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Giuliano Spirito LOTTERIA A BABILONIA vispondenze e funzioni nella matematica DECIBEL ZANICHELLI ———} | x capital 4 vERITA E PROBABILITA Le operazioni insiemistiche funzioni un po’ speciali, Intendiamoci: di funzioni In questo capitolo ci occuperemo di ne probabi | edi funzioni a pieno titolo, si tratta; mno per noi anche Voccasione per gettare un rapi spesso poco noti persino a chi si occupa di mate srronfn con Ta filosofia ele sabbie mobili della materatca ll neers sora di intraprendere la nostra puntata in quest teritori € pero oPpaTIS mare aleuni coneetti, a prima vista lontani dala logicac dalla mater dellincertezza arvece ad esse intimamente leat ci riferiamo alle principal oPer=z | Dungque, dato un insieme universo U di “oggetti” qualunque (persone, Hiche, parole, 0c), €un insieme A contenuto in U ‘ma le funzioni di verita ela fu do sguardo su due territoriaffascinan matics: la regione impervia della logica tie ichia geomet a smentare di A, e siindica con A Vinsieme degli elementi di U che non si definisce comple appartengono ad A. wl grigia&A, cot il complementare A Lazona 4. VERITA F PROBA ; Lik ‘Ad esempio: s > seU & Pinsieme delle note musicali¢ A ® iinsieme delle note il cui nome comincig ‘con la lettera s, A @ Vinsieme formato dalle note do, re, mi, fa, las seU &insieme delle persone ¢ A @ linsieme delle persone nate a Roma, A 3 l'insie- me dei non romani; _ ¢ seU éVinsieme dei numeri naturali e A é W’insieme dei pari, A é1' pari, owero dei disparis ose U eTinsieme delle figure ¢ A @ Vinsieme delle figure con tutti i lati diversi, 4 @ Vinsieme delle figure con almeno due lati uguali.. La complementazione, cio il calcolo del complementare, & un’operazione unaria perché il sottoinsieme “risultato” (A, cio’ il complementare di A) si ottiene da un sottoinsieme di partenza (appunto A). sieme dei non Invece, dato un insieme universo U di “oggetti” qualunque (persone, numeri, figure ‘geometriche, parole, ecc.),¢ due insiemi A e B contenuti in Us U A B si definisce intersezione di A eB, e si indica con A A B, Pinsieme degli elementi di U che appartengono sia ad A che a B; si definisce unione di A e B, € si indica con AU B, Vinsieme degli elementi di U' che appartengono ad A 0 a B oa entrambi. A B i Lazona grigia & AUB, cioe I'unione di A e B. Ad esempio: @ se U Tinsieme dei giorni della settimana, A é I'insieme il cui nome ha per prima lettera la m ¢ B & Vinsieme di seconda lettera la a, allora AN B & 'insieme formato d Tinsieme formato da martedi, mercoledi e sabato; J. Vanrv w PmORARIESTA ; se U & Finsieme delle persone, A linsieme dei tifosi dell'inter © B & Hinsieme dei fost della Ferrari, allora A B @ Vinsieme di coloro che sono tifosi sia dell Inter atojella Ferrari ¢ AU B & Vinsieme di colore che sono tifosi o dell'inter o della jentrambe Ee ne rimicme wots © AUB Fntcronxeme ne dei quadrilateri, A Vinsieme dei quadrilateri con tutti i lati uguali Jei quadrilateri con tutti gli angoli uguali, allora A 1) B & Vinsieme li uguali) e AU B eVinsieme formato dai rombi che non ngoli diversi), dai rettangoli che non sono quadrati (ati ngoli uguali) drat (la sono qu diversi, angoli uguali} smeriane ¢ unione sono due operazioni binarie perché il sottoinsieme “r donee UB, cio rispettivamente Fintersezione ¢ V'unione di A B) si ortiene da tne sottoinsiem! di partenza (appunto Ae B). omyplementazione,intesczione e unione sonolle uniche operazioniinsiemistiche? No a smet) sono quell fondamentai (lo capiremo bene quando scopriremo che le tre ti corrispondenti generano tutte le funzioni di verita funzioni di verits a nostra incursione nelle problematiche della to quello che serviva a rendere pitt agevole Bverita e della probabilita. “Quesiti (con qualche commento) 1. E ragionevole parlare di complementare di un insieme A senza spec jcare qual € Vin: Ssieme universo U in cui consideriamo “immerso” A? B ragionevole parlare di intersezione f union di due insiemi A e B senza specificare qual & V'insieme universo U in cui sono Fimmersi” Ae B? Loperazione di complementazione si pud effettuare solo a proposito di un sottoin ime di un insieme universo; se non definiamo l'insieme universo, non siamo in grado Ai stabilire quali sono gliclementi del complementare (che sono tutti esterni a sotto insieme coinvolto). Le operazioni di intersezione e di unione, invece, sono indipen- dent dallinsieme universo al cui interno stiamo operando; loro rispettivi element — in quanto elementi tutti appartenenti agli insiemi coinvolti~ sono infatti comunque perfettamente individuati 2 Linsieme A ha per elementi 0 ¢ 1, Considera il complementare di A, rispettivamente, nelinsieme universo dei numeri naturali da 0a 10, nell'insieme universo di tutti i natu- ‘ali ¢ nell’insieme universo di tutti gli interi. Da quali elementi & costituito ciascuno dei ‘re insiemi complementari? Lesercizio conferma quanto detto a proposito del complementare di un insieme: lo stesso insieme A di luogo a te insiemi complementari diversi a seconda di quali sia Vinsieme universo in cui lo consideriamo “immerso’. os un insieme universo L on ssiemistiche all'interno di un termi ene ie 1c. come ogni tipo di operazione, possono exer cap ementazione € una funzione dallinsicme de sttingge ju" ud d}U: Vintersezione e 'unione sono fun i! ve U allinsieme dei sottoinsiemi di L Pinsieme universo U in-4 zone 4. A. B suddividono l'insieme formato linsieme A UB? E da quali zone ¢ formate l'insieme Di Da quali tra queste zone ¢ forn ev AU BUA rat a delle quali individua un insieme 5 ori dim, B 3. Ae Tin: urali minori d nsieme dei naturali maggiori di n. Discuti siemi A Be AUB nei tre casi m < n,m =n 6. Se Ae contenuto in B, qual &l'intersezione di A ¢ B? E qual ¢la loro unione? te sapere che ANB =A p concludere che A & sottoinsieme di B; cos co per giungere alla stessa conclusione, sufficiente sapere che A UB = B (lecondizioni A 4c AUB = R si implicano a vicenda 7. A & costituito da 70 elementi ¢ B da 40 elementi. A € B sono sottoinsiemi di U, co stituito a sua volta da 100 clementi, Quanti elementi contiene, al minimo, AA) B? E al ‘massimo? Quanti elementi contiene, al minimo, A U B? E al massimo? Che cosa é una funzione di verita La doman fu la seguente Signore, un ampio fiume divideva in la signoria-vostra, perché la questior Dico dung due parti una proprieta.. Estia bene attenta ne & importante € piuttosto complicata lume c'era un ponte, e in capo al ponte una forca e di solito c'erano quattro giudici che applicavano la dal signore del fiume, del ponte e dello stato, che diceva cosi: se attraversa questo ponte da una parte alata, deve prima dichiarare wamento dove va‘ che cosa va_a fare; ¢ ove dichiar il vero, loi lageng e che su questo legge impost qualeuno sotto ribunale, dove _aepnOnABELITA qve gre ave vec hi i falso, sia, per questo, impiccato sulla genza alcuna remissione forea che smoscendo questa legge, ¢ [2 Su severitd, molt passavano € in cid che dichia no si vedeva subito che dicevano la verita, e i giudici li lasciavano pass nave are liberamente. vty tine che, richiesto il giuramento 2 un tale, quest gurd dichiard col guvramento che faceva, che andava a merire su quella forca, e basta T iudici stettero a riflettere su quel giuramento e disseto: se quest'uomo lo la sciamo passare liberamente, allora egli avra giurato il falso.e, secondo la legge, deve morire; se lo impicchiamo, egli ha giurato che andra a morire stu quella forca, e avendo dichiarate il vero, per la stessa legge dev'essere libero. Si domanda alla Signoria Vostra, Signor Governatore, come devono regolarsi i giudici con quell'uomo; perché fino a questo momento essi sono in preda al dub- bio ¢ alla perplessita. E avendo avuto notizia dell’alta e sottile intelligenza della Signoria Vostra, hanno mandato me a supplicarla da parte loro di voler dare il suo parere in questa complicata e dubbia questione: Sancio rispose Di sicuro quei signori giudici che vi hanno mandato da me avrebbero potuto evitarlo, perché io sono un uomo pil! rozzo che fino; ma ugualmente ripetetemi un’altra volta la faccenda in modo che la capisca; forse patrei fare centro. li domandante tornd a ripetere quello che aveva detto prima, e Sancio disse: A mio parere questa faccenda si risolve in due battute, cioé: quest’uomo giura che morira sulla forca; e se muore veramente giurd il vero, quindi per la legge merita di essere libero: e li passare il ponte; e se non lo impiccano, giur® il falso e per la stessa legge bisogna impiccarlo. E come dice il Signor Governatore — disse ill messaggero — ¢ per quanto riguarda i termini della questione, li ha intesi come meglio non & possibile e senza dubbio di sorta. Allora io ora direi — replicd Sancio, — che di quest"uomo, la parte che giurd il vero la lascino passare, e quella che giurd il falso la impicchino, cosi si compira alla lettera la condizione del passaggio. Alora, Signor Governatore, ~ replicd l'interrogante — bisogna che quell'uomo sia diviso in due meta quella bugiarda e quella veritiera; e se si divide, dovra per forza morire, e allora non si ottiene nulla di cid che esige la legge, mentre & formalmente prescritto che debba attuarsi . Ma caro if mio buon uomo, ~ rispose Sancio ~ questo passeggero, 0 fo sono un perché muoia quante ce ne sono perché Viva e pass il ponte; perché se la verita lo salva, la bugia lo condanna; ed essendo cos, sono del parere che diciate 2 questi signori che vi hanno mandato da me, che giacché le ragioni per condannarlo e quelle per assolverlo sono in bilico, lo lascino passare liberamente, perché & sempre pi lodevate fare il bene che fare il male; e lo firmerei col mio nome se sapessi firmare, ed io in questo caso non ho parlato con la farina del mio sacco, ma mi venne in mente un precetio, frai molti che mi diede il mio padrone Don Chisciotte la sera prima grarentt= igo vernatore di quest isola: cio’ che quando la giustizia fosse poco eae la misericordia, e Dio ha voluto che mi ricordassi ora, in questo si proprio a pennello, [M. Cervantes, Don Chisciotte] pezzo d'asino, o ci sono tante ragion 4. VERITA & PRonani, - ancio Panza —a cy esto al fido scudiero Sancio ii si & appen icile giudizio richiesto al isola — Cervantes ci intro = Atari dif iui governatore di un'isola ~ Cervantes ci introduce, gn fatto credere di es : scivoloso e infido del vero ¢ del falso. Mondo scivoloso e infido, e poesia, nel mondo guzia e poes expt alla bizaria eal eee Ha probiensa del vero'@ ae alae (eanen? di altti pro. La Jogica matematica si o sisi). Ma, con consapevole modesta, non pretended sutft SemlVaRR pee oat se eager Cree ee © Volte has Drea gi sony pea ae eneaiR © falsita dj we BE ec patie poe lla eto Lk le bea elementari che |g una frase! complessa a partire da Gi ealeone é fatta una frase “elementare”? Se ci pensiamo, una frase elementare, guts Sofia bela il numero 4 @ pari’, “Roma é la capitale d'Italia’, ecc, ha sempre la forma “il tal soggetto soddisfa la tale proprieta’, 0, per dirla in termini insiemistici, “ial elemento appartiene a tale insieme” (Sofia appartiene al sottoinsieme delle belle il nume. £0 4appartene al sotoinseme dei numeri pari, Roma appartiene al Sottoinsieme... delle capital dali!) Quest e slo queste sono, peri logici le asi elementari Possiamo allora dire che uno degli obiettivi della logica & i valutare la verita di Mn frase complessaa partire dalla vertao falsita delle frasi di questo tipo che la compongono, Giulio non ¢oneso. Veto 0 falso? Non lo sappiamo, perché non sappiamo di quale Gi to strat ¢ anche perché la disonesta & un difetto pit spesso dissimulato che orgoglio- sora vendicato.. Per, di una cosa siamo cert: la frase 8 vera se e soltanto se Giulio ppartiene al complementare del sottainsieme degli onesti persone 12 frase Giulia non @ onesto & vera se e solo se Giulio appartiene altinsieme in grigio, complementare del sattoinsieme degli onest Logicamente, questa conclusione non di é iui i Ly Pende-né dal soggetto (Giulio), né dalla proprie- t8 (onesta) presa in considerazione, Essa dipende solo dala struttura della frase-che & egazione di una frase pit semplic 4 FRASE > NEGAZIONE DELLA FRASE Giulio onesto —, non (Giulio é onesto) Quindi, in Sostanza, dipende solo dalla i i 5 Parolina non, Pe collegare | i non con la seguente tabella (che viene detta ravola di seca 1 aed Fermiamoci un momento, perché abbiamo fatto un paio di scoperte importanti me tra la negazione di una frase ¢ la comple ione di un sottoin: ione & vera se € solo se il soggetto appartiene al complementare del sottoinsieme individy © lasitua: sieme: la nj 10 dalla proprieta; one é perfettamente descr colonna (cioé in ent da una tabella a due colonne, dove nella pri: ) ci sono i valori che possiamo attribuire a una frase ¢ nella seconda (cio? in uscita) i valori che assume la sua negazione, che & pit. complessa costruita a partire dalla frase iniziale. a frase La prima scoperta mette in relazione logica ¢ insiemistica; la seconda, ancora pits signifi cativa dal nostro punto di o falsita di una frase complessa a partire dalla v coinvolte altro non é che... una funzione! ista, ci mostra, a ben guardare, che la valutazione della verita 40 falsita delle frasi pitt elementati ve Lee fe et La funzione non (negazione). Finalmente si capisce il motivo per cui, in un libro su corrispondenze e funzioni, siamo venuti a parlare, nientemeno, che di cid che & vero ¢ di cid che é falso! Precisamente: se chiamiamo insieme dei valori di verita e indichiamo con T T'insieme che ha come elementi vef,¢ chiaro che la negazione é una funzione che ha come dominio ¢ codominiolinsieme T dei valori di verita. Una funzione con queste caratteristiche si dice funzione di verita unaria (il valore di vyerita in uscita dipende da wn valore di verita in entrata), funzione di verita unai Pero attenzione: a essere precisi, occorre specificare che in una funzione di verita insieme didefinizione deve coincidere con il dominio, ovvero che la funzione deve essere definita Perogni valore di 7’. Infatti vogliamo che la verita o falsita della frase c ‘etumente determinata sia Stando hha valore f. ‘omplessa sia per- quando la frase pitt semplice in essa coinvolta ha valore v che Tole @affdabile e dscreto. Vero 0 falso? Non lo sappiamo, idabile perché non sappiamo di ® i tratti € anche perché affidabilita e discrezione sono virti pi spesso osten- ‘Rilo 5 lente praticate Perd di una cosa siamo certi: la frase ¢ vera se e soltanto all'intersezione dei sottoinsiemi degli affidabili e dei discreti. 4 VERITA Lop, sy 88 persone O> i er 10 se Paolo appartiene alinsieme i ce paolo @ affidobile e discreto & vera se e solo se Paolo : oe a. «rae ane del ottoinseme deal afidabil ede sottonsieme del discret arigi,intersezione Vero 0 falso? Non lo sappiamo, perché non sappiamo di quale cautela e esperienza sono qualita pitt spesso vantate che ef meno se interpretiamo la parolina o in modo “debote” secca alternativa (corrispondente al latino aup soltanto se Paola appartiene all'unione dei Paola @ cauta o esperta. Paola si trattie anche perché fettivamente possedute... Pero. al (corrispondente al latino vel) e non come aut), di una cosa siamo certi a frase @ vera se € sottoinsiemi dei cauti e degli esperti. persone La frase Paola é cauta ed esperta ¢ vera se e solo se Paola appartiene all'insieme in grigi tunione del sottoinsieme dei cauti e del sottoinsieme degli esperti. Le conclusion a cui siamo pervenuti non dipendono né dai soggetti né dalle proprie- ta coinvolte, Esse dipendono solo dalla struttura delle frasi, che sono, rispettivamente, la congiunzione e la disgiunzione di due enunciati: FRASI —> CONGIUNZIONE DELLE FRAST Paolo é affidabile, Paolo @ discreto. —+ Paolo é affidabile e disereto RAST DISGIUNZIONE DELLE FRASI Paola é cauta, Paola é esperta — + Paola é cauta o esperta. Quindi, in sostanza, dipendono solo, rispettivamente, dalla parolina ¢ ¢ dalla parolina 0 (intesa nella versione “ in un evento impossible, nessuno dei casi possibili risulta favorevole al veificasi dellevento; ma allora la frazione che esprime la probabilita dell'evento ha numers- tore uguale a 0 e quindi ha valore 0 = la probabilita di un evento impossibile t 0 > in un evento né certo né impossbile, il numero dei casi favorevol al suo verificarsi® hon nullo e minore del numero dei casi possibili; ma allora la frazione che esprime la probabilita dell’evento ha numeratore non null e minore del denominatore € quindi ha valore maggiore di 0. minore di 1 => la probabilita di un evento né certo né impossibile ¢ maggiore di 0 ¢ minore dil In conclusione, per un qualsiasi evento E st ha: 0 = probabilita di E <1 le, probabilita di E = 1 see solose Ee con probabilita di E = Osee solo se E @ impossil certo. 4. VERITA e Romansusra %6 re chela probabilita ¢ una funzione che associa a ogni evento un nu. von un finguaggio tecnico a probabilita © una funzione eli eventie per codominio Pinsieme dei numer compres : fanzione salta fuori quando meno ce lo aspettia. Possiame allora di mero compreso tra Oe 1. Per che ha per dominio lo spazio d ; tra 0¢ 1, Ancora una volta il concetto di Mon probabilita di un evento = pazio degli eventi ai numeri compresi tra 0 ¢ 1 funzione dallo s} Difetti della definizione classica di probabi di probabilita, a prune es ais foes ire rata, a pensarci bene, un piccolo difetto: la probabilita che il papa ci telefoni per avere finl ia paiere Roe sulterebbe, a norma dela defini ne, del 50%! Infatt i cas ppossibili sono due (telefonata si, telefonata no) ¢ tra questi ce n’® 1 favorevole (telefonata si): dunque la probabilita dell’evento “telefonata si” risulterebbe essere di 1/2, ovvero del 50%... E abbastanza chiaro, anche a chi soffre di megalomania, che le cose non possono stare Cosi... Il piccolo difetto” non é, in realta, tanto piccolo.. ne manca qualcosa: manca il vincolo che i casi possibil per dirla in modo preciso, che i casi possibili siano equiprobabili. Il problema ¢ che se aggiungiamo alla definizione questo vincolo (la probabilita di E @ uguale al rapporto tra il numero di casi favorevoli ¢ il numero di casi possibili, purché questi ultimi siano tra loro equiprobabili), il campo di applicabilita si restringe drastica- mente, poiché ¢ molto difficile, tranne in situazioni di “laboratorio” quali Pestrazione di palline da un'urna o di una carta da un mazzo ¢ simili, essere certi che i casi possibili sia~ no tra loro equiprobabili. Ma c’é di pit (¢ di peggio): la nuova definizione, completa del vincolo, evidenzia un circolo vizioso inesorabile. Infatti, per definire la probabilita di un evento, essa fa uso della nozione di equiprobabilita (uguale probabilita), che, richiede, a sua volta, la preliminare definizione di probabilita! Questo ¢ davvero un grosso guaio, una. stortura di tipo logico che rende la definizione classica di probabilita intrinsecamente e definitivamente difettosa, Ma la definizione classica fatti ci segnala che nella definizi ano tra loro “equilibrati”; ovvero, Definizione statistica di probabilita Gli studiosi di probabilita hanno cercato di rimediare a questi problemi attraverso una se~ conda definizione di probabilita, Qual ¢ la probabilita che a capodanno a Milano nevichi? Non¢ possibile utilizzare la definizione classica: icasi possibili (neve si, neve equiprobabili in modo evidente. Possiamo pero fare una statistica di che ee 100 oe s€ & nevicato 45 volte su 100, diremo che la prol questanno nevichi & di 45/100, ovvero del 45%. Questa idea & precisamente base della definizione statistica di probabilitas oa ‘ probabilita dell’evento £ = BUmero di prove in cui sié verificato l'evento ar sg. vanurA x pmomaiteTA ; tadefinizione statistica di probabilita ¢ quella a cui si fa riferimento quando si stabilisce ‘ad esempio, il premio di urfassicurazione contro il furto di un’automobile, serale, nelle scelte di mercato dell pill in ge aziende, Dunque, si tratta di una definizione a cui si fa ricorso piuttosto spesso, specie in ambito economico ¢ commerciale, per quantificare le aspettative rispetto al verificarsi di un determinato evento. Se confrontiamo le due definizioni i probabilita, osserviamo che sono profondamente diverse; la prima 2 una definizione a priori, sulla base di una previsione, mentre la seconda ‘¢4 posteriori, ciot sulla base di una raccolta di dati. In ogni caso, anche la seconda defini ione, quella statistica, conserva tutte le proprieta della prima: Ia probabilita di un evento E continua comunque a essere un numero compreso tra 0 € 1, € dunque la probabilita continua a essere una funzione che ha per dominio lo spazio degli eventi e per codominio Pinsieme dei numeri compresi tra 0 ¢ 1 Difetti della definizione statistica di probabi jone di probabilita risolve forse tutti i nostri problemi? Neanche per sognio! Essa infatti presenta non pochi difetti: © Per poter esprimerela probabiliti di un evento £ in un esperimento, occorre dispor- re di una serie storica relativa a prove analoghe, cio di una significativa mole di dati raccolti precedentemente che afferiscono a situazioni simili a quella su cui ci trovia~ mo a fare previsioni; dungue il suo campo di applicarione ¢ comunque circoscritto. © Il numero che esprime la probabilita di un evento semplicissimo, quale ad esempio Tuscita di testa nel lancio di una moneta, é un numero molto “sporeo’: Non é meglio attribuire all'uscita di testa la probabilita 1/2 (numero elegante ¢ rotonda!), piutto- sto che, basandosi su 1000 lanei in cui abbiamo ottenuto 513 volte testa, stabilire, a norma della definizione statistica, che la probabilita dell’ uscita di testa & 513/1000 (numero piuttosto inelegante ¢ decisamente poco rotondo)? Senza parlare poi del fatto che potremmo attribuire la probabilita 0a un evento molto raro ma non im- possibile (in conseguenza del fatto che un certo numero di prove precedenti hanno dato tutte esito negativo) o, viceversa, la probabilita 1 a un evento molto probabil ma non certo (in conseguenza del fatto che un certo numero di prove precedenti hanno dato tutte esito positivo). © Infine, e questo ci sembra il punto debole pitt grave, quello davvero “irreparabile’ nella definizione statistica, la probabilita di un evento viene a dipendere non solo dalfevento, il che & ragionevole e addirittura sacrosanto, ma anche dal numero di prove precedentemente compiute; con la conseguenza di una valutazione della pro- babilita piuttosto “ballerina’, che saltella da un valore alPaltro Si pensi al lancio di tuna moneta: dopo 100 lanci potremmo affermare, sulla base delle prove effettua- te, che la probabilita delevento testa & 49/100, dopo 1000 che ¢ 513/100, dopo 10000 che ¢ 4922/1000, e cosi via... Certo, 'intuizione ci dice che il dato dovrebbe tendere a stabilizzarsi aumentando il numero di prove, ma questo, nella pratica, ct consola ben poco... Dungue, se ci eravamo illusi, mettendo in campo la definizione statistica, di aver trova- to una definizione di probabilita davvero inattaccabile dobbiamo amaramente ricrederci. ‘an 4. VERITA © PROnADLT, os in ampiezza (siamo in grado di assegnare ung che abbiamo guadagnato in amp dang Ans ie numero maggiore di event), 2b jame perso input determina bait appare patos instabile pin indicativa che Pes gro. valutazione di rotrmeno nei cas in cui possiamo scegiere tra de inion, an Tae ee je far wo anche della definizione css (vd co dl lacio am ee i ost’ bes: do cok ss Frinmo decsamentericorrere a quest ultima. inizi jettivista di probabilita .. i ae sei Jiare i casi di applicabilitae di liberarsi dei difettiriscontrati nelle pre- eat definition na studiosi di probabilita hanno costruito una terza definizione. Se due ‘cedenti definizioni, it essa “alla pari” in una sfida tra due atleti,@ ragione- scommettitori concordano una scommessa “alla pari” a sole ritenere che es attribuiscano una probabilita di 1/2 (ovvero del 50%) a ciascuno dei due esiti possibili della sfida. Se invece i due scommettitori concordano ie ae in cui i primo punta | sterlina (quando si parla di scommesse, si pensa subito all"Inghilter- ra...) su un certo esito E della sfida e il secondo 3 sterline sull’esito couse: Tagionevole ritenere che essiatribuiscano una probabilita 1/4 (ovvero del 25%) sull'esito E. ‘Questa idea é precisamente quella alla base della definizione soggettivista di probabilita: puntata di uno scommettitore dell'evento F = ~~ mma delle puntate probabili Anche la terza definizione di probabilita presenta tutte le proprieta delle prime due: la Probabilita di un evento E continua comunque a essere un numero compreso tra Oe he dunque fa probabilita continua a essere una funzione che ha per dominio lo spazio degli eventi ¢ per codominio l’insieme dei numeri compresi tra Oe 1. Difetti della definizione soggettivista di probabilita La nuova (terza!) definizione risolve il problema di avere una definizione convincente e uuniversale di probabilita? Universale si (davanti a un qualsiasi evento & sempre possibi- le ipotizzare una scommessa sul suo verificarsi o meno), ma del tutto convincente questo Proprio no... Anche la definizione soggettivista di probabilita appare infatti alquanto difet- ‘os. Infati, a norma di questa definizione, la valutazione di probabilita dipende non solo dallevento (comet giusto) ma, addirittura, anche dalla soggettivita dei due scommettitori (€ questo ci piace decisamente di meno). _ l@conclusione, un po’ scoraggiante, ¢ che non esiste una definizione di probabilita che sia esente da pecche. Anzi, pitt si amplia il campo di applicabilita della definizione, meno essa appare “solida’,scientifica, rigorosa, dalla definizione con il campo di applicabilita pit ristretto quella con il campo di applicabilita pit ampio classica — statistica —> soggettivista alla definizione meno “stabile” a quella pit “stabile” Soggettivista —> statistica —> classica jopastLtTA arth EPR aver . di massima, si segue questo criterio in li cosieeh’ do possibile, si sceglie di far uso 5 aun ella definizione classica; 0 a seconda battuta, quando non si pud usare la definizione cassia tio di quella statistica, si sceglie questa seconda; ma si pud far cas ‘trema ratio quand. ‘9 solo in caso dispe quando non si pud fare altri ‘corso alla definizione soggettivista, la pit inaffidable e sfuggente di co aeas Comunque segnata da tare ineliminabili. 2 famiglia jisperato, coms questi (con qualehe commento) 1. Non so in che giorno sei nato, perd scommetio che quest anno festeggerat il tuo com- gicanno di mercoled Qual a probabilih che io vinca la scommessat 11 lettore sofisticato potrebbe non accettare la risposta 6/7, sulla base det fatto che in ‘un anno non c’é esattamente lo stesso numero di ricorrenze per ogni giorno della settimana (365 non é divisibile per 7, e neanche 366, numero dei giormi degli anni still). Peggio per lui! Sara infatti costretto dalla sua stessa pignoleria a procedere conteggio di quanti mercoledi ci sono quest’anno per concludere poi che la pro- babilita che io vinca é data dal rapporto tra il numero dei mercoledi giorni dellanno. il numero dei 2, Lanciando due dadi i punteggi totali possibili sono 2, 3,4,5,6,7. 8,9, 10, 11, 12. Qual il punteggio che ha maggiore probabilita di uscire? Perché? La prima tentazione di dire che ciascun punteggio totale ha probabil 1/11 (1 caso favorevole su 11 casi possibili). Sarebbe, pero, una risposta errata, perché gli 11 esiti possibili non sono tra loro equiprobabili; ¢ chiaro, ad esempio, che @ pit: probable che si abbia punteggio 6, punteggio che scaturisce da varie coppie (5 1,4¢2,ecc.), piuttosto che il punteggio 12, determinato solo dalla coppia 6 ¢ 6. La definizione classica non si puo quindi applicare sui punteggi total, tra loro non equiprobabili. Si pud applicare, perd, se prendiamo come casi possibile coppie ordi- nate (1 1, 1e 2,2¢ 1, ¢ce.) di valori dei due dadi; infatti, P'uscita di una qualsiasi cop- pia un esito equiprobabile con Fuscita di qualsiaialtra copia. (Attenzione:I'uscits della coppia 1 € 2 @ un esito diverso dall'uscita della coppia 2 ¢ 1; per convincersene basta immaginare che i due dadi siano di colori diversi.) E allora possibile pervenire alla rispo- sta al nostro quesito elencando tutte le coppie ordinate possibili (e cio’ tutti i casi possibili) e calcolando, in ciascun aso, qual il punteggio totale risultan- te; un modo semplice e elegante di far- lo 2 quello di considerare la tabella qui a fianco, Si conclude cosi che il punteggio 2 ha probabilita 1/36, il punteggio 3ha pro- babilita 2/36, ecc. primo dado 4. VERITA © PRO} BAMLLITA 100 8 palline nere e 8 palline rosse. Peschiamo | g palline bianche, 8 palline bit 2 Se peschiamo 2 palline, una dopo Taltr eae ae e Ia probabilita che siano dello stesso colore? ji palline (comunque uguale per ogni colore) presente +3, In un'urna ci sono probabil mettendo la prima estratta nell’ pende dal numero c veschiamo 2 palline, una dopo: : Pecais dello stesso colore per ogni colore) presente nell'urna? pallina, qual ¢ la a! raltra e senza rimettere la prima estratta nel oe ae La risposta dipende dal numero urna, qual é la probabil di palline (comunque ug! ta di essere discussa, solutamente banale, non 1 » invece, qualche parola va spesa: poich¢ abbiamo rimesso 1a nt razione fornisca lo stesso risul Lapin dans : roa la probablit che no Ee ae é non dipende dal numero di palline, aaa etna, qualangue eso sa sto, © 1/3¢ non dipend ee murché uguale per ogni colore, presente nel'urna. soo rns el ura slo 7paline dl colors dla prin eat un le i ae neste dues dunque la probabilita che la nuova estrazione fornisca lo stesso iar aa ‘doslungue eso sia stato, 27/23. Berd se le palline inizialmente ML esempio 4 per ogni colore, la probabilith di estrarre due pal cio’ diversa ~ e pit piccola ~ rispetto a quella 3, in questo caso, dipende dal nume- presenti fossero state a line dello stesso. colore sarebbe 3/1 precedentemente caleolatas dunque, la probabil 10 di palline presenti nell'urna. Infine, se qualcuno si proponesse di esprimere una protesta per il fatto che quando si parla di probabilita si va a finire sempre a ragionare di urne ¢ palline... ayrebbe le sue buone ragionit Pero il ricorso continuo a urne e palline ha un senso. Se non nell’enunciato del quesito (il problema di partenza poteva ben essere enunciato par- lando di atleti di 3 nazioni diverse — 8 per ogni nazione ~ e simili), almeno in fase risolutiva, poiché urne e palline costituiscono un semplice € generale modello su cui “appoggi joni, In realta é errato sottovalutare 'importanza di mo- delli efficaci e unificanti a cui ricondurre i problemi pitt svariatis Io sa bene chi insegni matematica... que 4, Alla roulette, 2 pit conveniente puntare sempre sul rosso, alternativamente sul rosso € sul nero, ogni volta su un esito diverso da quello appena verificatosi, sul rosso o sul nero in modo del tutto casuale? Ovviamente la risposta, basandosi — come @ giusto — sulla definizione classica, & che qualsiasi logica di puntate @ del tutto equivalente a ciascuna delle altre. Lo scopo di questo quesito é di promuovere una riflessione critica sul carattereillusorio di aspet- tative basate sui “ritard’; nella roulette come nel lotto come in ognialtra situazione in cui i casi possibili sono a priori equiprobabili con tutta evidenza, Paradossalmente, a norma, questa volta, della definizione statistica, il “ritardo” renderebbe semmai meno probabile ¢ non piti probabile il verificarsi di un evento! * 5. Nel giardino sotto casa mia ci sono 2 statue di Giano bifronte, So che un teppista ha imbrattato una delle facce di uno dei due Giani con vernice verde. Vado nel giardino e vedo il davanti della prima statua del tutto immacolato; qual @ la probabilita che il “verso” della statua sia imbrattato? ao 4. VenrTA PRODADILITA Attenzione: la risposta che viene pit “naturale” ( probabilitt del 50%) ¢ errata 6. Occorre tirare un calcio di rigore. Il giocatore A, nella sua carriera, ne ha realizzati 29 su 34 tirati; il giocatore B, invece, 43 su 55. Lallenatore calcola la probabilita che A segni ¢ la probabilita che B segni, dopodiché assegna l'esecuzione del tiro a 7, In attesa del derby Inter-Milan, Aldo, Bruno ¢ Carlo hanno concordato Ia seguente inta 13 euro sulla vittoria dell'Inter, Bruno 8 euro sulla vittoria del Mi scommessa: Aldo Ian, Carlo 15 euro sul pareggio. Quale probabilita i nostri amici attribuiscono a ciaseuno dei tre esti possibili della partita? Probabilita di eventi complessi Citroviamo nell imbarazzante situazione di avere tre definizioni di probabilita e nessuna soddisfacente. Come uscirne? Con una dichiarazione di rinuncia che ricorda una prece dente analoga dichiarazione di rinuncia... Abbiamo detto a suo tempo: scopo fondamen tale della logica matematica non & di stabilire in assoluto la veriti o meno di una fras pir modestamente, di stabilire la verit’ o meno di una frase complessa a partire da ipote si sulla verita 0 meno delle frasi pit semplici che la compongono. Ripetiamo lo schema: scopo fondamentale del calcolo delle probabilita non é valutare in assoluto la probabilita di un evento (operazione controversa e comunque soggetta a discussioni), ma, pit: mo. di un evento complesso a partire da ipotesi sulla destamente, di valutare la probabi probabilita degli eventi pitt semplici che lo compongono, Cisono tre tipologie di eventi complessi che si propongono da sole, con naturalezza: la negazione di un evento (che prende il nome di complementare dell’evento) , la congiunzio: ne di due eventi (che prende il nome di prodotto logico dei due eventi) ¢ la disgiunzione di due eventi (che prende il nome di somma logica dei due eventi) Tutto questo ci ricorda qualcosa... Ebbene si, gli eventi complessi del calcolo delle pro: babilita sono analoghi alle frasi complesse della logica, a loro volta corrispondenti alle ica. E, in ognuno di questi ambiti, tre sono le modalita fonda: complessi: complementare, prodotto logico e somma espressioni dell'insiem mentali di costruzione di “oggetti’ logica nella probabilita, negazione, congiunzione e disgiunzione nella logica, di nuovo unione nell'insiemistica. complementare, intersezione nella probabitita nellinsiemistica nella logica complementare di =A | intersezione di due insiemi A, B—> ANB | unione di due insiemi A, B> AUB negazione di tuna frase A—> non A songiunzione di due frasi A,B AcB complementare di un evento E= non E prodotto logico di due, eventi E,,£; — By e F; somma logica eventi By, E> 4, Venira © PRoMAmLrTA 102 entare di un evento con E)é! (ede oer ncio di una moneta eT’ Puscita di 10 304.0506;i1 cosi via. Il problema, ‘evento che corrisponde al non Evento complem : plement edelVevento E ae ‘evento testa nel J lancio di un dado ® pareggio o la sconifitta: ooareare 0 E conoscendo la probabiliti ela raggiungiamo facilmente a partire altrettanta facilita pensando alle Levento com ementare dell’ wificarsi di E. eompleme a re dell'uscita di 2 nel jell Inter & plementare della vittoria d Carne possibile calcolae la pro eae nie (ro si potebbe tt eq; il complement prorat ab dfeento #121 dalla defnizione ca ° cre due definizioni di probabiit — oe mio E ba probabilta: m/n, le int, se Pe nent rp rable r—m)/ iach reve al pee fe {bili meno i casi in cul st yerifica E. Ma (n —m)/ne dell’evento non E sono i casi poss enere con snto negazione di E (0, pitt semplice isi fayorevoli al realizzarsi uguale a | —_m/n-e dunque: probabilita di non £ = 1 — probabilita di ‘Alla luce di quanto visto, possiamo dire che: ‘© la probabilita che, es traendo una carta un asso é | — 4/40, cio’ 36/405, & la probabil che il letore (purché nato in un anno non bisestie) sia nato in un dll giorno in cui énato Pautore (a sua volta nato in un an- {65 la probabilita che siano nati nello stesso da un mazzo di carte italiane, non si tratti di giorno dell'anno diverso no non bisestile) & 364/365, essendo 1/3 giorno; o.. 6 se la probabilita di E 2 3/8, la probabilita di E @'5/8, se la probabilita di £ & del 62%, la probabilita di £ & del 38%. “Tutto semplice, anche se, almeno a giudicare dagli esempi i finora, non particolarmen- te significative. Evento prodotto logico di due eventi Levento prodotto logico di due eventi Ey e Ey &V'evento corrispondente al verificarsi di entrambi gli eventi E; e £5. Il prodotto logico dell’evento “testa” nel lancio di una mo- neta e dellevento “uscita del 3” nel lancio di un dado @ Pevento che si produce quando, lanciando una moneta ¢ un dado, si ottiene “testa e 3”; nell’estrazione di una carta da un mazzo di carte italiane, il prodotto logico dell'uscita di una figura e dell uscita di una carta di denari I'evento “uscita di una figura di denari” ¢ cosi via. Dunque gli eventi E; € E> coinvolti nel prodotto logico possono essere sia relativi a “esperimenti” diversi (il lancio di un dado e il lancio di una moneta), sia relativi a uno stesso esperimento (estrazione di una carta). 1! problema, di nuovo, ¢ di imparare a cal- colare la probabilita dell'evento complesso Ej e £2 conoscendo la probabilita dell’evento £; ela probabilita dell’evento E>. Anche in questo caso ragioneremo sulla base della de- finizione classica di probabilita, anche se si perviene alla stessa conclusione pensando alle altre due definizioni di probabilita. 4 Vintvd # PROBARILITA 3 Dunque, immaginiamo una passeggiata in montagna a cui partecipano le ragazze Alba Ada e Chiara e i ragazzi Aldo, Alfredo, Arturo e Silvio. Sappiamo che alla fine della gita & nato un grande amore (tra una ragazza e un ragazzo). Qual é la probabilita che entrambi i neo-innamorati abbiano il nome che comincia per A? Questo evento, a pensarci bene corrisponde al fatto di aver peseato una ragazza il cui nome comincia per A tra le ragazze {evento E1, che ha probabilita 2/3) e di aver pescato un ragazzo il cui nome comincia per A tra i ragazzi (evento Ep, che ha probabilita 3/4); cio’ corrisponde all’evento prodotto logico E) ¢ E>. A norma della definizione classica, “contiamo” in primo luogo gli accop- piamenti possibili, ovvero i casi possibili Alba-Aldo, Alba-Alfredo, Alba-Arturo, Alba-Silvio, Ada-Aldo, Ada-Alfredo, Ada-Arturo, Ada-Silvio, Chiara-Aldo, Chiara-Alfredo, Chiara-Arturo, Chiara-Silvio. Aldo Alfredo Arturo Silvio j Alba x x x x Ada x x x Chiara il numero dei casi possibili relativi all'evento E, e E> @ il prodotto tra il numero dei casi possibili relativi all’evento. E, ¢ il numero dei casi possibili relativi all’evento ‘Contiamo” ora, tra i casi possibili, i casi favorevoli: Alba-Aldo, Alba-Alfredo, Alba-Arturo, Alba-Silvio, Ada-Aldo, Ada-Alfredo, Ada-Arturo, Ada-Silvi Chiara-Aldo, Chiara-Alfredo, Chiara-Arturo, C Aldo Alfredo | Arturo Silvio la tabella mostra tutti gli accoppiamenti rispondenti alla richiesta Abbiamo 6 casi favorevoli, cioe il prodotto tra il numero 2 dei casi favorevoli relativi all’e- vento E eil numero 3 dei casi favorevoli relativi all’evento E>, = il numero dei casi favorevoli relativi all’evento E; e E> vil prodotto tra il nume- ro dei casi favorevoli relativi all’evento £) e il numero dei casi favorevoli relativi: alfevento Ey 4, Veniva f Propamnera 108 «sb (2«3)/(3-4), che si pud serivere anche come rindi, la probabilita dell’evento: Bye Exe (2 *3)/ ee ot Tsamel prodotto tra la probabilita di £1 ¢8 probabilita di £2. £, per come abbiano obo bbe essere chiaro che ess0 si applica in via del ppato il ragionamento, dovrel rpossiamo allora concludere dicendo che: abbiamo svi tutto gene probabilita di Ey ¢ £2 = probabil di Ey x probabil di E>, Alla luce di quanto visto, possiamo dire che: , escano il Secroceé 1/6-1/2= © la probabilita che, lanciando un dado e una mone! ote peau che: nell'strazione di una earta da un mazzo di carte italiane, essa s 12/40 - 10/40 120/1600 = 3/40 (conclusione aie ictame pervenite anche direttaments, calcolando il rapport tra il numero delle figure di spade e il numero delle carte del mazz0); « la probabilita che un cuoco noto pera sua imperizia (cuoee bene la pasta 2 volte su ao iee bene la carne 3 voltesu 8) azzecchi la cottura sia del primo che del secondo 22/7-3/8 = 6/56 = 3/2 precisazion tuna figura e una carta di spade Resta perd da fare un e vogliamo calcolare Ia probabilita del prodotto lo- sgico di due eventi che non sono tra loro indipendenti, va inserita una piccola correzione nella formula precedente. Immaginiamo ad esempio di estrarre 2 carte da un mazzo di carte italiane; qual ¢ la probabilita che entrambe le carte estratte siano di denari? Attenzione: Tevento di cui vo- gliamo calcolare la probabilita ¢ evento “prima estratta di denari ¢ seconda estratta di quindi é il prodotto logico di due eventi. Perd l'esito della seconda estrazione & ato dall’esito della prima; dunque, nella prima estrazione la probabilita che la car- ta estratta sia di denari @ certamente 10/40, ma nella seconda, se nella prima estrazione é effettivamente uscita una carta di denari, la probabilita che esca di nuovo denari ¢ di 9/39, perché il mazzo si é ridotto a 39 carte € di queste solo 9 sono di denari. Quindi la probabilita che entrambe le carte siano di denari non ¢ 10/40 - 10/40 ma 10/40 - 9/39. In conclusione, nel caso di eventi non indipendenti, la formula per il calcolo della pro- babilita del prodotto logico prende la forma: probab. di E\ e £3 = probab. di x probab. di E> condizionata al verificarsi di Ey. Questa nuova formula ha am eventi £) ¢ E2 sono indipenden ‘o di validita del tutto generale, Infatti vale anche se i due in questo caso la probabilita di E> condizionata al ve- rificarsi di ; si riduce semplicemente alla probabilita di £2 ¢ quindi la nuova formula si riduce alla vecchia. In altre parole: la nuova formula ha valore universale e siamo au- torizzati a dimenticare la vecchia che ne & la versione semplificata peril caso particolare dell'indipendenza dei due eventi coinvolti, © Ricapitolando, se indichiamo la probabilita di E con p() e la probabilita di E> condizionata al verificarsi di Ey con p(E2/E}), la formula generale della probabilita del prodotto logico di due eventi é: & spe aleole P(E) € Ez) = (E\) - p(E2/ Ey); 4. VenirA E prowamitrtA 105 essa, nel caso in cui E) € E> siano indipenden 1k si riduce a PC 2) = p(E1)- pea). Evento somma logica di due eventi Levento somma logica di due eventi £ € E> ¢ Vevento corrispondente al verificarsi di almeno uno degli eventi £1 ¢ E>. La somma logica dell’evento “testa” nel lancio di una moneta ¢ dell’evento “uscita del 3” nel lancio di un dado é evento che si produce quando, lanciando una moneta ¢ un dado, si ottiene 0 testa e un numero diverso da 3, 0 croce e il numero 3, 0 testa e il numero 3; nell’estrazione di una carta da un mazzo di carte italiane, la somma logica dell’ uscita di una figura ¢ dell'uscita di una carta di denari ¢ Puscita di figura non di denari, o di una non-figura di denari, o di una figura di denari ¢ cosi via. Dunque gli eventi Ey e E> coinvolti nella somma Logica possono e: “esperimenti” diversi, sia relativi a uno stesso esperimento. Il problema, ta, di imparare a calcolare la probabilit’ dell'evento complesso £1 0 Ez (intendendo la parolina o nel significato “debole”, quello che prevede come positiva anche la possibilit che avvengano entrambi gli eventi) conoscendo la probabilita dell’evento E) ela probabi lita dell’evento £2. Anche in questo caso ragioneremo sulla base della definizione classica di probabilita, ormai consapevoli che si perverrebbe alla medesima conclusione a partire dalle altre due definizioni di probabil ere sia relativi a yncora una vol- Dunque, immaginiamo una passegg Bice, Claudia, Delfina e Fausta pitt un numero imprecisato di ragazzi. Sappiamo che alla fine della gita una ragazza si é innamorata. Qual é la probabilita che ill suo nome cominci per B o per C? Questo evento, a pensarci bene, corrisponde al fatto di aver pescato una ragazza il cui nome comincia per B tra le ragazze (evento Ej, che ha probabilita 2/5) 0 di aver pescato una ragazza il cui nome comincia per C (evento Ez, che ha probabilita 1/5); ioe corrisponde all’evento somma logica E} 0 E2. La risposta al nostro interrogativo ¢ in questo caso del tutto immediata; la probabilita dell’evento E; 0 £ sara 2/5 + 1/5, ovvero 3/5, cio’ la somma tra la probabilita di E) ela probabilita di E>: jata al mare a cui partecipano le ragazze Bruna, probabilita di £ 0 probabilita di £) + probabilita di E>. Cosicché, alla luce di quanto visto, possiamo dire che: © la probabilita che, lanciando una moneta, esca testa o croce & 1/2 + 1/2 = 1 ( la certezza); © la probabilita che, estraendo una carta da un mazzo di carte italiane, sia di spade © didenarié 10/40 + 10/40 = 20/40; © la probabilita che il giorno pit fortunato dell’anno 2097 cada di sabato o di dome- nicaé 1/7 + 1/7 =2/7. La formula per il calcolo della probabilita della somma logica ¢ perfettamente ragionevole nel caso in cui i due eventi coinvolti si escludano a vicenda, cioé siano tra loro incom- patibili. Ma non é difficile rendersi conto che, quando gli eventi coinvolti sono tra loro compatibili, la formula appena stabilita non funziona, non pud funzionare. 4. VERITA E PROBARILIT) 106 (cioe la probabilita che gli eventi E) ¢ E2 si pro- ducano entrambi) é nulla ¢ quindi la nuova formula si riduce alla vecchia. Dunque, la nuova formula ha valore universale e siamo autorizzati a dimenticare la vecchia che ne & la versione semplice per il caso particolare dell'incompatibilita dei due eventi coinvolti © Ricapitolando, la formula generale per il calcolo della probabilita della somma logi- ca di due eventi & P(E) 0 ED = p(E1) + p(Ex) — p(B; e E2); essa, nel caso in cui Ej ¢ Ey siano incompatibili, si riduce a; p(Ey 0 Ey = P(E) + p(E2). Quesiti (con qualche commento) 1. Calcola la probabilita che, pescando due palline da un’urna contenente 5 palline bian- che e 7 palline nere ¢ rimettendo la prima estratta nell’urna, si ottengano rispettivamente: © due palline bianche; © due palline nere; © due palline di colori diversi. 4, VERITA B PROBABILITA 2, Oggi Chiara & stata chiamata al telefono 3 volte da persone amiche (non sappiamo se si sia trattato di persone tra loro diverse), Alla luce del fatto che Chiara ha 5 amici e 7 amiche, qual é la probabilita che abbia ricevuto almeno una telefonata da un maschio? Lavevamo preannuneiato: in alcuni casi la formula per il calcolo del complementa- re di un evento si rivela molto preziosa. Nella vicenda di Chiara, si pud giungere al risultato per due vie: © evento E (almeno una chiamata maschile) si pud vedere come l'evento somma lo- gica degli eventi MMM, MMB, MEM, FMM, MEF, 'M, ovvero come l’evento MMM 0 MMF o MEM o FMM 0 MFF o FMF 0 FEM, dove ‘ogni terna indica il sesso del primo, del secondo ¢ del terzo interlocutore; in questo caso occorre calcolare la probabilita di ciascuna di queste terne e poi addizionare i risultati trovati (non ce nulla da sottrarre, poiché le diverse terne sono tra loro incompatibil ento complementare dell'evento “tutte telefonate in questo caso é suf- th © Pevento E si pud vedere come! femminili’, ovvero come il complementare dell’ evento FF! ficiente calcolare la probabiliti dell’evento FFF e poi sottrarre da 1 la probabi trovata. Quale via risulta pit semplice? Ovviamente la seconda, basata appunto sul calcolo preventivo della probabilita dell’evento complementare... 3. Inun‘urna ci sono 5 palline bianche, 12 palline nere € 3 palline rosse. Calcola la proba- bilita che, estraendo tre palline dall’urna senza rimettere dentro quelle estratte, si ottenga- no, rispettivamente: * © tre palline nere; © tre palline tutte di diverso colore; © almeno una pallina bianca; © almeno due palline rosse. 4, Nel numero in preparazione di una rivista compariranno le foto di 8 scienziati; il com- positore ha in mano le foto e, su un foglietto, il nome degli scienziati. Come accoppiare i nomi con le foto? “Tanto nessuno si accorgera di niente” — pensa il nostro e, detto fatto, associa in modo casuale foto e nomi. Qual é la probabilita che abbia fatto tutti gli accop- piamenti giusti? Ii successo del primo accoppiamento ha una probabilita 1/8, quello del secondo — nel caso di successo del primo 1/7, ecc,; quindi 4.VERITA © PROmABLLITA 108 parlare di matematica con una qualche “legge. Alla fine di un libretto che ha cercato di pa : . males nt a ‘ces smbra giusto accomiatarci riservando un sorriso iro 7 aioe lineata 4a di meglio, allora, che dare di nuovo la loro piccole manie... Niente aie sritoe frances eploratrespericalat di ml eee ero e della scrittura, ha scritto un delizioso libretto, Esercizi di ap uvenimento banale aécompagnato da novantanove va ern anedesinna vicenda viene narrata ipotizzando, ogni volta, una saensne del narratore (e dunque un diverso Finguaggio, una diversa ci. hella sua quotidianita e irrilevanza, &i al loro linguaggio, alle parola a Raymond Queneau Il ve stile, rivisi del libro & quella di presentare riazioni sul tem: diversa caratteriz: fra stilistica, un diverso punto di vista). Il fatto, seguente: Un giorno verso mezzogiorno sopra la piattaforma posteriore di un autobus della linea 5 vidi un giovane dal collo troppo lungo che portava un cappello circondato duna cordicella intrecciata, Egli tosto apostrof® il suo vicino pretendendo che costui faceva apposta 2 pestargli i piedi a ogni fermata. Poi rapidamente egli abbandon® la discussione per gettarsi su di un posto libero. Lo rividi qualche ora piti tardi davanti alla Gare Saint-Lazare in gran conversazioné con un compagno che gli suggeriva di far risalire un poco il bottone del suo soprabito. Ed ecco tre versioni dell’avvenimento (mutuate in larga misura dalla “traduzione creati- va” di Eco), in cui la voce narrante é “viziata” da ottiche deformate che hanno a che fare proprio con le tematiche (insiemi, vero ¢ falso, probabilita) di quest’ ultimo capitolo. Insiemista. Nell'autobus $ consideriamo I'insieme A dei passeggeri seduti e I'in- sieme D dei passeggeri in piedi. A una data fermata si trovi l'insieme P dei passeggeri in attesa. Sia Clinsieme dei passeggeri saliti; es0 ¢ un sottoinsieme di P che rappresenta l'unione di C’, insieme dei passeggeri che restano sulla piat- taforma, edi C”, insieme di coloro che vanno a sedersi. Si dimostri che l'insieme C” & woto. Sia Z I'insiene dei fricchettoni e (2) l'intersezione di Ze C’, ridotta a un solo elemento, A seguito della corrispondenza univoca dei piedi di z su quelli di y (elemento qualsiasi di C’ che sia diverso da z) si produce un insieme di parole 'M emesse da z. L'insieme C” essendo nel frattempo divenuto non vuoto, di- mostrare come e350 si componga dell'unico elemento z. Sia ora P’ Vinsieme dei pedoni che si trovano di fronte alla gare Saint- Lazare, {z, z'} l'intersezione di Z ¢ P’, B'insieme dei bottoni del soprabito di z, B” 'insieme di posizioni possibili di detti bottoni secondo z’: dimostrare che la funzione da B a B’ non @ una corrispondenza biunivoca Controverita. Mezzanotte. Piove. Gli autobus passano pressoché yuoti. Sul co- fano di un autobus della linea A, dalle parti della Bastiglia, un vecchio con la testa incassata tra le spalle, senza cappello, ringrazia una signora seduta molto distante perché gli carezza una mano. Poi va a mettersi in piedi sulle ginocchia di un signore che stava occupando il proprio posto, Due ore prima, dietro alla Gare de Lyon, lo stesso vecchio si tappava le orecchie per non ascoltare un vagabondo che si rifiutava di dirgli che avrebbe dovuto abbassare di un posto il bottone inferiore delle sue mutande. 4, VERITA E PROBABILITA 109 Probabilista. | contatti tra abitanti di una grande citt& sono cosi numerosi che non ci si deve stupire se talora si producono tra individui delle frizioni, general- mente non gravi. Mi & accaduto di recente di assistere a uno di questi scontri assai poco ameni che han Juogo di solito sui veicoli destinati al trasporto urba- no nella regione parigina, nell'ora statisticamente di maggiore affluenza. D’altra parte non deve stupire che abbia avuto l'occasione di esservi testimone perché frequento con regolarita tali mezzi. Quel giorno I'incidente fu di poca portata ma la mia attenzione fu subito attratta dall’aspetto fisico inusuale e dall'accon- ciatura di uno dei protagonisti di questo dramma in miniatura. Un uomo ancor giovane, ma con il collo di una lunghezza probabilmente superiore alla media e col nastro sul cappello sostituito stranamente da un gallone intrecciato. Cosa curiosa, I'ho rivisto due ore dopo mentre prendeva una lezione di moda da un amico con cui passeggiava in lungo e in largo e, direi, con negligenza. C’erano poche possibilit& che si producesse un terzo incontro, € di fatto non ho piti rivi- sto colui, conformemente alle ragionevoli leggi della verosimiglianza e al secondo principio della termodinamica.

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