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MANUALE DI ISTRUZIONI DEL SOFTWARE

“DISPLACEMENT-BASED DESIGN METHOD FOR


DISSIPATIVE BRACED STRUCTURES”

Introduzione
In questo manuale vengono fornite le istruzioni necessarie per il corretto
funzionamento del software. Il manuale si rivolge al progettista che intende impiegare,
in una struttura a telaio, dispositivi di controllo passivo isteretici “Shear Link” sia per
la dissipazione di energia sismica in strutture di nuova costruzione che per la
riabilitazione di strutture obsolete o carenti. Questo manuale si propone come uno
strumento concreto, operativo e immediato, per facilitare l’approccio e l’utilizzo del
software di calcolo.
In particolare il software permette di predimensionare la struttura con i dispositivi di
dissipazione inseriti. Il software è stato realizzato in ambiente Visual Basic.

Displacement-based design method for dissipative braced structures


Il software consente di costruire la curva di capacità della struttura controventata (BF),
considerando i differenti contributi forniti dalla struttura nuda (F) e dal sistema
dissipativo (DB) per attingere lo spostamento target.
Il metodo di progetto proposto si sviluppa nello spazio ADRS (Acceleration-
Displacement Response Spectrum), e consiste nella definizione analitica della curva
di capacità del sistema BF, basata sulla scelta iniziale di due parametri, poi da
verificare. Questi corrispondono alla duttilità (μ*DB) e al rapporto di rigidezza post-
elastica rispetto a quella elastica (r*DB) del sistema DB. Una volta note le curve di
capacità del sistema nudo F, a valle di un opportuno predimensionamento, e del
sistema BF, il software consente di ricavare la curva di capacità del sistema DB. Nota
quest'ultima, è possibile ottenere i parametri meccanici dei controventi dissipativi a
ciascun piano e per ciascuna campata di una struttura a telaio.
In Appendice B è riportato il codice del software.
N.B. si utilizzi il punto come separatore decimale.
Il software si compone di diverse sottosezioni (Figura 1), ciascuna corrispondente ad
un determinato step della procedura, così come descritto nel seguito.
Figura 1 Interfaccia grafica del software "Displacement-based design method for dissipative braced
structures”

Lo Step 1 della procedura (Figura 2) denominato “Bare Frame Behavior” consiste


nella definizione della curva di capacità della struttura nuda F, nonché dello
spostamento target di progetto dPP sotto azione sismica.

Figura 2 Step 1: Bare Frame Behavior

La prima scelta da effettuare nell’ambito del primo step riguarda la definizione del
contributo dissipativo da attribuire al sistema nudo F (Figura 3) spuntando una delle
tre opzioni a seconda che il sistema sia rispettivamente dissipativo, parzialmente
dissipativo o elastico.
Figura 3 Scelta del contributo dissipativo da attribuire al sistema nudo F

Il passo successivo consiste nell’inserimento del numero di impalcati “n° storey” di


cui è costituito il sistema e della rotazione relativa d’interpiano “θd” (Figura 4).

Figura 4 Inserimento del numero di impalcati e della rotazione relativa d’interpiano

Inseriti tali parametri, si clicca il pulsante “Add Storey” e nella tabella che segue si
attiveranno tante righe quanti sono gli impalcati selezionati (Figura 5). Caricata la
tabella, il pulsante Add Storey resta bloccato, altrimenti ad ogni clic verrebbero
addizionate, ogni volta, il medesimo numero di righe selezionate.
Figura 5 Pulsante Add Storey

La tabella è costituita da sette colonne, le quali vanno compilate coi dati che si
ottengono dall’analisi modale del sistema F:
 Storey: è riportato il numero progressivo di piani di cui è costituito il sistema,
la colonna è compilata in maniera automatica;
 Mass: si inserisce la massa in tonnellate di ciascun impalcato;
 hi: i-esima altezza d’interpiano in metri;
 VF,i: tagliante all’i-esimo piano espresso in kN;
 dabs,i: spostamento assoluto di ciascun impalcato espresso in metri;
 Ψi: prima forma modale;
 drel,i: spostamento relativo di ciascun impalcato espresso in metri.

Nella colonna degli spostamenti relativi di piano le celle non sono editabili, la colonna
si compilerà in maniera automatica, insieme ai valori di “m*” e “Γ”, immediatamente
dopo aver cliccato il pulsante “RUN 1.1” (Figura 6). Γ e m* sono, rispettivamente, il
fattore di partecipazione e la massa equivalente, quest’ultima espressa in tonnellate,
utili per il passaggio dal sistema MDOF a SDOF.
Figura 6 Pulsante RUN 1.1 e compilazione delle relative celle

Il passo successivo è la compilazione della sottosezione denominata “Bilinearization


of F system Pushover Curve”. In questo campo sono riportati i valori dello spostamento
e del tagliante globale in corrispondenza del punto di snervamento (Yielding) e del
punto di performance (PP), sia per il sistema MDOF che per il sistema SDOF (Figura
7). Il significato dei simboli viene di seguito elencato:
 dy,F: spostamento in corrispondenza del punto di snervamento relativo al
sistema MDOF, espresso in metri;
 dPP,F: spostamento target di progetto relativo al sistema MDOF, espresso in
metri;
 Vy,F: tagliante in corrispondenza del punto di snervamento relativo al sistema
MDOF, espresso in kN;
 VPP,F: tagliante alla base in corrispondenza dello spostamento target di progetto
relativo al sistema MDOF, espresso in kN;
 d*y,F: spostamento equivalente al punto di snervamento relativo al sistema
SDOF, espresso in metri;
 d*PP,F: spostamento equivalente al punto di performance relativo al sistema
SDOF, espresso in metri;
 V*y,F: taglio equivalente in corrispondenza del punto di snervamento relativo
al sistema SDOF, espresso in kN;
 V*PP,F: taglio equivalente alla base in corrispondenza dello spostamento target
di progetto relativo al sistema SDOF, espresso in kN.

Figura 7 Sottosezione “Bilinearization of F system Pushover Curve”

Se, alla prima operazione, per il sistema F è stato selezionato un comportamento


elastico, le celle di tale sottosezione si compileranno in maniera automatica
immediatamente dopo aver cliccato il pulsante “RUN 1.2” (Figura 8).

Figura 8 Celle del punto di performance in caso di comportamento linerare del sistema F
In tal caso risulteranno compilate solo le celle in corrispondenza del punto di
performance in quanto il sistema è elastico (Figura 9).

Figura 9 Punto di performance PP in caso di comportamento lineare del sistema F

Se, invece, alla prima operazione è stato selezionato un comportamento dissipativo o


parzialmente dissipativo sarà necessario inserire manualmente i valori di d*y,F, V*y,F e
V*PP,F (Figura 10).

Figura 10 Inserimento manuale dei valori di d*y,F, V*y,F e V*PP,F


A questo punto cliccando il tasto “RUN 1.2” le restanti celle si compileranno in
maniera automatica (Figura 11).

Figura 11 Punto di performance PP in caso di comportamento non lineare del sistema F

Concluso lo Step 1 si passa alla fase successiva, in realtà nel software sono stati
accorpati gli step 2 e 3 del metodo di progetto (Figura 12). In questa sezione
denominata “Evaluation of the performance point and design capacity curves for BF
and DB systems” si vanno a definire i parametri per la costruzione dello spettro ADRS
(Acceleration-Displacement Response Spectrum) allo scopo di determinare in maniera
univoca il Punto di Performance PP del sistema BF.

Figura 12 Step 2/3: Evaluation of the performance point and design capacity curves for BF and DB
systems
La tabella posta nella parte alta di questa sezione (Figura 13) è costituita da 11 colonne,
delle quali solo 4 sono editabili, e costituisce lo Step 2 vero e proprio.

Figura 13 Tabella Step 2/3

Le colonne della tabella hanno il seguente significato:


 r*F : rapporto di rigidezza post-elastica rispetto a quella elastica del sistema F
equivalente;
 μ*F : duttilità del sistema F equivalente;
 ξh,F : smorzamento isteretico equivalente del sistema F, che è nullo se il sistema
è elastico;
 ξv,F : smorzamento viscoso equivalente del sistema F, assunto pari al 5% per le

strutture intelaiate in c.a.;


 r*DB : rapporto di rigidezza post-elastica ed elastica del sistema DB equivalente;
 μ*DB : duttilità del sistema DB equivalente;

 d*y,DB : spostamento in corrispondenza del punto di snervamento del sistema DB


equivalente, espresso in metri;
 ξh,DB : smorzamento isteretico equivalente del sistema DB;

 V*PP,BF : taglio alla base equivalente del sistema BF in corrispondenza dello


spostamento target dPP;
 V*PP,DB: taglio alla base equivalente del sistema DB in corrispondenza dello
spostamento target dPP;
 ξeq,BF : smorzamento equivalente del sistema BF.
La parte bassa di tale sezione rappresenta lo Step 3 vero e proprio. Nella parte sinistra
sono presenti una serie di celle in cui vanno inseriti i parametri necessari per la
definizione della “pericolosità sismica di base” del sito oggetto dell’intervento (Figura
14).

Figura 14 Definizione della “pericolosità sismica di base” del sito

I parametri sono:
 ag: accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido con
superficie topografica orizzontale, espressa in g;
 F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione
orizzontale:
 TC*: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in
accelerazione orizzontale, espresso in secondi;
 Ss: coefficiente di amplificazione stratigrafica (Tab. 3.2.IV NTC2018);
 Cc: coefficiente funzione della categoria di sottosuolo (Tab. 3.2.IV NTC2018);
 ST: coefficiente di amplificazione topografica (Tab. 3.2.V NTC 2018);
 ηel: il fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzamento
viscosi convenzionali ξ diversi dal 5%, nel software è calcolato in maniera
automatico.

Per i valori di ag, F0 e Tc*, necessari per la determinazione delle azioni sismiche, si fa
riferimento agli Allegati A e B al Decreto del Ministero delle Infrastrutture 14 gennaio
2008.
Figura 15 Espressioni di SS e di CC: Tab. 3.2.IV NTC 2018

Figura 16 Valori massimi del coeff. di amplificazione topografica ST: Tab. 3.2.V NTC 2018

Nella parte destra sono riportati i parametri necessari per la costruzione delle curve di
capacità dei sistemi equivalenti F e BF (Figura 17), i valori all’interno delle celle sono
calcolati in maniera automatica dal software.

Figura 17 Parametri per la costruzione delle curve di capacità dei sistemi equivalenti F e BF

Tali parametri sono:


 α: rapporto delle rigidezze elastiche rispettivamente dei sistemi DB ed F;
 𝐾 ∗ : rigidezza elastica del sistema equivalente F, espressa in kN/m;
 𝐾 ∗ : rigidezza elastica del sistema equivalente BF, espressa in kN/m;
 𝐾∗ , , : rigidezza post-elastica del sistema equivalente BF, espressa in kN/m;
 𝐾∗ , , : rigidezza post-elastica del sistema equivalente BF, espressa in kN/m,
è presente solo se F è non lineare.

Infine, la parte centrale è occupata da un’area in cui saranno plottati lo spazio ADRS
e le curve di capacità dei sistemi equivalenti F, BF e DB (Figura 18).

Figura 18 Spazio occupato dal grafico

Nella compilazione di tale sezione, i parametri μ*DB e r*DB inizialmente non sono noti.

Anche il valore di V*PP,BF è inizialmente incognito, dal momento che dipende dello
smorzamento che si sta ricercando, ξeq,BF. Pertanto per tali parametri vanno supposti

dei valori iniziali di tentativo richiedendo, quindi, l'implementazione di una procedura


iterativa.
Inseriti tutti i parametri della sezione si clicca il pulsante “RUN 2/3”, in maniera
automatica si compileranno tutte le celle bloccate, il grafico ADRS e le curve di
capacità dei sistemi F, BF e DB (Figura 19). La curva di capacità del sistema DB è
calcolata come differenza tra le curve BF e F. In questa fase il software esegue la prima
iterazione per la determinazione di V*PP,BF . Noto lo spostamento target d*PP dallo Step
1, il software calcola il corrispondete valore dell’accelerazione spettrale nello spazio
ADRS e lo moltiplicata per m*. Il prodotto ottenuto viene confrontato con il valore di
primo tentativo di V*PP,BF , se i due valori differiscono, quello appena calcolato viene
automaticamente sovrascritto nella cella e il software reitera il calcolo fin quando i due
valori arrivano a coincidere. Al termine dell’iterazione il grafico si aggiorna in maniera
automatica.

Figura 19 Pulsante RUN 2/3

Bisogna fare attenzione ad inserire un valore iniziale di V*PP,BF almeno pari a V*PP,F, in
caso contrario quando si andrà a cliccare il pulsante “RUN 2/3”, il software segnalerà
un messaggio di errore (Figura 20).

Figura 20 Warning dovuto a un valore di V*PP,BF minore di V*PP,F ,

Il pulsante “CLEAR” ripulisce l’area della sezione relativa allo Step 2/3 (Figura 21).
Figura 21 Pilsante Clear

A questo punto si passa allo Step 4 “Preliminary sizing of dissipative braces” in cui si
dimensionano i controventi dissipativi (Figura 22). Questa sezione è occupata da una
tabella costituita da 13 colonne e tante righe quanti sono gli impalcati. Delle 13
colonne solo 6 sono editabili.

Figura 22 Step 4: Preliminary sizing of dissipative braces

I parametri in tabella hanno il seguente significato:


 Storey: è riportato il numero progressivo di piani di cui è costituito il sistema,
la colonna è compilata in maniera automatica;
 Fy,DB,i : forza orizzontale allo snervamento del sistema DB, agente al piano i-
esimo, espressa in kN;
 Vy,DB,i : forza allo snervamento dei controventi dissipativi all'i-imo piano,
espressa in kN;
 nDB,i : numero di controventi dissipativi presenti all’i-esimo piano, supponendo
che questi siano tutti ugali;
 Angle: inclinazione dei controventi all’i-esimo piano, espressa in radianti. In
caso di controventatura a V rovescia inserire 0;
 Vy,DB,i,j : forza allo snervamento del j-esimo controvento dissipativo all’i-esimo
piano, espressa in kN;
 KDB,i,j : rigidezza elastica del j-esimo controvento dissipativo all’i-esimo piano,
espressa in kN/mm;
 SL type: nelle celle si inserisca la sigla del dispositivo SL scelto per l’i-esimo
piano, supponendo che siano tutti uguali sul medesimo piano;
 KD,i,j : rigidezza elastica del j-esimo dispositivo SL all’i-esimo piano, espressa
in kN/mm (è possibile calcolarla attraverso il software “Shear Link non-linear
model”);
 nB,i,j: numero di controventi dissipativi in serie al singolo dissipatore all’i-
esimo piano (1 o 2);
 KB,i,j: rigidezza elastica del controvento all’i-esimo piano, supponendo che
siano tuti uguali, espressa in kN/mm;
 rD,i,j : rapporto tra la rigidezza post-elastica ed elastica del j-esimo dispositivo
SL posto all’i-esimo livello (tra 2 e 4 %);
 KDB,py,i,j : rigidezza post-elastica del controvento j-esimo al piano i-esimo,
espressa in kN/mm.

Le prime 3 colonne si compilano in automatico al clic del pulsante “RUN 2/3” nello
Step 2/3 (Figura 23).
Figura 23 Compilazione delle colonne legate al RUN 2/3

La prima operazione da fare in questa sezione è inserire il numero di controventi per


piano (nDB,i ) e il corrispondente angolo di inclinazione. Si possono avere due diverse
configurazioni dei controventi (Figura 24), rispettivamente diagonali e a V rovescia
(Angle=0 per sistema a V rovescia).

(a) (b)
Figura 24 Configurazione dei controventi: (a) V rovescia, (b) diagonale

Al termine di tale operazione si clicca il pulsante “RUN 4.1” (Figura 25) e il software
calcola i valori di Vy,DB,i,j e KDB,i,j .

Figura 25 Numero di controventi, angolo di inclinazione e pulsante RUN 4.1

A questo punto si passa alla determinazione delle proprietà meccaniche del singolo
dispositivo D e del controvento B. Le proprietà meccaniche del dispositivo D possono
essere dedotte mediante l’utilizzo di un software realizzato proprio per tale scopo
“Shear Link non-linear model”. Nella colonna “SL type” va inserita la sigla del
modello scelto, esclusivamente per averne nota in un eventuale screenshot della
finestra di progetto. Nella colonna “KD,i,j ” si inserisce la rigidezza elastica del
dispositivo e si compilano le colonne con nB,i e rD,i,j (Figura 26).
Figura 26 Parametri riferiti ai dissipatori

Inseriti tutti i dati richiesti si clicca il pulsante “RUN 4.2” (Figura 27) per il calcolo
dei valori di KB,i,j e KDB,py,i,j .

Figura 27 Pulsante RUN 4.2

A questo punto si passa allo Step 5 “Consistency check of stiffness r*DB” (Figura 28).

Figura 28 Step 5: Consistency check of stiffness r*DB

In questa sezione è necessario verificare se il valore di r*DB supposto all'inizio (Step


2/3) sia coerente con le caratteristiche meccaniche determinate in corrispondenza dei
controventi dissipativi. Quindi, concluso lo Step 4 è sufficiente cliccare il pulsante
“RUN 5” dello Step 5 (Figura 29) per ottenere il valore di r*DB.
Il valore di r*DB sarà accompagnato da un messaggio (Figura 29). Se il messaggio
riporta la dicitura “OK” significa che il valore supposto all’inizio è esatto e si può
procedere con lo step successivo. Se, invece, il messaggio riporta la dicitura
“WARNING” è necessario iterare la procedura dallo Step 2/3 assumendo come valore
di r*DB quello determinato allo Step 5.

Figura 29 Pulsante RUN 5 e messaggio di errore

Inserito il nuovo valore di r*DB nello Step 2/3 si ripete il calcolo cliccando tutti i tasti
nell’ordine previsto fino allo Step 5, tale procedura si ripete finché allo Step 5 non si
legge il messaggio “OK”.
Terminata la procedura, si passa allo Step 6 “Consistency check of ductility μ*DB”
(Figura 30). In questa sezione è necessario verificare se la domanda di duttilità in
corrispondenza del j-esimo dissipatore all'i-esimo piano, μD,i,j , coerente con il valore

equivalente supposto all'inizio della procedura di progetto μ*DB, è inferiore alla


corrispondente capacità μD,i,j,Rd.
Figura 30 Step 6: Consistency check of ductility μ*DB

In questa sezione è presente una tabella con 4 colonne e tante righe quanti sono i piani
della struttura. I parametri della tabella sono:
 Storey: numero progressivo di piani di cui è costituito il sistema, la colonna è
compilata in maniera automatica;
 μD,i,j,Ed: duttilità richiesta dal j-esimo dissipatore all’i-esimo piano;
 μD,i,j,Rd: duttilità disponibile del j-esimo dissipatore all’i-esimo piano;
 Verifica: definisce se la verifica è soddisfatta o meno.
A questo punto si compila l’unica colonna editabile inserendo i valori di μD,i,j,Rd

(Figura 31).

Figura 31 duttilità disponibile del j-esimo dissipatore all’i-esimo piano

Inseriti i valori richiesti in tabella, si clicca il pulsante “RUN 6” (Figura 32) e si calcola
la duttilità richiesta dal j-esimo dissipatore all’i-esimo piano μD,i,j.
Figura 32 Pulsante RUN 6

Noto μD,i,j, dall’ultima colonna della tabella è possibile controllare se la verifica risulta
soddisfatta o meno (Figura 33).

Figura 33 Colonna di verifica

Se la verifica non è soddisfatta, significa che il valore di μ*DB supposto all'inizio (Step
2/3) è troppo alto, ed è pertanto necessario iterare nuovamente l'intera procedura
progettuale dallo Step 2/3, assumendo un valore più contenuto. Inserito il nuovo valore
di μ*DB nello Step 2/3 si ripete il calcolo cliccando tutti i tasti nell’ordine previsto fino
allo Step 6, tale procedura si ripete finché la verifica allo Step 6 non risulta soddisfatta
a tutti i piani.
In alto a sinistra della GUI è presente il tasto “CLEAR ALL” (Figura 34), il quale
serve a ripulire l’interfaccia dai dati nel caso si desiderasse eseguire un nuovo progetto.
Figura 34 Pulsante CLEAR ALL

Infine, in alto a destra dell’interfaccia sono disposti due pulsanti “Instruction manual”
e “References” (Figura 35) che se cliccati indirizzano, rispettivamente, al manuale
d’istruzioni del software e ad un documento web in cui è illustrata in maniera accurata
tutta la procedura di progetto.

Figura 35 Pulsanti di collegamento al manuale di funzionamento del software e ai riferimenti bibliografici


Elenco dei simboli
hi: i-esima altezza d’interpiano;
VF,i: tagliante all’i-esimo piano;
dabs,i: spostamento assoluto di ciascun impalcato;
Ψi: prima forma modale;
drel,i: spostamento relativo di ciascun impalcato;
Γ: fattore di partecipazione;
m*: la massa equivalente;
dy,F: spostamento in corrispondenza del punto di snervamento relativo al sistema
MDOF;
dPP,F: spostamento target di progetto relativo al sistema MDOF;
Vy,F: tagliante in corrispondenza del punto di snervamento relativo al sistema MDOF;
VPP,F: tagliante alla base in corrispondenza dello spostamento target di progetto
relativo al sistema MDOF;
d*y,F: spostamento equivalente al punto di snervamento relativo al sistema SDOF;
d*PP,F: spostamento equivalente al punto di performance relativo al sistema SDOF;
V*y,F: taglio equivalente in corrispondenza del punto di snervamento relativo al
sistema SDOF;
V*PP,F: taglio equivalente alla base in corrispondenza dello spostamento target di
progetto relativo al sistema SDOF;
r*F : rapporto di rigidezza post-elastica rispetto a quella elastica del sistema F
equivalente;
μ*F : duttilità del sistema F equivalente;
ξh,F : smorzamento isteretico equivalente del sistema F;

ξv,F : smorzamento viscoso equivalente del sistema F;

r*DB : rapporto di rigidezza post-elastica ed elastica del sistema DB equivalente;


μ*DB : duttilità del sistema DB equivalente;

d*y,DB : spostamento in corrispondenza del punto di snervamento del sistema DB


equivalente;
ξh,DB : smorzamento isteretico equivalente del sistema DB;

V*PP,BF : taglio alla base equivalente del sistema BF in corrispondenza dello


spostamento target dPP;
V*PP,DB: taglio alla base equivalente del sistema DB in corrispondenza dello
spostamento target dPP;
ξeq,BF : smorzamento equivalente del sistema BF;

ag: accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido con superficie
topografica orizzontale;
F0: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione
orizzontale:
TC*: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione
orizzontale;
Ss: coefficiente di amplificazione stratigrafica;
Cc: coefficiente funzione della categoria di sottosuolo;
ST: coefficiente di amplificazione topografica;
ηel: il fattore che altera lo spettro elastico per coefficienti di smorzamento viscosi
convenzionali ξ diversi dal 5%;
α: rapporto delle rigidezze elastiche rispettivamente dei sistemi DB ed F;
𝐾 ∗ : rigidezza elastica del sistema equivalente F;
𝐾 ∗ : rigidezza elastica del sistema equivalente BF;
𝐾∗ , , : rigidezza post-elastica del sistema equivalente BF;
𝐾∗ , , : rigidezza post-elastica del sistema equivalente BF;
Fy,DB,i : forza orizzontale allo snervamento del sistema DB, agente al piano i-esimo;
Vy,DB,i : forza allo snervamento dei controventi dissipativi all'i-imo piano;
nDB,i : numero di controventi dissipativi presenti all’i-esimo piano;
Vy,DB,i,j : forza allo snervamento del j-esimo controvento dissipativo all’i-esimo piano;
KDB,i,j : rigidezza elastica del j-esimo controvento dissipativo all’i-esimo piano;
KD,i,j : rigidezza elastica del j-esimo dispositivo SL all’i-esimo piano;
nB,i,j: numero di controventi dissipativi in serie al singolo dissipatore all’i-esimo piano;
KB,i,j: rigidezza elastica del controvento all’i-esimo piano;
rD,i,j : rapporto tra la rigidezza post-elastica ed elastica del j-esimo dispositivo SL posto
all’i-esimo livello;
KDB,py,i,j : rigidezza post-elastica del controvento j-esimo al piano i-esimo;
μD,i,j,Ed: duttilità richiesta dal j-esimo dissipatore all’i-esimo piano;
μD,i,j,Rd: duttilità disponibile del j-esimo dissipatore all’i-esimo piano.

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