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Carl Perkins
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Carl Lee Perkins (Tiptonville, 9 aprile 1932 – Jackson, 19 gennaio
Carl Perkins
1998) è stato un cantante, compositore e chitarrista statunitense,
pioniere del genere rockabilly e rock'n'roll. Con Elvis Presley, Johnny
Cash e Jerry Lee Lewis a Memphis ha fatto parte del gruppo di artisti
della celeberrima Sun Records di Sam Phillips e quindi del cosiddetto
Million Dollar Quartet. I suoi brani più famosi sono: Blue Suede
Shoes, Honey Don't, Everybody's Trying to Be My Baby, Matchbox,
True Love, All Mama's Children.
Biografia
Gli inizi
Carl Lee Perkins nacque a Tiptonville, Tennessee, il 9 aprile 1932, ma subito dopo la famiglia si trasferì a Ridgely, nella
Lake County, una zona di coltivazione di cotone nella quale quella di Carl era l'unica famiglia di bianchi in un paese
abitato solo da neri. Era inevitabile così che le sue prime influenze musicali provenissero più dal blues rurale nero che
dal country bianco della pur vicina Nashville, influenze che il giovane Carl iniziò ad esprimere quando un vicino, Uncle
John, gli regalò una chitarra insegnandogli i primi accordi. Carl però era uno spirito libero e ben presto agli
insegnamenti del maestro preferì una sorta di “esplorazione” che lo portò a maturare uno stile che doveva a B.B. King
e a John Lee Hooker (vecchi bluesmen neri) più di quanto dovesse ai padri del country che allora, nello strumento,
dettavano legge. «Non ho fatto che suonare della musica country con un beat nero» affermò lui.
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Perkins 1/6
27/9/2019 Carl Perkins - Wikipedia
Quando nei 1949 la famiglia Perkins si trasferì nuovamente (a Jackson, Tennessee), la musica era già il principale
interesse di Carl. Il giovanotto andava in giro per locali di infimo ordine suonando la sua “country music with a black
beat” accompagnato dalla Perkins Brothers Band, formata dai fratelli Jay e Clayton a cui si aggiunse qualche anno più
tardi il batterista Fluke Holland. Gli inizi non portarono a Perkins e agli altri alcuna una soddisfazione, ma il gruppo
rimase unito (e lo sarebbe stato per anni) in attesa che succedesse qualcosa.
La carriera
Nel 1954 alla radio Carl sentì qualcuno che faceva la sua stessa musica, era uno cui si pronosticava un grande futuro.
Se quel tale Elvis Presley poteva diventare famoso con quella musica, allora quella musica aveva un futuro. I Perkins
Brothers quindi fecero le valigie e partirono per Memphis, alla ricerca di quella casa discografica (la Sun) e di quel
produttore (Sam Phillips) che sembravano essere così in sintonia con quello che essi stavano suonando. Naturalmente
il matrimonio si fece e nel gennaio del 1955 uscirono i primi due brani di Carl Perkins, Turn Round e Movie Magg.
In quel periodo la Sun era l'autentico crogiolo del nascente rock’n’roll: per le sue sale si aggiravano Elvis Presley, Roy
Orbison, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, e se Phillips avesse potuto dedicare a ognuno di essi il tempo che dedicava ad
Elvis, probabilmente tutti avrebbero avuto le stesse probabilità di successo di “The Pelvis”. Invece fu solo dal 1955
(dopo la cessione del contratto di Presley alla RCA) che il produttore ebbe tempo anche per gli altri. Gli effetti si videro
subito. Se i primi dischi di Perkins (dopo i primi due ne erano usciti un altro paio) sapevano ancora troppo di country,
da quel momento si cambiò strada. Nel dicembre del 1955, sotto la guida del geniale produttore, Carl Perkins, sempre
accompagnato dalla band degli inizi, incise Blue Suede Shoes.
«Stavamo suonando, io e i miei fratelli, ai Jackson club» - ricorderà poi Perkins - «quando mi capitò di ascoltare la
conversazione di una coppia che stava ballando davanti al palco: “Non calpestare le mie scarpe di camoscio blu!”,
sbraitava il ragazzo. Era un tipo coi capelli imbrillantinati, la giacca e tutte le caratteristiche comuni alla nuova
generazione del rock'n'roll. Ciò mi colpì e la notte non riuscii a dormire. Così mi alzai, andai di sotto e cominciai a
scrivere, su un pezzo di carta nel quale erano avvolte delle patate, di questo ragazzo e delle sue scarpe scamosciate,
tenendo presente lo schema di una vecchia canzone popolare: uno per i soldi, due per lo spettacolo, tre per essere
pronti, quattro per andare (che diventeranno poi i primi versi della canzone). La mattina dopo andai in una cabina
telefonica, chiamai il signor Phillips e gliela cantai per telefono. Lui mi disse solo: “quando arrivi?”»
Il brano all'inizio non fu notato: le radio gli preferivano il retro, Honey Don't, ma nel giro di due mesi il pezzo era
primo nelle classifiche rhythm’n’blues, in quelle country e in quelle pop. Un fatto mai accaduto prima. Con Blue Suede
Shoes, Carl vendette subito oltre un milione di copie, impresa che al tempo non era ancora riuscita neppure a Presley
(e alla RCA qualcuno cominciava a chiedersi se non avessero preso la persona sbagliata...). Presley non era la persona
sbagliata e la sua incisione di Blue Suede Shoes, che sbaragliò in vendite quella di Perkins, lo confermò. Come
confermò, dopo tutto, la grande qualità del pezzo stesso.
Chi era stato capace di scrivere un brano del genere certo avrebbe potuto
firmare altri grandi hit, invece il 23 marzo 1956 Perkins, durante un
trasferimento in auto da Norfolk a New York per partecipare a una puntata
di “Perry Como Show”, si scontrò con un autocarro. L'incidente procurò al
musicista e ai suoi fratelli diverse fratture, ma niente che non potesse
essere risolto in qualche mese, eppure quell'episodio avrebbe, di fatto,
stroncato la carriera del musicista.
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pericolosamente affezionato alla bottiglia, che passò alla Columbia, ma le cose non migliorarono. Il rock'n'roll era agli
sgoccioli e, guardandosi indietro, Perkins vedeva di non essere riuscito a sfruttare appieno il proprio potenziale. E ora
era tardi.
L'anno seguente Perkins fu chiamato in Gran Bretagna per una tournée che si rivelò trionfale e che gli diede la chiara
percezione di essere diventato una leggenda, peraltro in un Paese dove non aveva mai suonato[2]. Il 1º giugno, di
passaggio a Londra, venne invitato negli studi di Abbey Road dove i Beatles, (tale era il suo ascendente che Ringo Starr
lo chiamava con deferenza “Mister Perkins”), incisero in suo onore Matchbox e suonarono altre composizioni del
chitarrista statunitense che facevano parte della loro scaletta live[3]. Ritornato in patria, formò un saldo sodalizio con
Johnny Cash, ma negli anni ottanta la sua popolarità declinò, con un gruppo musicale nel quale era attorniato dai
propri figli. Dopo lunghi anni che lo avevano visto lottare contro un cancro alla gola, Perkins morì agli inizi del 1998[2].
Discografia
Album
1957 – Dance Album
1958 - Whole Lotta Shakin’
1969 - On Top
1970 - Boppin' the Blue
1972 - Brown Eyed Handsome Man
1973 - My Kind of Country
1977 - From Jackson Tennessee
1978 - Ol' Blue Suede's Back
1979 - Country Soul
1981 - Live at Austin City Limits
1984 - Disciple in Blue Suede Shoes
1984 - Sweeter than Candy
1986 - Class of ‘55: Memphis Rock & Roll Homecoming
1990 - Born to Rock
1993 - Take Me Back
1995 - King of Rockabilly
1996 - Go Cat Go
1997 - Silver Eagle Cross Country Presents Live: Carl Perkins
1998 - Turn Around
2000 - Live
Raccolte
1959 - Dance Album of Carl Perkins
1959 - Teen Beat: The Best of Carl Perkins
1963 - Tennessee [Charly]
1968 - Country Boy Dreams
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Perkins 3/6
27/9/2019 Carl Perkins - Wikipedia
1999 - I Walk the Line/Little Fauss and Big Halsey [Original Soundtrack]
1999 - Rockabilly King
1999 - Blue Suede Shoes/Original Golden Hits
1999 - Rock 'N' Roll Hits
2000 - Blue Suede Shoes [Delta]
2000 - Blue Suede Shoes [Castle Pie]
2000 - Jailhouse Rock
2000 - Portrait of Carl Perkins
2000 - The Complete Sun Singles
2000 - Roots of Rock 'N' Roll [Direct Source]
2000 - Back on Top
2000 - The Sun Years, Vol. 1 [Original Sun Recordings]
2000 - Kings of Rock ‘N Roll Series
2000 - Best of the Sun Sessions [Music Club International]
2000 - Best of the Best
2000 - Be-Bop-A-Lula
2000 - The Best
2000 - The Story
2001 - Hits You Remember: Live
2001 - Blue Suede Shoes: Best of Carl Perkins [St. Clair]
2001 - Forever Gold
2001 - Blast from the Past: Carl Perkins
2001 - The Sun Years, Vol. 2
2001 - Sun Records 50th Anniversary Edition
2002 - Memphis
2002 - Rock Rock Rock
2002 - Masters
2002 - Blue Suede Shoes: Best of Carl Perkins [Prestige]
2002 - Star Power
2002 - Jet Propelled: The 1978 Comeback [2 Disc]
2002 - Mr. Rock N Roll
2003 - Blue Suede Shoes [Planet Media]
2003 - Country Soul [Documents]
2003 - Rock & Roll Hero
2003 - Rock Right Now with the Guitar Man
2003 - The Best of Carl Perkins [Brisa Entertainment]
2003 - The Memorial Album
2003 - Blue Suede Shoes, The Essential
2003 - Best of the Sun Years
2003 - Blue Suede Shoes: 50th Anniversary
2004 - Orby Records Spotlights Carl Perkins
2004 - Carl Perkins Memorial
2004 - Carl Perkins Trio
2004 - Ultimate Collection
2004 - Bird Dog
2004 - Caldonia
2005 - Roots of Rockabilly
2005 - Tennessee [Dynamic]
2005 - The Rockabilly Legend
2005 - Carl Rocks
2005 - Honky Tonk Babe
2005 - Blue Suede Shoes [Pazzazz]
2006 - Golden Legends: Carl Perkins
2006 - Blue Suede Shoes: A Rockabilly Session
2006 - Blue Suede Shoes [Snapper UK]
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Perkins 5/6
27/9/2019 Carl Perkins - Wikipedia
Note
1. ^ (EN) Carl Perkins, Rolling Stone. URL consultato il 5 novembre 2012.
2. (EN) Cub Koda, Carl Perkins - biography, Allmusic. URL consultato il 16 dicembre 2013.
3. ^ Keith Badman, The Beatles Off the Record, Omnibus Press, London, 2007, pag. 101.
4. ^ (EN) Carl Perkins, Allmusic. URL consultato il 6 novembre 2012.
Altri progetti
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