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SUSLOV#1

MOLOTOV edizioni 07/03/08

Rivista di approfondimento ortodosso


2001: Odissea nel contratto che si è determinato un drammatico al resto d’Europa.
di Gianni Fresu innalzamento della soglia di povertà Proprio nelle settimane scorse
tanto da coinvolgere nuovamente – (esattamente il 19 novembre) l’IRES
Il tema della politica dei redditi è cosa che non accadeva dal CGIL ha diramato gli ultimi dati
assolutamente centrale tra le grandi dopoguerra – fasce sempre più (vedi grafico a fine testo) che
emergenze del paese, ciò nonostante importanti di lavoro dipendente. confermano questo quadro a tinte
esso è pressoché assente dai grandi Secondo i dati sulla povertà calcolati fosche. Secondo essi, proprio a causa
argomenti della politica italiana sui consumi medi, resi noti della forbice tra inflazione
(tanto nel centro destra quanto nel dall’ISTAT nell’ottobre 2005, ben programmata e inflazione reale, del
centro sinistra). Eppure è sempre più 2,6 milioni di famiglie risultano al di mancato rinnovo dei contratti e della
evidente, la questione salariale è una sotto della soglia di povertà vale a mancata restituzione del fiscal drag1
delle più sentite dall’opinione dire l’11,7% della popolazione (686 euro in cinque anni), ogni
pubblica, perché il progressivo ridursi rispetto al 10,8% dell’anno lavoratore dipendente con un reddito
del potere d’acquisto nel corso degli precedente. Povertà che dilaga tra di 24.890 euro ha perso circa 1.896
ultimi quindici anni è talmente palese giovani, anziani e donne specie nel euro in busta paga.
e incontrovertibile da non poter Sud Italia dove una famiglia su
essere misconosciuto da nessuno. quattro vive al di sotto di questa
Malgrado questo, le disastrose soglia e dove il 25% delle famiglie è
politiche dei redditi avviate negli anni nella cosiddetta fascia delle famiglie
Novanta e attualmente perseguite “relativamente povere”.
continuano ad essere rivendicate e La situazione non è minimamente
riproposte con testarda protervia mutata con il governo di centro
dalle forze moderate o conservatrici sinistra, a conferma del fatto che le
di entrambi i poli. politiche di rigore monetario e la
Sono le nude cifre a dimostrare scelta di puntare tutto sul cuneo
l’insostenibilità dell’attuale fiscale hanno avvantaggiato ancora il
condizione di ripartizione della capitale e non certo il lavoro.
ricchezza prodotta tra profitti e Secondo i dati dell’Eurispes per il
salari. Nel decennio 1993 - 2003 il 2007 la crescita europea dei salari tra
3% del PIL è passato dal monte il 2000 e il 2005 si è attestata intorno 1
Il fiscal drag sintetizza il fenomeno
salari ai profitti delle imprese. I dati ad un valore medio del 18%. I salari della crescita della pressione fiscale
resi noti nella primavera 2004 italiani sono cresciuti molto al di diretta legata all’aumento del costo della
dall'Osservatorio dell'industria sotto della media europea tanto da vita. La restituzione del fiscal drag è
non raggiungere neanche il 14%. esattamente quel che uno Stato dovrebbe
metalmeccanica della FIOM CGIL, restituire in busta paga ciò che si è perso
ci parlano di una perdita netta per gli Nell’ UE i soli paesi che hanno
a causa dell’inflazione. In Italia le
operai di questo settore del 5,8% registrato dati di crescita inferiori tecniche per raggiungere questo scopo
negli ultimi dieci anni, questo all’Italia sono la Germania e la sono contenute nell'art. 3 della legge n.
significa che su un salario medio di Svezia, cioè due paesi dove le 154/1989: quando l'indice medio di
retribuzioni sono nettamente inflazione cresce nel periodo 1°
mille euro, ne mancano circa 60, vale settembre-31 agosto più del 2%, il
a dire 800 euro l'anno. E la perdita superiori rispetto al resto d’Europa
governo provvede ad adeguare
del potere d'acquisto è ancora (il salario medio netto di un opportunamente gli scaglioni, le
maggiore con l'abbassarsi del reddito, lavoratore italiano è di 16.242 euro aliquote e le detrazioni di imposta. La
variando tra il 7% e il 14% per i contro i 21.235 di un corrispondente legge inoltre stabilisce che in tal caso le
redditi tra i 10 e i 30 mila euro. in Germania). Ma questi dati in Italia modifiche dovrebbero neutralizzare
sono ulteriormente aggravati integralmente gli effetti del fiscal drag.
Dal 2004 ad oggi la situazione è Per ragioni di finanza pubblica, però, il
ulteriormente peggiorata, al punto dall’aumento del costo della vita,
governo può decidere di restituirlo
nettamente superiore in Italia rispetto soltanto in parte.
Sempre a conferma di quanto già ultimi anni, secondo dati ISTAT, più farebbe finalmente conquistare un
detto, secondo questi ultimi dati il di un milione di italiani è andato in minimo di consenso popolare.
«reddito disponibile familiare», cioè il pensione, l'OCSE ha poi calcolato Come si accennava in apertura, lo
potere d’acquisto delle famiglie, negli che nel 2050 in Italia il 33% della scenario apocalittico che ci si para di
ultimi cinque anni ha fatto registrare popolazione avrà più di 65 anni, vale fronte in materia di salari è stato
una perdita secca di 2.600 euro nelle a dire che un italiano su tre peserà sul preparato dai tecnocrati della Banca
famiglie legate ad un lavoro sistema previdenziale, le cui risorse d’Italia nel corso degli anni Novanta.
dipendente a fronte di un guadagno invece sono destinate a diminuire a Come i più avranno modo di
di 12.000 euro per quelle di causa del calo demografico, della ricordare, con gli accordi del luglio
professionisti e imprenditori. Questi controriforma pensionistica e della 92 e 93 è stata abolita la «scala
dati, che per certi versi sembrano un Legge 30. La cosiddetta «riforma mobile» perché si affermava che
po’ la scoperta dell’acqua calda, in Biagi», precarizzando quote sempre questa finiva per innescare una
realtà danno aritmetica conferma a più ampie di lavoro dipendente, sta spirale inflattiva che deprimeva
quanto andiamo dicendo da tempo: già determinando infatti una sensibile l'economia. Si disse che invece,
14 milioni di lavoratori che e costante diminuzione dei valori agganciando l'indicizzazione salariale
guadagnano meno di 1.300 euro al medi contributivi, vale a dire, una all'inflazione «programmata» e non a
mese; 7,3 milioni che ne guadagnano costante crescita del disavanzo tra quella reale, e intervenendo poi a
meno di 1.000, con una ripartizione prestazioni e contributi, dato che colmare l'eventuale scarto tra queste
territoriale che ripropone questi ultimi hanno come origine due attraverso la contrattazione
drammaticamente anche sul versante sempre più lavoratori precari e effettuata dal sindacato, al momento
salariale la Questione meridionale. flessibili, piuttosto che a tempo del rinnovo del contratto nazionale,
Tra le fasce della “risorsa lavoro indeterminato. Risultato: si sarebbe garantito il potere
atipico”, che stanno monopolizzando restringimento inesorabile del gettito d'acquisto dei salari e al contempo si
i rapporti contrattuali delle giovani contributivo per le casse dell'INPS. sarebbe favorita l'economia e
generazioni si va dai 737 euro mensili Grazie a mirabili riforme del mercato l'occupazione. Oltre a questo
degli apprendisti, ai 769 euro dei del lavoro come quelle inaugurate dal l'accordo prevedeva un impegno
collaboratori occasionali, agli 899 pacchetto Treu , già tra il 1995 e il governativo a tenere sotto controllo i
euro dei contratti a progetto. 2003 i contributi sono passati da 23, prezzi, cosa che in un regime di
Ma, purtroppo, non è tutto! I dati di 1 miliardi di euro a 8, 9 miliardi. esternalizzazione e privatizzazione o
rilevamento degli ultimi anni hanno Tutto questo ci dice che se non si comunque l'affidamento ai privati di
dimostrato che i pensionati sono i interviene rapidamente con una settori chiave dell'economia come il
cittadini che hanno pagato i maggiori radicale svolta – che anzitutto separi gas, l'elettricità e le
costi sociali dell'aumento del costo l’assistenza dalla previdenza e quindi telecomunicazioni, appariva già da
della vita e del taglio delle spese intervenga non innalzando l’età allora come difficilmente realizzabile.
sociali dello Stato. Ma la questione pensionabile, ma limitando le La contropartita dell' accordo erano i
pensioni non diviene centrale solo in tipologie di lavoro precario e milioni di posti di lavoro che un
relazione alla necessità di adeguare le combattendo al contempo lavoro intervento di questo tipo avrebbe
prestazioni erogate al costo della nero ed evasione contributiva – il dovuto produrre negli anni
vita, perché la controriforma varata sistema è destinato ad implodere. successivi, perché si disse che il
in tutta fretta a colpi di fiducia nel I risultati negativi di questa taglio della scala mobile avrebbe
corso dell'estate 2004 ha messo a campagna di assalto all'arma bianca prodotto un «circolo virtuoso», cioè
repentaglio anche la possibilità di ai diritti del lavoro da parte delle avrebbe determinato il calo
percepire una pensione per le politiche economiche liberiste degli dell’inflazione e dei tassi d’interesse,
generazione che si affacciano ora e si ultimi venti anni sono incontestabili, i quali avrebbero poi a loro volta
affacceranno nei prossimi anni nel e nessuno può, senza essere o garantito un aumento degli
mercato del lavoro. Come ben sprovveduto o in malafede, negarne il investimenti produttivi e – in un
sappiamo, nonostante gli annunci fallimento. Ciò nonostante da tutta regime di flessibilità e mobilità del
della campagna elettorale, anche su questa situazione il centro sinistra lavoro – un aumento dei tassi
questo versante nulla di nuovo, o sembra non aver tratto alcuna d’occupazione, il tutto come già
meglio di positivo, si profila sotto il lezione, e preferisce tendere le sue detto accompagnato dalla
sole del governo Prodi. orecchie in direzione di Confindustria salvaguardia del potere d’acquisto
Eppure, anche in questo caso, o di vecchie cariatidi del sistema dei salari.
basterebbero solo le nude cifre per politico-finanziario italiano come I dati rilevati dall'ISTAT ci hanno
comprendere la grave situazione Lamberto Dini, piuttosto che invece detto tutt'altro: in Italia, a
sociale che ci si para davanti. Negli imprimere una svolta che oltre ad fronte di una crescita notevole di
essere socialmente necessaria gli produzione, produttività e profitti, si
è determinato un drastico La questione salariale non è solo un Ripartire da salari e lavoro significa
ridimensionamento del potere problema di ridistribuzione della dunque dare risposte alle esigenze
d’acquisto dei salari, un sensibile ricchezza prodotta, ma è più in delle masse popolari, ed insieme,
calo degli investimenti produttivi – generale una questione di sistema instillare nuovi anticorpi nel corpo
contemporaneamente ad un aumento economico, di modello di sviluppo; il sociale della sinistra italiana.
sia degli investimenti delle imprese salario è divenuto una variabile La conferma di ciò è sotto gli occhi
italiane all’estero che della dipendente dell'economia finanziaria, di tutti: un anno fa la prima manovra
speculazione finanziaria – mentre non del valore del denaro, delle politiche finanziaria targata Padoa Schioppa ha
si è vista né una redistribuzione di stabilità, e i rapporti sono fondati deciso di puntare tutto sul “rigore
dell’enorme ricchezza prodotta, né oramai sul possesso di denaro e monetario”, concentrando le enormi
tanto meno alcun incremento dei patrimoni e non sulla ripartizione risorse drenate nell’obiettivo
tassi occupazionali, anzi. Le imprese della ricchezza prodotta. L’idea dell’abbattimento del rapporto tra
italiane, che hanno goduto di una malsana di economia che ha avuto il debito pubblico e PIL, ciò nonostante
massiccia liberalizzazione del suo boom negli anni Novanta, quella un aumento dell’8% delle entrate
mercato del lavoro, contratti d'area, per cui si fanno soldi con i soldi fiscali nel primo semestre del 2006,
lavoro interinale, contatti atipici, e di attraverso speculazioni finanziarie che già aveva comportato una
benefici d’ogni sorta, dai contributi spericolate di ogni tipo – come gli riduzione del disavanzo al 2.9%.
alla rottamazione, agli sgravi fiscali e ennesimi scandali (Cirio, Parmalat, Come se non bastasse, le uniche
contributivi, hanno coperto le Banca di Lodi) confermano – va briciole di ridistribuite sono andate,
congiunture favorevoli con mero radicalmente ostacolata e rovesciata. grazie al «Cuneo fiscale», in
lavoro straordinario, cioè Ciò significa che si deve intervenire direzione del capitale, non certo del
sfruttamento ulteriore di lavoro politicamente in favore di un diverso lavoro, e i dati riportati ne sono una
esistente. I dati economici hanno cioè modello di sviluppo, che privilegi la conferma. La finanziaria attualmente
dimostrato che l'insieme di quelle produzione rispetto alla speculazione in discussione è un ulteriore
politiche economiche-sociali hanno e che in ogni caso intervenga per manifesto di questa continuità di
accentuato la distruzione di posti di ridistribuire, attraverso la tassazione, scelte nelle politiche economiche
lavoro anziché contrastarla, hanno le enormi plusvalenze che si perseguite dal 1992 ad oggi. Il
dimostrato che queste non solo non realizzano sui mercati azionari. compromesso deteriore del
producono ricadute occupazionali Ma su tutto questo versante il “Protocollo sul Wuelfare” e la
sul territorio ma più spesso non silenzio della politica italiana è reso decisione di non intervenire su quel
fanno che accelerare il processo di assordante dalla trasversalità sempre vulnus alla figura contrattuale del
delocalizzazione delle imprese più evidente che coglie con le mani lavoro che rientra nella vasta
stesse. nel sacco parte significativa della categoria della precarietà,
Per essere ancora più precisi nel classe dirigente economica e politica rappresentano la definitiva resa del
periodo di maggior espansione nazionale. Unipol e Banca Popolare, centro sinistra e delle organizzazioni
dell’economia italiana, tra il 1996 e il così come i lunghi silenzi bipartizan sindacali a qualsiasi ipotesi di
1997, a fronte di un raddoppio del su Fazio e le reazioni scomposte di invertire la tendenza degli ultimi due
fatturato delle imprese rispetto entrambi i versanti della politica in decenni.
all’aumento del costo del lavoro difesa dei rispettivi amici, sono solo Emerge un quadro che rende
(6,1% del primo contro il 2,3% del la punta di un iceberg fatto di un dannatamente attuale la categoria
secondo) e a fronte di un aumento consociativismo affaristico e utilizzata da Gramsci per descrivere
del valore aggiunto per addetto (del clientelare che ha al suo fondo la le fasi di modernizzazione
3,4%), si ha una riduzione in Italia condivisione dello stesso modello di capitalistica reazionaria, quelle basate
degli investimenti dello 0,1% e degli società e di economia. È di questo sulla sistematica esclusione e
occupati dello 0,3%. Quasi consociativismo teorico e pratico che passivizzazione delle classi
contemporaneamente dai dati si nutre la più vecchia e perniciosa subalterne, appunto la categoria della
EUROSTAT si evince che nello malattia della politica italiana, il «rivoluzione passiva».
stesso periodo l’economia italiana ha trasformismo. Se andiamo a Concludendo, tra precarietà, perdita
quasi raddoppiato il volume degli riguardare la cronaca degli scandali del potere d’acquisto, peggioramento
investimenti diretti all’estero, e che il sulle commistioni improprie tra delle condizioni di lavoro e di quelle
saldo negativo tra il flusso dei politica ed economia degli anni d’oro previdenziali, è certo che in tutti
capitali in uscita e quelli in entrata si del trasformismo – quelli di Crispi e questi anni le classi dirigenti di
è quasi triplicato (da 2,3 miliardi di Giolitti – vediamo chiaramente come questo paese (mondo dell’economia
ECU e 6,10 miliardi di ECU). rispetto ad allora sono cambiati gli e della finanza politica di centro-
È dunque l’evidenza dei fatti a dirci attori ma la trama è sempre la stessa. sinistra e centro destra) hanno scritto
che è ora di invertire la tendenza. la sceneggiatura di un film nel quale
al lavoratore è riservata la parte
dell’attore non protagonista, un
personaggio sempre più subalterno
costretto a barcamenarsi tra mille
peripezie in un percorso ad ostacoli
sempre più accidentato e
insostenibile. Parafrasando il titolo
del bel film di Stanley Kubrick
potremmo intitolarlo “2001 Odissea
nel contratto”. Ma da comunisti
sappiamo che si può scrivere la storia
non il futuro. Dal copione imposto ci
si può ribellare, restituendo voce,
centralità e soggettività politica a
quel soggetto oggi vilipeso. Ripartire
dal lavoro, ripartire dal conflitto,
questo è il nostro compito.

FONTE: IRES-CGIL, Stipendi 2002-2007, novembre 2007

Anno Inflazione (a) Retribuzioni (b) Potere di acquisto Perdita/guagagno Perdita per mancata
cumulato del potere restituzione fiscal. drag.
d'acquisto
2002 2,8 2,4% -0,4% -532 -171
2003 2,9 1,8% -1,1% -1.298 -151
2004 2,7 2,7% 0,0 - -124
2005 2,3 2,8% +0,5 +312 -118
2006 2,7 3,3% +0,6 +283 -121
2007 1,9 2,0% +0,1 +25 -
(-0,3) -1.210 -686
-1.896

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