Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
PROTEINE FIBROSE
PROTEINE GLOBULARI
18 % Cys
α-cheratina dei capelli
Le Proteine Fibrose
• Cheratine e collageni
hanno strutture ad
elica,
• Le sete hanno
struttura foglietto
beta
Ricco in prolina
Possono essere:
• Enzimi
• Ormoni
• Proteine di trasporto
• Proteine di deposito
Le Proteine Globulari
• Contengono
amminoacidi con
catene polari e carichi,
• Sono strutture
elicoidali.
Mioglobina, proteina
globulare che trasporta
l’ossigeno nei muscoli. Le interazioni sono dovute a
ponti disolfuro, alla polarità
o meno dei gruppi R, e alla
capacità di formare legame
ad idrogeno.
La Struttura Terziaria
• La struttura terziaria è la È indispensabile per la sua
attività biologica.
conformazione
tridimensionale assunta
da una proteina.
• È stabilizzata da legami
non covalenti come
ponti idrogeno,
interazioni idrofobiche
tra amminoacidi non
polari e legami ionici.
La Struttura Terziaria
• Ma anche da legami
covalenti, sotto forma
di ponti disolfuro fra
due cisteine.
• Le interazioni che si
instaurano a livello
tridimensionale
coinvolgono amminoacidi
non necessariamente
vicini nella struttura
primaria.
La Struttura Terziaria
• Quando le interazioni vengono la denaturazione a volte è
meno, in presenza di elevate un processo reversibile, e,
temperature, di pH non ottimale allontanando l'agente
o di detergenti, la struttura denaturante, la proteina
tridimensionale viene persa, riprende spontaneamente
così la proteina va incontro a la sua conformazione
denaturazione, perdendo la sua tridimensionale (che è
attività biologica. dettata dalla struttura
primaria).
La Struttura Quaternaria
• Ogni proteina tende ad
assumere una sola struttura
terziaria e proteine differenti
assumono conformazioni
differenti. Talvolta le
proteine possono assumere
anche una struttura
quaternaria.
È composta da
aggregati di un certo
numero di subunità Emoglobina di un adulto
La Struttura Quaternaria
• L’aggregazione serve ad
evitare alle parti apolari
della superficie proteica
l’esposizione
all’ambiente acquoso
della cellula.
DIGESTIONE DELLE PROTEINE
PROTEINA
Acido cloridrico +
Pepsina
MACROPEPTIDI
Pepridasi pancreatiche
PEPTIDI
Enzimi parete intestinale
AMMINOACIDI
Vena porta
FEGATO
CREATINA
EFFETTO ANABOLIZZANTE
EFFETTI COLLATERALI
P = prodotti
G
∆G
∆Gc
∆G
ES
S
∆G
reazione
P
Coordinata di reazione
Modello “Lock and Key”: l’enzima si
combina chimicamente col substrato
• Il sito attivo è costituito
dal “negativo” del
substrato
– Si formano legami “esatti”
fra enzima e substrato
– Esiste una regione
dell’enzima detta sito di
legame e una detta sito
catalitico
• Riconoscimento spesso
tridimensionale
– Esempio: glicerol kinasi
(lega solo il glicerolo in
forma alfa)
CARATTERISTICHE GENERALI
il potere catalitico dell’enzima è legato alla
formazione del complesso enzima substrato ES
il legame avviene in una specifica regione
dell’enzima chiamato sito attivo
se la concentrazione dell’enzima è costante la
velocità della reazione aumenta proporzionalmente
all’aumento della concentrazione del substrato fino a
un valore costante vmax
sito attivo è tridimensionale
legami sito attivo-substrato:legami secondari
sito attivo occupa solo una piccola parte del volume
dell’enzima
Il legame enzima-substrato avviene tramite
l’interazione delle cariche del substrato con
alcuni aminoacidi del sito attivo
30