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GEORGIA
La parte europea della
Federazione Russa. AZERBAIGIAN
Lo sviluppo di Mosca
La Transiberiana è la ferrovia più lunga del mondo: 9300 km da Mosca a Vladivostok. Essa collega l’Europa con l’Oceano Pacifico,
attraversando il continente asiatico da ovest a est. Inaugurata nel 1903, fu costruita con l’obiettivo principale di consolidare il domi-
nio russo sulle lontane province dell’Estremo Oriente. Per la sua costruzione, gli ostacoli da superare furono molti: il suolo gelato, le
inondazioni al tempo del disgelo, i fiumi immensi da attraversare e le catene di montagne da valicare: per questo, il percorso della
ferrovia passa a sud del lago Bajkal, nella fascia più meridionale della Siberia, dove le condizioni climatiche e ambientali sono meno
sfavorevoli. Fu utilizzata soprattutto per le merci, più che per il trasporto di passeggeri. A essa furono poi aggiunte, nel corso del
tempo, altre tratte alternative.
Jekaterinburg Krasnoyarsk
Kirov Perm
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Čita Skorodino
Jaroslavl Kurgan Omsk verso
Tajšet
Nižni Ufa Novosibirsk Ulan-Ude la Cina
Mosca Novgorod Belogorsk
Irkutsk Zabaikalsk (Harbin,
Petropavlovsk Barnaul Habarovsk
Minsk Penza Čeljabinsk Pechino)
Samara Naushki
Brest Semipalantisk Blagoveščensk
Le città dell’estremo sud, come questa (Gimri, nella Repubblica caucasica del
Daghestan), portano i segni di una storia peculiare. Molte di esse sembrano
città mediorientali dalle architetture semplici, con case basse, piuttosto simili tra
loro: sono molto lontane dalla magnificenza dei monumenti eretti per celebrare
grandi vittorie o dall’imponenza delle dimore degli aristocratici russi, ma anche
dalle abitazioni più comuni della Russia del Nord e del Centro. Sono espressione
delle culture delle minoranze etniche di molte regioni annesse o dall’impero
zarista o dall’URSS. [N. Haslam/Alamy]
Nel 1917 la rivoluzione bolscevica, guidata da Lenin, sviluppano impetuosamente le città. Ma le risorse eco-
pone fine violentemente all’impero degli zar. nomiche del paese (scarse a causa dell’arretratezza)
Il partito comunista bolscevico, forte soprattutto nei vengono investite soprattutto nell’industria pesante e
Soviet («consigli») degli operai delle grandi città indu- degli armamenti, mentre si sviluppano poco i settori le-
striali, crea un’organizzazione statale di nuovo tipo, con gati ai beni di consumo, come l’industria manifatturiera
al vertice il Soviet Supremo, che elegge il governo. Nel e l’agricoltura. Il regime, autoritario e burocratico, è in-
1922 nasce l’Unione Sovietica (URSS, Unione delle capace di gestire l’economia in modo tale da migliorare
Repubbliche Socialiste Sovietiche), uno stato fede- il tenore di vita delle persone: i cittadini devono lavorare
rale formato da quindici repubbliche. molto e consumare poco.
Dopo i secoli di oppressione sotto il potere assoluto Dopo la seconda guerra mondiale, l’URSS persegue
degli zar, gli ideali socialisti accendono nuove speranze una politica di grande potenza mondiale: si annette
di uguali possibilità per tutti i cittadini. Ma queste spe- nuovi territori e impone sull’intera Europa orientale il
ranze vanno ben presto deluse. proprio dominio, esercitato attraverso altri regimi co-
Eliminati gli altri partiti, il Partito Comunista diven- munisti. Interviene militarmente in diversi paesi, e si
ta il partito unico, la cui volontà si impone al di sopra propone come rivale degli Stati Uniti nell’epoca della
di ogni regola istituzionale. L’URSS è uno stato federale, «guerra fredda», quando il mondo è suddiviso in due
ma in realtà le diverse nazionalità hanno scarsa auto- «blocchi»: blocco filoamericano, a Ovest, e blocco filo-
nomia: a prevalere è un opprimente potere centrale. sovietico, a Est.
Particolarmente sotto Stalin (1924-1953), successore di Astronauti sovietici vanno nello spazio, ma nelle cit-
Lenin, il regime assume tutti i caratteri di una violenta tà si fanno ancora le code per acquistare beni di prima
dittatura, duramente repressiva di ogni forma di libertà. necessità e la popolazione è sempre più scontenta.
Coloro che si oppongono alla politica del partito e alla Dal 1985, con l’elezione a Capo dello stato di Mi-
collettivizzazione forzata dell’agricoltura sono deportati khail Gorbaciov, il clima politico comincia a cambiare e i
in massa in Siberia: si calcola che non meno di 10 mi- russi a riconquistare alcune libertà. Vengono avviate ri-
lioni di persone muoiano nei gulag, i campi di lavoro forme economiche (perestrojka) tese a una maggiore
forzato. Ma anche per alcuni decenni dopo la morte di efficienza, che aprono gradualmente alla privatizzazione
Stalin, fino agli inizi degli anni ’80, le minoranze etniche dell’economia e agli investimenti stranieri. Si tenta an-
e religiose e i dissidenti, cioè gli oppositori politici, con- che di ridurre il peso della burocrazia e degli apparati
tinuano a essere incarcerati, deportati (come lo scien- statali. Ai cittadini vengono concesse alcune opportuni-
ziato premio Nobel per la fisica Sakharov) o costretti tà di discussione e dissenso, e un certo grado di parte-
all’esilio (come lo scrittore Solgenitsyn, autore del libro cipazione alle decisioni politiche: si parla di glasnost,
Arcipelago Gulag). I cittadini russi, sottoposti a continui cioè «trasparenza», che dovrebbe sostituire la vecchia
controlli di polizia, sono costretti a una vita dominata segretezza delle decisioni. Controlli polizieschi e censu-
dalla paura: le possibilità di spostarsi all’interno dell’URSS ra sono allentati. Fra i giovani compaiono fenomeni di
sono limitate, con intere regioni inaccessibili per ragioni consumismo e abitudini occidentali nell’uso del tempo
militari; e le frontiere sono pressoché chiuse. libero (per esempio, la musica rock). In politica estera,
Il regime sovietico crea rapidamente imprese indu- Gorbaciov conduce, in accordo con i presidenti america-
striali, cantieri, centrali elettriche, ferrovie e strade; si ni Reagan (in carica dal 1981 al 1989) e Bush senior (in
Gli interventi militari Dopo la caduta dell’URSS, in buona parte del suo va-
russi in Cecenia. Grozny, la stissimo territorio si assiste all’esplosione dei nazionali-
capitale della Cecenia, era smi, della coscienza cioè di appartenere a una particola-
fino a pochi anni fa una città re comunità etnica, linguistica e culturale. Questa vasta
di 400000 abitanti, oggi parte del mondo è percorsa da sentimenti, passioni, ma
ridotti a circa 218000 dopo anche rancori, odi e fanatismi che si pensavano superati
le devastazioni prodotte dagli da tempo. Il lungo impero degli zar, poi i 74 anni di re-
interventi militari dell’esercito gime comunista, erano riusciti a contenere, spesso con
russo nel 1994-1995 e nel una violenta repressione, le tante spinte autonomistiche
1999-2000. La tensione tra di numerose etnie molto diverse, ma dopo il 1991 au-
Russia e Cecenia ha prodotto carica negli anni 1989-1993), una coraggiosa politica di menta l’instabilità politica in diverse aree.
terribili fatti di sangue, disarmo e di distensione, che chiude finalmente la triste Il processo di trasformazione dell’ex Unione Sovieti-
dall’una e dall’altra parte. Uno epoca della guerra fredda. Tuttavia, gli ostacoli da affron- ca è tuttora in atto: nell’area del Caucaso, per esempio,
dei più tragici fu la strage di tare sono molto gravi: la crisi economica, l’esplodere di la tensione è alta, per questioni legate alle frontiere, ai
Beslan, nell’Ossezia del Nord conflitti etnici e nazionali, le forti divergenze politiche fra contrasti tra i diversi gruppi etnici e al loro desiderio di
(un’altra repubblica autonoma i sostenitori (vicini a Gorbaciov) di riforme prudenti e gra- autonomia, al controllo dei principali oleodotti e ga-
della Federazione Russa duali e quelli di mutamenti più profondi. Questi ultimi, sdotti. Soprattutto nella Repubblica musulmana della
nella regione del Caucaso). guidati da Boris Eltsin, prendono il sopravvento nel 1991, Cecenia, parte della Federazione Russa, a partire dal
Nel settembre 2004, un dopo un fallito tentativo di colpo di stato da parte dei 1994 i russi hanno effettuato massicci interventi mili-
gruppo di terroristi separatisti conservatori comunisti. Il Partito Comunista dell’Unione tari per bloccare un tentativo di secessione. La capitale,
ceceni entrò in una scuola e Sovietica è messo fuori legge. Tutte e 15 le repubbliche Grozny, è stata distrutta, ci sono stati migliaia di morti e
sequestrò 1200 persone fra che componevano l’URSS si dichiarano indipendenti. Alla decine di migliaia di profughi. La violenza dell’interven-
adulti e bambini. Pochi giorni fine del 1991, l’Unione Sovietica non esiste più. to russo ha provocato vive proteste in Occidente e nei
dopo le forze speciali russe Tra il 1992 e il 1993, dodici delle repubbliche ex so- paesi musulmani. Inoltre, una parte della guerriglia ce-
fecero irruzione. Quasi 350 vietiche (Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova, Georgia, cena ha finito per abbracciare le idee e i comportamenti
civili (fra i quali 186 bambini) Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Turkme- del terrorismo islamista internazionale: i suoi sanguinosi
morirono, e centinaia rimasero nistan, Tagikistan e Kirghizistan) si uniscono nella CSI, attentati hanno provocato centinaia di morti.
feriti. Nella foto: le rovine di Comunità degli Stati Indipendenti. Estonia, Letto- Molti altri interventi dell’esercito russo anche in aree
Grozny nel gennaio del 1995. nia e Lituania, le cosiddette repubbliche baltiche, non quali il Daghestan, la Georgia e il Tagikistan, benché
[RIA Novosti/Alamy] aderiscono alla Comunità, ed entrano poi a far parte motivati ufficialmente dalla necessità di difendere l’uni-
dell’Unione Europea nel 2004. tà della Federazione Russa, o di frenare l’espansione del
Se l’URSS era un organismo statale caratterizzato da fondamentalismo islamico, hanno in realtà dimostrato il
un forte potere centrale, nella CSI prevale l’autonomia ritorno di ambizioni imperiali.
dei diversi stati che la compongono, e che sono uni- Le repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale (Kaza-
ti da un legame assai blando: non c’è un parlamento kistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan) manten-
comune, né ministeri centrali, ma solo un Segretariato gono comunque forti legami economici con la Russia,
con funzioni di coordinamento, che ha sede a Minsk, in interessata al controllo di questa area strategica ricca di
Bielorussia. giacimenti petroliferi e di gasdotti e oleodotti.
La taiga e la steppa hanno avuto a lungo (dal XIII al XVI secolo) sot- ritori asiatici. Nella Siberia, occupa-
una grande influenza nella vita del- tomessi al grande impero mongolo ta a metà del XVII secolo, i popoli
le popolazioni che abitarono nei se- dell’Orda d’oro, fondato dal nipote indigeni che vivevano di caccia e
coli scorsi l’attuale Russia. Attraver- del famosissimo principe mongolo dell’allevamento delle renne furo-
so la steppa, che ha inizio nei monti Gengis Khan. Soltanto a partire dal no costretti ad arretrare in territori
Altaj nel cuore dell’Asia, giunge- XIV secolo il Principato di Mosca, quasi invivibili e a rinunciare alle
vano dall’Oriente i popoli nomadi situato al centro della terra russa, loro attività tradizionali: come suc-
che si spostavano velocemente a riuscì a sottrarsi alla dominazione cesse agli Indiani d’America, delle
cavallo in cerca di pascoli migliori dei Mongoli e ad assumere la gui- etnie più antiche rimasero poche
per il loro bestiame. La steppa è da del movimento di unificazione decine di migliaia di superstiti. Nel
stata per secoli una zona di transi- slava. Da quel nucleo iniziale, in XVIII secolo l’espansione mutò dire-
to: ancor prima che vi giungessero meno di cinque secoli, si venne for- zione e si rivolse verso l’Occidente:
gli Slavi, attorno al VI secolo, Sciti, mando il più grande stato del mon- durante il regno di Pietro il Grande
Sarmati, Unni, Avari l’avevano per- do. Dai Russi la steppa fu percorsa (1696-1725) i Russi sconfissero gli
corsa in migrazioni e trasferimenti in direzione contraria e divenne la Svedesi e si stabilirono sul Golfo
successivi. Gli Slavi dovettero vivere strada della colonizzazione dei ter- di Finlandia. Alla fine del secolo
conquistarono ai Turchi la Crimea
e per la prima volta la Russia en-
trò nell’area mediterranea. Nel XIX
MAR GLACIALE ARTICO
secolo si estese anche su territori
strappati alla Polonia e alla Finlan-
dia e, verso sud, occupò la regione
del Caucaso tra Mar Nero e Mar
Caspio, incorporando i grandi gia-
MAR cimenti petroliferi di Baku.
BALTICO
MARE
DI OKHOTSK Territorio del principato
di Mosca attorno al 1300
Acquisizioni sino al 1462
MAR
NERO Acquisizioni sino al 1533
L’economia e le città
L’economia russa sta ancora vivendo le pro- mercato basata sulla libera concorrenza, in
fonde trasformazioni seguite alla caduta un ambiente caratterizzato dallo strapotere
dell’URSS e del suo sistema economico basa- di un’oligarchia di stato: per lungo tempo i
to sulla collettivizzazione e pianificazione. Si funzionari di stato sono stati spesso uomini
tratta di una vera e propria riconversione, corrotti e legati a organizzazioni mafiose.
perché è necessario riorganizzare la politica
economica e gli impianti di produzione. Gli
ultimi anni di vita dell’ex Unione Sovietica Il settore primario
erano stati caratterizzati da una grave crisi Oggi l’agricoltura russa è produttiva, grazie a
economica, che non si è arrestata con la sua notevoli migliorie attuate negli ultimi due de-
dissoluzione. All’inizio, anzi, si è aggravata cenni. Le aziende agricole cooperative e quelle
per le difficoltà del passaggio da un’econo- di stato, nel periodo della collettivizzazione,
mia statalista e socialista a un’economia di avevano distrutto l’economia contadina tra-
San Pietroburgo
Mosca
Kazan Perm
Ekaterinburg
Angara-
Povoljle Magnitogorsk Krasnojarsk Ienisej Khabarovsk
Volgograd Novosibirsk
Regione Kuzbass Irkutsk
degli Urali Vladivostok
Principali regioni
industriali
10
Le città
Le due maggiori città sono Mosca, la capita-
le, che supera i 10 milioni di abitanti, e San Mosca. La cattedrale di San Basilio nella Piazza Rossa. [T.
Pietroburgo, che ne conta più di 4 milioni. O’Keefe/PhotoLink]
Mosca è il più grande centro politico, ammi-
nistrativo, culturale, industriale dello stato;
vi si trovano tre aeroporti e una metropoli- perciò il più importante del paese per traffico
tana, con oltre 150 stazioni, che trasporta commerciale, perché può essere mantenuto
tra gli otto e i nove milioni di passeggeri al libero dai ghiacci più a lungo dei porti del-
giorno. la Russia asiatica. Altre città sono Čelja-
San Pietroburgo gode di un clima relativa- binsk, Novosibirsk, Perm, Volgograd, Vladi-
mente mite, rispetto alle città centrali, grazie vostok, che stanno diventando centri indu-
alla vicinanza del Mar Baltico. Il suo porto è striali e nodi ferroviari importanti.
RUSSIA ITALIA
Capitale Mosca Roma
Superficie (km2) 17045400 (2008) 301317 (2008)
Popolazione (abitanti) 141780000 (2008) 60045068 (2008)
Densità (abitanti per km2) 8 (2008) 199 (2008)
Reddito nazionale per abitante (in dollari USA) 11807 (2008) 38996 (2008)
Consumo di energia per abitante (in kWh) 6122 (2006) 5332 (2004)
Calorie (per ab./giorno) 3100 (2003-2005) 3680 (2003-2005)
Speranza di vita (anni) M 60 F 73 (2007) M 79 F 84 (2008)
Analfabetismo % 0,4 (2007) 1,1 (2007)
Numero di medici (per 1000 ab.) 4,3 (2006) 3,7 (2006)
Popolazione urbana % 73 (2008) 68 (2008)
11
262