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Analfabetismo funzionale

In Italia e nel mondo.


Cos’è?
Per analfabetismo funzionale si intende
l'incapacità di un individuo di usare in
modo efficiente le abilità di lettura,
scrittura e calcolo nelle situazioni della
vita quotidiana.
L’analfabeta basa il proprio
mondo solo
sulle proprie esperienze.
Alcuni dati. (PIAAC 2012)

Paccagnella, M. (2016), “Literacy and Numeracy Proficiency in IALS, ALL and PIAAC”, OECD Education Working Papers, No. 142, OECD Publishing, Paris
In Italia la capacità di dar di calcolo non è calata.
Ma non è nemmeno alta.
Siamo nella media europea, che ha subito un certo declino.
In Italia la capacità di comprensione del testo è calata.
Siamo all’ultimo posto
al mondo per comprensione
del testo.
I laureati hanno una maggior comprensione dei
testi rispetto a chi si ferma alle scuole dell’obbligo.
Ma al contempo gli
universitari d’oggi hanno
performance peggiori
rispetto agli stessi del
precedente pool.
Che significa?
Le ipotesi sono due:

Abbassamento
risultati degli
universitari

Qualità inferiore Abbassamento del livello


dell’insegnamento medio del pool
Quali strumenti sono stati usati?
Testo con domande di comprensione, in formato
cartaceo e digitale.
Le persone che hanno avuto
un risultato peggiore
nei modelli statistici italiani
hanno tra i 35 e i 44 anni.
L’analfabeta funzionale non
può rispondere alle esigenze
della società complessa.
Cosa si potrebbe fare?
Migliorare l’istruzione, stimolare attività
culturali, comunicare con coscienza.
La progettazione della comunicazione ci
aiuta a ragionare, a pensare, a creare.
Solo così potremo essere
pienamente coscienti di noi
stessi.
«La democrazia vive se c'è un buon
livello di cultura diffusa. [...] se questo
non c'è, le istituzioni democratiche – pur
sempre migliori dei totalitarismi e dei
fascismi – sono forme vuote.»

Tullio de Mauro, Da L’ignoranza degli italiani, Il Fatto Quotidiano.it, 29 settembre 2010.

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