Abbacinato dall�alea grave che l�articolo preconizza, per non apparire algido e
ignavo di fronte all'eristico dilemma, auspicando d�attrarre altri ierofanti a
usbergo del desueto e dell�atavico, quantunque talvolta astruso, cercher� un argomento duttile, favellato con facondia, per uscire dalla dicotomia dell�utile o del dilettevole, salvando quest�ultimo. La disamina non procrastiner� soluzioni, anzi, che gi� i prodromi sono cospicui. Il probo scrittore se aulico rischia l�urlo inane, se pedestre d�invacchire imbolsito. Come offrire una lingua opima, ma senza orpelli e panzane, locupletando pletoriche argomentazioni, pleonastiche descrizioni evitando il delirio solipsista? Ed il tignoso contendente, se ce n�� veruno, come sfuggir� subitaneamente al vetusto ed al rischio misoneista? Stolido stoltiloquio senza soluzione! Interporre ancillari alterchi tra segaligni sacripanti per vivacizzare l�aere! Giusto uno sciamannato potrebbe cadere nel calappio. La misura, signori! E di questa misura il lettore ci dar� gentil quietanza col�aggradire il nostro scritto! Ossequi vivissimi. Vostro Alfio Fieschi Erdemma. (Gi� autore del novissimo Il sifone marmoreo dell�emottisi. Edizioni del Tracco, 1923)