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Introduzione
In questo manuale vengono fornite le istruzioni necessarie per il corretto
funzionamento del software. Il manuale si rivolge al progettista che intende impiegare,
in una struttura a telaio, dispositivi di controllo passivo isteretici “Shear Link” sia per
la dissipazione di energia sismica in strutture di nuova costruzione che per la
riabilitazione di strutture obsolete o carenti. Questo manuale si propone come uno
strumento concreto, operativo e immediato, per facilitare l’approccio e l’utilizzo del
software di calcolo.
In particolare il software permette di predimensionare la struttura con i dispositivi di
dissipazione inseriti. Il software è stato realizzato in ambiente Visual Basic.
La prima scelta da effettuare nell’ambito del primo step riguarda la definizione del
contributo dissipativo da attribuire al sistema nudo F (Figura 3) spuntando una delle
tre opzioni a seconda che il sistema sia rispettivamente dissipativo, parzialmente
dissipativo o elastico.
Figura 3 Scelta del contributo dissipativo da attribuire al sistema nudo F
Inseriti tali parametri, si clicca il pulsante “Add Storey” e nella tabella che segue si
attiveranno tante righe quanti sono gli impalcati selezionati (Figura 5). Caricata la
tabella, il pulsante Add Storey resta bloccato, altrimenti ad ogni clic verrebbero
addizionate, ogni volta, il medesimo numero di righe selezionate.
Figura 5 Pulsante Add Storey
La tabella è costituita da sette colonne, le quali vanno compilate coi dati che si
ottengono dall’analisi modale del sistema F:
Storey: è riportato il numero progressivo di piani di cui è costituito il sistema,
la colonna è compilata in maniera automatica;
Mass: si inserisce la massa in tonnellate di ciascun impalcato;
hi: i-esima altezza d’interpiano in metri;
VF,i: tagliante all’i-esimo piano espresso in kN;
dabs,i: spostamento assoluto di ciascun impalcato espresso in metri;
Ψi: prima forma modale;
drel,i: spostamento relativo di ciascun impalcato espresso in metri.
Nella colonna degli spostamenti relativi di piano le celle non sono editabili, la colonna
si compilerà in maniera automatica, insieme ai valori di “m*” e “Γ”, immediatamente
dopo aver cliccato il pulsante “RUN 1.1” (Figura 6). Γ e m* sono, rispettivamente, il
fattore di partecipazione e la massa equivalente, quest’ultima espressa in tonnellate,
utili per il passaggio dal sistema MDOF a SDOF.
Figura 6 Pulsante RUN 1.1 e compilazione delle relative celle
Figura 8 Celle del punto di performance in caso di comportamento linerare del sistema F
In tal caso risulteranno compilate solo le celle in corrispondenza del punto di
performance in quanto il sistema è elastico (Figura 9).
Concluso lo Step 1 si passa alla fase successiva, in realtà nel software sono stati
accorpati gli step 2 e 3 del metodo di progetto (Figura 12). In questa sezione
denominata “Evaluation of the performance point and design capacity curves for BF
and DB systems” si vanno a definire i parametri per la costruzione dello spettro ADRS
(Acceleration-Displacement Response Spectrum) allo scopo di determinare in maniera
univoca il Punto di Performance PP del sistema BF.
Figura 12 Step 2/3: Evaluation of the performance point and design capacity curves for BF and DB
systems
La tabella posta nella parte alta di questa sezione (Figura 13) è costituita da 11 colonne,
delle quali solo 4 sono editabili, e costituisce lo Step 2 vero e proprio.
I parametri sono:
ag: accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido con
superficie topografica orizzontale, espressa in g;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione
orizzontale:
TC*: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in
accelerazione orizzontale, espresso in secondi;
Ss: coefficiente di amplificazione stratigrafica (Tab. 3.2.IV NTC2018);
Cc: coefficiente funzione della categoria di sottosuolo (Tab. 3.2.IV NTC2018);
ST: coefficiente di amplificazione topografica (Tab. 3.2.V NTC 2018);
ηel: il fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzamento
viscosi convenzionali ξ diversi dal 5%, nel software è calcolato in maniera
automatico.
Per i valori di ag, F0 e Tc*, necessari per la determinazione delle azioni sismiche, si fa
riferimento agli Allegati A e B al Decreto del Ministero delle Infrastrutture 14 gennaio
2008.
Figura 15 Espressioni di SS e di CC: Tab. 3.2.IV NTC 2018
Figura 16 Valori massimi del coeff. di amplificazione topografica ST: Tab. 3.2.V NTC 2018
Nella parte destra sono riportati i parametri necessari per la costruzione delle curve di
capacità dei sistemi equivalenti F e BF (Figura 17), i valori all’interno delle celle sono
calcolati in maniera automatica dal software.
Figura 17 Parametri per la costruzione delle curve di capacità dei sistemi equivalenti F e BF
Infine, la parte centrale è occupata da un’area in cui saranno plottati lo spazio ADRS
e le curve di capacità dei sistemi equivalenti F, BF e DB (Figura 18).
Nella compilazione di tale sezione, i parametri μ*DB e r*DB inizialmente non sono noti.
Anche il valore di V*PP,BF è inizialmente incognito, dal momento che dipende dello
smorzamento che si sta ricercando, ξeq,BF. Pertanto per tali parametri vanno supposti
Bisogna fare attenzione ad inserire un valore iniziale di V*PP,BF almeno pari a V*PP,F, in
caso contrario quando si andrà a cliccare il pulsante “RUN 2/3”, il software segnalerà
un messaggio di errore (Figura 20).
Il pulsante “CLEAR” ripulisce l’area della sezione relativa allo Step 2/3 (Figura 21).
Figura 21 Pilsante Clear
A questo punto si passa allo Step 4 “Preliminary sizing of dissipative braces” in cui si
dimensionano i controventi dissipativi (Figura 22). Questa sezione è occupata da una
tabella costituita da 13 colonne e tante righe quanti sono gli impalcati. Delle 13
colonne solo 6 sono editabili.
Le prime 3 colonne si compilano in automatico al clic del pulsante “RUN 2/3” nello
Step 2/3 (Figura 23).
Figura 23 Compilazione delle colonne legate al RUN 2/3
(a) (b)
Figura 24 Configurazione dei controventi: (a) V rovescia, (b) diagonale
Al termine di tale operazione si clicca il pulsante “RUN 4.1” (Figura 25) e il software
calcola i valori di Vy,DB,i,j e KDB,i,j .
A questo punto si passa alla determinazione delle proprietà meccaniche del singolo
dispositivo D e del controvento B. Le proprietà meccaniche del dispositivo D possono
essere dedotte mediante l’utilizzo di un software realizzato proprio per tale scopo
“Shear Link non-linear model”. Nella colonna “SL type” va inserita la sigla del
modello scelto, esclusivamente per averne nota in un eventuale screenshot della
finestra di progetto. Nella colonna “KD,i,j ” si inserisce la rigidezza elastica del
dispositivo e si compilano le colonne con nB,i e rD,i,j (Figura 26).
Figura 26 Parametri riferiti ai dissipatori
Inseriti tutti i dati richiesti si clicca il pulsante “RUN 4.2” (Figura 27) per il calcolo
dei valori di KB,i,j e KDB,py,i,j .
A questo punto si passa allo Step 5 “Consistency check of stiffness r*DB” (Figura 28).
Inserito il nuovo valore di r*DB nello Step 2/3 si ripete il calcolo cliccando tutti i tasti
nell’ordine previsto fino allo Step 5, tale procedura si ripete finché allo Step 5 non si
legge il messaggio “OK”.
Terminata la procedura, si passa allo Step 6 “Consistency check of ductility μ*DB”
(Figura 30). In questa sezione è necessario verificare se la domanda di duttilità in
corrispondenza del j-esimo dissipatore all'i-esimo piano, μD,i,j , coerente con il valore
In questa sezione è presente una tabella con 4 colonne e tante righe quanti sono i piani
della struttura. I parametri della tabella sono:
Storey: numero progressivo di piani di cui è costituito il sistema, la colonna è
compilata in maniera automatica;
μD,i,j,Ed: duttilità richiesta dal j-esimo dissipatore all’i-esimo piano;
μD,i,j,Rd: duttilità disponibile del j-esimo dissipatore all’i-esimo piano;
Verifica: definisce se la verifica è soddisfatta o meno.
A questo punto si compila l’unica colonna editabile inserendo i valori di μD,i,j,Rd
(Figura 31).
Inseriti i valori richiesti in tabella, si clicca il pulsante “RUN 6” (Figura 32) e si calcola
la duttilità richiesta dal j-esimo dissipatore all’i-esimo piano μD,i,j.
Figura 32 Pulsante RUN 6
Noto μD,i,j, dall’ultima colonna della tabella è possibile controllare se la verifica risulta
soddisfatta o meno (Figura 33).
Se la verifica non è soddisfatta, significa che il valore di μ*DB supposto all'inizio (Step
2/3) è troppo alto, ed è pertanto necessario iterare nuovamente l'intera procedura
progettuale dallo Step 2/3, assumendo un valore più contenuto. Inserito il nuovo valore
di μ*DB nello Step 2/3 si ripete il calcolo cliccando tutti i tasti nell’ordine previsto fino
allo Step 6, tale procedura si ripete finché la verifica allo Step 6 non risulta soddisfatta
a tutti i piani.
In alto a sinistra della GUI è presente il tasto “CLEAR ALL” (Figura 34), il quale
serve a ripulire l’interfaccia dai dati nel caso si desiderasse eseguire un nuovo progetto.
Figura 34 Pulsante CLEAR ALL
Infine, in alto a destra dell’interfaccia sono disposti due pulsanti “Instruction manual”
e “References” (Figura 35) che se cliccati indirizzano, rispettivamente, al manuale
d’istruzioni del software e ad un documento web in cui è illustrata in maniera accurata
tutta la procedura di progetto.
ag: accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido con superficie
topografica orizzontale;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione
orizzontale:
TC*: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione
orizzontale;
Ss: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
Cc: coefficiente funzione della categoria di sottosuolo;
ST: coefficiente di amplificazione topografica;
ηel: il fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzamento viscosi
convenzionali ξ diversi dal 5%;
α: rapporto delle rigidezze elastiche rispettivamente dei sistemi DB ed F;
𝐾 ∗ : rigidezza elastica del sistema equivalente F;
𝐾 ∗ : rigidezza elastica del sistema equivalente BF;
𝐾∗ , , : rigidezza post-elastica del sistema equivalente BF;
𝐾∗ , , : rigidezza post-elastica del sistema equivalente BF;
Fy,DB,i : forza orizzontale allo snervamento del sistema DB, agente al piano i-esimo;
Vy,DB,i : forza allo snervamento dei controventi dissipativi all'i-imo piano;
nDB,i : numero di controventi dissipativi presenti all’i-esimo piano;
Vy,DB,i,j : forza allo snervamento del j-esimo controvento dissipativo all’i-esimo piano;
KDB,i,j : rigidezza elastica del j-esimo controvento dissipativo all’i-esimo piano;
KD,i,j : rigidezza elastica del j-esimo dispositivo SL all’i-esimo piano;
nB,i,j: numero di controventi dissipativi in serie al singolo dissipatore all’i-esimo piano;
KB,i,j: rigidezza elastica del controvento all’i-esimo piano;
rD,i,j : rapporto tra la rigidezza post-elastica ed elastica del j-esimo dispositivo SL posto
all’i-esimo livello;
KDB,py,i,j : rigidezza post-elastica del controvento j-esimo al piano i-esimo;
μD,i,j,Ed: duttilità richiesta dal j-esimo dissipatore all’i-esimo piano;
μD,i,j,Rd: duttilità disponibile del j-esimo dissipatore all’i-esimo piano.