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Marco Donatiello
27 dicembre 2017
Indice
1 Introduzione 2
2 Assorbimento-Desorbimento 2
2.1 Equilibrio Termodinamico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
2.2 Trasferimento di Materia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2.3 Fattore di Assorbimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
2.4 Metodo Analitico - Assorbimento . . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.5 Fattore di Strippaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
2.6 Metodo Analitico - Desorbimento . . . . . . . . . . . . . . . . 9
2.7 Metodo Grafico - Assorbimento . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
2.8 Metodo Grafico - Desorbimento . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
2.9 Separazione con variabilità di portata . . . . . . . . . . . . . . 14
2.10 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
3 Adsorbimento 19
3.1 Condizioni di Equilibrio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
3.1.1 Isoterma Lineare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.1.2 Isoterma di Freundlich . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.1.3 Isoterma di Langmuir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.2 Trasferimento di Materia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
1
5 Distillazione 27
5.1 Equilibrio Termodinamico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
5.2 Miscele ideali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
5.3 Distillazione Flash - singolo stadio . . . . . . . . . . . . . . . . 30
5.4 Distillazione continua - Metodo di McCabe&Thiele . . . . . . 31
5.4.1 Sezione di Arricchimento . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
5.4.2 Sezione di Esaurimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
5.4.3 Piatto di Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
5.4.4 Determinazione degli Stadi di Equilibrio . . . . . . . . 38
5.5 Equazione di Fenske . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
5.5.1 Riflusso minimo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
5.5.2 Riflusso totale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
5.5.3 Relazione di Fenske . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
2
1 Introduzione
Nel settore dell’ingegneria chimica le operazioni di separazione sono fonda-
mentali per il conseguimento dell’obiettivo prefissato. Ad esempio, per la
purificazione di un principio attivo adottato per la produzione di un farma-
co, viene adottata la tecnica di separazione con solvente, oppure, nei casi in
cui questo componente non sia termolabile, la tecnica di distillazione.
Queste tecniche sono perciò distinte in base al tipo di equilibrio termo-
dinamico che viene ad instaurarsi e dal trasferimento di materia da una fase
ad un’altra.
2 Assorbimento-Desorbimento
L’assorbimento (sorption) è un operazione unitaria che sfrutta il meccani-
smo di scambio materiale che avviene attraverso l’interfaccia in equilibrio
termodinamico liquido-gas in cui il componente trasferibile presente nella
fase gassosa viene assorbito dalla fase liquida.
Analogamente è possibile definire il desorbimento (stripping) come un
processo in cui il componente trasferibile viene desorbito dalla fase liquida
per arricchire la fase gassosa.
gas-liquido
µG L
i (P, T, ỹ) = µi (P, T, x̃) (1)
vapore-liquido
µVj (P, T, ỹ) = µLj (P, T, x̃) (2)
3
In particolare, sfruttando le relazioni di fugacità di miscela per lo stu-
dio dei potenziali chimici è possibile risalire alla condizione di isofugacità 1 , e
quindi ad uno studio termodinamico comportamentale definito semplicemen-
te se ricondotto secondo i riferimenti di Henry per i componenti supercritici
e di Raoult per i componenti subcritici.
(
∗
yi ϕ G
i (P, T, ỹ)P = xi γi (T, x̃)H(T )
RP v
yj ϕVj (P, T, ỹ)P = xj γj (T, x̃)psj (T )ϕVj (psj (T ), T, ỹ) exp [ ps (T ) RT dP ]
j
4
2.2 Trasferimento di Materia
Il trasferimento di materia può essere studiato attraverso la rappresentazione
grafica sfruttando l’equazione di bilancio materiale.
L
yk+1 = (xk − x0 ) + y1 (4)
G
La funzione yk+1 prende il nome di retta operativa di lavoro e rappresenta le
correnti all’interfase.
5
L
Figura 2: Retta di lavoro G
6
2.4 Metodo Analitico - Assorbimento
Quando è possibile effettuare l’ipotesi di trasferimento di materia di lieve
entità, ovvero, quando è possibile considerare costanti le portate di solvente
liquido e di gas, si può effettuare il calcolo del numero di stadi di equilibrio
presenti in colonna con un procedimento step-by-step.
Considerando l’equazione (3) e l’equazione (4) relative alla retta di equilibrio
e alla retta di lavoro, si ottiene una relazione simile all’equazione (5).
—————————————————————————————————
Step-1
y2 = y1 (1 + A) − Ay0 (9)
—————————————————————————————————
7
—————————————————————————————————
Step-2
y3 = A(y2 − y0 ) + y1 (10)
—————————————————————————————————
Step-3
y4 = A(y3 − y0 ) + y1 (12)
y4 = y1 (1 + A + A2 + A3 ) − y0 (A + A2 + A3 ) (13)
—————————————————————————————————
8
—————————————————————————————————
Step-N
1 − AN +1 1 − AN +1
yN +1 = y1 + y0 −1 (15)
1−A 1−A
yN +1 − y0 1 − AN +1
= (16)
y1 − y0 1−A
E’ possibile però riscrivere l’equazione di Kremser diversamente, passando ai
logaritimi ed esplicitando il numero di stadi:
h i
1 yN +1 −y0 1
ln 1 − A y1 −y0 + A
N= (17)
ln A
2
Serie geometrica:
n
X 1 − q n+1
qp =
p=0
1−q
9
2.5 Fattore di Strippaggio
Analogamente a quanto fatto per l’assorbimento, è possibile definire anche
un fattore di desorbimento S. Nel desorbimento si fa riferimento alla frazione
molare della fase liquida che viene trasferita verso la fase gassosa. Sfruttando
quindi l’equazione (3) e l’equazione (4) esplicitando la composizione della
corrente N liquida:
mG
xN = (xN +1 − x1 ) + x0 (18)
L
Dalla seguente relazione notiamo che il fattore di strippaggio è il reciproco
del fattore di assorbimento:
mG 1
S= = (19)
L A
x0 − xN 1 − S N +1
= (20)
x0 − xN +1 1−S
h i
ln 1 − S1 yxN0 −x 1
N +1
−yN +1
+ S
N= (21)
ln S
10
2.7 Metodo Grafico - Assorbimento
Per il metodo grafico si procede come visto nel paragrafo 2.2, ottenendo il
diagramma che rappresenta la retta di equilibrio e la retta di lavoro. Adot-
11
Figura 4: Metodo grafico di McCabe & Thiele
12
In queste condizioni il numero di stadi teorici per ottenere la separazio-
ne saranno infiniti, ovvero, un’apparecchiatura che non può essere costruita
realmente. Questo limite è dettato dalle condizioni termodinamiche del si-
stema. Infatti se dovessimo considerare l’equazione di Kremser per un tale
processo, otterremo che N → ∞.
h i
Gmin H(T ) yN +1 −y0 Gmin H(T )
ln 1 − L P y1 −y0
+ L P
lim N = lim (23)
y1 →y0 y1 →y0 L P
ln Gmin H(T )
N →∞
Per questo motivo, ai fini processuali, la portata effettiva viene definita molti-
plicando il rapporto minimo per una costante β che terrà conto della quantità
di solvente di assorbimento da inviare in colonna.
L L
=β (24)
G G min
L
Quando il rapporto G non soddisfa i limiti imposti dalle condizioni termo-
dinamiche, ad esempio per problemi di approvvigionamento del solvente di
assorbimento, è possibile operare sulle variabili di stato del sistema (P, T ).
Aumentando la pressione, la retta di equilibrio tende a variare il suo coef-
ficiente angolare, diminuendo la sua inclinazione (positivo per processi di
assorbimento). Aumentando la temperatura è noto che la solubilità dei gas
va diminuendo, perciò possiamo affermare che un incremento della tempera-
tura provoca un aumento della costante di Henry, quindi un incremento nella
pendenza della retta di equilibrio (negativo per processi di assorbimento).
13
2.8 Metodo Grafico - Desorbimento
Analogamente a quanto detto per il metodo grafico riguardante l’assorbi-
mento, è possibile definire delle considerazione ”simili” per le operazioni di
separazione per strippaggio.
Nelle operazioni di desorbimento il componente da trasferire passa dalla
fase liquida alla fase gassosa, perciò sarà necessario stimare una quantità
utile di portata gassosa necessaria per garantire le specifiche di separazione.
L
Valutando perciò un rapporto G min
che in questo caso rappresenta
la portata minima di corrente gassosa necessaria ai fini della separazione,
è possibile valutare il rapporto effettivo utile alla separazione in base a
considerazione economiche, progettuali e di approvvigionamento.
L L
=β (25)
G G min
14
2.9 Separazione con variabilità di portata
Quando non è possibile effettuare l’ipotesi di trasferimento di lieve entità,
quindi, non potendo effettuare l’ipotesi di portate costanti, l’operazione se-
parativa viene considerata in base alla non trasferibilità del componente
inerte.
Portata di inerte gassoso
n−1
X
Ḡ = G(1 − xk ) (26)
k=1
15
Frazione molare fase gassosa
Y
yi = Pni (32)
1+ k=1 Yk
16
2.10 Esercizi
Abbattimento fumi: I fumi di combustione prodotti da un forno indu-
striale, prima dell’immissione in atmosfera vengono lavorati per abbatere il
contenuto di CO2 . Questi fumi vengono trattati prima utilizzando dei sepa-
ratori gas-solido in serie (ciclone-scrubber ) e successivamente immessi in una
colonna di assorbimento che opera a T = 298.15 K e P = 1 atm in controcor-
rente, che utilizza come solvente di assorbimento, acqua pura. Il contenuto
di CO2 è pari al 30% in moli della corrente gassosa, mentre il contenuto di
CO è pari allo 0.012%, accettabile per l’immissione di una corrente di 100
kmol/h. Le specifiche di separazione prevedono un abbattimento della CO2
pari all’ 95%.
Si richiede un rapporto di corrente liquida su corrente gassosa effettiva
pari a β = 1.1 il rapporto minimo.
In riferimento ai dati termodinamici disponibili dal testo Chemical and
Engineering Thermodynamics - Stanley I. Sandler sappiamo che la frazione
molare dei gas in acqua alla pressione di 1 atm in funzione di T :
B
ln x(T ) = A + T
+ C ln T + DT + ET 2 (T : K)
A B C D E
(1) CO2 -4957.824 105288.40 933.170 -2.8549 1.481 · 10−3
(2) CO -427.656 15259.995 67.843 -0.0705 -
17
Svolgimento: Facendo riferimento ai dati termodinamici disponibili pos-
siamo definire la solubilità del gas nel liquido in equilibrio termodinamico
come frazione molare.
x1H = 0.00061375
x2H = 0.00001754
I dati ricavati rivelano che il monossido di carbonio è meno solubile nella
fase liquida rispetto alla CO2 . Effettuando poi l’equilibrio gas-liquido, ed
ipotizzando che quest’ultimo abbia una tensione di vapore molto bassa, e
considerando che il monossido di carbonio è in quantità trascurabili, allora:
(1) (3)
(y + yN +1 )P
H1a = N +1 = 1.629 · 103 atm
x2H
Dalle specifiche di separazione sappiamo anche che, l’abbattimento della CO2
deve essere del 95%.
(1) (1)
y1 = (1 − 0.95) yN +1 = 0.015
Poichè l’abbattimento della CO2 è molto spinto, non possiamo considerare
l’ipotesi di portate costanti. Perciò, descrivendo la retta di lavoro limite at-
traverso il bilancio materiale all’inerte e la curva di equilibrio nel diagramma
X-Y :
L̄
Y = X + YN +1
Ḡ
−X − 1
Y = H1a
−1
X P −1 −1
Dalla retta di lavoro limite, siamo in grado di definire il rapporto, valutando
la sua pendenza.
L ∆Y 0.429 − 0.0152
= = = 2244.04
G min ∆X 1.8 · 10−4
L̄
Y =β X + YN +1
Ḡ min
Studiando il diagramma per la determinazione degli stadi di equilibrio nella
figura 1, possiamo affermare che N = 6.3 stadi teorici. Infine determiniamo
le portate in entrata e in uscita dalla colonna.
L̄ kmol
L̄ = β Ḡ = 188467
Ḡ min h
18
Figura 6: determinazione dei N stadi teorici e retta di rapporto minimo
19
3 Adsorbimento
L’adsorbimento è un processo di assorbimento in cui il componente trasferi-
bile nel fluido liquido o gassoso (soluto) è selettivamente trasferito verso un
mezzo insolubile. Nell’adsorbimento le molecole, gli atomi o gli ioni diffon-
dono verso la superficie del solido sul quale vengono trattenuti da forze inter-
molecolari. Il soluto adsorbito sulla superficie viene indicato come adsorbato,
mentre il materiale solido viene detto adsorbente.
20
3.1.1 Isoterma Lineare
Quando i dati sperimentali di adsorbimento fisico definiscono una relazione
lineare come nel processo di adsorbimento di ammoniaca su carbone vegetale
(charcoal ), la relazione di equilibrio è definita come:
q = kp (36)
Dove con q è indicata la quantità di soluto adsorbito all’equilibrio, k è la
costante di equilibrio e p la pressione parziale della specie gassosa. È pos-
sibile valutare che aumentando la temperatura, la quantità di adsorbato va
diminuendo, definendo cosı̀ un adsorbimento isobaro in relazione al principio
di Le Chatelier per processi esotermici. Considerando invece l’isoterma in
caso di adsorbato trasportato in fase liquida:
q = kc (37)
21
Questa, deriva dalla cinetica di chemiosorbimento della massa, conside-
rando trascurabili le interazioni con le particelle di adsorbato già presenti
sulla superficie omogenea dell’adsorbente. Se consideriamo θ la frazione di
adsorbato presente sulla superficie, allora la differenza (1 − θ) è la frazione
di superficie libera. Quindi, potremmo definire la relazione della velocità di
adsorbimento come differenza tra velocità di adsorbimento sulla superficie
libera e la velocità di desorbimento sulla superficie occupata.
dq
= ka (1 − θ) p − kd θ (41)
dt
Considerando l’equilibrio, ovvero dq/dt = 0, la relazione può essere riscritta
in una maniera più semplice, assumendo K = ka /kd
Kp
θ= (42)
1 + Kp
Considerando la frazione di adsorbato sulla superficie di adsorbente, allora
q
possiamo definire θ = qmax , dove qmax è la quantità di adsorbato massima
ottenibile sulla superficie di adsorbente. Quindi l’isoterma di Langmuir sarà
data dall’equazione:
Kp
q = qmax (43)
1 + Kp
Anche in questo caso è possibile modellizzare linearmente l’equazione di
Langmuir, verificando cosı̀ la fattibilità dei dati sperimentali per la data
isoterma.
1 1 1
= + (44)
q qmax Kp qmax
Facendo le stesse considerazioni per l’adsorbato trasportato in fase liquida:
Kc
q = qmax (45)
1 + Kc
22
3.2 Trasferimento di Materia
Considerando una miscela binaria diluita, effettuando l’ipotesi di portate co-
stanti, possiamo considerare l’equazione di bilancio al componente e definire
quindi la retta di lavoro dell’operazione di separazione nel singolo stadio.
F cF + SqS = F c + Sq (46)
F
q= (cF − c) + qS (47)
S
23
Considerando invece un operazione condotta in continuo in controcor-
rente (una colonna di adsorbimento), possiamo considerare il trasferimento
materiale sempre definito dall’equazione di bilancio materiale al componente
per un volume di controllo che va dallo stadio di testa ad un generico stadio
di equilibrio k e definire la retta operativa di lavoro.
F
q= (c − cF ) + qS (49)
S
24
4 Estrazione con Solvente
L’estrazione liquido-liquido, spesso chiamata estrazione con solvente, sfrutta
il fenomeno di immiscibilità fra due liquidi. Questa tecnica di separazione
viene spesso usata quando non è possibile sfruttare la separazione per di-
stillazione, questo perché le componenti presenti nella corrente da trattare
potrebbero essere ad esempio termolabili o avere punti di ebollizione molto
simili. Ad esempio, la penicillina viene recuperata dal brodo di fermenta-
zione utilizzando come solvente di estrazione acetato di butile, dopo aver
abbassato il pH per favorire il coefficiente di partizione.
25
4.2 Trasferimento di Materia
Per rappresentare in maniera univoca l’operazione di separazione, viene vi-
sualizzato il processo come un insieme di stadi in cascata. Prima di verificare
lo studio per un sistema multistadio è bene considerare l’operazione di se-
parazione nel singolo stadio. Indicando con F la corrente di alimentazione
al separatore, con S il componente aggiunto (solvente), con R e con E le
correnti di raffinato ed estratto. Il raffinato è la corrente meno ricca di com-
ponente aggiunto, mentre l’estratto è la corrente più ricca di componente
aggiunto. Aggiungendo S alla portata F , si produce una miscela M che nel
decantatore forma l’equilibrio tra le fasi R ed E. Questo concetto può essere
sintetizzato applicando l’equazione di bilancio di materia.
F +S =M =E+R (52)
F xF + SyS = M xM (53)
26
Se il punto M dovesse coincidere con lo stesso punto di composizione
del raffinato, definiremo un rapporto tra solvente e corrente di alimentazione
in cui la portata di solvente sarebbe minima (o la portata di alimentazione
sarebbe massima).
xM = xR → (Smin ; Fmax )
Viceversa se M dovesse coincidere con il punto di composizione dell’estratto
otterremo un rapporto in cui la portata di solvente sarebbe massima (o la
portata di alimentazione, minima).
yM = yE → (Smax ; Fmin )
R1 x1 + Sn yS = Rn xn + En yn (57)
27
5 Distillazione
La distillazione è un metodo di separazione dei componenti in soluzione
basato sulla distribuzione delle sostanze tra la fase liquida e la fase vapo-
re, secondo le proprietà di equilibrio termodinamico. Per comprendere la
distillazione è necessario affrontare lo studio termodinamico dell’equilibrio
liquido-vapore, per fare questo possiamo considerare l’equilibrio di fase per
un sistema multicomponente non reagente.
28
Allora, riscrivendo il differenziale esatto della funzione termodinamica ener-
gia interna e rielaborando quest’ultima rispetto le due fasi, siamo in grado
di definire con precisione termodinamica il sistema in studio.
X ∂U
∂U ∂S
dU = dV + dS + dni (63)
∂V S,ñ ∂V V,ñ ∂ni S,V,nj6=i
V V V V V
P ∂U V
dU = T dS − P dV +
∂nV V
dnVi
i V V
S ,V ,nj6=i
L L L L L
P ∂U L
dU = T dS − P dV +
∂nL L
dnLi
i S L ,V L ,nj6=i
liquido-vapore
µVi (P, T, ỹ V ) = µLi (P, T, x̃L ) (64)
29
5.2 Miscele ideali
Facendo la considerazione di mancata deviazione dall’idealità possiamo con-
siderare il coefficiente di attività del componente i-esimo nel liquido come
unitario.
yi P = xi psi (T ) (66)
Da questa relazione possiamo riscrivere le condizioni di saturazione del siste-
ma, ad esempio se dovessimo considerare unitaria la frazione dei vapori pre-
senti nel sistema, potremmo definire la temperatura alla quale la fase liquida
inizia l’ebollizione, sfruttando le equazioni di Antoine per ogni componente.
X
P = xi psi (T ) (67)
30
fluidi sarebbero caratterizzati dalla stessa tensione di vapore, come nel caso
dell’azeotropia, in cui ad una determinata composizione di miscela, le tensioni
di vapore tendono a sovrapporsi. Come abbiamo già detto, il fattore di
separazione è dipendente dalla temperatura, però non si determina un grande
errore se questo viene considerato costante nel caso in cui le pressioni di
operazioni siano non troppo elevate. Di seguito viene riportato l’andamento
della volatilità relativa nel range di temperature di equilibrio liquido-vapore
per la miscela considerata.
Questa retta può essere indicata nel piano x-y e nel piano h-x/y
31
5.4 Distillazione continua - Metodo di McCabe&Thiele
La distillazione continua, o rettifica continua, o frazionata è un’operazione
di distillazione multistadio in controcorrente.
La distillazione flash è comunemente utilizzata quando le temperature di
ebollizione dei componenti di miscela sono ampiamente differenti, quando
questo range di temperatura viene ridotto, l’operazione viene condotta in
rettifica continua.
Esistono diversi metodi per studiare l’operazione unitaria di separazione
per distillazione, come il metodo di McCabe&Thiele o quando è possibile il
metodo di Ponchon&Savarit. Il primo è molto più utilizzato nel caso in cui
non siano disponibili i dati sperimentali entalpici.
Questo metodo viene utilizzato quando gli stadi di equilibrio in una co-
lonna diventano superiori ad uno, individuando cosı̀ il numero di stadi di
equilibrio necessari (piatti di colonna teorici).
32
Ipotizzando di dover analizzare la corrente di interstadio entrante nello stadio
xD , allora:
E 1
yk+1 = xD + xD = xD (77)
1+E 1+E
Questo ci suggerisce che la retta di arricchimento partirà dal punto di coor-
dinate (xD , xD ) presente sulla bisettrice del quadrante del diagramma x-y.
Quando la retta di arricchimente tocca la curva di equilibrio, si presenta un
limite termodinamico, chiamato pinch in cui, per realizzare la data sepa-
razione è necessario passare attraverso un numero infinito di stadi teorici.
33
5.4.2 Sezione di Esaurimento
Come per la retta di arricchimento, la retta di esaurimento si basa sulla
definizione del bilancio di materia in coda alla colonna. In questa sezione,
la fase liquida è meno ricca della componente relativamente più volatile.
Considerando quindi, un bilancio materiale in coda alla colonna, in cui sia
presente un ribollitore totale (evaporatore):
L̄ R
yN +1 = xk−1 − xR (79)
V̄ V̄
Considerando la corrente di vapore uscente proprio dallo stadio N-esimo della
colonna, in cui la composizione in fase liquida è pari alla composizione del
residuo:
R + V̄ R
yN +1 = xR − xR = xR (80)
V̄ V̄
Anche in base a questa considerazione, possiamo affermare che la retta di
esaurimento avrà origine nel punto di coordinate (xR , xR ).
In tal caso non si parla di rapporto di riflusso, poichè una porzione viene
reimmessa in colonna come vapore di composizione yN +1 , quindi, passante
in un ulteriore stadio di equilibrio in cui un parte di liquido proveniente dal
fondo della colonna viene completamente vaporizzata.
34
Figura 9: Retta di esaurimento - ribollitore totale
35
Fattore entalpico / q-line
Facendo riferimento all’equazione relativa al bilancio entalpico ed intersecan-
do la relazione con la relazione di bilancio (V − V̄ ):
(
F hF − (V − V̄ )hV = −(L − L̄)hL
V − V̄ = F + L − L̄
L̄ − L hV − hF
= =q (84)
F hV − hL
La definizione del fattore entalpico (deducibile dai rapporti entalpici dell’ali-
mentazione) è utile anche per determinare il rapporto tra la differenza delle
portate del liquido entrante dall’arricchimento ed uscente verso l’esaurimento
con la portata di alimentazione.
Variazione della portata liquida al piatto di alimentazione ∆L
L̄ − L = qF (85)
36
Fattore di freddezza / retta di freddezza
Come fatto per il fattore entalpico, facendo riferimento all’equazione relativa
al bilancio entalpico ed intersecando la relazione con la relazione di bilancio
(L − L̄):
(
F hF + (L − L̄)hL = (V − V̄ )hV
L − L̄ = V − V̄ − F
V − V̄ hF − hL
= =f (90)
F hV − hL
La definizione del fattore di freddezza è utile anche per determinare il rappor-
to tra la differenza delle portate del vapore uscente dallo stadio di equilibrio
ed entrante dall’esaurimento con la portata di alimentazione.
V − V̄ = f F (91)
L − L̄ = F (f − 1) (92)
L̄ − L DxD + RxR
y= x− (93)
V̄ − V V̄ − V
Facendo riferimento alla variazione della portata liquida e della portata di
vapore al piatto di alimentazione e al bilancio materiale al componente su
tutto il sistema colonna.
f −1 zF
y= x+ (94)
f f
37
Liquido Sottoraffreddato hF < hL
Liquido Saturo hF = hL
q=1; f =0 (96)
Vapore Saturo hF = hV
q=0; f =1 (98)
38
5.4.4 Determinazione degli Stadi di Equilibrio
Come abbiamo già visto nel metodo grafico per l’assorbimento, per definire
il numero di stadi di equilibrio, procediamo graficando delle spezzate che
intersecano in alternanza la retta di lavoro con la retta di equilibrio. Le due
rette di lavoro e la retta di alimentazione possiedono un punto in comune,
ovvero, l’intersezione della retta di lavoro di arricchimento con la retta di
alimentazione.
Per determinare gli stadi di equilibrio, grafichiamo delle spezzate comin-
ciando dalla composizione relativa alla testa colonna e poggiandoci sulla retta
di arricchimento. Quando la composizione di equilibrio supera la composi-
zione di intersezione tra la retta di arricchimento e la retta di alimentazione,
cominceremo a graficare le spezzate, poggiandoci sulla retta di lavoro di
esaurimento.
39
5.5 Equazione di Fenske
Quando ci troviamo in condizioni limite, minimo riflusso e riflusso totale,
siamo in grado di definire quando la colonna necessita di un numero infinito
di stadi per effettuare la separazione e quando invece, otteniamo un numero
di stadi minimo.
40
5.5.2 Riflusso totale
La condizione di riflusso totale si ha quando il condensato di testa colonna
viene reimmesso totalmente. Quando questo avviene, la retta di lavoro di
arricchimento coincide con la bisettrice del quadrante x-y, questa condizione
coincide con la configurazione in cui si ottiene il numero minimo di stadi di
equilibrio. In questo caso non avrebbe senso parlare di rapporto di riflusso,
dato che questo è dato dal rapporto L/D, e tenderebbe all’infinito. In base a
quanto detto potremmo dire che il rapporto di riflusso in funzione del numero
di stadi, possiede un comportamento inversamente proporzionale.
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5.5.3 Relazione di Fenske
Procedendo per step come fatto per l’equazione di Kremser, possiamo rica-
vare l’equazione di Fenske.
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Step-1
ps (T1 )
y1 = x1 (101)
P
Perciò potremmo intersecare le soluzioni, ammettendo che:
ps (T1 )
x0 = x1 (102)
P
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Step-2
y 2 = x1 (103)
ps (T2 )
y2 = x2 (104)
P
Come fatto prima, cercando le soluzioni in comune, con l’equazione del primo
step.
ps (T1 ) ps (T2 )
x0 = x2 (105)
P P
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Step-N
yN = xN −1 (106)
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