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© Lonely Planet Publications
Dolomiti
Dolomiti
Puez-Odle/ Settentrionali
Sciliar-Catinaccio Puez-Geisler p176
e Latemar p153
p102
Marmolada
p280
Dolomiti
di Brenta
p50 Pelmo e Croda da Lago
p293
Pale di San Martino,
San Lucano,
Dolomiti Bellunesi
e Vette Feltrine
p230
EDIZIONE SCRITTA DA
BLETTERBACH. . . . . . . . 94 DOLOMITI
Aldino/Aldein . . . . . . . . . . . . . . 98 SETTENTRIONALI . . . . . 176
Val Badia/Gadertal . . . . . . 180
SCILIAR-CATINACCIO Corvara in Badia . . . . . . . . . . 180
E LATEMAR. . . . . . . . . . . 102 Badia/Abtei. . . . . . . . . . . . . . . . 181
CIASPOLATA ALLE PALE DI Bolzano/Bozen. . . . . . . . . . 106 La Valle/Wengen/La Val. . . . . 184
SAN MARTINO (P230) Sciliar/Schlern. . . . . . . . . . . 115 San Martino in Badia/
Fiè allo Sciliar/ Sankt Martin in Thurn/
Völs am Schlern. . . . . . . . . . . . 116 San Martin de Tor. . . . . . . . . . . 185
Siusi allo Sciliar/ San Vigilio di Marebbe/
Seis am Schlern. . . . . . . . . . . . 117 St. Vigil in Enneberg/
ANIBAL TREJO/SHUTTERSTOCK ©
33
Bressanone - Brixen
Altopiano dello Sciliar E
s ac k
Un’incantevole distesa di colline G
I
Ei
e pascoli incorniciati dalla
D
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Merano - Meran
33
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maestosità delle Dolomiti. (p122)
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A d i g e - Ets Chiusa - Klausen
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33
Lana
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Ortisei - St. Ulrich - Urtijëi
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Bolzano
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tradizioni tirolesi racchiuse in una
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33
Tal vera
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città viva e affascinante. (p106) (
R
Gioveretto -
^ Bolzano - Bozen
Zufrittspitze
(3439 m)
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Lago di Tovel
e - Etsch
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3333
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3
Madonna di Campiglio
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Parco Naturale N
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Adamello-Brenta
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Cima Tosa
(3173 m) N
E Trento
3
T R Una città d’arte mai abbastanza
3333
celebrata, perfetta per gli amanti
della montagna. (p54)
^ Trento Pergine Valsugana
Madonna di Campiglio
3
Centro della movida in inverno
e quieto borgo di alpinisti
ta
in estate. (p80) Br e n
# 00
e 20 km
10 miglia
Val Pusteria A U
Morbidi prati punteggiati di S
massi all’ombra delle più sublimi T
La Val di Funes e le Odle vette dolomitiche. (p190) R
I profili aguzzi contrastano con
i pascoli verdi per regalare uno I
scenario da cartolina. (p168) Cortina e la Conca Ampezzana A
La perla delle Dolomiti è un paradiso
Brunico - Bruneck per gli amanti delle attività all’aperto
e della bella vita. (p223)
Rienz
a
- Ri
en z Sillian
3333333
Le Tre Cime di Lavaredo
ac k
3333333
÷ R
Punta Tre Scarperi -
Crodaccia Alta - Dreischusterspitze
Hohe Schlecht Gaisl R (3151 m)
(3015 m)
÷ R
RR
3333333
Parco Tre Cime
Naturale
Monte
Cristallo di Lavaredo Il Pelmo
ijëi Puez-Odle (3221 m) Per la sua singolare forma, questa
Sassolungo -
R
Piz dles Cunturines -
R
maestosa
Ansi montagna è chiamata
Langkofel - R Tofana di Dentro il Trono di Dio. (p293)
ei
Conturines-Spitze
3333333
Saslonch (3238 m)
(3064 m) Cortina
(3181 m) Piz Boè d’Ampezzo e
R
(3152 m) Pia v
Bo
R i te R
Punta
Sorapiss Barcis
(3205 m)
Affacciata su un lago Lum
iei
Monte R Antelao color dell’anice fra forre
33333333333
(3264 m)
R
Pelmo e case a ballatoio. (p313)
(3172 m)
O
Marmolada R
(3343 m)
Campanile Tagl
di Val Montanaia R ÷ ia
men t
33333333333
R (2173 m)
Parco
T
Monte Civetta
(3220 m) Naturale
Parco
Regionale
Naturale di
delle Dolomiti
Paneveggio
Friulane
E
e Pale
33333333333
di San Martino
si o Cimon Campanile
÷ R dellaPala
(3184 m)
di Val Montanaia
Il ‘Grido di Pietra’,
N
un monumento
33333333333
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I
naturale di 300
Pia
Parco
Nazionale metri d’altezza. (p316)
E
A
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delle Dolomiti
I
Bellunesi Barcis
33333333333
Ponte nelle Alpi C
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U
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^ Belluno
L
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I
Belluno
33333333333
Sedico
Città in bilico tra montagna
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e pianura ricca
R
N
33333333333
Primiero
I
F
E
P
Top 15
9
Trento Le ferrate delle
2
e quieto al tempo stesso, sportivo e Ci sono vie ferrate spettacolari
signorile, cittadino e montanaro. Al centro sulle Dolomiti di Brenta e il bello è
svetta una cattedrale di rara bellezza, che sono accessibili, con un minimo grado
in alto è sorvegliato da un castello dall’archi-
PIA NI FI CA RE I L VIAGG I O T op 1 5
di preparazione fisica e con l’assistenza
tettura complessa e dai ricchi tesori, in giro delle guide alpine. La Via delle Bocchette
ci sono esposizioni e strutture museali di Centrali (p82) non vi impegnerà tanto,
tutto rispetto e il Natale qui è una festa per e vi regalerà un’iniezione di adrenalina.
gli occhi e per il cuore, con le mille luci e i La Ferrata Sosat (p81) potrebbe essere
suoni dei mercatini. Trento (p54) è il luo- un folgorante primo impatto; la Ferrata
go dove pianificare un viaggio nelle Dolomiti, Castiglioni (p92), per chi è più preparato,
seduti in una birreria del centro o cercando vi darà l’impressione di aver conquistato
ispirazione in vetta al Monte Bondone, che l’Everest.
si raggiunge con la funicolare.
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MARCO MAGANZIN ©I
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DENIS FALCONIERII/EDT©
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4
Le Torri
del Vajolet
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6
DIETERMEYRL / GETTY IMAGES / ISTOCKPHOTO ©
5 6
città vivace e affasci- La distesa bianca e La Val di Funes
nante, che racchiude nel suo soffice sulla quale si di- (p168) è incorniciata
centro storico tutta la bellez- stendono a perdita d’occhio dalle Odle, magnifiche mon-
za del Sudtirolo e regala ai le piste da sci in inverno si tagne dominate dal Sass
visitatori angoli meravigliosi trasforma, con l’arrivo della Rigais e dal Furchetta, che
come Piazza Walther, Via dei primavera, in un oceano con i loro profili aguzzi e
Portici e Piazza delle Erbe. verde costellato di malghe severi sembrano quasi inac-
Anche l’offerta culturale e punteggiato di fiori che cessibili. Se cercate il punto
non ha nulla da invidiare a sembrano disegnati con un più comodo per ammirarle,
città più blasonate: il Mu- pennarello (p122). A fare andate a Santa Maddalena
seo Archeologico dell’Alto da sfondo a questo idillio, il o nel prato antistante la
Adige, dov’è custodita la Sasso Piatto e il Sassolun- Chiesetta di San Giovanni
mummia di Ötzi, Castel go fanno da contrappeso in Ranui, ma se camminare
Firmiano, sede principale dei alle pareti imponenti dello non vi spaventa, il sentiero
sei Messner Mountain Mu- Sciliar, formando insieme che si inerpica fino al Rifu-
seum, il Museion, con la sua una cornice naturale di una gio Genova (p172) e al
collezione di arte contem- bellezza straordinaria. Col di Poma (p172), in
poranea, sono solo alcune testa alla valle, regala
fra le tante opportunità che gli scorci migliori.
vi potrà offrire il capoluogo
dell’Alto Adige. Mercatini di
Natale, Bolzano (p112)
12
7
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13 14
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PIA NI FI CA RE I L VIAGG I O T op 1 5
PIERO PASINI/EDT© 15
13 Grido di Pietra
è il nomignolo,
pieno di timore reverenzia-
14 Che si tratti di
un’ombra nel
Pordenonese o di un tajut
15 Di canyon, gole,
forre e marmitte
ce ne sono molte nelle
le, che è stato affibbiato al nell’Udinese, un bicchiere Dolomiti. La Forra del
Campanile di Val Montanaia di vino non manca mai in torrente Cellina (p313) è
(p316), un ‘signore’ delle Friuli, ma va accompagnato però incredibilmente sceno-
Dolomiti, un totem dell’al- sempre con qualcosa da grafica e di facile accesso,
pinismo. Arrivare fino alla mettere sotto i denti. La grazie alla presenza di una
sua base è sufficiente per pitina (che può essere pe- vecchia statale dismessa e
dire di aver faticato un bel tuccia o peta, in base a dove alla possibilità di attraver-
po’ e per ammutolire al suo viene prodotta, agli aromi sare il canyon su un ponte
cospetto. Per raggiungerlo che contiene e alle dimen- tibetano da brividi oppure
bisogna percorrere tutta la sioni) è un salume speciale, approfittando del comodo
Val Cimoliana, un paesaggio che si può trovare solo qui, trenino. Inoltre, nei dintorni
lunare e aspro che si insi- sulle montagne friulane. Il ci sono alcuni fra i paesi più
nua nel cuore delle Dolomiti frico, un piatto-bandiera caratteristici delle Dolomiti
Friulane. della Carnia a base di pata- Friulane, come Barcis, Fri-
te e formaggio, ha un’area sanco, Poffabro e Andreis.
più grande, ma è di certo la
bomba di energia che può
rinfrancare delle fatiche
della montagna (p368).
16
© Lonely Planet Publications
In breve
Per ulteriori informazioni, v. Guida pratica (p375)
Alloggio
Alberghi diffusi,
garni, baite, malghe,
rifugi, B&B, megaresort
sciistici, oltre a tutte
le strutture ricettive
tradizionali. C’è solo
da decidere il tipo di
esperienza che si vuole
vivere (p376).
Pasti
La tradizione della cuci-
na di montagna: zuppe
calde e profumate,
canederli, frico, polenta, Estate Inverno Primavera/
selvaggina, speck, ¨¨Le Dolomiti offrono ¨¨Quando arriva la autunno
formaggi di malga, il sentieri, rifugi, ferrate Dama Bianca, i tanti ¨¨In primavera, con
tutto annaffiato dai pre- e tante altre attività impianti nelle Dolo- le belle passeggiate a
giati vini veneti, friulani, accessibili anche miti si riempiono di bassa quota si ammi-
trentini e altoatesini ai più piccoli che sciatori provenienti da ra la fioritura.
(p368). permettono di stare a tutto il mondo.
¨¨In autunno, le cam-
contatto con la natura. ¨¨I mercatini di Nata- minate si accompa-
Telefoni cellulari ¨¨La quota non le animano con i loro gnano ai vividi colori
La copertura è general- troppo elevata e le chioschi pieni di luci che danno un tocco
mente buona in tutta la temperature fresche molte località. fiabesco alle valli.
regione, mentre potreb- rendono le Dolomiti
¨¨Approfittate di
be essere problematica il rifugio ideale per
queste due stagioni
in alcuni centri minori. scappare dalla cani-
per visitare le città più
cola estiva.
grandi.
17
Siti web Medio: €70-200 Aeroporto di Venezia – Marco
¨¨Camera doppia in hotel di Polo (%041 260 61 11; www.
Lonely Planet Italia (lonely
media categoria: €70-160 veniceairport.it) Dista 79 km da
planetitalia.it) Informazioni, forum
Pordenone, 97 km da Belluno,
dei viaggiatori e molto altro. ¨¨Ristorante: €35 120 km da Udine, 218 km da
Dolomiti UNESCO ¨¨Aperitivo: €8 Trento e 272 km da Bolzano.
(www.dolomitiunesco.info) e
Se vi piace…
Galleria d’Arte Moderna
Panorami da urlo Musei Carlo Rizzarda Tra raffinatissimi
lavori liberty in ferro battuto e
Se volete ammirare tutto Le Dolomiti sono ricche di le avanguardie pittoriche non
il fascino della verticalità storia e di tradizioni: dalla saprete davvero dove guardare.
delle Dolomiti e i profili loro formazione geologica (p249)
delle loro creste affilate, alla cultura dei popoli
questi punti panoramici vi che le abitano, i musei vi Palazzo Fulcis Arte sacra
lasceranno senza fiato. aiuteranno a capire meglio rinascimentale, superbi intagli
queste montagne. barocchi e un palazzo da sogno:
Punta Rocca Ai 3265 m della nel centro di Belluno. (p236)
stazione sommitale della funivia Museion Per le esposizioni che
della Marmolada, potete rag- ospita e per la sua collezione Museo Albino Luciani Pensate
giungere il balcone panoramico permanente, questo museo di che un museo sulla vita di un
che regala un colpo d’occhio arte moderna e contemporanea papa sia noioso? Venite qui
ineguagliabile su tutti i sistemi è molto apprezzato in Italia e e siate pronti a ricredervi.
dolomitici. (p287) all’estero. (p110) (p265)
Sass Pordoi Dai 2950 m di MMM Dopo le sue imprese epi- Museo dell’Occhiale Una
questa terrazza potrete godere che, Reinhold Messner ha deciso straordinaria esposizione di
di un panorama eccezionale su di aprire i Messner Mountain centinaia di occhiali da tutto
Marmolada, Sassolungo, Cati- Museum, sei musei dedicati il mondo e di tutte le epoche.
naccio, fino alle Alpi austriache e all’alpinismo e alla cultura della (p220)
svizzere. (p292) montagna in diverse località
dell’arco alpino. (p172)
Terrazza Panoramica Alpe di
Museo Geologico delle
Siusi Da oltre 2000 m di quota,
Dolomiti di Predazzo Un
Laghi alpini
potrete ammirare le montagne
viaggio alla scoperta delle carat- I laghi di montagna regala-
che incorniciano l’Alpe di Siusi
teristiche geologiche, ambientali no panorami da cartolina:
e, grazie al cerchio con le indi-
e paesaggistiche delle Dolomiti nelle loro acque placide e
cazioni, divertirvi a riconoscerle
di Fiemme e Fassa. (p138) trasparenti si specchiano
tutte. (p121)
le Dolomiti, contribuendo
Torre T3 Dall’alto di questa Museo della Grande Guerra
a rendere magici questi
torre panoramica a Sagron Mis Oltre a essere il più alto d’Eu-
luoghi.
la vista sulle Pale di San Martino ropa, questo museo vi aiuterà
a conoscere meglio la prima Lago di Carezza Ai piedi del
è impressionante. (p278)
guerra mondiale, della quale la Latemar, questo lago, abitato
Rifugio Nuvolau Guardatele Marmolada fu un tragico teatro. dalla Ninfa Ondina, è uno dei
da quassù e Cortina e le Cinque (p286) più incantevoli dell’Alto Adige.
Torri non vi sembreranno mai (p129)
Museo degli Usi e Costumi
più le stesse. (p226)
delle Genti Trentine In un Lago di Fiè Se cercate refrigerio
Monte Rite Da questa terrazza ex convento a San Michele in estate o un posto suggestivo
naturale sulle Dolomiti la vista all’Adige, uno fra i più impor- dove pattinare sul ghiaccio
sull’Antelao e sul Cadore è da tanti musei etnografici d’Italia. in inverno, questo lago non vi
brividi. (p221) (p66) deluderà. (p124)
19
GIACOMO BASSI / EDT ©
SPYDERSKIDOO
/ LONELY PLANET
per il panorama selvaggio nel
quale è immerso. (p287)
Lago di Soraga Uno sbarramen-
/ GETTY
IMAGES
to artificiale ha creato un piccolo
IMAGES
PIANIFICARE IL VIAGGIO S e vi piace …
©
contesto territoriale. (p144)
/ ISTOCKPHOTO ©
Lago di Tovel Le Dolomiti di
Brenta hanno un cuore che
luccica: è il Lago di Tovel, a oltre
1100 m di altitudine. (p74)
Lago di Alleghe Le sue acque
placide e la sua forma serpeg-
giante incantano da sempre
i viaggiatori di tutta Europa.
(p269)
Lago di Braies D’inverno, con
le vette innevate e la superficie
ghiacciata, è un luogo da Twin
Peaks, d’estate si trasforma in un
Cascate
La ricchezza di acque di
tutto l’arco dolomitico arriva
da sorgenti sotterranee o
sgorga dall’alto di cascate
spettacolari: in estate come
in inverno si possono vedere,
affrontare, scalare…
Cascata Nardis Regina incontra-
stata della Val Genova, ma anche
fra le più belle dell’intero arco
alpino, si può raggiungere facil-
mente a piedi e scalare quando è
ghiacciata. (p87)
Sentiero delle Cascate Non In alto: CaptionCaptionCaptionCaptionCaptionCaptionCaptionCaption
Lago di Braies
sembra nemmeno vero che In basso: CaptionCaptionCaptionCaptionCaptionCaptionCaptionCaption
Cadini del Brenton, nella Valle del Mis
ci possano essere così tante
21
cascate, cascatelle e cateratte, e
tutte così belle, in una sola valle.
CATUNCIA / GETTY IMAGES / ISTOCKPHOTO ©
È la Vallesinella. (p87)
Cascata della Soffia Le acque
della Soffia che si infilano in una
forra, bucano le rocce e si tuffano
Storia naturale
Le Dolomiti sono un libro
di storia naturale. Uomini
primitivi, orme di dinosauro,
fossili… senza dimenticare
le montagne, esse stesse
testimonianza di un mondo
lontanissimo e perduto.
Monte Pelmetto A prima vista
sembrano semplici buchi su una
roccia, in realtà sono centinaia
di impronte di piccoli dinosauri
dolomitici. (p302)
Museo Archeologico dell’Alto
Adige Oltre a ospitare la
mummia di Ötzi, questo museo
vi racconterà del ritrovamento
che ha rivoluzionato la storia.
(p108)
MUSE – Museo delle Scienze
di Trento Non si può intraprende-
re un viaggio alla scoperta delle
Dolomiti senza farsi una cultura
al MUSE, uno degli allestimenti
museali meglio riusciti che vi
capiterà di visitare. (p60)
Museo Vittorino Cazzetta La
In alto: Alleghe storia delle Dolomiti spiegata
In basso: Lago del Sorapiss
passo passo nell’avvincente
museo che custodisce i resti
dell’Uomo di Mondeval. (p296)
22
3 Mostra Novembre
dell’Artigianato Settembre 5 Sagra della Ciuiga
Artistico L’antica frazione di Prusa
(www.mostraartigianatofeltre z Palio apre i suoi vòlti agli attrezzi
.it) La prima domenica di delle Contrade e ai mestieri di un tempo,
luglio le strade di Feltre e i Arcieri medievali si ci- alle melodie tradizionali e
suoi palazzi storici, solita- mentano in varie prove ed soprattutto al salame con
mente chiusi, si popolano di esibizioni di alta suspense. la rapa, la ciuiga, prodotto
centinaia di artigiani, pitto- A fare da contorno teatro da secoli a San Lorenzo in
ri e scultori che espongono di strada, gastronomia e la Banale.
le proprie opere. città di Trento.
3 Settimane z Se Desmonteghea
Musicali
Gustav Mahler
È la festa che segna l’ini-
zio dell’autunno, quando
Dicembre
Le note del compositore e Falcade accoglie tra mu- 7 Mercatini
direttore d’orchestra au- siche, balli e buon cibo le di Natale
striaco Gustav Mahler, che famiglie e il bestiame che (www.nataletrentino.it) In
si rifugiava tra i boschi di hanno trascorso l’estate in Piazza Fiera, all’ombra delle
Dobbiaco per scrivere le alpeggio. antiche mura di Trento, una
sue sinfonie, riecheggiano versione ‘meridionale’ dei
da più di trent’anni in tutta mercatini asburgici: angeli,
l’Alta Pusteria. presepi, candele, dolci, scul-
É
÷
Parco Naturale
Monte Corno
É
Cima
Tosa
Caderzone •
# (3173 m) #Lago
•
di Molveno
É
# San Lorenzo
• # TRENTO
•
Dorsino
É
Trento
Lago di Tovel, nel centro del gruppo dolo- sentieri in alta quota e vie ferrate tra le
mitico. È giunta l’ora di spostarsi sul ver- più belle del mondo, ammirando paesaggi
sante occidentale delle Dolomiti di Brenta. quasi irreali e sgambettando fra le rocce in
Attraversando la Val Meledrio si sale fino a compagnia di marmotte e camosci.
Passo Campo Carlo Magno, porta d’accesso La ferrata Sosat è il miglior battesimo per
settentrionale della Val Rendena, nella un novellino, non troppo difficile e con
quale si trovano Madonna di Campiglio, situazioni varie, ma è anche bellissima,
Pinzolo, Sant’Antonio di Mavignola, quindi gli esperti si facciano avanti. Di
tutte ottime basi per praticare le attività ritorno, continuando il giro in senso an-
della montagna. Spendete dai 3 ai 4 giorni tiorario attorno al gruppo di Brenta, non
per sciare, visitare il Museo della Malga di dimenticate di assaggiare la Ciuiga del
Caderzone o le chiese dipinte dai Basche- Banale a San Lorenzo Dorsino, visitare il
nis. Oppure abbandonate la civiltà e salite castello di Stenico e, d’estate, fare un bagno
in montagna. Spostatevi tra i rifugi Graffer, rinfrescante nel Lago di Molveno, fra i
Tuckett, Alimonta, 12 Apostoli, percorrendo più belli d’Italia.
26
PIANIFICARE IL VIAGGIO I tinerari
÷
Parco
Naturale
É Ortisei Puez-Odle
•
#
Castelrotto •
#
É
É
Catinaccio
d’Antermoia - R •
#
Kesselkogel Canazei
(3004 m) É
É Pozza di Fassa •
#
É
•
#
Lago •#
A dige
di Carezza Passo
di Costalunga
27
Regionale
É
Andreis
da ovest verso est e, superato Ampezzo,
Nazionale girate
delle •
#
É •
#
Frisanco
Dolomiti •
#
bruscamente a sud nella Val Tramontina,Bellunesi Barcis
regno di creste aguzze, fiumi cristallini e ottimi
salumi (la pitina si produce qui). Nell’isolamen-
to della valle troverete una buona sistemazione i Lago di
e
av
Santa Croce
É
# PORDENONE
•
29
#
con stupore innumerevoli orme fossilizzate di
U
•
# R
I
A Cortina d’Ampezzo, che si estende al centro
k
•
#
Passo
Lago
di Santa
meta tra chiesette e musei, e dove all’ombra
Croce d’Aune
•
#
Croce dell’Antelao e delle Marmarole ripenserete
alle tante giornate di questo viaggio.
Feltre •
#
30
PIANIFICARE IL VIAGGIO Attività all’aperto
Pianificare il viaggio
Attività all’aperto
In estate o in inverno, nelle Dolomiti la possibilità di annoiarsi non
esiste. Dai sentieri curati e ben segnalati per le camminate alle
strade di tappe mitiche del Giro d’Italia da percorrere in bicicletta,
dalle piste per lo sci di discesa e di fondo più impegnative a quelle
più facili per chi mette gli sci ai piedi per la prima volta, il panora-
ma delle attività outdoor nei Monti Pallidi lascia l’imbarazzo della
scelta. E la cosa meravigliosa è che potete fare tutto al cospetto
del fascino e della verticalità inebrianti di queste montagne.
31
lau. Bisogna essere esperti e allenati, inve-
ce, per intraprendere la Ferrata G. Costan-
tini (p261) sul Moiazza o la Ferrata degli
GIACOMO BASSI / EDT ©
Sci
Saslong La pista di Coppa del Mondo in Val
Arrampicata
Gardena. (p158) Le palestre e le pareti per gli scalatori sono
tante nelle Dolomiti. Per chi vuole impara-
Bellunese La pista nella Marmolada dove si
re, a Erto, nelle Dolomiti Friulane, si trova
è disputato il primo slalom negli anni Trenta.
una celebre palestra all’aperto (p318).
(p286)
Quando il clima non lo consente, si posso-
Marcialonga Il percorso per attraversare le valli no trovare ottime soluzioni anche per sca-
di Fiemme e Fassa con gli sci da fondo. (p133) lare indoor: per esempio, a Bolzano c’è la
3Tre Un nome, un mito: la discesa iridata di più grande palestra di arrampicata d’Italia
Madonna di Campiglio. (p80) (p112), mentre nella struttura di Campi-
tello di Fassa (p148) si svolgono spesso
Tofane La più esaltante discesa nell’argenta- competizioni di livello internazionale.
ta Conca Ampezzana. (p227) Dovete invece essere indubitabilmente
grandi campioni per cimentarvi nella salita
dello Spigolo Nord dell’Agner (p264),
che con i suoi 1600 m di dislivello è con-
siderata la più lunga di tutte le Alpi, o per
affrontare la leggendaria e temutissima
Alpinismo parete nord del Civetta (p269).
Le possibilità di praticare alpinismo sulle
Dolomiti sono infinite, dalle scalate per
veri esperti alle vie ferrate accessibili anche
ai neofiti. Se volete coronare il sogno di
scalare la vetta più alta dei Monti Pallidi,
Bicicletta
Punta Penìa, trovate le indicazioni nella e mountain bike
parte della guida dedicata alla Marmolada Piste e percorsi per tutti i gusti e tutti i
(p287). Chi ha piedi ben saldi, equilibrio livelli di allenamento sono possibili nella
e non soffre di vertigini dovrebbe prova- zona delle Dolomiti di Brenta. Dalle ci-
re a cimentarsi nella Ferrata Ra Gusela clabili che percorrono le valli, al circuito
(p227), una delle più frequentate delle Dolomiti di Brenta Bike (p80), che con
Dolomiti Settentrionali, che risale il Nuvo- livelli di difficoltà molto diversi permette
32
Serve dirlo? Dove ci sono le montagne ci sempre preparate in modo impeccabile per
sono anche le partenze dei campi di volo ogni livello, senza dimenticare poi le tappe
dei parapendii. Ad esempio a Pinzolo, nelle del Tour de Ski o gare come la Marcialonga
Dolomiti di Brenta (p86). Un piccolo che attirano ogni anno migliaia di atleti
dettaglio: queste montagne sono da molti italiani e stranieri. In Friuli Venezia Giulia
considerate le più belle del mondo, come il fondo, complice la scarsità di piste da
potrà mai essere praticare parapendio qui? discesa, è parte importante dell’industria
Fantastico o superfantastico? Mettetevi turistica a Forni di Sopra (p330) e Cimo-
in auto, raggiungete Pedavena (p255) e lais (p316), mentre uno dei più spettaco-
lanciatevi nel silenzio dal Monte Avena, lari percorsi delle Dolomiti Settentrionali
che negli ultimi anni si è guadagnato un è quello che unisce Cortina e Dobbiaco
posto di tutto rispetto nel panorama inter- attraversando Passo Cimabanche, e sul
nazionale del volo libero. cui tracciato ogni anno si tiene una gara
internazionale. Gli appassionati possono
contare su svariati anelli perfettamente in-
nevati, e spesso illuminati, anche a Falcade
(p267), in Val Badia (p181), nei dintorni
Pattinaggio su ghiaccio del Parco di Fanes (p186) e in decine di
Pensate che nello Stadio del Ghiaccio di altre località.
Cortina d’Ampezzo si tennero la cerimo-
nia di apertura e quella di chiusura delle
Olimpiadi Invernali del 1956. Di sicuro la
storia più prestigiosa è sua, ma di stadi del
ghiaccio ce ne sono molti nelle Dolomiti,
Sleddog
ad esempio a Pinzolo (p86) e a Cana- Dovete andare in Alaska per provare a
zei (p151), a Feltre (p253) e Alleghe condurre una slitta trainata dai cani
(p270), dove noleggiare un paio di pattini husky. Oppure potete provare a rivolgervi
e volteggiare (o ruzzolare, forse) costa poco ad Athabaska, a Madonna di Campiglio
più che un gelato. Gli appassionati di que- (p83).
sta attività potranno sbizzarrirsi anche su
laghi ghiacciati: ad esempio, il Laghetto di
Fiè (p124) d’inverno offre la possibilità di
pattinare immersi nella natura. Slittino
Non è molto diffuso in Italia ed è più facile
che troviate impianti attrezzati per questa
attività in Trentino-Alto Adige, dove più
Sci di discesa forte è l’influsso d’oltralpe. Ad esempio,
Grazie a impianti di risalita avveniristici provate a Madonna di Campiglio (p83).
che collegano le stazioni a valle con i com-
prensori a monte con salti vertiginosi, le
Dolomiti offrono un ampio carosello di
possibilità per chi vuole divertirsi sugli sci:
i comprensori che fanno parte di Dolomiti
Snowtubing
Super Ski (come quello di Cortina e di San In Val Rendena (p83) ci sono piste in-
Martino di Castrozza, tra gli altri), il giro nevate adatte a essere discese con grosse
del Sellaronda, le piste dove vengono di- camere d’aria: adrenalina e divertimento
sputate gare della Coppa del Mondo come assicurati.
la Saslong della Val Gardena e la mitica
3Tre di Madonna di Campiglio, parte di un
circuito enorme (150 km di piste)…
35
Pianificare il viaggio
Viaggiare
con i bambini
Bambini e montagne scoscese può sembrare un binomio preoccu-
pante, ma non temete, il vostro non sarà un viaggio dal quale tornere-
te con i capelli bianchi. Al contrario, prati sconfinati e tante attività vi
faranno semmai ricredere e individuare nella montagna il luogo per-
fetto per le vacanze con i più piccoli. Le strutture ci sono, la sensibilità
nei confronti delle esigenze dei giovani viaggiatori pure. Dal contatto
con gli animali alle prime esperienze sulla neve fino agli sport, che fan-
no bene a tutti tanto più se sono divertenti, nessuno resterà deluso.
Must have
¨¨Passeggino da trekking (se non ne avete uno Rilassatevi...
potete noleggiarlo) e zaino portabimbi. La montagna non è certo un luogo senza
¨¨Burrocacao, crema idratante (l’alta quota insidie, ma basta innanzitutto fare atten-
inaridisce la pelle) e cerotto antiscottature zione – la prudenza dettata dalla logica è
che monitora gli effetti dei raggi UV. sufficiente – e considerare che i bambini
¨¨Cerotti per le vesciche.
spesso sono molto più disinvolti e svegli
dei grandi e che con il loro entusiasmo
¨¨Torcia rossa (gli animali non vedono il sapranno apprezzare anche le più ardue
rosso, quindi all’alba o al tramonto una torcia fatiche del trekking e le difficoltà dell’im-
rossa terrà a bada gli insetti e vi consentirà di parare a sciare. Ma soprattutto tenete a
avvistare la fauna selvatica). mente che i bambini devono praticare
¨¨Caricabatterie a energia solare (potremmo attività adatte alle loro capacità, e alla fine
dirvi per avere sempre il gps a disposizione, sarete voi invidiosi di quello che fanno.
ma lo sappiamo tutti che è per rifilargli il
cellulare quando i capricci raggiungono vette Fra gli animali...
inesplorabili).
¨¨Parco Faunistico di Spormaggiore (p76)
¨¨Custodia impermeabile per cellulari. Dove posso vedere l’orso, la volpe, la lince, il lupo,
¨¨Un libro sui dinosauri e uno sugli animali che il gufo reale, il gatto selvatico...? In montagna,
si possono avvistare nelle zone che visiterete. è ovvio, ma dove posso vederli tutti insieme? Al
¨¨Borraccia di quelle morbide con cannuccia Parco Faunistico di Spormaggiore, che ospita in
che spunta dallo zaino. cattività animali sottratti a chi non li teneva con le
giuste cure e con amore. Nella fattoria si possono
¨¨Moschettoni (magari non servono, ma i
fare esperienze dirette, per esempio nutrendo le
bambini li adorano).
caprette. Non immaginate quanta fame possano
avere.
¨¨Come gli inuit Mentre lassù in Alaska la
neve è una costante tutto l’anno, a Madonna
37
di Campiglio lo è solo per circa metà dell’anno, Chi ha detto che i musei
ma in quella metà si può far finta di essere inuit
e imparare ad andare in sleddog (p83), la sono noiosi?
slitta trainata dai bellissimi husky. Il ‘battesimo’ ¨¨MUSE (p60) Questo è un museo dove si può
dello sleddog è anche per i piccoli, con bravi e parlare a voce alta, toccare quasi tutto, fare mille
simpatici istruttori. esperienze... correre! (sempre facendo attenzione,
eh). Scoprite la foresta tropicale, ce n’è una vera
¨¨In sella Sono diversi i posti dove si può fare
¨¨Slittino e snowtubing Non pensate al bob, ¨¨Ve la sentite di percorrere 1 km, su rotaia, tra
quello con le due levette ai lati. Lo slittino in Alto salti, paraboliche, un giro a 360 gradi, cambi di
Adige e in Trentino è un’attività che gode di grande pendenza e curve mozzafiato? Allora andate a
rispetto e che è praticata anche dagli adulti. Se Predazzo alla slittovia Alpine Coaster Gar-
poi gli adulti vogliono spassarsela come i loro doné (p140), che sfreccia nei boschi di abeti.
figli, possono seguirli facendo snowtubing, ovvero
gettandosi per le piste con enormi camere d’aria.
39
Scoprire
le Dolomiti
Da qualsiasi punto le guardiate, le Dolomiti offrono
panorami incantevoli e scorci unici: alcune delle loro Sommario
montagne sono vere e proprie icone della verticalità e ¨¨Tradizioni popolari
i loro profili aguzzi sono conosciuti in tutto il mondo. ¨¨Sapori di montagna
La bellezza di questo territorio, però, non è fatta solo ¨¨Le star delle Dolomiti
di montagne: nelle valli che le percorrono troverete ¨¨Castelli
tradizioni popolari che vantano origini antichissime,
specialità gastronomiche uniche, castelli dal fascino
fiabesco. In alto Lago alpino ai piedi delle Tre
Cime di Lavaredo.
40
Tradizioni
Mercatini di Natale
La magia dei mercatini di Natale di
Bolzano (p112) attira ogni anno migliaia
di visitatori: dal venerdì che precede la
prima domenica d’Avvento all’Epifania,
qui potrete respirare un’atmosfera nata-
lizia unica. Se visto d’estate è così bello
da lasciarvi senza fiato, il Lago di Carezza
(p129) riuscirà a sorprendervi anche nel
periodo natalizio con i mercatini di Natale
allestiti lungo le sue sponde. A Trento
(p62) rivive la tradizione austriaca dei
mercatini di Natale, in una cornice fiabe-
sca, soprattutto con la neve.
Carnevale Asburgico
di Madonna di Campiglio
Una rievocazione dei fasti del periodo in
FOTOTECA AZIENDA PER IL TURISMO MADONNA DI CAMPIGLIO PINZOLO VAL RENDENA ©
Musei etnografici
Sono tanti i musei etnografici nelle
Dolomiti. Quello di San Michele all’Adige
(p66) è uno dei più importanti nel suo
genere e restituisce un quadro esaustivo
delle tradizioni e dell’economia agro-silvo-
pastorale dell’area.
Carnevali di montagna
Sono soprattutto la millenaria celebra-
zione della fine dell’inverno e delle sue
insidie. Ogni comunità festeggia a modo
proprio, ma con una matrice comune.
A Sauris (p330) burlesche maschere di
legno si riappropriano nottetempo del
bosco…
Se Desmonteghea
La più famosa è quella di Falcade (p268),
ma la festa per salutare il ritorno delle
mandrie dagli alpeggi estivi è una costante
in tutte le Dolomiti.
42
Sapori
Formaggi
Il Puzzone di Moena (p143) si chiama
così per l’odore forte che emana, ma
se passate dalla Val di Fiemme o dalla
Val di Fassa, non potete fare a meno
di assaggiare questo formaggio a pasta
morbida dal sapore deciso e gustoso. Lo
schiz (p240) è un formaggio fresco che
si frigge o cuoce alla piastra. Insieme al
pastin è il piatto più tipico del Bellunese.
Salumi e insaccati
Non esiste ristorante sulle Dolomiti che
1. Schiz e pastin 2. Formaggi del Trentino
non proponga qualche piatto a base di 3. Canederli allo speck 4. Un piatto di speck e formaggio
speck (p368) e, se volete portarvene a
casa qualche pezzo, le macellerie non
mancano. La Ciuiga del Banale (p92),
un salume fatto principalmente di rape
rosse, è la prova di come la fame aguzzi
l’ingegno. Le Dolomiti Friulane sono
selvagge anche nei sapori: se non ci cre-
dete provate la pitina (p312), un salume
non insaccato che contiene carni ovine e
selvaggina.
Piatti tipici
Con lo speck, con gli spinaci o con il
formaggio, in brodo o conditi con burro
fuso, i canederli sono una specialità imper-
dibile. Pur essendo un piatto povero, il cui
ingrediente principale è il pane raffermo,
questi grandi gnocchi sono un pasto im-
prescindibile, e scommettiamo che finita
la vacanza vi mancheranno. Non sono
molto grandi, ma serviti con burro e una
generosa spolverata di formaggio i casun-
ziei, ravioli a mezzaluna ripieni di patate
e rapa rossa, presenza costante nei menu
cadorini e ampezzani, sazieranno anche i
più affamati. Il frico è più di un piatto, è
la carta d’identità di una regione e di una
cultura, e un matrimonio da sogno tra
formaggio e patate.
43
Le star
Il Monte Pelmo
Per la sua inconfondibile forma qui lo
EMILIANO_BELTRANI / GETTY IMAGES / ISTOCKPHOTO ©
Castelli
BIGMIKEPHOTO / FOTOLIA ©
In un paesaggio da fiaba i castelli non
possono mancare e quelli che per molti
secoli hanno presidiato le Dolomiti non
vi deluderanno: le torri, i pizzi e i merletti
fanno eco alle guglie delle montagne che
li sovrastano in uno scenario da cartolina.
Castel Firmiano
Oltre ad avere una storia che inizia prima
dell’anno 1000, questo castello è ora la
sede principale dei sei Messner Mountain
Museum (p111).
Castello di Stenico
Se raggiungerete le Dolomiti di Brenta
da sud, a guardia dei monti incontrerete
il Castello di Stenico, che domina il pae-
saggio dal suo sperone di roccia (p91).
Castel Roncolo
Soprannominato ‘Il Maniero Illustrato’,
questo castello, costruito nel 1237, sorge in
un punto molto panoramico all’imbocco
della Val Sarentina (p111).
Castel Mareccio
In uno scenario da favola, immerso in un
vigneto di uve Lagrein, questo castello del
XIII secolo è stato ristrutturato negli anni
Ottanta e ospita congressi ed esposizioni
(p111).
Castello di Presule
È uno dei simboli di Fiè allo Sciliar: ospita
collezioni di quadri, di armi e di armature
(p116).
Castel Toblino
Si specchia sull’omonimo lago a sud-ovest
di Trento, creando un’immagine fiabesca e
idilliaca (p67).
Castello di Brunico
Dietro i muraglioni squadrati che dall’alto
controllano la città altoatesina è allestito il
Museo dei Popoli delle Montagne (p191).
47
LIANEM / FOTOLIA ©
La Valgrande di Comelico
© Lonely Planet Publications
On the
Road
Dolomiti
Puez-Odle/ Settentrionali
Sciliar-Catinaccio Puez-Geisler p176
e Latemar p153
p102
Marmolada
p280
Dolomiti
di Brenta
p50 Pelmo e Croda da Lago
p293
Pale di San Martino,
San Lucano,
Dolomiti Bellunesi
e Vette Feltrine
p230
Dolomiti di Brenta
Perché andare
TRENTO. . . . . . . . . . . . . . 54 Avamposto occidentale dell’arcipelago fossile delle Dolomiti,
distanziato dal resto delle sorelle geologiche di oltre 30 km
San Michele all’Adige. . 66
in linea d’aria, il gruppo di Brenta è selvaggio e maestoso,
VAL DI NON. . . . . . . . . . . 67 vedetta ideale sull’oceano che un passato lontano frangeva
Cles e dintorni. . . . . . . . 69 qui i suoi flutti. I boschi e i prati attraverso i quali si raggiun-
Tuenno e i castelli gono le cime erano un tempo il fondale di un mare tropicale,
della bassa Val di Non 72 popolato di pesci variopinti che ci si può ancora illudere di
Spormaggiore. . . . . . . . . 75 vedere in Dafne, Silene, Botton d’Oro e nei mille altri fiori
Malè . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 dai colori sgargianti e dai profumi pronunciati che danzano
al vento. Il massiccio è vasto, maestoso e comprende alcuni
Dimaro. . . . . . . . . . . . . . . 78
fra i sentieri e le vie ferrate più belli del mondo, un lago
VAL RENDENA. . . . . . . . 79 prezioso proprio nel mezzo, una celebre stazione sciistica che
Madonna di Campiglio attira villeggianti da tutta Europa ed è uno dei centri della
e dintorni. . . . . . . . . . . . 80 ‘movida’ natalizia. Sul suo lato occidentale sorgono chiese
Strembo. . . . . . . . . . . . . . 87 dipinte con aguzzi campanili, mentre quello orientale è pre-
Porte di Rendena . . . . . 88 sidiato da una miriade di castelli medievali e rinascimentali,
ognuno diverso dall’altro. Trento, poco distante dalle pendici
Tione di Trento . . . . . . . . 91
delle Dolomiti di Brenta, è infine una pregevole città d’arte,
Molveno. . . . . . . . . . . . . . 92 brulicante di giorno e di sera, colma di osterie e birrerie e
sede di un importante festival cinematografico incentrato
sul tema della montagna.
Il meglio –
Ristoranti Quando andare
¨¨Forst (p63) D’inverno le stazioni sciistiche offrono una rete di piste
¨¨Il Libertino (p63) e impianti enorme, in grado di appassionare ogni tipo di
¨¨Osteria Palazan (p71)
amante della neve, e beneficiano di strutture turistiche di
primo livello. D’estate una parte di esse si riconverte e, assie-
¨¨Magnabò (p86) me ai rifugi in quota, accoglie i tanti camminatori, scalatori
e trekker appassionati delle vette di qui, fra le più belle sul
piano paesaggistico, quando i fiori colorano le valli e le pareti
Il meglio – Hotel abbagliano con il loro candido splendore.
¨¨Hotel America (p63)
¨¨Prà della Casa (p84)
¨¨Garnì Lilly (p92)
¨¨Camping Spiaggia (p93)
Storia geologica DA NON PERDERE 51
Nel lembo più occidentale delle Dolomiti UNESCO le catte- Sul versante ovest delle
drali di pietra delle Dolomiti di Brenta sono il regno delle Dolomiti di Brenta, la più
rocce carbonatiche, che strato dopo strato hanno costruito importante testimonian-
montagne e che sono state erose e modellate a formare, ora, za dell’operato dei Ba-
un blocco isolato di dolomie e calcari, intagliato da valli schenis è la Chiesa di
profonde e circondato da splendidi boschi. San Vigilio a Pinzolo,
La storia geologica raccontata dalle rocce va dal Triassico adorna di una celebre
al Cretacico e, peculiarità della regione, documenta le fasi Danza macabra. L’altro
dell’apertura del bacino lombardo e la definizione del bordo versante è un’enciclope-
della piattaforma di Trento, tra la fine del Triassico e l’inizio dia di castelli, tutti diver-
del Giurassico (210-190 milioni di anni fa). Le rocce più anti- si. Non perdete Castel
che che affiorano nelle Dolomiti di Brenta sono del Triassico Thun a Vigo di Ton.
inferiore e documentano condizioni di mare poco profondo
(Formazione di Werfen) a cui seguì una fase di emersione,
registrata da conglomerati dell’Anisico. La subsidenza
continua portò alla deposizione di una successione di rocce
dolomitiche legate all’esistenza, dall’Anisico al Ladinico, di
Siti utili
una grande isola carbonatica e di alcune aree di mare più ¨¨www.dolomitiunesco.info
profondo. Durante la maggior parte del Carnico la scarsa ¨¨www.pnab.it
subsidenza mantenne larga parte dell’area emersa, e solo
¨¨www.dolomitidibrenta
localmente sono documentati sedimenti carbonatici di mare
trek.it
basso. Attorno a 232 milioni di anni fa riprese in tutta l’area la
sedimentazione di mare poco profondo, come è testimoniato ¨¨www.dolomitidibrenta.it
dalla potentissima successione di rocce fittamente stratificate
della Dolomia Principale, che è probabilmente la formazione
rocciosa più tipica di questo territorio. Alla fine del Triassico CURIOSITÀ
la grande piana tidale della Dolomia Principale cominciò a
rompersi a causa dell’apertura a occidente di un nuovo oce- Il Rifugio Tuckett-
ano, e l’area cominciò ad approfondirsi, come si ricostruisce Sella… sono due. Il Sella
dai calcari ricchi di megalodonti e altri bivalvi del Calcare (intitolato al fondatore
di Zu. Nel Giurassico si impostò una successione abbastanza del CAI) è l’edificio
diversificata di sedimenti di piattaforma carbonatica (Grup- orientale e fu costruito
po dei Calcari Grigi) che documenta una subsidenza diversa dagli alpinisti italiani del-
tra le varie aree di piattaforma a testimonianza delle fasi la SAT nel 1905. L’anno
iniziali del rifting. Un approfondimento repentino dell’area successivo il Club Alpino
è mostrato dalle sabbie encrinitiche e con fossili di mare più Austro-Tedesco costruì
profondo dell’Oolite di San Vigilio, mentre l’annegamento l’altro intitolandolo
definitivo della piattaforma è indicato dalla deposizione dei all’alpinista britannico
calcari pelagici del Rosso Ammonitico Veronese a cui segui- Francis Fox Tuckett, che
ranno, all’inizio del Cretacico, la deposizione della Maiolica nell’Ottocento era stato
e delle altre formazioni di mare profondo (Scaglia Rossa). il primissimo a conqui-
Oltre la straordinaria geologia mostrata dalla successione stare la quota.
sedimentaria, quest’area è contraddistinta da una sorpren-
dente morfologia, data dalla combinazione tra la prevalente
stratificazione orizzontale di rocce con diversa resistenza
all’erosione e il sistema di faglie e fratture che hanno deter-
minato le zone dove meglio hanno agito i processi esogeni.
La geomorfologia è anche molto varia, le forme glaciali
sono molto diffuse, così come quelle legate ai depositi di
versante e ai processi dovuti all’acqua. In questi terreni
carbonatici sono poi ubiquitarie le forme carsiche, sia
superficiali sia sotterranee. Il risultato è un susseguirsi di
torrioni, pinnacoli e creste, pareti e ghiaioni che fanno di
queste montagne un paradiso per l’alpinismo e un’icona del
paesaggio dolomitico.
Il meglio delle Cima Zoccolo R
Dolomiti di (2561 m)
Brenta Rabbi
R
Cima
1 Trento (p54) Tremenesca Cima
delle Mandrie
non ha nulla da (2882 m)
R (2583 m)
invidiare alle più note
colleghe italiane. Peio Cima VallettaR Cald
R
(2857 m)
2 Un’immersione Cima
nelle birrerie Mezzana
(2845 m) Malè
trentine (p63).
Monclassico
3 Madonna di R
Campiglio (p80), Cima R Cima Boai Mezzana Dimaro
(2685 m)
patria dello sci e della Forzellina
R (2829 m) Marilleva
movida natalizia. Monte
Redival
4 La Chiesa di San (2973 m)
Vigilio a Pinzolo
(p85) vi farà venire Sasso RossoR R
Monte (2645 m)
voglia di vedere tutte Nambino R Cima
le opere della dinastia (2678 m) (267
Cima
dei pittori Baschenis. Scarpaco
Cima R
Giner
(3252 m)
5 Provate le R
(2957 m)
Madonna
Bocchette Centrali Cima R
di Campiglio Pietra
Presanella Grande R
(p82), una delle vie (3558 m) (2935 m)
ferrate più belle del R
R
Rifugio Santa
mondo. Monte
Tuckett- (2
Gabbiolo
÷ Sella
6 Il Lago di Tovel (3458 m)
Parco Naturale Canyoning R Cima
(p74) è una goccia Adamello in Vallesinella (299
di luce nel cuore della Brenta
Bocc
montagna. Canyoning Rifugio
in Val Brenta Alimonta
7 La Val di Non è Crozzon di Brenta R
Chiesa Pinzolo (3130 m) RCima Tosa
una distesa infinita di
Crozzon di Lares di San Vigilio Cima d’Ambiez R (3173 m)
meleti e castelli: non R
(3354 m) (3102 m)
Caderzone
perdete Castel Thun R Terme Cima di Vallon R Rifugio
(p76). (2969 m) Agostini
Corno di R
Cavento R
8Il Santuario (3402 m)
Cima
degli Obici
Strembo Corno
di Senaso
di San Romedio R
(2802 m) (2778 m)
(p70) vi lascerà a Care Alto Spiazzo R
bocca aperta. (3462 m)
Castello
Pelugo dei Camosci
9 Il Lago di (2538 m)
Molveno (p92) San
Do
è stato insignito del Porte di
titolo di ‘lago più bello
R
Rendena
Cop di Villa
d’Italia’. Breguzzo Stenico Banale
(3001 m) Ragoli
a Scoprite rifugi Tione di Trento
meravigliosi e carichi
Ponte Arche
di storia, come R
il Tuckett-Sella Cima
Valbona
(p81), oppure (2889 m) Fiavè
dove si mangia alla
grande, come il Roncone R
Rifugio Alimonta Monte
(p81). Altissimo
(2136 m) Ballino
b La Vallesinella R
Dosso Dro
e la Val Brenta sono della Torta
il luogo dove fare (2156 m)
tra
nde R Salorno - Salurn
m) Sover
Spormaggiore
Cima
ugio Santa Maria R
kett- (2678 m) Mezzocorona
lla
R Cima Falkner
San Michele Segonzano
(2990 m) Cavedago all’Adige
Faedo
Bocchette Centrali
Bedollo
Andalo Sevignano
ma Tosa
73 m) Lisignago
Molveno Dosso
Lavis di Costalta
(1955 m)
i R Palù del
Lago
di Molveno Fornace Baselga di Pinè Fersina
La Brada
(1583 m)
R
Frassilongo
Vezzano
San Lorenzo Sopramonte
Dorsino Pergine Canezza
Padergnone Trento Valsugana
Villa Birrerie
nale
Calavino
che R Lago di Novaledo
Lasino Monte Caldonazzo Lago di
Palon Vigolo Levico
(2098 m) Mattarello Vattaro
Lago di Levico
Cavedine Terme
Cavedine
Caldonazzo
Aldeno
Drena Vigo
Dro e 00 10 miglia
20 km
Besenello Giónghi
Volano Folgaria
Villa
Lagarina
54
TRENTO ad aver indotto i romani a darle il nome di
POP. 117.185 / ALT. 194 M
Tridentum, o almeno questo è ciò che tra-
Immaginate di essere alti pochi millimetri e mandano gli storici latini. Il nome parrebbe
di essere stati rinchiusi per qualche motivo infatti più antico e risalente alla primissima
in una palla di vetro, di quelle con la neve origine della città, fondata da popolazioni
dentro, un souvenir. La sensazione che resti- retiche con il nome di Trent. Anche in que-
tuisce Trento è proprio questa, soprattutto sto caso, comunque, il riferimento sarebbe
Dolomiti di Brenta T rento
quando nevica. Quella di essere dentro una al numero tre, precisamente ai tre rami
palla di vetro e di muoversi in uno spazio dell’Adige che all’epoca scorrevano a fondo-
limitato ma esteticamente perfetto, quasi valle. I romani giunsero qui nel I secolo a.C.,
stucchevole, in un brulicare di vita discreto stabilendo prima un accampamento e poi,
ma incessante. La città è infatti al centro di nel giro di pochi decenni, un municipium.
una conca contornata di rilievi che stanno Le operazioni militari lungo l’arco alpino
proprio a ridosso dei suoi confini e che le che l’impero romano condusse nel periodo
fanno da sfondo incombente, come una finta di Augusto fecero crescere l’importanza
scenografia. strategica ed economica dell’insediamento.
Poco turistica, sebbene scrigno di nu- Trento ottenne infrastrutture, teatri, terme
merosi capolavori d’arte e storia, Trento e una cinta muraria in connessione con il
si stende leggermente allungata da nord a fiume. Divenne quindi una città di medio
sud lambendo la sponda sinistra dell’Adige, rango e mantenne questa condizione anche
ed è circondata da tre colli: a ovest il Doss dopo la caduta dell’impero nel V secolo
Trento, a est il Doss di Sant’Agata e a sud-est d.C. Nel frattempo, nel IV secolo era stata
il Doss di San Rocco. Subito dietro si elevano istituita la cattedra vescovile e già a partire
il Monte Bondone a occidente e i rilievi più dal primo vescovo conosciuto, di nome Gio-
modesti del Monte Calisio e della Marzola a vino, la carica ebbe anche funzioni politiche
oriente, fra i quali si insinua la Valsugana. e militari, facendo fronte alle incursioni di
Soprattutto, su questo versante, Trento è goti, longobardi e franchi nel VI e VII secolo,
racchiusa dall’abbraccio del Castello del senza riuscire peraltro a evitare periodiche
Buonconsiglio, dal quale si dipartivano due conquiste. Se non altro, però, i vescovi cerca-
bracci di mura, in parte ancora visibili, che rono di mediare fra tutti i popoli interessati
circondavano la città fino al corso dell’Adige. al dominio sulla città. Il vescovo Agnello
Quest’ultimo infatti, fino al 1858 scorreva (577-91) promosse la pace tra longobardi
in un letto posto decisamente più a oriente e franchi, adoperandosi per il rilascio dei
(p60) e oggi interrato sotto le vie Manzoni, prigionieri di guerra, soprattutto longobardi.
Torre Verde e Torre Vanga. In seguito, la dominazione di questi ultimi si
rafforzò e fu creato un ducato con capitale a
Storia Trento e un’area di influenza, il Tridentinum
Territorium, che si estendeva fino a sud di
Sono i tre colli, o dossi, che circondano la Merano, compresa l’attuale città di Bolzano.
città e assomigliano nella forma a dei denti Erano le basi dello stato territoriale di Trento,
che, definitivamente inglobato nel 982 nel
Sacro Romano Impero, ottenne all’interno
TUTTO IN TASCA
di questo un grado di autonomia elevato,
Con la tessera Museum Pass, che si con la creazione nel 1027 del principato
può acquistare alla cifra di €22 in tutti vescovile di Trento governato dai vescovi e
i musei, nelle Aziende per il Turismo federato con la più settentrionale Contea
di Trento e Rovereto oppure online al del Tirolo. Il dominio dei vescovi continuò
sito www.museumpass.it, è possibile fino all’epoca napoleonica, interrotto sola-
avere accesso a tutti i musei e ai ca- mente dalla rivolta dei cittadini guidati da
stelli di Trento e Rovereto del sistema Rodolfo Belenzani contro il vescovo Giorgio
Museum Pass, saltare le code e usare di Liechtenstein nel 1407. Pur essendo una
illimitatamente tutti i trasporti pubblici, città di dimensioni e popolazione limitate,
urbani, extraurbani e le tratte ferroviarie Trento fu importantissima per aver ospita-
in Trentino per 48 ore. Il pass è inoltre to, fra il 1545 e il 1563, il concilio (p338)
estensibile gratuitamente fino a tre mesi che definì i principi della Controriforma
e si può trasformare in Family, allargan- come risposta all’ondata destabilizzante
do i vantaggi anche ai figli minori. della Riforma protestante. Proprio in virtù
di questa centralità religiosa, che all’epoca
55
significava anche politica, il XVI secolo fu funzione insolita, quella cioè di asciugatoio
uno dei periodi di maggior splendore per il di panni e biancheria (non era poi così raro
capoluogo trentino. I cardinali Bernardo Cles che nel Medioevo le piazze avessero anche
e Cristoforo Madruzzo, a capo del principato, impieghi di ordine pratico): la striscia di la-
misero mano all’impianto urbanistico di stroni di pietra rosa che attraversa il selciato
Trento secondo i principi rinascimentali, partendo circa a metà del Palazzo Pretorio e
ristrutturando ed edificando nuovi edifici e correndo parallela al fianco del Duomo segna
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58
sulla sommità del campanile, di sapore alpi- Tra le numerose opere qui custodite
no e austriaco. ricordiamo la venerata statua lignea della
Il lato sud, invece, si affaccia su una specie Madonna Addolorata, alcuni altari di pre-
di larga via che in realtà è una piazza, dedi- gevole fattura, una serie di tele del pittore
cata all’architetto della cattedrale. È molto bavarese Carlo Loth, la scultura romanica
più sobrio, ma nasconde una curiosità: le (attribuita ad Adamo d’Arogno) chiamata
tre figure che reggono assieme a un leone il Madonna degli Annegati, ai cui piedi si
Dolomiti di Brenta T rento
protiro, a lato della piccola absidiola, sareb- ponevano i corpi delle persone che trova-
bero infatti i figli di D’Arogno. vano la morte nelle acque dell’Adige o nelle
La zona absidale a est è caratterizzata rogge, e i monumenti funebri di numerose
da una miriade di colonnine, gallerie, pila- personalità politiche e religiose. Al termine
strini e finestre strombate e dal cosiddetto della navata sinistra, quella settentrionale,
Campanile di San Romedio, così chiamato si trova la lastra funeraria di Bernardo Cles,
perché, secondo la tradizione, alla morte principe-vescovo di Trento nel 1500. Nella
del santo la campanella si sarebbe messa a navata meridionale si apre invece la barocca
suonare da sola. Cappella Alberti (dal nome dell’architetto
¨¨Interno che la costruì nel 1682), che custodisce il
L’interno è a tre navate, con transetto e un grande crocifisso di Sixtus Frey davanti al
ampio presbiterio chiuso da una grande quale, il 4 dicembre 1563, furono promulgati
abside e due più piccole ai lati. Molto affa- i decreti del Concilio di Trento (p338). Un
scinante è il contrasto che nasce tra lo stile baldacchino barocco fatto erigere a metà
romanico e l’altezza delle volte che richiama Settecento, a scioglimento del voto fatto
le cattedrali gotiche. Due scale rampanti, dalla cittadinanza durante l’assedio francese
ricavate nelle pareti laterali, salgono in del 1703, copre l’altare maggiore, all’interno
direzione opposta rispetto all’altare fino alle del quale si trova l’urna con le reliquie di
due torri campanarie. san Vigilio.
¨¨Basilica paleocristiana
DESTINAZIONI INSOLITE La precedente basilica paleocristiana
(% 0461 23 44 19; www.museodiocesanotridentino
TRENTO SOTTERRANEA .it; cumulativo con Museo Diocesano/ingresso
singolo €5/1,50; h 10-12 e 14.30-17.30 lun-sab) era
Tracce dell’antica Tridentum romana cimiteriale e custodiva la sepoltura di san
esistono ancora nel sottosuolo trentino. Vigilio, terzo vescovo e patrono di Trento. Il
Dello splendidum municipium, come lo santo fu deposto a fianco di altri tre martiri,
definì l’imperatore Claudio nel 46 d.C., i santi Sisinio, Martirio e Alessandro, uccisi
si possono ancora vedere 1700 mq di in Val di Non il 29 maggio 397.
edifici pubblici e privati nel SASS – La struttura divenne chiesa cattedrale
Spazio Archeologico Sotterraneo tra il IX e il X secolo, quando nelle sue
(cartina p56; accesso da Piazza Cesare immediate vicinanze fu trasferito il palazzo
Battisti; interi/ridotti €2,50/1,50; h 9-13 e vescovile, e fino a pochi decenni prima della
14-17.30 mar-dom ott-mag, 9.30-13 e 14-18 sua ‘sostituzione’ con l’attuale Duomo subì
mar-dom giu-set), un intero quartiere ampliamenti e modifiche. Una passeggiata
venuto alla luce con i restauri di Palaz- in questa che di fatto è un’area archeologica
zo Lodron (cartina p56; Piazza Lodron conduce a tombe ancora visibili sulla pavi-
31; h 10-12 e 14.30-16.30 mer-ven) F, mentazione, che in parte è a mosaico, con
e soprattutto la Porta Venonensis lastre tombali finemente decorate. Al centro
(cartina p56; Museo Diocesano, Piazza dell’aula si trova l’Arca di San Vigilio (XI-XII
Duomo; h 9.30-12.30 e 14-17.30 mer-lun secolo), il particolare monumento funebre
ott-mag, 9.30-12.30 e 14.30-18 mer-lun che accoglieva le spoglie del patrono, oggi
giu-set) F, il monumentale ingresso conservate nell’altare del Duomo.
alla città per chi proveniva da sud: una
splendida porta a due fornici, fiancheg- Palazzo Pretorio
giata da torri poligonali in laterizio. Oltre e Museo Diocesano Tridentino MUSEO
a queste rilevanze archeologiche è an- (cartina p56; Piazza Duomo 18) Tra gli edifici
che possibile visitare la basilica paleo che delimitano lo spazio di Piazza Duomo, il
cristiana sotto il Duomo (p56). Per Palazzo Pretorio occupa il lato orientale ed è
informazioni: % 0461 23 44 19. facilmente riconoscibile per l’alta Torre Civi-
ca (XI secolo) che svetta all’angolo sinistro
59
e per la sommità merlata che gli conferisce Via Belenzani VIA
un aspetto del tutto medievale; aspetto che (cartina p56) La larga via che esce da Piazza
l’edificio ha recuperato dopo un restauro Duomo verso nord a sinistra delle Case Ca-
del 1963, che ha eliminato tutte le aggiunte zuffi Rella è il segno più marcato del governo
barocche e manieriste. Il palazzo, voluto da del cardinale Bernardo Cles, principe-vescovo
Federico Vanga, principe-vescovo di Trento di Trento nel XV secolo. La strada, che un
nel 1200, da residenza signorile divenne sede tempo si chiamava Via Larga, fu inclusa da
mentre da quella meridionale si accede 1210. Questa alta torre svolgeva funzioni di
nuovamente a una delle parti più antiche controllo del ponte sull’Adige e consentiva di
del castello. Un lungo camminamento vi avvistare eventuali pericoli in tempo utile a
porterà a Torre Aquila (visita guidata ogni 45 far rifugiare la popolazione sul Doss Trento,
min; ingresso con o senza audioguida €2), al cui lo sperone di roccia oltre il fiume sul quale
interno si trova un imperdibile Ciclo dei oggi sorge il Mausoleo a Cesare Battisti.
mesi: una serie di affreschi, capolavoro del
gotico internazionale e allo stesso tempo oMUSE – Museo delle Scienze
testimonianza storica di altissimo valore, di Trento MUSEO
che rappresenta con minuzia di particolari i (cartina p56; % 0461 27 03 11; www.muse.it;
lavori e gli svaghi delle varie fasce sociali nel Corso del Lavoro e della Scienza 3; interi/ridotti
XIV secolo. Il retro del complesso, infine, è €10/8; h 10-18 mar-ven, 10-19 sab e dom) Un
detto la Fossa dei Martiri e va ricordato come museo dove è permesso parlare a voce alta,
il luogo dove fu giustiziato Cesare Battisti. toccare, giocare, fare esperienze sensoriali e
cimentarsi in esperimenti di fisica e chimica,
Torre Verde TORRE
e soprattutto imparare tutto sulla storia della
(cartina p56; Via Alessandro Manzoni 5) La vita, dell’evoluzione e del meraviglioso am-
Torre Verde, così detta per gli embrici verde biente che lo circonda, ovvero le montagne,
smeraldo che ne ricoprono il tetto, era un in particolar modo le Dolomiti. Questo è il
tempo collegata al Castello del Buonconsi- MUSE, il Museo delle Scienze, all’avanguar-
glio da un braccio di mura. Come la Torre dia per interattività, capacità di presentare
Vanga (v. oltre), questa fortificazione affac- argomenti complessi in maniera semplice e
ciava direttamente sull’Adige, prima che il immediata, e originalità degli allestimenti.
corso del fiume fosse deviato più a ovest (v. C’è da perdere il fiato appena entrati, quando
lettura p60), e oggi conserva un fascino si alza lo sguardo e si vedono decine e decine
indiscutibile, conferitole soprattutto dalle di scheletri, animali impagliati e riproduzioni
forme irregolari. La pianta semicilidrica e il che sembrano pronte a volare sopra la nostra
cono del tetto richiamano scenari fiabeschi. testa, quando ci si ritrova circondati da mac-
Una piccola curiosità: la torre compare fra chine e modelli anche giganteschi con i quali
gli elementi che il famoso incisore tedesco sperimentare le leggi della fisica, quando si
Albrecht Dürer volle evidenziare in una varcano porte stagne che ci catapultano nel
veduta di Trento del 1490. cuore di una vera foresta tropicale. Il MUSE
è proprio grande: per una visita completa,
è il caso che consideriate di investirci più o
UN ‘NUOVO CORSO’ meno un’intera mattinata. L’esposizione è
divisa su sei piani, dal -1 dove si trova la serra
L’Adige, secondo fiume più lungo d’Ita- tropicale al piano 0 intitolato La scoperta
lia, fino a metà Ottocento passava nel inizia dai sensi (è qui che potrete fare decine
centro della città di Trento, lambendo di esperimenti in prima persona), per poi
mura e torri medievali, come la Torre procedere con il piano dedicato all’evolu-
Verde, con effetti scenografici idillici, zione delle forme di vita e finire con quello
a detta degli osservatori dell’epoca. dedicato agli ambienti dove la vita stenta ad
Nel 1858 si decise di deviarne il corso affermarsi, ossia le alte vette. Il piano +2 è
spostandolo più a ovest e rendendolo interamente riservato alle Dolomiti e alla loro
più rettilineo. Il fiume, infatti, attraver- lunga storia geologica.
sava la città disegnando un’ansa che
esponeva l’abitato al pericolo di terribili ¨¨La lunga storia delle Dolomiti
inondazioni. Se volete ripercorrere l’an- Le Alpi, e in particolare le Dolomiti, pre-
tico corso del fiume, passeggiate nelle sentano caratteristiche geomorfologiche
vie Manzoni, Torre Verde e Torre Vanga. uniche al mondo, che si manifestano in un
paesaggio spettacolare. Nel 2009, la dichia-
61
SIMONINO
La storia del piccolo Simonino è in parte terribilmente vera e in parte terribilmente
falsa. No, non è un indovinello. Cominciamo dal principio. Simonino nacque a Trento nel
1472 e a due anni e mezzo, il Giovedì Santo del 1475, scomparve. Fu ritrovato morto la
domenica di Pasqua in una delle tante rogge (corsi d’acqua) che attraversavano Trento
a quell’epoca. Esattamente fu ritrovato nella zona dove oggi sorge Piazza della Mostra
anche uno dei pochi in centro dove ascoltare nuovi viaggi. La Viaggeria è davvero una
un po’ di musica dal vivo o DJ set, bevendo libreria di viaggi, non ‘anche’ di viaggi. Ed è
un drink e ballando. Tavolini bassi, divanetti pure grande: due sale di mappe, guide, reso-
e, oltre le vetrate, un grande spazio all’aperto conti, diari, reportage per ogni destinazione
splendido in primavera ed estate. conosciuta. Cercate qui la Lonely Planet per
Café de la Paix BISTRÒ il vostro prossimo viaggio: ce l’hanno.
(cartina p56; % 0461 98 25 20; Passaggio Teatro Alternativa GIOCATTOLI
Osele 6; h 11-24 lun-sab) Sotto i portici, non (cartina p56; % 0461 98 60 75; Via San Vigilio 23;
lontano dal Castello del Buonconsiglio, h 14.30-19 lun, 9-19 mar-sab) Non è solo l’ampia
questo bistrò con luci soffuse e piccoli tavo- scelta di giocattoli in legno, giochi d’ingegno,
lini da caffè parigino è un riferimento nella baby strumenti musicali, pupazzi in fibre
notte dei 30-40enni. Speriamo che in futuro naturali a fare di questo negozio un ‘signor’
riprendano i concerti dal vivo, ma comunque negozio di giocattoli. È anche la competenza
la selezione musicale è buona. di chi ci lavora che saprà orientarvi nelle
Line Cafè BAR scelte in base all’età e agli interessi dei piccoli
(cartina p56; % 338 202 10 69; Via Verdi 75; destinatari dei vostri regali.
h 7.30-24 lun-sab) Seduti ai tavolini all’aperto
La Seggiolina Blu LIBRERIA
si può osservare da vicino la facciata del (cartina p56; % 344 099 32 05; laseggiolinablu
Duomo, magari bevendo un gin tonic. Il bar .com; Via Manzoni 51; h 15-19 lun, 9-12.30 e 15-
è frequentato in maniera intergenerazio- 19 mar, mer, ven e sab, 9-19 gio) Bella libreria
nale e all’interno la musica è forse un po’ dedicata ai piccoli lettori. Elena e Soledad
troppo alta. non si limitano a venderli, i libri: li hanno
Plan FOOD BAR letti o almeno sfogliati tutti, e vi sapranno
(cartina p56; % 0461 174 04 00; www.plantrento aiutare nelle scelte grazie al loro profondo
.com; Largo Carducci 38; h 7.30-15 e 17-24 lun-ven, ed evidente amore per i bambini.
7.30-24 sab) Affollatissimo il venerdì e il sa- 100-one ABBIGLIAMENTO E OUTDOOR
bato sera, anche perché serve ottimi panini (cartina p56; % 0461 26 02 09; www.100-one
e patate fritte. Ma non temete, il servizio è .it; Via Suffragio,43; h 10-13 e 15-19 lun-ven, 10-13 e
attento e rapido. 16-19 sab e dom) Decisamente giovane e alla
moda la proposta di abbigliamento del 100-
3 Divertimenti one, Centone come dicono i clienti habitué,
L’Arsenale CIRCOLO ARCI impeccabili nel loro abbinare stile e attività
(cartina p56; % 320 842 49 10; www.arcireal.it/ outdoor. Ha altre sedi a Rovereto (% 0464 43
circolo/larsenale/; Via degli Orbi, 4; h 21-1 mar-sab) 69 36; Corso Bettini 51) e a Malcesine (% 045 657
Accogliente locale in un seminterrato con 07 34; Via Gardesana 270).
volte di pietra, mobili di recupero e tanti
cuscini. Si tratta di un circolo Arci frequen- Aquila Basket Store AQUILA BASKET
tato da universitari che propone musica dal (cartina p56; % 0461 93 10 35; www.aquilabasket
vivo di artisti locali; c’è anche una ludoteca. .it; Piazzetta Lunelli 10; h 9-12 e 16-19 lun-sab) Ab-
bigliamento ufficiale della squadra di basket
La Corte CIRCOLO Aquila Trento, nata nel 1995 dalla fusione di
(cartina p56; % 0461 98 37 40; Via degli Orbi due precedenti società sportive e giunta in
5/a; h 11-15 e 18-2 lun-sab) Il bianco domina in serie A nel 2014. Una fede per gli amanti della
questo circolo che più che altro è un locale pallacanestro trentini.
dove si serve e si vende da bere, in una zona
frequentata da giovani e giovanissimi. Sportler Alpin ABBIGLIAMENTO OUTDOOR
(cartina p56; % 0461 26 04 86; Piazza Cesare
Battisti 28; h 15-19 lun, mar-sab 9.30-13 e 15-19, dom
in inverno 9.30-13 e 15-19) Il negozio più grande
65
(sei piani) del Trentino per le attrezzature consueti spazi delimitati da linee blu. I parcheggi
outdoor. entro le linee blu sono gestiti da Trentino Mobili-
tà (% 0461 43 31 24; www.trentinomobilita.it; Via
Brennero 98; parte centrale della città storica/pri-
88 Informazioni ma corona centrale €1,80/1,50; h parte centrale
ACCESSI A INTERNET 8-19.30 lun-ven, 8-14 sab, prima corona 8.15-12.45
A Trento la rete Freeluna (www.freeluna.it) copre e 14.45-17 lun-gio, 8.15-12.30 ven). Ci sono inoltre
le piazze e numerose vie, e inoltre è adottata da tre possibilità di parcheggio in struttura gestite da
Michele all’Adige (€1,10, 6 min, 9 corse tra le 6.42 Fra meleti a perdita d’occhio spuntano
e le 18.50). castelli di ogni forma e tipo, che a tratti
sembrano galleggiare sulla chioma dei
bassi e tortuosi alberelli formando una rete
di comunicazione e di scambio che nelle
VAL DI NON epoche passate ha determinato il tessuto
Legata indissolubilmente alla fama delle sue sociale dell’area.
mele, che, coltivate in appezzamenti gigante- Storicamente, demograficamente e ammi-
schi, da qui raggiungono tutta l’Italia, la Val nistrativamente il centro abitato principale
di Non è un’ampia landa, quasi un altopiano, della vallata è Cles, che sorge sulla sponda
solcata dal torrente Noce fra le Dolomiti di ovest del lago artificiale di Santa Giustina.
Brenta a ovest e i Monti d’Anaunia a est. L’importanza della vallata, sulla via del
Anaunia è anche il termine con il quale anti- Passo del Brennero, era ben chiara già ai
camente ci si riferiva a quest’area e anaunico, romani, che infatti concessero al popolo degli
o nonès (nonese), è il dialetto romanzo che si anauni la cittadinanza nel 46 d.C.; ma è nel
parla qui, una variante del ladino dolomitico, Medioevo che la regione acquisì importanza
di origini antichissime. all’interno del principato vescovile di Trento.
68
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Trento, Val di zona 1
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(1896 m) Lover Castel Belasi R Cima Monticello
(1856 m) Roverè
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Mezzolombardo
Monte Fibion R Croz del Re
(2505 m) San Michele
(2664 m) all'Adige
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(1509 m)
R Cima della Gaiarda Cavedago
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Cima Sorni
di Vallazza R PizGalin
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(2803 m)
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(2441 m) Fai della
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(2442 m) Lago
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I PONTI DI SANTA GIUSTINA (% 0463 434 12; Località Casalini, Sanzeno; interi/
ridotti 3,50/2,50; h 10-13 e 14-18 mar-dom giu-set,
Dove sorge la diga che contiene le ac- 14-18 sab e dom set-ott e marzo-giu) A Sanzeno,
que del Lago di Santa Giustina si erge sulla sponda opposta del Lago di Santa Giu-
il Ponte di Santa Giustina, una costru- stina, si trova questo museo che è anche un
zione ardita, lunga 528 m e alta 144, centro di studi sulla storia della Val di Non.
Dolomiti di Brenta C les e dintorni
sommergere l’antico Ponte Alto che (Località Teio, Coredo) Il muro di cinta merlato, il
collegava due versanti di una profondis- ponticello di legno che dà accesso al castello,
sima forra. Nel 1276 su questo ponte si i tetti ricoperti dalle cosiddette ‘scandole’
incontrarono Enrico II vescovo di Trento (tegole in legno di larice) e la suggestiva Torre
e Mainardo II conte del Tirolo, siglando della Pece sembrano proprio usciti da una
la pace fra le due entità di potere. canzone cavalleresca, e, dal momento che
si tratta di una residenza privata e quindi
non visitabile, sono anche gli unici motivi
basso che fa angolo con Piazza Sieli. Notevoli di interesse di questo edificio. Detto anche
anche altri edifici, ben più larghi alla base che Castel Bragherio dal nome del suo primo
in cima, dall’aria in un certo senso fiabesca. proprietario, un feudatario del XIII secolo,
Camminate fino al capitello con la statua di il maniero si sviluppò attorno a un mastio
centrale che serviva a controllare la strada
sant’Antonio da Padova, in Rione Spinazzeda,
che conduceva a Coredo. Fu poi acquistato
che sorge dove la comunità di Cles costruì un
dalla famiglia Thun (v. lettura p76) e len-
convento nella speranza di essere liberata
tamente ampliato nel corso di 400 anni, fino
dalla peste del 1630. Nel corso della passeg-
a divenire una delle residenze castellane più
giata noterete i portoni tipici di qui, con archi
eleganti di tutta la Val di Non.
a tutto sesto riquadrati e sfere di marmo a
decorare i due pilastri montanti. Ve ne sono
ai civici 82 e 76. Di fronte a quest’ultimo si
2 Attività
TUTTO L’ANNO
trova una fontana, la cui tipologia è diffusa
Escursioni a piedi
in tutto il Trentino.
oSantuario
Castel Cles CASTELLO di San Romedio ESCURSIONI A PIEDI
(% 0463 83 01 33; Via del Castello) Circondato Se avete l’auto, parcheggiatela di fronte
da frutteti, sulla riva delle acque del Lago all’edificio che ospita il Museo Retico, a nord
di Santa Giustina, sorge il maestoso Castel dell’abitato di Sanzeno. Oltre la statale, una
Cles, fondato nel XII secolo ma ampliato e passerella in legno segna l’inizio del percorso,
arricchito secondo lo stile rinascimentale da che inizialmente attraversa un tratto di dolce
Bernardo Clesio nel Cinquecento. Nel corso campagna coltivata a meleti e gradatamente
dei secoli il maniero fu oggetto di danneggia- penetra nella roccia sino a corrispondere
menti, in seguito a una rivolta contadina nel con il tracciato di un antico canale irriguo,
Cinquecento e a causa di un grave incendio scavato nell’Ottocento, che taglia la parete
del 1825, che distrusse parte delle decorazioni della forra del rio San Romedio, il selvaggio
del secondo piano e costrinse i baroni di Cles e segreto canyon scavato dal torrente, corren-
ad abbattere una delle tre torri che racchiu- do lungo lo strapiombo in modo vertiginoso
devano l’intero complesso. ma sempre in sicurezza. Nonostante sia
Ampi tratti di mura esterne sono affrescati sempre consigliato calzare scarpe adeguate
con scene allegoriche e motivi araldici. Gli e prestare la massima attenzione, soprattutto
interni del castello ci dicono siano particolar- a non battere la testa nei punti più bassi,
mente preziosi, ma non sono visibili perché il percorso è semplice, in buona parte in
il complesso è privato. piano, affrontabile da chi non è allenato e
71
dai bambini. E se le vedute e gli scorci sul 4 Pernottamento
santuario, che via via si avvicina apparendo Hotel Cles HOTEL €€
e scomparendo tra i rami, sono in grado di (% 0463 42 13 00; www.hotelcles.com; Piazza Na-
affascinare e lasciare di stucco anche i più varrino; singole €50-70, doppie €38-50 per persona,
navigati viaggiatori, figuratevi i bambini. La prima colazione €5; h tutto l’anno; paW ) Dal
lunghezza complessiva del tracciato nella 1883 questo è ‘l’albergo’ di Cles. Situato in
roccia è di 2,5 km, dopodiché si continua un palazzo centralissimo che affaccia sulla
DA NON PERDERE
(fatevi aprire un Groppello di Revò, ricavato zioni locali del Trentino. Un indirizzo utile.
da un vitigno autoctono della Val di Non) e
un profondo conoscitore della cucina della 3 Divertimenti
zona e della sua storia. La zuppa di trippe Cineteatro Cles CINEMA
che veniva offerta ai contadini nel giorno (% 329 021 32 51; Via G. Marconi 26; h spettacoli
di fiera è ancora fatta come un tempo, e gli alle 17 e alle 21) Non c’è molto da fare la sera
gnocchi di patate crude e il risotto con ‘pomi a Cles. Alcuni fra i titoli del momento sono
e luganega’ (mele e salsiccia) sono tutti da disponibili nel cinema del paese.
provare. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo.
88 Informazioni
Al Picchio Nero ENOTECA CON CUCINA €€
ASSISTENZA SANITARIA
(% 0463 42 32 07; Piazza Cesare Battisti 1; pasti
L’Ospedale di Cles (% 0463 66 01 11; Viale De
€26-28; h 10-14.30 e 17-24 lun-sab) Sono arrivate
Gasperi 31) è dotato di pronto soccorso. Per la
anche qui le enoteche con cucina, una solu- guardia medica (% 0463 468096; Piazza San
zione spesso adatta alle esigenze di chi non Vittore 5, Predaia Località Taio; h 20-8 lun-ven,
vuole necessariamente sedersi a tavola con le dalle 8 sab alle 8 lun) bisogna rivolgersi al servizio
cerimonie del caso e con il tempo che questa erogato per tutta la valle a Taio.
operazione necessita. Il menu è limitato, ma
compensato dalla varietà di scelta nei vini. INFORMAZIONI TURISTICHE
Canederli alla trentina, trippe alla parmi- A Cles c’è una Pro Loco (% 0463 42 28 83, 0463
giana, gulasch (€9-12), piatti di formaggi e 42 13 76; www.prolococles.it; Corso Dante 8;
h 9-12.30 e 15-18.30 lun-sab, 9-12 dom in estate;
salumi (€13), dolci (€4) sono serviti in una
9-12.30 e 15-18 lun-sab in inverno) che fornisce in-
cantina con le pareti coperte di bottiglie,
formazioni essenziali. Si trova vicino al municipio.
accessibile anche a chi ha difficoltà motorie.
POSTA
6 Locali e vita notturna Ufficio postale (Viale De Gasperi 24; h 8-18.30
oToys Shop CAFFETTERIA/GELATERIA lun-ven, 8-12.30 sab)
(% 348 784 84 68; Piazza Primo Maggio 1; h 7-20
lun-gio, 7-23 ven-dom) Piena zeppa di scatole
delle costruzioni Lego e di altri giochi a Tuenno e i castelli
disposizione dei bambini, questa caffetteria- della bassa Val di Non
gelateria è unica nel suo genere. Fra arredi TUENNO: POP. 2425 / ALT. 629 M
belli e divertenti, interamente a tema Lego, Circa 5 km a sud di Cles lungo la SP73 si in-
potrete prendervi una pausa dalle escursioni, contra il paese di Tuenno (parte del comune
dalle sciate, dalle visite ai castelli… e dai sparso di Ville d’Anaunia), grosso centro le-
vostri figli (e viceversa, s’intende). Ottimi gato all’industria frutticola, senza particolari
gelati e panini. motivi di interesse artistico o storico, ma in
bella posizione panoramica sulla Val di Non.
7 Shopping Il centro è strategico come punto di partenza
GA Gli Artigiani del Cuoio ARTIGIANATO di escursioni verso i castelli della vallata,
(% 0463 42 33 35; www.odorizzialbino.it; Via Carlo in un continuo saliscendi su belle e quiete
Antonio Martini 20; h 8.30-13 e 15.30-19 mar-sab) strade secondarie, ideali da percorrere in bici
Scarpe, portafogli, cinture… tutto fatto a o in moto, e come punto di accesso alla Val
mano artigianalmente, come conferma l’odo- di Tovel, che conduce a una delle perle delle
re di cuoio conciato che pervade la strada. Il Dolomiti di Brenta, il Lago di Tovel (p74).
signor Albino ci sa proprio fare, soprattutto
con le creazioni che vanno a pescare nella 1 Che cosa vedere
tradizione di queste terre. Alcuni fra i suoi Castel Nanno CASTELLO
foderi in cuoio per i coltelli e altri articoli (Località Nanno, a 1,8 km da Tuenno) Se si esclude
legati alla caccia sono piccole opere d’arte. una torretta diroccata a ridosso della facciata
73
nord-est, dell’antica roccaforte di Nanno non SI DICE SUL POSTO
rimane nulla. Tutta la struttura ha infatti l’a-
spetto di una residenza signorile cinquecen- SEGRETI NELLE SEGRETE
tesca, secondo il volere dei principi-vescovi L’atmosfera di amena tranquillità che
Madruzzo che la trasformarono nella loro pervade le campagne circostanti i ca-
dimora estiva. Non c’è un altro castello nella stelli della Val di Non nasconde storie e
Val di Non che sia ‘meno castello’ di questo, leggende a tratti macabre per ognuno
che un insediamento fosse qui presente sin perché appunto questa è ‘la casa del sole’, è
dall’Età del Bronzo. In ogni caso, il luogo fu come diventare per un po’ cittadini di Cam-
abbandonato dal Cinquecento e oggi è in podenno. Michela e Leo Pedò sono padroni di
rovina. Raggiungerlo però è emozionante, casa accoglienti e gentili, e preparano ottime
anche perché lo si può fare solamente come confetture che potrete gustare a colazione. Le
nel passato: bisogna armarsi di ciaspole in mele sono ovunque, nelle torte, attorno a voi,
inverno o buone scarpe d’estate, e impiegare nel panorama, come presente di benvenuto…
circa un’ora percorrendo un sentiero che
parte dal centro del paese di Cunevo (8 km
a sud di Tuenno lungo la SP73). Passando per Lago di Tovel
Via Cattani e Via Sabbionare si raggiunge ALT. 1179 M
il bosco a monte del paese e si imbocca la Come un cioccolatino al liquore, le Dolomiti
strada per la Malga Arza. Dopo i primi due di Brenta hanno un cuore liquido. Proprio
tornanti si mantiene la sinistra per restare nel mezzo del possente massiccio riposano
sulla strada principale, dopo i due successivi infatti quiete le acque del Lago di Tovel, in
si imbocca una diramazione a destra che una conca molto vasta interamente ricoper-
diventa presto un sentiero. Si capisce che ta di boschi secolari nella parte bassa. In
il castello è vicino perché la parete rocciosa alto, invece, si possono ammirare a 360° le
nuda si sporge verso valle. Dopo poche vette delle Dolomiti di Brenta da un punto
centinaia di metri appare ciò che rimane di vista completamente diverso da quello
di Castel Corona: un muro di 20 m per 30, delle vallate che le circondano, quasi come
alcune feritoie e due finestrelle. A sinistra se ci si trovasse negli ‘appartamenti privati’
dell’imponente fortezza, una lunga scala della montagna. In inverno, quando tutto è
verticale permette a chi ha l’attrezzatura da ammantato di neve e i visitatori scarseggia-
ferrata di salire al livello del castello. no, venire qui restituisce l’impressione della
scoperta, mentre le imponenti montagne
provocano una sorta di timida fascinazione.
DESTINAZIONI INSOLITE Il lago è uno specchio d’acqua di 1 km per
570 m e le sue acque popolate di salmerini
DENTRO LA MONTAGNA
toccano una profondità massima di 40 m
A monte dell’abitato di Terres, 4,5 km scarsi. È possibile raggiungerlo percorrendo
a sud di Tuenno lungo la SP73, si può la strada che da Tuenno si inoltra nella Val di
intraprendere un avventuroso attraver- Tovel: 11 km di grande interesse paesaggistico
samento della montagna utilizzando la che corrono a fianco del torrente Tresenica
Galleria dell’Acquedotto (allestita e attraversando mugheti e frane, dove non
illuminata in modo da essere fruibile in è raro incontrare cerbiatti e camosci che
sicurezza). La galleria inizia in Val di Non saltano fra le rocce. Nel periodo di disgelo,
e sbuca in Val di Tovel, dove si congiunge al termine dell’inverno, in tutta la valle si
al Sentiero delle Antiche Segherie. In formano laghetti dai colori straordinari che
alternativa alla galleria c’è una variante scompaiono con il caldo nel fondo sassoso
che da Terres conduce sempre in Val di delle Glare. La zona delle Glare è un ammasso
Tovel lungo il Lec, il tracciato del vecchio di macigni che sembra un paesaggio lunare,
acquedotto. Da qui il sentiero attraversa creato da un’antica frana caduta alcuni secoli
un percorso difficile sulla forra del tor- fa dal Monte Corno (1962 m).
rente Tresenga, attrezzato in alcuni tratti In alternativa si può percorrere il Sentiero
con cordino e da percorrere necessa- delle Antiche Segherie, che nella seconda
riamente con attrezzatura alpinistica. parte si chiama Sentiero delle Glare ed è
Se non siete equipaggiati, usciti dalla per lo più agevole salvo in alcuni tratti, dove
galleria potete raggiungere la strada non è affrontabile se non con la completa
asfaltata che porta al Lago di Tovel. attrezzatura alpinistica perché copre un con-
siderevole dislivello. I sentieri sono raggiun-
75
gibili anche dalla Galleria dell’Acquedotto (v.
lettura p74). ‘L’ COME LAGO DI SANGUE
Al lago c’è la possibilità di parcheggiare.
Costeggiando la sponda occidentale, si Fino a pochi decenni fa il Lago di
raggiunge la Casa del Parco ‘Lago Rosso’ Tovel aveva una caratteristica che lo
(% 0463 45 10 33; www.pnab.it; h 10-18 mag-set), rendeva ancora più affascinante: nella
centro informativo del Parco Adamello- stagione estiva, più o meno da luglio
a settembre, le sue acque si colora-
SS421. Nel 1670 fu fortemente danneggiato da giocare con le caprette. Una visita completa
un incendio e nel Settecento fu ricostruito e prende circa due ore.
trasformato in una residenza estiva, quindi
abbandonato. Oggi è possibile ammirare un 88 Informazioni
bel portale calcareo sovrastato dallo stemma La Casa dell’Orso (% 0461 65 36 22; h 9.30-
dei Saracini e la torre medievale. Nel centro 18.30 giu-set, 10-18 ott), centro informativo del
del paese si trovano invece le indicazioni Parco Naturale Adamello-Brenta, funge da ufficio
per il Parco Faunistico di Spormaggiore turistico.
(% 0461 65 36 22; www.parcofaunistico.tn.it; Via
Nazionale; interi/ridotti €8/7; h 9.30-18.30 giu-set,
10-18 ott), che occupa le pendici settentrionali VAL DI SOLE
dell’Altopiano della Paganella. Si tratta di
un’area dove risiedono in spazi recintati, E VAL MELEDRIO
ma a tratti molto ampi, esemplari di nume- Il tratto della Val di Sole che interessa il
rose specie animali fra quelle presenti nel viaggiatore diretto alle Dolomiti di Brenta è
territorio delle Dolomiti di Brenta, quasi quello nord-orientale, segnato dal corso del
tutti provenienti da sequestri di allevamenti Noce nel suo segmento a monte del Lago di
non in regola o comunque nati in cattività: Santa Giustina. L’altra sezione della valle,
un’occasione di vedere orsi, linci, volpi e lupi di cui non si parla in questa guida, è invece
altrimenti difficili da incontrare, a meno di percorsa dall’alveo del torrente Vermigliana.
non spingersi in percorsi impervi. C’è an- Sul versante sud della valle iniziano le
che una zona ristoro e i bambini potranno pendici del gruppo di Brenta, dal paese di
77
Cles a Malè, fino a Dimaro, dove, continuan- mondiale. Ormai l’avrete capito, ogni valle
do a costeggiare il massiccio dolomitico e a ha la sua civiltà e relativo museo. Il Museo
seguire il corso del Noce, si devia verso sud e della Civiltà Solandra (% 0463 90 17 80, 349
si imbocca la Val Meledrio. Questa, eccettuato 550 97 02; www.centrostudivaldisole.it; Via Trento;
il centro sciistico di Folgarida, è una valle pa- ingresso su offerta; h 10-12 e 16-19 lun-sab giu-set, su
noramica e selvaggia che sale piano in quota prenotazione in altri periodi) racconta usi e costu-
terminando a Campo Carlo Magno (p83). mi degli abitanti della Val di Sole attraverso
IAT Val di Sole di Malè (% 0463 90 12 80; Percorso della Trementina raggiungendo le
Via Marconi; h 8.30-12 e 14-18 lun-sab) Fosinace, luogo di lavorazione del ferro; qui
si trova un maglio perfettamente conservato.
POSTA Procedendo ancora si incontra la Calcara,
Ufficio postale (% 0463 90 99 49; h 8.20-13.45 dove veniva cotta la calce, e infine si incontra
lun-ven, 8.20-12.45 sab) l’antico Ospizio per i pellegrini presso il Doss
di Santa Brigida.
Dimaro 2 Attività
POP. 1298 / ALT. 766 M ATTIVITÀ ESTIVE
Allo snodo fra Val di Sole e Val Meledrio sta Canoa e rafting
il paese di Dimaro, che, proprio in virtù di Il fiume Noce è ideale per dedicarsi alla
questa sua posizione, è sempre piuttosto canoa e al rafting in un ambiente selvaggio
trafficato; ma non per questo va tralasciato, e incontaminato. Ci sono due centri rafting
perché è molto caratteristico, con alcune nel tratto della Val di Sole, la zona d’interesse
emergenze interessanti. Nei pressi dello IAT di questa guida, Rafting Center Val di Sole
(p79) si trova l’ Antica Casa del Dazio (% 0463 97 32 78, 340 217 58 73; www.raftingcenter
(XVI secolo), riconoscibile per la bifora, il .it; Via Gole 105; uscita Family/Extra €39/55 compre-
portale e la galleria che l’attraversa, e dove so servizio fotografico) e Trentino Wild (% 0463
appunto veniva riscossa una tassa di ingresso 90 12 63, 329 274 32 26; www.trentinowild.it; Centro
e transito per le merci dirette nella valle; sportivo di Caldes, Località Contre; a partire da €25),
ancora oggi ha tutto l’aspetto di un check- che offrono entrambi pacchetti per famiglie.
point. Affrontare il percorso dell’Ecomuseo
Val Meledrio (% 0463 98 66 08, 0463 98 61 13) Trekking e mountain bike
è uno dei modi migliori per visitare Dimaro. Prima della costruzione della SS239 si risaliva
da Dimaro verso Madonna di Campiglio per
Folgarida attraverso una strada poi denomi-
IL PAESE DELLE MERIDIANE nata Via dell’Imperatore (5,5 km, 3 h). Qui,
infatti, nel 1894 era transitato Francesco
Monclassico, in Val di Sole, a 2 km Giuseppe, imperatore d’Austria-Ungheria,
da Dimaro, è noto per essere il paese per raggiungere Campiglio, meta amata an-
delle meridiane artistiche. Del resto, che dalla moglie Sissi, Elisabetta di Baviera.
quale posto migliore della Val di Sole Dall’abitato di Dimaro si segue la SS239
per gli orologi che segnano l’ora con in direzione Madonna di Campiglio fino al
l’ombra? La tradizione è millenaria, ma primo tornante, dove inizia uno sterrato che
l’innovazione, l’incontro di astronomia costeggia il Meledrio. Oltrepassate tutte le
e arte, nasce nel 2002 grazie all’As- tappe dell’Ecomuseo Val Meledrio (p78) si
sociazione Culturale Le Meridiane raggiunge l’oratorio della Madonnina; poco
(www.meridianemonclassico.it), che oltre il Meledrio è costretto in una forra e
ha puntato sulla sinergia fra artisti e forma la Cascata del Pison. Attraverso il
gnomonisti (i depositari dell’antica Pont del Pison, in legno, si attraversa una
scienza della costruzione degli orologi foresta di abeti e si raggiungono sull’altro lato
solari) per invitare ogni estate cinque della vallata la Malga Mondifrà e il valico di
autori a impreziosire il paese. Sono Passo Campo Carlo Magno.
20 le meridiane a Monclassico e nel
vicino centro di Presson: a rilievo, TUTTO L’ANNO
dipinte, scolpite, sospese, trasparenti, Bicicletta
tradizionali o postmoderne. Per infor- Passa per Dimaro la Pista Ciclopedonabile
mazioni contattate gli uffici IAT di Malè della Val di Sole che percorre tutta la valle
(p77) e Dimaro (p78). lungo il corso del fiume Noce. Il tratto che
interessa questa guida è quello che da
79
Dimaro conduce a Mostizzolo, semplice e un punto di osservazione privilegiato per
affrontabile da tutti, al cospetto delle cime del ammirare le cime del gruppo di Brenta che
Brenta e del ghiacciaio della Presanella, fra arrossano nella tipica tinta dolomitica. Nella
appezzamenti coltivati e bei villaggi. Lungo il sua parte iniziale da Passo Campo Carlo Ma-
percorso ci sono numerose piazzole di sosta gno a nord fino a Pinzolo, poco più a sud della
e fontane. Potete noleggiare una bicicletta, confluenza fra il fiume Sarca di Campiglio,
una e-bike o una mountain bike scegliendo il Sarca di Nambrone e il Sarca di Genova,
Dolomiti di Brenta VA L R E N D E N A
fra 50 articoli (anche per bambini) da Armari che rappresenta la vera sorgente del Sarca,
Sport (% 0463 97 33 70; www.labottegadeimaestri la valle assume il nome di Valle di Campiglio.
.it; Presson; €20 al giorno; h 8.15-12.15 e 14-19.15 Questo in ragione della fama che ha assunto
tutti i giorni mag-set, 14-19.15 tutti i giorni dic-apr, il suo centro turistico principale, Madonna
8.15-12.15 e 14-19.15 mar-sab ott e nov). di Campiglio, che le ha conferito una sorta
di autonoma dignità. La storia del turismo in
88 Informazioni questa zona inizia fra il XIX e il XX secolo, ma
Lo IAT Val di Sole di Dimaro (% 0463 98 61 13; è nel secondo Novecento che l’interesse per
Via Campiglio; h 8.30-12.30 e 14-18 lun-ven, tutti i Madonna di Campiglio esplode, grazie a un
giorni in alta stagione) è molto ben fornito. complesso sciistico di tutto rispetto, inserito
in una cornice paesaggistica splendida.
In effetti, anche sul piano orografico, la
Folgarida Valle di Campiglio si distingue dal resto
ALT. 1310 M
della vallata per una maggiore profondità,
Questo piccolo centro turistico, frazione del che la rende un ambiente recondito, selvag-
comune di Dimaro Folgarida, è legato soprat- gio, costretto fra le pendici dei due gruppi
tutto alle attività che si possono praticare montani che la delimitano e che sono segnati
in inverno, principalmente lo sci. Si trova a da numerose piccole valli laterali di grande
metà strada, per così dire, fra Madonna di valore paesaggistico come la Vallesinella, la
Campiglio (p80) e Marilleva (che si trova Val Nambrone e la meravigliosa Val Genova.
fuori dall’area dolomitica). Gli impianti di Più a sud, superati Pinzolo e Giustino, la
risalita che si possono utilizzare a Folgarida Val Rendena restituisce invece un’impres-
mettono infatti in comunicazione i due sione assai più dolce e idilliaca, con i grandi
versanti sciistici. prati e i pascoli, l’orizzonte vasto che sfugge
2 Attività verso la cima dell’Adamello e la sequenza di
paesi e piccoli centri che man mano si fanno
ATTIVITÀ INVERNALI
più grandi e frequenti verso le Porte di Ren-
Sci di discesa dena, e infine Tione di Trento, sorta di porta
Nella zona di Folgarida ci sono circa 50 km d’accesso alla valle e di snodo fra questa e le
di piste da sci, alcune illuminate in notturna, Valli Giudicarie Esteriori (p90).
e sciare sul Monte Spolverino (2040 m) e
sul Monte Vigo (2179 m), entrambi parte del 88 Per/dalla Val Rendena
Gruppo dell’Adamello, ma dai quali si può
AUTOBUS
godere una vista spettacolare sulle Dolomiti
La Val Rendena è raggiunta dai servizi di Trentino
di Brenta. Dalla cima del Vigo si può scendere
Trasporti (% 0461 82 10 00; www.ttesercizio.it;
a Marilleva, in Val di Sole. Piste e impianti Via Innsbruck 65, Trento; h 7-19.30 lun-ven). Da
di Funivie Folgarida Marilleva (% 0463 98 84 nord giunge la linea n. 642, che connette Dimaro
00; www.ski.it; Piazzale Folgarida 30, Dimaro; prezzi con Madonna di Campiglio; da sud la linea n. 231,
v. tabella p386) consentono di collegarsi alla che proviene da Tione di Trento, nelle Valli Giudi-
ski area di Madonna di Campiglio (p80). carie. Tione è a sua volta raggiungibile da Trento
con la linea n. 201. La compagnia Autostradale
(% 02 300 895 00, 02 300 891 00; informazioni
www.autostradale.it, acquisto biglietti online www.
VAL RENDENA busitalia.it; Via Natta, Milano) connette Milano e
Brescia con i centri della Val Rendena (€30; 3 h
Il valico di Passo Campo Carlo Magno, a
20 min Milano–Madonna di Campiglio, 1 h 50 min
1681 m di altitudine, separa la Val di Sole Brescia–Madonna di Campiglio con fermate in-
a nord dalla Val Rendena a sud e tra loro i termedie; partenza alle 7.30 da Milano e alle 9 da
bacini dei fiumi Noce e Sarca. La valle corre Brescia). La compagnia STAT Turismo (% 012 78
fra le Dolomiti di Brenta a oriente e il gruppo 16 60; www.statturismo.com; Via Motta 30, Casale
della Presanella a occidente, e, in ragione di Monferrato) collega Madonna di Campiglio e
questa sua posizione, al tramonto diviene Campo Carlo Magno con diverse località di Emilia
80
Romagna, Lombardia e Liguria, fra le quali Genova seguendo le stradine che portano a valle, si
(€55,50) e Piacenza (€34) da dicembre a marzo incontra la parte più antica, dove si trovano
(1 corsa al giorno). abitazioni rustiche arricchite da notevoli
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA affreschi, sempre attribuibili ai Baschenis.
La valle è percorsa dalla SS239.
2 Attività
ATTIVITÀ ESTIVE
Dolomiti di Brenta M adonna di Campiglio e dintorni
Pellizzano
Ossana Marilleva 1400 Folgarida
Vermiglio
R
Dolomiti di Brenta M adonna di Campiglio e dintorni
Cima
Piccolina di Campanile
(2655 m) Na dei Camosci
R Cima (2920 m)
mb
R
Lancia r Sant'Antonio
Monte ll a
R
(2318 m) sine Cima Falkner R
one
a di e l l
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arc Punte
in Spallone
S
l es di Campiglio R
Va l (2969 m) dei Massodi
(2999 m)
R
Crozzon
Carisolo
i Ge n ov a a R di Brenta
Sa r ca d v Doss del (3130 m)
e no Cima
Pinzolo Sabion R
l G R Brenta Alta
Sa
(2880 m) (3173 m)
Rifugio RCroz del
San Corno Alto Cima Rifugio Rifugio Rifugio
Giuliano (2271 m) Giustino XII Apostoli R XII Apostoli Pedrotti (2568 m)
R
(2697 m) R Cima Susat
Massimeno R (2890 m) R
R
Cima Cima
Cima Cima di VallonR di Ceda
(2969 m) Prato Fiorito
Spadalone (2900 m) (2692 m)
(2343 m) Caderzone
Terme
Cima GhezR
Strembo (2713 m)
Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena (% 0465 50 71 78; www.campingfae.it; Località Faè
(% 0465 44 77 44; www.campigliodolomiti.it; Via 1, Sant’Antonio di Mavignola; interi/ridotti €9,50/7,
Presanella 12; prezzi v. lettura p386; giornaliero piazzola €14, chalet per 4 persone €120-220) Da
interi/ridotti €46-51/32-36; h 9-16) la più grande ormai più di 30 anni la famiglia Ferrari gesti-
del Trentino, un vero parco dello sci capace sce questo campeggio ai piedi delle Dolomiti
di soddisfare tutti gli sciatori, dai bambini di Brenta, situato a 1050 m di altitudine nel
agli esperti, dai turisti in cerca di relax ai cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta.
patiti della tavola (quella con quattro gambe È la base ideale per partire alla scoperta
e quella da snowboard). delle montagne.
84
oPrà della Casa AGRITURISMO € House Stube STUBE CONTEMPORANEA
(% 0465 50 71 06; www.pradelacasa.it; Sant’Antonio (% 340 251 84 22, 334 838 54 97; www.stubehome
di Mavignola, Località Brenta Bassa; singole/doppie .it; Via Adamello 16; h 12-15 e 17-1, cucina sempre
€25-50; pW ) In posizione più che strategica aperta) È una stube del XXI secolo, un posto
per visitare le cascate della Vallesinella che, stando a quanto dicono alcuni campi-
(p81), immerso nel verde e ristrutturato gliesi, ‘mancava’. In effetti, pur conservando
con grande stile, questo agriturismo a molti aspetti del locale montanaro, House
Dolomiti di Brenta P inzolo
conduzione familiare si trova in una malga Stube è un lounge bar moderno e alla moda,
baciata dal sole. Belli gli spazi comuni, gran- dove mangiare hamburger e bere cocktail.
de attenzione per i bambini, ma soprattutto
belle le camere, moderne, senza stonare con 88 Informazioni
l’ambiente montano. Si può mangiare, ed è ASSISTENZA SANITARIA
una buona idea dato che i dolci (fatti in casa) Nel periodo invernale è attivo un Servizio Medico
sono molto buoni. Turistico, svolto da un medico designato ogni
anno in orari specifici. Per conoscere i recapiti
Il Caminetto HOTEL GARNI €€ è necessario recarsi all’ufficio informazioni turi-
(% 0465 44 60 24; www.hotelgarnicaminetto.it; stiche (v. oltre). Ci si può comunque rivolgere al
Via Adamello 4; singole/doppie €70/120; p W a ) Servizio di Continuità Assistenziale Centro
Madonna di Campiglio è un luogo nel quale Colarin (% 0465 33 15 87; Viale Dolomiti di Bren-
la concentrazione di alberghi e alloggi è ta 158bis/ter). Le tariffe uniche sono €20 per le
altissima. A pochi metri da Piazza Righi, vi visite ambulatoriali e €30 per quelle a domicilio.
segnaliamo un classico, un indirizzo prece-
INFORMAZIONI TURISTICHE
duto dalla propria fama, a giusto titolo. Le
IAT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena
camere, che rispecchiano pienamente la qua-
(% 0465 44 75 01; Via Pradalago 4; h 9-13 e
lità richiesta dalla categoria (quattro stelle) 14-19 lun-dom 24 nov-26 marzo, 9-12 e 15-18
sono il giusto mix di design e stile trentino. lun-sab e 9-13 dom nel resto dell’anno)
Buona la prima colazione.
POSTA
5 Pasti e locali Ufficio postale (% 0465 441 028; Via Pradalago,
Da Alfiero RISTORANTE TIPICO €€/€€€
10/k; h 8-13.30 lun-ven, 8-12.30 sab)
(% 0465 44 01 17; www.ristorantealfiero.it; Via
Vallesinella 5; pasti €40-50; h 12-14.30 e 19-22.30 88 Trasporti locali
lun-dom) Fra le tante proposte di Madonna di AUTOBUS
Campiglio, Alfiero rappresenta una delle più Trentino Trasporti (% 0461 82 10 00; www.
classiche e consolidate, oltre a distinguersi ttesercizio.it; Via Innsbruck 65, Trento; h 7-19.30
per un’aria decisamente più autentica. Il lun-ven) garantisce il collegamento da/per Dimaro
menu è eccellente, e spazia dalla carne al con la linea n. 642 e da/per Pinzolo e Tione di
Trento con la linea n. 231.
pesce di fiume e di mare; l’atmosfera è acco-
gliente e familiare. SKIBUS
Nel periodo della stagione sciistica, lo Skibus Val
Suisse LOCALE STORICO €€/€€€
di Sole (www.valdisole.net) effettua cinque corse
(% 0465 44 09 35; www.cantinadelsuisse.com; Piaz-
al giorno da domenica a venerdì da/per Folgarida
za Righi 10; menu à la carte costi variabili; h a partire e Malè. Inoltre, due linee dello Skibus Madonna di
dalle 19, weekend e vacanze natalizie piano bar fino Campiglio (% 0465 44 75 01; www.campiglio
alle 2) Il Suisse, il posto più noto e centrale di dolomiti.it; Via Pradalago 4) connettono Campi-
Campiglio, si trova in Piazza Righi, dove è im- glio con Campo Carlo Magno (linee n. 1 e 2) e altre
possibile non passare. Quindi fateci almeno due Pinzolo con Campiglio e Campo Carlo Magno
un salto, perché ne vale veramente la pena. (linee n. 3 e 4). Le corse sono frequenti nell’arco
Questo storico locale occupa infatti le sale della giornata ed effettuano numerose fermate
del casino di caccia di Francesco Giuseppe e (biglietti giornalieri/settimanali/stagionali
si presenta così come fu restaurato ai primi €2/10/40, i minori di 8 anni viaggiano gratis).
del Novecento. L’atmosfera tradizionale ed
elegante riporta dunque a un’epoca in cui Pinzolo
il turismo era diverso e per altre tasche. Già POP. 3120 / ALT. 774 M
che ci siete, prendete una cioccolata calda, Pinzolo è il capoluogo di un vasto comune
un gelato o una birra, ma potete anche ap- che comprende anche i centri di Madonna di
profittare del ristorante. Campiglio e Campo Carlo Magno. Principale
località della Val Rendena, merita una visita
85
soprattutto per la sua chiesa cimiteriale, ma volgare che illustrano i moniti rivolti dalla
anche per la splendida posizione. morte al genere umano. Sotto la danza, gli
Il paese è incorniciato dalle pendici del affreschi dei Sette peccati capitali sono piut-
Monte Dossone a ovest, della Cima Lancia a tosto rovinati.
nord e del Doss del Sabion a est, e verso sud
da una vallata bagnata dal Sarca. Sebbene 2 Attività
anch’esso si sia sviluppato come località di ATTIVITÀ ESTIVE
R
R Croda di Prato R Dos di Dalum
Cima (2458 m) Lago Santo
Caderzone Terme ÷ di Vallon (2689 m)
Cima Costaccia
÷ (2427 m) Parco Naturale (2969 m) R Cima Ghez R R I Rossati Lago
R Adamello Corno di (2442 m) Lago
Parco (2713 m) di Molveno Lamar
Naturale Bocenago Brenta Senaso
Adamello Strembo (2778 m) R Doss D’Amal
Brenta Cima di Forcolotta R (2340 m)
a (2458 m) R Marugini
Monte
(2508 m) Terlago Vallene
a rc
Spiazzo S La Petta R
(2054 m) R La Crona
me
map:dolobrenta zona 3
Fiu
Borzago R Castello dei Camosci R
Monte (2458 m) Terlago
Terlago
Cargadur R Monte Pizzo
(1871 m) Corno di Valgelada R (2221 m) Cadine
Pelugo (2234 m)
Baselga
R
e
R R Fraveggio
Croz del Bondone
Vigo Cima San Lorenzo
on
Rossa Monte Vezzano
Rendena Durmont R in Banale
lg
(2056 m) Brugnol
(1835 m) Monte Iron (2221 m) San Lorenzo Dorsino
’A
(1864 m) Dorsino Sopramonte
Javrè
Ranzo Lago di
Va l d
Porte di Santa Padergnone
Rendena Sclemo Massenza
Lago di Stenico Castel Toblino
Ponte Pià Lago di
Ragoli
Preore F˙iu Castello Toblino
di Stenico Villa Banale Calavino
me
Saone Sarche
Sar
c
a Ponte Arche
Borgo Lares Cares
Tione di Trento Bleggio R
Monte Pergolese
Superiore R
Campo Lomaso Casale Lasino
R (1630 m) Monte
Cima Sera Palon
(1908 m) (2098 m)
Pietramurata
Vigo Lomaso
Breguzzo Monte Solvia Fiavè
(1981 m)
R Stravino Garniga
Bondo Favrio Lago di Cima Verde
Pala Cavedine (2102 m)
R Cima R
(2004 m) Cavedine
Brusino
Dolomiti di Brenta
89
90
DESTINAZIONI INSOLITE
SENTIERI CLANDESTINI
Sul versante meridionale delle Dolomiti di Brenta si trova l’accesso alla selvaggia Val d’Al-
gone. Solo i primi 7 km della strada che si insinua nella valle sono asfaltati, ma l’ingresso
con le auto è regolamentato. In estate, dalle 4 alle 22, possono accedere un massimo di
50 veicoli dietro pagamento del ticket, mentre in inverno l’accesso è subordinato alle con-
Dolomiti di Brenta T ione di T rento e le Valli G iudicarie E steriori
dizioni stradali (neve, ghiaccio...). Dopo circa 2 km di strada asfaltata si raggiunge il punto
di partenza (c’è uno spiazzo dove parcheggiare) di una escursione diversa dalle solite. Si
tratta di un percorso storico-naturalistico di circa quattro ore a piedi, che ripercorre la vi-
cenda e gli spostamenti di Giovanni Battista Sicheri, poeta e garibaldino, che, attendendo
l’arrivo di Garibaldi e i suoi, utilizzò alcuni percorsi clandestini all’interno della montagna
per spostarsi fra fortini e ricoveri da lui stesso costruiti, oltre che per raccogliere prodotti
del sottobosco, funghi, bacche e altri rimedi naturali, e ascendere nell’alta Val d’Algone. Un
pannello illustrativo, presso cui parcheggerete, illustra il tracciato in giallo. In rosso, invece,
è indicato il percorso di cinque ore fra i luoghi dove lo stesso Sicheri era solito procurarsi
la selvaggina per il sostentamento proprio e della famiglia durante i sei anni, dal 1870 al
1876, trascorsi al Forte Credata in attesa dell’arrivo di Garibaldi. Poi c’è il percorso alpini-
stico, con il quale si può rievocare la fuga del patriota dopo la delazione presso le autorità
austriache da parte di alcuni abitanti di un paese nelle vicinanze. Non è necessario per-
correre gli interi tracciati per riuscire a visitare alcuni luoghi della clandestinità di questo
garibaldino, che, come altri suoi contemporanei, tenne viva la fiamma del nazionalismo in
queste terre periferiche, dove il dominio straniero aveva radici profonde.
Tione di Trento
POP. 3635 / ALT. 565 M VALE IL VIAGGIO
La cittadina di Tione di Trento sorge ai piedi
del Monte Gaggio ed è anch’essa attraversata IL CASTELLO DEL CAPITANO
dal fiume Sarca, oltre che dal torrente Arnò. L’abitato di Stenico, circa 10 km a sud-
Si trova in posizione strategica, al crocevia ovest di San Lorenzo Dorsino, sorveglia i
fra le Valli Giudicarie e la Val Rendena, ed è contrafforti meridionali del Gruppo delle
quindi comoda per esplorare le valli incon- Dolomiti di Brenta, a sua volta sorveglia-
taminate, ammirare le cime e intraprendere to dal Castello di Stenico (% 0465 77
escursioni e passeggiate estive. Ma non sono 10 04; www.buonconsiglio.it; interi/ridotti
distanti nemmeno gli impianti per gli sport €7/5; h 9.30-17 sab e dom nov-marzo e
invernali. mar-dom marzo-apr, 10-18 mag-ott), fra i
Da sempre uno dei centri nevralgici della più belli e antichi della regione. La pri-
zona, dapprima insediamento dei galli, poi ma testimonianza documentaria della
dei romani, l’apice della sua importanza lo sua esistenza risale al 1163; dalla metà
raggiunse nel 1525, quando divenne sede del XII secolo fino alla fine del XVIII, il
del vicario vescovile per le Valli Giudicarie. maniero fu sede del capitano delle Giu-
Oggi è uno degli snodi principali della dicarie, delegato del vescovo di Trento
viabilità del Trentino e per questo ha visto nella zona occidentale del vescovado. La
fiorire attività commerciali, negozi e attività visita vi condurrà attraverso vari am-
ricettive. Merita una passeggiata nella parte bienti e corpi di fabbrica in gran parte
alta, caratterizzata da edilizia tipica locale e medievali, romanici e gotici, arredati con
architetture eleganti. mobilio originale databile fra il XVI e il
A pochi chilometri in direzione est si trova XIX secolo.
il centro di Ragoli, di cui bisogna menzionare
92
Il paese si distingue per alcune pittore- Locanda Itinerande OSTERIA E CAMERE €
sche spine di case che si trovano nella parte (% 349 677 89 77; www.locandaitinerande.com;
superiore, più antica, e per essere la patria Frazione Andogno; camere €70, cena su richiesta
della Ciuiga del Banale, un insaccato povero, €15; v ) Antonella, campionessa olimpica,
composto di carne di maiale e rape rosse. Si insieme a Viviana gestisce questo affittaca-
trova solo qui: approfittatene (p92). mere che propone cucina vegana davvero
prelibata.
2 Attività
Dolomiti di Brenta M olveno
ATTIVITÀ ESTIVE
Trekking Molveno
Val d’Ambiez TREKKING POP. 1131 / ALT. 864 M
Il percorso inizia nella località di Baesa. La Il pittoresco paesino di Molveno si trova
parte bassa della valle è ripida, angusta e nella sella naturale che collega la Val di Non
torrentizia, e infatti può essere superata con con le Giudicarie Esteriori (p90) e la Valle
un servizio jeep che porta fino a dove essa dei Laghi. La fama della località deriva dal
si apre con un magnifico scenario all’altezza suo lago artificiale, alimentato da acque
del Rifugio Cacciatore (% 331 848 22 79; www. che arrivano dalla Val Rendena attraverso
rifugiocacciatore.it; pernottamento/mezza pensione tubazioni sotterranee. Le sue acque fresche
€35/50; pasti €25-30; h ristorante 12.30-14.40 rappresentano una corroborante ricompensa
e 19-20.30 tutti i giorni in estate, rifugio 20 giu-20 dopo le lunghe passeggiate nei dintorni o, in
set) e delle malghe di Prato e di Senaso. Il alternativa, un’opzione meno famosa e spet-
Sentiero n. 325 (dislivello 1550 m, 4 h 30 min) tacolare (e affollata) del Lago di Garda, per
conduce quindi al Rifugio Agostini (% 0465 gli amanti del windsurf e kitesurf. Ma non
73 41 38, 348 715 25 89; www.rifugioagostini.com; sottovalutatelo: dal 2014 il Lago di Molveno
pernottamento/mezza pensione €24/51; h 20 giu- è stato ininterrottamente detentore del titolo
fine set), passando nei pressi del Cimitero dei di ‘lago più bello d’Italia’.
Fossili. Dal rifugio si può accedere alla Fer-
rata Ettore Castiglioni (n. 321; dislivello salita 2 Attività
450 m, dislivello discesa 300 m; 2 h 45 min), bella ATTIVITÀ ESTIVE
e impegnativa, portandosi così sul versante Forest park
occidentale delle Dolomiti di Brenta. (www.forestpark.it; Altopiano del Pradel; h 10-17.30
metà giu-metà set; prezzi €3,50-23 in base a i per-
4 Pernottamento e pasti corsi) Al Forest Park di Molveno c’è tutto un
Rifugio Alpenrose RIFUGIO € mondo di avventure per i più giovani e non,
(% 0465 73 43 63; www.rifugioalpenrose.com; Lo- con percorsi aerei tra gli alberi a varie altezze
calità La Rì, San Lorenzo Dorsino; camere €64, pasti e difficoltà. Per famiglie, ma anche per amici
€30; h giu-set) Al limitare del bosco, con una in vena di sfide.
magnifica vista sulla valle, ha otto camere
e tre bagni. La cucina offre specialità locali Mountain bike
preparate con maestria e a base di prodotti All’inizio del paese, provenendo da sud, non
a km0. molto distante dall’accesso alla Valle delle
Seghe, si trova la stazione degli impianti
oGarnì Lilly B&B €€ di risalita di Molveno, con i quali raggiun-
(% 0465 73 41 59; www.garnililly.it; Via per Dolaso 8; gere – con bici al seguito – l’Altopiano del
doppie €80-92; p ) L’atmosfera familiare, i buo-
ni prodotti della terra e gli arredi moderni,
BIKE&TREK
ma perfettamente integrati con l’ambiente
montano, rendono questo B&B uno degli Le tessere Bike Pass (giornaliero
indirizzi migliori dell’intera area. Molveno-Fai interi/ridotti €24/21, giornaliero
intera bike area interi/ridotti €29/26) e
Erika OSTERIA €
Trek Pass (valido per 3 giorni su 6, anche
(% 0465 73 44 00; Località La Rì, San Lorenzo in
non consecutivi, interi/ridotti €40/32) sono
Banale; pasti €20; h 12-22 Pasqua-ott) Trattoria
i documenti che servono per usare gli
con pizzeria adagiata su un balcone che
impianti di risalita (biglietto giornaliero
affaccia sulla valle di San Lorenzo Dorsino,
ridotto/intero €17/24) della Paganella e del
in vista delle colline. Il menu comprende
circuito Molveno–Pradel. Info dettagliate
numerose (e abbondanti) specialità trentine,
su www.dolomitipaganellabike.com.
e una degustazione della Ciuiga del Banale.
93
Pradel, vero paradiso per gli appassionati di
mountain bike, cross country, all mountain, HAPPY CARD
enduro, downhill e freeride. Se non siete
La Happy Card (% 0461 58 35 61; www.
esperti, ve lo sconsigliamo.
visitfaidellapaganella.it) dà diritto a sconti
Nuoto e agevolazioni su tutto l’altopiano della
Un po’ tutte le sponde del Lago di Molveno, Paganella. È distribuita gratuitamente
ma soprattutto quella ovest, ben attrezzata, agli ospiti delle strutture convenzionate
Bletterbach
Perché andare
Aldino. . . . . . . . . . . . . . . 98 Lo sapevate che in Alto Adige si nasconde la versione ita-
liana del Grand Canyon? Si chiama Bletterbach ed è una
Redagno. . . . . . . . . . . . 100
profonda spaccatura, da cui rimarrete sorpresi e affascinati,
Passo Oclini. . . . . . . . . . 101 che si dirama dal Corno Bianco, la montagna che sovrasta
questo territorio. Dal versante nord-ovest di questo monte,
la grande gola, lunga 8 km e alta fino a 400 m, si apre come
un vero e proprio canyon, accessibile per buona parte a
Il meglio – piedi, nel quale si può leggere l’evoluzione delle diverse ere
Ristoranti geologiche. Percorrere questo sito unico al mondo significa
infatti addentrarsi in un’avventura lunga milioni di anni di
¨¨Schmiederalm (p99)
storia geologica della terra, grazie agli strati ben visibili di
¨¨Waldrast (p99) porfido e arenaria, fino ad arrivare alla formazione della
¨¨Laneralm (p100) dolomia: un viaggio attraverso la storia che vi permetterà di
¨¨Gurndinalm (p101)
scoprire orme di sauri e fossili di piante, e sedimenti marini
come gasteropodi e cefalopodi che narrano la vita nei mari
tropicali a partire da circa 280 milioni di anni fa.
Il Bletterbach, il più piccolo dei Sistemi delle Dolomiti
Il meglio – Hotel entrati a far parte del patrimonio tutelato dall’UNESCO,
¨¨Hotel Stern (p99) non è però solo geologia, ma anche natura, storia, cultura
¨¨Historischer Gasthof Krone
e tanto relax: pochi chilometri a sud di Bolzano, lontano
dai frutteti e dai vigneti del fondovalle, Aldino, Redagno e
(p99)
il Passo Oclini sono tre piccole località bucoliche che, con
¨¨Berghoferin (p100) le loro colline dolci, le malghe e le piacevoli escursioni, vi
¨¨Hotel Schwarzhorn/Corno faranno immergere nella cultura dell’Alto Adige, facendovi
Nero (p101) scoprire usanze e tradizioni antichissime.
Quando andare
Il Bletterbach si sviluppa su quote mediamente elevate, a
un’altitudine ideale per fuggire dalla canicola estiva, rifugian-
dosi nell’aria fresca e leggera di queste zone. Fatta eccezione
per il Passo Oclini, che ospita un piccolo comprensorio sci-
istico adatto alle famiglie, Aldino e Redagno si animano a
partire dai primi di maggio fino al mese di ottobre: in questo
periodo troverete aperte tutte le attività, i musei e le malghe.
Tra maggio e giugno, poi, potrete godere dello spettacolo
unico della fioritura dei pascoli.
95
Storia geologica DA NON PERDERE
Nel più piccolo componente del bene seriale delle Dolomiti Ad Aldino, la visita
UNESCO, lungo un canyon profondamente inciso, affiorano guidata alla Gola del
le radici delle Dolomiti. In questo gioiello raccolto dentro il Bletterbach e il Museo
GEOPARC Bletterbach è possibile, lungo percorsi accessibili dei Mulini. A Redagno,
e didatticamente chiari, sperimentare un viaggio esplorativo il Centro Visitatori
tra una successione di ambienti del passato, di faune e flore GEOPARC Bletter-
che si sono succedute tra il Permiano e l’inizio del Triassico bach. Al Passo Oclini,
medio, e individuare la morfologia del territorio che si è l’escursione in cima al
venuta a formare negli ultimi milioni di anni. Si tratta di un Corno Bianco.
luogo dove geologia e paesaggio concorrono a definire un
patrimonio universale: l’esperienza è totale, esercizio per la
mente, piacere per gli occhi.
La stretta Gola del Bletterbach si sviluppa per circa 8 km
in senso est-ovest a partire dal Corno Bianco. La larghezza
Siti utili
della valle cambia in funzione della differente resistenza ¨¨www.museum-aldein.com
all’erosione dei sedimenti che attraversa: più larga dove le ¨¨www.bolzanodintorni.info/
rocce sono più erodibili, più incassata dove sono più resisten- it/l-alto-sud-dell-alto-adige
ti. La gola si è formata per l’intensa attività erosiva a opera .html
delle acque torrentizie, che a partire dalla fine dell’ultima
glaciazione, circa 15.000 anni fa, hanno cominciato a scavare
in profondità prima la coltre superficiale morenica, poi le
diverse rocce del substrato roccioso. LA GOLA DEL
Le rocce più antiche, affioranti nella parte bassa della BLETTERBACH
valle, sono porfidi rossastri: rocce vulcaniche del Permiano
La Gola del Bletterbach,
inferiore, testimonianza di eruzioni esplosive che segnano
un canyon lungo 8 km e
il periodo tra i 285 e 274 milioni di anni fa. Una superficie
profondo fino a 400 m,
netta testimonia il passaggio tra il tetto della cosiddetta piat-
vi porterà a compiere un
taforma porfirica atesina e i primi sedimenti del Permiano
viaggio nel tempo attra-
superiore che sono conosciuti come Arenaria di Val Gardena.
verso 280 milioni di anni
La successione sedimentaria è data da una potente serie di
di storia.
depositi terrigeni di origine fluviale o di piana alluvionale.
L’osservazione dei suoli fossili permette la ricostruzione
dettagliata del clima, che allora era prevalentemente arido,
ma con momenti in cui le foreste erano rigogliose, come è
indicato dai ritrovamenti fossili di piante e dalla testimonian-
za di faune terrestri. La Gola del Bletterbach è famosa nel
mondo per le flore e le impronte dei tetrapodi; resti fossili che
si possono osservare al Museo GEOlogico del Bletterbach
di Redagno e al Centro Visitatori GEOPARC Bletterbach.
Le arenarie della Val Gardena diventano verso l’alto sem-
pre più fini, e passano ai sedimenti di mare poco profondo
e di laguna della cosiddetta Formazione a Bellerophon,
testimonianza di una progressiva avanzata del Mare della
Tetide verso occidente e di un ambiente tropicale ricco di
biodiversità. Il passaggio successivo, visibile alla base del
maestoso Anfiteatro della Gorz, è drastico e testimonia la
grande crisi biologica che definisce la base del Triassico:
un’estinzione che ha cancellato più del 90% delle specie
viventi terrestri e marine. La potente successione di strati
policromi che formano le pareti rocciose sotto il Corno Bianco
è conosciuta come Formazione di Werfen. Queste rocce di
origine marina sono la testimonianza della lenta ripresa della
vita, un periodo durato qualche milione di anni. La ripresa
si completa solo nel Triassico medio, qui documentato dalle
bianche rocce ricche di alghe fossili del Corno Bianco.
Lago di
Caldaro
Adige
Museo dei Mulini
Aldino - Aldein
Blet
h - Rio N e r o
Termeno sulla Ora - Auer nba c Olmi - Holen
Strada del Vino - Sc hw a r ze
Tramin an
der Weinstraße
R
Montagna - Cucul F
Montan (1562 m)
Pinzano
Trodena nel
Parco Naturale -
Truden im
Egna - Neumarkt Naturpark
ige
Molini
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Parco Naturale
Casignano Monte Corno
Malga
Corno
R
Monte
Prato del Re Malga
(1622 m) Monte Corno
1710
e 00 2.5 miglia
5 km
An
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le Fog
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Corno Bianco R
g li e (2316 m)
delle Fo
Guggenbichl
o R (1860 m)
h - Ri
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Berghoferin
Monte
Colle
(1300 m)
R
Corno Nero
(2439 m)
Redagno di Sotto - R
Unterradein R
Il Palone
(2345 m)
Fontanefredde -
Kaltenbrunn
R R )(
Monte Sasso del Gazzo
Torlago Passo
(2345 m) Cugola
(1836 m) (1923 m)
San Lugano
Rifugio
Pinter-Schupfe
Varena
Caiano
Carano Cavalese
Masi di
is io Cavalese
Av
Castello
Anterivo - Altrei di Fiemme
Molina
di Fiemme
Centro Visitatori GEOPARC prodotti del territorio come zona, un soggiorno di raffinato
Bletterbach (p99), che confetture e sciroppi fatti in relax al Berghoferin (p100)
vi condurrà per mano nella casa con frutti e bacche che di Redagno, con tanto di spa in
preistoria locale. crescono a 1400 m di quota. cui coccolarsi.
4 Il maso Unichhof 5 Nella pace e serenità delle
(p100), per acquistare colline dai profili dolci della
98
Storia
La profonda spaccatura della montagna Aldino/Aldein
che domina il Bletterbach, il Corno Bianco, POP. 1670 / ALT. 1225 M
è legata alla leggenda del gigante Grimm. Un’infinità di colline verdi, una chiesa dal
Il gigante, che abitava nella zona del Passo campanile aguzzo che sovrasta il paese,
Oclini, un giorno rapì una giovane donna, poche case circondate da prati ondulati e
figlia di un nobile della Val d’Ega, con l’inten- curatissimi da cui lo sguardo si perde lungo
zione di sposarla. Disperato, il padre chiese i pendii che dolcemente scendono fino a
aiuto a Theodorich Von Bern, che ingaggiò fondo valle: Aldino è uno dei primi paesi
un duello con il gigante, il quale riuscì però che si incontrano arrivando in Alto Adige,
a fuggire, portando nel suo regno tra il Corno ma è sufficiente passare da qui per sentirsi
Bianco e il Corno Nero la fanciulla. In seguito immersi in tutto e per tutto nella cultura
Bletterbach A ldino/A ldein
ATTIVITÀ ESTIVE
Bicicletta e mountain bike
7 Shopping Passo Oclini ESCURSIONE
Unichhof MASO Un percorso lungo circa 12 km, con un disli-
(% 0471 88 67 47; www.unichhof.com; Località Lerch vello positivo di circa 400 m, vi permetterà
21; h telefonare) In questo maso a 1400 m di di scoprire meglio il territorio, attraversando
quota potrete trovare confetture e sciroppi, la strada bianca e i magnifici pascoli che di-
fatti in casa con frutti e bacche che crescono pingono queste colline di un verde brillante.
nei campi. Non perdetevi lo sciroppo di fiori Da Redagno, occorre partire dal tabellone
di sambuco, specialità di tutto l’Alto Adige. panoramico e prendere la strada forestale
seguendo le indicazioni per il Passo Oclini.
88 Per/da Aldino Una volta arrivati al limite del bosco, si
AUTOBUS percorre la strada che svolta a sinistra verso
Südtirol Mobil Mobilità AltoAdige (% 840 00 la Malga Gurndin e da qui si prosegue per
04 71; www.sii.bz.it) vi fornirà tutte le indicazioni un tratto quasi pianeggiante che conduce al
sui trasporti integrati all’interno della regione. passo tra il Corno Bianco e il Corno Nero.
Dalla stazione di Egna, diverse corse al giorno Per rientrare al punto di partenza, si segue
permettono di raggiungere Aldino e il GEOPARC il Sentiero n. 7. Chi per l’escursione volesse
Bletterbach. noleggiare una e-bike può rivolgersi all’As-
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA sociazione Turistica di Aldino (% 0471 88 68
00; www.aldein-radein.com; Via Paese; h 8.30-12.30
Dall’uscita Egna-Ora dell’autostrada del Brennero
A22, seguite la SS48 in direzione Cavalese-Val di lun-sab, noleggio mag-ott).
Fiemme e dopo circa 16 km svoltate a sinistra in
direzione Aldino (circa 7 km). 4 Pernottamento e pasti
oBerghoferin HOTEL €€€
TRENO
(% 0471 88 71 50; www.berghoferin.it; Redagno
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ora, a di Sopra 54; suite €148-178 per persona, chalet La
circa 15 km.
Casa €500 per notte; h giu-ott: aW ps ) Se
volete passare qualche giorno di vero relax in
Redagno/Radein un’oasi di pace all’insegna del buon gusto, sia
Piccola frazione di Aldino, sul versante oppo- negli arredi sia in cucina, questa è la struttura
sto della Gola del Bletterbach, Redagno è un che fa per voi.
borgo costituito da numerosi insediamenti
contadini che offre alcune perle, come per 88 Per/da Redagno
esempio la Chiesa di San Volfango (% 0471 AUTOBUS
88 68 09; Redagno Di Sopra 48; h ore diurne), Südtirol Mobil Mobilità AltoAdige (% 840 00
edificata nel 1400 e ampliata nel 1913 in 04 71; www.sii.bz.it) vi fornirà tutte le indicazioni
occasione della sua elevazione a parrocchia. sui trasporti integrati all’interno della regione.
La chiesa, luogo di ritrovo della comunità Dalla stazione di Ora, diverse corse al giorno per-
di Redagno, fu consacrata a san Volfango, mettono di raggiungere Redagno facendo scalo a
Fontanefredde.
vescovo di Regensburg e fondatore di di-
versi monasteri. Dall’edificio, che sorge su AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
una piccola collina, si gode di un bellissimo Dall’uscita Egna-Ora dell’autostrada del Brennero
panorama sulle montagne circostanti. Se A22, seguite la SS48 in direzione Cavalese-Val di
siete affascinati dalla storia del Bletterbach Fiemme e dopo circa 21 km all’uscita Fontanefred-
101
de svoltate a sinistra in direzione Redagno (circa Sci del Passo Oclini (%0471 88 71 10; www.
7 km). skischule-jochgrimm.com; Via Turmbach–Appiano;
1 h di lezione €38) è specializzata nell’insegna-
TRENO
mento ai bambini.
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ora, a
circa 20 km. Sci di fondo
Il piccolo comprensorio (giornaliero €8,50,
pomeridiano a partire dalle 13 €6,50) del Passo
Passo Oclini/Jochgrimm
Oclini offre anche l’opportunità di praticare
ALT. 1989 M
lo sci di fondo, grazie all’anello di 27 km
Gli abitanti di Redagno dicono che al Passo
Malga Schmiederalm–Neuhütt–Passo Ocli-
Oclini finisce il mondo: in realtà, fortuna-
ni–Malga Schmiederalm e ad altre due piste
tamente, qui non è il mondo a finire, ma
rispettivamente di 3,5 km e 8 km. Le piste del
Sciliar-Catinaccio
e Latemar
Perché andare
BOLZANO. . . . . . . . . . . 106 I profili aguzzi delle Dolomiti sono la cornice unica e affasci-
nante di queste zone. Le creste frastagliate delle montagne
SCILIAR. . . . . . . . . . . . . 115
vi accompagneranno lungo tutto il vostro viaggio: la Roda di
Fiè allo Sciliar. . . . . . . . 116 Vael, la Torre di Pisa, il Catinaccio di Antermoia, le Torri del
Castelrotto . . . . . . . . . . 119 Vajolet, Punta Santner, il Sassolungo e il Sasso Piatto sono
Alpe di Siusi . . . . . . . . . 121 alcune delle cime che potrete contemplare in questi territori,
Tires. . . . . . . . . . . . . . . . 124 intrise di storia e teatro delle imprese dei grandi alpinisti che
per primi le hanno conquistate. Per vedere queste meraviglie
VAL DI FIEMME . . . . . . 130
non serve essere alpinisti provetti: disseminati nel cuore
Tesero. . . . . . . . . . . . . . . 134 delle Dolomiti ci sono infatti tanti rifugi, dai quali godere di
VAL DI FASSA. . . . . . . . 141 panorami da urlo, raggiungibili con escursioni su sentieri
Moena . . . . . . . . . . . . . . 142 ben tenuti e non troppo impegnativi.
Campitello di Fassa . . . 148 Alla scenografia si aggiungono poi comprensori sciistici
che offrono quanto di meglio gli amanti dello sci di discesa
Canazei . . . . . . . . . . . . . 151
e dello sci di fondo possano desiderare: impianti all’avan-
guardia e piste sempre innevate e ben preparate, sulle quali
si disputano manifestazioni storiche come la Marcialonga,
una gara con migliaia di partecipanti da tutto il mondo che
Il meglio – si svolge tra le Valli di Fiemme e Fassa.
Ristoranti Se a questo scenario da favola sommiamo anche la leggen-
¨¨Batzenhäusl/Ca’ de Bezzi daria accoglienza che solo trentini e altoatesini riservano ai
(p113) loro ospiti, una cucina tradizionale che offre piatti squisiti e
birre artigianali, e Bolzano, città ricca di cultura e di oppor-
¨¨Hopfen & Co. (p113)
tunità, il quadro per la vacanza perfetta si completa da sé.
¨¨Lifstüberl (p120)
¨¨Mini Restaurant (p149)
Quando andare
Questi luoghi stupiscono in ogni stagione: Bolzano è una città
Il meglio – Hotel piena di vita tutto l’anno, anche se i suoi mercatini di Natale
sono imperdibili, mentre le altre località, più fortemente ca-
¨¨Parkhotel Luna/
ratterizzate dalla stagionalità, cambiano volto senza perdere
Mondschein (p112)
di fascino. Se siete amanti dello sci in tutte le sue declinazioni
¨¨Garni Jasmin (p119) e delle passeggiate sulla neve, avrete l’imbarazzo della scelta.
¨¨Hotel Garnì Laurino Se invece amate il verde, la tranquillità, le escursioni e una
(p133) via di fuga dalle città in cerca dell’aria fresca e dolce della
¨¨Agritur Agua Biencia
montagna, il periodo che fa per voi parte dalla primavera
inoltrata, quando i campi sono in fiore, e arriva all’autunno.
(p147)
Storia geologica DA NON PERDERE 103
Siamo in uno dei molti cuori delle Dolomiti UNESCO, un A Bolzano, il Museo
gruppo di montagne iconiche, un componente del bene Archeologico dell’Alto
seriale che raccoglie le più conosciute, le più frequentate, Adige e il Messner
le più studiate isole-montagne dell’arcipelago fossile. Qui la Mountain Museum di
geologia è semplice e la relazione tra struttura del paesaggio Castel Firmiano. In Val
e storia geologica lampante. Tre montagne, residui di atolli d’Ega, il Lago di Carez-
isolati separati tra loro da bracci di mare profondo che ora za. In Val di Fiemme,
sono prati, foreste, valli che ospitano paesi. Fondali profondi la Foresta degli Abeti
che mostrano le originali distanze tra le isole e le profondità di Risonanza e il Re-
del mare. Fondali riempiti da rocce scure, che raccontano cinto dei Cervi. In Val
di eruzioni, di lave, di sconvolgimenti che hanno squassato di Fassa, le Torri del
l’arcipelago durante il Triassico. Vajolet e il Passo Sella.
La geologia è innanzitutto mettere ordine, raccontare la Nello Sciliar, il Rifugio
storia per passi, strato dopo strato, a partire da quelli più Bolzano e la Chiesa di
antichi, dai piedi di queste montagne. Quindi partiamo dalle San Valentino a Siusi
rocce che si trovano sopra i porfidi del Permiano inferiore, allo Sciliar.
che qui sono il basamento della stratificazione sedimentaria,
e quindi della successione che, dall’Arenaria di Val Gardena
fino alle formazioni di Bellerophon e Werfen (dal Permiano
superiore al Triassico inferiore), racconta dell’avanzata del
Mare della Tetide e del passaggio da pianure aride a mari
Siti utili
tropicali poco profondi. Un limite netto, erosivo, discordante ¨¨www.bolzano-bozen.it
marca i depositi continentali del Triassico medio (Conglome- ¨¨www.eggental.com
rato di Richthofen), che sono seguiti da depositi lagunari e
¨¨www.visitfiemme.it
poi da un deposito di scogliera carbonatica di acqua bassa
(Formazione del Contrin) costituito da sedimenti ricchi di ¨¨www.fassa.com
alghe fossili: una parete di circa 80-100 m di rocce bianche ¨¨www.seiser-alm.it
che fa da base alle cime. Siamo nell’Anisico superiore, circa
242 milioni di anni fa, quando un rapido sprofondamento
di tutta l’area dolomitica, associato a un forte innalzamento
del livello marino, portò a un drastico cambiamento della LAGO DI CAREZZA
geografia dell’area: mari di qualche decina di metri diventa- Nel cuore della Val d’Ega,
rono profondissimi e le isole si innalzarono dai fondali fino a il Lago di Carezza ri-
800-1000 m. Isole (Formazione dello Sciliar) con una forma flette nelle sue acque
precisa: una laguna caratterizzata da strati orizzontali di trasparenti, dove si
sedimenti fini (come al nucleo del Latemar o alle Torri del nasconde la statua della
Vajolet al nucleo del Catinaccio) e una scarpata di raccordo ninfa Ondina, i profili
tra il margine e il fondale marino, costituita da strati inclinati, aguzzi dei campanili del
come si può osservare salendo dall’Alpe di Siusi sullo Sciliar Latemar. Questo lago
e guardando il Latemar o il Catinaccio dalle valli attorno. meraviglioso ha stre-
La crescita degli atolli fu bruscamente interrotta attorno gato anche personaggi
a 238 milioni di anni fa, nel Ladinico superiore, quando illustri come Elisabetta
un’improvvisa quanto intensa attività vulcanica interessò d’Austria (la principessa
l’area. Filoni magmatici portarono le lave a effondersi sopra Sissi), Winston Churchill
le lagune e sui profondi fondali tra le isole, ingenti accumuli e Agatha Christie.
di rocce basaltiche e tufi andarono a riempire i bracci di mare
tra gli atolli, parti degli stessi franarono dentro le camere
magmatiche superficiali.
Tutto questo è rimasto perfettamente preservato e leg-
gibile in queste montagne, anche perché la deformazione
tettonica legata all’orogenesi alpina non ha modificato gli
originali rapporti tra le isole. Questo spiega il motivo di tanto
interesse scientifico per queste montagne: uno straordinario
laboratorio a cielo aperto dove ancora una volta la geologia
straordinaria si associa a paesaggi sublimi.
Meltina -
Molten Valas -
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di Sciliar- Frassineto -
Catinaccio Verschneid Avigna - Afing
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e Latemar Lon
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1 Il Messner San Genesio -
Mountain Museum Montoppio - Jenesien
di Castel Firmiano Nobls Collalbo -
Klobenstein
T
(p111), luogo
consacrato a
montagna, spiritualità Museo
e alpinismo. Archeologico Fiè a
dell'Alto Adige Via dei Portici Völs
2 Le Torri del
Prato all'Isarco -
Vajolet (p150), vera Is co Blumau
e propria icona della Adi BOLZANO - BOZEN a r -Ei
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verticalità dolomitica.
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Et Cardano -
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3 Il Lago di Kardaun Collepietra -
Carezza (p129), Messner Steinegg
amato anche dalla Mountain Museum Ti
principessa Sissi e da di Castel Firmiano
Winston Churchill. San Valentino
San Michele - La Costa - Seit di Sopra -
4 La mummia St. Michael Obergummer
di Ötzi, l’uomo dei Pineta -
ghiacci, conservata al Steinmannwald
Museo Archeologico San Valentino
dell’Alto Adige in Campo -
(p108). Gummer
Laives - Leifers
5 L’Altopiano dello
Sciliar (p122), il Nova Ponente -
più grande d’Europa, Deutschnofen
un oceano di verde Bronzolo -
serenità. Branzoll
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6 La Biblioteca
Muratori (p132) a Lago di
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del Latemar - R R (2637 m) Alochet
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(2842 m) Cava del Bol Moena
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Fiemme Cima (2509 m) di Risonanza
di Sella Cima Cima di R
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(2322 m) R R R Cima di Ceremana di Castrozza
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(2457 m) Coltorondo (2708 m)
(2530 m) (2754 m)
Pala del Cardinal R
(2481 m)
106
BOLZANO/BOZEN tra il centro storico, tipico tirolese, e la parte
POP. 106.441 / ALT. 262 M
italiana, costruita negli anni del fascismo
Per essere felici bisogna possedere una casa secondo lo stile razionalista.
sotto i portici, il vino della propria tenuta in Nata come importante centro per il com-
cantina, una casa estiva sul Renon, un banco mercio e per lo scambio, la città rivela ancora
in chiesa, un palco a teatro, una tomba di fa- quest’animo, ospitando industrie conosciute
miglia, biancheria sufficiente per almeno sei a livello nazionale e internazionale; giovane e
mesi e il matrimonio con una bolzanina: sono vivace, oltre a essere la porta delle Dolomiti
le otto beatitudini che un tempo rappresenta- Settentrionali, è il crocevia tra il nord e il sud,
vano lo spirito borghese di Bolzano. Questo un luogo dove si mescolano le peculiarità
detto così radicato nella cultura locale trova italiane e quelle tedesche, dove la cultura
riscontro in una città adornata di palazzi ben mitteleuropea si fonde con quella italiana e
tenuti, impreziosita da chiese e castelli, resa mediterranea.
affascinante da un centro cittadino curato e Storia
pulito, che svela ai viaggiatori angoli di rara
bellezza, senza dimenticare una qualità della I ritrovamenti di materiali risalenti all’Età
vita che vede sempre Bolzano nella top ten del Rame, del Bronzo, del Ferro e all’epoca
romana rendono Bolzano il luogo antropizza-
Sciliar-Catinaccio e Latemar B olzano/ B ozen
dell’arciduchessa Claudia de’ Medici, all’i- gli impiegati statali e gli operai delle nuove
nizio del 1600, di un magistrato mercantile industrie, fatti migrare dal fascismo sia per
incaricato di regolare i contenziosi dei com- ovviare alla disoccupazione diffusa in Italia,
mercianti provenienti da mezza Europa. sia per mettere in minoranza la popolazione
In seguito alla Rivoluzione francese e alla di lingua tedesca, alla quale era precluso
Pace di Presburgo, che segue alla sconfitta l’accesso al pubblico impiego e alle fabbriche.
dell’Austria, la città viene annessa dapprima Durante la seconda guerra mondiale
alla Baviera (dal 1805 al 1809) e successiva- Bolzano è inclusa nella Zona d’Operazione
mente al Regno d’Italia (tra il 1809 e il 1813). delle Prealpi creata da Hitler, divenendone
Dopo la caduta di Napoleone, la città torna il capoluogo. In questo periodo i toponimi
all’impero austroungarico, sotto il quale tedeschi, aboliti dal fascismo, vengono
rimane fino al 1918. ripristinati anche in città. Al termine della
Dopo la prima guerra mondiale, insieme guerra Bolzano rimane all’Italia, grazie a un
al resto dell’attuale provincia, Bolzano viene accordo che prevedeva una forte autonomia
annessa all’Italia. Tra il 1922 e il 1923, il per il Trentino-Alto Adige e precise garanzie
fascismo italianizza in modo massiccio il per la minoranza di lingua tedesca residente
territorio. Al fine di gettare i presupposti in provincia di Bolzano.
urbanistici della creazione della ‘Grande Il primo statuto del Trentino-Alto Adige
Bolzano’ fascista che doveva arrivare in ripristina l’insegnamento del tedesco e
poco tempo a 100.000 abitanti, il Comune ristabilisce la toponomastica bilingue, ma
di Gries, fino al 1925 autonomo, viene in- gli abitanti di lingua tedesca non accettano
globato a Bolzano. l’arrivo di immigrati e il centralismo regio-
L’anno successivo nasce la ‘Provincia di nale trentino. Da qui scaturisce una lotta,
Bolzano’, mentre nel 1928 vede la luce il culminata nel terrorismo del BAS (Comitato
Monumento alla Vittoria che doveva esaltare per la Liberazione del Sudtirolo), che chiede
il carattere italiano della nuova provincia e autonomia provinciale e garanzie per gli
umiliare l’Austria sconfitta. In questa fase la abitanti di lingua tedesca di uguali diritti
città raddoppia con la costruzione dell’attuale rispetto alla componente italiana. In seguito
zona industriale e dei quartieri Novacella, all’internazionalizzazione della questione
Don Bosco e San Quirino, destinati a ospitare davanti all’ONU, Italia e Austria si accordano
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