LICHENOLOGIA
a.a. 2018-2019
Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti del Corso
Bioricettività*
delle superfici litiche
- composizione chimica
- porosità
- rugosità
b) secondaria: legata a
modificazione delle
caratteristiche originali del
b) substrato indotte da
organismi;
c) terziaria: legata a
modificazioni delle
caratteristiche originali del
c)
substrato indotte dall’uomo.
Morfologia = un microcosmo
Batteri
Alghe libere
Funghi liberi
Agen%
biogeofisici
Agenti
biogeochimici
bioalterazione
biomineralizzazione
CROSTOSI EPILITICI
CROSTOSI ENDOLITICI
Licheni endolitici
Fotobionte
100 µm
Deserti caldi
Regioni polari
superficie rocciosa
Aree temperate
Micobionte 100 µm
~ 60 % colonizza affioramenti
calcarei nell’Europa centrale
Endolithic lichens
Chasmoendoliths: in fissures/cracks
50 µm
Algal clusters
100 µm
Laboratorio di Lichenologia
UNI EN ISO 2001:2015
Università di Torino
Licheni e substrati litici
Azione biogeofisica
= l’insieme di tutti quei processi, legati ai viventi, che
causano fratture meccaniche in minerali e rocce,
provocando la conseguente distruzione di questi ultimi in
particelle più piccole rispetto al materiale originario
(Silverman, 1979)
Analisi
In riferimento alla norma italiana UNI 10922 del febbraio 2001 una sezione lucida è una
“Porzione di materiale lapideo con una faccia lucidata meccanicamente a specchio”.
Le sezioni lucide, allestite in accordo con tale protocollo UNI e con la precedente
raccomandazione Normal 14/83 (1985), non sono da intendersi come lucidate in senso
petrografico, non essendo idonee allo studio in luce riflessa polarizzata delle diverse
fasi opache presenti nei litotipi esaminati.
Sezioni lucide
- tagliare preliminarmente (non a secco) frammenti di substrato dalle forme più o meno
regolari, delle dimensioni di circa 2 cm x 2 cm x 5 mm, che presentino ai margini di una
delle facce maggiori un tallo lichenico in sezione trasversale;
- inglobare il campione in una resina poliestere all’interno di opportuni stampi (es. tappi);
- lucidare (mai a secco) la faccia spianata, coronata dal tallo in sezione, utilizzando fogli
di carta vetro prima a grana più grossolana, del tipo P180, poi più fine, del tipo P1200;
Analisi
- portare il tutto, con operazioni di taglio e levigatura, ad uno spessore il più possibile
prossimo allo standard (30 µm)
osservazioni in microscopia ottica - Luce riflessa Studio delle interazioni con il substrato
SEZIONI LUCIDE
colorate con il metodo PAS
TALLO
0,25 mm
osservazioni in microscopia ottica - Luce riflessa Studio delle interazioni con il substrato
SEZIONI LUCIDE
colorate con il metodo PAS
25µm
SEZIONI LUCIDE Azione biogeofisica
Tallo
Rete ifale
0,3 mm
Candelariella vitellina
HPC
S pec ie s H PC %
a ne .n. 3 2,921 1
1 mm a ne .n. 2 5,635 2
ca l.c. 2 0,226 4
ca l.c. 12 ,4 61
ve r.m . 3 3,225 2
ve r.m . 1 8,195 3
SEZIONI SOTTILI
colorate con il metodo PAS
Candelariella vitellina
Tallo
HCP in
penetrazione
Ife
Fibre
2,5 mm
Azione biogeochimica
= l’insieme di tutti i processi, diretti e indiretti, con i quali gli organismi viventi,
grazie al loro metabolismo ed ai loro prodotti, minano la stabilità chimica del
substrato (Silverman, 1979)
Bioalterazione
Porzione alterata =
porzione interessata
dalla penetrazione
ifale
0,5 mm
Alterazione
dei minerali
originari
osservazioni in microscopia ottica - Luce trasmessa Studio delle interazioni con il substrato
Biomineralizzazione
Valutazione dell’eventuale presenza all’interno del
tallo di depositi microcristallini
0,5 mm
osservazioni in microscopia elettronica Studio delle interazioni con il substrato
CAMPIONI IN FRATTURA
Ifa
Ifa
Azione biogeochimica
Studio delle interazioni con il substrato
XRPD
Ctl
7.26
Ctl
3.62
Presenza di Whe
ossalati di 5.92 Qtz
4.23
Qtz
3.34 Whe
2.97
Whe Licheni
calcio 2.35 Qtz
* 1.82 b
all’interfaccia
licheni 10 20 30 40 50 60 70
substrato 2!
ACIDO OSSALICO (COOH)2
Ossalati
prodotto dell’azione di chelaggio da parte dell’acido ossalico
degli ioni divalenti presenti nel substrato
ossalati di calcio
prodotti della biomineralizzazione
connessa al metabolismo lichenico
Licheni
Micobionte ACIDO OSSALICO Ossalati nel tallo
METODI di OSSERVAZIONE
- diffrazione raggi X
- SEM
LOCALIZZAZIONE
- interfaccia roccia-lichene
- interno del tallo
- superficie del cortex superiore
abito
tetragonale
(dal Mare di Weddel, nel Continente Antartico dove è stato trovato per la prima volta)
OSSALATI
Diploschistes actinostomus
SEM
Lecanora rupicola
Xanthoparmelia tinctina
Prove di isolamento in vitro
Culture
medium
Spores
Apothecia
colonie
fibre
Ossalati
OSSALATI
Meccanismo di detossificazione
Ossalati di rame
in Lecanora polytropa
Bioricettività
delle superfici litiche
- composizione chimica
- porosità
- rugosità
BIODETERIORAMENTO
qualsiasi cambiamento indesiderato nelle
proprietà di un materiale causato dall’attività
vitale degli organismi viventi (Hueck, 1965)
BIODEGRADAZIONE
I processi biologici mediante i quali sono
scomposte macromolecole organiche, per
mediazione di microrganismi, in altri meno tossici
o innocui (es.: compostaggio, depurazione delle
acque ecc.)
.
Ambienti esterni
outdoor
X
indoor