Sei sulla pagina 1di 102

Capitolo 2

Fondamenti di
circuiti elettrici

Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni Copyright © 2013 McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Bipolo

Un sistema elettrico è sostanzialmente un insieme di


componenti interconnessi tra loro mediante conduttori metallici.
Molti di questi componenti, come mostra l'esperienza comune,
sono dotati di due terminali, o morsetti (apparecchi illuminanti,
elettrodomestici, motori, campanelli, ecc).
In sintesi, si definisce come bipolo elettrico un componente, od
un insieme di componenti riconducibili ad uno equivalente, che
interagisce con il resto del sistema elettrico in due soli punti (A,
B). Ad ogni bipolo elettrico sono associate due grandezze
elettriche:
– la differenza di potenziale V presente ai suoi capi
– l'intensità di corrente I che lo attraversa.
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Bipolo
Bipolo (elettrico):
apparato o componente che possegga due stremità, o
morsetti, che consentono di connetterlo ad altri bipoli e
che costituiscono l’unica via di trasferimento di energia
elettrica con altri bipoli.

I collegamenti e i morsetti sono


realizzati in materiale conduttore.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Tensione e corrente di un bipolo


Concetti: Tensione di un bipolo è la
campo elettrico differenza di potenziale tra i
potenziale elettrico
suoi morsetti.
corrente elettrica

Potenziale del punto


rispetto al riferimento

Riferimento

Corrente di un bipolo è la
corrente elettrica che
attraversa i suoi morsetti.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Convenzioni
+ indica il punto a
potenziale più alto

+ A
- indica il punto a VAB
potenziale inferiore - B

corrente
del bipolo
Per convenzione il verso
della corrente elettrica
è il verso del moto delle
cariche positive

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Convenzioni
Convenzione Convenzione del
dell’utilizzatore generatore

Bipolo passivo
Bipolo attivo
Carico
Generatore
Utilizzatore
Sorgente

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Sorgenti di tensione - simboli

Generatori ideali di
tensione: la tensione ai
capi del generatore non
dipende dalla corrente
erogata

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Sorgenti di tensione

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Sorgenti di corrente- simboli

Generatori ideali di
corrente: la corrente
erogata è sempre uguale
al valore predefinito. Il
generatore è in grado di
modificare la tensione ai
propri morsetti in maniera
tale da erogare il valore
desiderato di corrente.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Sorgenti dipendenti

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Esempi di bipoli

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Reti elettriche

Rete elettrica è un insieme di bipoli comunque collegati tra di loro

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Reti elettriche: nodo

In una rete elettrica un nodo è la giunzione di


almeno due bipoli.

Si vedrà successivamente che nello studio delle reti


elettriche i nodi da prendere in considerazione saranno
quelli nei quali si effettua la giunzione di almeno tre bipoli.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Reti elettriche: maglie

In una rete elettrica una maglia è un percorso chiuso


nel quale ogni tratto viene attraversato al più una
volta.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Corrente elettrica

La corrente elettrica è un
moto ordinato di cariche
elettriche.
L’intensità di corrente
elettrica misura la
quantità di carica elettrica L’intensità di corrente elettrica
che attraversa una data si può calcolare nella seguente
superfice in un tempo maniera:
unitario. 𝑑𝑞
𝑖=
𝑑𝑡

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Corrente elettrica L'unità di misura della intensità di


corrente elettrica è l'ampere
(simbolo A). Esso è un'unità di
misura fondamentale nel SI.

Conduttore non sottoposto


a campo elettrico

Intensità di corrente

Nei metalli la corrente elettrica è un flusso ordinato di elettroni.


Nello studio dei circuiti e delle reti elettriche, per ragioni storiche, si
suppone che la corrente sia formata da cariche positive che si muovono
all'interno di un circuito elettrico secondo un verso convenzionale, in realtà
opposto a quello effettivo.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Corrente elettrica

In questo semplice
circuito la corrente
erogata dal generatore
(batteria) è uguale alla
corrente che attraversa il
carico (lampadina).
𝑖
Questo in osservanza al
principio di conservazione 𝑒 𝑅
della carica (elettrica).
𝑖

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le correnti

In un nodo la somma
algebrica delle correnti è
nulla.
𝑁

𝑖𝑘 = 0
𝑘=1

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le correnti

Per applicare in maniera corretta


il principio di Kirchhoff per le
correnti ad un nodo è necessario:
– assegnare un nome (simbolo)
e un verso alle correnti di
ciascun ramo
– definire una convenzione per
i segni delle correnti (ad
esempio definiamo positive le
correnti entranti nel nodo e
negative le correnti uscenti
dal nodo)
– effettuare la somma algebrica
e porla uguale a zero.
Ramo qualunque parte del
circuito compresa tra due nodi
consecutivi.
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le correnti

La corrente i è entrante
nel nodo e, quindi,
positiva;
le correnti i1, i2 e i3 sono
uscenti e quindi negative
𝑖 − 𝑖1 − 𝑖2 − 𝑖3 = 0

Ramo qualunque parte del


circuito compresa tra due nodi
consecutivi.
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le correnti - Esempio


𝑅4 𝐴
Si usi la legge di Kirchhoff
𝐼0 𝐼2
delle correnti per 𝐼1

calcolare le correnti 𝑅0 𝑅1
incognite nel circuito di
𝐵 𝑅2

𝐼0 =-2 A 𝑉𝑆 =12V 𝑅3
𝑉S
𝐼1 =-4 A 𝐼S 𝐼3

𝐼𝑆 =8 A 𝑅5
𝐶

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le correnti


Nodo A −𝐼0 − 𝐼1 − 𝐼2 = 0
I0 I1 I2 𝑁𝑜𝑑𝑖 3
𝑅𝑎𝑚𝑖 6
𝐶𝑜𝑟𝑟𝑒𝑛𝑡𝑖 6

Nodo B
IS I3 I4
+𝐼0 + 𝐼1 + 𝐼2 + 𝐼𝑆 − 𝐼3 − 𝐼4 = 0
𝑉S

Nodo C −𝐼𝑆 + 𝐼3 + 𝐼4 = 0

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Potenziale elettrico

Quando una carica q è immersa in un campo elettrico


generato da altre cariche essa è dotata di una certa
attitudine a compiere lavoro, per il solo fatto di essere
immersa nel campo. A questa attitudine si dà il nome di
energia potenziale.
Se spostiamo la carica elettrica q da un punto A ad un altro
punto B del campo elettrico, ad essa può accadere una di
queste tre cose:
– cedere energia potenziale compiendo un lavoro;
– acquisire energia potenziale richiedendo lavoro;
– mantenere inalterata l'energia potenziale senza compiere
né richiedere lavoro.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Potenziale elettrico

La carica q positiva tende a passare


La carica q deve essere trascinata da A a B
spontaneamente da A a B, attratta
e pertanto occorre compiere un lavoro su
dal campo generato dalla carica Q
di essa facendole acquisire energia
negativa.
potenziale. Perciò la carica q quando si
In questo caso quando q si sposta
trova in A è dotata di energia potenziale
da A a B,
inferiore rispetto a quando si trova in B .
– compie un lavoro
– perde energia potenziale

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Potenziale elettrico

In sintesi, l'energia potenziale posseduta dalla carica q


immersa in un campo elettrico dipende:
– dal valore di q;
– dalla posizione.
La tensione elettrica è una grandezza fisica introdotta
per quantificare questo secondo aspetto.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Potenziale elettrico

In sostanza la tensione elettrica tra due punti A e B


rappresenta proprio la differenza di energia potenziale tra
di essi al netto del valore della carica q di prova.
Si definisce differenza di potenziale elettrico ΔVAB=VA-VB tra
due punti A e B di un campo elettrico il rapporto tra
l'energia potenziale elettrica EAB che una carica q qualsiasi
cede passando da A a B ed il valore della carica q stessa.
La differenza di potenziale è comunemente denominata
anche tensione oppure anche con la sigla d.d.p.
L'unità di misura della differenza di potenziale è il volt
(simbolo V).

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le tensioni

In una maglia la somma algebrica delle differenze di


potenziale (tensioni) è nulla.
In una rete elettrica una
𝑁 maglia è un percorso chiuso
nel quale ogni tratto viene
𝑣𝑘 = 0 attraversato al più una volta.
𝑘=1

Il Principio di Kirchhoff per le tensioni non è altro che una formulazione


specifica della legge di conservazione dell'energia per un campo
conservativo, in quanto afferma che il lavoro compiuto per far compiere ad
una carica un percorso chiuso deve essere uguale a zero.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le tensioni


Per applicare in maniera corretta il Convenzione del
principio di Kirchhoff per le tensioni generatore IS A
ad una maglia è necessario:
– assegnare verso di percorrenza
alla maglia
+ +
– definire una convenzione per i
segni delle tensioni (ad esempio
definiamo 𝑉S 𝑉𝐴𝐵
• positive le tensioni che tendono a
far circolare una corrente
concorde con il verso di
percorrenza della maglia
• negative le tensioni che tendono a
far circolare una corrente discorde
con il verso di percorrenza della
maglia B
– effettuare la somma algebrica e
porla uguale a zero. Convenzione
dell’utilizzatore

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le tensioni

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le tensioni

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le tensioni


Maglia 2
3 𝑉𝑠 − 𝑉1 − 𝑉2 − 𝑉4 = 0
−𝑉2 +𝑉3 = 0
+ 𝑉2 - Maglia 3
𝑉1
+ -
2
+
𝑉S + 𝑉 - 𝑉4
1 3
-

𝑉𝑠 − 𝑉1 − 𝑉3 − 𝑉4 = 0
Maglia 1
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni
Copyright © 2013
McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Principio di Kirchhoff per le tensioni

𝑅1
4 + - 𝐴
1 𝑉𝑆1 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑅2 − 𝑉𝑅3 = 0

5 + 2 +
𝑅2
6 − 𝑉𝑠2 2 −𝑉𝑆2 + 𝑉𝑅4 + 𝑉𝑅2 = 0
𝑅4
𝑉𝑠1
+ 1 𝐵- + - 𝐶
− 3 𝑉𝑅3 − 𝑉𝑅4 − 𝑉𝑅5 = 0
+ +
𝑅3 3 𝑅5
4 𝑉𝑆1 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑆2 − 𝑉𝑅5 = 0
𝐷- 7 -
5 𝑉𝑆1 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑅2 − 𝑉𝑅4 − 𝑉𝑅5 = 0
6 𝑉𝑆1 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑆2 + 𝑉𝑅4 − 𝑉𝑅3 = 0
7 −𝑉𝑆2 − 𝑉𝑅5 + 𝑉𝑅3 + 𝑉𝑅2 = 0
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Relazione di porta e potenza scambiata da un bipolo


Generatore
Dato un bipolo A
i
(generatore o carico) la +
tensione e la corrente ai
VAB
suoi capi sono legati da
una relazione che dipende -
dal bipolo stesso. Questa B Carico
A
relazione è detta +
I
relazione di porta.
VAB

-
B
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Relazione di porta e potenza scambiata da un bipolo

In un sistema del tipo


rappresentato in figura la
tra sorgente e utilizzatore
si ha un trasferimento di
potenza. Questa potenza
verrà:
– prodotta dalla
sorgente 𝑝 𝑡 =𝑣 𝑡 ∙𝑖 𝑡
– utilizzata Potenza istantanea
dall’utilizzatore.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Generatore Utilizzatore

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Esempio
-𝑉 1 +
𝐴
IS 𝑉𝑠 = 10𝑉
𝐼𝑠 = 2𝐴 𝑉1 = 3𝑉
+ 𝐼2 +
2 1 𝐼1 = 3𝐴 𝑉2 = −5𝑉
𝑉3 𝑉4
𝑉S
- -
I1
+ 𝑉2 - 𝐵
𝐼2 − 𝐼𝑠 − 𝐼1 = 0

−𝑉𝑠 +𝑉4 = 0

−𝑉𝑠 + 𝑉2 + 𝑉3 + 𝑉1 = 0
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Esempio
-𝑉 1 +
𝐴
IS 𝑉𝑠 = 10𝑉
𝐼𝑠 = 2𝐴 𝑉1 = 3𝑉
+ 𝐼2 +
𝐼1 = 3𝐴 𝑉2 = −5𝑉
𝑉3 𝑉4
𝑉S
- -
I1
+
𝑉2 - 𝐵
𝐼2 − 𝐼𝑠 − 𝐼1 = 0 𝐼2 − 2 − 3 = 0

−𝑉𝑠 +𝑉4 = 0 −10+𝑉4 = 0

−𝑉𝑠 + 𝑉2 + 𝑉3 + 𝑉1 = 0 −10 − 5 + 𝑉3 + 3 = 0
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Esempio
- 𝑉1 + 𝐴
IS 𝑉𝑠 = 10𝑉
𝐼𝑠 = 2𝐴 𝑉1 = 3𝑉
+ 𝐼2 +
𝐼1 = 3𝐴 𝑉2 = −5𝑉
𝑉3 𝑉4
𝑉S
- -
I1

𝑉2 -+ 𝐵

𝐼2 − 2 − 3 = 0 𝐼2 = 5

−10+𝑉4 = 0 𝑉4 = 10

−10 − 5 + 𝑉3 + 3 = 0 𝑉3 = 12
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Esempio
- 𝑉1 + 𝐴
IS 𝑉𝑠 = 10𝑉
𝐼𝑠 = 2𝐴 𝑉1 = 3𝑉
+ 𝐼2 +
𝐼1 = 3𝐴 𝑉2 = −5𝑉
𝑉3 𝑉4
𝑉3 = 12𝑉
- - 𝑉S 𝐼2 = 5𝐴
I1
𝑉4 = 10𝑉
- +𝑉
𝐵
2
𝑃1 = 𝐼2 𝑉1 = 5 ∙ 3 = 15𝑊
𝑃2 = 𝐼2 𝑉2 = 5 ∙ −5 = −25𝑊
𝑃𝑆 = 𝐼𝑆 𝑉𝑆 = 2 ∙ 10 = 20𝑊
𝑃3 = 𝐼2 𝑉3 = 5 ∙ 12 = 60𝑊
𝑃4 = 𝐼1 𝑉4 = 3 ∙ 10 = 30𝑊
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Elementi circuitali e loro caratteristiche i-v

La relazione tra tensione e


corrente ai capi di un bipolo
ne definisce il
comportamento.
Applicando una data
tensione ai capi del bipolo e
misurando la corrente che 𝑖
circola sul bipolo è possibile
determinare i vari punti
della caratteristica tensione
corrente del bipolo stesso. 𝑣

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Elementi circuitali e loro caratteristiche i-v


Carico
A
i
+

-
B

La lampadina al tungsteno è un elemento


passivo e infatti la sua caratteristica i-v si
trova nel primo e nel terzo quadrante

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Elementi circuitali e loro caratteristiche i-v

Generatore ideale Generatore ideale


di corrente di tensione

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

Si è visto in precedenza
che in un conduttore si ha
passaggio di corrente
elettrica solo se ai suoi
capi si applica una
differenza di potenziale.
Ciò significa che tensione
e corrente sono in
rapporto di causa ed
effetto.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

Se la tensione ai capi del


conduttore aumenta allora si
può ragionevolmente
ipotizzare che aumenti anche
l'intensità della corrente che
attraversa il conduttore. In
particolare, si può osservare
sperimentalmente che in un 𝑉
conduttore esiste una 𝑅=
relazione di proporzionalità 𝐼
diretta tra la tensione V ai suoi
capi e la corrente I che lo
attraversa.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

La costante R è un parametro che indica


il grado di difficoltà che le cariche libere
incontrano per muoversi all'interno di un
conduttore. Esso prende il nome di
resistenza elettrica (R) del conduttore.
La relazione è denominata prima legge di
Ohm ed è stata scoperta in modo
sperimentale nel 1827 dal fisico tedesco
George Simon Ohm (1789 - 1854).
La resistenza si misura in ohm (simbolo 𝑉
Ω). 𝑅=
𝐼
Un conduttore presenta una resistenza
di 1 ohm quando, sottoposto ad una
d.d.p di 1 volt, è attraversato da una
corrente di intensità pari a 1 ampere.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

Spesso è comodo utilizzare la


grandezza fisica inversa della
resistenza, ovvero la conduttanza
(G).

1 𝐼
𝐺= =
𝑅 𝑉
La conduttanza si misura in siemens (simbolo S) in
onore di Werner Von Siemens (1816-1892) tecnico
ed industriale tedesco, fondatore insieme ai fratelli
della casa elettrotecnica Siemens.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

Se un conduttore viene sottoposto ad una


d.d.p. V esso sarà percorso da una corrente I.
La resistenza del conduttore dipende da
diversi fattori che possono essere riassunti nel
seguente elenco:
– caratteristiche fisiche (tipo di
materiale);
– caratteristiche geometriche (sezione,
lunghezza);
– condizioni ambientali (temperatura). R= resistenza elettrica del conduttore
In particolare, supposte costanti le ρ= resistività del materiale conduttore
condizioni ambientali (in pratica la
temperatura), la resistenza R di un l= lunghezza del conduttore
conduttore di lunghezza l e sezione S è
espressa dalla seguente formula: S= sezione del conduttore

𝑙
𝑅=𝜌
𝑆
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm


La dipendenza dalle caratteristiche
fisiche, in altre parole dal materiale,
è espressa attraverso il parametro ρ,
denominato resistività.
La resistività del materiale è una
caratteristica intrinseca del
materiale e varia al variare di esso e
delle condizioni ambientali
(temperatura). 𝑙
𝑅=𝜌
𝑆

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm


l= 1,5 km=1500 m

ρ=0,0172 Ω mm2/m

S= 10 x 10-6 m2=
=10 x 10-6 x 106=
=10 mm2

𝑙 1500
𝑅 = 𝜌 = 0,0172 = 2,58Ω
𝑆 10
Attenzione alle unità di misura

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

La resistività ρ dipende:
• dal materiale
• dalla temperatura T

La dipendenza della resistività ρ dalla temperatura può essere espressa


tramite la seguente formula:

ρ (T)=ρ (T0)[1+α(T-T0)]

ρ (T0) è la resistività alla temperatura T0

ρ (T) è la resistività alla temperatura T

α è un coefficiente che dipende dal materiale Copyright © 2013


Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenza elettrica e legge di Ohm

ρ (T)=ρ (T0)[1+α(T-T0)]

Data la resistività del rame (Cu) a 20 °C


calcoliamo la resistività del rame a 47 °C

Sapendo che

ρ=0,0172 Ω mm2/m a 20 °C

α per il rame vale 1/234,5 °C-1=4,26 10-3 °C-1

Utilizzando la formula precedente si ha ρ (47°C)=ρ (20°C)[1+4,26 10-3 (47-20)]

ρ (47°C)= 0,0172 x [1+4,26 10-3 x (47-20)]

ρ (47°C)= 0,0192 Ω mm2/m

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Legge di Joule

Un conduttore attraversato da corrente elettrica si riscalda. In


altre parole in esso avviene una trasformazione di energia
elettrica in calore. Questo processo di trasformazione di energia
elettrica in energia termica è stato studiato da James Prescott
Joule (1818-1889) ed è noto come effetto Joule
La potenza dissipata da un conduttore di resistenza R
attraversato da una corrente I è pari a:
𝑃 = 𝐼2 𝑅
Applicando la legge di Ohm si può scrivere nella seguente
maniera
2
𝑉
𝑃=
𝑅
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenze in serie

Collegare in serie più bipoli


vuol dire collegarli in maniera
tale che ciascun bipolo è posto
in successione al precedente,
quindi con il primo morsetto
collegato all'ultimo del
precedente e l'ultimo al primo
del successivo.
Se sono posti tra due nodi A e
B, solo il primo morsetto del
primo bipolo sarà collegato ad
A e solo l'ultimo del dell'ultimo
bipolo sarà collegato a B.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenze in serie

Nel collegamento in serie


si ha che
– i bipoli sono
attraversati dalla
stessa corrente,
– la tensione risultante è
la somma algebrica
delle tensioni di tutti i
bipoli posti in quella
serie

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenze in serie
La resistenza equivalente ad
una serie di resistenze è la
somma delle resistenze stesse.
𝑁

𝑅𝑒𝑞 = 𝑅𝑘
𝑘=1
La tensione ai capi di ciascuna
resistenza è direttamente
proporzionale al rapporto tra
resistenza e la resistenza
totale del circuito
𝑅𝑘
𝑣𝑘 = 𝑁 𝑣𝑠 Partitore di tensione
𝑘=1 𝑅𝑘 Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenze in parallelo

Collegare in parallelo più bipoli


vuol dire collegarli in maniera tale
che tutti i bipoli sono collegati
alla stessa coppia di morsetti A e
B: ogni bipolo ha un morsetto
collegato ad A e l'altro collegato a
B.
Ne risulta che i bipoli in parallelo
sono soggetti alla medesima
tensione, mentre la corrente
totale (entrante da A e uscente
da B, o viceversa) è la somma
algebrica delle correnti di tutti i
bipoli posti in quel parallelo.

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Resistenze in parallelo

La resistenza equivalente ad
un parallelo di resistenza è il
reciproco della somma dei
reciproci delle resistenze
stesse. 𝑁
1 1
=
𝑅𝑒𝑞 𝑅𝑘
𝑘=1
Questa relazione, utilizzando
le conduttanze, si può scrivere 𝑁
nella seguente maniera:
𝐺𝑒𝑞 = 𝐺𝑘
𝑘=1

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅0 𝑅2

𝑅1 𝑅3
𝑅5

𝑅4
𝑅0 = 4Ω 𝑅3 = 2Ω
𝑅1 = 12Ω 𝑅4 = 16Ω
𝑅2 = 8Ω 𝑅5 = 5Ω
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅2
𝑉𝐴𝐷 = 𝑉𝑠
𝑅1 + 𝑅2 𝐼1 𝐼3
𝑅𝑥 𝑅1 𝐶 +
𝑉𝐵𝐷 = 𝑉𝑠 + 𝑅3
𝑅3 + 𝑅𝑥
-
+ 𝐴 -
𝑉𝑠 − + 𝑉𝐴𝐵 - 𝐵
+ +
𝑉𝐴𝐵 = 𝑉𝐴𝐷 − 𝑉𝐵𝐷 =
𝑅2 𝑅𝑥 𝑅2 - - 𝑅𝑥
= 𝑉𝑠 −𝑉𝑠
𝑅1 + 𝑅2 𝑅3 + 𝑅𝑥 𝐷

𝑅2 𝑅𝑥
𝑉𝐴𝐵 = 𝑉𝑠 −
𝑅1 + 𝑅2 𝑅3 + 𝑅𝑥
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Quando il galvanometro
segna 0 il ponte è in 𝐼3
equilibrio e
𝐼1
𝑅1 𝐶 +
+ 𝑅3
𝑉𝐴𝐵 = 0
-
In questa condizione + 𝐴 -
si ha: 𝑉𝑠 − 𝐵
+ +
𝑉𝐶𝐴 = 𝑉𝐶𝐵
𝑅2 - - 𝑅𝑥
𝑉𝐴𝐷 = 𝑉𝐵𝐷
𝐷
𝐼1 𝑅1 = 𝐼3 𝑅3
𝐼1 𝑅2 = 𝐼3 𝑅𝑥 𝑅2 𝑅𝑥 𝑅2
= 𝑅𝑥 = 𝑅3
𝑅1 𝑅3
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni
𝑅1 Copyright © 2013
McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅1 𝑅1 = 10Ω
𝑅2 = 40Ω
𝐼𝐶
𝑉𝑆 = 100𝑉
𝑉S 𝑅2
𝐼𝐶 = 10𝐴

𝑅1 -
+ 𝐴

𝐼2 𝐼𝐶 𝑉𝑆 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑅2 = 0
𝐼1 +
+
𝑉𝑠 𝑅2
2 𝑉𝐶 𝑉𝐶 − 𝑉𝑅2 = 0
1
- - 𝐼1 + 𝐼𝐶 − 𝐼2 = 0

𝐵
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni
Copyright © 2013
McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅1 𝑅1 = 10Ω
𝑅2 = 40Ω
𝐼𝐶
𝑉𝑆 = 100𝑉
𝑉S 𝑅2
𝐼𝐶 = 10𝐴

𝑅1 -
+
𝐼2 𝐼𝐶 𝑉𝑆 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑅2 = 0
𝐼1 +
+
𝑉𝑠 𝑅2
2 𝑉𝐶 𝑉𝐶 − 𝑉𝑅2 = 0
1
- - 𝐼1 + 𝐼𝐶 − 𝐼2 = 0

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅1 - 𝑅1 = 10Ω
+ 𝐴

𝐼2 𝐼𝐶 𝑅2 = 40Ω
𝐼1 +
+ 𝑉𝑆 = 100𝑉
𝑉𝑠 𝑅2
2 𝑉𝐶
1 𝐼𝐶 = 10𝐴
- -

𝐵
𝑉𝑆 − 𝑉𝑅1 − 𝑉𝑅2 = 0 𝑉𝑆 − 𝐼1 𝑅1 − 𝐼2 𝑅2 = 0 𝑉𝑆 − 𝐼1 𝑅1 − 𝐼1 + 𝐼𝐶 𝑅2 = 0
𝑉𝐶 − 𝑉𝑅2 = 0 𝑉𝐶 − 𝐼2 𝑅2 = 0 𝑉𝐶 − 𝐼2 𝑅2 = 0
𝐼1 + 𝐼𝐶 − 𝐼2 = 0 𝐼1 + 𝐼𝐶 − 𝐼2 = 0 𝐼2 = 𝐼1 + 𝐼𝐶
𝑉𝑆 𝑅2
𝑉𝑆 − 𝐼1 𝑅1 + 𝑅2 − 𝐼𝐶 𝑅2 = 0 𝐼1 = − 𝐼𝐶
𝑅1 + 𝑅2 𝑅1 + 𝑅2
𝑉𝐶 − 𝐼2 𝑅2 = 0
𝑉𝐶 = 𝐼2 𝑅2
𝐼2 = 𝐼1 + 𝐼𝐶
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni
𝐼2 = 𝐼1 + 𝐼𝐶 Copyright © 2013
McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅1 = 10Ω 𝑅4 = 40Ω 𝑉𝑆1 = 200𝑉


𝑅2 = 20Ω 𝑅5 = 40Ω 𝑉𝑆2 = −100𝑉
𝑅3 = 10Ω
𝐼𝐶 = −20𝐴
𝑅1 𝑅3
𝑉𝑆2

𝑉𝑆1 𝑅2 𝑅4 𝑅5

IC Sostituire con la
resistenza
equivalente

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅1 = 1𝑘Ω 𝐼𝐶1 = 5𝑚𝐴


𝑅2 = 2𝑘Ω 𝐼𝐶2 = 15𝑚𝐴
𝑅3 = 2𝑘Ω
𝑅2

𝐼𝐶1 𝑅1 𝐼𝐶2 𝑅3

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

𝑅1 = 1𝑘Ω 𝐼𝐶1 = 5𝑚𝐴


𝑅2 = 2𝑘Ω 𝐼𝐶2 = 15𝑚𝐴
𝑅3 = 2𝑘Ω
𝑅2
𝐴 + - 𝐶

𝐼1 𝐼2 𝐼3
+ + + +
𝐼𝐶1 𝑉𝐶1 𝑅1 1 𝐼𝐶2 𝑉𝐶2 𝑅3
- - - -

𝐵
𝐼𝐶1 − 𝐼1 − 𝐼2 = 0 𝐼𝐶1 − 𝐼1 − 𝐼2 = 0

𝐼𝐶2 + 𝐼2 − 𝐼3 = 0 𝐼𝐶2 + 𝐼2 − 𝐼3 = 0
+𝑉𝑅1 − 𝑉𝑅2 − 𝑉𝑅3 = 0 𝐼1 𝑅1 − 𝐼2 𝑅2 − 𝐼3 𝑅3 = 0
Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 2 - Fondamenti di circuiti elettrici

Copyright © 2013
Giorgio Rizzoni - Elettrotecnica 3/ed - Principi e applicazioni McGraw-Hill Education (Italy) srl

Potrebbero piacerti anche