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Geografia fisica

Unità 13 La Federazione Russa


Le tracce
della storia
Stato
Geografia fisica
e popolazione
L’economia
e le città
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GEORGIA
La parte europea della
Federazione Russa. AZERBAIGIAN

G. Sofri, F. Sofri, Corsi di geografia © 2011, Zanichelli editore SpA


Il territorio della Federazione Russa, lo stato
più grande del mondo, è diviso in una parte
europea e una asiatica. Dei 17 milioni di
km2 della sua superficie, solo 4 milioni circa
appartengono all’Europa, mentre quasi 13
milioni costituiscono la parte asiatica, al di
là dei Monti Urali che segnano la linea di
demarcazione convenzionale tra Europa e
Asia. L’epicentro della vita politica, sociale
ed economica è però la Russia europea, la
più popolata, mentre nella parte asiatica del
paese, che si estende a est fino all’Oceano
Pacifico, si concentrano le maggiori risorse
naturali, minerarie ed energetiche. Un esempio di steppa erbosa. Le erbe che costituiscono
Il fattore naturale che più di ogni altro ca- questo tipo di vegetazione sono essenzialmente graminacee.
ratterizza il paesaggio è la pianura: la più im-
portante in Europa è il Bassopiano Sarmatico, nale, la steppa, che comprende le fertili terre
un grande tavolato che occupa quasi l’intero nere, importantissime zone agricole.
territorio russo, ha un’altezza media di 200 m Le condizioni climatiche, caratterizzate da
ed è interrotto solo da modesti rilievi collina- una forte continentalità, sono più favorevoli
ri. Al di là degli Urali, per buona parte della nella zona occidentale; nelle regioni asiatiche
Siberia occidentale, il paesaggio pianeggiante il gelo e l’aridità rendono molto difficile l’in-
continua negli immensi spazi quasi spopolati sediamento umano sia nei freddi territori del
della parte asiatica. Le grandi montagne, co- nord, sia nelle aride e semidesertiche terre del
me il Caucaso e le catene dell’Asia centrale, si sud. Tre quarti del territorio russo sono situati
trovano nelle zone meridionali, mentre gli alti- a nord del 50° parallelo, e le coste sul Mar
piani e i sistemi montuosi occupano la Siberia Glaciale Artico sono quasi tutte oltre il 70°.
orientale. La catena del Caucaso si allunga dal Nonostante possegga sconfinate coste ma-
Mar Nero al Mar Caspio; ne fa parte l’Elbrus, rine e oceaniche, buona parte della Russia è
un vulcano spento situato al confine tra Russia sottratta alle influenze moderatrici dei mari:
e Georgia. L’Elbrus è alto 5642 m e si trova quelli nordici, con poche eccezioni, sono in-
geograficamente in Europa: quindi, contraria- fatti ghiacciati per molti mesi all’anno. Gli in-
mente a quanto spesso si pensa, la cima più alta flussi del Pacifico si arrestano sulla costa, per-
d’Europa non è il Monte Bianco, ma l’Elbrus. ché alte barriere montuose impediscono loro
La grande pianura russa può essere divisa di spingersi all’interno; soltanto il breve tratto
in tre zone naturali, la cui vegetazione cambia europeo che si affaccia sul Mar Nero risente
notevolmente: la tundra fredda al nord, do- dell’influenza del mare. Le coste si estendono
minata da gelo e permafrost, priva di alberi, per circa 60000 km, su mari che per lo più non
Il lago Bajkal, in Siberia. coperta di muschi e licheni; la taiga, più a sud, offrono un accesso facile alla navigazione.
[Marina Nicolaevna/ caratterizzata dalle foreste boreali più estese La Federazione Russa confina con ben quat-
Shutterstock] della Terra; infine, nella fascia più meridio- tordici paesi. Circa 10000 km corrono dalla
frontiera occidentale alla costa del Pacifico a
est: in termini di tempo sono 11 fusi orari (per
esempio, quando a Mosca è mezzogiorno,
sullo Stretto di Bering, che è la punta estrema
nord-orientale, sono le 10 di sera).
In Russia si trovano il fiume più lungo
d’Europa, il Volga (3531 km), che sfocia nel
Mar Caspio, e alcuni dei bacini fluviali più
estesi del mondo, come quelli dell’Ob-Irtyš e
dello Jenisej. I fiumi a occidente degli Urali
sfociano nel Mar Baltico e nel Mar Nero,
mentre tutti i grandi fiumi siberiani sfociano
nel Mar Glaciale Artico e sono ghiacciati per
buona parte dell’anno. In territorio russo si
trovano il lago più esteso del mondo, il Mar
Caspio, chiamato «mare» per la sua vastità
e perché le sue acque sono salate, e il lago
Bajkal, il più profondo della Terra.

G. Sofri, F. Sofri, Corsi di geografia © 2011, Zanichelli editore SpA


La Federazione
Russa
L’Italia
Le tracce della storia
Geografia fisica
Le tracce Un’importante città medievale
della storia
Stato Fondata nel IX secolo come base commerciale, lungo la
e popolazione via fluviale che portava a Bisanzio, dai Vareghi (Vichinghi
L’economia svedesi), Novgorod fu per secoli un attivo punto di in-
e le città contro tra le popolazioni scandinave e baltiche e quelle
del vasto territorio russo. Qui si scambiavano pellicce,
ambra, oro e metalli e qui ebbero inizio i primi nuclei di
potere che portarono nel IX secolo alla costituzione del
Regno di Kiev, che fu per molto tempo in lotta con il Prin-
cipato di Mosca per l’egemonia sui territori baltici. Nella
foto, alcune delle costruzioni medievali in legno che oggi
costituiscono il Museo dell’Architettura in legno.
[Bildarchiv Monheim GmbH/Alamy]

Lo sviluppo di Mosca

Il villaggio di Mosca viene citato per


la prima volta nelle cronache del XII
secolo; dopo qualche decennio al suo
posto fu costruita una cittadella di le-
gno, un kreml, che la rese il baluardo
contro le incursioni dei nomadi del-
la steppa. Nel corso del XV secolo, il
«Cremlino» venne ricostruito grazie
al principe Ivan III (1462-1505) che
volle una città simile per bellezza alle
grandi città europee più antiche e,
per questo, chiamò degli architetti
italiani, fra i quali A. Fioravanti. Mosca
divenne presto anche un importante
centro commerciale e artigianale, so-
stituendosi a Novgorod. Il Cremlino è
oggi la sede del governo e della Presi-
denza della Federazione Russa.

San Pietroburgo, capitale per due secoli

San Pietroburgo fu fondata dallo zar Pietro il Gran-


de nel 1703; egli volle poi spostare qui la capitale da
Mosca, considerata una città chiusa alla modernità
dell’Occidente. Il nuovo centro urbano fu una sorta di
ponte verso l’Ovest.
A San Pietroburgo si formarono le prime organizzazio-
ni rivoluzionarie che avrebbero portato la Russia alla
rivoluzione d’ottobre del 1917. La città rimase capi-
tale dell’impero russo per oltre due secoli, dal 1712 al
1918. Nel 1924, alla morte di Lenin (il capo della rivo-
luzione bolscevica), San Pietroburgo venne chiamata
Leningrado; nel frattempo, Mosca era tornata a essere
la capitale. Nel 1991, con la fine del regime sovietico,
è tornata al nome delle origini, San Pietroburgo. Nella
foto: il Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo, uno dei
più ricchi e grandi del mondo, fu per secoli una collezio-
ne privata degli zar. Il palazzo nel quale oggi è ospitato
il museo fu costruito nel XVIII secolo da un architetto
italiano, Bartolomeo Rastrelli, e fu per molti anni la resi-
denza dello zar; l’edificio è una parte del famoso Palaz-
zo d’Inverno. [Wolfang Kachler/Corbis].

G. Sofri, F. Sofri, Corsi di geografia © 2011, Zanichelli editore SpA


La ferrovia Transiberiana

La Transiberiana è la ferrovia più lunga del mondo: 9300 km da Mosca a Vladivostok. Essa collega l’Europa con l’Oceano Pacifico,
attraversando il continente asiatico da ovest a est. Inaugurata nel 1903, fu costruita con l’obiettivo principale di consolidare il domi-
nio russo sulle lontane province dell’Estremo Oriente. Per la sua costruzione, gli ostacoli da superare furono molti: il suolo gelato, le
inondazioni al tempo del disgelo, i fiumi immensi da attraversare e le catene di montagne da valicare: per questo, il percorso della
ferrovia passa a sud del lago Bajkal, nella fascia più meridionale della Siberia, dove le condizioni climatiche e ambientali sono meno
sfavorevoli. Fu utilizzata soprattutto per le merci, più che per il trasporto di passeggeri. A essa furono poi aggiunte, nel corso del
tempo, altre tratte alternative.

Transiberiana (principale percorso passeggeri) Giunzioni della Transiberiana


Transiberiana (nuovo percorso passeggeri) Giunzioni con altre linee
Transiberiana (tratta degli Urali meridionali) Direzioni principali verso
gli stati confinanti

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Jaroslavl Kurgan Omsk verso
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Nižni Ufa Novosibirsk Ulan-Ude la Cina
Mosca Novgorod Belogorsk
Irkutsk Zabaikalsk (Harbin,
Petropavlovsk Barnaul Habarovsk
Minsk Penza Čeljabinsk Pechino)
Samara Naushki
Brest Semipalantisk Blagoveščensk

verso il Kazakistan verso la Mongolia


verso l’Europa Grodekovo Ussurijsk
occidentale Harkov e l’Asia centrale e la Cina verso
(Varsavia, Berlino, (Almaty, Taškent) (Ulaanbaatar, la Cina
Parigi) Pechino) (Harbin) Khasan
Nahodka
verso Vladivostok
la Corea
(Pyongyang)

Una città del sud

Le città dell’estremo sud, come questa (Gimri, nella Repubblica caucasica del
Daghestan), portano i segni di una storia peculiare. Molte di esse sembrano
città mediorientali dalle architetture semplici, con case basse, piuttosto simili tra
loro: sono molto lontane dalla magnificenza dei monumenti eretti per celebrare
grandi vittorie o dall’imponenza delle dimore degli aristocratici russi, ma anche
dalle abitazioni più comuni della Russia del Nord e del Centro. Sono espressione
delle culture delle minoranze etniche di molte regioni annesse o dall’impero
zarista o dall’URSS. [N. Haslam/Alamy]

Monumenti dell’era sovietica

Il grande edificio dell’Università a Mosca rappresenta molto bene il desiderio di


grandiosità e lo spirito di competitività dell’URSS nei confronti dei paesi occidentali
più ricchi.

G. Sofri, F. Sofri, Corsi di geografia © 2011, Zanichelli editore SpA


La Federazione
Russa
Stato e popolazione
Geografia fisica
Le tracce La Russia è una Repubblica presidenziale con partiti, il più importante dei quali è Russia
della storia assetto federale. Il suo attuale ordinamento Unita (ER), vicino a Vladimir Putin, per due
Stato risale al 1992, l’anno successivo allo sciogli- mandati presidente e ora primo ministro (pre-
e popolazione mento dell’Unione Sovietica (URSS). La Costi- sidente della repubblica è Dmitrij Medvedev).
L’economia tuzione russa del 1993 attribuisce ampi poteri La Russia è membro permanente del
e le città al Presidente federale, che viene eletto a suf- Consiglio di sicurezza dell’ONU e fa parte di
fragio universale ogni 4 anni, per non più di numerose organizzazioni internazionali, qua-
due mandati consecutivi. Egli nomina il Primo li la CSI (Comunità di Stati Indipendenti) e
ministro, è responsabile della politica estera e l’APEC (Cooperazione Economica dell’Asia-
capo delle forze armate, controlla i servizi di si- Pacifico).
curezza e gli organi di sorveglianza; può anche Il territorio russo è suddiviso in 89 en-
sciogliere la Duma (la Camera dei deputati) e tità territoriali costituite da Repubbliche,
indire nuove elezioni. La Duma e il Consiglio Territori e Province, molto diverse tra loro
della federazione costituiscono l’Assemblea per caratteri etnici e storici.
federale, il supremo organo legislativo. In proporzione alla vastità del territorio
Per oltre settant’anni il PCUS, Partito Comu- russo, il numero degli abitanti è relativamen-
nista dell’Unione Sovietica, è stato l’unico am- te scarso: 142 milioni circa, concentrati per
messo; dopo il crollo dell’URSS sono nati altri l’80% nella parte europea. Lo scarso popola-

Dall’URSS alla Russia

Nel 1917 la rivoluzione bolscevica, guidata da Lenin, sviluppano impetuosamente le città. Ma le risorse eco-
pone fine violentemente all’impero degli zar. nomiche del paese (scarse a causa dell’arretratezza)
Il partito comunista bolscevico, forte soprattutto nei vengono investite soprattutto nell’industria pesante e
Soviet («consigli») degli operai delle grandi città indu- degli armamenti, mentre si sviluppano poco i settori le-
striali, crea un’organizzazione statale di nuovo tipo, con gati ai beni di consumo, come l’industria manifatturiera
al vertice il Soviet Supremo, che elegge il governo. Nel e l’agricoltura. Il regime, autoritario e burocratico, è in-
1922 nasce l’Unione Sovietica (URSS, Unione delle capace di gestire l’economia in modo tale da migliorare
Repubbliche Socialiste Sovietiche), uno stato fede- il tenore di vita delle persone: i cittadini devono lavorare
rale formato da quindici repubbliche. molto e consumare poco.
Dopo i secoli di oppressione sotto il potere assoluto Dopo la seconda guerra mondiale, l’URSS persegue
degli zar, gli ideali socialisti accendono nuove speranze una politica di grande potenza mondiale: si annette
di uguali possibilità per tutti i cittadini. Ma queste spe- nuovi territori e impone sull’intera Europa orientale il
ranze vanno ben presto deluse. proprio dominio, esercitato attraverso altri regimi co-
Eliminati gli altri partiti, il Partito Comunista diven- munisti. Interviene militarmente in diversi paesi, e si
ta il partito unico, la cui volontà si impone al di sopra propone come rivale degli Stati Uniti nell’epoca della
di ogni regola istituzionale. L’URSS è uno stato federale, «guerra fredda», quando il mondo è suddiviso in due
ma in realtà le diverse nazionalità hanno scarsa auto- «blocchi»: blocco filoamericano, a Ovest, e blocco filo-
nomia: a prevalere è un opprimente potere centrale. sovietico, a Est.
Particolarmente sotto Stalin (1924-1953), successore di Astronauti sovietici vanno nello spazio, ma nelle cit-
Lenin, il regime assume tutti i caratteri di una violenta tà si fanno ancora le code per acquistare beni di prima
dittatura, duramente repressiva di ogni forma di libertà. necessità e la popolazione è sempre più scontenta.
Coloro che si oppongono alla politica del partito e alla Dal 1985, con l’elezione a Capo dello stato di Mi-
collettivizzazione forzata dell’agricoltura sono deportati khail Gorbaciov, il clima politico comincia a cambiare e i
in massa in Siberia: si calcola che non meno di 10 mi- russi a riconquistare alcune libertà. Vengono avviate ri-
lioni di persone muoiano nei gulag, i campi di lavoro forme economiche (perestrojka) tese a una maggiore
forzato. Ma anche per alcuni decenni dopo la morte di efficienza, che aprono gradualmente alla privatizzazione
Stalin, fino agli inizi degli anni ’80, le minoranze etniche dell’economia e agli investimenti stranieri. Si tenta an-
e religiose e i dissidenti, cioè gli oppositori politici, con- che di ridurre il peso della burocrazia e degli apparati
tinuano a essere incarcerati, deportati (come lo scien- statali. Ai cittadini vengono concesse alcune opportuni-
ziato premio Nobel per la fisica Sakharov) o costretti tà di discussione e dissenso, e un certo grado di parte-
all’esilio (come lo scrittore Solgenitsyn, autore del libro cipazione alle decisioni politiche: si parla di glasnost,
Arcipelago Gulag). I cittadini russi, sottoposti a continui cioè «trasparenza», che dovrebbe sostituire la vecchia
controlli di polizia, sono costretti a una vita dominata segretezza delle decisioni. Controlli polizieschi e censu-
dalla paura: le possibilità di spostarsi all’interno dell’URSS ra sono allentati. Fra i giovani compaiono fenomeni di
sono limitate, con intere regioni inaccessibili per ragioni consumismo e abitudini occidentali nell’uso del tempo
militari; e le frontiere sono pressoché chiuse. libero (per esempio, la musica rock). In politica estera,
Il regime sovietico crea rapidamente imprese indu- Gorbaciov conduce, in accordo con i presidenti america-
striali, cantieri, centrali elettriche, ferrovie e strade; si ni Reagan (in carica dal 1981 al 1989) e Bush senior (in

G. Sofri, F. Sofri, Corsi di geografia © 2011, Zanichelli editore SpA


mento della Russia asiatica mantiene bassa la lingua e conserva proprie tradizioni, religioni
densità generale, che è di 8 abitanti per km2. e credenze. Fra le etnie più numerose ci sono
La mortalità (14,7 per mille nel 2007) è netta- i tatari (o tartari), appartenenti a una stirpe
mente superiore alla natalità (11,3 per mille) guerriera e nomade originaria dell’attuale
e il calo non è compensato da immigrazione; Mongolia, ma diffusasi già in epoca medie-
la popolazione è dunque in diminuzione. vale fino alle coste del Mar Caspio.
Ancora oggi, a oltre quindici anni dalla La lingua ufficiale è il russo, che appar-
fine del regime sovietico, la speranza di vita tiene al gruppo delle lingue slave, del ceppo
alla nascita dei paesi dell’ex URSS è molto indoeuropeo; ma sono parlati anche idiomi
più bassa di quella degli altri paesi europei. del gruppo altaico, non indoeuropeo, cui ap-
Questo vale soprattutto per i maschi, per i partengono gli idiomi turco-mongoli. Il rus-
quali la speranza di vita è di appena 60 anni in so è anche la lingua delle comunità di rus-
Russia e 63 in Ucraina, contro i 79 dell’Italia. si residenti nei paesi che hanno fatto parte
Il fenomeno non è stato ancora pienamente dell’Unione Sovietica fino al 1991; in questi
spiegato. Gli slavi costituiscono la stragran- stessi stati, che oggi hanno una loro lingua
de maggioranza della popolazione, ma su un ufficiale, l’insegnamento del russo era dive-
territorio così esteso vive un centinaio di na- nuto obbligatorio già negli anni Venti del
zionalità, ognuna delle quali parla la propria Novecento, dopo la rivoluzione del 1917.
La religione cristiana ortodossa è stata
per quasi un millennio, dal 988 fino al 1917,
la religione ufficiale di stato. La Chiesa or-
todossa divenne molto potente nella Russia

Gli interventi militari Dopo la caduta dell’URSS, in buona parte del suo va-
russi in Cecenia. Grozny, la stissimo territorio si assiste all’esplosione dei nazionali-
capitale della Cecenia, era smi, della coscienza cioè di appartenere a una particola-
fino a pochi anni fa una città re comunità etnica, linguistica e culturale. Questa vasta
di 400000 abitanti, oggi parte del mondo è percorsa da sentimenti, passioni, ma
ridotti a circa 218000 dopo anche rancori, odi e fanatismi che si pensavano superati
le devastazioni prodotte dagli da tempo. Il lungo impero degli zar, poi i 74 anni di re-
interventi militari dell’esercito gime comunista, erano riusciti a contenere, spesso con
russo nel 1994-1995 e nel una violenta repressione, le tante spinte autonomistiche
1999-2000. La tensione tra di numerose etnie molto diverse, ma dopo il 1991 au-
Russia e Cecenia ha prodotto carica negli anni 1989-1993), una coraggiosa politica di menta l’instabilità politica in diverse aree.
terribili fatti di sangue, disarmo e di distensione, che chiude finalmente la triste Il processo di trasformazione dell’ex Unione Sovieti-
dall’una e dall’altra parte. Uno epoca della guerra fredda. Tuttavia, gli ostacoli da affron- ca è tuttora in atto: nell’area del Caucaso, per esempio,
dei più tragici fu la strage di tare sono molto gravi: la crisi economica, l’esplodere di la tensione è alta, per questioni legate alle frontiere, ai
Beslan, nell’Ossezia del Nord conflitti etnici e nazionali, le forti divergenze politiche fra contrasti tra i diversi gruppi etnici e al loro desiderio di
(un’altra repubblica autonoma i sostenitori (vicini a Gorbaciov) di riforme prudenti e gra- autonomia, al controllo dei principali oleodotti e ga-
della Federazione Russa duali e quelli di mutamenti più profondi. Questi ultimi, sdotti. Soprattutto nella Repubblica musulmana della
nella regione del Caucaso). guidati da Boris Eltsin, prendono il sopravvento nel 1991, Cecenia, parte della Federazione Russa, a partire dal
Nel settembre 2004, un dopo un fallito tentativo di colpo di stato da parte dei 1994 i russi hanno effettuato massicci interventi mili-
gruppo di terroristi separatisti conservatori comunisti. Il Partito Comunista dell’Unione tari per bloccare un tentativo di secessione. La capitale,
ceceni entrò in una scuola e Sovietica è messo fuori legge. Tutte e 15 le repubbliche Grozny, è stata distrutta, ci sono stati migliaia di morti e
sequestrò 1200 persone fra che componevano l’URSS si dichiarano indipendenti. Alla decine di migliaia di profughi. La violenza dell’interven-
adulti e bambini. Pochi giorni fine del 1991, l’Unione Sovietica non esiste più. to russo ha provocato vive proteste in Occidente e nei
dopo le forze speciali russe Tra il 1992 e il 1993, dodici delle repubbliche ex so- paesi musulmani. Inoltre, una parte della guerriglia ce-
fecero irruzione. Quasi 350 vietiche (Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova, Georgia, cena ha finito per abbracciare le idee e i comportamenti
civili (fra i quali 186 bambini) Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Turkme- del terrorismo islamista internazionale: i suoi sanguinosi
morirono, e centinaia rimasero nistan, Tagikistan e Kirghizistan) si uniscono nella CSI, attentati hanno provocato centinaia di morti.
feriti. Nella foto: le rovine di Comunità degli Stati Indipendenti. Estonia, Letto- Molti altri interventi dell’esercito russo anche in aree
Grozny nel gennaio del 1995. nia e Lituania, le cosiddette repubbliche baltiche, non quali il Daghestan, la Georgia e il Tagikistan, benché
[RIA Novosti/Alamy] aderiscono alla Comunità, ed entrano poi a far parte motivati ufficialmente dalla necessità di difendere l’uni-
dell’Unione Europea nel 2004. tà della Federazione Russa, o di frenare l’espansione del
Se l’URSS era un organismo statale caratterizzato da fondamentalismo islamico, hanno in realtà dimostrato il
un forte potere centrale, nella CSI prevale l’autonomia ritorno di ambizioni imperiali.
dei diversi stati che la compongono, e che sono uni- Le repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale (Kaza-
ti da un legame assai blando: non c’è un parlamento kistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan) manten-
comune, né ministeri centrali, ma solo un Segretariato gono comunque forti legami economici con la Russia,
con funzioni di coordinamento, che ha sede a Minsk, in interessata al controllo di questa area strategica ricca di
Bielorussia. giacimenti petroliferi e di gasdotti e oleodotti.

G. Sofri, F. Sofri, Corsi di geografia © 2011, Zanichelli editore SpA


La Federazione La Russia di oggi
Russa
Caduta l’URSS, dopo alcuni anni di grande potenza. Anche in questo, 2006). Né vale a giustificazione il fat-
Geografia fisica
dure lotte intestine tra i fautori di una funzione decisiva è esercitata to che alcuni degli oppositori colpiti
Le tracce diverse linee politiche, nel 2000 si dal ricatto energetico, accompa- siano a loro volta oligarchi arricchiti
della storia è affermato Vladimir Putin (per due gnato però anche da prese di po- grazie alla corruzione: una corru-
Stato volte presidente, ora primo ministro) sizione politiche (che sono giunte a zione che caratterizza buona parte
e popolazione il quale ha ottenuto indubbi risultati far parlare, nel 2007, di una ripresa della classe dirigente della politica
sul terreno dell’economia e su quel- della «guerra fredda» con gli Stati e dell’economia. Ciò nonostante, il
L’economia lo della politica internazionale. Uniti e la NATO) e da interventi mili- controllo pressoché totale esercitato
e le città In campo economico, il con- sulla stampa e sugli altri organi di in-
tari, soprattutto nel Caucaso.
trollo e la gestione delle straordina- In politica interna, il regime formazione fa sì che Putin riesca a
rie ricchezze energetiche (petrolio instaurato da Putin e dal ristretto fondare il proprio dominio personale
e soprattutto metano) hanno per- gruppo di oligarchi suoi fedelissimi su un consenso abbastanza elevato
messo di migliorare le condizioni (in buona parte giunti alla politica, della popolazione.
interne e di imporre a numerosi come Putin stesso, da esperienze im- Sono tutti caratteri, questi, che
paesi (soprattutto, ma non solo, portanti nei servizi segreti sovietici) è se da un lato si ricongiungono alle
europei) una sorta di vero e proprio considerato da molti un regime au- tradizioni autocratiche dello stato
«ricatto energetico», legato alla toritario e repressivo, benché rispet- russo, dallo zarismo al comunismo
forte dipendenza dalla Russia. toso (ma solo in apparenza) delle sovietico, dall’altro sembrano essere
Sul terreno internazionale, forme della democrazia. Molti oppo- anche i sintomi di una perdurante
dopo gli anni di pauroso declino sitori sono stati incarcerati, o costretti difficoltà del passaggio da un regi-
seguiti alla caduta dell’URSS, il go- all’esilio, o assassinati in circostanze me comunista a un regime liberale.
verno di Putin ha ripreso la voca- misteriose (come la giornalista Anna D’altra parte, osservatori più
zione imperiale della Russia, riaffer- Politkovskaja, coraggiosa sostenitri- ottimisti sottolineano una crescita
mandone gradualmente il ruolo di ce dei diritti dei ceceni, uccisa nel delle libertà (anche nella vita priva-

zarista, appoggiando il regime autoritario e RUSSO ITALIANO


ricevendone in cambio immensi privilegi e A a
poteri. Per questo, dopo la rivoluzione bol- Ǡ b
scevica del 1917, la Chiesa ortodossa subì ǡ v
molte persecuzioni e fu quasi travolta dalla Ǣ g dura (it. gatto)
campagna di ateismo promossa dal nuovo ǣ d
regime comunista, che costringeva i fedeli a Ǥ iè
una sorta di semiclandestinità. Solo a partire Ǒ iò
dal 1985, negli anni del rinnovamento avvia-
ǥ g (fr. jour)
to dal presidente Gorbaciov, si affermò una
Ǧ s dolce (it. rosa)
maggiore libertà di culto e molti russi tornaro-
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no alla pratica religiosa. Ancora oggi, coloro
che si definiscono ufficialmente non religiosi Ǩ i breve
o atei sono circa il 72% della popolazione. ǩ k
Ma secondo altri rilevamenti, dopo il ritorno Ǫ l
alla pratica religiosa, circa il 60% dei russi ǫ m
si proclama di religione cristiana ortodossa, Ǭ n
mentre i musulmani sarebbero tra il 15 e il ǭ o
20%. Esistono anche minoranze di cattolici, Ǯ p
protestanti ed ebrei. Questi ultimi erano nu- ǯ r
merosi in Russia, ma periodicamente perse- ǰ s aspra (it. sasso)
guitati (a volte fatti oggetto di pogrom, veri e DZ t
propri massacri) al tempo dell’impero zarista Dz u
e poi anche dell’Unione Sovietica. Negli ulti- Ǵ h molto aspirata
mi decenni molti ebrei russi si sono trasferiti ǵ z aspra (it. zucchero)
in Israele. Ƕ c dolce (it. cena)
Ƿ sc (it. scena)
L’alfabeto cirillico. La creazione dell’alfabeto attualmente in uso Ǹ sc+c dolce
nella maggior parte dei paesi slavi fu opera di due monaci greci Ǻ i gutturale
vissuti nel IX secolo, Cirillo e Metodio. Modificando i simboli Ǡ ’ (apostrofo)
dell’alfabeto greco per adattarli alla lingua slava, i due monaci
Ǽ è (it. eco)
inventarono un alfabeto di 40 lettere e se ne servirono per
tradurre in slavo la Bibbia e i principali testi liturgici. In seguito, il ǽ iù
loro alfabeto fu semplificato fino a diventare l’attuale cirillico. Ǿ ià

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Popoli in movimento

La taiga e la steppa hanno avuto a lungo (dal XIII al XVI secolo) sot- ritori asiatici. Nella Siberia, occupa-
una grande influenza nella vita del- tomessi al grande impero mongolo ta a metà del XVII secolo, i popoli
le popolazioni che abitarono nei se- dell’Orda d’oro, fondato dal nipote indigeni che vivevano di caccia e
coli scorsi l’attuale Russia. Attraver- del famosissimo principe mongolo dell’allevamento delle renne furo-
so la steppa, che ha inizio nei monti Gengis Khan. Soltanto a partire dal no costretti ad arretrare in territori
Altaj nel cuore dell’Asia, giunge- XIV secolo il Principato di Mosca, quasi invivibili e a rinunciare alle
vano dall’Oriente i popoli nomadi situato al centro della terra russa, loro attività tradizionali: come suc-
che si spostavano velocemente a riuscì a sottrarsi alla dominazione cesse agli Indiani d’America, delle
cavallo in cerca di pascoli migliori dei Mongoli e ad assumere la gui- etnie più antiche rimasero poche
per il loro bestiame. La steppa è da del movimento di unificazione decine di migliaia di superstiti. Nel
stata per secoli una zona di transi- slava. Da quel nucleo iniziale, in XVIII secolo l’espansione mutò dire-
to: ancor prima che vi giungessero meno di cinque secoli, si venne for- zione e si rivolse verso l’Occidente:
gli Slavi, attorno al VI secolo, Sciti, mando il più grande stato del mon- durante il regno di Pietro il Grande
Sarmati, Unni, Avari l’avevano per- do. Dai Russi la steppa fu percorsa (1696-1725) i Russi sconfissero gli
corsa in migrazioni e trasferimenti in direzione contraria e divenne la Svedesi e si stabilirono sul Golfo
successivi. Gli Slavi dovettero vivere strada della colonizzazione dei ter- di Finlandia. Alla fine del secolo
conquistarono ai Turchi la Crimea
e per la prima volta la Russia en-
trò nell’area mediterranea. Nel XIX
MAR GLACIALE ARTICO
secolo si estese anche su territori
strappati alla Polonia e alla Finlan-
dia e, verso sud, occupò la regione
del Caucaso tra Mar Nero e Mar
Caspio, incorporando i grandi gia-
MAR cimenti petroliferi di Baku.
BALTICO

MARE
DI OKHOTSK Territorio del principato
di Mosca attorno al 1300
Acquisizioni sino al 1462
MAR
NERO Acquisizioni sino al 1533

Acquisizioni sino al 1598

Acquisizioni sino al 1689

MAR Acquisizioni sino al 1725


CASPIO
Acquisizioni sino al 1800

Acquisizioni sino al 1946

L’economia e le città
L’economia russa sta ancora vivendo le pro- mercato basata sulla libera concorrenza, in
fonde trasformazioni seguite alla caduta un ambiente caratterizzato dallo strapotere
dell’URSS e del suo sistema economico basa- di un’oligarchia di stato: per lungo tempo i
to sulla collettivizzazione e pianificazione. Si funzionari di stato sono stati spesso uomini
tratta di una vera e propria riconversione, corrotti e legati a organizzazioni mafiose.
perché è necessario riorganizzare la politica
economica e gli impianti di produzione. Gli
ultimi anni di vita dell’ex Unione Sovietica Il settore primario
erano stati caratterizzati da una grave crisi Oggi l’agricoltura russa è produttiva, grazie a
economica, che non si è arrestata con la sua notevoli migliorie attuate negli ultimi due de-
dissoluzione. All’inizio, anzi, si è aggravata cenni. Le aziende agricole cooperative e quelle
per le difficoltà del passaggio da un’econo- di stato, nel periodo della collettivizzazione,
mia statalista e socialista a un’economia di avevano distrutto l’economia contadina tra-

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La Federazione
dizionale senza creare un’agricoltura moder- Anche la pesca, settore nel quale l’URSS fu
Russa na ed efficiente. Anche per questo i contadini primo produttore mondiale, con la privatiz-
hanno trovato difficoltà, negli anni Novanta zazione delle grandi flotte ha visto diminuire
Geografia fisica del secolo scorso, a divenire loro stessi im- notevolmente la sua produzione, perché non
Le tracce prenditori agricoli; oggi però più della metà sono sorte le grandi imprese private che lo
della storia della produzione agricola nazionale è fornita stato russo si aspettava. La Russia rimane co-
Stato da produttori privati che sfruttano in modo munque il maggior produttore europeo di pe-
e popolazione intensivo i loro terreni. scato. Questa attività resta molto importante
L’economia Nella fascia meridionale del territorio eu- in due regioni: la costa dell’Artico, per merluz-
e le città ropeo si estende la maggior parte dei terreni zi e aringhe, e quella del Pacifico, ricca di spe-
coltivabili: soprattutto le fertili terre nere, di cie diverse. Nel corso meridionale del Volga si
colore scuro perché ricche di humus. Allo sta- pescano gli storioni; dalle loro uova, sottopo-
to naturale, su questo tipo di terreno cresceva ste a una particolare lavorazione, si ricava il
la steppa che, una volta conquistata alla colti- pregiato caviale. Il numero di storioni è però
vazione, si è trasformata in una grande distesa in calo, anche a causa della pesca illegale.
coltivabile. Le colture principali sono grano
(il cereale più coltivato in Russia), avena, orzo
(la Russia è il primo produttore al mondo), Il settore secondario
patate, barbabietole da zucchero. La Russia Il decollo dell’industria avvenne dopo i primi
ha però scarsità di terreni agricoli, perché le trent’anni del secolo scorso, sotto il regime
terre fertili coprono una percentuale molto ri- socialista. Si svilupparono soprattutto indu-
dotta del suo territorio; per questo, quasi tut- strie pesanti, come le metalmeccaniche, le si-
ti i terreni pianeggianti sono stati convertiti derurgiche e quelle delle produzioni militari.
all’agricoltura, anche attraverso la deforesta- Oggi è ancora molto importante il ruolo
zione di vaste aree boschive. Il cotone è tra i della siderurgia e della metallurgia, ma sono
prodotti principali della Russia asiatica. fondamentali per la ricchezza del paese le raf-
Più a nord, oltre la fascia delle terre colti- finerie di petrolio, le industrie di materie pla-
vabili, circa metà del territorio russo è coperto stiche, quelle aeronautiche, automobilistiche,
dalla più vasta estensione di foreste della Terra; belliche, tessili.
esse sono fondamentali per l’economia russa, C’è però un grave problema da affronta-
perché il legno è alla base di numerose indu- re: la limitata diffusione delle aree industria-
strie di mobili, cellulosa, carta e costituisce un li sul territorio. Dopo la caduta dell’URSS,
importante prodotto per l’esportazione. Mosca e San Pietroburgo sono diventate due
Per quanto riguarda l’allevamento, la Rus- grandi e moderne regioni industriali. Una
sia resta uno dei grandi produttori mondiali volta crollato il sistema economico gestito
di carne, ma soprattutto di latte, nonostante dallo stato, qui sono sorte moltissime pic-
un certo declino rispetto ad alcuni decenni fa. cole imprese private che operano in nume-
In passato è stato molto importante l’alleva- rosi settori e che hanno grandi scambi con
mento delle renne e degli animali da pelliccia l’Europa più ricca e il resto del mondo. Gli
in Siberia, ma oggi questa attività è in crisi. impianti industriali russi sono spesso gigan-

San Pietroburgo

Mosca

Kazan Perm
Ekaterinburg
Angara-
Povoljle Magnitogorsk Krasnojarsk Ienisej Khabarovsk
Volgograd Novosibirsk
Regione Kuzbass Irkutsk
degli Urali Vladivostok
Principali regioni
industriali

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teschi, ma in molti casi obsoleti e bisognosi Le banche e le società finanziarie sono in
di sostituzione; inoltre non vengono investi- grande sviluppo anche in altre città, come
ti sufficienti capitali. Novosibirsk e Vladivostok, ma è soprattutto
Solo nell’ultimo decennio l’industria ha ri- il commercio che ha visto crescere il nume-
preso a crescere, spinta anche dalla richiesta ro delle piccole imprese, che operano anche
interna di beni di consumo, fra i quali elettro- nell’import-export. La Russia esporta so-
domestici, auto, telefoni. prattutto petrolio e gas naturale e importa
macchinari, generi alimentari, mezzi di tra-
sporto. I principali partner commerciali sono
Il settore terziario Germania, Cina, Ucraina e Giappone per le
Il settore terziario è cresciuto negli ultimi importazioni; Paesi Bassi, Italia, Germania e
dieci anni più degli altri settori economici; la Cina per le esportazioni.
maggior parte delle attività si concentra nelle La rete stradale russa è piuttosto arretra-
regioni di Mosca e di San Pietroburgo. ta, mentre la rete ferroviaria è il mezzo di tra-

Risorse minerarie e fonti di energia


La Russia è il primo stato minerario
del mondo perché sul suo territorio
da Yamalfield
sono ricchissime sia la produzione
sia le riserve di risorse minerarie e
di fonti di energia. I maggiori gia-
cimenti, disseminati sul territorio, Helsinki
si trovano nelle zone lontane dai San Pietroburgo
Tallinn
luoghi abitati. I giacimenti di petro-
lio sono presenti soprattutto nella Riga
Mosca
regione tra il Volga e gli Urali, nel Vilnius
Caucaso, nella Siberia occidentale. Minsk
Berlino
Oltre 60000 km di oleodotti tra- Varsavia

sportano il greggio alle grandi raffi- Praga


Kiev

nerie. Oggi la Russia è il primo pro- Bratislava Užgorod


duttore mondiale di petrolio e di gas Vienna Chisinau Odessa
Lubiana Budapest
naturale, servito da circa 200000 Belgrado Bucarest
Černomorskoje
Almaty
Zagabria Novorossijsk
km di gasdotti ed esportato in tutta Sebastopoli Tuapse Aqtau Bishkek
Sofia Costanza
l’Europa. Il colosso Gazprom pro- Sarajevo
Skopje Burgas
Varna
Varna Mahačkala Taškent
Tirana Tbilisi
duce quasi l’80% del gas russo e da Istanbul Samsun Baku Türkmenbasi
qualche anno è attivo anche in pae- Atene
Asgabat Dušanbe

si stranieri. Altri importanti prodotti Teheran


minerari sono carbone, ferro, rame
e molti metalli cosiddetti strategici, Gasdotti russi Gasdotti esistenti
perché poco diffusi sulla superficie
della Terra, quali platino e uranio.
Uhta
Il paese è inoltre grande produttore
di diamanti. Surgut
La produzione di elettricità deri-
va per la maggior parte da centrali San Pietroburgo
Perm
termiche e nucleari. Sui grandi fiu- Grjazovets
Kiriši
mi siberiani si trovano potenti cen- Ventsplils Toržok
Nižnij
Novgorod
Nižnekamsk
trali idroelettriche. Ufa Omsk
Riga Mosca Kazan
La grande distanza tra i luoghi Klaipeda
Polock
Čeliabinsk
Vilnius Salavat Pavlodar
di estrazione dei minerali e di pro- Kaliningrad
Rjazan Syzran
Plock Samara Orenburg
duzione dell’energia e quelli di con- Mozyr
Jelec Orsk
Saratov
sumo genera problemi di distribu- Brock
Kursk
Praga Kremenčug
zione: il trasporto dalla Siberia alle Drogoby̌c
Volgograd
Bratislava Atyrau
grandi città e alle regioni industriali Vienna Odessa
della Russia europea incide molto Budapest Užgorod Tihoreck
Bejneu
Lubiana Novorossijsk
Bucarest
sul costo delle fonti di energia. Rijeka Belgrado Costanza Tuapse Grozny Aqtau
La Federazione Russa è un Skopje Burgas
Varna Supse
Tbilisi
Mahačkala Čimkent
Batumi
grande esportatore dei suoi pro- Tirana
Istanbul Türkmenbasi Fargona
Bakuku Buhara
dotti minerari. Valona
Atene Ankara Čardžou
La regione del Caucaso e quella
del Mar Caspio sono importantissi-
me per il passaggio di oleodotti e
gasdotti. Oleodotti russi Oleodotti esistenti Raffinerie

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La Federazione
sporto più importante per le merci e i passeg-
Russa geri. La ferrovia Transiberiana, inaugurata
nel 1903, ebbe importanti effetti economici
Geografia fisica per tutta la Russia. Nella parte europea favo-
Le tracce rì lo sviluppo dell’industria, soprattutto side-
della storia rurgica, alla quale forniva i materiali necessa-
Stato ri, mentre in quella asiatica trasformò la di-
e popolazione sabitata Siberia in una regione relativamente
L’economia popolata, dove venivano via via individuate e
e le città sfruttate nuove risorse minerarie.
La notevole rete navigabile è stata poten-
ziata nel corso di quasi un secolo per traspor-
tare sui fiumi e sui mari materie prime e pro-
dotti agricoli, e per collegare le regioni indu-
striali interne ai porti sui diversi mari grazie
alle vie fluviali.
I trasporti aerei si sono molto sviluppati
negli ultimi anni, soprattutto sulle grandi di-
stanze siberiane e nelle zone prive di ferrovie
o di strade moderne.
Il turismo in Russia è ancora poco impor-
tante, perché le strutture ricettive sono poche
e concentrate nelle solite grandi città, Mosca
e San Pietroburgo. In quest’ultima il luogo
più visitato è l’Ermitage, un tempo residenza
imperiale e oggi uno dei musei più grandi del
mondo.

Le città
Le due maggiori città sono Mosca, la capita-
le, che supera i 10 milioni di abitanti, e San Mosca. La cattedrale di San Basilio nella Piazza Rossa. [T.
Pietroburgo, che ne conta più di 4 milioni. O’Keefe/PhotoLink]
Mosca è il più grande centro politico, ammi-
nistrativo, culturale, industriale dello stato;
vi si trovano tre aeroporti e una metropoli- perciò il più importante del paese per traffico
tana, con oltre 150 stazioni, che trasporta commerciale, perché può essere mantenuto
tra gli otto e i nove milioni di passeggeri al libero dai ghiacci più a lungo dei porti del-
giorno. la Russia asiatica. Altre città sono Čelja-
San Pietroburgo gode di un clima relativa- binsk, Novosibirsk, Perm, Volgograd, Vladi-
mente mite, rispetto alle città centrali, grazie vostok, che stanno diventando centri indu-
alla vicinanza del Mar Baltico. Il suo porto è striali e nodi ferroviari importanti.

RUSSIA ITALIA
Capitale Mosca Roma
Superficie (km2) 17045400 (2008) 301317 (2008)
Popolazione (abitanti) 141780000 (2008) 60045068 (2008)
Densità (abitanti per km2) 8 (2008) 199 (2008)
Reddito nazionale per abitante (in dollari USA) 11807 (2008) 38996 (2008)
Consumo di energia per abitante (in kWh) 6122 (2006) 5332 (2004)
Calorie (per ab./giorno) 3100 (2003-2005) 3680 (2003-2005)
Speranza di vita (anni) M 60 F 73 (2007) M 79 F 84 (2008)
Analfabetismo % 0,4 (2007) 1,1 (2007)
Numero di medici (per 1000 ab.) 4,3 (2006) 3,7 (2006)
Popolazione urbana % 73 (2008) 68 (2008)

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