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venustas
architettura architecture architecture
mercato market marché
democrazia democracy démocratie
a cura di
Roberta Amirante
Carmine Piscopo
Paola Scala
eurau ’10
Università degli Studi di Napoli Federico II
Polo delle Scienze e delle Tecnologie
Facoltà di Architettura
Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica
Scuola di Dottorato di Architettura
in collaborazione con
Ecole Nationale d’Architecture Supérieure de Marseille / InsARTis
Ecole Nationale Supérieure d’Architecture et Paysage de Lille
Institut d’Architecture Victor Horta, Bruxelles
Etsam, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura
de la Universidad Politecnica de Madrid
I Facoltà di Architettura Politecnico di Torino
Enhsa, European Network of Heads of Schools of Architecture
CNAPPC
e con
Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori
Consejo Superior de los Colegios de Arquitectos de España
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli
e Provincia
Angia, Associazione Nazionale Giovani Architetti
InArch, Istituto Nazionale di Architettura Sezione Campania
Aniai, Associazione Nazionale Ingegneri Architetti della Campania
e ha ottenuto il sostegno di
Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Enhsa, European Network of Heads of Schools of Architecture
questa
Comune di Napoli iniziativa
Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori è contro
il sistema
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli della
e Provincia camorra
Acen, Associazione dei Costruttori Edili di Napoli
Banco di Napoli spa
Metropolitana di Napoli spa
Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli
Brancaccio Costruzioni spa
Bonifico Group srl
Comitato d'onore /Honours committee / Comité d'honneur Comitato Organizzatore/Organizing committee/Comité d'organisation
Eleonora Di Vicino
Università degli Studi Napoli Federico II
Dipartimento di Progettazione urbana e di Urbanistica
Antonietta Paladino
Patrizia Argy
Flavia Santocchio
Università degli Studi Napoli Federico II
Dipartimento di Progettazione urbana e di Urbanistica
Comitato scientifico /Scientific committee / Comité scientifique
Farid Améziane
Valentine Bearth
Francesca Brancaccio
Umberto Cao
Alessandra Capuano
Emanuele Carreri
Alessandro Castagnaro
Marc Crunelle
Aldo De Poli
Nicola di Battista
Leonardo di Mauro
Giovanni Galli
Cherubino Gambardella
Carlo Gasparrini
Paolo Giardiello
Paolo Giordano
Benedetto Gravagnuolo
Ferruccio Izzo
Richard Ingersoll
Concha Lapayese
Antonio Lavaggi
Cettina Lenza
Daniela Lepore
Philippe Louguet
Fabio Mangone
Donatella Mazzoleni
Pasquale Miano
Luca Molinari
Ibanez Montoya
Giancarlo Motta
François Nizet
Andras Palffy
Maria Madalena Pinto da Silva
Francesco Rispoli
Fabrizio Rossi Prodi
Andrea Sciascia
Vladimir Slapeta
Constantin Spiridonidis Copyright © 2011 CLEAN
Fabrizio Spirito Via Diodato Lioy, 19
Knut Stromberg 80134 Napoli
Marco Trisciuoglio telefax 081 5524419-5514309
Graziella Trovato www.cleanedizioni.it
Ilaria Valente info@cleanedizioni.it
Margherita Vanore
Sergio Villari ISBN 978-88-8497-162-3
Antonio Viola
Daniele Vitale
Francesco Vitale Progetto grafico
Franco Lancio
Editing
Daniela Buonanno
Dario Esposito
Marzo 2011
INDICE/INDEX
Roberta Amirante
Venustas, architettura/mercato/democrazia p. XVII
Paola Scala
Dal tema alle sessioni tematiche attraversando il blog p. XXI
Carmine Piscopo
Il tema di Eurau’10 e le sue articolazioni p. XXVI
V
Laura Martínez de Guereñu
Legibility versus beauty: design strategies of modernism p. 45
Alessandra Moro
Peter Behrens, bellezza senza tempo p. 57
Manuela Pattarini
Estetica, arte e bisogni nella progettazione urbana contemporanea p. 66
VI
T1_5 Venustas tra antiche e nuove forme
Paola Campanella p. 1
Progettare secondo natura
Orazio Carpenzano
Per un rapporto creativo tra bellezza e bruttezza p. 10
Francesco Costanzo
L’intento della bellezza p. 18
Alessandra Criconia
Musei meravigliosi e bellezza p. 25
Antonluca Di Paola
Fare della bellezza strumento p. 33
Paola Galante
Venustas by productive activities in democratic spaces p. 42
Lucía García de Jalón Oyarzun
Insignificance and minor architecture p. 53
Jober José de Souza Pinto, Fernanda Linard de Paula
Vanity fair: can two different beauties live together in harmony? p. 61
Egle Staiti
Nuova bellezza nel progetto di paesaggio delle frange periurbane p. 70
Antonio Tejedor Cabrera, Mercedes Linares Gómez del Pulgar
Beautiful architecture. Seven conditions for the contemporary project p. 78
VII
Polyxeni Mantzou, Elisavet Mandoulidou, Dimitra Riza
The independence of the façade: Skin-care architecture p. 30
Marco Maretto
Saper leggere per saper fare: morfologia, progetto urbano, venustas p. 36
Antonino Pellicanò
Progettare, trasmettere, costruire la Venustas. Una sintesi storica a partire da Galileo p. 46
Francesca Serrazanetti
La forma è bella perché è immagine del nostro pensiero p. 54
Marco Assennato, Françoise Very
Architettura, Teoria, Venustas p. 64
VIII
Antonio Conte
Venustas e costruzione p. 17
Davide di Martino
Un progetto comune p. 25
Mª Concepción Diez-Pastor
Firmitas+vanitas+venustas=‘architecture’? p. 31
Federica Ferrara
L’invenzione estetica di Oscar Niemeyer p. 40
Angel L. Gonzalez Morales
Bellezza socializzata p. 47
Arnaud Hollard
De l’eurythmie à l’œuvre improvisée : réflexivité musicale de
l’architecture depuis Vitruve p. 56
Philippe Louguet, Christophe Leclercq, Maryvonne Prévot
L'instabilité éclectique de la Venustas contemporaine p. 64
Joan Moreno Sanz
Interpreting the Venustas Barcinonensis p. 71
Lilia Pagano
L’estetica delle relazioni nascoste p. 79
Federica Visconti, Renato Capozzi
Il bello come sistema di nessi p. 90
IX
Renato Carrelli
Bisogni umani e ambiente fisico p. 25
Rui Morais e Castro
Where is beauty? The (dis) agreement between self and space p. 42
Simona Colucci, Anna Maria Carmela Rossi, Fabio Landolfo
Riscoprire la venustas attraverso reti, identità e saperi p. 52
Zaira Dato Toscano
Ascoltare, interpretare, veicolare, restituire… un po’ più oltre p. 59
Giancarlo Muselli
Il falso movimento dell’architettura. La bellezza architettonica
tra cinema e forme brevi audiovisive p. 68
Stefano Piedimonte
PubbliCITTA’ p. 76
Riccardo Matteo Villa
Il potere della bellezza: democrazia e demagogia nel caso
del World Trade Center p. 83
X
Juan Cabello Arribas
Assemblage.Tectonics for a constructive sensation of “venustas” p. 9
Daniela Caporale
Architettura e persuasione p. 21
Vittorio Fiore, Patrizia Carnazzo
Invarianza e significatività p. 33
Emilia Hernández Pezzi
Architecture and form of the landscape p. 43
Rainier Hoddé
Architecture (avec qualitéS) = conception + reception p. 52
Stefanie Leontiadis
Venustas of Civic Art. Defining Beauty through Semiotic Communication p. 60
Eleonora Mastropietro
Iniziativa comunitaria Urban e immagine urbana p. 67
Maha Messaoudene
L’enjeu de l’offre résidentielle dans l’appropriation des espaces issus des opérations
de rénovation urbaine. Etude comparative de deux modèles d’habitat social:
Bellevue et Bassens (Marseille) p. 79
Alessandra Pagliano
La misura della bellezza: metodologie innovative per la valutazione
d'impatto paesaggistico p. 87
Valeria Procaccini
“Che le pietre di Stonehenge…” p. 97
Amedeo Trezza
Sul senso del bello. Paesaggi antichi e architettura rurale:
pratiche semiotiche a confronto p. 106
XI
Marco Scerbo, Teresa Vincenti
Architettura sostenibile è Venustas: dalla valutazione del costruito al progetto
di nuove forme di città p. 84
Alessandro Vignozzi
Venustas, mercato e democrazia: questioni insolute e approcci compatibili p. 94
XII
Cheryl Bradbee, Felicita Forte
Couplets for the poem of beauty p. 46
Francesca Bruni
Modernità vs democrazia, mercato e bellezza. Una lettura della
facoltà di ingegneria di Luigi Cosenza p. 52
Luigi Calcagnile
Venustas, nella morsa della triade vitruviana p. 62
Giacomo Cassinelli, Katia Perini
L’estetica della sostenibilità p. 67
Luca Conti, Marco Svimbersky, Stefano Zerbi
Verso un'oggettività della bellezza: l'esempio dei Grigioni p. 73
Pia D’Angelo
Gridshell pre-formate in acciaio p. 82
Emilia Antonia De Vivo, Cristina Falvella
Embellissement o venustas? p. 89
Ainhoa Díez de Pablo
The beauty of the ordinary. Towards a morphology of the suburban areas p. 99
Cristina Dreifuss-Serrano
Ornament as a need in spontaneous architecture.
Learning aesthetics from self-constructed dwellings p. 105
Maria Gabriella Errico
Il progetto del paesaggio periurbano: il parco agrario p. 109
Daniel García Escudero
Livio Vacchini: critical action versus beauty p. 117
Antonio Fatibene, Angelo Rinallo
Venustas ed altre catastrofi p. 122
Luisa Fatigati
Raccontare in venustas p. 126
Carmela Fedele, Daniela Celentani, Silvia Orlando
Riconversione industriale e costruzione di un nuovo paesaggio
urbano: il Parco Urbano di Bagnoli p. 136
Elisabetta Forni, Alfredo Ronchetta
Attraversando la città: un viaggio alla ricerca della bellezza p. 144
Salah Haj Ismail
Altawhidi vs Vitruvius: Arabic Architectural Aesthetic Theory.
Different cultures, different concepts? p. 150
Mayka García Hípola
Constructing the Landscape. Entropy as a New Beauty p. 156
Jean Marc Janssen
Kala panta, kai ierà p. 162
Maria A. Leboreiro Amaro
The beauty of the traditional diffuse city p. 170
Marilicia Longobardi
Il divino desiderio di bellezza nella città contemporanea: il caso Pompei p. 175
Agustina Martire
Dublin’s docklands and waterfront. History and memory on the urban fringe p. 183
Giulia Menegotto
Venustas e urbanità in Francia p. 193
Emanuele Morezzi
Conservare la Venustas: due architetture di Joao Luis Carrilho da Graça p. 201
XIII
Cecilia O’Shee
Beauty’s memory p. 208
Leo Giuseppe Oceano
La venustas nel paesaggio culturale e nella pianificazione strategica:
il processo di costruzione di un “sistema di coerenze”del territorio come
alternativa alle città-mondo p. 217
Annunziata Palermo, Maria Colucci
La ricerca della bellezza urbana: tra analisi degli assetti e il confronto delle percezioni p. 223
Gianluca Pappalardo
Bellezza e spazio sacro: una nuova retorica della modernità p. 230
Elisabetta Pero
Riconoscere la propria casa p. 236
Piero Puggina
Rosso o bianco? p. 243
Leonardo Roli
Reinventing Beauty p. 248
Emanuele Romeo
Venustas versus Vetustas p. 256
Andrade Santos Tiago
Seducing you! p. 264
Valeria Scavone
Sociologia e qualità urbana p. 270
Silvana Segapeli
Un esercizio di estetica compatibile. Il progetto “Anticamere dello spazio
pubblico” a San Paolo del Brasile p. 282
Angela Sicilia
Sliding doors: dentro e fuori la metropolitana p. 290
Rosangela Antonella Spina
Abbellimento di questa Città. Ornato decoro immagine della città barocca
nella Sicilia sud-orientale tra Ottocento e Novecento p. 295
Roberta Tranchida
Venustas: una riflessione sulla crescita della città di Barcellona p. 302
Maria Irene Vairo
Un ponte tra passato e presente p. 308
Poster T1
Anna Arioli
Venustas sul margine, lo sguardo e il progetto
tra - gli spazi residuali
Antonella Armetta
Prove di bellezza economica
Claudia Aveta
Da bellezze panoramiche a paesaggio: la venustas nelle norme di tutela
Sofia Colabella
Gridshell post-formate
Barbara Falcone
Fenomenologie del rapporto architettura-consumo
XIV
Orfina Fatigato, Maria Luna Nobile, Giuseppe Parità
I paesaggi della venustas: variazioni eccezionali
Riccardo Florio
L’architettura come “manufatto umano che esige di essere esperito esteticamente”
Paola Galante
Venustas by productive activities in democratic spaces
Ismail Salah Haj
Altawhidi vs Vitruvius: Arabic Architectural Aesthetic Theory.
Different cultures, different concepts?
Elisabetta Pero
Riconoscere la propria casa
Maria Irene Vairo
Un ponte tra passato e presente
Poster T2
Berta Bardí i Milà
Nordic beauty versus classical beauty. The case of Arne Jacobsen
Francesca Bruni
Modernità vs democrazia, mercato e bellezza. Una lettura della
facoltà di ingegneria di Luigi Cosenza
Daniel García Escudero
Livio Vacchini: critical action versus beauty
Maria A. Leboreiro Amaro
The beauty of the traditional diffuse city
Emanuele Morezzi
Conservare la Venustas: due architetture di Joao Luis Carrilho da Graça
Emanuele Romeo
Venustas versus Vetustas
Rosangela Antonella Spina
Abbellimento di questa Città. Ornato decoro immagine della città barocca
nella Sicilia sud-orientale tra Ottocento e Novecento
Poster T3
Vinicio Bonometto
Povera ma bella
Luisa Califano
Le potenzialità dell’architettura in addizione nella costruzione della venustas
Emilia Antonia De Vivo, Cristina Falvella
Embellissement o venustas?
Maria Gabriella Errico
Il progetto del paesaggio periurbano: il parco agrario
Luisa Fatigati
Raccontare in venustas
Carmela Fedele, Daniela Celentani, Silvia Orlando
Riconversione industriale e costruzione di un nuovo paesaggio
urbano: il Parco Urbano di Bagnoli
Elisabetta Forni, Alfredo Ronchetta
Attraversando la città: un viaggio alla ricerca della bellezza
Mayka García Hípola
Constructing the Landscape. Entropy as a New Beauty
XV
Agustina Martire
Dublin’s docklands and waterfront. History and memory on the urban fringe
Giulia Menegotto
Venustas e urbanità in Francia
Daniela Nacci
Fernand Pouillon, reason and poetry
Leonardo Roli
Reinventing Beauty
Silvana Segapeli
Un esercizio di estetica compatibile. Il progetto “Anticamere dello spazio
pubblico” a San Paolo del Brasile
Maria Maddalena Simeone
Le diverse forme della bellezza. Immaginare utopie dai paesaggi degradati
Roberta Tranchida
Venustas: una riflessione sulla crescita della città di Barcellona
Indice alfabetico
XVI
Da bellezze panoramiche a paesaggio: la venustas
nelle norme di tutela
EURAU’10
ABSTRACT.
Italy that boasts owes not seriously to not only reflect on the strategies for the recovery of own
landscape values, but also urban. It is impossible to deny the necessity of a politics that
recognizes in the quality and beauty of the landscape a priority objective and an essential
strategic key to remodel the complex relationship that exists between territory and community in
the perspective of the sustainable development. The contribution that proposes him intends to
underline the evolution of the concept of beauty in normative circle with specific attention to the
actual guardianship of the environment as well as the coherence with the different politics that
are also pursued in European circle and pointing out some knots.
Claudia Aveta *
*Ph.D. in Conservazione dei Beni Architettonici
Università di Napoli “Federico II”
via Monte di Dio 49, claveta@unina.it
telefax 081/7643641
Bibliografia:
1. Libri
AA.VV., Natura e architettura. La conservazione del patrimonio paesistico, a
cura di M. Boriani e L. Scazzosi, Clup, Milano 1987
AA.VV., Paesaggio. Teoria, storia, tutela, a cura di M. Ricci, Pàtron Ed.,
Bologna 2004
AA.VV., Dizionario di Estetica, a cura di G. Carchia e P. D’Angelo, Ed.
Laterza, Roma, 2007 (p.ed. 1999)
AA.VV., Archeologia, città, paesaggio: gli aspetti della materialità, in AA.VV.,
Archeologia, città, paesaggio, a cura di R.A. Genovese, Arte Tipografica
Ed., Napoli 2007
AA.VV., I valori in urbanistica tra etica ed estetica, a cura di F.D. Moccia,
Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2009
Assunto R., Il paesaggio e l’estetica, vol. I, Giannini Ed., Napoli 1973
Aveta A., Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Indirizzi e
norme per il restauro architettonico, Arte Tipografica Ed., Napoli 2005
Brandi C., Il patrimonio insidiato. Scritti sulla tutela del paesaggio e dell’arte,
a cura di M. Capati, Editori Riuniti, Roma 2001
Choay F., Del destino della città, a cura di A. Magnaghi, Alinea, Firenze
2008
Di Stefano R., Monumenti e valori, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1996
Marconi P., Il recupero della bellezza, Skira, Milano 2005
Marino B.G., Restauro e Autenticità. Nodi e questioni critiche, Napoli 2006
2. Riviste
R. Di Stefano, Roberto Pane e la difesa dei valori ambientali, «Restauro», n.
143, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1998
Biografia:
Claudia Aveta, laureata in Architettura, è dottore di ricerca in Conservazione dei Beni
Architettonici (2005). Dal 2001 collabora ad attività didattiche nei corsi di Restauro
architettonico e partecipa ad attività di ricerca nella Facoltà di Architettura
dell’Università di Napoli Federico II. È autrice di saggi e articoli, tra i quali si
segnalano: Vicende storiche e costruttive della chiesa dei Santi Marcellino e Festo
(2005), L’evoluzione delle leggi regionali: centri storici e ambienti naturali (2005),
Piero Gazzola. Restauro dei monumenti e tutela ambientale (2007), Piero Gazzola e
l’intervento nei centri storici (2007), Materiali costruttivi nell’architettura napoletana di
fine Ottocento tra tradizione e nuove conoscenze tecniche (2008), La conservazione
delle superfici architettoniche (2008), Brandi e la tutela del paesaggio: il caso
Campania (2008), L’insula 14 del Rione Terra a Pozzuoli (2009), Riflessioni sui valori
ambientali del paesaggio campano (2009), Capitolati speciali per le prove non
distruttive (2009), Piero Gazzola e le “responsabilità della cultura” (2009).
1
L’articolo 9 specifica che: «la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della
Nazione».
2
AA. VV., Per la salvezza dei beni culturali in Italia, Atti della Commissione parlamentare
d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio, storico, archeologico, artistico e del
paesaggio, Roma, Colombo, 1967, vol. I, p. 451.
3
G. Spadolini, Una politica per i beni culturali, Roma, Colombo, 1975, p. 22.
4
La Convenzione Europea del Paesaggio, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio
d’Europa il 19 luglio 2000 e ratificata a Firenze il 20 ottobre del medesimo anno dai Ministri
competenti, si pone l’obiettivo di promuovere presso le autorità pubbliche l’adozione, a livello
locale, regionale, nazionale ed internazionale, di politiche di salvaguardia, di gestione e di
pianificazione dei paesaggi europei compatibili con lo sviluppo sostenibile, capaci di conciliare i
bisogni sociali, le attività economiche e la protezione dell’ambiente. Come ha evidenziato B.G.
Marino: «Dalla suddetta Convenzione si evincono le interazioni sia sul piano culturale-
antropologico, sia su quello economico e gestionale. All’art. 1 infatti, concernente le definizioni,
viene specificato quanto segue: ‘a - Paesaggio designa una determinata parte di territorio, cosi
come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali c/o umani
e dalle loro interrelazioni; b - Politica del paesaggio designa la formulazione, da parte delle
autorità pubbliche competenti, dei principi generali, delle strategie e degli orientamenti che
consentano l’adozione di misure specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il
paesaggio; c -Obiettivo di qualità paesaggistica designa la formulazione da parte delle autorità
pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per
quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro contesto di vita; d - Salvaguardia dei
paesaggi indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o
caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua
configurazione naturale e/o dal tipo d’intervento; e - Gestione dei paesaggi indica le azioni volte,
in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al fine di
orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali,
economici ed ambientali; f - Pianificazione dei paesaggi indica le azioni fortemente lungimiranti,
volte alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi’». B.G. Marino, Valori
architettonici e conservazione, in AA.VV., Diagnostica e conservazione. L’insula 14 del Rione
Terra, a cura di A. Aveta, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2008, p. 110.
5
«Per Paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di
fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni». Art. 131 del Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio secondo i correttivi apportati dal d.lgs. n. 63 del 26 marzo 2008.
6
Elaborato nel 2000, è stato approvato nel 2008. Il PTR è un piano d’inquadramento, d’indirizzo
e di promozione di azioni integrate; ha individuato, altresì, cinque Quadri territoriali di riferimento
utili ad attivare una pianificazione d’area vasta concertata con le Province e le Soprintendenze
ed a indicare gli indirizzi di pianificazione paesistica.
7
A. Riegl, Scritti sulla tutela e il restauro, a cura di G. La Monica, La Palma ed., Palermo, 1982,
p. 48.
8
R. Pane, Città antiche edilizia nuova, Napoli 1959, p. 66.
9
Egli afferma «l’assoluta inseparabilità del problema riguardante il paesaggio vegetale da
quello degli insediamenti urbani … la necessità cioè che l’inventario dei valori da difendere sia
applicato anche al paesaggio vegetale; vincolando, ad esempio, i carrubi e i pini di alto fusto,
allo stesso modo dei non molti episodi superstiti dell’antica architettura a volte estradossate», in
Unità di interventi tra paesaggio vegetale e paesaggio edilizio, in Il canto …, cit., pp. 243-244.
10
«Il problema non si può porre soltanto in termini politici o socio-economici ma deve essere
posto in termini filosofici: come problema del rapporto tra le due categorie del bello e dell’utile;
rapporto oggi esaurito dalla preminenza dell’utile, della quale sono sostenitori i teorici di destra
e quelli di sinistra, sia pure in modo diverso». R. Assunto, Il paesaggio e l’estetica, Giannini,
Napoli, 1973, vol. I, p. 51.
11
Ibidem, vol. II, p. 151.
12
G. Carbonara, Cesare Brandi, in AA.VV., La cultura del restauro. Teorie e fondatori, a cura di
S. Casiello, Marsilio Ed., Venezia, 2005, p. 342; G. Carbonara, Brandi e il restauro
architettonico oggi, in AA.VV., La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del
Convegno Internazionale di Studi, a cura di M. Andaloro, Nardini Ed., Firenze, 2006, p. 226.
13
P. Fancelli, Tra paesaggio e territorio: estetica e conservazione, in AA.VV., Paesaggio.
Teoria, storia, tutela, a cura di M. Ricci, Pàtron Ed., Bologna, 2004, p. 51; egli afferma, inoltre,
che «altra questione cardine è quella del rapporto fra “testo” e “con-testo” … le architetture
trovano nel sito per il quale, solo, nascono – eventualmente ivi sviluppandosi, insieme con
questo, nel tempo – la propria ragione di esistere, anche in chiave funzionale ed ubicazionale.
Ed il sito stesso riceve dai monumenti e conferisce a questi, senso, significato, spazialità,
connotazioni, alla fine, materia, non solo metaforica e non sempre palpabile, che partecipa e dà
vita all’eventuale ostensione figurativa, nella sua propria determinatezza ed inconfondibile
individualità storico-estetica. … È l’ambiente il testo vero, il palinsesto e, nel contempo, il teatro
dell’azione umana nella storia. …», pp. 51-52.
14
F. La Regina, L’architettura delle coste. Contributo per una analisi culturale dei sistemi
costieri e proposte per una politica di conservazione integrata, in AA.VV., La fascia costiera
della Campania, a cura di M. Rosi, Giannini Ed., Napoli, 1999, p. 87.
15
A. Aveta, Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Indirizzi e norme per il
restauro architettonico, Arte Tipografica Ed., Napoli, 2005, pp. 9-42.
16
R. Pane, Introduzione a Attualità e dialettica del restauro. Educazione all’arte, teoria della
conservazione e del restauro dei monumenti, antologia a cura di M. Civita, Chieti 1987, p. 18.
17
R. Pane, Luoghi comuni e problemi urbani, in AA.VV., Napoli dopo un secolo, Edizioni
Scientifiche Italiane, ivi 1961, p. 203.