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Il ragionamento clinico

Che cos’è?
Approccio tendenzialmente induttivo

Manifestazioni problematiche

Attivazione di una batteria di accertamenti


rivolti a tutte le potenziali cause, comprese
quelle poco probabili o rare. Ricerca
minuziosa di tutti gli indizi utili

Descrizione ampia della situazione

Identificazione delle cause o dei problemi


Approccio tendenzialmente ipotetico-deduttivo
Manifestazioni problematiche

Formulazione di ipotesi

Attivazione degli accertamenti atti a confermare o smentire una o più ipotesi


provvisorie fino a giungere alla diagnosi corretta grazie ad una sorta di
"andirivieni" tra supposizioni ed accertamenti.

Selezione via via delle congetture che emergono nel corso


del ragionamento clinico

Conferma dell’ipotesi Confutazione dell’ipotesi

Affermazione di altre ipotesi,


in precedenza accantonate
perché ritenute poco
probabili - nuovo circuito
selettivo.
In realtà

Una "scrematura" di possibili diagnosi


avviene, per così dire, nella testa del
professionista dove l’elaborazione/confronto
tra informazioni raccolte (dati epidemiologici,
anamnestici ed obiettivi) e il repertorio di
conoscenze (schemi nosografici + esperienza)
porta all’abbandono di alcune ipotesi.
In pratica si tratta di testare, dapprima
mentalmente e poi empiricamente, il maggior
numero di entità nosografiche potenzialmente in
grado di "adattarsi" al quadro osservato.

In un certo senso si tratta di porre in competizione


tra loro le ipotesi provvisorie che vengono alla
mente, in prima istanza e nelle successive tappe del
percorso diagnostico al termine "sopravviverà”
quella che più si adatta al caso concreto
Quale modalità può essere migliore nel
contesto domiciliare?

Le due modalità sono contrapposte?


Metodo induttivo ed ipotetico-deduttivo non vanno
contrapposti in modo dualistico ma visti in relazione
ai casi concreti e contingenti.

Esistono situazioni che limitano la portata di uno a


favore dell’altro
Ad esempio il metodo ipotetico-deduttivo può
non funzionare quando:

I sintomi aspecifici non permettono la


formulazione di ipotesi verosimili - cioè a priori
più probabili di altre
La situazione si presenta “silente” . Non
sembrano sussistere elementi chiari di
problematicità
Esistono limiti informativi evidenti

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