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Reno a rischio per inquinamento da rifiuti

tossici

Il più grande deposito di rifiuti tossici (tra cui arsenico e mercurio) in


Francia si trova vicino al fiume Reno e rischia di inquinarlo. A settembre
alcuni esperti degli enti ambientali francesi hanno dichiarato che tra 100-
150 anni tale deposito verrà inondato causando così l’avvelenamento
delle acque. Questo magazzino sotterraneo è stato creato
dall’azienda Stocamine e si trova a Wittelsheim, un paesino vicino al
confine con la Germania che fa parte della Francia.
Il deposito è nato in modo singolare.

Nella conca di sale di Mulhouse (vicino a Wittelsheim) è stato estratto


sale potassico per tutto il Novecento e la derivante salgemma (sale
minerale) è semplicemente stata scaricata nel Reno. In ogni secondo del
1991, 115kg di sale minerale venivano immessi nella principale fonte
d’acqua potabile di milioni di europei: per l’intero anno si calcolano
dunque 3,6 milioni di tonnellate di cloruro di sodio. Queste, però, non
erano ancora le quantità totali di sale che dovevano venir scartate; quelle
restanti sono state versate in grandi discariche sull’isola del Reno di
Fessenheim. Da più di un decennio la zona attorno a questa conca di sale
è dunque attraversata da cunicoli e pozzi sotterranei. Questi spazi resi
dall’estrazione del sale vuoti offrono una maniera molto economica per
‘eliminare’ i rifiuti tossici. Così è nata l’azienda Stocamine che ha
trasformato le vecchie miniere della zona nel più grande deposito
sotterraneo di tutta la Francia. Dal 1999 vi vengono scaricati rifiuti
industriali altamente tossici, tranne lo stoccaggio di scorie radioattive e di
materiale infiammabile.

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