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L’esercizio provvisorio

Gianni Trovati
Il paradosso

• Considerato dalla normativa come una condizione eccezionale


e limitata nel tempo
• Diventato una condizione strutturale per migliaia di enti locali
per almeno metà dell’anno
• Conseguenza: I limiti posti dalla normativa
– Ingessano la gestione
– Non sono sufficienti a garantire gli equilibri di bilancio

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Cortocircuito legislativo

• Record delle proroghe: 30 novembre (2013)


• Termine 2015 per l’approvazione del bilancio preventivo: 30
luglio (scadenza già prorogata tre volte
• Termine 2015 per l’approvazione del bilancio preventivo: 30
luglio (scadenza già prorogata tre volte
• Termine di conversione del decreto enti locali: metà agosto

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Il problema di fondo

• Principio guida delle regole sul bilancio provvisorio: gestione in


dodicesimi
• Il principio è valido in tempi di risorse stabili; in tempi di risorse
in contrazione può determinare
– Eccessi di spesa basati su parametri di riferimento non più attuali
– Difficoltà di copertura
– Difficoltà di gestione nella seconda parte dell’anno

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Armonizzazione a tappe

• Le nuove regole sull’esercizio provvisorio (principio contabile


all. 4/2 – n.8) confermano impostazione e limiti della
precedente normativa, e si applicano
– Dall’esercizio 2015 negli enti che hanno sperimentato
l’armonizzazione nel 2014
– Dall’esercizio 2016 negli enti che non hanno sperimentato
l’armonizzazione nel 2014

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La regola - base

• Spese impegnabili
– Spese correnti
– Spese per lavori o interventi di somma urgenza
• Parametro di riferimento per calcolare il limite agli
stanziamenti: ultimo preventivo approvato per l’esercizio in
corso.
• Persiste nell’esercizio provvisorio il divieto di contrarre nuovo
debito

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Il calcolo in dodicesimi

• Per calcolare le spese impegnabili per ciascun programma


occorre:
– Fare riferimento al secondo esercizio del bilancio di previsione
approvato nell’anno precedente
– Sottrarre dalla base di calcolo
• Le somme già impegnate in esercizi precedenti
• L’importo accantonato nel Fondo pluriennale vincolato
– Le somme impegnabili ogni mese in ciascun programma sono pari a
1/12 della base di calcolo così elaborata

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La deroga

• Evitano il frazionamento in dodicesimi:


– Le spese tassativamente regolate dalla legge
– Le spese non frazionabili in dodicesimi
– Le spese continuative necessarie a garantire il mantenimento dei
servizi esistenti impegnate a seguito della scadenza dei contratti
• In questi casi occorre applicare il principio della competenza
finanziaria potenziata, imputando le spese negli esercizi in cui
sono esigibili

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Avanzo vincolato

• Nel corso dell’esercizio provvisorio è possibile utilizzare quote


dell’avanzo di amministrazione
• L’avanzo è determinato sulla base dei dati di pre-consuntivo
dell’anno precedente
• Le somme sono utilizzate per finanziare attività
– Soggette a scadenza
– Produttive di danno per l’ente locale in caso di mancato svolgimento

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Fondo di riserva

• Anche il Fondo di riserva può essere impiegato nel corso


dell’esercizio provvisorio per
– Pagare le obbligazioni prodotte da sentenze esecutive
– Finanziare obblighi tassativi previsti dalla legge
– Finanziare attività soggette a scadenza e produttive di danno per
l’ente locale in caso di mancato svolgimento
• Con l’approvazione del bilancio preventivo il Fondo di riserva
viene adeguato sulla base delle quote utilizzate durante
l’esercizio provvisorio

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Il controllo

• La delicatezza della situazione finanziaria degli enti locali e la


molteplicità delle deroghe ancora previste per la gestione
dell’esercizio provvisorio moltiplicano i compiti dei revisori
• La legge prevede il parere dei revisori su
– Delibera di giunta sulla reimputazione di impegni e accertamenti in base al
principio della competenza finanziaria potenziata
– Delibera di giunta che dispone l’utilizzo dell’avanzo vincolato
• Ma in sostanza l’esercizio provvisorio rende più delicato l’esercizio
generale del controllo sugli equilibri della gestione demandato ai
revisori

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La gestione provvisoria

• Viene prevista se
– Il bilancio preventivo non è stato approvato entro il 31 dicembre
dell’anno precedente e non è stata prevista una proroga
– Il bilancio preventivo non viene approvato entro il termine
eventualmente prorogato
– Nel corso dell’adozione del bilancio preventivo (dunque nel corso
dell’esercizio provvisorio) emerge un disavanzo di amministrazione
che deriva dall’esercizio precedente

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I limiti

• Durante la gestione provvisoria è possibile finanziare


esclusivamente:
– Obbligazioni già assunte
– Obbligazioni derivanti da sentenze esecutive
– Obbligazioni tassative regolate dalla legge
– Spese obbligatorie (personale, rate di mutuo, imposte…)
– Operazioni il cui mancato assolvimento arrecherebbe grave danno
all’ente

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