra non può essere effettuata
prima della verifica eseguita dall’installatore che rilascia la dichiarazione di con-
formità ai sensi del decreto ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37. La dichiarazione
di conformità equivale a tutti gli effetti a omologazione dell’impianto. Nel caso in
cui la dichiarazione di conformità non sia più reperibile, per gli impianti eseguiti
prima del 27 marzo 2008 e dopo il 13 marzo 1990, essa può essere sostituita
da una dichiarazione di rispondenza redatta da un professionista/responsabi-
le tecnico con le competenze indicate dal decreto ministeriale 22 gennaio 2008,
n. 37. La dichiarazione di rispondenza può essere utilizzata per gli adempimenti
previsti dal decreto 22 ottobre 2001, n. 462.
Per gli impianti che non rientrano nel campo di applicazione del decreto ministe-
riale 22 gennaio 2008, n. 37, l’omologazione deve essere attestata da una dichia-
razione (rilasciata dall’installatore) di rispondenza alla regola dell’arte secondo le
indicazioni della legge 1° marzo 1968, n. 186.
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MODALITÀ DI TRASMISSIONE
ll datore di lavoro, entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, deve
inviare la dichiarazione di conformità rispettivamente all’Inail e alle Asl o Arpa
competenti per territorio, nel caso di Sportello Unico non operante. Nei comuni
singoli o associati ove sia operante lo Sportello Unico per le Attività Produttive
ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447, la
suddetta dichiarazione è presentata allo stesso Sportello Unico, che provvede
all’inoltro ai soggetti di cui sopra territorialmente competenti. Ai fini degli obblighi
previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, per
semplificare il procedimento di inoltro e di mantenimento degli atti documentali,
non è necessario inviare, unitamente alla dichiarazione di conformità, la docu-
mentazione tecnica prevista. Tali allegati devono invece essere conservati presso
il luogo dove è situato l’impianto e resi disponibili in occasione della visita del
verificatore, che potrà richiederli in visione ed eventualmente acquisirli in copia,
ai fini dell’effettuazione degli accertamenti tecnici. La dichiarazione di conformità
va inoltrata tramite Pec o posta raccomandata A/R o a mano (o attraverso i servizi
online prossimamente disponibili sul portale dell’Inail) all’Unità operativa territo-
riale (Uot) competente per territorio, unitamente al modulo predisposto dall’Isti-
tuto firmato in originale dal datore di lavoro, al fine di acquisire i dati necessari
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
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UTENTI DESTINATARI
Datori di lavoro.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Viene effettuata la verifica del sistema di protezione dalla fulminazione diretta
e indiretta secondo quanto definito dalla legislazione e dalla normativa tecnica
vigente in materia.
FINALITÀ
La verifica dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche consiste
nell’accertamento della conformità alle norme tecniche applicabili e comprende
le seguenti attività: esame della documentazione; esame a vista dei luoghi e degli
impianti; effettuazione di prove e misure; redazione del verbale di verifica; comu-
nicazione all’organo di vigilanza.
Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia più reperibile, per gli im-
pianti eseguiti prima del 27 marzo 2008 e dopo il 31 marzo 1990, essa può esse-
re sostituita da una dichiarazione di rispondenza redatta da un professionista/
responsabile tecnico con le competenze indicate dallo stesso decreto 22 gennaio
2008, n. 37. La dichiarazione di rispondenza può essere utilizzata per gli adempi-
menti previsti dal decreto 22 ottobre 2001, n. 462.
Per gli impianti che non rientrano nel campo di applicazione del decreto 22 gen-
naio 2008, n. 37, l’omologazione deve essere attestata da una dichiarazione (rila-
sciata dall’installatore) di rispondenza alla regola dell’arte secondo le indicazioni
della legge 1° marzo 1968, n. 186.
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MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Il datore di lavoro, entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, deve
inviare la dichiarazione di conformità rispettivamente all’Inail e alle Asl o Arpa
competenti per territorio, nel caso di Sportello unico non operante. Nei comuni
singoli o associati ove sia operante lo Sportello unico per le attività produttive
ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447, la
suddetta dichiarazione è presentata allo stesso Sportello unico, che provvede
all’inoltro ai soggetti di cui sopra territorialmente competenti. Ai fini degli obblighi
previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, per
semplificare il procedimento di inoltro e di mantenimento degli atti documentali,
non è necessario inviare, unitamente alla dichiarazione di conformità, la docu-
mentazione tecnica prevista. Tali allegati devono invece essere conservati presso
il luogo dove è situato l’impianto e resi disponibili in occasione della visita del
verificatore, che potrà richiederli in visione ed eventualmente acquisirli in copia,
ai fini dell’effettuazione degli accertamenti tecnici. La dichiarazione di conformità,
va inoltrata tramite Pec o posta raccomandata A/R o a mano (o attraverso i servizi
online prossimamente disponibili sul portale dell’Inail) all’Unità operativa territo-
riale (Uot) competente per territorio unitamente al modulo predisposto dall’Isti-
tuto firmato in originale dal datore di lavoro, al fine di acquisire i dati necessari
per la formulazione dei criteri di campionatura. Il controllo della completezza
formale delle dichiarazioni di conformità ricevute rientra nei compiti dell’Istituto
ai fini dell’ammissibilità della denuncia come atto omologativo dell’impianto. Per-
tanto, in caso di dichiarazioni incomplete, la Uot ricevente, a seguito dell’immatri-
colazione della pratica, provvederà a dare comunicazione scritta all’utente delle
irregolarità riscontrate.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Per “recipienti di trasporto gas – bombole per GPL” si intende un recipiente tra-
sportabile a pressione di capacità non superiore a 150 litri destinato a contenere
gas di petrolio liquefatto (GPL).
I recipienti del vecchio parco vengono sottoposti alle seguenti attività di revisione:
1. visita esterna;
2. prova di pressione.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Sia per le bombole del vecchio parco che per quelle fabbricate in accordo alla
direttiva TPED, la periodicità delle revisioni potrà essere estesa a 15 anni dietro
precise condizioni imposte da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in os-
sequio alle disposizioni contenute nella istruzione di imballaggio P200 dell’Adr
ed. 2019.
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UTENTI DESTINATARI
Proprietari e centri di revisione.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Sono sottoposte a revisione le bombole di capacità non superiore a 150 litri de-
stinate a contenere gas di petrolio liquefatto (GPL).
FINALITÀ
Accertare il buono stato di conservazione delle bombole, secondo quanto previ-
sto dalla normativa vigente.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Tutte le richieste e comunicazioni devono essere effettuate tramite Pec. Potran-
no essere accettati con altre modalità (posta ordinaria o consegna a mano) solo
allegati che per la loro particolarità presentino difficoltà a essere digitalizzati; in
ogni caso, la comunicazione tramite posta certificata deve rappresentare l’im-
pedimento alla trasmissione per via telematica e indicare le specifiche di tali
allegati.
È ammesso, altresì, che la ricezione e/o l’invio della suddetta corrispondenza ven-
gano effettuati da un soggetto diverso dal richiedente, purché da questi oppor-
tunamente delegato.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Per quantitativi annui rilevanti di revisione bombole, si può procedere alla stipula
di convenzioni.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Attrezzatura Intervento/Periodicità
Si riporta di seguito una disamina della procedura da adottare per le diverse tipo-
logie di attrezzature di lavoro riportate sopra.
Per questi idroestrattori il decreto ministeriale 11 aprile 2011 prescrive che il da-
tore di lavoro inoltri:
1. comunicazione di messa in servizio all’Unità operativa territoriale dell’Inail
competente1 all’atto della messa in servizio;
1 Le indicazioni per l’individuazione della Struttura Inail territorialmente competente sono reperibili oltre che nel portale istituzio-
nale, anche in allegato alla guida. Si precisa che nel caso di attrezzature di lavoro mobili o trasferibili, l’Unità operativa territoriale
dell’Inail alla quale avanzare la richiesta di prima verifica periodica deve essere quella presso la quale si trova l’attrezzatura di
lavoro, per l’effettuazione del sopralluogo.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Per gli idroestrattori privi di marcatura CE, il datore di lavoro dovrà attestare la
conformità della macchina ai requisiti di sicurezza di cui al decreto legislativo 9
aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e allegare copia di tale attestazione
alla richiesta di prima verifica periodica.
Per gli idroestrattori già messi in servizio alla data del 23 maggio 2012, data di
entrata in vigore del decreto ministeriale 11 aprile 2011, la richiesta di prima veri-
fica periodica (punto 2) costituisce adempimento anche per la comunicazione di
messa in servizio (punto 1).
Per i carrelli semoventi a braccio telescopico privi di marcatura CE, il datore di la-
voro dovrà attestare la conformità della macchina ai requisiti di sicurezza di cui al
decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e allegare copia
di tale attestazione alla richiesta di prima verifica periodica.
Per i carrelli semoventi a braccio telescopico già messi in servizio alla data del
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
23 maggio 2012, data di entrata in vigore del decreto ministeriale 11 aprile 2011,
la richiesta di prima verifica periodica (punto 2) costituisce adempimento anche
per la comunicazione di messa in servizio (punto 1).
Per le Plac il decreto ministeriale 11 aprile 2011 prescrive che il datore di lavoro
inoltri:
Per le Plac prive di marcatura CE, il datore di lavoro dovrà esibire copia dell’au-
torizzazione ministeriale rilasciata ai sensi dell’art. 30 del decreto del Presidente
della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164.
Per le Plac già messe in servizio alla data del 23 maggio 2012, data di entrata
in vigore del decreto ministeriale 11 aprile 2011, la richiesta di prima verifica
periodica (punto 2) costituisce adempimento anche per la comunicazione di
messa in servizio (punto 1), come evidente dalla modulistica disponibile sul por-
tale dell’Inail.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Per ascensori e montacarichi da cantiere già messi in servizio alla data del
23 maggio 2012, data di entrata in vigore del decreto ministeriale 11 aprile 2011,
la richiesta di prima verifica periodica (punto 2) costituisce adempimento anche
per la comunicazione di messa in servizio (punto 1).
Almeno 45 giorni prima della scadenza prescritta dal legislatore, il datore di la-
voro deve provvedere alla richiesta di prima verifica periodica all’Unità operativa
territoriale dell’Inail competente, adottando la modulistica disponibile sul portale
dell’Inail; tale richiesta deve in ogni caso riportare obbligatoriamente:
La prima verifica periodica deve essere effettuata entro 45 giorni dalla data di
ricevimento della richiesta completa, può essere condotta da personale dell’Inail
ovvero su incarico dell’Inail dal soggetto abilitato indicato dal datore di lavoro
nella richiesta; decorsi i 45 giorni dalla richiesta completa di prima verifica perio-
dica3, il datore di lavoro può rivolgersi a uno dei soggetti abilitati nella regione in
cui è in uso l’attrezzatura di lavoro.
2 Si precisa che in Italia gli ascensori da cantiere rientrano nella direttiva macchine a partire dal 6 marzo 2010 (data del recepimento
italiano della direttiva 2006/42/CE).
3 Qualora l’Unità operativa territoriale dell’Inail comunichi la mancanza di alcune delle informazioni obbligatorie nella richiesta, i ter-
mini di decorrenza dei 45 giorni devono ritenersi interrotti, finché il datore di lavoro non provvede a fornire le indicazioni previste.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
UTENTI DESTINATARI
Datori di lavoro, noleggiatori.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Esame della documentazione fornita a corredo dell’attrezzatura di lavoro per la
redazione della relativa scheda tecnica, ed esame e prove dell’attrezzatura e dei
relativi dispositivi di sicurezza per la stesura del verbale di verifica periodica.
FINALITÀ
Valutare l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza dell’at-
trezzatura di lavoro.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
La richiesta di prima verifica periodica deve essere inoltrata anticipatamente ri-
spetto alle scadenze prescritte dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e suc-
cessive modificazioni per le specifiche attrezzature, al fine di assicurare il rispetto
delle scadenze.
Il modulo deve essere presentato da parte del datore di lavoro o suo delegato4
all’Unità operativa territoriale (Uot) competente in base al luogo di utilizzo/instal-
lazione dell’attrezzatura, tramite Pec (o attraverso i servizi online prossimamente
disponibili sul portale dell’Inail).
Entro 45 giorni dalla richiesta completa, l’Inail inoltra al datore di lavoro comu-
nicazione per l’effettuazione del pagamento della prestazione; l’importo dovuto
all’Inail sarà pari al 100% di quanto previsto dal tariffario di cui al decreto dirigen-
ziale 23 novembre 2011 “Tariffe per le attività di verifica periodica delle attrezza-
4 La delega deve essere accompagnata da copia del documento d’identità del datore di lavoro.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
ture di cui all’allegato VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81” e successive
modificazioni (se la prima verifica periodica viene condotta dal personale dell’I-
nail) ovvero pari al 15% (se la prima verifica periodica viene eseguita dal soggetto
abilitato indicato dal datore di lavoro nella richiesta e delegato dall’ Inail).
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
5. Apparecchi di sollevamento
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Attrezzatura Intervento/Periodicità
5 L’elenco non è completo, dal momento che talune attrezzature non sono riportate (carrelli semoventi a braccio telescopico, mac-
chine agricole raccoglifrutta, piattaforme autosollevanti su colonne, ponti sospesi, ascensori e montacarichi da cantiere), perché
trattate separatamente in altre schede.
6 Per gli idroestrattori occorre fare una precisazione: queste attrezzature di lavoro, infatti, erano già sottoposte a regime di verifica
periodica prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, tuttavia i parametri
introdotti dall’allegato VII per discriminare quali tra questi vadano sottoposti a verifica periodica ha allargato il panorama rispetto
al pregresso. Originariamente il decreto ministeriale 12 settembre 1959 prescriveva la verifica periodica esclusivamente per gli
idroestrattori con diametro esterno del paniere superiore a 500 mm.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Attrezzatura Intervento/Periodicità
Per tutte queste attrezzature il decreto ministeriale 11 aprile 2011 prescrive che
il datore di lavoro provveda a inoltrare:
Per le attrezzature sopra elencate, prive di marcatura CE8 e non oggetto di mo-
difiche sostanziali, gli adempimenti di cui ai punti 1 e 2 si ritengono assolti con la
procedura omologativa; pertanto le attrezzature in questione, una volta ultimato
l’iter omologativo, rimangono soggette al regime di verifica periodica successiva.
7 Le indicazioni per l’individuazione della Struttura dell’Inail territorialmente competente sono reperibili oltre che nel portale istitu-
zionale, anche in allegato alla guida. Si precisa che nel caso di attrezzature di lavoro mobili o trasferibili, l’Unità operativa territo-
riale dell’Inail alla quale avanzare la richiesta di prima verifica periodica deve essere quella presso la quale si trova l’attrezzatura di
lavoro, per l’effettuazione del sopralluogo.
8 La mancanza della marcatura CE è determinata dal fatto che le macchine sono state immesse sul mercato o messe in servizio
in data antecedente all’entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 459, recepimento italiano
della prima direttiva macchine (21 settembre 1996 per tutte le macchine, a esclusione delle macchine destinate al sollevamento
persone per le quali il termine è il 31 dicembre 1996).
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Almeno 45 giorni prima della scadenza prescritta dal legislatore il datore di lavo-
ro deve provvedere alla richiesta di prima verifica periodica all’Unità operativa
territoriale dell’Inail competente, adottando la modulistica disponibile sul portale
istituzionale https://www.inail.it/cs/internet/atti-e-documenti/moduli-e-modelli/
prestazioni/ricerca-e-tecnologia.html; tale richiesta deve in ogni caso riportare
obbligatoriamente:
La prima verifica periodica deve essere effettuata entro 45 giorni dalla data di
ricevimento della richiesta completa, può essere condotta da personale dell’Inail
ovvero su incarico dell’Inail dal soggetto abilitato indicato dal datore di lavoro
nella richiesta; decorsi i 45 giorni dalla richiesta completa di prima verifica perio-
dica9, il datore di lavoro può rivolgersi a uno dei soggetti abilitati nella regione in
cui è in uso l’attrezzatura di lavoro.
9 Qualora l’Unità operativa territoriale dell’Inail comunichi la mancanza di alcune delle informazioni obbligatorie nella richiesta, i ter-
mini di decorrenza dei 45 giorni devono ritenersi interrotti, finché il datore di lavoro non provvede a fornire le indicazioni previste.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
UTENTI DESTINATARI
Datori di lavoro, noleggiatori.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Esame della documentazione fornita a corredo dell’attrezzatura di lavoro (dichia-
razione CE di conformità e istruzioni), per la redazione della relativa scheda tecni-
ca ed esame e prove dell’attrezzatura e dei relativi dispositivi di sicurezza, per la
stesura del verbale di verifica periodica.
FINALITÀ
Valutare l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza dell’at-
trezzatura di lavoro.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
La richiesta di prima verifica periodica deve essere inoltrata anticipatamente ri-
spetto alle scadenze prescritte dall’allegato VII al decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81 e successive modificazioni per le specifiche attrezzature, al fine di assicurare
il rispetto delle scadenze.
Il modulo deve essere presentato da parte del datore di lavoro o suo delegato10,
all’Unità operativa territoriale competente in base al luogo di utilizzo/installazio-
ne dell’attrezzatura, tramite Pec (o attraverso i servizi online prossimamente di-
sponibili sul portale dell’Inail).
Entro 45 giorni dalla richiesta completa, l’Inail inoltra al datore di lavoro comu-
nicazione per l’effettuazione del pagamento della prestazione; l’importo dovuto
all’Inail sarà pari al 100% di quanto previsto dal tariffario di cui al decreto diri-
10 La delega deve essere accompagnata da copia del documento d’identità del datore di lavoro.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
genziale del 23 novembre 2012 “Tariffe per le attività di verifica periodica delle
attrezzature di cui all’allegato VII del al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81” e
successive modificazioni (se la prima verifica periodica viene condotta dal perso-
nale dell’Inail) ovvero pari al 15% (se la prima verifica periodica viene eseguita dal
soggetto abilitato indicato dal datore di lavoro nella richiesta e delegato dall’Inail).
Il pagamento può essere effettuato mediante bollettino di conto corrente postale
o bonifico bancario, in entrambi i casi è necessario riportare il numero di cro-
nologico esplicitato nella comunicazione inviata dall’Unità operativa territoriale
dell’Inail.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
Almeno 45 giorni prima della scadenza prescritta dal legislatore, il datore di la-
voro deve provvedere alla richiesta di prima verifica periodica all’Unità operativa
territoriale dell’Inail competente, adottando la modulistica disponibile sul portale
istituzionale (https://www.inail.it/cs/internet/atti-e-documenti/moduli-e-modelli/
prestazioni/ricerca-e-tecnologia.html).
11 Le macchine agricole raccoglifrutta non sono espressamente indicate nell’allegato VII al decreto legislativo 4 aprile 2008 n. 81 e
successive modificazioni, ma vanno verificate in quanto impianti speciali di cui al decreto ministeriale 4 marzo 1982.
12 Le indicazioni per l’individuazione della Struttura dell’Inail territorialmente competente sono reperibili oltre che nel portale istitu-
zionale, anche in allegato alla guida. Si precisa che nel caso di attrezzature di lavoro mobili o trasferibili, l’Unità operativa territo-
riale dell’Inail alla quale avanzare la richiesta di prima verifica periodica deve essere quella presso la quale si trova l’attrezzatura
di lavoro, per l’effettuazione del sopralluogo.
13 Tali documenti non risultano obbligatori, ma possono essere di ausilio agli uffici preposti per verificare l’appartenenza dell’attrez-
zatura al regime di verifica periodica, evitando, ove possibile, ulteriori oneri per il datore di lavoro e le altre strutture coinvolte.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
La prima verifica periodica deve essere effettuata entro 45 giorni dalla data di
ricevimento della richiesta completa; può essere condotta da personale dell’Inail
ovvero, su incarico dell’Inail, dal soggetto abilitato indicato dal datore di lavoro
nella richiesta; decorsi i 45 giorni dalla richiesta completa di prima verifica perio-
dica14, il datore di lavoro può rivolgersi a uno dei soggetti abilitati nella regione in
cui è in uso l’attrezzatura di lavoro.
14 Qualora l’Unità operativa territoriale dell’Inail comunichi la mancanza di alcune delle informazioni obbligatorie nella richiesta,
i termini di decorrenza dei 45 giorni devono ritenersi interrotti, finché il datore di lavoro non provvede a fornire le indicazioni
previste.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
UTENTI DESTINATARI
Datori di lavoro, noleggiatori.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Esame della documentazione fornita a corredo dell’attrezzatura di lavoro (dichia-
razione CE di conformità15, istruzioni, ecc.) per la redazione della relativa scheda
tecnica ed esame e prove dell’attrezzatura e dei relativi dispositivi di sicurezza
per la stesura del verbale di verifica periodica. Scheda tecnica e verbale devono
accompagnare l’attrezzatura di lavoro fino alla dismissione.
FINALITÀ
Valutare l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza dell’at-
trezzatura di lavoro.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
La richiesta di prima verifica periodica deve essere inoltrata anticipatamente ri-
spetto alle scadenze prescritte dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e suc-
cessive modificazioni al fine di assicurare il rispetto delle scadenze.
Il modulo deve essere presentato da parte del datore di lavoro, o suo delegato16,
all’Unità operativa territoriale competente in base al luogo di utilizzo/installazio-
ne dell’attrezzatura, tramite Pec (o attraverso i servizi online prossimamente di-
sponibili sul portale dell’Inail).
Entro 45 giorni dalla richiesta completa, l’Inail inoltra al datore di lavoro comu-
nicazione per l’effettuazione del pagamento della prestazione; l’importo dovuto
all’Inail sarà pari al 100% di quanto previsto dal tariffario di cui al decreto diri-
genziale del 23 novembre 2012 “Tariffe per le attività di verifica periodica delle
attrezzature di cui all’allegato VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81” (se la
prima verifica periodica viene condotta da personale dell’Inail) ovvero pari al 15%
(se la prima verifica periodica viene eseguita dal soggetto abilitato indicato dal
datore di lavoro nella richiesta e delegato dall’Inail).
15 Tale documento non risulta obbligatorio, ma può essere di ausilio agli uffici preposti per verificare l’appartenenza dell’attrezza-
tura al regime di verifica periodica, evitando, ove possibile, ulteriori oneri per il datore di lavoro e le altre strutture coinvolte.
16 La delega deve essere accompagnata da copia del documento d’identità del datore di lavoro.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
L’Inail provvede al riconoscimento d’idoneità dei ponti sollevatori per veicoli leg-
geri (di massa non superiore a 3.5 t) destinati alle officine autorizzate dalla Moto-
rizzazione civile e trasporti in concessione (Mctc) per la revisione dei veicoli e al
riconoscimento d’idoneità di ponti sollevatori destinati alla revisione di veicoli di
massa superiore a 3.5 t (pesanti).
Nel primo caso il fabbricante provvederà poi a rilasciare a tutti gli utenti un certi-
ficato di conformità del singolo esemplare al prototipo riconosciuto idoneo dall’I-
nail. La stessa dichiarazione di conformità al prototipo può essere fornita dal
fabbricante agli utilizzatori di esemplari già consegnati, purché venga appurato
dallo stesso fabbricante che l’esemplare sia in tutto identico a quello riconosciuto
idoneo o vengano apportate le modifiche necessarie a renderlo tale.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
UTENTI DESTINATARI
Fabbricanti di ponti sollevatori per veicoli, officine autorizzate dalla Motorizzazio-
ne civile e trasporti in concessione (Mctc) per la revisione dei veicoli.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Verifica della rispondenza del ponte sollevatore destinato alla revisione dei vei-
coli leggeri (di massa non superiore a 3.5 t) alle disposizioni del decreto ministe-
riale 23 ottobre 1996, n. 628 e alle prescrizioni del decreto direttoriale, prot. R.D.
202 del 21 maggio 2013 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzio-
ne generale per la motorizzazione per quelli utilizzati per la revisione di veicoli di
massa superiore a 3.5 t.
FINALITÀ
Accertare la rispondenza del ponte sollevatore destinato ad attività di revisione
ai rispettivi capitolati tecnici.
Nel secondo caso l’attività riguarda l’esame del singolo esemplare presso l’utiliz-
zatore e l’esito, quindi, non è estendibile ad altri esemplari della serie.
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Tutte le richieste e le eventuali successive comunicazioni devono essere effettua-
te tramite Pec (o attraverso i servizi online prossimamente disponibili sul portale
dell’Inail).
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
PIEMONTE
ALESSANDRIA
Competenza territoriale per le province di Alessandria, Asti
15121 Alessandria, via A. Gramsci 2
Tel. 0131/316211, fax 0131/316211
email: alessandria-uotcvr@inail.it
Pec: alessandria-ricerca@postacert.inail.it
BIELLA
Competenza territoriale per le province di Biella, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola
13900 Biella, via Aldo Moro 13
Tel. 015/3580533, fax 015/3580586
email: biella-uotcvr@inail.it
Pec: biella-ricerca@postacert.inail.it
TORINO
Competenza territoriale per le province di Torino, Cuneo
10154 Torino, via Bernardino Ramazzini 26 – 5° piano
Tel. 011/5593972, fax 011/5593982,
email: torino-uotcvr@inail.it
Pec: torino-ricerca@postacert.inail.it
VALLE D’AOSTA
AOSTA
Competenza sull’intero territorio regionale
11100 Aosta, corso Padre Lorenzo 18
Tel. 0165/277411, fax 0165/277409
email: aosta-uotcvr@inail.it
Pec: aosta-ricerca@postacert.inail.it
LOMBARDIA
BERGAMO
Competenza territoriale per la provincia di Bergamo
24121 Bergamo, via Matris Domini 14
Tel. 035/352111, fax 06/88467027
email: bergamo-uotcvr@inail.it
Pec: bergamo-ricerca@postacert.inail.it
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
BRESCIA
Competenza territoriale per le province di Brescia, Cremona, Mantova
25124 Brescia, via Cefalonia 52
Tel. 030/24341, fax 06/88467046
email: brescia-uotcvr@inail.it
Pec: brescia-ricerca@postacert.inail.it
COMO
Competenza territoriale per le province di Como, Lecco, Sondrio, Varese,
22100 Como, via Petrarca 4
Tel. 031/3375411, fax 06/88467066
email: como-uotcvr@inail.it
Pec: como-ricerca@postacert.inail.it
MILANO
Competenza territoriale per le province di Milano, Lodi, Pavia, Monza Brianza
20121 Milano, corso di Porta Nuova 19
Tel. 02/62581, fax 06/88467191
email: milano-uotcvr@inail.it
Pec: milano-ricerca@postacert.inail.it
BOLZANO
Competenza territoriale sull’intero territorio delle province autonome di Bolzano e Trento
39100 Bolzano, viale Europa 31
Tel. 0471/560409
email: bolzano-uotcvr@inail.it
Pec: bolzano-ricerca@postacert.inail.it
VENETO
PADOVA
Competenza territoriale per le province di Padova, Rovigo, Vicenza
35131 Padova, via Nancy 2
Tel. 049/8226511, fax 049/8226700
email: padova-uotcvr@inail.it
Pec: padova-ricerca@postacert.inail.it
VENEZIA-MESTRE
Competenza territoriale per le province di Venezia, Belluno, Treviso
30175 Venezia Marghera, via della Pila 51
Tel. 041/2573401, fax 041/2573475
email: veneziamestre-uotcvr@inail.it
Pec: veneziamestre-ricerca@postacert.inail.it
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
VERONA
Competenza territoriale per la provincia di Verona
37121 Verona, vicolo Riva San Lorenzo 1
Tel. 045/8052301, fax 045/8052334
email: verona-uotcvr@inail.it
Pec: verona-ricerca@postacert.inail.it
UDINE
Competenza territoriale sull’intero territorio regionale
33100 Udine, piazza Duomo 7
Tel. 0432/240222, fax 0432/240240
email: udine-uotcvr@inail.it
Pec: udine-ricerca@postacert.inail.it
LIGURIA
GENOVA
Competenza territoriale sull’intero territorio regionale
16121 Genova, via G. D’Annunzio 76
Tel. 010/5471111, fax 010/5471111
Pec: genova-ricerca@postacert.inail.it
EMILIA ROMAGNA
BOLOGNA
Competenza territoriale per le province di Bologna, Ferrara, Modena
40121 Bologna, via Gramsci 4
Tel. 051/6095412, fax 06/88466020
email: bologna-uotcvr@inail.it
Pec: bologna-ricerca@postacert.inail.it
FORLÌ
Competenza territoriale per le province di Forlì, Ravenna, Rimini
47122 Forlì, piazzale Martiri d’Ungheria 1
Tel. 0543/451520, fax 0543/451510
email: forli-uotcvr@inail.it
Pec: forlì-ricerca@postacert.inail.it
PIACENZA
Competenza territoriale per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia
29122 Piacenza, via Rodolfo Boselli 59/63
Tel. 0523/343211, fax 06/88466111
email: piacenza-uotcvr@inail.it
Pec: piacenza-ricerca@postacert.inail.it
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
TOSCANA
FIRENZE
Competenza territoriale per le province di Firenze, Siena, Arezzo, Prato
50144 Firenze, via delle Porte Nuove 61
Tel. 055/32051, fax 06/88468822
email: firenze-uotcvr@inail.it
Pec: firenze-ricerca@postacert.inail.it
LIVORNO
Competenza territoriale per le province di Livorno, Grosseto, Pisa
57123 Livorno, via A. Pieroni 11
Tel. 0586/254111, fax 06/88468847
email: livorno-uotcvr@inail.it
Pec: livorno-ricerca@postacert.inail.it
LUCCA
Competenza territoriale per le province di Lucca, Massa Carrara, Pistoia
55100 Lucca, via Luporini 1021
Tel. 0583/5261, fax 06/88468857
email: lucca-uotcvr@inail.it
Pec: lucca-ricerca@postacert.inail.it
UMBRIA
TERNI
Competenza territoriale per le province di Terni, Perugia
05100 Terni, viale F. Turati 18/20
Tel. 0744/207211, fax 0744/207280
email: terni-uotcvr@inail.it
Pec: terni-ricerca@postacert.inail.it
MARCHE
ANCONA
Competenza territoriale per le province di Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro
e Urbino, Macerata, Fermo
60123 Ancona, piazza S. Maria 5
Tel. 071/2273231, fax 06/88467366
email: ancona-uotcvr@inail.it
Pec: ancona-ricerca@postacert.inail.it
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
LAZIO
ROMA
Competenza territoriale per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo
00143 Roma, via Stefano Gradi 55
Tel. 06/36437996-7998-7999, fax 06/36437952
email: roma-uotcvr@inail.it
Pec: roma-ricerca@postacert.inail.it
ABRUZZO
PESCARA
Competenza territoriale per le province di Pescara, Chieti, L’Aquila, Teramo
65127 Pescara, viale G. Marconi 334
Tel. 085/45451447-48-52, fax 085/45451347
email: pescara-uotcvr@inail.it
Pec: pescara-ricerca@postacert.inail.it
MOLISE
CAMPOBASSO
Competenza territoriale per le province di Campobasso, Isernia
86100 Campobasso, via Insorti d’Ungheria 70
Tel. 0874/4751, fax 06/88467516
email: campobasso-uotcvr@inail.it
Pec: campobasso-ricerca@postacert.inail.it
CAMPANIA
AVELLINO
Competenza territoriale per le province di Avellino, Benevento
83100 Avellino, via Iannaccone 12/14
Tel. 0825/294111, fax 06/88465779
email: avellino-uotcvr@inail.it
Pec: avellino-ricerca@postacert.inail.it
NAPOLI
Competenza territoriale per le province di Napoli, Caserta, Salerno
80143 Napoli, via Nuova Poggioreale
Tel. 081/7784111, fax 06/88465851
email: napoli-uotcvr@inail.it
Pec: napoli-ricerca@postacert.inail.it
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
PUGLIA
BARI
Competenza territoriale per le province di Bari, Foggia, Barletta/Andria/Trani
Direzione-Segreteria amministrativa - Segreteria tecnica
70126 Bari, corso Trieste 29
Tel. 080/5436111, fax 06/88468025
email: bari-uotcvr@inail.it
Pec: bari-ricerca@postacert.inail.it
TARANTO
Competenza territoriale per le province di Taranto, Brindisi, Lecce
74121 Taranto, via Plinio ang. via Salinella
Tel. 099/7322111, fax 06/88468125
email: taranto-uotcvr@inail.it
Pec: taranto-ricerca@postacert.inail.it
BASILICATA
POTENZA
Competenza territoriale per le province di Potenza, Matera
85100 Potenza, via Vincenzo Verrastro 3/C
Tel. 0971/606111, fax 0971/606624
email: potenza-uotcvr@inail.it
Pec: potenza-ricerca@postacert.inail.it
CALABRIA
CATANZARO
Competenza territoriale per le province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone, Vibo
Valentia
88100 Catanzaro, via Vittorio Veneto 60
Tel. 0961/535238, fax 0961/535233
email: catanzaro-uotcvr@inail.it
Pec: catanzaro-ricerca@postacert.inail.it
SICILIA
CATANIA
Competenza territoriale per le province di Catania, Enna, Ragusa, Siracusa
95123 Catania, via Cifali 76/a
Tel. 095/7190111, fax 06/88468557
email: catania-uotcvr@inail.it
Pec: catania-ricerca@postacert.inail.it
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Guida ai servizi di verifica di attrezzature, macchine e impianti di più ampia pratica e interesse
MESSINA
Competenza territoriale per la provincia di Messina
98122 Messina, via Garibaldi isolato VIII Cortina del Porto 122/a
Tel. 090/3718211, fax 06/88468587
email: messina-uotcvr@inail.it
Pec: messina-ricerca@postacert.inail.it
PALERMO
Competenza territoriale per le province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Trapani
90142 Palermo, via dei Cantieri 120
Tel. 091/6705611, fax 06/88468608
email: palermo-uotcvr@inail.it
Pec: palermo-ricerca@postacert.inail.it
SARDEGNA
CAGLIARI
Competenza territoriale per le province di Cagliari, Oristano
09127 Cagliari, via Sonnino 96
Tel. 070/60521
email: cagliari-uotcvr@inail.it
Pec: cagliari-ricerca@postacert.inail.it
SASSARI
Competenza territoriale per le province di Sassari, Nuoro
07100 Sassari, piazza G. Marconi 8
Tel. 079/2084214
email: sassari.r.dipartimento@inail.it
Pec: sassari-ricerca@postacert.inail.it
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