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In Cina i tè sono classificati secondo del colore del tè cha ha in tazza. C’è un po’ di confusione sui
colori dei tè in quanto gli inglesi li avevano chiamati diversamente.
Ecco come vengono chiamati i tè. Come potete vedere c’è un po’ di confusione con i nomi.
Tè Wulong -
Qingcha 青茶 drago nero - Oolong Wulong/Oolong
verde azzurro
Tè Pu-erh (o Post-fermentato) /
Heicha 黑茶 Tè nero Dark tea Tè scuro. Erroneamente
chiamato anche tè rosso
Tè bianco
E’ un tè raro in quanto il raccolto avviene solo pochissime volte all’anno. E’ un tè poco ossidato e
subisce, come processo produttivo, solo l’appassimento e l’essicazione al sole.
L’infuso è cristallino, il profumo leggero e delicato e l’aroma è molto delicato tendente al dolce.
Chi assaggia il tè bianco per la prima volta, deve scordare l’aroma intenso ed il sapore persistente
del tè tradizionale nero indiano in quanto potrebbe dire che non sa di niente. Invece, dopo un po’ si
avverte un retrogusto dolce che persiste sulla lingua e nella gola.
Ricco di antiossidanti. Si abbina ai formaggi e ai dolci delicati. Ottimo da solo.
è una pregiata variante del tè ottenuta con una parziale ossidazione enzimatica delle foglie della
Camellia sinensis.
Le foglie vengono raccolte in cumuli di piccole dimensioni e coperte con un panno umido, poi sono
lasciate per venti ore a un tasso di umidità compreso tra 80 e 90%. Esse rimangono così fino a
quando si ossidano, quindi vengono sottoposte ad una breve asciugatura. Il sapore è delicato.
Tè giallo
E’una pregiata variante del tè ottenuta con una parziale ossidazione enzimatica delle foglie della
Camellia sinensis.
Le foglie vengono raccolte in cumuli di piccole dimensioni e coperte con un panno umido, poi sono
lasciate per venti ore a un tasso di umidità compreso tra 80 e 90%. Esse rimangono così fino a
quando si ossidano, quindi vengono sottoposte ad una breve asciugatura. Il sapore è delicato.
Tè verde
Tè Wulong
I cinesi hanno dato i nomi al tè basandosi sul colore del liquore, ovvero l’infuso che beviamo. Il tè
nero sarebbe più corretto chiamarlo rosso visto che in cinese hóngchá significa rosso. In Cina per
"tè nero" si riferisce al tè fermentato pu'er. Il tè nero/rosso è un tè completamente ossidato e se
deriva dalla varietà Camellia sinensis sinensis avrà un sapore morbido, delicato e anche di cacao
amaro rispetto alla Camellia sinensis assamica, quella più conosciuta, che hanno un sapore più
forte.
Erroneamente vengono definiti fermentati ma sono a tutti gli effetti ossidati. Durante il processo di
lavorazione gli enzimi contenuti nelle cellule delle foglie fuoriescono e a contatto dell’ossigeno le
fanno iscurire. Quindi subiscono un’ossidazione del 100%.
Il processo di ossidazione agisce anche sui polifenoli, che sono degli antiossidanti, che generano
degli composti come le tearubigine, che conferirà il colore delle foglie, e le teaflavine,
responsabili del sapore del tè.
Il tè nero può essere lavorato in due maniere: Ortodosso, in foglia intera o spezzata, oppure CTC
(Crusch-Tea-Curl) ovvero sminuzzato o reso in polvere.
A seconda di come viene lavorato, dalle foglie raccolte può contenete più o meno teina. Il tè nero è
un tè che fa molto bene per il sistema cardiocircolatorio. Si abbina benissimo sia al dolce che al
salato come le uova, i salumi e anche alla lasagna.
è questo il vero tè nero fermentato chiamato dai cinesi heicha. In tazza si presenta scuro, quasi
nero. Gli inglesi infatti lo chiamano dark, ovvero scuro. Sono da sempre considerati i tè della
salute e sono quelli che viaggiavano nella "Via dei cavalli" per raggiungere il Tibet. Il tè Pu'er può
essere a foglie sfuse (Pu’Er Shou, nero o cotto) o in varie forme compresse (Pu’Er Sheng, verde o
crudo). Ha un sapore che ricorda un whisky torbato.
Ottimo per digerire. Aiuta a ridurre il colesterolo e la glicemia.
Da bere da solo o da abbinare ai salumi, al cioccolato.
Tè profumati e tè aromatizzati