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Semplificare il flusso di stampa con i predefiniti di espor tazione PDF .................. 123
Informazioni sui predef initi di espor tazione PDF incorporati ............................................................... 123
Impostare i predef initi di espor tazione PDF ............................................................................................. 125
Introduzione
Benvenuti nella Guida alla stampa di Adobe® InDesign® CS per i service di stampa. Non un
semplice documento di riferimento tecnico dettagliato per gestire i processi di InDesign, ma
soprattutto un utile strumento di formazione. È organizzato in modo che possiate trovare
1
rapidamente informazioni riguardo a situazioni specifiche che i vostri clienti possono
presentarvi. Potete anche leggere l’intero documento per avere una visione complessiva delle
funzioni di InDesign CS utili per i service di stampa.
Ogni nuova versione di Adobe InDesign è stata realizzata tenendo conto del feedback
inviato dai professionisti della stampa di tutto il mondo. La stretta collaborazione con il
mondo della stampa ha portato grandi vantaggi nell’efficienza e nella qualità dell’output
in Adobe InDesign 1.5.2 e Adobe InDesign 2, come il supporto per un’ampia varietà
di flussi di lavoro Adobe PostScript®, l’abbondanza incorporata avanzata e la Gestione
inchiostri. Il numero di service provider che hanno adottato Adobe InDesign è in continua
crescita, in quanto l’esperienza sul campo conferma l’affidabilità e la coerenza dell’output
di Adobe InDesign. Adobe continua a lavorare in stretta collaborazione con i professionisti
della stampa, per continuare a crescere sulla base dell’esperienza accumulata dalla
realizzazione delle tre versioni principali di Adobe InDesign a partire dal 1999.
Perfezionare lo stato dell’arte
Adobe InDesign CS è nato da una moderna architettura di stampa che ora si sta avviando
verso la terza generazione, come dimostrano i più recenti sistemi operativi e dispositivi di
output di prestampa. Il supporto per Adobe PostScript® 3™ in Adobe InDesign CS è stato 2
costantemente migliorato e ottimizzato nel corso di quattro anni. Allo stesso modo, con
Adobe InDesign è stato possibile produrre output su Mac OS X fin dalla versione 2, e la
consolidata integrazione con i flussi di lavoro Adobe PDF è stata ulteriormente potenziata.
Poiché è in grado di gestire perfettamente i principi fondamentali dell’output sui sistemi e
sui flussi di lavoro di oggi, Adobe InDesign CS ha sviluppato miglioramenti avanzati per
ridurre i costi e aumentare la produttività negli ambienti di prestampa.
Nota:
Tutte le immagini di
Adobe InDesign in
questo documento
sono state create con
Mac OS X.
Potete anche utilizzare
Adobe InDesign CS in
Microsoft® Windows®
2000 con Service
Pack 2 o Windows XP.
La palette Anteprima selezioni colore mostra come verrà eseguita la selezione dei colori in quadricromia e
delle tinte piatte.
Per velocizzare il flusso di lavoro di prestampa, potete usare il comando Finestra > Disponi >
4
Nuova finestra per visualizzare la stessa pagina o le pagine affiancate in più finestre: una
che visualizzi l’anteprima delle separazioni colore, un’altra che indichi le aree che eccedono
il limite inchiostro e una terza che visualizzi i colori compositi. Potete effettuare delle
correzioni in ciascuna finestra e contemporaneamente controllare gli effetti delle modifiche
sulle selezioni colore, sulle aree che eccedono il limite inchiostro e sul documento composito.
Per ulteriori informazioni, consultate “Visualizzare l’anteprima delle selezioni colore, della
trasparenza e delle sovrastampe” a pagina 47.
L’oggetto originale è collocato a sinistra. L’anteprima conversione trasparenza a destra indica le aree della
pagina interessate dall’uso del predefinito di conversione trasparenza per convertire la trasparenza nelle
ombre esterne.
Miglioramenti delle pagine al vivo, delle aree indicazioni e del tavolo di montaggio
Impostate le aree di pagina al vivo e indicazioni al di fuori dell’area del documento. Potete
specificare una distanza al di fuori della pagina entro la quale gli oggetti della pagina
possono espandersi nell’area al vivo. Potete anche specificare un’area indicazioni in cui le
informazioni possono essere aggiunte al di fuori dell’area della pagina ed essere comprese
nell’output, se lo desiderate. Le aree indicazioni sono generalmente usate nella pubblicità per
mostrare informazioni su un annuncio che non fa parte dell’annuncio principale.
Nella finestra di dialogo Imposta documento, fate clic sul pulsante Più opzioni per visualizzare le opzioni
Pagina al vivo e area indicazioni.
Le pagine al vivo e le aree indicazioni sono perfettamente integrate in tutte le fasi del flusso
di lavoro. Adobe InDesign CS è dotato di modalità di anteprima per pagine al vivo e aree
indicazioni, per visualizzare sullo schermo un documento dopo il rifilo all’area al vivo o
all’area indicazioni (Adobe InDesign 2 era già dotato di una modalità di anteprima per
visualizzare un documento rifilato al bordo della pagina). Le aree di pagina al vivo e di
indicazioni possono essere comprese nell’output PDF o nell’output di stampa.
In Adobe InDesign CS è possibile visualizzare l’area pagina, l’area al vivo e l’area indicazioni.
Per chiarezza, la preferenza Guide sotto ora controlla anche il bordo della pagina, se
desiderate che le guide e il bordo pagina vengano visualizzati di fronte o dietro a tutti
gli oggetti sullo schermo (per impostazione predefinita, l’impostazione Guide sotto è
disattivata). Inoltre, le preferenze Guide e tavolo di montaggio comprendono l’opzione
Offset minimo verticale per aumentare l’altezza del tavolo di montaggio.
Inchiostri misti
Create campioni che possono essere mescolati usando le tinte piatte. Un inchiostro misto
è basato non sui valori dei colori ma sugli inchiostri già definiti nel documento, come gli
inchiostri composti da blu tinta piatta e giallo quadricromia. Ad esempio, potete creare un
inchiostro misto marrone dato dalla combinazione di percentuali specifiche di inchiostri
6
giallo tinta piatta e nero quadricromia. Quando un documento con inchiostri misti viene
sottoposto alla selezione colore, le lastre vengono contrassegnate solo se contengono un
inchiostro che è stato effettivamente usato. Questo si verifica quando si effettua la selezione
colore di inchiostri misti usando un flusso di lavoro incorporato, in-RIP o composito.
Inoltre, gli inchiostri misti vengono mantenuti quando esportate file PSD o stampate con
una stampante composita.
I campioni degli inchiostri misti consentono di definire i campioni dei colori usando almeno
un colore tinta piatta.
Suppor to per PDF/ X-1a, PDF/ X-3 e PDF 1. 5 ( compatibile con Acrobat 6 )
I file di output Adobe PDF usano i formati PDF/X-1a, PDF/X-3 e PDF 1.5 (compatibile con
Acrobat 6). I formati PDF/X-1a e PDF/X-3 sono stati sviluppati come standard ISO per una
maggiore affidabilità dell’output, riducendo i contenuti e le esigenze di output di un file PDF.
PDF/X-1a è basato sui colori CMYK e sulle tinte piatte, mentre PDF/X-3 supporta anche i
colori RGB e i profili di gestione del colore ICC. Potete usare Adobe Acrobat 6 Professional
per effettuare una verifica preliminare dei file PDF per la conformità con gli standard
PDF/X-1a e PDF/X-3.
Adobe InDesign CS supporta anche il formato PDF 1.5, che è utile nei flussi di lavoro
che comprendono livelli PDF 1.5 o immagini compresse che usano JPEG 2000.
Adobe InDesign CS può esportare livelli di documenti in livelli PDF 1.5. Il formato PDF
1.5 è supportato anche da Adobe Acrobat 6 Professional. Tuttavia, molti flussi di lavoro di
prestampa PDF sono attualmente basati su versioni precedenti di PDF, pertanto i flussi
di lavoro PDF 1.5 non diventeranno comuni fino a quando il formato PDF 1.5 non sarà
supportato da più RIP e applicazioni di prestampa.
Adobe InDesign CS può importare file PDF 1.5 che contengono già immagini compresse
JPEG 2000 e offre un’opzione di compressione JPEG 2000 quando esportate file PDF 1.5.
Notate tuttavia che Adobe InDesign CS non può importare direttamente file di immagine
che sono stati compressi con JPEG 2000. I service di stampa devono verificare se JPEG 2000 è
supportato con i produttori di RIP e di applicazioni di prestampa.
Per poter usare queste funzioni per un file EPS o DCS in Adobe InDesign CS, il file deve
soddisfare i seguenti requisiti:
I file EPS e DCS che non soddisfano questi requisiti possono essere importati, ma non
potranno usufruire del flusso di lavoro migliorato.
Palette Informazioni
Visualizzate informazioni dettagliate sul progetto selezionato. Analogamente alla palette
Informazioni di altre applicazioni Adobe, la palette Informazioni di Adobe InDesign CS
visualizza informazioni come la posizione, le dimensioni, i campioni colore o i valori del
colore, lo spazio cromatico e il profilo di colore. La palette Informazioni indica anche i
metadati delle immagini, se presenti. 9
È importante per i provider di prestampa e indica due valori di risoluzione per un’immagine
selezionata: ppi originali (la risoluzione del file grafico originale) e ppi risultanti (tale
valore può essere maggiore o minore della risoluzione corrente se l’immagine è stata
ridimensionata in Adobe InDesign CS). Ad esempio, se un designer importa un’immagine
salvata a 300 dpi e la ridimensiona del 200%, la risoluzione finale diventa 150 dpi. La
palette Informazioni riporta la risoluzione orizzontale e verticale, che può indicare un
ridimensionamento non proporzionale o anamorfico.
La selezione colore delle tracce continue, tratteggiate e a strisce avviene in modo particolare.
Per la selezione colori, immaginate il colore spazio non soltanto come uno spazio, ma come
una traccia continua di colore dietro ai punti, ai trattini o alle strisce. Durante la selezione
colori, l’opzione Sovrastampa spazio opera prima sul colore spazio, poi sui punti, sui trattini
o sulle strisce. Ad esempio, se le opzioni Sovrastampa traccia e Sovrastampa spazio sono
entrambe selezionate per una linea tratteggiata, viene sovrastampato continuamente il
colore spazio lungo l’intera lunghezza della traccia, quindi il colore traccia. Gli utenti che
non sono al corrente di questo comportamento potrebbero pensare che non venga eseguita
la sovrastampa del colore spazio dietro i trattini. Prima di creare l’output finale, verificate
che sia stata eseguita la sovrastampa delle tracce non continue multicolore come desiderato 10
dal cliente, tramite la funzione Anteprima sovrastampa sullo schermo, oppure la funzione
Simula sovrastampa in un PDF esportato per una prova di stampa o per la stampa con un
dispositivo composito.
Nella finestra di dialogo Modifica stile traccia potete personalizzare le tracce punteggiate,
tratteggiate o a strisce.
Editor brani
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Modificate il testo in una finestra separata dal layout. Per modificare rapidamente il testo,
apritelo dalla finestra Editor brani in un’unica visualizzazione che è possibile scorrere senza
usare il modulo di composizione del layout. Potete personalizzare la visualizzazione Editor
brani nella finestra di dialogo Preferenze.
I miglioramenti descritti in questa introduzione sono soltanto un elenco parziale dei modi
in cui Adobe InDesign CS migliora l’efficienza dei service di stampa. Il resto del documento
li descrive in modo approfondito. Lo scopo di Adobe è rendere la gestione dei documenti
Adobe InDesign il più facile possibile. Per raggiungere e mantenere questo standard, il
team di InDesign continuerà a tenere conto delle richieste dei service di stampa relative ad
Adobe InDesign CS e a cercare di esaudirle. Potete prendere parte a questo processo usando
le seguenti risorse per inviare richieste, suggerimenti o altro feedback, o per discutere di
Adobe InDesign con altri service di stampa.
Per scambiare idee e soluzioni con altri service provider Adobe InDesign, andate al forum
utenti dei service di stampa di Adobe InDesign:
http://www.adobeforums.com/cgi-bin/webx?14@@.ee6b338
Per informazioni dettagliate sui problemi legati alla trasparenza, consultate “Convertire la
trasparenza per la stampa ad alta risoluzione” a pagina 51. Per ridurre i problemi legati alla
trasparenza, date ai vostri clienti i seguenti suggerimenti:
• Usate impostazioni di colore compatibili con il vostro abituale flusso di lavoro, in particolare
spazi di lavoro CMYK (impostazione predefinita) e RGB. Consultate “Usare i predefiniti e i
file delle impostazioni per snellire il flusso dei materiali trasmessi dal cliente” a pagina 14.
• Impostate lo spazio fusione trasparenze su CMYK (selezionate Modifica > Spazio fusione
trasparenze > CMYK).
• Importate formati Adobe nativi che supportano la trasparenza non convertita: Illustrator 9.0
o 10 (formato .AI nativo, non EPS), Photoshop 4.0 o superiore, PDF 1.4 (supportato da
Acrobat 5.0 o superiore).
Adobe InDesign CS può convertire la trasparenza di versioni EPS di file Illustrator che
intersecano un oggetto che usa la trasparenza. Tuttavia, i risultati potrebbero non essere
soddisfacenti se il file Illustrator EPS era stato sottoposto alla conversione della trasparenza
con impostazioni non adatte a un output colore ad alta risoluzione.
• Usate Illustrator 10 o versione successiva per ottenere i risultati migliori con le tinte piatte e
la sovrastampa.
• Se le pagine con trasparenza comprendono grafica di Illustrator 9 o 10 (specialmente se la
grafica è stata salvata in formato nativo di Illustrator o in un formato EPS precedente alla
versione Illustrator 9), usate l’Anteprima sovrastampa per verificare che il risultato finale
corrisponda a quello desiderato.
• Quando usate la trasparenza con le tinte piatte, usate l’Anteprima sovrastampa per verificare
i risultati. I clienti sono liberi di usare le tinte piatte con la trasparenza, ma i file importati
creati con versioni precedenti di altre applicazioni grafiche potrebbero causare problemi
identificabili a monte grazie alle funzioni di Anteprima sovrastampa.
• Eseguite la verifica preliminare del documento e assicuratevi che tutti i font e i collegamenti
ad alta risoluzione siano disponibili. Senza questi elementi la trasparenza non può essere
calcolata in base alle risoluzioni della fotounità. Potete verificare la risoluzione di ciascuna
immagine dalla scheda Collegamenti e immagini della finestra Verifica preliminare o
nel resoconto della verifica preliminare. Se utilizzate un flusso di lavoro OPI, verificate le
condizioni necessarie nella sezione “Convertire la trasparenza nei flussi di lavoro OPI” a
pagina 57.
• Assicuratevi che tutti i collegamenti e i font ad alta risoluzione nei file EPS importati siano
stati incorporati nei file. Ad esempio, se un documento InDesign comprende un file di
Illustrator contenente un’immagine TIFF, tale immagine deve essere incorporata nel file di
Illustrator (il file di Illustrator deve essere normalmente collegato al documento InDesign).
• Per i file PDF e EPS importati, assicuratevi che tutti i font necessari siano incorporati o
disponibili. Per eseguire questo controllo potete usare il comando Verifica preliminare.
• Sincronizzare il libro. Dopo che il libro è stato sincronizzato dal cliente, non deve essere
riordinato o sincronizzato nuovamente dal service di stampa.
• Verificare la paginazione.
• Se sono stati generati un sommario e un indice, verificare che siano aggiornati.
• Creare il pacchetto del libro (questa operazione è importante perché il numero di file e di
font presenti può essere elevato).
Usare i predefiniti e i file delle impostazioni per snellire il flusso dei materiali trasmessi
dal cliente
Potete ridurre al minimo potenziali problemi di output usando al meglio le impostazioni
che potete configurare in InDesign. Fornite ai vostri clienti dei predefiniti che potete usare
per aumentare l’affidabilità dell’output e del lavoro, come i seguenti:
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• Predefiniti di documento, nuovi in Adobe InDesign CS. Questi predefiniti salvano le
impostazioni nella finestra di dialogo Imposta documento.
Inoltre, potete impostare i seguenti tipi di file di impostazioni, che sono descritti in questo
documento:
• Predefiniti di esportazione PDF. Se accettate file PDF dai clienti, dotateli di un predefinito
di esportazione PDF personalizzato per il vostro flusso di lavoro. Se i predefiniti Macchina
da stampa o PDF/X-1a (presenti in InDesign) non generano output ottimale per il flusso di
lavoro, potete crearne una versione personalizzata da fornire ai clienti.
• File di impostazione del colore. Se usate la gestione del colore, comunicate ai clienti le
relative impostazioni per evitare eventuali problemi alla consegna dei lavori. La finestra di
dialogo Impostazioni colore in Adobe InDesign CS è analoga a quella di Adobe Photoshop,
Adobe Illustrator e altre applicazioni Adobe. Potete creare un file personalizzato di
impostazione del colore da applicare a tutti i computer e da inviare ai clienti. Ad esempio,
nel file di impostazione del colore, potete specificare se il computer del cliente incorpora
i profili o converte i colori, nonché il profilo di destinazione usato per le prove colore.
Impostate le opzioni nella finestra di dialogo Impostazioni colore e fate clic su Salva.
Se non usate la gestione del colore, potete chiedere ai vostri clienti di disabilitarla. Questo è
possibile selezionando Modifica > Impostazioni colore e deselezionando Attiva gestione del
colore.
Fi n e s t r a d i d i a l o g o I s t r u z i o n i d i s t a m p a
La finestra di dialogo Istruzioni di stampa è il primo passo nella preparazione dei file
per la consegna. In questa sezione i clienti possono inserire informazioni di contatto ed
eventuali istruzioni di stampa specifiche. Le informazioni compariranno in un resoconto
generato automaticamente, che comprende un elenco di tutti i font usati, i collegamenti e
gli inchiostri richiesti per stampare il documento, oltre alle impostazioni di stampa correnti.
Tale resoconto viene salvato nella stessa cartella degli altri file preparati per la consegna e
rappresenta una valida fonte per la risoluzione dei problemi.
S c he d a Cre a c ar te ll a p e r pacc he t to o Pre para pacc he t to pu b b lic a z ione
In questa scheda potete specificare un nome e una posizione per la cartella del pacchetto,
oltre a specificare se copiare i font e la grafica collegata usati nel documento (per ogni
opzione selezionata viene creata una sottocartella). Il documento InDesign e il resoconto
Istruzioni di stampa vengono copiati automaticamente nella cartella specificata.
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Aggiorna collegamenti agli elementi grafici del pacchetto: questa opzione assicura che
tutti gli elementi grafici e i collegamenti delle immagini siano aggiornati. Quando create
il pacchetto di un documento, i file collegati vengono raccolti e copiati in una cartella
chiamata Collegamenti. L’aggiornamento dei collegamenti agli elementi grafici eseguita
durante la preparazione del pacchetto è importante per evitare eventuali problemi di stampa
legati ai collegamenti.
Usa solo le eccezioni di sillabazione del documento: questa opzione incorpora il dizionario
utente del cliente nel documento InDesign e garantisce che altri dizionari utente (ad esempio
quelli dei computer usati per stampare il file) vengano ignorati. In questo modo è possibile
prevenire interruzioni di riga indesiderate dell’ultimo minuto, che a loro volta possono
causare ritardi nella produzione.
Includi font e collegamenti di livelli nascosti: questa opzione comprende tutti i font e i
file collegati su livelli nascosti in un documento InDesign. Questa opzione è disattivata
per impostazione predefinita: questo significa che Adobe InDesign CS comprende solo il
contenuto su livelli visibili nel momento in cui il documento viene preparato per la stampa.
• Il formato PDF 1.3 è supportato da molti RIP ed è la versione su cui si basa lo standard
PDF/X-1a. La trasparenza deve essere convertita per il formato PDF 1.3.
• PDF 1.4 aggiunge il supporto per la trasparenza. Alcuni RIP elaborano il formato PDF 1.4
direttamente. La trasparenza in un documento Adobe InDesign non deve essere convertita
quando si esporta in formato PDF 1.4 o superiore.
• PDF 1.5 aggiunge il supporto per i livelli dei documenti e per la compressione delle immagini
JPEG 2000.
Adobe InDesign CS supporta tutte queste versioni di PDF. Per ulteriori informazioni sugli
standard PDF/X, consultate “Informazioni sui predefiniti di esportazione PDF incorporati”
a pagina 123. I clienti possono tranne ulteriori suggerimenti su come impostare i file PDF
dal documento “How to Create Adobe PDF Files for Print and Press,” disponibile alla pagina
seguente:
http://www.adobe.com/print/prodzone/pdfs/PDFforPrint.pdf
Assicuratevi di consultare la versione più recente del documento, in quanto viene aggiornato
con informazioni sulle nuove versioni delle applicazioni, ad esempio Adobe InDesign CS. 18
Aprire file di InDesign
Quando aprite un file, InDesign visualizza un messaggio ogni qualvolta il file non è pronto
per la stampa finale (ad esempio se vi sono font mancanti o file collegati). Questa sezione
spiega come comportarsi in tali situazioni.
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Icone di InDesign e versioni del programma
A causa del modo in cui i sistemi operativi associano le icone ai programmi, le icone dei
documenti InDesign CS e 2.x sono identiche. Facendo doppio clic sui documenti con icona
InDesign, verranno aperti in InDesign CS.
Per mantenere la sillabazione di un documento, fate clic su Documento e non su Dizionario utente.
Le opzioni disponibili sono Dizionario utente e Documento. Dal punto di vista del service
di stampa, Dizionario utente indica il dizionario installato sulla propria postazione, mentre
Documento indica il dizionario nel file di un cliente.
inoltre di sostituire il font mancante non disponibile. Tuttavia, la modifica del font rischia di
modificare la composizione del testo; avvisate sempre il cliente e procedete solo dopo un suo
consenso esplicito.
Vengono persino identificati i font mancanti di EPS e di file PDF inseriti. Se un font
mancante ricorre in più elementi grafici, ogni occorrenza viene elencata nella finestra di
dialogo Trova font e viene indicata da un’icona ( ). I font mancanti incorporati negli
elementi grafici non possono essere sostituiti, ma si può intervenire a monte avvisando il
cliente prima di effettuare l’output del file. Dovrete ottenere il font o aprire l’oggetto grafico
nell’applicazione originale per modificare il font. Inoltre, viene visualizzato un avviso
se importate un file EPS contenente font mancanti ma senza un’anteprima PICT o TIFF:
InDesign cerca di crearne una, ma non è possibile creare un’anteprima per i font mancanti.
Dopo l’apertura del file, tutti i font mancanti sono evidenziati in rosa nel layout se
l’opzione Font sostituiti viene selezionata nella scheda Composizione della finestra di
dialogo Preferenze. Potrebbe essere utile esaminare le altre preferenze di questa scheda nel
caso in cui risulti utile evidenziare i problemi di composizione (visualizzate le preferenze
di composizione da Modifica > Preferenze > Composizione in Windows o InDesign >
Preferenze > Composizione in Mac OS X).
Per sostituire i font:
1. Con un documento aperto, scegliete Testo > Trova font.
21
2. Nell’elenco Font nel documento, selezionate un font. I font mancanti sono identificati da
un triangolo giallo ( ).
Potete anche selezionare i font nell’elenco Font nel documento facendo clic nell’elenco e
usando i tasti freccia.
3. Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per trovare la prima occorrenza del font selezionato nell’elenco, fate clic su Trova.
Viene visualizzato il testo che usa il font. Il pulsante Trova non è disponibile se il font
selezionato è contenuto in un elemento grafico importato o se avete selezionato più font
nell’elenco.
• Per visualizzare l’elemento grafico importato che usa un font segnalato nell’elenco,
fate clic su Trova elemento grafico (viene visualizzata l’icona della grafica ( )
accanto all’etichetta di formato che identifica i font nella grafica importata). Viene
visualizzato l’elemento grafico. Una volta selezionata la grafica, potete usare il
comando Modifica originale (disponibile nel menu della palette Collegamenti) per
aprirlo nell’applicazione in cui è stato creato. Il pulsante Trova elemento grafico non
è disponibile se l’istanza selezionata del font viene usata solo nel layout o se avete
selezionato più font nel relativo elenco.
4. Per visualizzare i dettagli relativi a un font selezionato, scegliete Più informazioni; per
nasconderli, scegliete Meno informazioni. L’area Informazioni rimane vuota se avete
selezionato più font nell’elenco.
Nota: il tipo di font potrebbe essere indicato come Sconosciuto se il formato di file di un
elemento grafico selezionato non fornisce informazioni riguardo al tipo di font. Inoltre,
i font vengono elencati solo se sono applicabili a caratteri identificabili nella ricerca. 22
Questo significa che non potete trovare e sostituire font che sono stati convertiti in profili
o usati in elementi grafici bitmap (ad esempio le immagini TIFF).
5. Per sostituire il font, selezionate il nuovo font nell’elenco Sostituisci con e procedete in
uno dei seguenti modi:
• Fate clic su Sostituisci per sostituire solo un’occorrenza del font selezionato.
• Fate clic su Sostituisci/Trova per sostituire il font in quell’occorrenza e trovare la
successiva.
• Fate clic su Sostituisci tutto per sostituire tutte le occorrenze dei font selezionati
nell’elenco.
Quando tutte le occorrenze di un font sono state rimosse dal file, il nome del font è
eliminato dall’elenco.
Nota: per modificare i font degli elementi grafici importati, usate il programma con cui
sono stati esportati, quindi, in InDesign, sostituite o ricollegate l’elemento grafico nel
documento tramite la palette Collegamenti.
6. Se avete fatto clic su Sostituisci, scegliete Trova successivo per trovare la successiva
occorrenza del font.
7. Fate clic su Fine.
Suggerimento: per sostituire più font con lo stesso font, potete selezionarli nell’elenco.
Tuttavia, potete trovare le occorrenze dei font o visualizzarne i dettagli solo se nell’elenco ne
avete selezionato uno solo.
B Posizione pagina
C Menu della palette C
D Icona di collegamento modificato 23
E Icona grafica incorporata D
F Ricollega
E
G Vai al collegamento
H Aggiorna collegamento
I Modifica originale
F G H I
Tutti i file di testo o di grafica inseriti in un documento sono elencati nella palette
Collegamenti. Se necessario, scegliete Finestra > Collegamenti per aprire la palette
Collegamenti. Per impostazione predefinita, i file sono ordinati per stato, a cominciare
da quelli con problemi o assenza di collegamento per agevolarne l’identificazione. I
collegamenti mancanti (relativi a file la cui posizione è stata cambiata) vengono segnalati da
un cerchio rosso con un punto di domanda ( ). I collegamenti modificati sono segnalati
da un triangolo giallo con un punto esclamativo ( ). Per ricollegare un file manualmente,
fate clic su Ricollega ( ) e localizzate il nuovo file.
I file collegati possono essere ordinati nella palette per stato, nome o numero di pagina a
seconda dell’opzione scelta nel menu della palette. Per i documenti contenenti numerosi
collegamenti, scegliete Righe palette piccole, per visualizzare più collegamenti in meno
spazio.
Per ottenere più informazioni (dimensioni e tipo) su un file collegato, fate doppio clic
sul collegamento nella palette o selezionate il collegamento e scegliete Informazioni
collegamento dal menu della palette.
1. Nella palette Collegamenti, fate clic sullo spazio vuoto a sinistra del pulsante Ricollega
per deselezionare tutti i collegamenti.
2. Fate clic sul pulsante Ricollega ( ) per correggere tutti i collegamenti mancanti che
InDesign può individuare automaticamente.
3. Nella finestra di dialogo Ricollega, fate clic su Sfoglia per localizzare la cartella
contenente il primo collegamento mancante.
4. Selezionate il file corrispondente al nome nella barra del titolo della finestra di dialogo
Trova, quindi fate clic su Apri (Windows) o Scegli (Mac OS).
Se tutti gli altri elementi grafici mancanti si trovano nella stessa cartella, tutti i relativi
collegamenti saranno immediatamente risolti. Per tutti gli elementi grafici non presenti
nella prima cartella, dovrete specificare la corretta posizione. Per questo motivo, è bene
che i clienti memorizzino tutti i loro elementi grafici nella stessa cartella. Per evitare 24
errori di collegamento, accertarsi che InDesign sia indirizzato su nome e posizione esatti
del file.
5. Fate clic su Aggiorna collegamento ( ) per assicurarvi che il documento contenga la
versione più recente di tutti gli elementi grafici collegati.
Il vantaggio per i service di stampa è che i file incorporati sono più facili da gestire in
InDesign CS. Quando incorporate un elemento grafico collegato, il nome del file rimane nella
palette Collegamenti, evidenziato dall’icona Incorporato ( ). Inoltre, InDesign CS registra
la posizione originale dell’elemento grafico e vi consente di annullarne l’incorporamento;
potete cioè ricollegare l’elemento grafico incorporato a un file esterno. Tenete presente che
ciò funziona solo con gli elementi grafici inseriti; non è possibile annullare l’incorporamento
di quelli incollati. È bene ricordare ai clienti di inserire e non di incollare, se possibile, gli
elementi grafici, per migliorare la flessibilità e la qualità (in alcuni casi è preferibile incollare,
ad esempio incollare percorsi di Illustrator in Adobe InDesign per apportare ulteriori
modifiche. Tuttavia, è bene comunicare al cliente che l’operazione di incollaggio non consente
di aggiornare un elemento grafico da un file esterno).
Quando voi o un vostro cliente eseguite la verifica preliminare di un file che contiene
elementi grafici incorporati, il nome originale dell’elemento grafico viene sostituito da
(Incorporato) e la pagina e il tipo di grafica rimangono nell’elenco. Per visualizzare il nome
dell’elemento grafico incorporato, chiudete la finestra Verifica preliminare e aprite la palette
Collegamenti.
I testi inseriti possono essere scollegati dai loro file di origine tramite la palette Collegamenti.
In questo modo, InDesign non li ricerca più. Se un cliente usa un flusso di lavoro in
cui il testo viene modificato e formattato in Adobe InDesign dopo l’importazione, lo
scollegamento dei file di testo è consigliato per prevenire avvisi indesiderati causati da file
esterni mancanti o modificati che non sono più in uso. A seconda del flusso di lavoro di
editing del cliente, potrebbe essere utile aggiungere lo scollegamento alla lista di operazioni
da eseguire prima della consegna che fornite al cliente.
P r eve n i r e i m e s s a g g i d i p r o f i l o i n u n f l u s s o d i l avo r o s e n z a g e s t i o n e
del colore
Se adottate un flusso di lavoro senza la gestione del colore e InDesign segnala una mancata
corrispondenza del profilo all’apertura di un file, fate clic su Annulla per fermare l’apertura
del file. Per prevenire tali messaggi, disattivate la gestione del colore. Se la gestione del colore
è disattivata, i valori del colore nei file (del cliente) che aprite non vengono alterati.
Per disattivare la gestione del colore:
1. In InDesign, chiudete tutti i documenti.
2. Scegliete Modifica > Impostazioni colore.
27
G e s t i r e i m e s s a g g i d i p r o f i l o i n u n f l u s s o d i l avo r o c o n g e s t i o n e
del colore
Se ottenete frequenti avvertenze su profili mancanti o non corrispondenti, suggerite i clienti
di usare delle impostazioni di colore più vicine alle vostre. Se non seguite un flusso di lavoro
con la gestione del colore, disattivate questa funzione in InDesign come descritto sopra. Se
usate la gestione del colore, sia voi che il cliente dovete applicare le stesse impostazioni agli
spazi di lavoro InDesign. Tenete presente quanto segue:
• Per il profilo dello spazio di lavoro RGB, standardizzate le vostre postazioni e quelle del
cliente su uno spazio cromatico sufficientemente ampio per una macchina da stampa CMYK,
come Adobe RGB (1998).
• Non è necessario né consigliabile applicare presso il cliente i profili di monitor delle vostre
macchine. Ogni monitor richiede un profilo specifico generato per quel singolo monitor,
tramite Adobe Gamma o altri hardware o software di calibrazione.
Nota: il profilo del colore del documento influenza i colori creati in InDesign, nonché le
immagini bitmap inserite senza un profilo incorporato. Non modifica i valori del colore
negli elementi grafici inseriti contenenti già dei profili incorporati.
L’apertura di un file in un flusso di lavoro con gestione del colore può generare due
avvertenze; la prima per lo spazio di lavoro InDesign RGB e l’altra per quello InDesign
CMYK.
Per una panoramica completa sulla gestione del colore, consultate il capitolo “Creare colori
coerenti” nella Guida utente di Adobe InDesign CS o nell’Aiuto in linea.
Per escludere un singolo elemento grafico inserito dalla gestione del colore:
1. Con lo strumento selezione diretta ( ), selezionate un’immagine.
2. Selezionate Oggetto > Impostazioni colore dell’immagine.
3. Deselezionate Abilita gestione colore e fate clic su OK. In questo modo si disabilita la
gestione del colore solo per quel singolo elemento grafico. La gestione del colore degli altri
elementi grafici contenenti profili e di eventuali copie dello stesso elemento grafico non
varia se la gestione del colore è attivata in Modifica > Impostazioni del colore.
Ricordate che potete usare la palette Informazioni in qualsiasi momento per identificare
il profilo colore di un’immagine selezionata. La palette Informazioni è una novità di
InDesign CS.
Preparare i documenti InDesign
per l’output
Questa sezione descrive i flussi di lavoro e le operazioni che si eseguono più frequentemente 30
quando si prepara un file di un cliente per l’output. La comprensione di tali procedure è utile,
in quanto Adobe InDesign CS offre funzioni più efficienti rispetto ad altri programmi di
impaginazione.
Palette Libro B
A Icona documento sorgente stili
C
B Colonna di impaginazione
C Menu della palette
A
D Icona documento mancante D
E Icona documento modificato E
F Icona documento aperto F
G Icona documento in uso o di sola lettura
H Pulsante Rimuovi documento
G
I Pulsante Aggiungi documento
J Pulsante Stampa libro (o file selezionati)
K Pulsante Salva libro
L Pulsante Sincronizza libro
L K J I H
Quando lavorate con i file libro, tenete presente quanto segue:
• Per aprire un libro scegliete il comando File > Apri. L’estensione dei file libro è .indb (se le
estensioni dei file non sono visibili, attivate l’apposita impostazione del sistema operativo).
• Una volta aperto, un file libro viene visualizzato come una palette. Notate che il comando
della palette Libro non esiste nel menu Finestra, perché le palette Libro esistono solo quando 31
uno o più file libro sono aperti. Nel caso di più libri aperti, saranno visualizzate più palette
Libro. Il nome di una palette Libro è uguale al nome del rispettivo file libro.
• Per trovare i comandi che controllano i file in un libro, aprite il menu della palette del libro
specifico. Ad esempio, per effettuare la verifica preliminare di un libro, scegliete Verifica
preliminare libro dal menu della palette Libro. Se scegliete Verifica preliminare dal menu
File, verrà effettuata la verifica solo del documento in primo piano, indipendentemente
dai documenti selezionati nella palette libro. Analogamente, i comandi del menu File per
l’esportazione di un PDF o per la stampa riguardano solamente il documento in primo
piano, non i libri. Per stampare o esportare i libri è dovete scegliere i comandi Stampa o
Esporta dal menu della palette Libro. Il nome preciso dei comandi può cambiare a seconda
delle selezioni dei documenti nella palette Libro.
• Osservate quali documenti sono selezionati nel file libro. Alcuni comandi del menu della
palette Libro, quali Verifica preliminare libro, Esporta libro su PDF e Stampa libro, sono
eseguiti esclusivamente sui documenti selezionati. Per effettuare una verifica preliminare,
esportare o stampare un libro intero, assicuratevi che nella palette Libro nessun documento
sia selezionato o che siano selezionati tutti i documenti. Quando i documenti sono
selezionati nella palette Libro, i comandi Verifica preliminare libro, Esporta libro su PDF
e Stampa libro sono visualizzati come i comandi Verifica preliminare documenti, Esporta
documenti selezionati su PDF e Stampa documenti selezionati.
R i s o l ve r e l e i c o n e m o d i f i c a t e i n u n l i b r o
Un’icona modificata ( ) viene visualizzata quando un documento in un libro è stato
modificato dall’ultimo salvataggio. Dopo la modifica di un documento di un libro, è
possibile che la paginazione del libro non sia più corretta, perché alcune pagine potrebbero
essere state aggiunte o eliminate dal documento modificato. Per questo motivo, l’unico
modo per risolvere un’icona modificata è ripetere la paginazione del libro, per consentire
a InDesign di determinare le pagine aggiunte o eliminate dal documento modificato e
aggiornare il libro di conseguenza.
• Stili sommario
• Stili di carattere
• Stili di paragrafo
• Stili di abbondanza
Nota: la sincronizzazione di un file libro non risolve le incongruenze dei profili di gestione
del colore tra i documenti del libro. Per anticipare i messaggi di errore relativi alla gestione
del colore prima dell’output ad alta risoluzione, effettuate un test di esportazione in PDF,
poiché i messaggi di avviso relativi ai conflitti tra profili sono visualizzati quando il libro
è stampato o esportato. Se viene visualizzato un messaggio di errore relativo a un conflitto
tra profili, specificate le impostazioni corrette (è consigliabile discuterne con il cliente)
e modificate le impostazione del colore nei documenti come richiesto. Per effettuare
rapidamente tale operazione salvate le impostazioni corrette su un file (nella finestra di
dialogo Modifica > Impostazioni colore), quindi caricatele in altri documenti.
Poiché un libro può contenere collegamenti, rimandi e altre dipendenze complesse, è
consigliabile che i clienti sincronizzino, effettuino verifiche preliminari, creino pacchetti
e controllino i file libro in modo tale che i clienti possano risolvere i problemi in sospeso
prima di consegnare i file. Se necessario, potete sincronizzare un libro, purché abbiate il file
libro e tutti i documenti in esso elencati. Sincronizzate un libro solo dopo aver consultato il
cliente, perché questa operazione potrebbe alterare l’aspetto dei documenti del libro. 33
Normale
Verificare le dif ferenze nei file conver titi da una versione precedente di Adobe InDesign
In generale, l’apertura di un documento creato con una versione precedente di InDesign
non comporta la ridisposizione del testo. Tuttavia, se aprite un documento da una versione
precedente e iniziate a modificare il testo, potrebbero verificarsi piccole differenze nella
composizione, poiché il testo viene ricomposto utilizzando Adobe InDesign CS. Per ottenere
i migliori risultati, stampate i documenti InDesign utilizzando la versione di InDesign con la
quale sono stati creati.
Adobe InDesign CS migliora considerevolmente l’output dei file PDF inseriti, ad esempio
nella rilevazione dei colori tinta piatta e quadricromia in essi utilizzati. Se utilizzate
Adobe InDesign CS per aprire un documento Adobe InDesign 2 contenente file PDF
inseriti, i file PDF potrebbero venire stampati come se si usasse Adobe InDesign 2, perché
non vengono analizzati nuovamente durante la conversione. Se un cliente utilizza ancora
Adobe InDesign 2 e consegna frequentemente file PDF, consigliate un aggiornamento ad
Adobe InDesign CS.
Se non avete a disposizione la versione di InDesign utilizzata per la creazione del documento,
confrontate il file convertito con la bozza del cliente per assicurarvi che non ci siano
modifiche inaspettate, in particolare nella composizione del testo.
Verificare le dif ferenze nei file conver titi da Quark XPress o Adobe PageMaker
InDesign può convertire i documenti e i modelli di Adobe PageMaker e di QuarkXPress 3.3
o 4.1x. Per convertire i documenti creati con QuarkXPress 5 o versioni successive, riaprite i
documenti in QuarkXPress e salvateli nel formato della versione 4. Se convertite dei file con
per creare un output di qualità prestampa, effettuate una verifica preliminare e controllate il
file per valutare le modifiche che potrebbero essere state generate dalla conversione.
Per altre informazioni sulla conversione di file, consultate i documenti di supporto tecnico
sul sito Web di Adobe.
Per aprire un documento o un modello di documento di PageMaker o QuarkXPress:
1. Accertatevi che il file sia chiuso nell’applicazione di origine. Per assicurarvi che tutti
i collegamenti vengano mantenuti, copiate tutti i file collegati nella stessa cartella di
PageMaker o QuarkXPress.
2. In InDesign, scegliete File > Apri.
36
3. In Windows, scegliete PageMaker 6.5-7.0 o QuarkXPress 3.3-4.1x dal menu Tipo file.
4. Selezionate un file e fate clic su Apri. Se InDesign non è in grado di convertire un file o un
componente specifico di un file, un avviso descrive i motivi e i risultati del tentativo di
conversione.
5. Se compare una finestra di avvertenza, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Salva per salvare una copia del messaggio come file di testo e aprire il file in
InDesign.
• Fate clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo e aprire il file con InDesign.
Ef fettuare la verifica preliminare del documento
InDesign dispone di un comando Verifica preliminare incorporato che automatizza il
processo di controllo dei documenti per verificare che non vi siano componenti mancanti
o preparati incorrettamente, quali font o immagini ed elementi grafici collegati. Quando
eseguite la verifica preliminare di un documento (scegliete File > Verifica preliminare),
viene visualizzata la scheda Riepilogo. Se il documento contiene problemi da risolvere prima
di eseguire l’output del file, verranno visualizzate delle icone di avviso ( ).
Per visualizzare informazioni più dettagliate, fate clic sui nomi delle schede per aprire le
schede di font, collegamenti e immagini, colori e inchiostri, impostazioni di stampa e plug-
in esterni.
S c h e d a Fo n t
37
38
Se i file collegati sono stati modificati o se contengono dati immagine RGB, la scheda
visualizza un avviso, poiché questi file non sono adatti per un flusso di lavoro per la
selezione in quadricromia. (Nota: InDesign non può individuare dati sul colore RGB
incorporati nei file EPS o PDF. I clienti devono controllare i dati RGB prima di salvare i file
in tali formati. I dati RGB possono essere individuati nei file EPS raster di Photoshop).
Ristabilisci tutti: questa opzione offre un modo veloce per risolvere tutti i collegamenti
mancanti o modificati. Se il percorso originale o i nomi di file sono stati modificati
dall’ultimo salvataggio del documento, InDesign visualizza la finestra di dialogo Trova
collegamenti per consentirvi di individuare i collegamenti e risolvere tutti i collegamenti
mancanti o modificati.
40
Nella scheda Colori e inchiostri potete visualizzare gli inchiostri specificati nel documento
InDesign, inclusi gli inchiostri specificati nei file EPS e PDF inseriti. I valori Angolo e Linee/
Pollice qui visualizzati sono basati sulle retinature ottimizzate per la stampante PostScript
selezionata correntemente nella finestra di dialogo Stampa.
Tenete presente che tutti i campioni disponibili nel documento sono elencati, inclusi quelli
contenuti negli elementi grafici inseriti. Per elencare i colori e gli inchiostri in uso, cancellate
tutti i campioni non utilizzati dalla palette Campioni prima della verifica preliminare del
documento (scegliete il comando Seleziona quelli non usatidal menu della palette Campioni,
quindi fate clic sul pulsante Elimina).
Scheda Impostazioni di stampa
41
42
La scheda Plug-in esterni riepiloga i plug-in usati nel documento, che non vengono inclusi
con la versione in commercio di Design ma che sono stati usati nel documento.
Anche con l’abbondanza incorporata di Adobe InDesign viene applicata l’abbondanza agli
oggetti InDesign e alle immagini inserite, ma a certe condizioni. L’abbondanza può essere
applicata ai file di Adobe Illustrator (formato nativo o PDF, ma non EPS) se sono stati
creati utilizzando Adobe Illustrator 9 o versioni successive. I file PDF possono indicare se
l’abbondanza è stata applicata precedentemente. Adobe InDesign applica l’abbondanza a
questi file solo se non è stata applicata precedentemente.
Le abbondanze sono visibili solo quando si stampano le selezioni colore: non possono essere
simulate su schermo. Potete specificare le impostazioni delle abbondanze utilizzando la
palette Predefiniti di abbondanza.
Su una macchina da stampa, l’inchiostro nero non è opaco al 100%. Tuttavia, quando la
gestione del colore è disabilitata per un documento Adobe InDesign, il colore nero viene
visualizzato sullo schermo come opaco al 100%. Questa simulazione non è utile se si
desidera valutare l’interazione del nero con gli altri colori, ad esempio nelle aree alle quali
viene applicato il colore nero ricco. Per una simulazione più accurata dell’opacità del nero,
potete attivare e configurare correttamente la gestione colore o selezionare il comando
Desatura nero dal menu della palette Anteprima selezioni colore. L’opzione Desatura nero
riduce l’opacità solo della lastra Nero. L’opzione Desatura nero è disabilitata quando la
gestione colore è attivata, perché la simulazione dell’opacità del nero fa parte delle funzioni
della gestione colore.
Tenete presenti i seguenti suggerimenti quando utilizzate la palette Anteprima selezioni
colore:
• Le lastre CMYK sono sempre elencate anche quando vengono utilizzate solo due tinte piatte.
Tuttavia, non viene eseguito l’output delle lastre CMYK se nessun colore viene stampato su
di esse.
48
• La palette Anteprima selezioni colore elenca tutti gli inchiostri definiti in un documento,
indipendentemente dal fatto che vengano utilizzati nel documento. Se sospettate che siano
visualizzati inchiostri non utilizzati, scegliete Seleziona quelli non usati dal menu della
palette Campioni ed esaminate i campioni selezionati (ricordate che le icone dei campioni
possono indicare di che tipo di colore si tratta, ad esempio una tinta piatta). Se desiderate
ridurre il numero di inchiostri in uso, ci sono due alternative. Potete utilizzare Gestione
inchiostri per creare un alias di un inchiostro con un altro inchiostro o potete eliminare
dei campioni dalla palette Campioni, ad esempio quelli selezionati dal comando Seleziona
quelli non usati. Tuttavia, il metodo Gestione inchiostri ha il vantaggio di non alterare il file
del cliente. Dopo aver utilizzato entrambi i metodi potete valutare i risultati utilizzando la
palette Anteprima selezioni colore.
• Potete visualizzare l’effetto della conversione dei colori tinta piatta in colori quadricromia
e l’effetto della creazione di alias di un colore tinta piatta. Entrambe queste opzioni sono
disponibili in Gestione inchiostri dal menu della palette Anteprima selezioni colore. Ad
esempio, se un cliente ha utilizzato tre colori verdi tinta piatta quando ne era specificato
solo uno e voi utilizzate la funzione Gestione inchiostri per assegnare i colori verdi tinta
piatta aggiuntivi a un’unica lastra tinta piatta o quadricromia, lo schermo visualizzerà
correttamente gli alias inchiostro che avete applicato. Per ulteriori informazioni, consultate
“Gestione inchiostri” a pagina 92.
Per rimuovere i colori non utilizzati (in modo tale che non compaiano inchiostri
aggiuntivi nella palette Anteprima selezioni colore):
Nella palette Campioni, scegliete Seleziona quelli non usati, quindi fate clic sull’icona
Elimina campione (il cestino).
Per visualizzare l’anteprima delle selezioni colore:
1. Nella palette Anteprima selezioni colore, scegliete Selezioni colore dal menu a comparsa
Visualizza.
2. Visualizzate le diverse combinazioni di selezioni colore facendo clic sulle icone Occhio
per nascondere o visualizzare le lastre. Se fate clic sull’icona occhio CMYK, tutte le lastre
49
CMYK vengono visualizzate.
Le aeree in rosso eccedono il limite inchiostro, in particolare le aree con i rossi più saturi. Le
aree in grigio sono rientrano nei limiti inchiostro.
Le aree rosse (a sinistra) indicano le aree oltre al Limite inchiostro specificato nella palette Anteprima selezioni
colore (a destra) e le percentuali sul lato destro della palette indicano le quantità di inchiostro nell’area
indicata dal puntatore.
A n t e p r i m a s ov r a s t a m p a
Anteprima sovrastampa è un comando del menu Visualizza che simula la visualizzazione
degli oggetti che utilizzano l’attributo Sovrastampa nell’output in selezione colori (o output
composito quando l’opzione Simula sovrastampa viene attivata). Questo comando può
essere utilizzato al posto della palette Anteprima selezioni colore come scelta rapida per
una visualizzazione specifica. Quando l’opzione Anteprima sovrastampa è attivata, potete
vedere gli oggetti sottostanti attraverso gli oggetti sovrastampati, come apparirebbero
una volta stampati. Poiché l’opzione Anteprima sovrastampa controlla il comportamento
dell’inchiostro, gli oggetti sovrastampati che usano inchiostri chiari o retinati appaiono più
trasparenti nell’anteprima della sovrastampa, in quanto saranno più trasparenti nella stampa.
Anteprima sovrastampa disattivata (a sinistra) e attivata (a destra). Il riempimento e la traccia relativi al testo
e la traccia azzurra dell’onda hanno tutti la sovrastampa attivata nella palette Attributi. Poiché le tracce sono
centrate sopra i bordi di riempimento, metà di ogni traccia cade fuori ogni riempimento.
Quando utilizzate Anteprima sovrastampa, tenete presenti i consigli relativi alla palette
Anteprima sovrastampa, elencati a pagina 47.
Nota: l’anteprima delle sovrastampe è possibile anche nella stampa su periferica di stampa 51
composita o su un file PDF. Per fare ciò, attivate Simula sovrastampa nella scheda Avanzate
della finestra di dialogo Stampa o Esporta PDF. L’opzione Simula sovrastampa dovrebbe
essere disattivata per la creazione di stampe per le selezioni. Come indicato dal nome, questa
funzione dovrebbe essere utilizzata solo per le prove di stampa e non mantiene i colori tinta
piatta.
Può sembrare che la trasparenza richieda una gestione particolare da parte dei service
di stampa. Tuttavia, questa situazione andrà migliorando in futuro. La trasparenza è già
parte delle specifiche PDF 1.4 e 1.5 supportate da Adobe InDesign (dalla versione 2 in
poi), Acrobat (dalla versione 5 in poi) e Illustrator (dalla versione 9 in poi). Come descritto
precedentemente, sono disponibili RIP in grado di ricevere trasparenza nativa. Mano a
mano che i produttori e i service di stampa aggiornano i RIP, il software e i flussi di lavoro,
la conversione a monte non risulterà più così necessaria. Lo scopo di Adobe è quello di
standardizzare il lavoro con la trasparenza nativa come è stato fatto con la retinatura (che ha
rappresentato in passato un problema per l’editoria elettronica).
M o d i f i c a r e i l d o c u m e n t o t r a m i t e l a c o nve r s i o n e d e l l a t r a s p a r e n z a
Il processo di conversione trasparenza modifica il modo in cui vengono disegnati gli oggetti
con trasparenza sovrapposta, senza modificarne l’aspetto, in modo tale che il documento
conservi le caratteristiche della trasparenza garantendo nello stesso tempo una stampa
corretta su periferiche di stampa che non supportano la trasparenza nativa.
Per realizzare tale effetto, la conversione della trasparenza di InDesign esamina le interazioni
di ogni punto della trasparenza e applica tre operazioni alle pagine contenenti trasparenza:
Elemento grafico originale con trasparenza nativa L’elemento grafico convertito simula la
trasparenza ritagliando gli oggetti
(nell’illustrazione gli oggetti appaiono lievemente
spostati unicamente a scopo esplicativo)
Va l u t a r e u n f i l e p e r l ’u s o d e l l a t r a s p a r e n z a
La gestione di un file InDesign ricevuto da un cliente varia a seconda del modo in cui la
trasparenza è stata usata. Alcuni scenari non richiedono procedimenti speciali, mentre altri
richiedono procedimenti accurati. Questa sezione spiega come valutare un file InDesign e le
azioni da applicare per ottimizzare la stampa.
È importante tenere presente che un documento InDesign può contenere delle trasparenze
native in più modi. La trasparenza può essere applicata a InDesign o importata in un file di
un altro prodotto, come indicato sotto.
Per valutare la trasparenza di un documento InDesign:
1. Verificate la palette Pagine. Tutte le pagine contenenti trasparenze sono associate ad un
motivo a scacchi se la trasparenza è stata creata in:
• InDesign 2 o superiore
• Illustrator 9 o superiore (solo il formato di file nativo, non EPS)
54
• Photoshop 4 o superiore (solo il formato di file nativo)
• PDF 1.4 o superiore (generato da applicazioni come Illustrator 9 o superiore)
Le pagine affiancate 20-21 presentano un motivo a scacchi perché contengono oggetti trasparenti da
InDesign o all’interno di elementi grafici importati.
Una volta identificato l’uso della trasparenza del documento, potete impostare il file per
la stampa. Potete selezionare le impostazioni di stampa più adatte utilizzando la palette
Anteprima conversione trasparenza (consultate “Visualizzare in anteprima i predefiniti di
conversione trasparenza” a pagina 61) e sulla base degli scenari seguenti.
Senza trasparenza
Nello scenario più semplice, il cliente non ha usato trasparenze nel documento. Potete
stampare il documento senza conversione.
55
Trasparenza di base (solo trasparenza InDesign)
Tutte le trasparenze del file sono state applicate con InDesign. In questo caso, basta usare
lo stile di conversione della trasparenza Alta risoluzione (o il vostro stile personalizzato per
l’alta risoluzione); la stampa del documento dovrebbe rispecchiare fedelmente la trasparenza.
Trasparenza complessa
Il documento è più impegnativo se contiene trasparenze e se non appartiene ai formati
elencati al punto 1 precedente. Questi file richiedono una gestione speciale, come di seguito
descritto:
• Dati di immagini già in selezione colori, come i file DCS o a più tonalità. Questi file sono
già assegnati a lastre, al pari delle tinte piatte. Tuttavia, la trasparenza non è un problema per
la maggior parte dei file Photoshop DCS 2.0, poiché Adobe InDesign CS ne può ricombinare
le lastre, integrarli in un layout contenente oggetti trasparenti e quindi separarli nuovamente.
Per consigli sull’utilizzo della trasparenza con i file salvati nei formati in selezione colori,
diversi dal formato Photoshop DCS 2.0, consultate “Convertire la trasparenza nei flussi di
lavoro DCS” a pagina 57.
• Gestione del colore. L’applicazione della gestione del colore influenza tutte le conversioni di
colore frutto della trasparenza. Questo è un altro motivo per cui le impostazioni di gestione
del colore devono essere sincronizzate con quelle del cliente e adatte al flusso di lavoro
corrente, altrimenti la trasparenza rischia di generare colori imprevisti. Prima di stampare
assicuratevi che lo spazio cromatico del documento sia correttamente impostato per la
periferica di stampa. Ciò garantisce l’assegnazione della gamma di colori adatta agli oggetti
trasparenti durante la conversione.
Riepilogo
Instaurate sempre una costante comunicazione con il cliente, soprattutto se si tratta
di lavorare con trasparenze. Aiutando i clienti a identificare i punti chiave relativi alle
trasparenze, potete snellire il vostro lavoro. Consultate “Aiutare i clienti a preparare file
InDesign” a pagina 12 per ulteriori elementi che il cliente deve verificare, come i problemi
affrontati in questa sezione.
Co nve r t i r e l a t r a s p a r e n z a n e i f l u s s i d i l avo r o D C S
La conversione della trasparenza varia a seconda dell’elaborazione di oggetti e colori prima
della stampa. Tuttavia, i file DCS sono già in selezione colori, in modo che gli inchiostri
non possano essere ricostituiti e riselezionati. Ciò significa che la trasparenza non è sempre
compatibile con alcuni flussi di lavoro DCS.
57
Un flusso di lavoro DCS è molto più semplice con Adobe InDesign CS: i file Photoshop
DCS 1.0 e 2.0. Adobe InDesign CS può unire la maggior parte dei file Photoshop DCS 1.0 e
2.0 durante l’esportazione o la stampa. Come risultato, potete visualizzare in anteprima la
trasparenza di un file Photoshop DCS 1.0 e 2.0. Per ulteriori informazioni sui requisiti per
l’unione dei file Photoshop DCS, consultate “Unire file Photoshop DCS e EPS di tipo raster”
a pagina 8.
Co nve r t i r e l a t r a s p a r e n z a n e i f l u s s i d i l avo r o O PI
Per un calcolo preciso della conversione della trasparenza in base alla risoluzione della
fotounità, occorrono i dati dell’immagine ad alta risoluzione al momento della conversione.
La conversione viene applicata durante l’esportazione o la stampa, ma prima della
generazione del codice PostScript. A causa di questo ordine di elaborazione nei flussi di lavoro
OPI, accertatevi che i dati di alta risoluzione siano già disponibili al momento della stampa.
1. Il cliente importa gli elementi grafici ad alta risoluzione nel layout. Questi vengono
mantenuti con il documento in modo da essere disponibili al momento della conversione
della trasparenza e della stampa.
2. Nella scheda Avanzate della finestra di dialogo Stampa, Ometti per OPI: attivate l’opzione
EPS per includere il documento in un flusso di lavoro OPI.
Nei casi in cui le immagini ad alta risoluzione possono essere sostituite da proxy a bassa
risoluzione con un nome identico (grazie al ricollegamento automatico), le immagini ad alta
risoluzione devono essere incorporate nel file per garantirne la disponibilità al momento
della stampa.
Se le immagini proxy a bassa risoluzione contenenti commenti OPI sono ancora presenti
quando il documento viene inviato al RIP, la conversione verrà effettuata con i dati a bassa
risoluzione. Questo darà luogo a una stampa a bassa risoluzione, in corrispondenza delle
immagini a bassa risoluzione. In uno scenario simile, per fornire i dati ad alta risoluzione
per la conversione, il cliente deve sostituire tutte le immagini coinvolte in effetti di
trasparenza con le corrispondenti versioni ad alta risoluzione prima della stampa finale. 58
Non è necessario sostituire tutte le immagini, ma solo quelle effettivamente associate alla
trasparenza. Per risparmiare tempo, potete usare l’opzione Grafica interessata della palette
Anteprima conversione trasparenza per identificare velocemente le immagini che devono
essere sostituite con le versioni ad alta risoluzione.
Per ricordarsi come gestire trasparenza e OPI è utile memorizzare la frase “sostituire prima
di convertire”, laddove “sostituire” significa assicurarsi di sostituire le immagini a bassa
risoluzione con le corrispondenti immagini ad alta risoluzione prima della stampa.
P r e d e f i n i t i d i c o nve r s i o n e t r a s p a r e n z a
InDesign CS è dotato di tre predefiniti di conversione trasparenza incorporati, ottimizzati
per la stampa a risoluzione bassa, media o alta. Per semplificare l’apprendimento, i controlli
di conversione di Adobe InDesign CS sono uniformi a quelli di Adobe Illustrator CS e
Adobe Acrobat 6 Professional. Il valore predefinito di InDesign CS è Risoluzione media per
accelerare la stampa con le stampanti desktop del cliente. Nel flusso di lavoro di un service
di stampa, laddove sono richiesti dei risultati più vicini alla qualità della macchina da
stampa, si consiglia l’uso dello stile di conversione Alta risoluzione (o di un altro predefinito
personalizzato simile). Lo stile Bassa risoluzione deve essere usato solo per la stampa di
bozze o per lavori destinati alla pubblicazione online.
Sebbene lo stile di conversione Alta risoluzione sia quello consigliato per la prestampa,
alcuni problemi possono sorgere a causa di insufficienza di memoria o se le risoluzioni
di stampa non corrispondono al flusso di lavoro. Per identificare le impostazioni che
ottimizzano i risultati con le macchine disponibili, effettuate alcuni test su lavori contenenti
trasparenze, partendo dallo stile di conversione Alta risoluzione. Se riscontrate problemi di
qualità o di prestazioni, potete creare uno stile di conversione trasparenza personalizzato,
seguendo la precedura descritta di seguito.
Potete utilizzare i pulsanti Salva e Carica nella finestra di dialogo Predefiniti di conversione
trasparenza per salvare i predefiniti collaudati in modo che possano essere caricati su altri
computer del service di stampa o del cliente.
È importante comprendere che il processo di conversione della trasparenza può risultare sia
in oggetti vettoriali che in aree rasterizzate. Questa si verifica poiché si privilegia la velocità
di conversione rispetto alla qualità. Naturalmente i service di stampa daranno la priorità alla
qualità.
Per creare o modificare un predefinito di conversione trasparenza:
1. Scegliete Modifica > Predefiniti di conversione trasparenza.
59
Potete creare e collaudare i predefiniti personalizzati in anticipo, in modo tale che se arriva
un lavoro che richiede la modifica delle impostazioni di conversione trasparenza, sappiate
già cosa funzionerà.
V i s u a l i z z a r e i n a n t e p r i m a i p r e d e f i n i t i d i c o nve r s i o n e t r a s p a r e n z a
Adobe InDesign CS vi consente di evidenziare gli effetti di qualsiasi predefinito di
conversione trasparenza sullo schermo utilizzando la nuova palette Anteprima conversione
trasparenza. Poiché il calcolo degli effetti della conversione trasparenza può richiedere
tempo, potete eseguire un controllo quando lo schermo si aggiorna. Quando siete soddisfatti
dalla qualità di stampa indicata dell’anteprima conversione trasparenza, potete applicare
le impostazioni correntemente visualizzate alle impostazioni di stampa del documento
selezionando il pulsante Applica impostazioni in stampa.
Quando utilizzate la palette Anteprima conversione trasparenza, specificate il tipo di
risultati che desiderate visualizzare e quale predefinito di conversione trasparenza desiderate
applicare. Questo visualizza in grigio tutti gli oggetti nella finestra del documento, tranne
le aree interessate dalle impostazioni specificate, che vengono visualizzate in rosso. Se
desiderate, potete inoltre modificare il documento durante l’anteprima della conversione
trasparenza. 62
Di seguito trovate le istruzioni per l’utilizzo della palette Anteprima conversione trasparenza
con la copertina di una rivista. Se impostate la palette Anteprima conversione trasparenza
per evidenziare Tutte le aree rasterizzate, vedrete tutte le aree che devono essere rasterizzate
per l’output degli effetti di trasparenza utilizzati sulla copertina della rivista. Le aree
evidenziate in rosso sono le aree di testo che saranno rasterizzate a causa dell’interazione
tra la trasparenza e un predefinito di conversione trasparenza specifico. Poiché il testo
deve essere stampato ad alta risoluzione per essere uniforme (almeno a 1200 dpi), dovrete
applicare al documento un predefinito Alta risoluzione (almeno alla copertina).
L’oggetto originale si trova a sinistra. L’anteprima della conversione trasparenza a destra mostra l’effetto delle
ombre esterne.
A p p l i c a r e i p r e d e f i n i t i d i c o nve r s i o n e t r a s p a r e n z a
Anche se potete applicare e visualizzare in anteprima i predefiniti di conversione della
trasparenza in qualsiasi momento, la conversione trasparenza non viene applicata a
un documento InDesign finché non viene stampato o esportato. Un’ottima strategia di
conversione della trasparenza consiste nell’applicarla prima a livello dell’intero documento
e infine a livello delle pagine affiancate. In altri termini, applicate prima un predefinito di
conversione trasparenza all’intero documento, quindi gli altri predefiniti di conversione
trasparenza a specifiche pagine affiancate, a seconda delle esigenze. In questo modo, potete
gestire facilmente casi particolari senza compromettere l’intero documento.
Anche se è più semplice applicare un predefinito di conversione trasparenza di massima
qualità all’intero documento in maniera uniforme, è più vantaggioso per il flusso di lavoro
applicare un predefinito di conversione della trasparenza di qualità inferiore alle pagine
affiancate specifiche in cui non sono presenti dettagli precisi. I predefiniti di conversione
trasparenza di qualità inferiore vengono elaborati più rapidamente e generano file PDF o
output più ridotti. 65
E F
In alto nella finestra di dialogo Stampa sono presenti i menu Predefinito di stampa,
Stampante e PPD.
Al centro del lato sinistro si trova un elenco di ciascuna scheda della finestra di dialogo
Stampa. Vi basterà fare clic sull’elenco per passare a un’altra scheda o premere Ctrl+Freccia
su/Freccia giù. La finestra di dialogo Stampa include le seguenti schede:
• Generali (pagina 76). Informazioni di base sui lavori, quali l’intervallo di pagine.
• Imposta (pagina 79). Opzioni di adattamento pagina, quali le dimensioni del supporto e
l’orientamento.
• Configurazione e pagine al vivo (pagina 84). Opzioni per gli elementi aggiunti al di fuori
dell’area della pagina, quali i segni di stampa.
• Output (pagina 87). Opzioni di controllo dell’output del colore, quali le impostazioni
Composito, Selezioni colore e Abbondanza.
• Grafica (pagina 97). Opzioni per il download dei font e della grafica e il formato dati del
linguaggio PostScript.
• Gestione colore (pagina 100). Opzioni utilizzate in un flusso di lavoro con gestione del
67
colore.
• Riepilogo (pagina 104). Resoconto di tutte le impostazioni di output, che potete salvare sul
disco come file di testo.
Aree comuni
Nella finestra dialogo Stampa, l’unica area soggetta a cambiamenti è la sezione contenente
le opzioni specifiche per ciascuna scheda. Tutte le altre sezioni della finestra di dialogo
Stampa sono aree comuni che restano visibili indipendentemente dalla scheda visualizzata.
Per garantire uniformità, le opzioni che non vengono applicate in un determinato flusso di
lavoro sono oscurate, ma comunque presenti. Se un’opzione è oscurata, ma non la relativa
etichetta, l’opzione si applica, ma non potete modificarla.
M e n u P r e d e f i n i t o d i s t a m p a , S t a m p a n t e e PPD
I menu Predefinito di stampa, Stampante e PPD si trovano in alto nella finestra di dialogo
Stampa e consentono di impostare i comandi nel resto della finestra. I tre menu sono
indipendenti e dovete impostarli dall’alto verso il basso.
Le scelte del menu PPD sono determinate dall’impostazione corrente del menu Stampante.
In particolare, se è stata selezionata una stampante PostScript nel menu Stampante, il menu
PPD visualizzerà come oscurato il PPD impostato per la stampante dal relativo driver
68
(mediante Installazione stampante in Windows o Centro stampa in Mac OS X). In questo
modo si evita di assegnare un PPD diverso da quello correttamente impostato con una
particolare periferica. Per creare un file PostScript indirizzato a un PPD per una stampante
non connessa al computer, scegliete File PostScript nel menu Stampante.
Per questa ragione, accertatevi che le periferiche di output siano configurate correttamente
utilizzando Installazione stampante (Windows) o Centro stampa (Mac OS X). Accertatevi
che le periferiche di output PostScript siano configurate con i PPD corretti. Una volta
configurate le stampanti, non dovete modificarle finché il flusso di lavoro o le periferiche
disponibili non cambiano.
Il proxy include tre viste. Per passare da una vista all’altra, fate clic sul proxy. Le
visualizzazioni sono le seguenti:
L’accesso alle opzioni specifiche per la periferica è disponibile mediante i pulsanti a sinistra del pulsante Salva
predefinito.
Avvertenza: se fate clic sul pulsante Imposta (Windows) o sui pulsanti Imposta pagina o
Stampante (Mac OS) e impostate le opzioni nelle finestre di dialogo, accertatevi di aver
compreso la modalità di interazione delle opzioni con il resto della finestra di dialogo
Stampa, come descritto di seguito:
• Se dovete impostare spesso opzioni specifiche per la periferica non disponibili in nessuna
delle schede della finestra di dialogo Stampa, salvate le impostazioni specifiche per la
periferica prima di eseguire i processi InDesign. Questa operazione va eseguita solo la prima
volta in cui gestite un particolare flusso di lavoro.
• Alcune opzioni sono presenti sia nella finestra di dialogo Stampa di InDesign che nella
finestra di dialogo specifica per i driver, come le impostazioni di intervallo pagine, formato
pagina, livello PostScript e le opzioni di scaricamento dei font. Quando le opzioni sono
duplicate, impostatela nella finestra di dialogo Stampa di InDesign. Per questa ragione,
solitamente non dovete impostare le opzioni nella finestra di dialogo Imposta pagina.
• Se usate le opzioni dei driver di una stampante per stampare su un file, InDesign consegna
il comando al driver della stampante. Ad esempio, gli attributi dei file come l’estensione
71
del nome verranno impostati dal codice dei driver di stampa, non InDesign. Tuttavia,
indipendentemente dalla modalità di stampa, il codice che visualizza le pagine stesse è
comunque sempre generato da InDesign.
Nota per Mac OS X: InDesign CS non supporta l’opzione Anteprima nella finestra di dialogo
Stampa per Mac OS X. L’opzione Anteprima di Mac OS X genera una qualità video PDF non
adatta all’anteprima di un documento di qualità di prestampa. Usate invece una qualsiasi
delle opzioni di anteprima di alta qualità di Adobe InDesign:
Ciascun percorso di output che genera i file PostScript può essere indirizzato a una cartella
di consegna per un’ulteriore elaborazione da parte di un’altra applicazione del flusso di
lavoro, come Adobe Acrobat Distiller. Quando create un file PostScript, vi viene richiesto di
specificare la posizione di una cartella: qui potete specificare una cartella di consegna.
Fi l e Po s t S c r i p t d i I n D e s i g n , i n d i p e n d e n t e d a l d r i ve r e d a l l a p e r i f e r i c a
PostScript generato da: solo Adobe InDesign
72
Periferica di destinazione: Nessuna
• Ideale per i flussi di lavoro di prestampa in cui l’output viene elaborato in un secondo
momento (ad esempio, se vengono applicate l’imposizione o l’abbondanza).
• 100% compatibile con DSC.
• Completamente indipendente dalla periferica.
• CMYK composito con colori tinta piatta. La selezione colori e l’abbondanza devono
avvenire in un secondo momento nel flusso del lavoro.
• Può essere salvato solo in un file, non direttamente in una periferica.
Nota: poiché questo percorso di output è indipendente dal driver e dalla periferica, non può
indicare i formati di carta disponibili nella periferica di output.
Per impostare un file PostScript di InDesign indipendente dal driver e dalla periferica:
1. Nella finestra di dialogo Stampa, scegliete File PostScript® dal menu a comparsa
Stampante.
2. Scegliete Indipendente del dispositivo dal menu a comparsa PPD. Indipendente dal
dispositivo è il primo elemento nel menu.
I menu Stampante e PPD impostati per l’output PostScript di InDesign indipendente dal driver e dalla
periferica.
Fi l e Po s t S c r i p t d i I n D e s i g n , i n d i p e n d e n t e d a l d r i ve r e d i p e n d e n t e
dalla periferica
PostScript generato da: solo Adobe InDesign
Periferica di destinazione: solo con PPD
• Utile per flussi di lavoro con selezione dei colori a monte destinati all’imposizione,
per controllare Adobe In-RIP Trapping da InDesign o per utilizzare l’abbondanza
incorporata di InDesign. Le selezioni In-RIP e l’abbondanza Adobe In-RIP sono
disponibili solo se selezionate un PPD che le supporti.
• Le funzioni speciali della stampante supportate da PPD non sono disponibili. Per
utilizzarle, usate un percorso di output PostScript che utilizzi un driver della stampante.
• Compatibile DSC tanto quanto il flusso di lavoro PostScript di InDesign indipendente dal
73
driver e dalla periferica, che può essere indirizzato ad una periferica specifica.
• Contiene informazioni specifiche della periferica per la retinatura, le dimensioni dei
supporti e le risoluzioni.
• Supporta l’output in qualsiasi modalità di colore (composito o in selezione), incluso
CMYK composito con tinte piatte, se selezionate un PPD che supporti queste
funzionalità.
• L’abbondanza può esservi applicata da InDesign quando le selezioni colore vengono
specificate nella scheda Output della finestra di dialogo Stampa.
• Può essere salvato solo in un file, non direttamente in una periferica.
Per impostare un file PostScript indipendente dal driver e dipendente dalla periferica
InDesign:
1. Nella finestra di dialogo Stampa, scegliete File PostScript® dal menu a comparsa
Stampante.
2. Scegliete il nome di una periferica dal menu a comparsa PPD.
I menu Stampante e PPD impostati per l’output InDesign indipendente dal driver e dipendente dalla
periferica.
Fi l e Po s t S c r i p t d e l d r i ve r Ad o b e P S / Po s t S c r i p t 5 ( W i n d ow s )
PostScript generato da: sia da Adobe InDesign che dal driver della stampante AdobePS
Periferica di destinazione: stampante preconfigurata nel sistema operativo
• Utile se gestite tutte le attività di prestampa nel RIP, come quando eseguite una stampa
digitale o quando il sistema RIP è in grado di applicare l’abbondanza, sostituire le
immagini OPI ed eseguire l’imposizione. Utile anche per le prove colore presso il cliente.
Se qualche operazione di prestampa va eseguita successivamente nel flusso di lavoro, un
altro percorso di output potrebbe essere più efficace.
• Contiene informazioni specifiche della periferica per la retinatura, le dimensioni del
formato e le risoluzioni, nonché quelle sul supporto di funzioni specifiche per i driver di
una periferica di output specifica. Ciò implica un supporto più diretto per la stampa e
una minore compatibilità con le periferiche diverse da quella di destinazione dei driver.
• Elevata compatibilità con DSC. Tuttavia, non eguaglia la compatibilità dei flussi di lavoro
basati su file PostScript di InDesign.
• Supporta tutte le modalità di colore dell’output (composita o selezionata).
74
• Potete utilizzare InDesign per impostare l’abbondanza incorporata o Adobe In-RIP.
• Può essere stampato direttamente su un file o su una periferica.
Per impostare un percorso di output AdobePS PostScript dipendente dal driver e dalla
periferica:
Nella finestra di dialogo Stampa, scegliete una stampante dal menu a comparsa Stampante.
Il menu PPD visualizzerà automaticamente il nome del PPD utilizzato per impostare la
stampante. Se desiderate scegliere come destinazione un altro PPD, scegliete dal menu
a comparsa Stampante una stampante che utilizzi il PPD desiderato. Se la stampante
appropriata non è nell’elenco, impostatela mediante Aggiungi stampante.
I menu Stampante e PPD impostati per l’output AdobePS dipendente dal driver e dalla periferica.
Fi l e Po s t S c r i p t ® d e l d r i ve r A p p l e L a s e r Wr i t e r ( M a c O S X )
In Mac OS X, il driver LaserWriter produce un PostScript compatibile con DSC e flessibile
come il percorso di output AdobePS. Le implicazioni tecniche del percorso di output
LaserWriter OS X sono identiche a quelle elencate nel flusso di lavoro del driver Windows
AdobePS/PostScript 5 indicato in precedenza.
Per impostare un file PostScript Apple LaserWriter dipendente dal driver e dalla
periferica su Mac OS X:
1. Nella finestra di dialogo Stampa, scegliete una stampante dal menu a comparsa
Stampante.
I menu Stampante e PPD impostati per l’output Apple LaserWriter dipendente dal driver e dalla periferica.
Il menu PPD visualizza automaticamente il nome del PPD utilizzato per impostare
la stampante. Se desiderate scegliere come destinazione un PPD differente, scegliete
dal menu a comparsa Stampante una stampante che utilizzi il PPD desiderato. Se la
stampante appropriata non è nell’elenco, impostatela mediante l’applicazione Centro
stampa Mac OS X.
2. Fate clic sul pulsante Stampante in fondo alla finestra di dialogo Stampa e impostate la
destinazione su file. Specificate ogni altra opzione specifica per la periferica necessaria,
secondo le esigenze, e fate clic su Salva.
75
L’opzione Registra come Doc attivata nel percorso di output Apple LaserWriter dipendente dal
driver e dalla periferica in Mac OS X. Questa finestra di dialogo viene visualizzata dopo aver fatto clic sul
pulsante Stampante in fondo alla finestra di dialogo Stampa di InDesign.
Nota: In InDesign, non potete usare l’opzione Anteprima nella finestra di dialogo Stampa
di Mac OS X, perché i documenti PDF che produce sono a bassa risoluzione e non adatti
alla prestampa. Utilizzate invece le funzioni di anteprima di InDesign, come Modalità
anteprima, Anteprima sovrastampa, palette Anteprima selezioni colore o Colori bozza.
4. Fate clic su Stampa o Salva. InDesign è ora impostato per l’utilizzo dei driver Apple
LaserWriter per l’output di PostScript su file.
Riepilogo : impostare i percorsi di output PostScript
Scheda Generali
La scheda Generali della finestra di dialogo Stampa contiene opzioni di stampa di base
come quelle disponibili nella maggior parte delle finestre di dialogo Stampa, oltre ad alcune
opzioni specifiche per InDesign.
Nota: alcune opzioni della scheda Generali sono disponibili anche nella finestra di dialogo
Stampa del driver della stampante corrente, che potete aprire facendo clic su Imposta
(Windows) o Stampante (Mac OS X) in fondo alla finestra di dialogo Stampa. Dove le
opzioni sono duplicate, Adobe consiglia di specificare le impostazioni nella finestra di
dialogo Stampa di InDesign in modo da poterle salvare come predefiniti di stampa e ridurre
al minimo i potenziali conflitti riguardo la configurazione (o non configurazione) di una
determinata impostazione. Fate clic su Imposta o Stampante solo per impostare le opzioni
specifiche per la periferica non disponibili nella finestra di dialogo Stampa di InDesign.
77
S e z i o n e Pa g i n e
Copie: sono consentite fino a 999 copie.
Ordina: stampa la prima copia dell’intero intervallo di pagine richiesto prima di stampare
una seconda copia e così via. Se deselezionata, il numero specifico di copie della prima
pagina richiesta viene stampato, seguito dal numero specifico di copie della seconda pagina
richiesta e così via. Ciò si basa su un modello di ordinamento software (anziché hardware)
in cui la fascicolazione viene eseguita dall’applicazione e non dalla periferica. Per migliorare
le prestazioni di stampa, questa opzione è deselezionata per impostazione predefinita.
Questa opzione è disabilitata, a meno che non vengano specificate più copie nella casella di
testo Copie.
Ordine inverso: inizia la stampa dall’ultima pagina e termina con la prima. Se deselezionata
(impostazione predefinita), le pagine vengono stampate in ordine numerico ascendente.
Nota: alcune stampanti eseguono l’output rivolto verso l’alto quindi quando l’opzione è
selezionata Ordine inverso, le pagine escono nell’ordine 3-2-1 anziché 1-2-3. Questa opzione
non ne tiene conto e risulta utile effettuare dei test prima di svolgere il lavoro.
Stampa pagine mastro: stampa le pagine mastro e nessuna delle pagine del documento.
Quando questa opzione è attiva, l’opzione Intervallo è deselezionata e tutte le pagine mastro
vengono stampate, perché non sono numerate. La stampa delle pagine mastro è utile
soprattutto per i designer e gli art director. Nelle attività quotidiane dei service di stampa è
consigliabile deselezionare questa opzione.
Sequenza: stampa solo le pagine pari, solo le pagine dispari o entrambe (impostazione
predefinita). Si utilizza principalmente quando eseguite la stampa fronte retro su stampanti
desktop a una sola facciata, pertanto per un service di stampa questa opzione deve essere
impostata di solito su Entrambe quando create un’output finale o predefiniti di stampa.
Questa opzione non è disponibile quando Pagine affiancate è selezionata.
Pagine affiancate: stampa tutte le pagine affiancate su un singolo foglio di supporto. Questa
opzione è solitamente più utilizzata dai designer che dai service di stampa. Tenete presente
che questa opzione non agisce sul ridimensionamento o sul riorientamento delle pagine
affiancate in relazione al formato carta selezionato. Per effettuare tale operazione, passate
alla sezione Imposta e regolate le opzioni Orientamento o Ridimensiona. Se state eseguendo
prove colore, Adatta alla pagina è la soluzione più semplice. Se state stampando l’output 78
finale di pagine affiancate, scegliete il formato del supporto sufficientemente grande per il
lavoro.
Sezione Opzioni
Stampa oggetti non stampabili: fa sì che InDesign ignori l’opzione Non stampabile
applicata ai singoli oggetti mediante la palette Attributi. Domandate ai clienti se hanno
applicato l’attributo Non stampabile agli oggetti e chiedete conferma se gli oggetti devono
essere stampati o meno.
Stampa pagine vuote: stampa tutte le pagine nell’intervallo specificato anche se non
contengono oggetti. Per risparmiare i supporti, quando si stampano le selezioni colore,
questa impostazione non esegue mai l’output di una pagina di lastre vuote.
Stampa guide e griglie linee di base visibili: stampa le guide dei margini del righello e della
colonna, le griglie delle linee di base, la pagina al vivo e area indicazioni utilizzando i colori
come specificato nel documento. Ad esempio, se questa opzione è attivata e la griglia delle
linee di base è visibile, la griglia viene stampata; se non è visibile non viene stampata. Questa
opzione è principalmente utilizzata dai designer e dagli art director. I service di stampa
devono solitamente accertarsi che questa opzione sia disattivata quando creano l’output
finale o i predefiniti di stampa.
Nota: per prestazioni ottimali, disattivate l’opzione Stampa guide e griglie linee di base
visibili. Noterete la differenza quando dovrete convertire la trasparenza delle pagine
affiancate. Queste opzioni vengono automaticamente disattivate quando si seleziona
Selezioni colore nella scheda Output.
Scheda Configurazione
La scheda Configurazione definisce il rapporto tra la pagina e i supporti di output in termini
di formato, orientamento e posizione.
79
S e z i o n e Fo r m a t o c a r t a
Menu Formato carta: per impostazione predefinita, InDesign utilizza il formato carta
specificato nello stile della stampante predefinito. Le selezioni disponibili qui dipendono dal
tipo di output selezionato in alto nella finestra di dialogo Stampa:
• Se avete indicato un file PostScript dipendente dalla periferica (stampante: file PostScript®;
PPD: <nome periferica>), potete scegliere tra i formati carta definiti nel PPD selezionato.
L’opzione Formato carta personalizzato potrebbe essere disponibile se è attivato dal PPD
selezionato.
Larghezza e Altezza: visualizza le dimensioni della selezione nel menu Formato Carta.
Queste opzioni sono modificabili solo se l’opzione Personalizzato è selezionata. Potete
specificare valori di Larghezza e Altezza separati per la stampa anamorfica, come la
flessografia. Se selezionate Automatico dal menu a comparsa Formato carta, Larghezza
e Altezza visualizzano i valori in parentesi, che indicano che InDesign calcola
automaticamente il formato carta minimo necessario per l’output di una pagina con tutte
le aree di pagina al vivo e di indicazioni (se selezionate), per risparmiare sull’uso di carta o
pellicola in bobina.
Orientamento: imposta l’orientamento della pagina sul supporto. In tal modo il supporto
non viene ruotato. Per ruotare il supporto, selezionate un formato carta Trasversale, o per
i formati carta personalizzati, selezionate l’opzione Trasversale. Se selezionate l’opzione
Trasversale, è una buona idea impostare il proxy sulla visualizzazione Pagina personalizzata/
Foglio ritagliato (facendo clic sul proxy) per verificare che l’orientamento produca i risultati
desiderati.
Le seguenti opzioni sono disponibili quando Personalizzato è selezionato nel menu Formato
carta. L’intervallo dei valori per queste opzioni è specificato dal PPD selezionato, che
controlla i limiti della periferica di output.
Spostamento: imposta la distanza tra il bordo sinistro del supporto e il bordo sinistro della
pagina.
Trasversale: esegue l’output come se i supporti fossero ruotati di 90 gradi, il che risulta
utile per le pagine alte stampate su periferiche alimentate a bobina con ampie dimensioni
del supporto, come le fotounità. Questa opzione non modifica le opzioni di orientamento,
Larghezza o Altezza.
Sezione Opzioni
Scala, Larghezza e Altezza: specifica il ridimensionamento della pagina da 1 a 1000%
con una precisione di un decimo di punto percentuale. Le opzioni Larghezza e Altezza (di
ridimensionamento) non sono disponibili se avete selezionato Adatta alla pagina.
Posizione pagina: specifica dove la pagina e i relativi segni verranno visualizzati sul
supporto di stampa. Per impostazione predefinita, una pagina viene posizionata nell’angolo
in alto a destra del supporto. Le opzioni di questo menu consentono inoltre di centrare una
pagina nel senso orizzontale, verticale o in entrambi i sensi. La posizione della pagina si
riferisce a tutto il formato del supporto, non solo alla sua area stampabile. Questa opzione
non è disponibile se avete selezionato l’opzione di suddivisione in porzioni, Miniature o
Adatta alla pagina.
A B C
Per risparmiare supporto, InDesign sceglie automaticamente l’orientamento per le miniature. In questo
esempio, le miniature 1x2 di pagine verticali (A) vengono stampate in modo più efficiente su un foglio in
orizzontale (B) anziché in verticale (C).
Porzione: consente di stampare una pagina di dimensioni maggiori di quelle del supporto;
la pagina viene divisa in porzioni e stampata su più fogli. I segni di suddivisione vengono
aggiunti ad ogni foglio. Se selezionate Porzione, il relativo menu offre le opzioni seguenti:
• Automatico. Calcola automaticamente il numero di fogli richiesto per stampare il
documento, sulla base del valore Sovrapposizione. Le porzioni vengono allineate sui
bordi superiore e sinistro dell’area stampabile totale di tutti i fogli da stampare.
• Giustificazione automatica. Calcola automaticamente il numero di fogli richiesto
per stampare il documento, usando come valore minimo quanto specificato per
Sovrapposizione. Le porzioni vengono allineate su tutti i bordi dell’area stampabile totale 82
di tutti i fogli da stampare, e la sovrapposizione potrebbe quindi risultare maggiore di
quella specificata. Il vantaggio di questa opzione è che non dovete procedere al rifilo dello
spazio vuoto in eccesso lungo i bordi destro e inferiore dell’insieme dell’area di stampa.
• Manuale. Stampa una singola porzione. Potete impostare l’angolo superiore sinistro
della porzione posizionandovi sul punto zero dei righelli. Il valore Sovrapposizione non è
disponibile per Manuale in quanto viene stampato un solo foglio alla volta.
• Sovrapposizione. Specifica di quanto i bordi si sovrappongono gli uni sugli altri. Il valore
predefinito di questa opzione è 9 pica.
Automatico Giustificazione automatica Manuale
Opzioni di porzione: Automatico (a sinistra) parte dall’angolo superiore sinistro sulla base del valore
Sovrapposizione. Giustificazione automatica (centro) aumenta la sovrapposizione fino a rientrare entro
i bordi stampabili esterni del supporto. Manuale (a destra) consente di impostare la posizione di ogni
singola porzione.
Nota: la suddivisione in porzioni aggiunge dei segni di suddivisione ad ogni foglio. Questi si
aggiungono all’area di stampa totale richiesta per stampare tutti i fogli.
Cr e a r e u n a d i m e n s i o n e d i p a g i n a p e r s o n a l i z z a t a
L’unità di misura di una pagina personalizzata è quella specificata nella finestra di dialogo
Preferenze di InDesign, accessibile dal menu Modifica. Potete modificare le unità con
abbreviazioni standard come descritto nell’Aiuto in linea (ad esempio, immettete 12 i o 12”
per 12 pollici o 612 pt per 612 punti).
83
Per ottenere un riscontro visivo di queste opzioni, fate più volte clic sull’anteprima in
basso della finestra Stampa fino a visualizzare la vista pagina personalizzata/foglio
ritagliato. La miniatura viene automaticamente aggiornata man mano che modificate i
valori.
84
Nota: InDesign ridimensiona automaticamente la pagina per fare posto ai segni di stampa
solo se avete selezionato Adatta alla pagina; assicuratevi che la dimensione della carta
sia essere abbastanza ampia per contenere la pagina e tutti i segni di stampa. Se l’area
stampabile non è abbastanza grande, i segni di stampa rischiano di essere troncati o di non
apparire affatto. Usate il proxy per controllare lo spazio disponibile per i segni di pagina. Se
desiderate che il formato carta venga ridimensionato al formato del supporto (consentendo
i segni della stampante), scegliete Automatico dal menu a comparsa Formato carta nella
scheda Configurazione.
A
Segni di stampa
B
A Barre colore
B Segni di pagina al vivo C 85
C Segni di taglio
D Crocini di registro
E Area pagina D
(in grigio per scopi
illustrativi)
F Area indicazioni
Tutti i segni di stampa: attiva o disattiva tutti i segni di stampa elencati di seguito. Se questa
opzione non appare completamente attivata o disattivata, significa che alcuni segni sono
attivati e altri disattivati.
Segni di taglio: aggiunge dei filetti orizzontali e verticali precisi per indicare il punto di
rifilo.
Segni di pagina al vivo: aggiunge dei filetti sottili per indicare la quantità di area stampata
attorno all’immagine oltre la dimensione della pagina, per essere sicuri che la copertura
d’inchiostro per quell’elemento arriverà effettivamente fino al bordo della pagina dopo il
rifilo.
Barre colore: aggiunge due barre nella parte superiore della pagina, una di quadretti grigi e
l’altra di quadretti a colori con andamento crescente, per regolare la densità dell’inchiostro
nella macchina da stampa. Quando eseguite l’output per le selezioni, vengono visualizzate
anche le barre delle selezioni.
Informazioni pagina: aggiunge il nome di file, il numero di pagina, la data e l’ora correnti e
il nome della selezione colore in fondo ad ogni pagina.
Nota: se l’opzione Informazioni pagina è attivata, il font richiesto per la stampa delle
informazioni viene sempre scaricato, a prescindere dall’impostazione Scarica font.
O p z i o n i p e r l e a r e e p a g i n a a l v i vo e i n d i c a z i o n i
Usa impostazioni pagina al vivo del documento: applica i valori di pagina al vivo specificati
in Imposta documento anziché specificarli qui. 86
Pagina al vivo: specifica la quantità di area al vivo su ciascun lato della pagina. Le quattro
opzioni sono Superiore, Inferiore, Sinistra, Destro quando Pagine affiancate è deselezionata
nella finestra di dialogo Imposta documento. Le opzioni sono Superiore, Inferiore, Interna,
Esterna quando Pagine affiancate è selezionata. Se desiderate specificare lo stesso valore per
tutti i lati, fate clic sull’icona di collegamento ( ) per far sì che tutti i valori siano identici,
quindi immettete un valore in ciascuna casella.
Se i segni di pagina al vivo sono attivati, vengono sempre stampati, anche se la pagina al
vivo ha un valore di zero; infatti, questo valore influenza solo di quanto gli oggetti stampati
possono oltrepassare il bordo della pagina. Tuttavia, se il valore di pagina al vivo è zero, i
segni di rifilo e di pagina al vivo rischiano di sovrapporsi gli uni agli altri.
89
Testo in nero: stampa il testo in nero quando il valore è diverso da Nessuno, da Carta o con
una tinta 0%. Questa nuova opzione è destinata a semplificare la revisione del testo e deve
essere disattivata nella maggior parte delle attività dei service di stampa. È disponibile solo
per la stampa composita di testo creato in InDesign. Non agisce sul testo degli elementi
grafici importati o sul testo convertito in profili.
Abbondanza: imposta l’abbondanza per i flussi di lavoro che includono la selezione colore. Il
menu Abbondanza include le opzioni seguenti:
Nota: l’opzione Risoluzione disponibile nelle versioni precedenti alla 2 di InDesign non è più
disponibile in InDesign 2 o nelle versioni successive. Questa opzione era usata per calcolare
il downsampling delle immagini. Attualmente, il downsampling di immagini a 1 bit si basa
sulla risoluzione fornita da Adobe Graphics Manager (AGM), di solito ottenuta dal PPD
della periferica. Il downsampling delle immagini in scala di grigi e a colori si basa ora sulla
frequenza di retino corrente. Tenete presente che il downsampling è controllato dall’opzione
Invia dati della scheda Grafica della finestra di dialogo Stampa. Nel menu a comparsa Invia
dati, l’opzione Tutti non effettua alcun ricampionamento a differenza delle altre.
Rifletti: crea un’immagine riflessa di ogni pagina, con lo scopo di produrre un’emulsione
rivolta nella direzione richiesta. Le opzioni di riflessione seguenti non sono disponibili per
le stampanti diverse da PostScript e per i file PostScript indipendenti dalla periferica. Sono
90
disponibili le seguenti opzioni di riflessione:
Negativo: inverte la polarità delle pagine; gli oggetti neri diventano bianchi e viceversa.
Viene di solito usata per produrre i negativi di pellicole. Questa opzione è disponibile solo
per la stampa in selezione colori e per quella in scala di grigi. Questa opzione adotta un
metodo setpagedevice, non una funzione di trasferimento. Di conseguenza, InDesign usa gli
stessi retini personalizzati per la stampa in negativo usati dal RIP.
Retinatura: specifica la combinazione di retino (in righe per pollice) e risoluzione (in punti
per pollice) della stampa. Le impostazioni di questo menu variano a seconda che la stampa
sia composita o in selezione colori:
InDesign CS usa solo le combinazioni di retino e di risoluzione descritte sopra. Per usare
una combinazione non presente, aggiungetela ad una copia personalizzata del PPD della
periferica.
Sezione Inchiostri
Le opzioni della sezione Inchiostri consentono di controllare il modo in cui i campioni di
colore del documento vengono convertiti in inchiostri da stampa. Questa sezione include
Gestione inchiostri, che semplifica la gestione degli inchiostri al momento dell’output senza
alterare i colori originali degli oggetti.
91
Elenco Inchiostri: visualizza tutti gli inchiostri e indica il loro stato di stampa. L’elenco può
contenere un numero minore di inchiostri in un ordine diverso rispetto a quello generato
dai campioni di colore del documento, se avete utilizzato Gestione inchiostri per riassegnare
gli inchiostri (mediante la creazione di alias inchiostro). In altri termini, l’elenco Inchiostri
funziona come un elenco filtrato da Gestione inchiostri.
Frequenza: specifica il retino, in righe per pollice, per il retino mezzatinta dell’inchiostro
selezionato.
Gestione inchiostri: fate clic per aprire la finestra di dialogo Gestione inchiostri.
Gestione inchiostri
Gestione inchiostri consente un controllo diretto sulla stampa delle selezioni dei colori
quadricromia e delle sovrapposizioni delle tinte piatte. Una nuova funzione chiave, l’alias
di inchiostro, consente di modificare rapidamente la relazione tra le tinte piatte di un
documento e le lastre di inchiostro generate durante la stampa in selezione colori, in modo
92
indipendente dalla palette Campioni. Ciò è necessario quando il documento del cliente
contiene un numero di tinte piatte maggiore di quello richiesto per la stampa. Senza
Gestione inchiostri, risulta difficile impostare eventuali tinte piatte superflue affinché
vengano stampate su altre lastre o convertire le tinte piatte in quadricromia. Bisognerebbe
alterare i colori nella palette Campioni o nelle versioni originali degli elementi grafici
inseriti, correndo il rischio di sconvolgere il design del cliente. Gestione inchiostri offre una
soluzione razionale; potete assegnare determinati colori a specifiche lastre, senza intervenire
sulla definizione dei colori originali.
Gestione inchiostri include un elenco di inchiostri e delle opzioni per ogni inchiostro. Le
opzioni di inchiostro consentono di ridurre il numero totale di lastre, forzando la stampa di
una tinta piatta su un’altra lastra o convertendo una tinta piatta nel corrispondente valore
(per approssimazione) in quadricromia. Non è possibile assegnare una tinta piatta a un
singolo inchiostro di quadricromia.
Elenco Inchiostri: per impostazione predefinita, contiene tutti gli inchiostri presenti
nella palette Campioni. In altri termini, se il documento definisce 15 tinte piatte e usa
anche i colori in quadricromia, Gestione inchiostri elenca i primi 15, più i quattro della
quadricromia, ossia un totale di 19 inchiostri.
Nota: tenete presente che Gestione inchiostri elenca tutte le tinte piatte definite nella
palette Campioni, non solo gli inchiostri effettivamente usati dagli oggetti del documento.
Se l’elenco inchiostri contiene troppi inchiostri da gestire, è probabile che il documento
contenga molti colori non impiegati. Potrete discuterne con il cliente. Se necessario, potete
rimuovere il numero di lastre utilizzando l’opzione Alias inchiostro (che non modifica
i colori assegnati agli oggetti) o rimuovere i campioni non utilizzati mediante la palette
Campioni (che modifica i colori assegnati agli oggetti).
93
Eccetto il nome dell’inchiostro, ciascuna proprietà visualizzata nell’elenco inchiostri può
essere modificata nella sezione delle opzioni sotto l’elenco inchiostri. Ciascun inchiostro
nell’elenco visualizza le seguenti proprietà:
• Icona dello stato dell’inchiostro. Indica se l’inchiostro è impostato come selezione tinta
piatta ( ) o quadricromia ( ). Indica inoltre se l’inchiostro è associato tramite alias a
un altro inchiostro ( ).
• Nome dell’inchiostro. Visualizza il nome dell’inchiostro fornito dalla palette Campioni.
• Tipo. Indica le caratteristiche di abbondanza dell’inchiostro. I tipi di inchiostro sono
definiti nella sezione Opzioni inchiostro seguente.
• Densità. Indica la densità neutra dell’inchiostro. Questa opzione è descritta nella sezione
seguente Opzioni inchiostro.
• Sequenza. Indica la posizione dell’inchiostro nell’ordine di abbondanza degli inchiostri.
Questa opzione è descritta nella sezione seguente Opzioni inchiostro.
La tinta piatta Blu 3 è associata con alias al colore PANTONE 2725 CVC. Le altre occorrenze del colore
Blu 3 verranno stampate sulla lastra PANTONE 2725 CVC. Gli altri campioni di colore nel documento
rimangono invariati.
Nota: l’alias inchiostro rientra tra le impostazioni di cui potete vedere l’anteprima su
schermo quando utilizzate la palette Anteprima selezioni.
• Tutte le tinte piatte in quadricromia. Sottopone tutte le tinte piatte (a prescindere
dallo stato) alla selezione colore negli equivalenti in quadricromia. Questa opzione
è disponibile solo quando le tinte piatte sono definite nel documento. Per convertire
una singola tinta piatta nell’equivalente in quadricromia, fate clic sull’icona di stato
dell’inchiostro per la tinta piatta [ ] per passare all’icona di colore in quadricromia [
].)
Nota: se accedete a Gestione inchiostri da Esporta PDF, le opzioni Tipo, Densità neutra
e Sequenza non influenzano il file PDF. Tutte le altre opzioni di Gestione inchiostri sono
supportate.
Regolare la densità neutra. I valori predefiniti della densità neutra di una tinta piatta si
basano sull’equivalente CMYK e sono in genere sufficientemente precisi per consentire
un’abbondanza corretta. Tuttavia, è possibile regolare i valori di densità neutra per quelle
tinte piatte difficilmente simulabili tramite gli inchiostri di quadricromia, in modo che
l’abbondanza venga applicata correttamente. Digitando nuovi valori potete garantire che
un inchiostro più chiaro o più scuro venga trattato come tale anche da InDesign e che
l’abbondanza venga quindi applicata automaticamente. La modifica della densità neutra
di una tinta piatta ha effetto solo sull’abbondanza generata e non ne modifica l’aspetto del
colore nel documento.
Nota: consultate i tecnici delle macchine da stampa prima di modificare i valori di densità
neutra. I valori predefiniti sono corretti per la maggior parte dei lavori che richiedono
inchiostri standard. Prima di modificare i valori correnti, prendetene nota; l’applicazione
non consente il ripristino dei valori predefiniti (a meno che non premiate su Annulla
in Gestione inchiostri). Per ripristinare i valori predefiniti di Densità neutra, usate le
impostazioni nella tabella seguente. 96
Per modificare le impostazioni predefinite della densità neutra, dovete prima chiudere tutti i
documenti. Aprite Gestione inchiostri dal menu Campioni, perché il comando Stampa non è
disponibile senza documenti aperti.
I valori della densità neutra devono essere compresi tra 0,001 e 10. Per regolare i valori della
densità neutra, rispettate le indicazioni seguenti:
• Inchiostri metallizzati e opachi. Gli inchiostri metallizzati sono più scuri degli
equivalenti in CMYK, mentre quelli opachi coprono gli inchiostri sottostanti. Impostate
la densità per i colori tinta piatta metallizzati e opachi su valori molto più alti di quelli
predefiniti per evitare che venga applicata l’abbondanza positiva. Si consiglia inoltre di
impostare la densità di colori metallizzati a un valore più elevato di quello di Nero, per
evitare che il nero sbordi sulle tinte piatte metallizzate.
• Inchiostri pastello. Questi inchiostri sono più chiari degli equivalenti in quadricromia.
Potete impostare la densità di questi inchiostri su valori inferiori a quelli predefiniti per
applicare l’abbondanza positiva sui colori adiacenti più scuri.
• Altri inchiostri tinta piatta. Alcuni inchiostri tinta piatta, come il turchese e l’arancione
fluorescente, sono più chiari o più scuri degli equivalenti in CMYK. Confrontate
campioni stampati degli inchiostri con campioni degli equivalenti in CMYK Potete
aumentare o diminuire il valore della densità di un inchiostro tinta piatta secondo le
esigenze.
Scheda Grafica
La scheda Grafica controlla la stampa dei font e degli elementi grafici collegati.
97
Sezione Immagini
Invia dati: definisce le modalità di invio dei dati delle immagini collegate. È utile per
omettere delle immagini nella stampa delle bozze o per alcuni flussi di lavoro.
• Tutti. Invia tutti i dati delle immagini bitmap inserite. Questa è l’impostazione
predefinita, perché è la più usata nella stampa finale con periferiche ad alta risoluzione.
Rischia di rallentare la stampa nelle prove colore ad alta risoluzione con periferiche a
bassa risoluzione perché invia più dati di quelli necessari.
• Subsampling ottimizzato. Invia la quantità di dati sufficiente per stampare la grafica con
la risoluzione migliore per la periferica di output. Se prevedete di stampare delle prove
colore con periferiche di varie risoluzioni, questa opzione risparmia tempo perché invia
la quantità giusta di dati, evitando al contempo di inviare una quantità insufficiente di
dati (salvo se la risoluzione delle immagini stesse è scarsa).
• Proxy. Invia i dati della risoluzione dello schermo relativi alle immagini inserite. Risulta
utile quando i dettagli non sono importanti, come nella stampa di bozze di revisione. La
stampa è più veloce rispetto a Subsampling ottimizzato.
• Nessuno. Sostituisce tutte le cornici degli elementi grafici inseriti con una grande X per
accelerare al massimo la stampa. Per i service di stampa, questa impostazione è utile per
determinare se eventuali problemi sono causati dalle immagini o per la stampa di bozze 98
di revisione. Risulta utile anche per una copia di verifica.
S e z i o n e Fo n t
Tenete presente che se le opzioni per scaricare i font sono presenti anche nel driver della
stampante (accessibili con il pulsante Stampante nella finestra Stampa), i migliori risultati
si ottengono usando le impostazioni della finestra Stampa di InDesign, come descritto di
seguito.
Adobe InDesign CS include inoltre una nuova preferenza che consente di creare sottoinsiemi
di font contenenti un gran numero di glifi, come i font giapponesi. Per ulteriori informazioni
a riguardo, consultate “Controllare i sottoinsiemi per ampi set di caratteri durante l’output”
a pagina 11.
Menu Scaricamento: specifica la modalità di invio dei font richiesti per la stampa del
documento.
• Nessuno. Scarica solo i riferimenti ai font. Questa è l’opzione ideale se i font sono
presenti nella stampante e se siete certi che la versione di tali font è identica a quella dei
font sul computer host.
• Completo. Scarica tutti i font della pubblicazione all’inizio del lavoro di stampa anziché
all’inizio di ogni pagina.
• Sottoinsieme. Scarica nella stampante solo i caratteri (glifi) usati nel documento, una
volta per ogni pagina. I glifi vengono scaricati un’unica volta per pagina. InDesign invia
ciascun sottoinsieme di font con il relativo nome nel flusso PostScript, impedendo una
sostituzione di font indesiderata. Inoltre, i sottoinsiemi di font sono leggermente più
efficienti perché più piccoli e viaggiano meglio rispetto ai font completi.
Scarica font PPD. Scarica tutti i font richiesti per la stampa, anche quelli già residenti nella
stampante. In caso di duplicati, i font della stampante vengono ignorati e sovrascritti da
quelli del computer. Questa opzione è utile se:
• La versione del set di caratteri presente nella stampante non corrisponde a quella del
computer. Ad esempio, quando il font sul computer è un font TrueType e il font sulla
stampante è un Type 1.
• I profili dei caratteri devono essere esatti per l’applicazione dell’abbondanza, ma
raramente i profili presenti nella stampante corrispondano a quelli usati nel documento.
• Il PPD non è accurato.
Non è un’opzione di solito richiesta per la stampa di bozze con una stampante desktop, salvo
se dovete usare un set di caratteri estesi. Questa opzione è disabilitata se avete scelto Nessuno
nell’elenco a discesa Scaricamento.
99
Altre opzioni della scheda Grafica
Tenete presente che se le opzioni PostScript sono presenti anche nel driver della stampante
(accessibili con il pulsante Stampante nella finestra Stampa), i migliori risultati si ottengono
usando le impostazioni della finestra Stampa di InDesign, come descritto di seguito.
Formato dati: specifica se il formato dei dati PostScript inviati da InDesign è esadecimale o
binario (incluse le sfumature e i font). Tenete presente che il supporto per la stampa binaria
varia a seconda del driver di stampante. Il menu Formato dati contiene le opzioni seguenti:
• Binario. Invia i dati PostScript in formato binario, più compatto (quindi più veloce)
rispetto a quello ASCII, ma che potrebbe non essere compatibile con tutti i sistemi.
Questa opzione è l’ideale se usate un parco hardware e una struttura di reti aggiornati.
Tenete presente che Mac OS X 10.2 non supporta la stampa binaria, quindi il solo formato
dati disponibile per Mac OS X è ASCII, a meno che non selezionate il file PostScript come
dipendente dalla stampante e dalla periferica come PPD. È possibile che l’opzione Binario
sia presente in altre applicazioni in Mac OS X 10.2, ma è probabile che i dati vengano
effettivamente inviati come ASCII.
• ASCII. Invia il PostScript alla stampante come testo. La codifica ASCII rappresenta ogni
byte binario di dati con due byte esadecimali, raddoppiando all’incirca la dimensione dei
dati con conseguente rallentamento della stampa. Usate questa opzione se riscontrate dei
problemi con i dati binari in ambienti con vecchie reti, stampanti parallele e piattaforme
diverse.
Scheda Gestione colore
Questa scheda consente di controllare i lavori con gestione del colore. Le opzioni della
scheda sono disponibili solo se avete abilitato la gestione del colore in Modifica >
Impostazioni colore.
100
Anche con la gestione del colore abilitata, come nell’esempio, la disponibilità di alcune opzioni varia a
seconda del supporto della periferica di destinazione (in questo percorso di stampa indipendente dalla
periferica, si è scelto di proposito una periferica sconosciuta).
Documento: prepara l’invio dei colori del documento nello spazio cromatico di lavoro del
documento, come specificato nella finestra di dialogo Modifica > Impostazioni colore. Si
tratta dell’impostazione corretta per la maggior parte dei casi.
Bozza: prepara il colore del documento dopo averlo convertito nello spazio cromatico
attualmente selezionato in Visualizza > Imposta bozza. Questa opzione è applicabile solo in
casi particolari, in cui i colori da inviare sono diversi sia da quelli dello spazio cromatico, sia
da quelli della periferica di stampa, ad esempio se si deve simulare l’impostazione di prove
attuale (Web Coated SWOP U.S.) su una periferica di prove colore.
Profilo: lo spazio cromatico entro cui i colori dello spazio sorgente vengono effettivamente
inviati alla periferica di stampa. Il valore predefinito deriva dallo spazio di lavoro CMYK,
impostazione corretta se corrispondente alla stampa finale. Questo valore viene di solito
modificato se cambia la periferica di stampa finale; ad esempio, quando un lavoro destinato
in un primo tempo ad un tipo di macchina da stampa viene eseguito su un’altra che richiede
un profilo diverso.
• Gestione colore PostScript®. Questa opzione nel menu a comparsa Profilo è l’unica che
non è un profilo ICC. Abilita le opzioni CRD e Intento di rendering, non interviene sui
colori di origine salvo per includere le impostazioni di queste due opzioni (se specificate
sotto) e consente alla periferica di stampa di effettuare le regolazioni necessarie del suo
spazio cromatico. Selezionate questa opzione solo se il RIP supporta Gestione colore
PostScript.
CRD: invia assieme al lavoro un dizionario di rendering del colore (Color Rendering
Dictionary) alla periferica di stampa. Un CRD è equivalente ad un profilo di stampa,
ma presenta un formato specifico alla gestione del colore PostScript. Nella stragrande
maggioranza dei casi, lasciate l’impostazione su Predefinito. Il CRD del computer ha la
precedenza sul CRD della periferica; modificate il valore predefinito solo se il computer host
contiene un profilo ICC per la periferica, più aggiornato e accurato rispetto al CRD del RIP.
102
S e z i o n e O PI
Le opzioni di questa sezione abilitano il supporto per i flussi di lavoro OPI (Open Prepress
Interface). Per il corretto funzionamento di queste opzioni, le versioni ad alta risoluzione
degli elementi grafici collegati devono essere disponibili, laddove richiesti dal server OPI. La
sezione OPI include le opzioni seguenti:
Sostituzione immagini OPI: consente a InDesign di agire come server OPI e di sostituire
gli elementi grafici collegati all’interno dei file EPS inseriti. È utile se dovete stampare dati
ad alta risoluzione invece di segnaposti OPI a bassa risoluzione (come nella conversione di
trasparenze). Quando attivate l’opzione Sostituzione immagini OPI, tenete presente quanto
segue:
• Quando inserite un file EPS, selezionate l’opzione Leggi collegamenti immagine OPI
incorporata della finestra Importa EPS, per poter sostituire poi i collegamenti OPI
durante la stampa.
• InDesign deve avere accesso alle immagini collegate tramite i commenti OPI. Se le
versioni ad alta risoluzione non sono disponibili, InDesign mantiene i collegamenti OPI e
include il proxy a bassa risoluzione nel flusso di stampa. 103
Ometti per OPI: consente di omettere in modo selettivo gli elementi grafici importati se
questi verranno poi sostituiti da parte della soluzione OPI, sulla base del tipo di file di
grafica, EPS (encapsulated PostScript graphics), PDF (file Acrobat) o Immagini bitmap. I file
Photoshop EPS sono considerati file EPS anche se contengono solo dati bitmap. La selezione
di una di queste opzioni esclude i file importati di quel tipo dal flusso di stampa, invece di
generare dei commenti OPI per la successiva gestione da parte del server OPI. Il percorso
del service di stampa deve disporre dell’accesso alla versione originale ad alta risoluzione
dell’immagine su un server al momento della sostituzione, altrimenti la grafica non verrà
stampata. Questa opzione trova un’applicazione utile per i file di grafica voluminosi e
difficili da memorizzare o trasmettere con il file InDesign.
Nota: particolare cura deve essere posta nell’uso di immagini OPI associate a trasparenze.
La conversione della trasparenza secondo la risoluzione delle fotounità richiede i dati
dell’immagine ad alta risoluzione. Per informazioni sui flussi di lavoro e le trasparenze con
OPI, consultate “Convertire la trasparenza nei flussi di lavoro OPI” a pagina 57.
S e z i o n e M o d u l o c o nve r t i t r a s p a r e n z a
Questa sezione controlla l’applicazione di un predefinito di conversione della trasparenza
su un lavoro. Notate che la trasparenza può essere convertita su ciascuna pagina affiancata
in maniera differente dal cliente o dal service di stampa che utilizza la precedenza pagine
affiancate. Per applicare un singolo predefinito all’intero documento, fate clic sull’opzione
Ignora precedenza pagine affiancate. Per ulteriori informazioni, consultate “Convertire la
trasparenza per la stampa ad alta risoluzione” a pagina 51.
tra addetti ai lavori e per archiviare le impostazioni esatte da utilizzare per la stampa di un
lavoro.
In Adobe InDesign CS, il file PPD di destinazione e il relativo percorso completo, sono ora
inclusi nel riepilogo.
Salva riepilogo: salva il riepilogo come file di testo per l’invio, la stampa o l’archiviazione.
Esportare file Adobe PDF
La funzione di esportazione PDF è stata progettata per assomigliare il più possibile a quella
di stampa. InDesign fornisce inoltre dei predefiniti di esportazione PDF con cui applicare
delle impostazioni già pronte. Per questi motivi, l’esportazione dei file PDF richiede, sia per
105
voi che per i vostri clienti, una formazione minima.
Nota: se voi state creando un file PDF da tutti i documenti in un file libro, scegliete Esporta
libro su PDF dal menu della palette libro quando non è selezionato alcun documento nella
palette libro.
Le opzioni della finestra di Dialogo Esporta PDF sono analoghe a quelle della finestra di
dialogo Stampa. Anche la disposizione delle varie opzioni è simile a quella della finestra
Stampa. La parte superiore della finestra Esporta PDF visualizza il menu Predefinito che
elenca i predefiniti di esportazione PDF in uso. In alto a sinistra appare un elenco delle
schede della finestra di dialogo. Fate clic su una voce dell’elenco per passare a un’altra
scheda o premete Ctrl+freccia su o giù. La finestra di dialogo Esporta PDF include le schede
seguenti:
• Indicatori e pagina al vivo (pagina 112). Opzioni per gli elementi aggiunti fuori dall’area
della pagina, come i segni di stampa.
• Avanzate (pagina 113). Opzioni per il controllo del colore, dei font, per la sostituzione di
immagini OPI e per la conversione delle trasparenze.
• Protezione (pagina 116). Opzioni per limitare l’accesso al file PDF esportato.
• Riepilogo (pagina 117). Resoconto di tutte le impostazioni di stampa che si possono salvare
in un file formato testo.
106
Aree comuni
Come nella finestra di dialogo Stampa, l’unica area che cambia in questa finestra è la sezione
contenente opzioni specifiche per ogni scheda. Tutte le altre sezioni della finestra sono
comuni e rimangono visibili in tutte le schede.
Menu Predefinito
I predefiniti di esportazione PDF inclusi in InDesign sono molto simili a quelli di Acrobat
Distiller 5. Il loro funzionamento è analogo a quello dei predefiniti di stampa. Per accedere
ai predefiniti, scegliete File > Predefiniti di esportazione PDF. Per creare uno stile di
esportazione PDF, fate clic su Salva stile nella finestra di dialogo Esporta PDF.
InDesign integra quattro predefiniti di esportazione PDF che potete visualizzare dal menu
a comparsa Stampa. Di norma, i service di stampa devono usare il predefinito Macchina
da stampa o il predefinito Macchina da stampa come punto di partenza per creare un
predefinito di esportazione PDF personalizzato. Le impostazioni del predefinito Macchina
da stampa variano a seconda del livello di qualità richiesto per la prestampa. I predefiniti
PDF/X-1a e PDF/X-3 sono standard ISO di qualità di prestampa e possono essere richiesti
da alcuni clienti. Per una descrizione completa sull’uso dei predefiniti di esportazione PDF,
consultate “Semplificare il flusso di stampa con i predefiniti PDF” a pagina 123,
107
S e z i o n e Pa g i n e
La sezione Pagine è identica a quella della finestra Stampa, salvo per l’assenza delle opzioni
Sequenza e Stampa pagine mastro. Consultate “Sezione Pagine” a pagina 77.
Nota: chiedete al cliente di non attivare l’opzione Pagine affiancate, perché può interferire
con i flussi di lavoro di imposizione.
Sezione Opzioni
Il menu a comparsa Compatibilità include le seguenti opzioni:
Acrobat 4: genera un file tramite lo standard PDF 1.3. Mantiene la compatibilità con
software o hardware non compatibile con le funzioni di Acrobat 5 (PDF 1.4) o Acrobat 6
(PDF 1.5), come la trasparenza attiva. Se selezionate questa opzione, la trasparenza deve
essere convertita.
Acrobat 5: genera un file tramite lo standard PDF 1.4. Scegliete questa opzione per includere
la trasparenza attiva in un file PDF.
Acrobat 6: genera un file tramite lo standard PDF 1.5. Scegliete questa opzione per includere
la trasparenza attiva in un file PDF e convertire i livelli InDesign in livelli PDF. Prima di
selezionare questa opzione, verificate che ogni flusso di lavoro downstream coinvolto (come i
RIP e le applicazioni di prestampa) supporti PDF 1.5.
PDF/X-1a: una specifica dello standard ISO che richiede la compatibilità PDF 1.3
(Acrobat 4), uno spazio cromatico di stampa CMYK e nessun contenuto OPI omesso. 108
Nota: PDF/X-1a e PDF/X-3 possono essere selezionati entrambi come predefiniti nonché dal
menu a comparsa Standard. Selezionandoli nel menu a comparsa Standard non modificate
le opzioni nel resto della finestra di dialogo come succederebbe con il predefinito, ma con
alcune speciali opzioni della finestra di dialogo siete limitati alle impostazioni conformi allo
standard selezionato.
Incorpora miniature pagine: crea una miniatura per ogni pagina esportata o per ogni
foglio se è stata selezionata l’opzione Pagine affiancate nella scheda Generali. Acrobat 5 e 6
generano automaticamente delle miniature, per cui questa opzione è più utile per Acrobat 4,
in cui potete ridurre la dimensione del file se deselezionate questa opzione.
Ottimizza per accesso rapido sul Web: ottimizza un file Adobe PDF per ridurne le
dimensioni. InDesign ristruttura il file per lo scaricamento di una pagina alla volta
(byte serving) dai server Web. Questa opzione comprime il testo e la grafica ignorando
le impostazioni di Compressione selezionate. In tal modo, l’accesso e la visualizzazione
risulteranno molto più rapidi durante lo scaricamento del file dal Web o dalla rete.
Visualizza PDF dopo l’esportazione: apre il file Adobe PDF in Acrobat. Per ottenere risultati
migliori, consigliamo di usare Acrobat 5 o Acrobat 6 Professional. Utilizzando questo
formato la trasparenza può essere visualizzata in Acrobat 5 o Acrobat 6 Professional. Il
comando Anteprima sovrastampa mostra a video il risultato della sovrastampa.
Crea livelli Acrobat: converte i livelli InDesign in livelli PDF. Questa opzione è disponibile
solo se avete selezionato Acrobat 6 (PDF 1.5) dal menu a comparsa Compatibilità. Quando
selezionata, i segni di stampa vengono posizionati su un nuovo livello denominato Segni
di stampa. Tenete presente che i livelli PDF in genere vengono utilizzati per controllare la
visualizzazione di più gruppi di contenuto, non semplicemente per organizzare gli oggetti.
Non selezionate questa opzione a meno che non usiate InDesign per creare contenuto che
sfrutti le funzionalità del livello PDF.
Includi
Questa sezione consente di specificare quali funzioni Acrobat sono incluse nel file PDF.
Segnalibri: crea dei segnalibri per le voci di sommario InDesign mantenendo i livelli
di sommario. Questa opzione consente inoltre di creare dei segnalibri Adobe PDF per i
collegamenti ipertestuali presenti nel documento InDesign, utili per navigare in Acrobat o 109
Acrobat Reader®.
Oggetti non stampabili: esporta tutti gli oggetti, inclusi quelli con l’opzione Non stampabile
attivata nella palette Attributi.
Guide e griglia linee di base visibili: esporta le guide dei margini, del righello e delle
colonne e le griglie delle linee di base attualmente visibili nel documento. Le griglie e le
guide vengono esportate con lo stesso colore usato nel documento.
Tag per eBook: genera un file Adobe PDF che applica automaticamente i tag agli elementi
del brano, in base a un sottoinsieme di tag Acrobat 5 e Acrobat 6 Professional supportati da
InDesign.
Elementi interattivi: esporta filmati, audio e tutti gli stati dei pulsanti attivati. Anche se non
è direttamente rilevante per i progetti di prestampa, in tal modo viene consentito il supporto
di authoring multimediale in InDesign CS per tradurre direttamente nelle funzionalità
corrispondenti in Acrobat.
Multimedia: specifica se i filmati o l’audio sono collegati o incorporati nel PDF. Questa
opzione è disponibile solo quando Elementi interattivi è selezionata e non influenza i
pulsanti. Se Collega tutto è selezionata, archiviate i filmati e l’audio collegati nella stessa
cartella del PDF. Usa impostazioni oggetto fa sì che le impostazioni applicate ai singoli
oggetti determinino i collegamenti e gli incorporamenti. Incorpora tutto incorpora tutti i gli
elementi multimediali, indipendentemente dalle impostazioni dell’oggetto.
Scheda Compressione
La scheda Compressione contiene delle opzioni per ridurre le dimensioni di un file PDF. Per
ottenere i migliori risultati in un flusso di lavoro del service di stampa, la compressione deve
essere limitata in modo che non comprometta la qualità di stampa del file. Per semplificare
l’apprendimento, questa scheda ora è molto simile alla scheda Compressione in Adobe
Illustrator CS e Acrobat Distiller 6. 110
Ritaglia dati immagine in base alle cornici: questa opzione riduce le dimensioni del file
esportando solo i dati immagine compresi nella parte visibile della cornice. Non selezionate
questa opzione se in successive fasi di elaborazione saranno necessari anche i dati immagine
che non rientrano nella cornice (ad esempio, per riposizionare l’immagine o per stamparla
al vivo).
Scheda indicatori e pagina al vivo
Questa scheda controlla gli elementi che si estendono oltre il bordo della pagina, come
i segni di taglio e l’area di pagina al vivo. La scheda Indicazioni e pagine al vivo della
finestra di dialogo esporta PDF è identica a quella presente nella finestra di dialogo Stampa.
Come nella finestra di dialogo Stampa, questa scheda ora include controlli aggiornati
corrispondenti al supporto avanzato di aree di pagina al vivo e di indicazioni in Adobe 112
Se si esporta una pagina in PDF con segni, l’area al vivo e l’area indicazioni, accertatevi di
specificare un formato pagina abbastanza ampio da contenerli.
Scheda Avanzate
La scheda Avanzate contiene le opzioni per la conversione dei colori, l’incorporamento di
sottoinsiemi di font, l’omissione di elementi grafici per la sostituzione OPI o la selezione di
un predefinito di conversione della trasparenza.
113
S e z i o n e Co l o r e
Le impostazioni Colore determinano in che modo le informazioni sul colore vengono
rappresentate nel file Adobe PDF esportato. Ad esempio, se il cliente ha usato oggetti sia
RGB che CMYK, le impostazioni del colore determinano la conversione degli oggetti RGB
in CMYK durante l’esportazione, come la funzione svolta dalla scheda Output della finestra
Stampa (vedete pagina 87). Durante la conversione dei colori vengono conservate tutte
le informazioni sui colori tinta piatta; solo i colori di quadricromia equivalenti vengono
convertiti nello spazio cromatico designato.
Colore: specifica il tipo dell’eventuale conversione del colore da applicare. Nella prestampa,
le scelte più appropriate sono Non modificare o CMYK. Scegliete una delle seguenti opzioni:
• Non modificare. Questa opzione è adatta per i documenti in cui le modalità del colore
sono applicate in modo corretto.
• RGB. Crea file PDF adatti per la visualizzazione a schermo o per flussi di lavoro RGB
compositi.
• CMYK. Crea un file PDF pronto per la stampa in selezione, rappresentando tutti i valori
di colore nella gamma di inchiostri quadricromia cyan, magenta, giallo e nero.
Profilo destinazione: specifica il profilo da usare per la conversione del colore. Opzione
disponibile se avete attivato la gestione del colore. I profili di questo menu sono N/D, Solo
RGB o Solo CMYK, a seconda dell’opzione selezionata nel menu Colore. Se la gestione
del colore è attivata, InDesign usa il profilo di destinazione per descrivere la gamma della
periferica di output RGB o CMYK finale, quale il monitor o uno standard SWOP. Tramite
questo profilo, InDesign converte le informazioni sul colore del documento (definite dal 114
profilo di origine nella sezione Spazi di lavoro della finestra di dialogo Impostazioni colore)
nello spazio colore della periferica di output
Includi profili ICC: incorpora le informazioni sul profilo per la gestione del colore al
momento della visualizzazione o della stampa. In tal modo, l’applicazione o periferica
per l’output dal file Adobe PDF che richiede la conversione dei colori in un altro spazio
cromatico potrà disporre delle necessarie informazioni sul profilo.
Simula sovrastampa: esporta il file PDF e include gli effetti di sovrastampa dove è stata
applicata utilizzando la palette Attributi. Questa opzione è utile per sottoporre al cliente
i risultati delle prove colore con Acrobat 4.0, che a differenza di Acrobat 5 o Acrobat 6
Professional non supporta l’anteprima della sovrastampa. In tal modo, potrete verificare su
schermo i colori del documento prima di riprodurli su una periferica di output.
Nota: Simula sovrastampa serve per la revisione e le prove colore del cliente, non abilitate
Simula sovrastampa per un PDF utilizzato per generare selezioni o stampa finale ad alto
livello. Le tinte piatte non vengono mantenute se l’opzione Anteprima sovrastampa è attivata.
S e z i o n e PD F / X
Selezionate Profilo intento di output per il file PDF. Questa opzione è disponibile solo se
avete selezionato un predefinito PDF/X o lo standard PDF/X nella scheda Generali. Per
ulteriori informazioni sugli standard PDF/X, consultate “Informazioni sui predefiniti di
esportazione PDF incorporati” a pagina 123.
Profilo intento di output:incorpora un profilo che rappresenta il tipo di output CMYK per
cui il documento è stato preparato.
S e z i o n e Fo n t
InDesign incorpora sempre il font a meno che il produttore ne abbia limitato l’uso.
L’incorporamento previene la sostituzione del font durante le modifiche e assicura una
visualizzazione del testo nel font originale.
Se InDesign non riesce a incorporare un font a causa delle limitazioni imposte dal 115
produttore e se il file Adobe PDF viene aperto o stampato senza poter accedere al font
originale, InDesign sostituisce temporaneamente il font mancante con un font Multiple
Master: AdobeSerMM per tutti i font con grazie e AdobeSanMM per tutti i font senza grazie.
I font Multiple Master simulano la metrica e i fine riga del font originale e mantengono la
struttura del layout.
Per la stampa ad alta risoluzione, si consiglia di incorporare i sottoinsiemi dei font per essere
sicuri che i glifi usati nel documento siano gli stessi usati dalla periferica di stampa. Se non
create i sottoinsiemi dei font, alcuni glifi possono presentare lievi differenze nella stampa
rispetto a quelli delle versioni del font usate nel documento. Per questo motivo, il predefinito
di esportazione PDF Macchina da stampa prevede la creazione di sottoinsiemi di tutti i font
con una percentuale di utilizzo inferiore a 100%.
S e z i o n e O PI
Le opzioni OPI della finestra di dialogo Esporta PDF sono identiche a quelle della finestra
Stampa, salvo per l’assenza dell’opzione Sostituzioni immagini OPI. Consultate “Sezione
OPI” a pagina 102.
Le opzioni OPI in questa finestra di dialogo non modificano quelle della finestra di dialogo
Stampa.
S e z i o n e M o d u l o c o nve r t i t r a s p a r e n z a
Analogamente alla stampa, potete applicare un predefinito di conversione della trasparenza
anche per l’esportazione PDF. La sezione Modulo converti trasparenza della finestra di
dialogo Esporta PDF funziona in modo identico a quella della scheda Avanzate della finestra
Stampa. Consultate “Sezione Modulo converti trasparenza” a pagina 103.
S e z i o n e Pa s s wo r d
Un file Adobe PDF può presentare una password di apertura del documento (password
utente) e una password di modifica delle impostazioni di protezione (password primaria).
Se impostate delle protezioni nel file, dovete anche specificare una password primaria per
evitare che tutti coloro che aprono il file possano rimuovere tali limitazioni. Se un file viene
aperto tramite una password primaria, le protezioni sono temporaneamente disattivate. Se il
file presenta entrambe le password, potete aprirlo con una delle due.
La protezione del PDF può causare ritardi nei flussi di prestampa quando gli addetti alla
gestione del downstream del file non conoscono la password. Per questo motivo, la specifica
PDF/X-3 non consente l’uso delle impostazioni di protezione.
Richiedi una password per aprire il documento: impedisce l’accesso al file se digitate la
password utente sbagliata. La password è richiesta anche se il file PDF viene aperto in un
altro programma come Adobe Illustrator. Se selezionate questa opzione, immettete una
Password di apertura documento.
Usa una password per limitare stampa, modifica e altre operazioni: subordina le azioni
117
della sezione Autorizzazioni della scheda Sicurezza all’immissione della password primaria
corretta. Se selezionate questa opzione, immettete una password per le autorizzazioni.
La password deve essere diversa dalla password di apertura documento. Per modificare
qualsiasi opzione della sezione Autorizzazioni, dovete immettere la password.
S e z i o n e Au t o r i z z a z i o n i
Stampa consentita: controlla il livello in cui è consentita la stampa. Per i service di
prestampa, questa opzione va impostata su Alta risoluzione se Password per le autorizzazioni
è attiva. L’opzione Nessuna impedisce la stampa, che può essere utile per la revisione a video
del materiale in cui la riservatezza è importante.
Consenti copia di contenuti e accesso per ipovedenti: consente agli utenti ipovedenti di
utilizzare lettori video per leggere il contenuto del documento. Gli utenti possono anche
copiare ed estrarre le informazioni dal documento.
Scheda Riepilogo
La scheda Riepilogo fornisce un resoconto completo sulle impostazioni di esportazione
correnti. Il riepilogo può essere salvato per la risoluzione dei problemi e lo scambio delle
impostazioni tra addetti ai lavori.
Salva riepilogo: salva il riepilogo come file di testo per l’invio, la stampa o l’archiviazione.
Semplificare il flusso di stampa con i
predefiniti di stampa
I predefiniti di stampa di InDesign sono la soluzione ideale per stampare i file InDesign 118
nel minor tempo e con il minimo sforzo possibile. Grazie ai predefiniti di stampa, le
impostazioni dei lavori possono essere facilmente standardizzate, limitando al massimo i
potenziali errori.
Prima di iniziare a gestire i file del cliente, dovete impostare dei predefiniti di stampa
specifici per ogni flusso di lavoro. Potrete poi applicare al file del cliente il predefinito di
stampa e molte o tutte le opzioni specifiche per la vostra configurazione verranno applicate
immediatamente. In molti casi, le sole opzioni da modificare riguarderanno piccoli dettagli
legati a un particolare lavoro. La creazione di un predefinito di stampa per ogni flusso di
lavoro usato regolarmente risulta in un risparmio di tempo e in una riduzione degli errori.
Un predefinito di stampa di InDesign memorizza tutte le impostazioni (incluse quelle della scheda Output)
della finestra di dialogo Stampa.
Impostare i predefiniti di stampa
Potete creare un predefinito di stampa a prescindere dalla presenza o meno di un documento
aperto o a partire dalla finestra di dialogo Stampa. Un predefinito di stampa salva lo stato di
tutte le opzioni delle schede della finestra Stampa. I documenti aperti possono condividere
gli stessi predefiniti di stampa o usarne ognuno uno diverso.
119
La finestra di dialogo Stampa di InDesign contiene le opzioni presenti nella maggior parte
delle stampanti. Tuttavia alcune impostazioni speciali, come il controllo dei cassetti della
carta o della fascicolazione, devono essere impostate dalle finestre specifiche della stampante
stessa. Le opzioni impostate al di fuori della finestra di dialogo Stampa non possono
essere salvate in un predefinito di stampa; se possibile, salvatele con la funzione del driver
(pulsante Salva impostazioni o altro nome a seconda del driver).
6. Se la finestra di dialogo specifica della stampante è ancora aperta, fate clic su Salva,
Stampa o OK (il nome del pulsante varia a seconda del driver della stampante). Non fate
clic su Annulla.
7. Fate clic su OK per salvare le modifiche al predefinito di stampa.
121
3. Fate clic su Salva, specificate nome e posizione, quindi fate clic su Salva.
4. Su un altro computer dotato di InDesign, scegliete File > Predefiniti di stampa >
Definisci, fate clic su Carica, individuate il file esportato, quindi fate clic su Apri.
Applicare i predefiniti di stampa ai file dei clienti
Quando scegliete File > Stampa con un documento del cliente aperto, InDesign usa le ultime
impostazioni salvate con il documento in uso. Queste possono riferirsi alla stampante
desktop del cliente o alla stampante per prove colore e non essere immediatamente pronte
per la stampa finale. Per impostare velocemente il lavoro, servitevi dei predefiniti di stampa
che avete impostato. 122
Suggerimento: per definire un predefinito di stampa da usare per tutti i file InDesign,
scegliete un predefinito di stampa in assenza di documenti aperti.
Prima di iniziare a gestire i file del cliente, dovete impostare dei predefiniti di esportazione
PDF specifici per ogni flusso di lavoro. Potrete poi applicare al file del cliente il predefinito di
stampa e molte o tutte le opzioni specifiche per la vostra configurazione verranno applicate
immediatamente. In molti casi, le sole opzioni da modificare riguarderanno piccoli dettagli
legati a un particolare lavoro. La creazione di un predefinito di esportazione PDF per ogni
flusso di lavoro usato regolarmente risulta in risparmio di tempo e riduzione degli errori.
• eBook. Crea file Adobe PDF da leggere prevalentemente su schermo, ad esempio su computer
desktop o laptop o su lettori eBook. Questa serie di opzioni offre un compromesso tra la
dimensione del file e la risoluzione delle immagini per produrre un file relativamente piccolo.
Tutti gli spazi colorimetrici vengono convertiti in RGB; le immagini a colori e in scala di
grigi superiori a 225 dpi sono sottoposte a downsampling a 150 dpi, quelle monocromatiche
superiori a 450 dpi a 300 dpi; i sottoinsiemi di tutti i font usati nel file (ad eccezione dei
14 font di base) sono incorporati e tutte le informazioni compresse. I file Adobe PDF creati
con il predefinito eBook sono compatibili con Acrobat 5 o 6.
• Schermo. Crea file Adobe PDF compatti da visualizzare sul Web o su una intranet o da
distribuire per posta elettronica, destinati alla visualizzazione su schermo. Per contenere
il più possibile la dimensione dei file, questa serie di opzioni applica la compressione, il
downsampling e una risoluzione relativamente bassa; converte tutti i colori in RGB;
mantiene la compatibilità con Acrobat 4.0 e incorpora tutti i sottoinsiemi di font usati nel file
(ad eccezione dei 14 font di base). Consente inoltre di ottimizzare la funzione di byte serving.
• Stampa. Crea dei file Adobe PDF destinati alle stampanti desktop, alle fotocopiatrici digitali,
alla pubblicazione su CD-ROM o da sottoporre al cliente per la revisione finale. In questo
stile, le dimensioni dei file sono importanti ma non rappresentano l’obiettivo principale.
Questa serie di opzioni usa la compressione e il downsampling per contenere le dimensioni
del file, ma incorpora anche i sottoinsiemi di tutti i font usati nel file. La conversione della
trasparenza è impostata su Risoluzione media.
Nota: attenti a non confondere il predefinito Stampa con il predefinito Macchina da Stampa.
124
Il predefinito Stampa esporta i file Adobe PDF che vengono stampati perfettamente sulle
stampanti desktop e le periferiche per prove, mentre il predefinito Macchina da stampa
esporta i file PDF per le periferiche di output della prestampa.
• Macchina da stampa. Crea dei file Adobe PDF per la stampa delle versioni finali di alta
qualità ad esempio su fotounità o platesetter. In questo caso, la qualità della stampa è più
importante rispetto alla dimensione del file. L’obiettivo è di mantenere nel file Adobe PDF
tutte le informazioni richieste dal tipografo o dal service di stampa per la stampa corretta
del documento. Questo predefinito di esportazione PDF non converte gli spazi cromatici,
applica il downsampling alle immagini a colori e in scala di grigi a 300 dpi e quelle
monocromatiche a 1200 dpi; incorpora i sottoinsiemi di tutti i font usati nel file, imposta la
conversione della trasparenza su Alta risoluzione e usa altre impostazioni per preservare il
massimo di informazioni sul documento originale.
• PDF/X-1a. Crea file Adobe PDF conformi alla specifica PDF/X-1a dello standard ISO.
L’obiettivo di questo standard è fornire un file pronto per un output CMYK ad alta
risoluzione. Le impostazioni di compressione sono identiche al predefinito Macchina da
stampa. Il PDF viene generato per la compatibilità con PDF 1.3 (Acrobat 4), i colori vengono
convertiti in CMYK come lo spazio cromatico dell’output e il contenuto OPI non può essere
omesso. Potete eseguire una verifica preliminare dei file PDF/X-1a in Acrobat 6 Professional.
• PDF/X-3. Crea file Adobe PDF conformi alla specifica PDF/X-3 dello standard ISO.
L’obiettivo di questo standard è fornire un file pronto per un output ad alta risoluzione
all’interno di un flusso di lavoro CMYK o all’interno di un flusso di lavoro RGB con
gestione del colore. Le impostazioni di compressione sono identiche al predefinito Macchina
da stampa. Non consente le impostazioni di protezione. Per altri aspetti è identico a
PDF/X-1a.
• Acrobat 6 con livelli. Crea file Adobe PDF conformi a PDF 1.5. Rispetto ad altri predefiniti,
Acrobat 6 con livelli aggiunge supporto ai livelli di contenuto e compressione di immagini
JPEG 2000. Le impostazioni di compressione sono identiche al predefinito Macchina da
stampa e il colore è impostato su Non modificare.
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