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L'esperienza in classe ci mostra come gli smartphone abbiano in gran parte sostituito i dizionari
come strumento di supporto che gli studenti preferiscono portare con sé durante le lezioni. Mentre
però ammettiamo l'uso del dizionario cartaceo solo in poche e ben definite situazioni, la natura
intelligente dei nuovi telefoni li rende una potenziale risorsa per le attività proposte e spinge a
verificare quali soluzioni trovare per raggiungere questo fine.
Nel corso dei giorni, anche con gruppi molto disponibili e volenterosi, cresce nella classe l'impulso
di “prendersi una pausa” dando uno sguardo al cellulare. Partendo da questa osservazione
inizialmente avevo richiesto agli studenti di non utilizzare il proprio smartphone; in breve però mi
sono reso conto di quanto questo strumento sia certamente una potenziale distrazione ma anche un
elemento fondante dell'interlingua dei ragazzi. Ho notato che permette spesso anche di costituire un
ponte per accedere al loro mondo e ai loro interessi stimolando il desiderio di condividerli: quante
volte abbiamo visto uno studente iniziare a comunicare con il gruppo e con l'insegnante nel
momento in cui aveva la possibilità di accedere a una foto, un video o una canzone? Da qui è nata
una domanda: come integrare il mio bagaglio di esperienze con la familiarità dei ragazzi nell'uso del
proprio cellulare? Ho tentato con uno dei miei ultimi gruppi di presentare una piccola serie di
attività, tra loro collegate, e basate sull'uso di differenti strumenti del proprio smartphone. Ho
strutturato le attività su due giorni ma ovviamente avrei potuto portare avanti il lavoro con altre
attività nei giorni successivi.
Giorno 2: drammatizzazione
Il giorno successivo ho chiesto ai ragazzi se ricordassero le storie che avevano creato il giorno
prima e li ho informati che la loro attività sarebbe stata scriverne una drammatizzazione. Ho, come
sempre, offerto il mio aiuto per eventuali domande.
Dopo una fase di editing con un secondo gruppo ho detto: “Provate a interpretare la vostra storia,
ma fate attenzione anche alla pronuncia e a parlare come parlano i veri italiani. Come potete fare?
Registrate la vostra voce con i Memo Vocali del telefono e fate video per controllare se i
protagonisti della storia sono italiani al 100%!”. Ho poi cercato uno spazio abbastanza tranquillo
per i vari gruppi e li ho fatti praticare: il lavoro si è svolto non solo con impegno e serietà, ma anche
con evidente divertimento. Una volta finito, i singoli gruppi hanno presentato alla classe le loro
drammatizzazioni che sono state valutate dagli altri.
In sintesi, durante queste attività ho notato una grande partecipazione da parte di tutti gli studenti,
anche i più introversi, e un'attenzione all'uso della L2 anche per periodi lunghi, soddisfacendo
(credo e spero adeguatamente) le richieste dei docenti dei ragazzi. La possibilità di usare il proprio
smartphone è stata apprezzata e sfruttata in modo onesto e mi ha convinto a provare a proporre altre
attività analoghe anche in futuro.