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ISBN 978-88-99780-14-2
Le pubblicazioni di ALTROCONSUMO
Introduzione.................................................................................................... 9
Capitolo 3 – La spesa
La spesa furba.................................................................................................. 39
Comprare e conservare.................................................................................... 43
Vivere meglio spendendo meno
Capitolo 4 – La casa
Il mutuo: sceglierlo, cambiarlo, rinegoziarlo................................................. 58
Ristrutturare..................................................................................................... 60
Arredamento ed elettrodomestici.................................................................. 66
Polizze casa....................................................................................................... 71
Riscaldamento e climatizzazione.................................................................... 85
Capitolo 6 – I trasporti
Al volante......................................................................................................... 93
Assicurazioni..................................................................................................... 125
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Sommario
7
AVVERTENZA
La nostra missione è tutelare i tuoi diritti di consumatore, fornendoti gli strumenti utili
a difenderti e a farti valere in ogni contesto della vita quotidiana. Ci impegniamo ogni
giorno, cercando di offrirti un’informazione corretta, completa e sempre aggiornata al
momento in cui scriviamo.
Tutto, però, è in continua evoluzione e, quando prenderai in mano questa guida,
qualcosa potrebbe essere cambiato.
Per stare al passo con gli argomenti che ti interessano, non dimenticare di consultare
le nostre riviste e di collegarti al sito www.altroconsumo.it. Qui potrai sempre trovare
le ultime news e sapere quando sarà disponibile una nuova edizione di questa guida.
Introduzione
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Vivere meglio spendendo meno
Risparmiare vuol dire prima di tutto non sprecare, e questo vale a mag-
gior ragione per l’energia, un capitolo di spesa consistente per le famiglie.
È un tema particolarmente importante per Altroconsumo, che ne ha fatto da
anni un suo cavallo di battaglia. Ne parliamo nel capitolo 5, per spiegarvi cosa
si può fare in concreto per risparmiare energia con un doppio beneficio, per
l’ambiente e il portafogli.
Nel capitolo 6 ci occupiamo dei trasporti, esplorando, oltre ai modi per rispar-
miare sull’uso dell’auto, anche i mezzi alternativi, più amici dell’ambiente, e i
voli low cost, con una particolare attenzione agli aspetti più critici, per esempio
sotto il profilo dei contratti di viaggio e delle gabole che possono contenere.
Un altro ambito nel quale è possibile conseguire risparmi significativi, anche
se forse non ci avevate mai pensato, è proprio quello della gestione dei soldi.
Conti correnti, carte di credito, sistemi di pagamento: li passiamo in rassegna
nel capitolo 7.
Infine, è il caso di analizzare anche le spese che riguardano il tempo libero:
dalle vacanze alle tariffe dei cellulari, da internet allo sport, il capitolo 8 è
ricco di suggerimenti per risparmiare senza troppe rinunce.
In questo volume abbiamo raccolto dritte e consigli che derivano da anni
di attività svolta a scandagliare le offerte del mercato, alla ricerca della con-
venienza reale, per suggerirvi modi per vivere bene spendendo il giusto.
Ma per informazioni sul risparmio costantemente aggiornate, potete consul-
tare i comparatori che Altroconsumo mette a disposizione sul proprio sito
www.altroconsumo.it: utilizzandoli potrete ottenere risposte personalizzate
su come risparmiare soldi sulle più importanti voci di spesa e potersi tenere
in tasca a fine anno anche diverse centinaia di euro.
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Il bilancio familiare
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Ci sono voci di spesa che pensiamo di non poter ridurre, dalle bollette alla
spesa alimentare, altre che non compaiono nemmeno nel nostro bilancio,
dal momento che si tratta di spese così piccole che il più delle volte non ci
accorgiamo nemmeno di farle. Ma anche queste, una volta sommate, alla fine
del mese possono rappresentare un bel gruzzolo.
Stabilire un budget
Da dove cominciare a risparmiare? Di certo la prima cosa da fare è appurare
quanto spendete attualmente e avere un conto preciso di tutte le vostre en-
trate: vi servirà per capire come approntare il bilancio, che altro non è se non
l’equilibrio tra entrate e uscite. Perciò armatevi di una penna, di un quaderno
e di una calcolatrice e preparatevi a stilare qualche lista.
A questo punto, potrete individuare i settori nei quali è possibile risparmiare.
Ogni famiglia ha un budget diverso e a cambiare non è solo l’entità delle
entrate, ma anche le priorità di spesa. Se avete bisogno di risparmiare potran-
no rendersi necessari alcuni tagli alle attività ludiche, ma sarete sorpresi nel
constatare quanti risparmi si possono realizzare anche senza troppe rinunce.
Semplicemente spendendo meglio i vostri soldi.
Vivere meglio spendendo meno
Quanto al mese?
Per comodità di calcolo bisognerà riportare sia le entrate sia le uscite su base
mensile, perché è difficile fare una programmazione di risparmio su un oriz-
zonte temporale più lungo. È su base mensile che si riceve la maggior parte
delle entrate, dalla pensione allo stipendio, all’eventuale affitto da parte di
un inquilino. Ma possono esistere anche numerosi introiti annuali, come la
tredicesima, interessi su investimenti, cedole, bonus e premi di produzione.
Sommate tutte le entrate annuali della famiglia e, una volta che siete sicuri di
aver incluso ogni cosa, dividete questa somma per dodici.
Lo stesso andrebbe fatto con le spese. Spesso le bollette arrivano a cadenza
bimestrale, altre spese, come mutuo o affitto, sono mensili, altre ancora possono
essere trimestrali, semestrali o annuali (premi assicurativi, spese condominiali, il
bollo auto). Anche in questo caso fate la somma di tutto e dividete per dodici.
Le spese, però, lo abbiamo già detto, non sono tutte uguali. Ecco perché
converrà analizzare le varie voci raggruppandole per categorie, in modo da
rendere poi più facile il lavoro di taglio o almeno di contenimento.
Le spese fisse
L’affitto o la rata del mutuo, l’assicurazione sulla casa, le spese condominiali,
il bollo e l’assicurazione dell’auto, la rata di un finanziamento da ripagare, le
rette scolastiche dei figli. Aggiungete voi a questa lista le spese che dovete
affrontare mensilmente o annualmente e che sono inderogabili. Su queste
voci, penserete, risparmiare è difficile, tagliare forse impossibile.
Vi invitiamo a consultare la pagina dedicata ai mutui e quella della banca dati
sull’Rc auto sul sito www.altroconsumo.it/soldi: potreste scoprire che per il
vostro profilo è possibile cambiare banca, o compagnia assicurativa, e ottenere
un bel risparmio. Anche sul costo del conto corrente e altre spese che riguarda-
no la gestione del denaro è possibile risparmiare. Ne parliamo nel capitolo 7.
Le spese ricorrenti
Prima di tutto ci sono le bollette: acqua, luce, gas, telefono. Per le utenze
domestiche la possibilità di risparmio va in due direzioni. Da una parte la
liberalizzazione ha dato luogo finalmente a una sana concorrenza, perciò è
possibile che cambiando fornitore di servizi riusciate a risparmiare. Se non
volete cambiare o se siete già con l’operatore più conveniente è comunque
possibile comprimere i consumi e ottenere ugualmente un risparmio.
Per calcolare le spese per le utenze vi converrà fare una media delle ultime
due o tre bollette, ignorando quelle che si riferiscono a periodi in cui eravate
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Il bilancio familiare
in vacanza. Nel caso delle bollette energetiche, per farsi un’idea degli importi
è sufficiente il prospetto annuo all’interno dell’ultima bolletta ricevuta.
Fanno parte delle spese ricorrenti anche i costi sostenuti per i trasporti (benzi-
na, autostrada, mezzi pubblici), per il telefono cellulare, e i vari abbonamenti
a pay tv o palestra. Sui trasporti, specialmente sull’auto, si può risparmiare,
sul cellulare anche (scegliendo l’operatore e la tariffa migliore per le vostre
necessità, oltre che ponendo un limite alle chiamate), sulle altre spese si può
fare una valutazione. La palestra fa bene alla salute, ma è possibile svolgere
della salutare attività fisica anche senza essere iscritti a un club. Vedremo
come nel capitolo 8.
Le spese superflue
Non parliamo di lussi, ma di attività e prodotti su cui è possibile trovare il
modo di risparmiare. Siamo nel campo dell’intrattenimento, della cosmetica,
della cultura, della moda, dei complementi d’arredo e di quant’altro non sia
strettamente necessario alla famiglia.
Nella maggior parte dei casi, non c’è bisogno di rinunciare totalmente. Prenderci
cura di noi stessi anche attraverso qualche piccola concessione è importante
e aiuta il nostro benessere. Ma i trucchi per risparmiare non mancano.
Se amate il cinema, scegliete di andarci il giorno in cui i biglietti costano meno
e tenete presente che alcuni cinema hanno delle particolari convenzioni con
alcuni tipi di utenti (per esempio quelli che sono in possesso di carte fedeltà
di specifici supermercati o librerie o di determinate carte di credito). Discorso
analogo vale per i musei, per i quali si può approfittare di convenzioni spe-
cifiche, ma anche di agevolazioni per particolari categorie di persone (senior,
studenti...) e di giornate straordinarie a entrata gratuita (come Domenica al
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Vivere meglio spendendo meno
Museo, iniziativa del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo
che prevede l’ingresso gratuito nei musei e nei luoghi della cultura statali la
prima domenica di ogni mese).
Se siete avidi lettori, potete prendere alcuni libri in prestito in biblioteca e ac-
quistare gli altri durante le offerte, che ormai tutte le librerie (fisiche e online)
fanno periodicamente.
Per l’abbigliamento, il discorso non è molto diverso. Provate a guardare nel
vostro armadio e valutate con sincerità se quello che c’è dentro è sufficiente
a vestirvi per un intero anno. Se manca qualcosa di essenziale, allora la spesa
per il suo acquisto è indispensabile; in tutti gli altri casi, ci dispiace, si tratta
di prodotti superflui. Anche su questi articoli, comunque, prima di tagliare si
può sempre provare a pagarli di meno. Scovare l’affare in negozi, mercati e
internet può diventare anche un divertente passatempo.
E per quanto riguarda mangiare fuori casa? Certo non sarà un caffè al bar
a farvi andare in bancarotta. Ma se diventa un’abitudine quotidiana, anche
questa voce può influire sul vostro bilancio. Una cena fuori, una colazione
in pasticceria o un gelato mentre si è a passeggio sono piccoli lussi che ci si
può concedere ogni tanto. Ma quando diventano frequenti, alla fine del mese
possono farsi sentire.
Conservate per un mese tutti gli scontrini, anche quelli delle piccole spese,
prima di stilare il bilancio familiare: quando farete le somme potreste essere
sorpresi dal totale.
Le spese straordinarie
Non capita tutti giorni che il frigorifero esali l’ultimo respiro o che la lavatrice
ci abbandoni senza possibilità di riparazione, ma può accadere, e quando
succede ci troviamo di fronte a spese impreviste quanto improrogabili. Se qui
la possibilità di tagliare è ridotta al lumicino (fare a meno di alcuni elettro-
domestici è davvero impensabile), è però sempre possibile risparmiare senza
rinunciare alla qualità. I test periodici di Altroconsumo dimostrano anzi che
spesso al prezzo più alto non corrisponde una qualità superiore. Per fare scelte
oculate, però, bisogna avere le informazioni giuste, ma questo per voi non è
un problema: siete abbonati alla rivista giusta.
Entrate e uscite
Ora dovreste avere un quadro completo del vostro bilancio familiare. Dovreste
cioè essere in grado di vedere quanto entra mediamente nelle vostre casse e
quanto esce. Se vi rendete conto che la cifra che compare nella colonna delle
uscite mensili è più alta di quella delle entrate è chiaro che è il momento di
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Il bilancio familiare
Fare economia
Finché non ci siamo posti il problema di cominciare a risparmiare, abbiamo
vissuto spendendo in maniera abbastanza inconsapevole. Sì, probabilmente
siamo consci di alcune spese grosse che abbiamo dovuto sostenere, e magari
abbiamo un’idea approssimativa dell’ammontare della maggior parte delle
nostre spese fisse, ma tutta una serie di possibilità di risparmio ci sono si-
curamente sfuggite semplicemente perché non ci abbiamo riflettuto sopra.
Sommate insieme possono ammontare a centinaia di euro che abbiamo speso
inutilmente nel corso dell’anno e che potremmo invece facilmente tenere in
tasca da adesso in poi.
Prendiamo le spese energetiche, un campo nel quale è più facile spendere
senza rendersene conto. Magari non usiamo lampadine a risparmio ener-
getico, né rubinetti con frangiflutto. E che dire dell’auto? Tra viaggi inutili e
gomme sgonfie sprechiamo un sacco di benzina. Intanto nella spazzatura
finiscono confezioni intatte di cibo. Stiamo parlando di denaro che è possibile
risparmiare ogni anno senza alcun sacrificio, semplicemente ottimizzando
l’organizzazione della casa e della nostra vita.
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Vivere meglio spendendo meno
Il budget settimanale
Senza contare le spese fisse e ricorrenti (affitto o mutuo, bollette, bollo auto
ecc.), può essere una buona idea quella di stabilire un budget settimanale per
tutte le altre spese, dal supermercato al cinema. È buona abitudine tenere da
parte gli scontrini e verificare se le spese rientrano nel budget programmato.
Tenete poi sempre presente che per non essere colti di sorpresa da spese
che sono da considerare impreviste per definizione (la lavatrice che si gua-
sta e simili) è sempre bene avere da parte qualche centinaio di euro per le
emergenze. Quindi il gruzzoletto da mettere via per gli imprevisti andrebbe
visto come parte integrante delle spese inevitabili.
Se avete delle spese da pagare entro fine mese prima dell’arrivo dello stipendio
meglio usare una carta di credito: vi dà la possibilità di pagare tutto in un’unica
soluzione in genere il 10 o il 15 del mese successivo, quando lo stipendio sarà già
stato accreditato sul vostro conto. È molto meglio che andare in rosso sul conto.
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Il bilancio familiare
Entrate Uscite
Budget
Spese da eliminare
Spese da ridurre
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Vivere meglio spendendo meno
a un’assicurazione per il futuro. Mettendo via anche solo 100 euro al mese per
30 anni a un tasso del 2% netto annuo, alla fine vi ritroverete la bellezza di
50.000 euro. Tenete però presente che sul conto di deposito è dovuta un’im-
posta annua pari allo 0,2% del depositato.
Ovviamente il nostro consiglio è quello di considerare anche questo nel calcolo
del rendimento netto. Notizia positiva: sul mercato ci sono banche che si accol-
lano il bollo e non lo fanno pagare al cliente. Scoprite qual è il conto deposito
su misura per voi, in base al capitale investito e alla durata dell’investimento
che preferite, sul nostro sito www.altroconsumo.it/finanza/contideposito.
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Sfruttare le occasioni
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La chiave per risparmiare non sempre è la rinuncia. Spesso la soluzione è
spendere meno e soprattutto spendere meglio.
Nell’arco di un anno, per quanto strano possa suonare, fa risparmiare di più
pagare un po’ meno prodotti che compriamo tutti i giorni o tutte le settimane,
piuttosto che rinunciare all’acquisto di un paio di scarpe.
Prima di imporre tagli drastici a voi stessi e alla vostra famiglia, pensate di
ottimizzare le vostre spese: tanti piccoli risparmi sommati insieme possono
trasformarsi in un risparmio importante.
Le liquidazioni
Offerte, sconti, liquidazioni e affari: arrivano fino a casa vostra sotto forma di
volantini in cui le grandi catene o i piccoli negozi espongono la merce che met-
tono in vendita a prezzi particolarmente vantaggiosi per le più svariate ragioni.
Può trattarsi dell’inaugurazione di un nuovo punto vendita, della necessità di
liberare i magazzini in previsione dell’arrivo di merce nuova, del desiderio di
rilanciare le vendite o solo di farsi conoscere, oppure dello sgombero dei locali
dovuto all’imminente chiusura. Se si tratta poi delle promozioni periodiche che
la grande distribuzione fa su piccoli e grandi elettrodomestici e sull’elettronica, è
facile che le catene si facciano concorrenza anche sugli sconti, quindi è sempre
bene tenere gli occhi aperti, soprattutto se state pensando di cambiare il vostro
vecchio aspirapolvere, di acquistare un pc o di fare altri acquisti del genere.
Non sempre però quelli che vengono presentati come affaroni sulla carta lo
sono davvero anche dal vivo. Meglio perciò non farsi mettere fretta, anche se
le offerte sono sempre temporanee e quindi spingono ad acquisti impulsivi,
senza lasciarvi il tempo di riflettere a fondo. In ogni caso non fatevi mai con-
vincere a comprare qualcosa di cui non siete sicuri di aver bisogno, soltanto
perché costa poco: questo non si chiama risparmio, ma spesa inutile.
Andate nel negozio, controllate la merce, verificate che sia tutto in regola, cercate
lo stesso articolo anche altrove e verificate che lo sconto che vi promettono
sia reale. Si tende sempre a credere nella convenienza di ciò che ci viene
presentato come affare, ma spesso è al negoziante che l’affare conviene di più.
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Sfruttare le occasioni
Prezzi in evidenza
Sullo scaffale del negozio adocchiate l’articolo che vi interessa a un prezzo par-
ticolarmente basso. Lo prendete all’istante ma, una volta arrivati alla cassa, vi
sentite dire che c’è stato un errore nell’indicazione del prezzo.
Di norma alla cassa non possono applicarvi un prezzo diverso da quello esposto.
Quando un commerciante mette in vendita un prodotto e ne indica il prezzo nel
modo dovuto si parla di offerta giuridicamente valida. Il che significa che il vendi-
tore si impegna a dare via il prodotto alle condizioni da lui stesso definite a tutti
i clienti che accettano quelle condizioni. Quando però l’errore nell’esposizione
del prezzo è palese, per esempio un’auto messa in vendita a 999 euro, mentre
è chiaro che manca un 9 per comporre il giusto prezzo, allora il venditore ha il
diritto di chiedervi di pagare il vero prezzo dell’articolo. Un’altra cosa che può
succedere è che alcuni prodotti, che il venditore non intende scontare, finiscono
nel cesto dei prodotti scontati: in questo caso il cliente ha diritto a ottenere lo
sconto indicato sul cartello.
Vecchi modelli
Ogni volta che dei nuovi modelli vengono messi in vendita, quelli vecchi
subiscono un calo di prezzo. Questo è particolarmente evidente per esempio
con prodotti come i telefoni cellulari, che hanno un tasso di ricambio molto
alto e in cui ogni modello nuovo aggiunge funzionalità diverse che rendono
obsoleti i modelli precedenti. Se non siete tipi che smaniano per l’ultimissima
novità, aspettare l’uscita del telefono di nuova generazione è il modo migliore
per assicurarsi uno sconto su quello immediatamente precedente, sul quale
magari avevate messo l’occhio. Non esitate perciò a chiedere al negoziante
se ha modelli “vecchi” a buon prezzo da farvi vedere: potrebbero avere tutte
le caratteristiche che fanno al caso vostro e costare anche la metà rispetto a
quando sono stati lanciati sul mercato.
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Vivere meglio spendendo meno
due cose. La prima è controllare che tipo di difetto ha riportato l’oggetto (può
essere una piccola scheggiatura subita durante l’esposizione o qualcosa di
più serio che ne compromette il funzionamento). Secondariamente dovete
accertare se nel caso vi pentiate dell’acquisto siete sempre in tempo a cam-
biarlo. Di fatto il cambio della merce è a discrezione del negoziante, perciò
questa discrezionalità rimane anche nella vendita promozionale o nell’offerta
dovuta a qualche piccolo difetto. La questione cambia se il prodotto presen-
ta un difetto diverso da quello che ha determinato lo sconto e che non era
evidente al momento dell’acquisto. In questa ipotesi il consumatore ha diritto
alla sostituzione o alla riparazione senza spese aggiuntive.
Insomma, si possono fare discreti affari acquistando articoli che hanno fatto
parte dell’esposizione del negozio e di cui il commerciante si vuole liberare per
far spazio a qualche novità. Lo stesso vale per articoli lievemente difettati. Difetti
e problemi vanno però tutti fatti riscontrare al momento dell’acquisto in modo
da evitare future contestazioni. Se portate a casa un tostapane in offerta perché
graffiato e vi rendete conto che non funziona a dovere, potete sicuramente
riportarlo al negozio e pretendere di cambiarlo con un modello che funzioni.
Acquistare gli articoli esposti può essere particolarmente vantaggioso quando
si tratta, per esempio, dell’arredo di un intero ambiente. In questo caso la cura
nel controllare i dettagli e gli eventuali difetti (segni, righe, graffi, aperture
difettose di sportelli e così via) dovrà essere ancor più meticolosa.
L’importazione parallela
È una pratica abbastanza frequente nel settore auto ma non solo. Si applica
a una serie di beni, dai cellulari alle console per videogiochi che, sebbene
venduti normalmente anche in Italia, vengono importati direttamente a prezzi
vantaggiosi in stock e venduti quindi con uno sconto.
Se un modello di auto in Germania è venduto a un costo inferiore rispetto
all’Italia, un importatore può acquistarne un numero consistente di pezzi
e rivenderli a un prezzo più basso rispetto alla concorrenza. Troppo bello
per essere vero? Se da un lato è possibile risparmiare parecchio sul prezzo
di listino dell’auto o del telefonino in questione, dall’altro possono esserci
alcuni svantaggi in questo tipo di vendita. La garanzia del venditore funziona
esattamente come per gli altri prodotti, quindi il cliente ha diritto di chiedere
al venditore la riparazione o la sostituzione. Non si può invece pretendere la
garanzia del produttore se questo non la prevede. Il venditore quindi deve
comunque essere ritenuto responsabile in caso di problemi, ma nella pratica
potrebbe essere difficile ottenere qualcosa da lui, soprattutto se si tratta di
un rivenditore che opera in un settore di attività completamente diverso da
quello del prodotto comprato (è il caso del cellulare comprato tramite im-
portazione parallela al supermercato). Quello che potrebbe capitarvi è che,
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Sfruttare le occasioni
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Vivere meglio spendendo meno
ma mai inferiore a un anno. Fate attenzione anche alla natura del difetto.
La garanzia del venditore di beni usati vale solo per i difetti che non deri-
vano dallo stato di usura in cui si trova il bene al momento dell’acquisto.
In poche parole si deve tener presente il tempo di uso precedente (per
esempio le pastiglie dei freni di un’auto usata potranno offrire prestazioni
e durata inferiori a quelle di una nuova). Se trovate un difetto di conformità
sull’usato, come per qualsiasi altro bene, dovete rivolgervi al venditore.
In caso di prodotti confezionati, per evitare perdite di tempo e seccature,
meglio aprire la confezione davanti al negoziante per verificare che l’arti-
colo non sia rovinato.
Se il prodotto che vi apprestate a comprare è un elettrodomestico, tenete
presente che questi sono diventati via via più efficienti: a parità di potenza,
modelli nuovi consumano molto meno e un’occhiata all’etichetta energeti-
ca permette di scegliere frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici anche in base a
questo parametro. Un modello vecchio rischia di essere più “sprecone” sul
fronte energetico, il che sul lungo periodo potrebbe non convenirvi affat-
to: meglio investire nell’acquisto di un apparecchio a etichetta energetica
A o superiore (A+, A++) e approfittare del risparmio di energia e acqua che
questo consente di ottenere.
Dove comprare? Nei negozi specializzati che vendono solo usato, come
Il mercatino dell’usato (www.mercatinousato.com), o consultando le riviste
di annunci come Secondamano (www.secondamano.it) o ancora sui siti di
aste online, primo tra tutti eBay (www.ebay.it). E se cercate oggetti a costo
zero potreste controllare www.freecycle.org, un network che riunisce gruppi
di riciclo gratuito dislocati in tutto il mondo, Italia compresa.
Comprare rigenerato
I prodotti rigenerati o ricondizionati sono quegli oggetti, di solito tecnologici
(come smartphone, tablet, computer), restituiti dai clienti a causa di malfunzio-
namenti o anche solo per aver cambiato idea e rimessi in vendita dopo un inter-
vento di riparazione.
Vengono venduti “come nuovi”. Ma il loro prezzo è sensibilmente più basso
rispetto allo stesso modello nuovo. La garanzia dura un anno e può essere invo-
cata tutte le volte che il prodotto non si comporta come se fosse davvero nuovo.
Alcuni produttori (come Apple) e alcuni negozi online (come ePrice) li vendono
direttamente dal loro sito. Si possono trovare anche in alcuni negozi fisici di elet-
tronica e di telefonia o nel mercato dell’usato.
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Sfruttare le occasioni
Confrontare i prezzi
Può sembrare un consiglio banale, ma quando rileviamo i prezzi a cui
sono venduti i prodotti che testiamo per Altroconsumo ci rendiamo conto
che spesso esiste una variabilità anche molto alta tra un modello e l’al-
tro, non necessariamente giustificata da significative differenze di qualità.
I prezzi possono variare anche per lo stesso identico articolo. Insomma,
non pensiate che per un televisore, una lavatrice o un telefonino, prodotti
da grandi aziende multinazionali, il punto vendita non incida sul costo
finale del prodotto.
Nel campo dell’elettronica il confronto dei prezzi è facilitato dall’ampia
disponibilità di siti internet che consentono di individuare il punto vendita
più conveniente. Si tratta però di semplici paragoni che non forniscono
nessuna informazione sulla qualità dei prodotti e che avvengono solo tra
negozi online.
Sul sito di Altroconsumo, i nostri comparatori vi consentono di confrontare
i prezzi di numerosi prodotti durevoli e high-tech. Usarli è facile. Basta an-
dare su www.altroconsumo.it e scegliere il prodotto che cercate dal menu
Confronta e risparmia, per esempio Forni a microonde in Elettrodomestici.
Scegliete il modello che preferite dalla classifica che compare (basata sugli esiti
dei nostri test) e otterrete, oltre a tutte le specifiche sul prodotto e ai risultati
particolareggiati delle nostre analisi, il prezzo a cui quell’articolo è venduto
nei negozi che fanno parte della nostra rilevazione.
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Vivere meglio spendendo meno
Dove acquistare?
Sono diverse le possibilità per chi vuole comprare un’auto usata, tenendo pre-
sente che se si acquista l’auto da un professionista, concessionario o officina,
chi la vende è obbligato a dare un anno di garanzia.
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Sfruttare le occasioni
• Carrozzeria Occhio alla ruggine che si annida nei punti più nascosti della
lamiera, per esempio intorno alle porte, nella parte inferiore della scocca o
sotto i tappetini. Controllate se ci sono bolle o righe profonde nella verni-
ciatura, fattori che possono favorire l’insorgere di ruggine.
• Interno dell’abitacolo Premete il pedale del freno per una ventina di secondi
e controllate che mantenga sempre la stessa pressione; in caso contrario
potrebbe esserci una perdita nel circuito dei freni. Anche se di seconda
mano, la vettura deve presentare l’apparecchiatura di sicurezza in regola:
air bag, abs, poggiatesta e cinture di sicurezza. Un indicatore del buono
stato dell’interno è dato dalla solidità e dal perfetto funzionamento degli
accessori: comandi, pulsanti, leve.
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Vivere meglio spendendo meno
Gli sconti
Proprio perché confrontare i prezzi è diventato relativamente facile, grazie all’uso
di internet, la concorrenza si fa più agguerrita. Questo va a vantaggio del consu-
matore: i rivenditori si contendono la sua attenzione non solo con le campagne
pubblicitarie e le vendite promozionali, ma anche per apparire ai suoi occhi
come un punto vendita conveniente. Inoltre la diffusione dei negozi online, che
possono permettersi, specialmente su determinati articoli come l’elettronica di
consumo e l’informatica, di praticare prezzi più bassi perché non hanno molti
dei costi fissi dei negozi tradizionali (stock, magazzino ecc.), fa da ulteriore
stimolo a un relativo calo dei prezzi. Questo non vuol certo dire che entrando
e chiedendo uno sconto sia ovvio ottenerlo. Il consumatore però deve essere
conscio delle armi che ha a proprio vantaggio nel momento in cui acquista. Avete
visto una stampante a un prezzo interessante su un sito internet, ma preferite
acquistarla di persona, dopo averla vista? Stampate la pagina e portatela con
voi nel negozio, e poi provate a chiedere uno sconto sulla base della reciproca
convenienza: “io preferisco acquistare da te perché il negozio fisico mi dà più
sicurezza di quello online, tu premi la mia scelta facendomi un po’ di sconto”.
Allo stesso modo è bene essere consapevoli anche di certi meccanismi che
possono ostacolare la ricerca di uno sconto sull’articolo che vi interessa. Se per
esempio un grande magazzino che vende elettrodomestici ha ricevuto un grosso
sconto da un produttore per uno stock di un certo modello di televisori, sarà
difficile ottenere uno sconto su un altro modello: cercheranno di vendervi quello
di cui hanno acquistato grandi quantità e una delle motivazioni per vendervelo
sarà proprio che avendolo pagato meno loro, potete pagarlo meno anche voi.
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Sfruttare le occasioni
Agite in fretta
Dovete far capire al venditore che il prodotto vi interessa e che avete fretta di
acquistarlo. Il negoziante deve avere l’impressione che se non vi accontenta voi
non esiterete ad andarvene rapidamente per cercare altrove l’articolo che avete
visto lì. Il venditore sarà più incline a concedervi uno sconto se pensa che in
questo modo riuscirà a concludere la vendita in breve tempo. Procrastinare la
decisione, dare l’idea che dovete pensarci ancora un po’ non aiuta il negoziante
a invitarvi all’acquisto con uno sconto: se non avete ancora deciso, tanto vale
per lui aspettare e ottenere magari un margine maggiore a più lunga scadenza.
Con questo consiglio non vogliamo dire che dovete buttarvi sulla prima cosa
che vedete con il solo scopo di comprarla a prezzo scontato. Al contrario
dovrete aver già fatto tutti i vostri confronti e le valutazioni in merito a quale
sia il prodotto che fa davvero per voi al momento in cui vi presentate, sicuri
della decisione, al venditore. Anche offrire un pagamento in contanti, sull’un-
ghia, piuttosto che con carta di credito (entro il limite di 3.000 euro consentito
dalla legge), può essere per voi un buon argomento: incassare subito è certo
un’idea che fa gola al commerciante.
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Vivere meglio spendendo meno
Siate realisti
Anche se alcuni prodotti vengono messi in offerta con sconti che a volte
arrivano fino al 50%, non pensiate di poter pretendere riduzioni della stessa
entità su articoli venduti a prezzo pieno. I margini di guadagno del vendi-
tore (la differenza tra il costo della merce e il prezzo a cui viene venduta)
variano con il variare degli articoli. Quindi insistere per un grosso sconto su
un prodotto in cui il margine del venditore è già risicato è solo una perdita
di tempo.
Negoziando bene, potete aspettarvi al massimo uno sconto del 10-20%,
ma non sono rare le negoziazioni che terminano anche solo con un lieve
arrotondamento del prezzo.
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Sfruttare le occasioni
Le carte fedeltà
Il meccanismo è semplice: “più compri con noi più vantaggi hai”. Che si tratti
di raccolte punti per aggiudicarsi premi finali o di accumulo di punti al fine
di ottenere sconti sugli acquisti successivi, le carte fedeltà sono diventate uno
strumento di marketing piuttosto potente. L’idea è che chi ne possiede una
crei con il negozio che gliel’ha erogata (o meglio ancora con la catena, di
supermercati, profumerie, librerie) un rapporto più stretto rispetto al cliente
occasionale. Spesso ci sono promozioni dedicate solo ai titolari della carta,
che permettono di accedere ad alcuni prodotti a prezzi scontati.
C’è chi le considera una schiavitù che annulla la libertà di scelta del con-
sumatore (“perché dovrei legarmi in particolare a quella catena?”), chi le
vede come un fastidioso strumento per monitorare i nostri gusti e le nostre
abitudini (il negozio che le ha erogate tiene traccia di tutti i nostri acquisti
e usa questi dati per perfezionare le strategie di marketing). Per molti sono
semplicemente una seccatura in più: bisogna ricordarsi di portarle con sé
ogni volta che si va nel tale negozio e per essere sicuri di non dimenticarne
nemmeno una (si calcola che in Italia ne circolino 80 milioni) si finisce con
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Vivere meglio spendendo meno
Spinti ad acquistare
A volte per accumulare un punto con la carta fedeltà serve una spesa mi-
nima di 3, 5 o 10 euro. Capita allora di non raggiungere la cifra necessaria
ad acciuffare un altro prezioso punto anche solo per pochi centesimi. Cosa
fare? La spinta è ovviamente sempre a comprare un altro prodotto che
consenta di arrivare alla cifra tonda. Insomma le carte fedeltà spingono a
fare acquisti di tipo diverso o in quantità maggiore di quanto non farem-
mo se non fossimo incoraggiati dal meccanismo di accumulo dei punti?
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Sfruttare le occasioni
L’unione fa la forza
Esistono numerosi programmi di raccolta punti che vedono la partecipazione
congiunta di insegne differenti. Spesso le carte fedeltà delle compagnie aeree,
per esempio, consentono di ottenere sconti presso compagnie partner come
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Vivere meglio spendendo meno
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Sfruttare le occasioni
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Vivere meglio spendendo meno
• Controllate con Street View su Google Maps come si presenta il posto che
avete scelto per la cena o per il soggiorno. Visitate anche il sito della struttura
e leggete le recensioni dei clienti.
• Controllate le condizioni del buono e che cosa comprende l’offerta: più
dettagliate sono le informazioni, meno probabilità ci sono di avere brutte
sorprese.
• Preferite i siti che pongono in evidenza il numero del servizio assistenza o
un indirizzo e-mail per eventuali problemi. Potreste averne bisogno.
Acquisti in fiera
Le fiere tematiche costituiscono una buona occasione per rendersi conto
dell’offerta di mercato di un determinato campo.
Le imprese del settore di solito partecipano in massa agli eventi di rilievo e ciò
rende possibile paragonare fra loro marche e modelli, prendere informazioni,
confrontare facilmente i prezzi.
Visitando una fiera avrete tutto il tempo di valutare la merce esposta, provar-
la, toccarla con mano senza sentirvi costretti a fare una scelta, a concludere
l’acquisto. Poi potrete anche decidere di comprare, ma per gli espositori la
fiera è prima di tutto un modo per far conoscere il proprio marchio e i propri
prodotti, il che vi dà la libertà di non sentirvi spinti a un acquisto.
Quanto ai prezzi, in linea di massima non sono più interessanti che nei ne-
gozi: al di fuori di alcuni prodotti esposti cui viene dato un “prezzo fiera”
particolarmente attraente, la media della merce ha prezzi comparabili ai punti
vendita tradizionali. Certo, anche solo per il fatto che l’ingresso ha in genere
un costo, sarà più facile negoziare un po’ sul prezzo in fiera piuttosto che in
negozio. Inoltre ogni espositore è consapevole che la propria concorrenza è
Ristorante scontato
Un servizio che sta prendendo piede è TheFork, piattaforma per le prenotazioni
online dei ristoranti.
Collegandosi via app o al sito www.thefork.it, si possono trovare e prenotare
ristoranti in numerose località italiane e straniere.
La cosa interessante è che il sito, oltre a mettere a disposizione dell’utente le
recensioni di TripAdvisor e un estratto dei menù completo di prezzi, per alcuni
ristoranti offre sconti e promozioni a chi prenota tramite il servizio.
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Sfruttare le occasioni
Nervi saldi
L’ideale sarebbe fare un giro per negozi prima che comincino i saldi, per tenere
d’occhio i prodotti che vi interessano, annotarne il prezzo intero ed essere
così in grado di verificare se lo sconto segnalato è autentico. Anche nei saldi
resta valido il principio di non fermarsi al primo punto vendita.
Il negoziante è tenuto a esporre la merce in saldo con un cartellino che espri-
ma lo sconto in percentuale sul prezzo, che deve essere comunque esposto.
Non tutti però rispettano la legge: se notate che il negoziante non si attiene
a quanto prescritto chiedetegliene conto.
Confrontate il cartellino del prezzo vecchio con quello nuovo: se il prezzo
non vi convince, non esitate a chiedere chiarimenti sulla misura dello sconto.
I capi in saldo devono essere separati in modo chiaro da quelli a prezzo pieno.
Anche questa norma però spesso non è rispettata e può capitare di trovare
confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno.
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Vivere meglio spendendo meno
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3
La spesa
Come abbiamo già visto nel primo capitolo di questa guida, la spesa che si fa
al supermercato è quella che proprio non si può eliminare. È però possibile,
e anzi diremo addirittura abbastanza semplice, limitare l’esborso sia sceglien-
do meglio quanto comprare e come conservare gli alimenti, evitando così gli
sprechi, sia attraverso una serie di strategie di acquisto. Dalla scelta del punto
vendita alla modalità di acquisto, passando per qualche forma di fai da te, sono
tante le mosse che possono farci risparmiare diverse centinaia di euro all’anno.
Ricordiamo che spesso economia fa davvero rima con ecologia, quindi ciò che
fa bene al portafogli favorisce anche l’ambiente: lotta agli sprechi, imballaggi
contenuti, acquisti oculati che tengono conto per esempio dei cicli stagionali,
sono tutte scelte che aiutano a risparmiare rispettando il pianeta.
La spesa furba
Ogni anno Altroconsumo mette a confronto supermercati, ipermercati e discount
di molte città italiane per fornirvi un quadro della convenienza delle “grandi
superfici” e agevolarvi nella scelta di un punto vendita che sia abbastanza
vicino a voi da permettervi di frequentarlo regolarmente, e mediamente meno
caro di quello dove andate di solito. Per realizzare grandi risparmi nell’arco
Vivere meglio spendendo meno
dell’anno, infatti, è assodato che più che scegliere di volta in volta il negozio
che mette un singolo prodotto in offerta è importante individuare il punto
vendita globalmente più conveniente e diventarne clienti abituali.
Al link www.altroconsumo.it/alimentazione/fare-la-spesa trovate il compa-
ratore di supermercati, che vi permette di trovare il meno caro secondo le
vostre abitudini di spesa.
Ma anche chi non ha molte possibilità di scelta a livello di catene, o chi già
compra nel punto vendita più conveniente della sua città, può comunque rispar-
miare sul conto della spesa settimanale selezionando meglio i propri acquisti.
In principio fu la lista
Che cosa vi serve davvero? Non lasciate che siano gli strateghi del marketing
a guidare la vostra mano attraverso gli scaffali del supermercato, con i loro
trucchi che consistono nel posizionamento strategico delle merci frivole ad
altezza occhio, vicino alla cassa, che invita ad acquisti inutili fatti d’impulso.
Compilare una lista della spesa il più possibile dettagliata aiuta a non dimen-
ticare nulla, l’impegno di attenervisi scrupolosamente consente di non mettere
nel carrello niente che non vi serva davvero. Gli acquisti impulsivi riguardano
solitamente merce più cara di quella indispensabile e possono rappresentare
fino al 70% delle nostre scelte di consumo.
L’unico motivo per cui potete concedervi acquisti che nella lista non ci sono
è se, una volta arrivati al supermercato, vi rendete conto che un prodotto di
cui al momento non avete bisogno ma che usate tanto e che non va a male
(detersivo, caffè, pasta, conserve) è in offerta. Una volta fatte le vostre valuta-
zioni in merito alla bontà della promozione (ne parliamo di seguito), potrete
decidere che quello è un buon momento per farne una scorta.
Il momento della compilazione della lista può essere anche una buona occa-
sione per passare in rassegna frigorifero e dispensa e individuare se avete della
merce in scadenza, che va consumata in fretta. Approfittatene per portare “in
prima fila” i prodotti comprati da più tempo, che vanno quindi consumati per
primi, e fare posto nelle retrovie alle provviste che vi accingete a comprare.
Non andate mai a fare la spesa a stomaco vuoto: è dimostrato che quando si
ha fame si compra una maggior quantità di alimenti, il che espone anche al
rischio di esagerare e di non riuscire poi a consumarli tutti entro la scadenza.
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La spesa
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Vivere meglio spendendo meno
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La spesa
Comprare e conservare
La buona notizia è che semplicemente eliminando gli sprechi e la quantità di
avanzi che vengono buttati via, si realizzano risparmi anche notevoli. Scegliere
bene cosa comprare, in che quantità e in quale momento e come conservarlo
può ridurre considerevolmente gli sprechi.
Acquisti su misura
L’errore che si commette con maggiore frequenza quando si fa la spesa
consiste nel comprare troppo. Ora, è logico che il vostro obiettivo è non
restare a corto di niente che possa servirvi, ma abbondare nell’ottica di stare
tranquilli non è la scelta giusta. Sarebbe importante monitorare le quantità
acquistate, quelle realmente consumate e i conseguenti sprechi per qualche
settimana per capire quanto cibo vi serve davvero.
Una volta che vi sarete fatti un’idea di massima potrete andare al super-
mercato con una lista che, accanto alla tipologia di prodotti, potrà indicare
all’incirca anche le quantità di ognuno.
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Vivere meglio spendendo meno
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La spesa
Risparmiare cucinando
• Evitate di usare pentole troppo grandi: risparmierete energia adattando le di-
mensioni della pentola alla quantità di cibo da preparare. Vale però anche il
contrario: se il diametro delle pentole è inferiore a quello della fonte di calore,
una parte del calore emesso sarà perduto inutilmente.
• Mettete sempre un coperchio sulle pentole e per preparazioni che richiedono
tempi lunghi, considerate l’acquisto di una pentola a pressione.
• Per un uso economico della vostra cucina a gas non aprire i bruciatori al massimo.
• Se usate le piastre elettriche, utilizzate solo pentole e padelle a fondo completa-
mente piatto e privo di deformazioni, che aderiscono perfettamente alla piastra di
cottura. In caso contrario il consumo può aumentare anche del 50%. Diminuite
la potenza della piastra elettrica prima della fine della cottura, perché rimane co-
munque calda ancora per un po’. Una piastra a potenza minima consuma l’80%
in meno di una a potenza massima. Per le preparazioni che richiedono una cottu-
ra lunga, potete spegnere la piastra 5 minuti prima della fine cottura.
• Con il forno, quando la pietanza richiede una cottura superiore a 45 minuti,
potete spegnere da 5 a 10 minuti prima: il calore residuale terminerà la cottura.
• Non usate il grill se non è espressamente richiesto dalla ricetta: consuma il
doppio dell’energia rispetto al forno in posizione normale.
• Per scongelare i cibi, passateli per tempo dal congelatore al frigo per risparmia-
re energia.
• Per riscaldare va bene il microonde, che su piccole porzioni consuma molto
meno del fornello a gas.
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Vivere meglio spendendo meno
Inoltre nel disporre i cibi in frigorifero è bene tener conto anche della loro
natura: non bisogna mai accostare i cibi pronti da consumare ad alimenti che
possano contaminarli. Tenete perciò ben separati i cibi che devono essere
cotti prima del consumo (carne, pesce, uova, verdure non lavate) dagli ali-
menti che vanno consumati così come sono (salumi, formaggi, insalata lavata).
Questa disposizione non richiede un grosso sforzo e in compenso garantisce
la sicurezza.
Scongelate così
Carne, pesce, pietanze cotte ma anche pane, verdure, erbe aromatiche: sono
tanti gli alimenti congelati abitualmente, grazie al freezer a quattro stelle.
Ma come bisogna fare per scongelarli e consumarli? Scongelare i cibi a tempe-
ratura ambiente è una pratica da sconsigliare, perché favorisce la proliferazione
batterica. Gli alimenti congelati in casa o i surgelati industriali possono essere
scongelati in due modi:
• nel frigorifero, che è il sistema più sicuro e dove oltretutto il freddo dell’ali-
mento congelato o surgelato contribuisce a mantenere le basse temperature
dell’elettrodomestico, con un conseguente risparmio energetico;
• nel microonde, però l’alimento una volta scongelato va cucinato subito.
Evitate di mettere, invece, carne congelata o pesce surgelato sotto l’acqua; que-
sta pratica è consentita, in situazioni di emergenza, solo se il cibo è protetto da
un involucro, che limita la perdita delle sostanze nutritive. Esistono poi alimenti
che non andrebbero surgelati, eccone una lista:
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La spesa
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Vivere meglio spendendo meno
• non serve una macchina con due lame impastatrici: per un chilo di pane ne
basta e avanza una;
• è importante il coperchio, che deve essere robusto e chiudere bene, per garan-
tire che il calore all’interno sia omogeneo.
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La spesa
che non sono stati coltivati dietro casa e nemmeno in Italia e quindi con tutta
probabilità neanche in Europa. Quegli asparagi arrivano in volo magari dal
Messico, con l’inquinamento che un viaggio del genere comporta e i relativi
costi per una distribuzione a così lunga gittata. Lo stesso vale per tutte le pri-
mizie provenienti dall’altro capo del mondo che vogliamo toglierci lo sfizio di
mangiare anche quando da noi non è proprio il momento e che solitamente
quand’anche atterrano sulle nostre tavole non sono che la pallida imitazione
degli ortaggi e della frutta che potremmo mangiare quando è arrivata la loro
stagione. Perché spendere molto di più, inquinando l’ambiente per ottenere
un prodotto meno saporito e nutriente?
Per aiutarvi nella scelta dei prodotti di stagione pubblichiamo due tabelle che
danno indicazioni di massima sui periodi ideali per acquistare frutta e ortaggi.
Settembre
Novembre
Dicembre
Febbraio
Gennaio
Ottobre
Maggio
Giugno
Agosto
Marzo
Luglio
Aprile
Frutto
Albicocche
Angurie
Arance
Cachi
Castagne
Ciliegie
Clementine
Fichi
Fragole
Kiwi
Mandarini
Mele
Meloni
Pere
Pesche
Susine
Uva
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Vivere meglio spendendo meno
Settembre
Novembre
Dicembre
Febbraio
Gennaio
Ottobre
Maggio
Giugno
Agosto
Marzo
Luglio
Aprile
Ortaggio
Asparagi
Bietole
Broccoli
Carciofi
Cardi
Carote
Cavolfiori
Cavoli
Cetrioli
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle
Fagiolini
Fave
Finocchi
Lattuga
Melanzane
Patate
Peperoni
Piselli
Pomodori
Porri
Radicchio
Ravanelli
Rucola
Sedano
Spinaci
Zucche
Zucchine
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La spesa
Al mercato
E se provassimo a uscire dal supermercato per acquistare sulle bancarelle del
mercato? L’idea è che si possa risparmiare, che chi ha un banco sia più incline
a farci uno sconto o ad arrotondare il conto a nostro favore, rispetto all’im-
piegato di un supermercato. Pensiamo anche che eliminando l’imballaggio e
riducendo probabilmente la durata del trasporto anche il prezzo finale della
merce venduta possa essere più basso.
Tuttavia questo non è sempre vero. Il risparmio non è assicurato, ma varia
a seconda dei prodotti e delle città. Confrontare i prezzi al chilo o al litro è
sempre il metodo migliore per assicurarsi un buon risparmio.
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Vivere meglio spendendo meno
L’orto fai da te
Il fenomeno dell’orto in città, allestito nel giardino dietro casa o addirittura rica-
vando piccoli spazi sul terrazzo, riguarda piccole e grandi città.
Non solo basilico, rosmarino e menta ma anche pomodori, zucchine, lattuga e
ogni tipo di ortaggio che possa crescere in vaso. Le varietà che si possono colti-
vare in terrazzo sono molte e non c’è che da scegliere. Si tratta in alcuni casi di
varietà nane ottenute attraverso incroci, mentre altre volte sono normali prodotti
dell’orto che si adattano a crescere anche in spazi ristretti.
Per realizzarlo è necessario però tener conto dell’esposizione, perché le piantine
hanno bisogno di una buona dose di luce e calore per crescere bene.
La spesa per allestirlo è davvero contenuta in compenso è necessario avere un
po’ di tempo per prendersi cura delle piantine, alcune delle quali hanno bisogno
di essere bagnate ogni giorno. Se non avete tempo, può essere il caso di pensare
a un impianto di irrigazione.
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La spesa
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Vivere meglio spendendo meno
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La spesa
Per i farmaci da banco e senza obbligo di ricetta abbiamo visto che il prez-
zo è libero e ogni farmacia applica quello che vuole. Questi prodotti com-
paiono perciò nella banca dati ma senza l’indicazione del prezzo (in alcuni
casi compare un prezzo consigliato, quando l’azienda ritiene di suggerirlo).
Con queste informazioni sarà poi possibile andare in farmacia e chiedere il
farmaco meno caro con quel principio attivo.
Per i farmaci di fascia A trovate in banca dati il prezzo del farmaco e il prezzo
di riferimento (quando c’è il generico).
Per i farmaci di fascia C con ricetta è indicato il prezzo al pubblico (il cittadino
si paga tutto) e, se presente, il generico. Per questi farmaci trovate anche la
colonna del “prezzo unitario” (a pillola, bustina e così via): è così possibile
fare un confronto immediato tra tutti i farmaci equivalenti per individuare il
meno costoso. Ricordate però che il farmacista può applicare degli sconti e
quindi il prezzo impresso nella confezione va inteso come prezzo massimo.
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Vivere meglio spendendo meno
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La casa
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La casa
Cosa confrontare
Per avere il mutuo dovrete sostenere delle spese: l’istruttoria, la perizia, le spese
assicurative contro lo scoppio/incendio della casa, i costi notarili (comprensivi
anche delle tasse ipotecarie e catastali) per l’atto di mutuo e l’iscrizione dell’ipo-
teca. Inoltre è dovuta anche un’imposta sostitutiva pari allo 0,25% del finanzia-
mento (2% in caso di mutuo per acquisto/ristrutturazione della seconda casa).
Per scegliere il mutuo vi consigliamo di impiegare un po’ di tempo nel confronto
delle diverse offerte presenti sul mercato. Dovete pensare a un mutuo come
a un qualunque altro prodotto che dovete acquistare, solo che è il prodotto
più costoso che abbiate mai comprato e perciò è consigliabile sceglierlo con
grande consapevolezza, dopo aver vagliato diverse alternative.
Dopo aver deciso il tipo di tasso (fisso o variabile), la scelta va fatta sulla
base del Taeg (Tasso annuo effettivo globale) che include, oltre al tasso d’in-
teresse, anche le spese da sostenere per ottenere il finanziamento (istruttoria,
perizia, incasso rata, spese assicurative obbligatorie, imposte). Alcune banche
vi chiederanno di aprire un conto corrente presso di loro per poter accedere
al mutuo. Si tratta di una pratica scorretta in base all’Art. 21 del Codice del
Consumo: le banche non possono chiederlo e se lo fanno vanno denunciate
all’Agcm. Attenzione anche alla differenza tra il tasso d’ingresso e il tasso a
regime (la scelta va fatta sulla base del tasso a regime, il tasso d’ingresso, più
basso, è valido soltanto per le prime rate). Di certo scegliere un mutuo non
è facile. Noi vi aiutiamo con il nostro servizio online disponibile all’indirizzo:
www.altroconsumo.it/soldi/mutui. Anche il nostro volume Mutui e finan-
ziamenti, richiedibile su www.altroconsumo.it/guidepratiche, può offrirvi
spunti interessanti di approfondimento.
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Vivere meglio spendendo meno
Ristrutturare
C’erano una volta le detrazioni. Ideate per far emergere il sommerso, che nel
campo dell’edilizia più che in altri è assai diffuso, le detrazioni fiscali sui la-
vori di ristrutturazione hanno permesso a molti di conseguire risparmi anche
ingenti ottenendo dei benefici nel pieno rispetto della legalità.
Alla normale detrazione del 36%, se ne è aggiunta in anni recenti un’altra,
pari al 55% dell’Irpef, volta a incoraggiare quanti si apprestavano a mettere
pesantemente mano alla struttura della propria abitazione con lavori che com-
portassero, una volta terminati, un risparmio energetico. Nel 2011 la detrazione
del 36% è stata portata “a regime” ciò significa che è entrata in pianta stabile
nel panorama delle agevolazioni fiscali senza bisogno di proroghe continue.
A causa delle frequenti modifiche alla normativa vi consigliamo di consultare
sempre il nostro sito www.altroconsumo.it/soldi/imposte-e-tasse per essere
aggiornati e non perdere le agevolazioni che vi spettano di diritto.
Le ristrutturazioni edilizie
La detrazione per le ristrutturazioni prevede una detrazione standard del 36%
della spesa per una spesa massima di 48.000 euro, da dividere in 10 anni.
Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito all’incremento temporaneo della
60
La casa
detrazione che è diventata del 50% per una spesa massima di 96.000 euro
sempre da dividere in 10 anni. Al momento in cui scriviamo questa maggiora-
zione scadrà il 31 dicembre del 2017 per ritornare al 36% dal 2018 ma a causa
delle continue modifiche alla normativa vi consigliamo di consultare sempre
il nostro sito www.altroconsumo.it/soldi/imposte-e-tasse.
La detrazione riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
per le parti comuni dei condomini (per esempio installazione ascensori e scale
di sicurezza, manto stradale del cortile, tinteggiatura delle pareti), mentre per
le singole unità immobiliari è detraibile soltanto la manutenzione straordinaria
(come la sostituzione di pavimenti con il rifacimento delle tubazioni, il miglio-
ramento dei servizi igienici, l’installazione di impianti d’allarme).
Attenzione a un punto: tra le opere di manutenzione straordinaria entrano
anche gli interventi per il risparmio energetico. Però non potete sommare le
detrazioni di riqualificazione energetica (di cui parliamo nel prossimo paragrafo)
con queste. Dovete fare una scelta tra i due tipi di agevolazioni, scegliendo
quella che ritenete essere più conveniente per il vostro caso individuale.
Per fruire delle detrazioni bisogna ricordarsi che la spesa massima detraibile
si intende per ogni singola unità abitativa. È indispensabile pagare sempre
con bonifico bancario o postale, anche gli acconti, indicando il codice fiscale
di chi usufruisce della detrazione e di chi effettua i lavori (il destinatario del
bonifico).
A partire dal 2011 non è più obbligatorio inviare la comunicazione di inizio
lavori al Centro operativo dell’Agenzia delle entrate di Pescara tramite racco-
mandata semplice. Se l’avete inviata comunque, dopo questa data, allegatela
alla dichiarazione dei redditi. È diventata obbligatoria, invece, l’indicazione
dei dati catastali dell’immobile oggetto di ristrutturazione nella dichiarazione
dei redditi presentata tramite modello 730 o Redditi (ex Unico).
Quando si farà il 730 o il modello Redditi basterà presentare fatture, bonifici
e dati catastali dell’immobile su cui sono stati fatti i lavori. Tutti i documenti
necessari devono essere conservati per esibirli al Fisco in caso di controllo.
La detrazione per le ristrutturazioni non segue più l’immobile. In pratica, se
avevate ristrutturato la casa e poi l’avevate venduta prima di esaurire il diritto
all’agevolazione, la detrazione, a scelta di acquirente e venditore, può rimanere
in mano al venditore. Questo significa che potete effettivamente dare un peso
nella compravendita al valore della detrazione residua. La scelta deve essere
inserita nel compromesso o nel rogito d’acquisto.
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Vivere meglio spendendo meno
in cui scriviamo, è prevista una detrazione maggiorata al 65% per questo tipo
di interventi, con ingenti limiti massimi di spesa detraibile che cambiano in
funzione del tipo di lavoro effettuato.
Per gli interventi della medesima natura relativi a parti comuni condominiali
o che interessano tutte le unità immobiliari del condominio, la detrazione vi-
gente del 65% è prorogata per cinque anni, fino al 31 dicembre 2021. Se poi le
spese sostenute per gli interventi eseguiti dall’1/1/17 al 31/12/21, interessano
l’involucro dell’edificio (cappotto) con un’incidenza superiore al 25% della
superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, la detrazione del 65% è
elevata al 70%. Se invece gli interventi sono finalizzati a migliorare la presta-
zione energetica invernale o estiva del condominio, le spese relative sono
detraibili al 75%. In questo caso la spesa massima detraibile è di 40.000 euro
moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
A causa delle continue modifiche alla normativa vi consigliamo di consultare
sempre il nostro sito www.altroconsumo.it/soldi/imposte-e-tasse.
La detrazione per il risparmio energetico riguarda diversi tipi di lavori.
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La casa
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La casa
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Arredamento ed elettrodomestici
Una volta acquistata, risistemata o ristrutturata, la casa va anche arredata e
dotata degli elettrodomestici che servono. Anche in quest’ambito c’è modo di
fare buoni acquisti a prezzi contenuti senza dimenticare l’importanza dell’ef-
ficienza energetica degli elettrodomestici ai fini del risparmio.
Scegliere i mobili
La scelta dei mobili dipende dal gusto personale e dalle disponibilità eco-
nomiche, ma anche in questo caso, una volta individuata la composizione
che vi piace, non esitate a richiedere più di un preventivo. Alcuni mobilifici
godono infatti di accordi particolari con alcuni produttori e possono su una
stessa cucina o su una camera da letto spuntare un prezzo migliore di altri e
quindi offrire anche a voi un prezzo più conveniente.
Tenete presente anche un’altra possibilità di risparmio: spesso acquistando la
merce in esposizione di può ottenere uno sconto ulteriore sul prezzo di listino.
Prima di scegliere questa opzione, però, valutate attentamente che l’armadio
o il letto che volete comprare non presentino difetti vistosi o nascosti. In caso
ve ne siano, chiedete un’ulteriore riduzione del prezzo.
Vale anche la pena ricordare che, una volta individuato il negozio più conveniente
per l’acquisto maggiormente dispendioso del vostro arredamento, se avete altri
mobili o complementi d’arredo da acquistare, potete provare a chiedere uno
sconto al negozio dove state comprando il resto: gli state già lasciando molti
soldi, perciò per vendervi anche il resto saranno invogliati a farvi un buon prezzo.
Spesso i mobilifici, soprattutto quelli che possono disporre di molto spazio per
l’esposizione, hanno una parte dedicata alle offerte, in cui vengono venduti mobili
e complementi d’arredo di marca che, dopo lunga esposizione, sono risultati
invenduti. La loro qualità è paragonabile a quella dei mobili che fanno parte
dell’esposizione principale, ma si tratta spesso di modelli usciti sul mercato da un
po’ di tempo. I prezzi degli oggetti esposti qui sono tendenzialmente più bassi.
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La casa
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Vivere meglio spendendo meno
In linea generale, per scegliere dove comprare tenete presente che le insegne
specializzate hanno solitamente un vasto assortimento e prezzi uguali in tutti
i punti vendita. Gli ipermercati invece hanno assortimenti più limitati e prezzi
più alti, ma occhio alle offerte.
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La casa
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Vivere meglio spendendo meno
dazione del cibo. Nei test di Altroconsumo verifichiamo spesso che non tutti
i modelli se la cavano bene nel congelamento.
Controllate l’etichetta. Tutti i frigoriferi in vendita sul mercato devono avere
l’etichetta energetica, che riporta diverse informazioni: il consumo energetico
annuo (espresso il kWh), la classe di efficienza (quanta energia consuma a
parità di risultati, rispetto agli apparecchi della sua stessa categoria), il volume
interno dei due scomparti, il numero di stelle che indica la potenza del freezer
e il livello del rumore. Come vedremo nel capitolo 5, dedicato al risparmio
energetico, il frigorifero è uno degli elettrodomestici che consumano di più,
quindi occorre fare attenzione a questo aspetto.
Aprire e chiudere il frigorifero, controllare gli indicatori, posizionare gli
alimenti, pulirlo: queste operazioni devono essere agevoli e semplici. Prima
di acquistarne uno nuovo, accertatevi che sia facile da usare e che le opera-
zioni quotidiane non presentino difficoltà. Fate qualche prova nel negozio.
Controllate inoltre bene le misure: se volete posizionare il frigo lateralmente
al muro, tenete presente che ogni modello deve avere una distanza minima
necessaria dal lato di apertura della porta che è segnalata nelle istruzioni.
Scegliete un prodotto dotato di un sistema sbrinante automatico per il
freezer. Toglie l’onere della pulizia del ghiaccio e riduce i consumi.
Occhio al prezzo: acquistare un frigorifero significa spendere una cifra
importante. È fondamentale, quindi, scegliere un prodotto che risponda a
corretti requisiti di qualità e che gravi il meno possibile sulla bolletta elettrica.
Non bisogna dimenticarsi, inoltre, che i prezzi oscillano in modo significa-
tivo: acquistare lo stesso modello di frigorifero in un ipermercato o in un
negozio tradizionale di elettrodomestici può comportare una spesa diversa.
Attenzione anche ad altre spese, non sempre considerate, come il ritiro del
vostro usato o il trasporto del nuovo elettrodomestico, che potrebbero inci-
dere notevolmente sul costo finale. Se il frigorifero non entra in ascensore,
consegnarvelo a casa al terzo piano può avere un costo non indifferente.
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La casa
• La capienza Per una persona è sufficiente un volume pari a 100-150 litri; per
2-4 persone dai 220 ai 280 litri. Non fidatevi del volume del frigo dichiarato
in etichetta, perché i produttori a volte esagerano.
• Quanto consuma? In etichetta trovate oltre alla classe anche il kWh, utile
soprattutto se volete fare un confronto tra diverse categorie (combinati
e classici).
• Uno o due motori, uno o due termostati? I modelli con due compressori
sono pochi per via del fatto che consumano leggermente di più dei modelli
con un solo compressore. Con due termostati si possono regolare separa-
tamente frigo e freezer in funzione del contenuto e delle stagioni.
Polizze casa
Proteggere la propria casa con i beni che vi sono dentro, è un istinto naturale.
Pagare un premio a una compagnia di assicurazioni può essere considerata
una spesa superflua, ma in caso di furto, incendio, allagamento e altre cala-
mità, la copertura assicurativa potrebbe costituire una soluzione intelligente.
Certo, l’esperienza di Altroconsumo, che da decenni passa in rassegna polizze
assicurative di ogni genere, insegna che le compagnie sono molto abili nel
redigere i contratti riempiendoli di esclusioni, cioè clausole che escludono la
copertura in particolari casi. Quasi sempre si tratta delle situazioni più frequenti:
la casa si allaga perché avete dimenticato il rubinetto aperto, il ladro entra
dalla finestra lasciata socchiusa e così via. Vediamo che cosa possono coprire
le polizze casa e a cosa fare attenzione al momento della stipula.
Furto
Le assicurazioni lo risarciscono solo se il ladro è entrato in casa violando porte
o finestre con rottura o scasso, uso di grimaldelli o piedi di porco, se il malvi-
vente entra in casa dalla finestra arrampicandosi o usando funi o altri arnesi.
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Vivere meglio spendendo meno
Le polizze poi coprono anche il caso in cui il ladro entri in casa usando chiavi
rubate o smarrite in precedenza a patto che non siano passati troppi giorni
dalla denuncia (dai 3 agli 8, a seconda della compagnia). Praticamente tutte le
polizze fanno però un’eccezione alla regola: il furto è coperto quando, anche
con porte e finestre aperte, il ladro entra mentre c’è qualcuno in casa. In questo
caso viene però applicato uno scoperto, che in genere si attesta intorno al 20%.
Quindi se il ladro entra in casa quando ci siete anche voi, magari passando da
una finestra lasciata aperta per combattere l’afa estiva, e ruba oggetti per un
valore complessivo di 5.000 euro, la compagnia ve ne risarcirà soltanto 4.000,
mentre il 20%, cioè in questo esempio 1.000 euro, restano scoperti.
La polizza furto ripaga anche le serrature o i vetri rotti, gli infissi scardinati, le
ante dell’armadio divelte, insomma tutti i danni provocati dal ladro per rubare.
Alcune compagnie però stabiliscono nel contratto un massimale specifico per
il risarcimento di questi danni che a volte è molto basso (in alcuni casi non
supera i 1.000-1.500 euro). Molto bassa è anche la somma massima prevista a
risarcimento degli atti vandalici eventualmente compiuti dai ladri.
Tipi di assicurazione
• Assicurazione a valore intero Indennizza una somma che corrisponde al
valore reale e integrale delle cose assicurate. Se la stima dei beni è in difetto (il
valore reale supera quello stimato), la compagnia paga il danno solo parzial-
mente. Esempio: se i beni valgono realmente 100.000 euro, ma sono assicurati
come se valessero la metà (50.000 euro), in caso di danni per 30.000 euro la
compagnia è tenuta a risarcirne sono la metà (15.000 euro).
72
La casa
Incendio
Le polizze incendio non coprono solo i danni provocati dalle fiamme, ma
anche quelli dovuti a fulmini, tempeste, esplosioni, fumi, gas e vapori, eventi
atmosferici come neve, grandine o gelo. Si possono assicurare solamente il
fabbricato e le sue pertinenze (per esempio il box) oppure anche il contenuto.
In questo caso bisogna scegliere due massimali: uno per i locali, l’altro per i
beni che contengono.
I danni da fenomeno elettrico, come quelli provocati da fulmini, scariche o
cali di tensione, generalmente sono compresi nella copertura base, ma alcune
compagnie chiedono il pagamento di un sovrapremio. Dagli eventi atmosferici
sono esclusi tutti i danni provocati da fenomeni naturali veramente straordi-
nari come l’esondazione di fiumi e laghi, le frane, le mareggiate, le valanghe,
i terremoti (anche se ora alcune polizze hanno cominciato a prevedere una
seppur minima copertura per determinati casi). Sono esclusi anche i danni ai
beni lasciati all’aperto.
Sono invece coperti i danni provocati da vento, pioggia, bufere, tempeste,
neve o grandine. Quasi tutte le polizze coprono i danni fino al massimale
generale deciso alla firma del contratto, ma qualcuna prevede dei sottomas-
simali specifici. Molte compagnie fissano poi una franchigia compresa tra
100 e 500 euro.
Acqua
I danni provocati dall’acqua sono tra i più frequenti tra quelli che possono
accadere e si dividono in due categorie: i danni causati alla nostra proprietà
e i danni che possiamo causare a terzi. Questi ultimi sono contemplati nella
sezione responsabilità civile della polizza in cui di solito sono coperti i danni
da conduzione (per esempio i danni causati da un rubinetto guasto) e dalla
proprietà (se si rompe un tubo e la perdita d’acqua causa dei danni al vicino
di casa).
Fate attenzione alle esclusioni, infatti di solito sono escluse l’usura e la catti-
va manutenzione: una facile arma in mano alle compagnie se la casa non è
nuova, quindi tenetene conto per valutare se vi conviene stipulare una polizza
del genere. Sempre esclusi sono poi i danni provocati da umidità, stillicidio
o insalubrità dei locali per esempio (macchie dovute all’umidità).
Ma cosa coprono allora? I danni provocati dalla rottura di pluviali, grondaie,
impianti idrici, di riscaldamento o condizionamento ed elettrodomestici (lava-
trici e lavastoviglie). Molte polizze prevedono normalmente un limite specifico
per i danni da acqua diverso rispetto al massimale generale. Spesso per porre
rimedio a questi danni è necessario provocare altri danni: per cercare il gua-
sto bisogna per esempio spaccare pavimenti o pareti. Sono i cosiddetti danni
73
Vivere meglio spendendo meno
Come assicurarsi?
La formula a primo rischio assoluto (vedi riquadro “Tipi di assicurazione”, a
pagina 72) è più costosa ma più sicura, perché prescinde dal valore reale dei
beni assicurati. Le polizze a valore intero, invece, danno la certezza di essere
risarciti adeguatamente solo se la stima del valore è precisa: prima di firmare
il contratto, è quindi meglio rivolgersi a un perito, tenendo però presente
che il costo della sua prestazione (tra i 100 e i 250 euro) è completamente a
carico vostro. Per gli oggetti preziosi è meglio stipulare una polizza aggiuntiva,
cosiddetta “di ramo”.
Se l’appartamento è in un condominio meglio avere sottomano la polizza
condominiale in modo da evitare doppie coperture; l’amministratore è tenuto
a fornire su richiesta di un condomino una copia dell’assicurazione comune.
Fondamentale infine è seguire scrupolosamente le istruzioni al momento in
cui si verifica il furto o il danno da fuoco, acqua o evento atmosferico. Alcune
compagnie prevedono la denuncia solo alla propria agenzia, altre la richiedono
in doppia copia anche alla sede centrale.
Importantissimo poi è avere più documentazione possibile utile a stimare i
danni: fotografie, fatture, scontrini. La denuncia di furto alla polizia ha valore
di prova per l’assicurazione, quindi al momento della denuncia bisogna ri-
cordare di essere molto precisi.
74
Il risparmio
5
energetico
Elettrodomestici
Al momento di sostituire un vecchio elettrodomestico, è importante che il
nuovo sia scelto tenendo d’occhio non solo il prezzo, ma anche i consumi.
Dovrebbe venirci in aiuto nella scelta l’etichetta energetica, che classifica gli
apparecchi in varie classi, a seconda della loro efficienza. Il criterio è semplice:
più si sale di categoria, minori sono i consumi elettrici a parità di prestazioni.
Al top troviamo la classe A, ma per lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi esistono
in commercio modelli con etichetta A+, A++ e A+++.
Forno
Assorbe meno del 5% dei consumi domestici di elettricità, merito anche di una
riduzione dei consumi che ha caratterizzato questi apparecchi in anni recenti,
anche grazie all’etichetta energetica, obbligatoria però soltanto per i modelli
“grandi”, non per fornetti e microonde. Quando i consumi di un apparecchio
vengono in qualche modo evidenziati, i modelli più spreconi sono quelli che
hanno vita più difficile. Un modello di Classe A consuma circa la metà rispetto
a uno di Classe C, quindi è ovvio che la scelta dei consumatori si orienti sul
modello che fa risparmiare energia. Rispetto ai forni tradizionali sono da pre-
ferire quelli ventilati, che riducono i tempi, e quindi anche i consumi elettrici.
I microonde sono disponibili in tre tipologie: tradizionale, con grill, combinato
(tradizionale e ventilato). La scelta di uno o dell’altro è legata anche ai piatti
che si intende cucinare. In linea di massima i modelli combinati sono quelli
che consumano di più (in ogni caso molto meno di un normale forno elettrico).
Ovviamente anche l’uso del grill fa lievitare la bolletta elettrica.
Consigli per un uso efficiente Spegnete il forno elettrico qualche minuto prima
di terminare la cottura dei cibi: il calore interno non diminuisce subito e quindi
la cottura prosegue, mentre risparmiate elettricità. Non usate il grill se non è
proprio necessario. Il suo utilizzo raddoppia il consumo di elettricità del forno.
76
Il risparmio energetico
Ma quanto consuma?
Volete sapere quanto consumano i vostri elettrodomestici annualmente? Il cal-
colo è semplice. Quello che dovete fare è prendere in considerazione 3 fattori:
La potenza deve essere divisa per 1.000 per poter trovare il consumo in kWh.
Per tradurre il consumo in moneta sonante moltiplicate il numero di kWh consu-
mati per il prezzo a kWh che compare sulla bolletta.
Un esempio? Poniamo il caso di una macchina per il caffè espresso con una
potenza di 1.260 W usata per 20 minuti al giorno (0,33 ore) a 0,16 euro/kwh.
Il calcolo sarà:
Lavatrice
È responsabile in media di circa l’8% dei consumi elettrici di casa. Rispetto
a una ventina di anni fa i produttori hanno compiuto notevoli progressi per
ridurre in maniera significativa i consumi elettrici e, in misura minore, di
acqua di questi apparecchi. Ma negli ultimi anni ci sono stati ben pochi ulte-
riori progressi. I miglioramenti fanno leva sostanzialmente su due fattori: la
diminuzione della quantità di acqua necessaria per il lavaggio e la capacità
di ottenere gli stessi risultati di pulito a temperature più basse (ma in questo
gioca un ruolo determinante anche il detersivo).
Ipotizzando un lavaggio di 5 kg di biancheria in cotone effettuato a 60 °C,
il confronto tra una lavatrice di circa 10 anni di età e un modello recente di
Classe A evidenzia un risparmio attorno al 35% dell’energia elettrica e circa il
50% per quanto riguarda la quantità di acqua e di detersivo necessari per il
lavaggio. Ipotizzando di fare 200 bucati all’anno, in dieci anni i risparmi che
vi permette un modello di Classe A sono notevoli.
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Vivere meglio spendendo meno
Asciugatrice
Il tallone d’Achille di questi elettrodomestici è il consumo energetico molto
più elevato, per esempio, di quello della lavatrice. Per asciugare un chilo di
bucato le asciugatrici impiegano la stessa quantità di energia che serve alla
lavatrice per lavare 2-3 chili di biancheria a 60 °C. Il consumo può variare un
po’ a seconda del peso della biancheria e del tipo di tessuto. Inoltre in alcuni
casi il bucato esce molto più spiegazzato di come risulta quando lo mettiamo
ad asciugare, posizionandolo bene, sullo stendibiancheria: quindi più lavoro,
ed energia, serviranno in seguito in fase di stiratura.
Visto che l’Italia ha un clima mite, la corda appesa fuori o lo stendino restano i
sistemi più economici ed ecologici per asciugare i panni, e non costano nulla.
Se proprio non volete rinunciare a un apparecchio che asciughi il bucato, al-
meno sceglietene uno di classe energetica A+++ che potrebbe costare di più,
ma fa risparmiare molto sui consumi. E optate per un modello a pompa di
calore piuttosto che per uno tradizionale. L’asciugatrice tradizionale aspira l’aria
dall’esterno, la riscalda con una resistenza elettrica e attraverso una ventola la
convoglia all’interno del cestello, per togliere l’umidità al bucato. Il vapore che
ne deriva viene raffreddato, condensa e si trasforma in acqua, che finisce in un
raccoglitore o viene scaricata all’esterno attraverso un tubo. Le asciugatrici con
pompa di calore non hanno la resistenza elettrica. Utilizzano una pompa che
permette di consumare meno energia, perché utilizza un ciclo termico simile a
quello di un condizionatore, più efficiente. Alla fine del ciclo bisogna svuotare
la vaschetta che raccoglie l’acqua di condensa dei panni bagnati. Per evitare di
fare questa operazione si può collegare un tubo che scarica direttamente l’acqua.
Consigli per un uso efficiente Un buon ciclo di centrifuga con la lavatrice
facilita il lavoro dell’asciugatrice perché riduce l’umidità da eliminare. Utilizzate
l’asciugatrice solo a pieno carico. Pulite filtro e vaschetta a ogni asciugatura
per mantenerne l’efficienza. Nella scelta tenete conto della capacità (dai 6 agli
8 chili) che deve essere simile a quella della lavatrice. Infatti, i due apparecchi
dovrebbero essere complementari: si toglie il bucato da uno e si infila nell’altro.
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Il risparmio energetico
Lavastoviglie
Consuma parecchio, dal momento che assorbe circa il 14% dei consumi
elettrici di casa. Rottamando la vostra vecchia lavastoviglie e sostituendola
con una nuova a elevata efficienza, risparmierete energia e soldi.
Con il programma “Eco” i consumi di elettricità sono calati anche oltre il 20%
negli ultimi anni, ma questo programma allunga di molto i tempi del lavaggio
per consentire di tenere bassa la temperatura dell’acqua: anche più di due
ore sono la norma. Conviene allora tornare a lavare piatti e stoviglie a mano?
Questa non è la soluzione per farvi risparmiare: i modelli in commercio con-
sumano il 40-50% in meno di energia rispetto a un boiler elettrico e fanno
risparmiare fino a 50-70% di acqua rispetto al lavaggio a mano.
Consigli per un uso efficiente Usate il programma “intensivo” solo se piatti e
stoviglie sono particolarmente sporchi: se possibile evitatelo del tutto. Rimuovete
i residui di cibo più grossi con una spugna o un panno umido per evitare
che si attacchino ai piatti, rendendo poi la pulizia più difficile. Meglio ancora
usare una spazzola che vi aiuti in questo “prelavaggio”. Rispettate le dosi di
detersivo raccomandate, senza eccedere. Utilizzate la lavastoviglie solo a pieno
carico, dato che il consumo di acqua e detersivo è lo stesso sia se riempite la
macchina sia se ci mettete solo qualche piatto e una padella. Abbiate cura di
effettuare una regolare manutenzione, pulendo il filtro e usando il sale per
prevenire la formazione di calcare.
79
Vivere meglio spendendo meno
Frigo e freezer
È l’elettrodomestico che consuma più di tutti, anche perché è perennemente
acceso. È infatti responsabile di circa il 20% dei consumi domestici di elet-
tricità. I test svolti da Altroconsumo testimoniano i passi avanti compiuti sul
fronte dell’efficienza energetica: negli ultimi anni i consumi elettrici dei nuovi
frigoriferi sono diminuiti in media di circa il 15%. Le vendite degli apparecchi
più efficienti dal punto di vista energetico sono molto cresciute in questi anni
e la categoria energetica più bassa dei modelli attualmente in vendita è A+.
In linea di massima, un frigorifero-freezer di Classe A+ consuma la metà di
energia elettrica rispetto a un tradizionale apparecchio di Classe C (che restano
ancora diffusi nelle case degli italiani). Considerando circa dieci anni di vita, il
risparmio complessivo fornito da un frigorifero di Classe A è notevole. I modelli
A+ garantiscono un’efficienza ancora superiore di almeno il 25%, mentre quelli
di Classe A++ si spingono oltre il 60%. Scegliendo il top dell’efficienza, rispetto
a un vecchio apparecchio rimane in tasca qualche soldo.
L’etichetta dà un’indicazione di massima, ma si basa sull’ipotesi che l’appa-
recchio si trovi in una stanza con una temperatura costante di 25 °C, mentre
di fatto si verificano cambiamenti a seconda della stagione e delle ore della
giornata. Allo stesso modo, la legge non tiene conto delle variazioni della
temperatura interna quando si mettono o si tolgono i cibi. Le prove dei test
svolti da Altroconsumo evidenziano invece che può succedere in rari casi che
un modello classificato come A consumi meno di uno di Classe A+.
Consigli per un uso efficiente Tenete l’apparecchio nella parte più fredda della
cucina, lontano da fonti di calore (forno, cucina a gas, termosifoni, finestre).
Lasciate almeno 10 cm di spazio tra la parte posteriore del frigorifero e il muro
e, nel caso di apparecchio a incasso, assicuratevi che vi sia abbastanza spazio
per un’adeguata ventilazione. Regolate il termostato a seconda della stagione,
seguendo le istruzioni del produttore. Non abbassate troppo la temperatura,
perché non giova quasi per nulla alla conservazione dei cibi freschi, mentre
produce un aumento dei consumi di circa il 10-15%. Disponete correttamen-
te il cibo all’interno e non mettete mai nel frigo cibi caldi. Quando inserite
o prendete alimenti lasciate aperta la porta per il minor tempo possibile.
Soprattutto vicino alle pareti interne, lasciate sempre un po’ di spazio per la
circolazione dell’aria.
Non sovraccaricate frigo e freezer (specialmente se non c’è il sistema no frost,
che impedisce la formazione di ghiaccio alle pareti).
Effettuate regolarmente la manutenzione. Controllate lo stato delle guarnizioni
della porta e, dopo aver tolto la presa elettrica, pulite da polvere e incrostazioni
la serpentina nella parte posteriore del frigorifero: è bene farlo ogni 3-4 mesi.
Sbrinate l’apparecchio quando lo strato di ghiaccio supera i 5 mm di spessore.
Ricordate che un cattivo utilizzo del frigo può aumentare del 20% la spesa
elettrica annua.
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Il risparmio energetico
81
Vivere meglio spendendo meno
Occhio al caricabatterie
Li usiamo per i cellulari e per tutti gli altri apparecchi che funzionano con batterie
ricaricabili. E ovviamente per ridare energia a semplici pile stilo e mini stilo ricaricabili,
scelta economica ed ecologica, perché hanno un ciclo di vita lunghissimo e quindi
diminuiscono di molto la quantità di rifiuti prodotti. Ma alzi la mano chi di voi non
ha mai lasciato il caricatore inserito nella presa di corrente anche dopo, a volte molto
dopo, che la carica del dispositivo in questione era terminata. Questo comportamen-
to, del quale non siamo consapevoli, comporta in realtà un collettivo spreco di ener-
gia. Anche se staccate il telefonino dal caricatore, finché non staccate il caricatore
dalla corrente questa continua a fluire (tanto è vero che il caricatore si scalda) ma del
tutto inutilmente. Ricordatevi allora, così come spegnete le lucine dello stand-by, di
staccare il caricabatterie dalla presa quando il ciclo di carica è finito.
Scaldabagno
Ne esistono vari tipi, ognuno con i suoi pregi e difetti e con i suoi particolari
limiti di utilizzo. Vi illustriamo le diverse categorie:
• boiler elettrico. Nel serbatoio una resistenza elettrica scalda l’acqua, mentre
un termostato permette di regolare la temperatura. Vantaggi: l’installazione
è semplice, il prezzo d’acquisto è contenuto. Svantaggi: la scorta d’acqua è
limitata, i costi di utilizzo sono elevati, può saltare la luce se si usa il boiler
contemporaneamente ad altri apparecchi elettrici;
• scaldabagno a gas. Oggi sono molto diffusi i modelli senza fiamma pilota,
sostituita dall’accensione elettronica. Sono più costosi rispetto a quelli tra-
dizionali, ma consentono di evitare il consumo prodotto dalla fiammella.
Vantaggi: la quantità d’acqua fornita è pressoché illimitata, sfrutta energia
a buon mercato, specialmente se si tratta di metano. Svantaggi: durante
l’uso la temperatura può variare, è necessario il collegamento a una canna
fumaria, se si usa il gas Gpl (in bombole) i costi di utilizzo aumentano con-
siderevolmente;
• Caldaia murale a gas Si utilizza sia per il riscaldamento sia per la produzione
di acqua calda negli appartamenti in cui non c’è riscaldamento centralizza-
to. Vantaggi: utilizza energia a buon mercato (gas metano) e ha un buon
rendimento. Svantaggi: ha bisogno di una canna fumaria, il flusso di acqua
calda è a volte limitato, la temperatura non sempre è costante (ma anche
in questo caso un miscelatore può ovviare al problema).
82
Il risparmio energetico
Gli scaldabagno a gas sono uno dei mezzi più usati per scaldare l’acqua nelle
case italiane, anche perché sono più economici degli scaldabagni elettrici,
che vi fanno spendere circa il doppio a livello di bolletta. I modelli a “camera
aperta” prendono l’aria necessaria per la combustione dalla stanza in cui so-
no installati. I fumi invece vengono scaricati all’esterno attraverso una canna
fumaria. Esistono anche scaldabagno a camera stagna, che prendono l’aria
all’esterno e scaricano all’esterno, senza alcuna comunicazione con il locale in
cui sono installati. Per l’installazione dello scaldabagno in cucina è necessaria
l’apertura di ventilazione.
La legge vieta di installare in camera da letto lo scaldabagno e altri apparecchi
a gas a camera aperta. Quelli a camera stagna sono consentiti, ma è comunque
sconsigliato metterli in camera da letto. L’apparecchio deve essere collegato
a una canna fumaria. Fatene controllare il buon tiraggio da un tecnico spe-
cializzato. Se ci sono anomalie di funzionamento e cattivi odori, il controllo
deve essere immediato.
Consigli per un uso efficiente Spegnete regolarmente la fiamma pilota del
vostro scaldabagno a gas. Così facendo risparmierete gas e dunque anche
denaro. Per evitare perdite di calore, isolate le canalizzazioni che escono
dall’apparecchio.
Non installate lo scaldabagno ad accumulo in un luogo freddo, come la can-
tina o il garage. Non regolate la temperatura dello scaldabagno oltre i 60 °C.
Se avete uno scaldabagno elettrico, fatelo funzionare preferibilmente nelle ore
serali se avete un contratto a tariffa bioraria, in questo modo risparmierete sulla
bolletta. Installate un timer per farlo accendere poche ore prima, in tempo per
avere l’acqua calda solo quando vi serve e non 24 ore al giorno inutilmente.
Staccate lo scaldabagno elettrico se nessuno sarà in casa per almeno 24 ore:
eviterete così di consumare elettricità per tenere l’acqua inutilmente a temperatura.
Se avete la possibilità di installare un boiler alimentato a energia solare, fatelo
senz’altro: i vostri consumi in bolletta caleranno anche fino al 50%.
Fate verificare e pulire periodicamente (la prima volta dopo 3 o 4 anni, poi
con maggior frequenza) lo scambiatore a serpentina per eliminare i depositi
calcarei, che riducono la trasmissione di calore e aumentano i consumi.
Illuminazione
Il primo modo per risparmiare sulla luce elettrica consiste nel disporre le nostre
case in modo da sfruttare appieno la luce naturale. Posizionare le stanze da
notte sul lato meno luminoso della casa, privilegiando il lato di esposizione a
sud per le stanze in cui si soggiorna più a lungo durante il giorno.
Certo di lampadari, applique, plafoniere e più in generale dell’illuminazione elet-
trica non si può fare a meno. Chiedetevi allora come è rischiarata la vostra casa.
Vediamo che tipo di lampadine esistono:
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Vivere meglio spendendo meno
84
Il risparmio energetico
• per decidere non bisogna guardare alla potenza, espressa in watt, ma alla
intensità luminosa, espressa in lumen. Se si desidera una luce forte, per un
locale grande, corrispondente a una vecchia lampadina a 150 watt, bisogna
stare intorno ai 2.000 lumen. Sotto i 500 lumen, vanno bene per fonti di
luce decentrate, per esempio una lampada da scrivania;
• per le lampadine compatte fluorescenti è importante guardare il tempo di
accensione. In generale è indicata la percentuale di luminosità raggiunta in un
certo numero di secondi. Le più lente non vanno bene nei locali di passaggio;
• ci sono indicazioni anche sul colore della luce, espressa in gradi kelvin. Tra
2.400 e 3.300 gradi Kelvin circa possiamo parlare di un bianco caldo, man
mano che i gradi aumentano la luce tende a diventare sempre più fredda.
Riscaldamento e climatizzazione
La prima regola per mantenere dentro casa una temperatura gradevole consiste
nell’evitare dispersioni di calore in inverno e accumulo di eccessivo calore d’e-
state. Insomma, un buon isolamento può, da solo, farci stare meglio spendendo
(e inquinando e sprecando) molto meno. La dispersione di calore attraverso i
muri e il tetto è pari in media al 50% della perdita di calore nello spazio circo-
stante. Bisogna quindi pensare a isolare i serbatoi di acqua calda, le tubature
del riscaldamento e anche sistemare dei fogli di alluminio dietro i caloriferi può
essere una buona idea. Per l’estate un buon uso delle tende per schermare il
sole può contribuire a proteggere la casa dal surriscaldamento degli ambienti.
Inoltre è importante riflettere sul fatto che a volte le nostre pretese sono assur-
de. Come si può infatti pensare di avere 25 °C in casa quando fuori siamo a
-2 °C o magari a +38 °C? Perché abbiamo perso la buona abitudine di indossare
un maglione in più in inverno? E chi l’ha detto che quando fuori infuoca l’afa
dentro dobbiamo per forza ricreare un fresco autunnale? Insomma, il rispetto
delle stagioni è cruciale per il risparmio energetico. Moderando le nostre pre-
tese e stabilendo una temperatura gradevole senza eccessi, potremo ridurre
sia le nostre emissioni nocive (non dimentichiamo che il riscaldamento degli
ambienti e dell’acqua è responsabile del 14% delle emissioni di gas a effetto
serra in Europa), sia la nostra bolletta.
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Vivere meglio spendendo meno
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Il risparmio energetico
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Vivere meglio spendendo meno
Igiene personale
Bagno e doccia rappresentano in media il 39% del consumo medio giorna-
liero. Fate la doccia anziché il bagno. Per immergerci in vasca sono necessari
150 litri di acqua, per una doccia circa un terzo. Una doccia può richiedere
tra l’altro fino a 4 volte meno energia. Per risparmiare ancora di più è bene
evitare le docce a getto potente e utilizzare un getto dolce, che offre lo stesso
comfort a un prezzo inferiore.
Chiudete i rubinetti: rappresentano circa il 16% dei consumi domestici. Quando
vi lavate le mani, i denti o fate lo shampoo o la barba, tenere aperto il rubinetto
solo per il tempo necessario aiuta a risparmiare diversi litri d’acqua.
Applicate un frangigetto ai rubinetti di casa. È un miscelatore di acqua che,
sfruttando il principio della turbolenza, miscela aria al flusso di acqua, e crea
un getto più leggero, ma efficace. Un frangigetto richiede “solo” 9 litri al minuto
per la doccia. Può essere acquistato in un negozio di ferramenta e potete mon-
tarlo voi stessi. Vi farà risparmiare diverse migliaia di litri di acqua ogni anno.
Il 40% dei consumi domestici d’acqua finisce nello scarico del bagno. Ogni
volta che lo azioniamo se ne vanno almeno 10 litri d’acqua. Non utilizzate il
wc come un cestino della spazzatura e adottate scarichi a doppio pulsante, uno
per scarico breve e l’altro per scarico abbondante, o con il pulsante il cui flusso
si può interrompere o, meglio ancora, quelli a manovella, che consentono di
dosare con precisione maggiore la quantità di acqua necessaria a ogni scarico.
Quando fate scorrere l’acqua in attesa che diventi calda per lavarvi, ricordatevi
di raccoglierla in una bacinella: potrete usarla per innaffiare le piante, lavare
i pavimenti, cucinare.
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Il risparmio energetico
Per lavare l’auto utilizzate sempre un secchio pieno al posto della manichetta:
potrete risparmiare circa 130 litri di acqua potabile a ogni lavaggio.
Il momento migliore per innaffiare le piante è la sera, quando il sole è calato
e l’acqua che diamo alle piante non rischia di evaporare subito. Per terrazzi
e giardini scegliete sistemi di irrigazione a micropioggia programmabili, che
possono funzionare anche durante la notte, quando i consumi sono più bassi.
Esistono anche irrigatori goccia a goccia, che rilasciano l’acqua lentamente
senza dispersioni e con un utilizzo ottimale.
Manutenzione
Un rubinetto che gocciola o un water che perde possono sprecare enormi
quantità d’acqua ogni giorno. Una corretta manutenzione e le necessarie
riparazioni quando servono contribuiranno a farvi risparmiare tanta acqua
potabile altrimenti dispersa. Una perdita di 10 gocce al minuto corrisponde a
un bicchiere ogni ora, o a 5 litri al giorno, ovvero l’equivalente di una doccia
a settimana e circa 2.000 litri all’anno di consumi inutili. Se la perdita è più
seria e un rubinetto sgocciola ininterrottamente, lo spreco può arrivare anche
a 50 litri al giorno, ovvero 1.500 al mese. Per verificare la presenza di perdite,
potete leggere il contatore alla sera prima di andare a dormire, non aprire i
rubinetti tutta la notte e verificare il contatore il mattino successivo.
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Vivere meglio spendendo meno
presenta una serie di indubbi vantaggi. Oltre al prezzo assai più contenuto, il
fatto che non pesa niente (al contrario dei cestelli di minerale o dei bottiglioni
da due litri) e che arriva a casa vostra grazie a un semplice gesto.
La produzione delle bottiglie in Pet, l’imbottigliamento e il trasporto delle acque
minerali in giro per il paese, invece, hanno un costo che vi viene caricato sul
prezzo finale e un impatto ambientale davvero spaventoso.
Quanto alla sicurezza, anni di analisi a campione svolte da Altroconsumo in
molte città d’Italia dimostrano che l’acqua del rubinetto non teme confronti,
non presenta particolari problemi e viene controllata più delle minerali, perché
la legge a riguardo è assai più stringente.
Se però continuate ad avere dubbi sulla qualità dell’acqua che esce dai vostri
rubinetti, potete richiedere un’analisi. Per sapere come fare, visitate il sito
wetestwater.altroconsumo.it.
A meno che non sia la passione per l’acqua frizzante a spingervi all’acquisto
della minerale, se quello che vi impedisce di bere l’acqua del rubinetto è
un vago sentore di cloro, residuo dei processi di disinfezione, non dovete
fare altro che versare l’acqua in una caraffa e metterla in frigorifero per
un’ora: il cloro evaporerà e nell’acqua non ve ne sarà più alcun sentore.
Poi però andrà conservata in frigo in una bottiglia di vetro, ben chiusa e
sostituita con acqua nuova ogni giorno, avendo cura di non buttare quella
eventualmente avanzata dal giorno prima, ma di usarla per lavare i piatti o
innaffiare le piante.
Una famiglia, scegliendo l’acqua del rubinetto, in un anno può risparmiare
circa 30 chili di plastica, oltre alla spesa che deriva dall’acquisto delle bottiglie.
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Il risparmio energetico
Scegliere la tariffa
L’apertura del mercato ha consentito ai consumatori di scegliere il proprio for-
nitore di energia. Le offerte proposte dagli operatori, però, non sono sempre
facili da capire e la terminologia usata non è chiara. Come orientarsi? La prima
scelta da fare riguarda la struttura della tariffa: meglio una bioraria, con prezzi
differenziati a seconda dell’ora in cui si consuma oppure con prezzo della cor-
rente costante a tutte le ore? Dipende dal proprio stile di vita e dalla possibilità
di concentrare l’uso di elettrodomestici energivori nelle ore serali e del weekend.
Per chi è ancora nel mercato tutelato, cioè ha una tariffa completamente
stabilita dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, la tariffa è bioraria (salvo
eccezioni di clienti non ancora serviti dal contatore telegestito). Le monorarie
sono disponibili solo sul mercato libero e, negli ultimi anni, sono diventate
particolarmente competitive in termini di prezzo.
È possibile fare le proprie scelte in base anche ad altri parametri, per esem-
pio in base alla comodità e al rispetto dell’ambiente. Esistono per esempio
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Vivere meglio spendendo meno
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I trasporti
6
Per recarci al lavoro, accompagnare i bambini a scuola, ma anche per diver-
timento o per andare a trovare amici e parenti: gli spostamenti fanno parte
della nostra vita e i loro costi incidono non poco sul bilancio della famiglia.
Ottimizzare l’uso dell’auto, e in qualche caso rinunciarvi in favore di mezzi
meno costosi e più sostenibili, è un passo importante nella direzione del ri-
sparmio. Del resto anche la protezione dell’ambiente è un aspetto che deve
diventare primario e che ci riguarda tutti.
Con la diffusione delle formule low cost, è possibile tagliare i costi, senza
grosse rinunce, anche per quel che riguarda i voli. E per chi si muove in
treno, soluzione sicuramente meno cara (e più ecologica) dell’auto per gli
spostamenti solitari a medio e corto raggio, non mancano sconti e offerte,
basta saperli cercare.
Al volante
Dati alla mano è possibile affermare che un tragitto urbano su due percorso
in automobile copre una distanza inferiore a 3 km. Si potrebbe percorrerli a
piedi o in bici, ma l’abitudine all’uso dell’auto per ogni spostamento è difficile
da eradicare dalla mentalità delle persone. Eppure usare la macchina anche
Vivere meglio spendendo meno
94
I trasporti
Prima di tutto le auto alimentate a Gpl e metano, idrocarburi che grazie alla
composizione dei loro gas permettono emissioni inquinanti minori rispetto
ai carburanti tradizionali. Nei primi due mesi del 2017, l’immatricolazione
di vetture Gpl e metano ha rappresentato circa l’8% delle immatricolazioni
totali (fonte Unrae).
Ci sono poi le auto elettriche, che hanno emissioni zero e sono quasi silen-
ziose: il loro utilizzo su larga scala è però insostenibile a causa dell’enorme
fabbisogno energetico, almeno finché il petrolio rimarrà la fonte principale
per produrre elettricità. Più sostenibile è l’accoppiata tra motore a com-
bustione e motore elettrico, tipica delle cosiddette auto ibride. L’energia
sprecata durante frenate e decelerazioni dalle vetture a motore termico
viene catturata dal motore elettrico e riutilizzata durante ripartenze e ac-
celerazioni. È appunto sui percorsi cittadini, dove sono frequenti frenate
e rallentamenti, che i motori ibridi offrono prestazioni superiori rispetto
a quelli tradizionali. Nei primi due mesi del 2017, le immatricolazioni di
vetture ibride sono state circa il 2,8% delle immatricolazioni totali; mentre
le immatricolazioni di auto elettrice circa lo 0,1% del totale (fonte Unrae).
Scegliere il modello
Il consumo di carburante di una vettura dipende da diverse variabili, tra cui
spiccano la potenza del motore, il peso dell’auto e la resistenza aerodinamica.
Le auto più piccole hanno una resistenza maggiore, per esempio, rispetto alle
auto familiari, perché la resistenza aerodinamica diminuisce con l’aumentare
della lunghezza del veicolo. Se pensate di usare l’auto principalmente in città,
la perdita di aerodinamicità di un modello piccolo viene ampiamente com-
pensata dal fatto che nel traffico urbano frenate e accelerazioni sono molto
frequenti e con una city car più leggera risultano meno onerose.
E le monovolume multispazio? Consumano quasi sempre più carburante degli
altri tipi di auto. A causa della loro altezza, il loro consumo di carburante a
una velocità superiore agli 80 km orari è superiore a quella di un’auto nor-
male. Inoltre il loro peso cospicuo incide sui consumi anche nei tragitti brevi,
durante gli spostamenti in città. O viaggiate davvero a pieno carico (con 6 o 7
persone a bordo), il che vi consente di risparmiare il carburante che consume-
reste spostandovi con due auto, oppure la loro convenienza è davvero scarsa.
L’omologazione europea
L’omologazione è una complessa procedura che il costruttore deve seguire
perché le auto che produce rispettino le normative tecniche necessarie per
la vendita. Si tratta di specifiche che hanno a che fare con l’inquinamento.
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Vivere meglio spendendo meno
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I trasporti
Evitare il superbollo
Dal 2012 sulle auto con potenza superiore ai 185 kW è dovuta l’addizionale
erariale sulle tasse automobilistiche.
Il superbollo è stato introdotto tra i provvedimenti anti crisi, per colpire le
auto più potenti che, si presume, siano di proprietà di chi ha qualche soldino
in più degli altri. Il superbollo ammonta a 20 euro per ogni kW di potenza
che supera i 185 kW. La tassa si somma al bollo auto che non viene sostituito
e il gettito che produce viene destinato, a differenza del bollo, direttamente
allo Stato. Con l’età (dell’auto) il superbollo diventa un po’ più economico,
infatti si riduce al 60% dopo 5 anni dalla costruzione del veicolo, al 30% dopo
10 anni, al 15% dopo 15 anni, per azzerarsi dopo i 20 anni di vita dell’auto.
Sicuramente se siete intenzionati a risparmiare non indirizzerete la scelta verso
auto che, oltre ad avere un costo decisamente sopra la media, non brillano
certo per economicità dei consumi. Il superbollo diventa poi un ulteriore
motivo per evitare di acquistare veicoli che inquinano molto.
Auto in forma
Anche una corretta manutenzione dell’auto contribuisce a tenere a bada i
consumi: se l’auto è in cattive condizioni consuma fino al 20% in più. Cosa
bisogna fare per mantenere l’auto in perfetta efficienza e limitare gli sprechi?
• Cambiare l’olio Il livello dell’olio va verificato ogni 6 mesi e ogni 20-30 mila
km è opportuno cambiare l’olio. Il motore vive di più e i consumi diminu-
iscono un po’: fino al 3% per le auto a benzina. Utilizzate un olio a bassa
viscosità, che lubrifica le parti mobili del motore meglio degli olii comuni,
riducendo l’attrito. Gli olii migliori possono ridurre il consumo di carburante
e le emissioni di CO2 di oltre il 2,5%.
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Vivere meglio spendendo meno
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I trasporti
Risparmiare sull’assicurazione
L’Rc auto e moto sono obbligatorie. Chiunque possieda un veicolo è obbligato
ad assicurarsi per gli eventuali danni fatti a terzi in caso di incidente.
Per pigrizia, per abitudine, per amicizia nei confronti dell’agente, tanti italiani,
una volta scelta la propria assicurazione auto o moto, non la cambiano più. Ma
il loro portafoglio non se ne avvantaggia di certo: scegliendo la polizza giusta a
volte si possono risparmiare anche centinaia di euro. La percentuale di italiani
che ha cambiato polizza Rc auto è aumentata negli anni, ma da noi il settore è
ancora un po’ rigido, e nonostante la pubblicità martellante ci induca a credere
il contrario, è ancora poco diffusa la vendita diretta di polizze via internet o via
telefono: il mercato assicurativo tradizionale, quello fatto di filiali e agenti, copre
oggi ancora oltre l’80% dell’offerta. Eppure per alcune tipologie di automobilista,
le più diffuse, le compagnie online sono spesso le migliori. Un esempio? Per i
guidatori residenti al Nord e con classi bonus-malus basse, insomma quelli più
convenienti da assicurare, spesso le compagnie online risultano le meno costose,
anche se dipende sempre dal proprio profilo assicurativo.
Per sapere quale risparmio è effettivamente possibile il modo migliore è fare
un calcolo mirato che tenga conto di tutte le offerte del mercato.
Su www.altroconsumo.it/auto-e-moto/rc-auto, trovate un servizio che vi
aiuta a scegliere la migliore tariffa Rc auto e Rc moto per il vostro profilo.
Utilizzando il comparatore del broker assicurativo Altroconsumo Connect si
possono confrontare i premi, trovare la compagnia più conveniente e acqui-
stare. Basta registrarsi al sito e avere a portata di mano l’attestato di rischio
e il libretto di circolazione. Una volta inseriti i vostri dati, vi indichiamo le
cinque migliori compagnie per il vostro profilo. Analizzando i dati di mercato,
si può dedurre che scegliendo la compagnia migliore per il proprio profilo,
il risparmio rispetto alla media del mercato può arrivare a 315 euro all’anno.
Si capisce allora come sia conveniente confrontare la propria polizza con
quelle offerte dalla concorrenza e, se ne vale la pena, cambiare compagnia.
Cambiare compagnia
La legislazione riguardante le polizze Rc auto è cambiata da qualche anno:
con il Decreto Legge 179/2012 non vige più la distinzione tra polizze a
tacito rinnovo e non a tacito rinnovo. Non c’è quindi più l’onere di inviare
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Vivere meglio spendendo meno
Salutari alternative
Circa un quarto dei gas serra prodotti è dovuto al modo in cui ci spostiamo.
E intorno al 15% del bilancio familiare è destinato alla spesa per i trasporti, perciò
spendendo meno per i tragitti casa-scuola-lavoro in un anno si può conseguire
un risparmio notevole. Anche in questo settore economia ed ecologia viaggiano
appaiate. Riducendo i tragitti in auto, andando a piedi, in bicicletta o con i
mezzi pubblici ogni volta che è possibile, ripensando insomma radicalmente
il nostro modo di muoverci quotidianamente, possiamo risparmiare denaro e
inquinare molto meno. Occorrono però la buona volontà e la disponibilità a
cambiare almeno un po’ il proprio stile di vita. Per esempio considerando la
possibilità di rinunciare a possedere l’auto per scegliere invece di condividerla,
o affittarla soltanto quando serve.
Car sharing
L’indice di motorizzazione, ovvero il numero di auto ogni 100 abitanti, è in
Italia molto più alto della media europea. Siamo a 61 auto ogni 100 abitanti
contro una media europea di 49. Siamo abituati a ritenere l’automobile di
proprietà essenziale ma non teniamo conto di quanto ci costa.
Una possibile alternativa all’uso dell’auto privata è costituita dal car sharing,
servizio di condivisione auto presente in molte città italiane. Conviene passare
dall’auto propria all’auto condivisa? Per capirlo bisogna prendere in conside-
razione tutti i costi, dall’assicurazione al bollo, dal parcheggio alla manuten-
100
I trasporti
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Vivere meglio spendendo meno
In forma camminando
Camminare è un tipo di esercizio fisico alla portata di quasi tutti. Qualche
tempo fa l’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato la campagna
“10.000 passi ogni giorno”, un piccolo sforzo che però riduce il grasso cor-
poreo, aiuta a mantenere il cuore in forma, abbassa sensibilmente il rischio
di diabete, tiene sotto controllo la pressione arteriosa. Certo l’ideale sarebbe
percorrerli su un verde praticello, circondati da uccellini che cinguettano
e fiori profumati.
Ma in mancanza di meglio possiamo anche accontentarci delle vie cittadine.
Nel conto valgono anche i passi fatti per coprire le piccole distanze in casa
102
I trasporti
Treno al risparmio
E quando si viaggia fuori città? Anche in questo caso è possibile risparmiare.
Sicuramente se si viaggia da soli per tragitti di qualche centinaio di chilometri
il treno è preferibile all’auto, sia sul fronte ambientale sia su quello del rispar-
mio economico. Senza contare la libertà di poter leggere e riposare durante
il viaggio invece di dover guidare.
Una persona che viaggia in auto da sola produce tre volte più emissioni di
CO2 per chilometro percorso rispetto a chi copre il medesimo tragitto in treno.
È vero che anche i treni funzionano con elettricità prodotta da combustibili
fossili, ma le emissioni per il singolo passeggero trasportato sono inferiori.
Un ulteriore risparmio economico è ottenibile usufruendo di offerte e sconti.
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Vivere meglio spendendo meno
Per esempio, l’offerta Speciale 2x1, con cui si viaggia in due pagando un solo bi-
glietto, valida per viaggiare tutti i sabati in 1° e in 2° classe su tutti i treni nazionali.
Se viaggiate con la famiglia potrebbe invece convenirvi l’offerta Familia.
Si applica a gruppi da 2 a 5 persone con almeno un maggiorenne e un bam-
bino fino a 15 anni e prevede il 20% di sconto sul biglietto degli adulti e il
50% su quello dei bambini. Per avere diritto alla tariffa, il costo minimo del
biglietto intero per la singola tratta deve essere pari almeno a 10 euro. Queste
offerte sono acquistabili sul sito internet di Trenitalia (www.trenitalia.com),
presso le agenzie di viaggio e il Call Center (a pagamento), nelle biglietterie
e presso le macchine self service in stazione.
Chi prenota i biglietti online o anche tramite smartphone, utilizzando la app
Prontotreno, con diversi giorni di anticipo rispetto alla partenza, può accedere
poi a un numero limitato di tariffe denominate “Economy” o “Super Economy”,
che consentono risparmi notevoli sul prezzo intero del biglietto di 1° e 2° classe.
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I trasporti
Chi vola con Qatar Airways può raggiungere le stazioni di Roma, Milano e
Venezia con sconti del 30% in prima classe o livello Business e del 20% in
seconda classe o livello standard, calcolati sul prezzo base intero. I biglietti
del treno scontati, per viaggiare lo stesso giorno in cui è previsto il volo, si
possono comprare solo nelle agenzie di viaggio abilitate Trenitalia. Sono
previsti sconti simili per chi viaggia con Emirates, da Milano, Bologna,
Venezia e Roma, Air Canada, da Roma, Milano e Venezia, Air Transat, da
Roma, Venezia e Lamezia, Singapore Airlines da Roma e Milano.
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Vivere meglio spendendo meno
Una tecnica usata dalle compagnie, però, è quella di allettare i potenziali clienti
con prezzi molto bassi e contemporaneamente trasformare in extra qualunque
esigenza il viaggiatore possa avere. Alla tariffa della pubblicità, sempre che
siate riusciti ad acciuffarla scegliendo di volare nei giorni e negli orari cui si
riferiva, vanno aggiunti quindi tutti i supplementi che vengono applicati dalle
compagnie per servizi come il pagamento con carta di credito, la copertura
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I trasporti
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Vivere meglio spendendo meno
rivolgervi a una specifica compagnia low cost. Un paio sono europee le altre
sono specializzate in alcune aree del continente.
Vi segnaliamo le principali.
• Air Berlin Compagnia tedesca con voli in partenza da vari scali italiani con
destinazioni in Europa e resto del mondo: www.airberlin.com.
• Easy Jet Vola in tutta Europa con voli in partenza da numerosi aeroporti
italiani: www.easyjet.com.
• Ryan Air Vola in tutta Europa e ha voli in partenza da oltre venti aeroporti
italiani: www.ryanair.com.
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Gestire i soldi
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Quanto vi costa la gestione del vostro denaro? Tenere i soldi su un conto
corrente, utilizzare una carta di credito, pagare una bolletta, fare un bonifico
o ritirare contante: sono operazioni che svolgiamo quotidianamente e spesso
siamo abituati a dare per scontato che l’istituto di credito che abbiamo scelto
chissà quanti anni fa non sia peggiore degli altri e quindi gli restiamo fedeli.
Parliamoci chiaro, chi è che ha voglia e tempo di mettersi ad analizzare davvero
nel dettaglio il resoconto sulle condizioni del conto corrente che in base alla
legge sulla trasparenza bancaria la nostra banca è obbligata a mandarci di tan-
to in tanto? Appurato che gli interessi sono bassi, se non bassissimi, in genere
tendiamo a rassegnarci al fatto che la banca guadagni su cose come i giorni di
valuta, le operazioni che ci fa pagare, lo scoperto. Eppure non è così. O meglio,
nessuna banca fa favori a nessuno, ma alcune banche e alcune tipologie di conto
possono far meglio al caso nostro e consentirci un risparmio concreto.
Scegliere il conto
Qual è quello giusto? Dipende dall’uso che se ne fa, da quanti soldi ci sono in
media in giacenza, quante operazioni vengono fatte, che cosa può servire. Vediamo
a cosa stare attenti, quali aspetti valutare nella scelta e quali conti specifici esistono.
Vivere meglio spendendo meno
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Gestire i soldi
fatica, ogni volta che lo desiderate, estratto conto e lista movimenti. Alla banca
conviene: più clienti svolgono queste operazioni online, meno code ci saranno
allo sportello. Se il vostro istituto vi richiede un pagamento per questo servizio
fategli presente che la convenienza nel fornirvelo gratis è prima di tutto loro.
Non buttate i documenti che la banca vi invia: servono a tenere sotto controllo
non solo l’uso del conto e dunque errori di addebiti e scritturazioni, ma anche
le possibili variazioni nel trattamento economico. Attenzione, la possibilità di
contestare operazioni registrate sul conto si prescrive in 10 anni.
111
Vivere meglio spendendo meno
Conti online
Nel raffronto tra le condizioni praticate dai diversi istituti che operano sul
mercato italiano ci si accorge che spesso i conti più interessanti sono quelli
online. Infatti, offrono tassi d’interesse buoni sulle giacenze e non hanno
spese per le operazioni.
Ma i conti online sono sicuri? È questo il dubbio che tiene lontani milioni di
italiani da prodotti che, per il resto, fanno mangiare la polvere a quelli tradi-
zionali: non solo sono più convenienti e più remunerativi, ma si dimostrano
anche più trasparenti (sul sito si trovano in genere tutte le informazioni su
costi e spese). Anche dal punto di vista della sicurezza questi prodotti non
presentano problemi particolari, se si adottano delle precauzioni, come te-
nere i codici di accesso al sicuro, usare un computer personale e non quello
dell’ufficio per l’accesso, non inserire i propri dati a risposta di e-mail che
sembrano provenire da un istituto di credito ma sono invece sempre tentativi
di phishing, un tipo di frode informatica che mira a carpire dati sensibili.
I metodi adottati dalle maggiori banche italiane per rendere sicure le opera-
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Gestire i soldi
• Il cliente può pagare gli interessi con addebito sul conto o in altro modo
(con assegno, bonifico, in contanti allo sportello).
• Il cliente può autorizzare preventivamente l’addebito degli interessi sul pro-
prio conto corrente ogni primo marzo. L’autorizzazione può essere revocata
in qualsiasi momento prima dell’addebito.
113
Vivere meglio spendendo meno
E se la banca fallisce?
Si tratta di una prospettiva assai remota, ma certo in questi tempi la doman-
da viene posta da più di un correntista, preoccupato della sorte dei propri
risparmi. In realtà i depositi bancari, compresi quindi quelli custoditi nei conti
deposito, sono garantiti. Esiste un fondo interbancario, al quale aderiscono
praticamente tutte le banche che operano in Italia, che tutela i correntisti
in caso di fallimento di una banca. La copertura è pari a 100.000 euro a
persona e a banca. Se una stessa persona ha conti in due banche diverse,
entrambi i conti sono garantiti per un massimale di 100.000 euro. Se il conto
è cointestato, per esempio a marito e moglie, la copertura è raddoppiata, e
sale perciò a 200.000 euro.
114
Gestire i soldi
Carta di credito
Permette al titolare di pagare acquisti di beni e servizi o di prelevare denaro
dagli sportelli Atm, in Italia e all’estero, addebitando tutti gli utilizzi del perio-
do in un’unica soluzione (in genere il 10-15 del mese successivo) sul conto
corrente. Esistono carte a saldo, revolving o option.
Le carte a saldo sono caratterizzate dall’addebito in un’unica soluzione sul c/c
del saldo dell’estratto conto, le carte revolving rateizzano il saldo dell’estratto
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Vivere meglio spendendo meno
Carte a confronto
Non scegliete a priori la carta offerta dalla banca in cui avete il conto corrente,
ma confrontate le offerte del mercato. Potete scegliere una carta di credito di
un emittente diverso dalla vostra banca senza aprire un nuovo conto: l’estratto
conto della carta si può pagare con un addebito sul vostro conto corrente.
Per scegliere la carta tenete conto del canone annuale, del costo di invio
dell’estratto conto (uno per ogni mese in cui la carta è stata utilizzata), delle
commissioni per l’anticipo di contante e infine dell’imposta di bollo (uguale
per tutte le carte: pari a 2 euro, che si paga per ogni estratto conto di saldo pari
o superiore a 77,47 euro). Alcune carte non fanno pagare l’imposta di bollo.
Il calcolatore per scegliere la carta migliore è all’indirizzo www.altroconsumo.it/
soldi/carte-di-credito.
116
Gestire i soldi
online. Nel primo caso si riceve un messaggio sul telefonino ogni volta che
si utilizza la carta, di solito quando la spesa supera un certo importo. Così
si viene a conoscenza subito dell’eventuale uso fraudolento. Anche avere la
possibilità di controllare online i movimenti della carta (basta registrarsi sul
sito dell’ente emittente) è un utile alleato contro le truffe, oltre che un modo
rapido e comodo per avere sempre sott’occhio quali spese abbiamo fatto e
non ritrovarsi impreparati al momento dell’arrivo dell’estratto conto.
Cambiare carta
Il titolare della carta può in qualsiasi momento recedere dal contratto senza
doversi attenere a dei termini ben precisi rispetto alla sua scadenza, pena il
rinnovo automatico per l’anno successivo e quindi l’addebito del canone annuale.
Se avete la carta di credito della banca in cui avete il conto corrente e vo-
lete chiudere il conto, nella maggior parte dei casi dovrete restituire anche
la carta di credito. Sappiate però che è previsto che in caso di recesso dal
contratto il cliente ha diritto alla restituzione delle spese pagate in un’unica
soluzione per la parte relativa al periodo successivo al recesso. Se cambiate
banca ad agosto, dovrete riavere indietro la parte di quota annuale della
carta già versata per i mesi da settembre a dicembre.
Titolari Altroconsumo
Dal 2000 è disponibile per tutti i soci la carta di credito Altroconsumo, emessa
da Banca Sella e legata al circuito Visa con costi e condizioni contrattuali tra le
migliori sul mercato: il suo costo annuale è di soli 10 euro, ma è gratuito per il
primo anno. Trovate maggiori informazioni sulla carta di credito Altroconsumo
all’indirizzo www.altroconsumo.it/vantaggi alla sezione Soldi.
In alternativa, potete utilizzare il nostro comparatore per verificare le carte
migliori per il vostro profilo personalizzato di utilizzo, oppure per dei profili
tipo costruiti da Altroconsumo. È disponibile sul sito www.altroconsumo.it/
soldi/carte-di-credito.
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Vivere meglio spendendo meno
• per chi vuole fare acquisti online e non ha una carta di credito;
• per chi vuole dare una riserva di denaro a un figlio minorenne che va in
vacanza da solo, visto che si possono ricaricare anche a distanza.
Le prepagate però non sono tutte uguali: anche per questi prodotti vale il prin-
cipio che scegliendo quella più conveniente potete risparmiare un po’.
118
Gestire i soldi
• per il blocco della carta. Molte carte non applicano nessuna spesa per il blocco,
quelle che le prevedono fanno pagare 5 euro, ma si arriva anche a 10 euro;
• per il rimborso del residuo. In genere il rimborso dell’importo residuato
può essere richiesto in qualunque momento entro 12 mesi dalla scadenza
della carta. L’operazione di rimborso di solito è gratuita. Alcune carte hanno
una limitazione importante: permettono il rimborso del residuo solo se il
valore è superiore a un minimo, in genere di 10 euro;
• per il prelevamento dagli Atm. È diverso a seconda che il prelevamento
avvenga in Italia in Atm dell’ente emittente, oppure nella Ue o ancora in
paesi extraeuro. In molti casi sono gratuiti i prelievi Atm fatti dagli sportelli
automatici della banca che ha emesso la carta;
• sul tasso di cambio. Quando la carta è usata in paesi extraeuro, per prelevare
o per pagare, gli utilizzi vengono convertiti in euro a un tasso di cambio
fissato giornalmente dai circuiti di appartenenza della carta e gravati da una
commissione compresa tra lo 0,5% e il 3%;
• per l’invio dell’estratto conto. In genere non è previsto un e/c mensile, le
operazioni e i saldi vengono controllati su internet oppure via Atm. Alcune
banche offrono un servizio telefonico, che non è sempre un numero verde,
oppure un sms informativo per ogni utilizzo della carta, in genere gratuito.
119
Vivere meglio spendendo meno
per loro vi sia alcun anticipo di denaro né alcun rischio, e non fornisce
alcuna garanzia aggiuntiva al titolare. Anche le prepagate comunque go-
dono della protezione prevista dall’articolo 62 del Codice del Consumo
per l’utilizzo online; il consumatore che contesta l’uso fraudolento della
carta online ha diritto al riaccredito delle somme.
120
Gestire i soldi
lo via app peer to peer senza circuito) sta facendo delle sperimentazioni solo
nella città di Biella e 2Pay risulta diffusa soprattutto in Veneto. Così, anche se
la strada sembra essere quella giusta, è ancora tutta da percorrere.
Pagamenti online
Secondo dati del Consorzio Netcomm gli acquisti online degli italiani hanno
raggiunto il valore di 20 miliardi di euro. Per intenderci, il mercato italiano
è ancora molto indietro rispetto per esempio a quello inglese, ma il ritmo di
crescita rivela un impeto in avanti importante per la nostra economia.
Molti operatori del settore prevedono inoltre che la crisi spingerà sempre di più
gli italiani sul web alla ricerca di occasioni di risparmio. Quindi, i 16 milioni
di italiani che oggi fanno shopping nei negozi virtuali, pari all’87% di coloro
che navigano in rete, sono destinati a crescere e a spendere sempre di più:
già siamo passati dai 1.050 euro del 2011 ai 1.600 euro del 2016.
Come si paga
Quando compriamo preferiamo pagare con carta di credito o carta prepagata
(49,8% dei casi). Un altro sistema abbastanza utilizzato (36,6%) è Paypal: il noto
portafoglio elettronico che permette di pagare solo con email e password senza
immettere ogni volta i dati personali, che molti siti di commercio elettronico
o aste online ormai adottano. Per usarlo, occorre associare il conto bancario
o la carta di credito, bancomat o prepagata.
È ancora alta la percentuale di persone che non si fida e preferisce mezzi di
pagamento considerati più sicuri, quando i negozi online lo permettono: il
4,3% degli italiani paga con contrassegno; il 2,6% con bonifico bancario, il
3,7% con altri sistemi di pagamento.
121
Vivere meglio spendendo meno
assicurarsi che chi usa la carta sia il suo titolare dà origine alla maggior parte
delle frodi. Quello che può accadere su internet è che vengano fatte ordinazioni
con carte di credito rubate o contraffatte. Esistono alcuni strumenti che servono
a ridurre il rischio a cui si espone l’esercente che accetta i pagamenti online.
• Verified by Visa Tutti gli ordini di pagamento disposti dai titolari di carte di
credito del circuito Visa sono protetti da questo sistema. Quando il titolare
della carta aderisce a Verified by Visa viene attivata una verifica che confronta
le informazioni comunicate con gli archivi in cui sono registrati i dati degli
utenti: viene, per esempio, chiesto di inserire il codice cvv (card verification
value: corrisponde alle ultime tre cifre sul retro della carta) e il codice fiscale
del titolare. Quando si decide di comprare qualcosa online, basta andare
alla pagina dei pagamenti, digitare il numero della carta Visa: apparirà una
mascherina in cui si richiede al titolare la password del Verified by Visa.
La banca verifica la password e la transazione è completata. In questo modo
sia il negoziante sia l’acquirente hanno la certezza dell’identità reciproca.
Prestiti e finanziamenti
Servono soldi? Dovete acquistare un bene ma non siete in possesso dell’intera
somma necessaria? Potete ricorrere al credito al consumo: ovvero chiedere un
prestito a un istituto bancario o a una finanziaria, e ripagare il debito a rate
mensili per il periodo di tempo che ritenete più consono.
Il prestito personale
È un finanziamento concesso da banche e finanziarie e non legato a uno
specifico acquisto di bene e servizio (come accade per i prestiti finalizzati). Si
ripaga a rate, solitamente mensili, calcolate applicando al capitale finanziato
122
Gestire i soldi
un tasso d’interesse (il Tan, Tasso annuo nominale) che nella maggior parte
dei casi è fisso, anche se sul mercato si trovano anche prestiti a tasso variabile.
Le rate si pagano con bonifico, Rid oppure utilizzando un bollettino postale.
Quanto si può chiedere in prestito? La cifra ottenibile va da 1.000 fino a
100.000 euro. I prestiti di ammontare superiore a 75.000 euro non rientrano
però, attualmente, nella normativa del credito al consumo.
La durata del rimborso, ovvero il tempo a disposizione per restituire la cifra
ottenuta, va da 12 mesi a 20 anni. Per ottenere il finanziamento occorre prima
che l’ente finanziatore valuti l’affidabilità del richiedente con un’istruttoria.
Quanto costa?
Le spese da sostenere per ottenere il prestito personale sono le spese di
istruttoria, quelle di incasso della rata, le spese assicurative che, se sono ob-
bligatorie, devono essere inserite nel Taeg del prestito personale.
Per scegliere il prestito migliore bisogna confrontare le offerte sul mercato.
Il confronto deve essere fatto sulla base del Taeg (Tasso annuo effettivo glo-
bale), che rappresenta il vero costo del finanziamento, perché include, oltre
al tasso d’interesse (Tan) anche le spese da sostenere per ottenere e pagare
il finanziamento, oltre all’imposta pari a 16 euro per prestiti fino a 18 mesi
e allo 0,25% del capitale finanziato per durate più lunghe. Per legge il Taeg
deve essere riportato nei moduli per le informazioni ai consumatori e nelle
pubblicità in cui si reclamizzano le condizioni economiche del finanziamento.
Alcune banche erogano i prestiti solo ai loro clienti e quindi per darvi il fi-
nanziamento chiedono di aprire un conto presso di loro. Tenetene conto nella
scelta, perché questo implica in genere costi aggiuntivi. Peraltro, secondo le
nuove disposizioni di legge, anche il costo del conto corrente va inserito nel
Taeg se è obbligatorio per avere il prestito alle condizioni pubblicizzate.
123
Vivere meglio spendendo meno
Finanziamenti
Di certo la crisi ha ridotto anche i finanziamenti di credito al consumo, ma
rimane comunque una rilevantissima quantità di soldi che ogni anno gli italiani
chiedono in prestito per pagare gli acquisti più diversi, dal televisore nuovo
al conto del dentista.
Conviene comprare a rate? Tutto dipende dalle condizioni del finanziamento.
Per valutarne la convenienza è necessario confrontare tra loro più contratti e
paragonare non solo il Tan ma anche il Taeg, che rappresenta il reale costo
del finanziamento.
La normativa antiriciclaggio in vigore in Italia impone alla banca o alla finanziaria
di identificare sempre il cliente richiedendo un documento di identità e il codice
fiscale, oltre naturalmente a un documento che attesti il reddito percepito dal
richiedente (dichiarazione dei redditi o busta paga). Peraltro questi dati servono
all’operatore per valutare l’affidabilità finanziaria del potenziale cliente.
Pagare puntuali
Le date di scadenza delle rate sono indicate nel contratto e chi vi concede
il finanziamento non vi invierà ulteriori avvisi. Dovete quindi stare attenti a
ricordarvi di pagare regolarmente alla scadenza ogni rata. In caso di ritardato
o mancato pagamento di una o più rate possono infatti esserci conseguenze
124
Gestire i soldi
sgradevoli. Viene applicata una mora sugli interessi dovuti, che quindi risul-
tano maggiorati, e rischiate di finire nella lista dei “cattivi pagatori” ed essere
segnalati agli enti di tutela del credito, che condividono l’informazione con
tutto il sistema bancario e finanziario. Il rischio è insomma di non riuscire più
in futuro a ottenere un prestito o un mutuo.
Perciò se nel periodo di rimborso del debito subentrano delle difficoltà che vi
impediscono di rispettare i termini previsti (anche per una sola rata) è meglio
che contattiate subito la banca o la finanziaria.
Si può provare per esempio a chiedere una rinegoziazione del tasso o la
possibilità di saltare qualche rata; ovviamente dopo il periodo di sospensio-
ne il pagamento riprenderà regolarmente con un allungamento della durata
iniziale del prestito.
Sul nostro sito www.altroconsumo.it/modelli-lettere trovate il modello da
usare per verificare la presenza del vostro nominativo nelle Centrali rischi
private e chiederne la cancellazione.
Assicurazioni
Le stipuliamo nella speranza di non averne mai bisogno, ma questo non vuol
dire che non dobbiamo tenere gli occhi bene aperti prima di acquistare una
polizza. Di quelle sulla casa abbiamo già parlato nel capitolo 4, qui prendia-
mo in considerazione altre tre tipologie: responsabilità civile capofamiglia,
malattia e morte.
Rc Capofamiglia
L’infiltrazione d’acqua che danneggia il soffitto del piano di sotto, il cane
che morde un passante, vostro figlio che in bicicletta rovina un’auto in sosta.
Il Codice Civile (art. 2043 e seguenti) obbliga il capofamiglia a risarcire danni
fisici o materiali causati da lui stesso ma anche da tutte le persone (o animali
o cose) sotto la sua responsabilità. E nella vita quotidiana può capitare spesso.
Le polizze sulla responsabilità civile del capofamiglia coprono proprio queste
eventualità e di solito ne prevedono davvero molte.
Il consiglio è dunque di avere ben presente il contratto che state per firmare,
in modo da poter attivare la copertura ogni volta che questo è previsto. Può
insomma convenirvi stipulare una di queste polizze, specialmente se avete figli,
animali domestici, se siete degli sportivi, a patto di sfruttarle davvero appieno.
Esistono polizze vendute da sole e polizze Rc che rientrano in pacchetti più
ampi, le cosiddette multirischio. Assicurato è non solo chi stipula la polizza
125
Vivere meglio spendendo meno
126
Gestire i soldi
127
Vivere meglio spendendo meno
In caso di morte
Per garantire una rendita a coniuge e figli, in caso di morte del capofamiglia,
si può scegliere una copertura assicurativa ad hoc: le cosiddette polizze “caso
morte”, che fanno parte delle assicurazioni vita. La compagnia, in cambio del
pagamento del premio, si impegna a corrispondere un capitale in caso di
decesso dell’assicurato. Di solito è una soluzione scelta dal capofamiglia, che
rappresenta la principale fonte di reddito, in modo da garantire una copertura
economica ai parenti stretti. Condizione vincolante è che il decesso avvenga
nel lasso di tempo in cui si paga il premio (di solito per un periodo che va dai
10 ai 25 anni), da qui la definizione di “polizza temporanea”. In caso contrario,
i premi pagati rimangono alla compagnia assicuratrice.
Non è poi così raro, ancora oggi, che ci siano famiglie sostenute da un unico
reddito, che subirebbero ripercussioni economiche gravi nel caso di un evento
luttuoso di questo tipo. Una polizza come questa conviene in particolare a un
capofamiglia giovane, che non ha ancora maturato il diritto alla pensione per
gli eredi o che, comunque, a oggi è di un importo insufficiente a garantire
una certa tranquillità economica alla sua famiglia. Può essere anche un aiuto
per i propri figli per sostenere gli studi universitari.
Questa copertura assicurativa non è sempre una scelta utile. Non conviene per
esempio a chi è già avanti con gli anni, oltre i 50, perché il premio aumenta con
l’età. Non serve neppure a chi prevede di lasciare risparmi sufficienti ai propri
cari, oppure se i figli sono già grandi, magari sposati, e con un reddito proprio.
Quanto investire dipende dalle vostre possibilità economiche e dalle effettive
necessità familiari. Ecco alcune voci di spesa da considerare per fare un bilancio:
il mantenimento degli studi dei figli; le spese mediche ricorrenti; un budget
minimo per gli imprevisti. In questa valutazione tenete conto del fatto che in
genere un giovane oggi raggiunge l’indipendenza economica non prima dei 25
anni. Se nelle aspettative vostre e dei vostri figli c’è l’università, potreste dover
considerare anche eventuali spese di vitto e alloggio in un’altra città.
128
Il tempo libero
8
Nel primo capitolo di questa guida vi chiedevamo di inventariare le vostre
spese in modo da poter capire più facilmente quali voci potevano essere
ridotte e quali tagliate. In un’ottica di risparmio tutte le spese “frivole” sono
da mettere in cima alla lista dei tagli.
Ma non si vive di solo pane e lavoro, perciò una famiglia ha bisogno di
concedersi qualche spesa per il tempo libero: se riesce a contenere i costi
anche in questo settore dovrà fare meno rinunce.
• Treni Il sito della Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, anche nella versione
in italiano, è un orario dei treni internazionale: www.bahn.de.
• Condividere il tragitto Usare il car sharing anche per le vacanze? Può essere
conveniente. Provate su www.blablacar.it.
• Alberghi Sito per trovare e prenotare una stanza in offerta in hotel di tutte le
categorie, si possono trovare pernottamenti a buon prezzo anche in alberghi
di lusso: www.booking.com.
• Ostelli Due siti adatti ai giovani che vogliono spendere poco per dormire:
www.hihostels.com, www.hostelworld.com/it.
130
Il tempo libero
131
Vivere meglio spendendo meno
Evitate i pacchi
• Affidatevi a siti e agenzie di fiducia, magari consigliati da chi li ha già provati
con soddisfazione.
• Leggete bene il contratto, controllando che siano indicati chiaramente nome
e sede del venditore, per avere un riferimento preciso in caso di controversie.
• Controllate che siano riportate le caratteristiche più importanti del viaggio:
durata, date di partenza e arrivo, voli, nome e categoria dell’hotel, tipo di
trattamento (mezza pensione, solo pernottamento, pensione completa).
• Verificate quali sono le penali previste per la rinuncia.
• Chiedete qual è il prezzo pieno del viaggio e a quanto ammonta lo sconto
che vi viene praticato, e se potete verificate queste informazioni sul catalogo.
• Verificate che nell’importo da pagare siano indicate tutte le spese in modo
chiaro. Controllate, per esempio, se sono compresi oppure no: tasse aero-
portuali, trasferimenti da e per l’aeroporto, pasti, bevande, spese per visti
d’ingresso, supplementi per camera singola, parcheggio.
• Chiedete se è compresa o se si può sottoscrivere qualche polizza assicurativa
(annullamento viaggio, smarrimento bagaglio).
• Informatevi sui documenti e i visti necessari e prima di pagare accertatevi
che ci sia il tempo di procurarseli. Lo stesso vale per le vacinazioni.
Stare in forma
Gli italiani non si distinguono per uno stile di vita molto attivo: secondo uno
studio Istat del 2015, circa il 40% dei nostri connazionali dai 3 anni in su non
pratica alcuna attività fisica. Eppure un’attività regolare, anche moderata, è
fondamentale per la prevenzione di molte malattie croniche. Una camminata
132
Il tempo libero
• Tipologia Potete riscaldarvi sia con esercizi che sollecitano il ritmo cardiaco e
respiratorio (corsa leggera o camminata), sia con movimenti delle articolazioni
(allungamenti) che scaldino e aumentino la flessibilità dei muscoli. Per ese-
guire gli allungamenti correttamente allungate il muscolo fino a raggiungere
la tensione, non il dolore, e mantenete la posizione per 20-30 secondi.
133
Vivere meglio spendendo meno
offerta, e poi lo releghiate in un angolo della casa senza usarlo più. A meno
che non siate dei veri sportivi o non dobbiate recuperare da un infortunio,
sconsigliamo l’acquisto di questo genere di attrezzatura.
Potete per esempio cominciare a camminare a passo veloce, iniziare a correre
o imparare esercizi eseguibili a corpo libero, con elastici e altri piccoli attrezzi
base che si trovano a poco prezzo (a questo scopo, possono essere utili le
nostre guide 100 esercizi per restare in forma e 100 esercizi per rilassare corpo
e mente che potete richiedere sul sito www.altroconsumo.it/guidepratiche).
Se invece volete un allenamento più completo e desiderate avere la possibilità
di utilizzare macchine e attrezzi avanzati, meglio iscriversi in palestra piuttosto
che allestirne una in casa. Complice la concorrenza, oggi l’iscrizione a una
palestra non ha costi proibitivi. Molte strutture fanno offerte davvero conve-
nienti, a patto di frequentarle poi con una certa regolarità.
134
Il tempo libero
Telefonini
Secondo dati Eurispes quasi tutti gli italiani hanno un cellulare: il 93%
degli over 18. A fare la parte del leone sul mercato sono gli smartphone:
il 75% degli italiani ne ha uno.
Chi compra un cellulare oggi può ancora portarsi a casa un modello base a
partire da 30-40 euro, ma la maggior parte dei nuovi acquisti riguarda i cel-
lulari “intelligenti”. La scelta di modelli è abbastanza ampia, i prezzi partono
da un centinaio di euro e salgono fino a oltre 1.000 euro.
135
Vivere meglio spendendo meno
136
Il tempo libero
137
Vivere meglio spendendo meno
• da pc con chiavetta;
• da tablet;
• da smartphone.
Scegliere la tariffa
È importante farsi un’idea il più possibile chiara del tipo di navigazione che
si vorrà fare. Se pensate di usare lo smartphone per controllare la posta elet-
tronica e poco più, può andare bene anche un contratto con traffico dati più
limitato. Per un uso più intenso converranno dei contratti con un limite più alto.
Tenete conto che se sottoscrivete un contratto in occasione dell’acquisto del
dispositivo, spesso gli operatori propongono abbonamenti vincolanti. Se dove-
ste scoprire che la tariffa non vi soddisfa, svincolarvene vi costerà molto caro.
Se per comprare uno smartphone decidete di approfittare dell’offerta di un
operatore mobile, questo tenderà a imporvi anche una specifica tariffa. Meglio
comprare il telefono o il tablet che si vuole in un negozio qualunque e sce-
gliere la tariffa che preferisce.
Vi è però un’ultima considerazione da fare, ed è che molta della navigazione
su smartphone e tablet in realtà non viaggia sulla rete mobile bensì sulla rete
fissa in collegamento wi-fi. Le reti wi-fi sono sempre più diffuse, nelle abita-
zioni e nei posti di lavoro, ma anche in hotspot ad accesso gratuito dislocati
nei luoghi pubblici, come piazze e parchi, di molte città. Collegarsi a internet
dal telefonino appoggiandosi a queste reti consente di navigare gratis.
Comprare un computer
La configurazione minima della maggior parte dei computer in commercio
è più che sufficiente per un uso disinvolto di internet. La distinzione che ha
ancora senso fare, in base ai differenti scenari di uso, può essere questa:
138
Il tempo libero
• Il lavoratore Siete alla ricerca di un notebook che regga lo stesso ritmo del
computer dell’ufficio. Il computer serve come postazione preferenziale per
avere accesso a tutte le applicazioni audio e video, da qualunque punto
della casa. Prezzo: tra 400 e 1.000 euro.
• L’utente basic Usa il computer da casa per fare cose semplici: elaboratore
testi, tabelle, foto, navigare su internet. In questo caso vanno bene sia un
notebook sia un desktop di bassa gamma. Il prezzo va dai 500 agli 800 euro.
• Il nomade con l’e-mail Siete un utente mobile che sfrutta appieno la por-
tabilità dell’apparecchio. Vi saranno utili le applicazioni da ufficio, tutte le
potenzialità della comunicazione elettronica (e-mail, messaggeria istantanea,
navigare in rete). Il peso, il più contenuto possibile, per questo profilo è un
requisito indispensabile. Per voi ci sono gli ultrabook, una versione “light”
del portatile, con più autonomia di batteria, e in grado di svolgere i compiti
di un pc, con un prezzo a partire dai 600 euro.
139
Vivere meglio spendendo meno
• Foto, audio e video Per visualizzare immagini e fare operazioni base di fo-
toritocco il migliore programma freeware è IrfanView (www.irfanview.com).
Alternativa valida è Album Archive (get.google.com/albumarchive), soprat-
tutto se vi interessa particolarmente la gestione del vostro archivio fotogra-
fico: permette infatti di “catalogare” in maniera intuitiva tutta la collezione
di foto digitali. Per un programma di fotoritocco professionale la soluzione
migliore è Gimp (www.gimp.org).
Per quanto riguarda i video, Vlc Media Player (www.videolan.org/vlc) è un
ottimo programma. Supporta molti formati audio e video e vari protocolli
per lo streaming, cioè la visione di filmati direttamente online.
140
Indice analitico
A B
Acqua, 12, 17, 24, 46-48, 57, 62, 64, 65, 69, Banca, 12, 18, 19, 38, 58-60, 75, 92, 109-125,
75, 77-79, 82, 83, 85, 87-89, 92, 126 130, 136
danni da, 73, 74, 125 Banda larga, 138
del rubinetto, 89, 90 Benzina, 13, 15, 28, 37, 94, 97, 98, 103, 116
Adsl, 137 Bicicletta, 100, 105, 125, 133
Aereo, 33, 104-107 Biglietto
Affitto, 12, 15-17, 34, 57, 74, 101 aereo, vedi Aereo
Agevolazioni, 13, 19, 60-62 traghetto, vedi Traghetto
Albergo, 15, 32, 34, 74, 130, 131 treno, vedi Treno
Ambiente, 15, 22, 23, 39, 46-49, 51, 52, 64, Bike sharing, 102
65, 69, 75, 76, 87, 90, 91, 93, 94, 96, 97 Bilancio, 11, 13, 14, 16, 18, 93, 100, 128
Arredamento, 57, 66 Bollette, 11, 13, 16, 70, 75-77, 81, 83, 85,
Asciugatrice, 67, 76, 78, 79 90-92, 109, 110, 122, 136
Asseverazione, 63 Bonus sociale, 92
Assicurazione, 12, 17-20, 57, 71, 72-74, Bot, 123
99-101, 107, 125-128, 132 Bricolage, vedi Fai da te
casa, 12, 20, 71-74 Budget, 11, 15-17, 128
malattia, 20, 127
morte, 125, 128 C
auto e moto, 12, 17, 20, 91, 99, 101 Carburanti, 20, 94-98, 101, 103
Asta online, 24, 34, 35, 121 Car pooling, 17, 101
Attestato di certificazione energetica, 63 Car sharing, 100, 101, 130
Auto, 12, 13, 15-17, 20-28, 31, 37, 89, 93-103, Carta di credito, 13, 16, 20, 29, 34, 38, 106,
125, 134 107, 109-112, 115-122, 130, 136
Rc, vedi Assicurazione prepagata, 118-121
Autostrada, 13, 37, 98, 99 revolving, 115-118
141
Vivere meglio spendendo meno
Cartafreccia, 32 I
Carte fedeltà, 13, 31-34
Cellulare, vedi Telefonino Internet, 14, 18, 25, 28, 34, 92, 99, 104, 112,
Codice del consumo, 23, 59, 120, 130 119, 121, 129, 130, 135-140
Compagnia aerea, vedi Aereo Impatto ambientale, vedi Ambiente
Compagnia assicurativa, vedi Assicurazione Importazione parallela, 22
Computer, 18, 20, 24, 81, 112, 137-140 Ipermercato, 30, 42, 53, 56, 70
Concorrenza, 12, 20, 22, 28-30, 36, 53, 60, ISC (Indicatore Sintetico del Costo), 112
90, 92, 94, 99, 107, 134
Condizionatori, 78, 86, 87 L
Conservare (gli alimenti), 39, 43-45 Lampadine, 15, 75, 83-85
Consumi elettrici, 76, 77, 79, 81, 87 Lavastoviglie, 24, 67, 68, 73, 76, 79, 88
Conto corrente, 12, 17, 18, 58, 59, 109-118, Lavatrice, 14, 16, 24, 25, 67, 73, 76-79, 80
120, 123 Last minute, 131, 132
estratto, 110, 111, 112, 115-119, 130 Liquidazioni, 21, 115
online, 112, 113, 116 Low cost, 93, 105, 107, 108
deposito, 17, 18, 20, 114,
Coupon, 34, 35 M
Macchina per fare il pane, 48
D-E Mercato del contadino, 51, 52
Detrazioni, 60-64 Messenger, 137
Discount, 39, 42 Metano, 83, 95
Ebay, 24, 35 Mezzi pubblici, 13, 100, 134
Elettrodomestici, 14, 17, 20, 25, 28, 31, Mobili, 30, 31, 66, 67, 70
44, 46, 48, 57, 66-68, 70, 73, 75-81, 86, Mutuo, 12, 16, 17, 57-60, 125
88, 91
Emissioni, 75, 79, 85, 86, 94-97, 101, 103 N-O
Entrate, 11, 12, 14, 17, 18 Negozio, 14, 19, 20-25, 28-37, 40-42, 66,
Etichetta, 38, 44, 69 67, 70, 84, 88, 118-121, 138
energetica, 25, 70, 71, 76, 80, 81, 84 Offerte, 14, 20-22, 26, 28-30, 33-36,
40-43, 53, 58-60, 65-68, 90-93, 99,
F 103-106, 110-112, 114, 116, 119,
Fai da te, 53, 64, 65 123, 124, 129-131, 134, 136-138
Farmaco, 53-56 Omologazione europea, 95
Farmers market, vedi Mercato del contadino Online
Fibra ottica, 137 acquisti, 20, 34, 118, 121, 131
Filiera corta, 51, 52 agenzie di viaggio, 106
Finanziamenti, 12, 17, 59, 116, 117, 122-124 compagnie, 99
Fondo interbancario di tutela conto corrente, vedi Conto corrente
dei depositi, 115 negozi, 24, 25, 28, 34
Forno, 45, 47, 48, 76, 80 pagamenti, 121
a microonde, 45, 46, 67, 76 Orto, 52
Freezer, 43, 44, 46, 47, 69-71, 80 Ostelli, 130
Frigorifero, 14, 24, 40, 46, 47, 67, 69, 70, Outlet, 37
75, 76, 80, 90
Frutta, 45, 48, 49, 51, 52, 88 P
Palestra, 13, 17, 133, 134
G PayPal, 121
Gas, 12, 17, 45, 57, 73, 80, 82, 83, 90-92 Pc, vedi Computer
Gas serra, 23, 75, 85, 97, 100 Piatti pronti, 47
Google Hanghouts, 137 Polizza, vedi Assicurazione
Gpl, 82, 95 Prestiti, 58, 117, 122-125
Gruppi d’acquisto, 51 Promozioni, 13, 20, 28, 36, 40-42, 105, 107, 120
142
Indice analitico
R U-V-W
Rate, 12, 17, 58-60, 117, 122-125 Usato, 23-28, 34, 70, 96
Rc auto e moto, vedi Assicurazione Vacanze, 13, 15, 118, 129-132
Riscaldamento, 15, 62, 73, 75, 82, 85-87, Verdura, 45-48, 50-52, 88
90, 98, 133 Viaggi, 20, 32, 34, 98, 101, 103-106, 129-132
Risparmio energetico, 15, 46, 57, 60-62, Whatsapp, 137
70, 75-92 Wi-fi, 137,138
Ristrutturazione, 57, 59-61
S
Saldi, 37, 38, 119
Scaldabagno, 82, 83
Sconto, 20-22, 26, 28-38, 41, 51-55
Scontrino, 66, 67, 91, 93, 103-105, 120,
130-132
Seconda mano, vedi Usato
Shopping online, vedi Online
Skype, 137
Smartphone, 24, 67, 94, 103, 104, 120,
135-138
Software, 18, 137, 139, 140
Spesa alimentare, 11, 13, 34, 40
Sport, 134, 135
Spread, 58
Sprechi, 39, 43, 47, 75, 81, 82, 89, 90, 97
Stand-by, 75, 81, 82
Supermercato, 13, 16, 22, 31, 33, 39-44,
47, 48, 51, 54
T
Tablet, 24, 137, 138
Taeg, 59, 118, 123, 124
Tan, 122-124
Tariffa, 13, 79, 91, 92, 99, 101, 102, 104,
106, 107, 136-138
bioraria, 48, 68, 83, 91
Tasso (d’interesse), 18, 58-60, 110, 114,
118, 122, 123, 125
fisso, 58
variabile, 58
Telefonino, 13, 21-23, 25, 30, 82, 117, 118,
120, 135-138
Televisore, vedi Tv
Temperatura, 15, 44-48, 69, 75, 77-80, 82,
83, 85-87, 98
Termostato, 71, 80, 82
Test, 14, 19, 25, 42, 67, 68, 70, 79-81, 136,
139, 140
Traghetto, 130
Trenitalia, 32, 104, 105
Treno, 32, 93, 103-105, 130
Tv, 25, 28, 31, 67, 76, 81, 124, 136
143
Guide Pratiche
Dai prodotti di uso quotidiano ai gadget tecnologici, dalla bolletta del gas
alle tariffe internet, dai coupon alle rate del mutuo, il volume è ricco di
consigli per capire come cogliere le occasioni ed evitare brutte sorprese.
Perché per spendere meno, spesso basta spendere meglio.
ALTROCONSUMO
propone questa guida perché
Aiuta a fare un bilancio obiettivo di tutte le
entrate e le uscite