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Rachmaninov, Sergej Vasil'evič

Concerto per pianoforte e orchestra op. 18, in do minore

Moderato
Adagio sostenuto
Allegro scherzando

INFORMAZIONI GENERALI
Composizione: 1900-1901;
Prima esecuzione: Mosca, Sala della Nobiltà, 15 Dicembre 1900 (II e III movimento),
Società Filarmonica di Mosca, 9 Novembre 1901 (esecuzione completa);
Organico: pianoforte solista, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3
tromboni, basso tuba, timpani, piatti, grancassa, archi;
Prima edizione: 1901, Mosca, A. Gutheil;
Autografo: perduto;
Dedica: Nikolaj Dahl;
Note: il concerto non presenza cadenze di stile improvvisativo.

Analisi del I movimento

Il movimento si presenta in forma-sonata.

MACROSTRUTTURA:
Introduzione: solo (bb. 1 - 8);
Esposizione: solo ed orchestra (da b. 9 ad 8 bb. dopo ⑦);
Sviluppo: solo ed orchestra (da 8 bb. dopo ⑦ ad 8 bb. dopo ⑩);
Ricapitolazione: solo ed orchestra (da 8 bb. dopo ⑩ a ⑯);
Coda: solo ed orchestra (da ⑯ alla fine).

INTRODUZIONE:
modulazione IV → I, riscontrabile nell’introduzione del III movimento.

ESPOSIZIONE:
Nessuna distinzione tra prima e seconda esposizione.
tema A: do minore, da ① a seguire, clarinetto ed archi, poi tutta l’orchestra; il pianoforte
accompagna per poi intervenire da ③ in poi; codetta di 16 battute (Un poco più mosso).
modulazione: I → III (da ④ a Tempo I ).
tema B: MI bemolle maggiore, da 8 bb. dopo ④ a seguire, solo, poi tutta l’orchestra;
codetta da 16 bb. dopo ⑥ a seguire (Un poco più mosso).

SVILUPPO:
Presenza dei due temi precedenti, ma frammentati (tema A, clarinetti e viole; tema B,
flauto e poi solo, che entra da ⑧).
Parte centrale (da 16 bb. dopo ⑧ a seguire) caratterizzata da continue modulazioni. Da
⑨ compare di nuovo il tema A (clarinetti e viole) che viene elaborato da tutta l’orchestra.
Riconduzione al I grado da ⑩ in poi.
RICAPITOLAZIONE:
tema A: do minore, da 8 bb. dopo ⑩ a seguire, orchestra accompagnata dal solo in
Tempo di marcia; il tema viene spezzato in due periodi, il secondo (da ⑪) viene enunciato
dal pianoforte solo e poi continuato assieme a tutta l’orchestra.
tema B: LA bemolle maggiore, da ⑬ a seguire, orchestra sola; il tema si interrompe a ⑭.
sezione conclusiva: do minore, da ⑭ in poi, orchestra e solo; spunti tematici derivati dal
tema B.

CODA:
da ⑯ fino alla fine del movimento; non sono presenti spunti tematici rintracciabili nelle
sezioni precedenti. La coda non è preceduta da una cadenza solistica.

Analisi del II movimento

Il movimento è in forma tripartita.

MACROSTRUTTURA:
Introduzione: orchestra (bb. 1 - 4);
Sezione A: solo ed orchestra (da b. 4 ad 8 bb. dopo ⑲);
Sezione B: solo ed orchestra (da ad 8 bb. dopo ⑲ ad 8 bb. prima di ②⑥);
Sezione A’: solo ed orchestra (da 8 bb. prima di ②⑥ a ②⑦);
Coda: solo ed orchestra (da ②⑦ alla fine).

INTRODUZIONE:
modulazione: do minore → MI maggiore.

SEZIONE A:
tema 1: MI maggiore, da ⑰ a seguire, flauto poi clarinetto ed archi, il pianoforte
accompagna; tema costruito su un basso enunciato dal solo nelle prime 4 bb. della
sezione.
tema 1: MI maggiore, da ⑱ a seguire, solo accompagnato dall’orchestra; codetta da ⑲ a
seguire, presenza del tema 1 in SI maggiore, archi accompagnati dal pianoforte.

SEZIONE B:
tema 2: si minore, utilizzato come IV grado in settima di fa diesis minore (schema
armonico che caratterizza il tema ogni volta che si ripete), da ad 8 bb. dopo ⑲ a
seguire, pianoforte solo con interventi dell’orchestra; fioriture e sviluppo del tema a
partire da ⑳.
tema 2: mi minore, da ②① a seguire, pianoforte solo con interventi dell’orchestra;
fioriture e sviluppo del tema a partire da 8 bb. dopo ②① a seguire.
sezione cadenzale: da 6 bb. dopo ②② a seguire, pianoforte solo, poi in dialogo con
l’orchestra; riconduzione a MI maggiore da ②⑤ in poi.

SEZIONE A’:
tema 1: MI maggiore, da 4 bb. prima di ②⑥ a seguire, archi poi anche flauti e clarinetti,
il pianoforte accompagna; tema costruito su un basso enunciato dal solo nelle prime 4
bb. della sezione; il tema non viene ripetuto dal solo.

CODA:
da ②⑦ alla fine; costruita su uno spunto tematico degli archi accompagnato da fiati e
pianoforte, che conclude da solo il movimento.

Analisi del III movimento:

Il movimento è un rondò-sonata, con introduzione, coda ed alcune licenze;


forma: A – B – A’ – C – B’ – A’’ – B’’.

MACROSTRUTTURA:
Introduzione: orchestra, poi solo (dall’inizio a ②⑧);
Sezione A: solo ed orchestra (da ②⑧ a 15 bb. dopo ③⓪);
Sezione B: solo ed orchestra (da 15 bb. dopo ③⓪ a 12 bb. dopo ③②);
Sezione A’: solo ed orchestra (da 12 bb. dopo ③② a 8 bb. dopo ③③);
Sezione C: solo ed orchestra (da 8 bb. dopo ③③ a 14 bb. dopo ③⑥);
Sezione B’: solo ed orchestra (da 14 bb. dopo ③⑥ a ③⑧);
Sezione A’’: orchestra, poi solo (da ③⑧ a ③⑨);
Sezione B’’: solo ed orchestra (da ③⑨ a 18 bb. prima della fine);
Coda: solo ed orchestra (ultime 18 bb. del movimento).

INTRODUZIONE:
lunga modulazione: MI maggiore → do minore;
cadenza del pianoforte: accenno del tema 1;
l’orchestra ripropone l’introduzione del I mov. (viole, 8 bb. prima di ②⑧).

SEZIONE A:
tema 1: do minore, da ②⑧ a seguire, pianoforte solo, l’orchestra entra successivamente,
accompagnando.
tema 2: MI bemolle maggiore, da 8 bb. prima di ③⓪ a seguire, solo ed orchestra.
tema 1: do minore, da 7 bb. dopo ③⓪ a seguire, solo accompagnato dall’orchestra.

SEZIONE B:
tema 1: pianoforte solo, accennato per modulare al tema successivo.
tema 3: SI bemolle maggiore, da 16 bb. prima di ③① a seguire, orchestra sola.
tema 3: SI bemolle maggiore, da ③① a seguire, pianoforte solo, accompagnato
dall’orchestra; il tema viene sviluppato e fiorito dal solo.
codetta: riconduzione a do minore, da ③② a seguire, pianoforte ed orchestra; frammenti
del tema 1 accennati dall’orchestra.

SEZIONE A’:
tema 1: do minore, da 10 bb. prima di ③③ a seguire, accennato già dall’orchestra poche
bb. prima, viene enunciato dal solo con accompagnamento dell’orchestra.
tema 2: LA b maggiore, da ③③ a seguire, solo ed orchestra; il tema viene bruscamente
interrotto dalla sezione successiva.

SEZIONE C:
tema 1: accennato dall’orchestra e dal solo, viene elaborato in forma di grande fugato da
③④ a seguire.

SEZIONE B’:
tema 1: pianoforte solo, accennato per modulare al tema successivo.
tema 3: RE bemolle maggiore, da 22 bb. dopo ③⑥ a seguire, orchestra sola.
tema 3: RE bemolle maggiore, da ③⑦ a seguire, pianoforte solo, accompagnato
dall’orchestra; il tema viene sviluppato e fiorito dal solo.
codetta: riconduzione a do minore/MAGGIORE, da 12 prima di ③⑧ a seguire,
pianoforte ed orchestra; frammenti del tema 1 accennati dall’orchestra.

SEZIONE A’’:
tema 1: do minore, poi DO maggiore, da ③⑧ a seguire, orchestra sola; il pianoforte
fiorisce la sezione con spunti motivici non rintracciabili nelle sezioni precedenti.

SEZIONE B’’:
tema 1: do maggiore, accennato dall’orchestra in frammenti, il solo continua ad ornare la
sezione.
interludio: da 32 battute dopo ③⑨ a seguire, orchestra e solo riprendono la sezione
cadenzale dell’introduzione, da do minore a DO maggiore.
tema 3: DO maggiore, orchestra accompagnata dal solo; codetta del solo.

CODA:
solo ed orchestra.

TESTI CONSULTATI:
R. Maione, Il concerto per pianoforte e orchestra da Beethoven a Gershwin e
Shostakovitsch con 53 esempi commentati, 1998, ed. Rugginenti;
C. Rosen, Le forme-sonata, Milano, 1986, ed. Feltrinelli;

SITI CONSULTATI:
EP studios: https://www.epstudiossoftware.com/thematic-unity-in-rachmaninoffs-
second-piano-concerto/;
Orchestra Virtuale del Flaminio:
https://www.flaminioonline.it/Guide/Rachmaninov/Rachmaninov-Concerto2.html
International Music Score Library Project (IMSLP):
https://imslp.org/wiki/Piano_Concerto_No.2,_Op.18_(Rachmaninoff,_Sergei)

Scheda di: Lorenzo FELICIONI, Conservatorio “G. Rossini” – Pesaro (PU)

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