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. .
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8
10
anche quest’anno denso di appuntamenti corali Accademia Corale Guido d’Arezzo . 11-12
evidenziati nei particolari all’interno del nostro Coro Polifonico di Lanzo . . 13-14
semestrale. Cantiamo a...:
Abbiamo mantenuto fede ai programmi proposti 9ª Rassegna regionale . . . 15
a suo tempo, la risposta ai nostri appuntamenti è Territorio:
stata molto positiva altrettanto positive le critiche Verbania... un giardino sul lago . . 16-17
tecniche organizzative sui rispettivi eventi. Degno di nota:
Confortati da questo insperato successo prose- Singtonia D’Altro Canto . . . 18
guiamo sulla strada intrapresa e Vi proporremo Pensieri:
entro fine gennaio i programmi in dettaglio in fase Quando i nostri canti popolari saranno
di delibera che l’A.C.P. proporrà nel corso del 2010. tramandati da cantori multietnici . 19
Grande fermento organizzativo è riservato all’or- Storia del canto:
ganizzazione di Europa Cantat 2012, per la prima La Resistenza cantata . . . 20-22
volta in Italia e con la massima soddisfazione a Approfondimenti:
Torino. Ci attende un enorme lavoro organizzativo Il diritto canto . . . . 23-29
in stretta collaborazione con FENIARCO, Vi terre- Aggiornamento:
mo aggiornati costatemente, richiederemo la colla- Mendelssohn e il Chorlied
borazione di tutti Voi, dovremo dimostrare tedesco dell’Ottocento . . . 30-31
all’Europa e non solo, le capacità organizzative e le La pastora fedele . . . 32-36
collaborazioni sinergiche che la coralità piemonte- Studio:
se ed italiana è in grado di offrire. Blowing in the wind . . . 37-38
A corollario della conferma di questo grande
evento è la fiducia espressa dal BOARD EUROPEO
a Sante Fornasier. Il presidente FENIARCO è stato
eletto all’unanimità all’Assemblea Elettiva svoltasi
a Sofia il 13 Novembre 2009. È un grande ricono-
scimento per il lavoro realizzato in questi anni da
FENIARCO, atto a stimolare e valorizzare la corali-
tà italiana.Ho vissuto e seguito sin dalla Sua prima
nomina a presidente FENIARCO Sante Fornasier,
abbiamo sostenuto con convinzione massima la
candidatura di Torino, sono orgoglioso che final-
mente la nostra amata Italia sia rappresentata con
un incarico presidenziale in Europa Cantat. Ho
sempre personalmente sostenuto i Suoi progetti, la
Sua linea comportamentale e manageriale. Dal Consiglio Direttivo
Formulo felicitazioni a nome di tutta la Coralità
Piemontese,unitamente ad auguri di buon lavoro.
e dalla Commissione Artistica...
In attesa di proporVi il programma relativo al Auguri di Buone Feste
2010 termino questo breve saluto con un grande
augurio per un futuro anno ricco di successi. ■
e Felice Anno 2009
eventi
Crescendo in Coro
■ di Paola Brizio
erbano Cusio Ossola... una provincia in cre- che indispensabili a svolgere un’analisi efficace
ASSOCIAZIONE
CORI
PIEMONTESI
4 voglia di coro
eventi
abato 24 ottobre scorso si è svolto a Stresa, to, come prevede il regolamento, il punteggio di
voglia di coro 5
eventi
6 voglia di coro
eventi
voglia di coro 7
eventi
■ di Davide Mallia
8 voglia di coro
coralità emergente
Coro La Rupe
l coro LA RUPE nasce a Il PALMARES del nazionale, dell’o-
10 voglia di coro
coralità emergente
Accademia Corale
Guido d’Arezzo
L’Accademia Corale
voglia di coro 11
coralità emergente
per l’esecuzione di una elabora- Nell’ottobre del 2008 parteci- agli insegnamenti del M° Marco
zione di un canto in dialetto pie- pa alla prima edizione del Con- Berrini, in occasione dei quali il
montese. corso Nazionale Corale “Lago coro svolge il ruolo di “coro labo-
Nel novembre del 2007 parteci- Maggiore” di Stresa, vincendo ratorio”.
pa alla nona edizione del due Diplomi d’Argento (repertorio Il repertorio dell’Accademia
Concorso Regionale di Canto Co- polifonico e popolare). spazia dalla polifonia rinascimen-
rale di Alba, organizzato dall’As- Dal 2003 l’Accademia Corale tale e barocca (C. de Morales, C.
sociazione Cori Piemontesi, vincen- “Guido d’Arezzo” organizza semi- Monteverdi, A. Lotti) alla musica
do due 1° premi (esecuzione di un nari di formazione e approfondi- sacra dell’ottocento (J. Rhein-
brano polifonico antecedente al mento per Direttori di coro e berger e F. Mendelssohn) e del no-
1900 ed uno a partire dal 1900). seminari per Coristi, affidandosi vecento (G. Faurè e B. Bettinelli). ■
12 voglia di coro
coralità emergente
voglia di coro 13
coralità emergente
ci di grandi cose dove le proposte Negro-spirituals e dei canti della rio al seminario di direzione cora-
sono grandi” (Giovanni Paolo II). tradizione natalizia da tutto il le “Fosco Corti”.
Il coro studia ed esegue un mondo. Apprezzate e gratificanti sotto
repertorio variocce, dal canto Numerose sono state negli l’aspetto artistico sono state nello
gregoriano, attraverso la polifo- anni le collaborazioni con cori e scorso settembre le partecipazio-
nia rinascimentale, barocca, orchestre, vissute come occasio- ni al Concerto di Gala organizza-
classica e romantica giunge alla ni qualificanti di confronto e cre- to ad Alba (CN) dell’Associazione
musica contemporanea. scita. Cori Piemontesi e alla rassegna
Una parte cospicua del suo Ultime produzioni artistiche Incontri Corali organizzata
repertorio è costituita da opere sono i Responsori di T.L. de dall’Associazione Corale di Som-
cameristiche e sinfonico-corali Victoria, la Messe Solennelle di J. maria Bosco (CN).
(Monteverdi, Buxtehude, Vivaldi, Langlais e il Requiem di M. In conclusione, l’obiettivo più
Bach, Haendel, Galoppi, Pergo- Duruflé, questi ultimi presentati importante che i responsabili del
lesi, Mo zart, Schubert, Men - in concerto al Tempio Valdese di Coro Polifonico di Lanzo hanno
delssohn, Fauré…). Torino per la Stagione Musicale sempre desiderato per i loro gio-
Un altro aspetto importante dell’Accademia Corale Stefano vani, è che la musica, vista come
sono le elaborazioni della musica Tempia, il 21 marzo 2009. fine artistico e come mezzo edu-
popolare italiana (repertorio Un’esperienza molto importan- cativo, contribuisca a formare in
curatospecialmente dalla sezione te è stata nel 2008 e 2009 la par- senso umano e spirituale delle
di Voci Bianche e Femminili), dei tecipazione come coro laborato- belle persone. ■
14 voglia di coro
cantiamo a...
voglia di coro 15
territorio
16 voglia di coro
territorio
È il caso a Verbania dei Giardini Botanici di Villa del Paesaggio che riflette la cultura artistica e gli
Taranto che si estendono su un’area di circa 16 irripetibili valori paesistici dell’area verbanese.
ettari e il cui patrimonio botanico conta circa In un ambiente naturale che in parte s’è mante-
20.000 specie di piante provenienti da tutto il nuto selvaggio nel corso dei secoli, come testimo-
mondo. È il caso, ancora, di Villa San Remigio, nia il Parco Naturale della Valgrande o la Riserva
adiacente ai giardini di Villa Taranto e circondata Naturale del Fondo Toce, la mano sapiente del-
da un parco di 8 ettari, splendido esempio di giar- l’uomo ha contribuito a conferire alla zona un
dino eclettico. Direttamente sul lago, il giardino di “valore aggiunto” paesaggistico.
Villa Giulia è invece adibito a parco pubblico. Una ricca stagione di appuntamenti completa
Questa vocazione paesaggistica si è espressa l’offerta di Verbania ed invita i visitatori a scoprire
non solo con la realizzazione di giardini e parchi, la città, a viverla pienamente, a serbarne un ricor-
ma anche con la fondazione nel 1909 del Museo do intenso e duraturo. ■
PER INFORMAZIONI
CITTÀ DI VERBANIA - UFFICIO INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA (I.A.T.)
Corso Zanitello, 6/8 - 28922 VERBANIA - Tel. 0323/503249 - Fax 0323/507722
www.verbania-turismo.it - turismo@comune.verbania.it
voglia di coro 17
degno di nota
18 voglia di coro
pensieri
iprendendo l’invito del Presidente A.C.P., nonché su tutte le associazioni di cui anche i cori
voglia di coro 19
storia del canto
La Resistenza cantata
■ di Roberto Bertaina
a Resistenza cantata costituisce uno dei capi- gappisti di città ed i partigiani di pianura, gomito a
20 voglia di coro
storia del canto
voglia di coro 21
aggiornamento
22 voglia di coro
approfondimenti
Il diritto al canto
■ di Mauro Uberti
o sempre creduto nel diritto al canto. È un L’aspirante a fare il cantante classico si avvicina
1
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948.
voglia di coro 23
approfondimenti
suo corpo per sensazioni, tende a comunicarle all’al- che fa, è in grado di capire da solo se la sua mano è
lievo descrivendole come meglio sa e guidandolo alla allineata con la tastiera, se le dita sono contratte,
costruzione di un suo personale sistema propriocetti- ecc. La comunicazione fra maestro ed allievo è di con-
vo, che gli consenta di orientarsi a sua volta nell’e- seguenza agevole. Nel caso del canto le cose non
missione della voce. Il metodo sarebbe sempre valido sono altrettanto semplici. Gli organi della fonazione
se tutti i cantanti avessero la stessa costituzione fisi- sono nascosti dentro al corpo e dall’esterno si vede
ca. In realtà la variabilità anatomo-fisiologica dei soltanto il tipo di respirazione e di articolazione. Non
comuni mortali vale anche per loro e, di conseguen- sarebbe poco se si sapesse con sicurezza quale com-
za, accade con frequenza superiore al desiderabile portamento pneumo-fonico corrisponde alla voce che
che maestro ed allievo non si capiscano perché i loro si intende ottenere, ma questo è proprio ciò che non
schemi corporei non sono abbastanza simili; le cose, accade quasi mai.
cioè, si svolgono come se i due si sforzassero di comu- È necessario fare ancora un altro discorso: quello
nicare parlando lingue diverse. A parità di capacità della molteplicità delle tecniche vocali. Chi si ponga,
didattiche degli insegnanti, uno dei motivi per i quali per esempio, ad ascoltare la registrazione video di un
è caso frequente che gli studenti di canto vadano concerto dei Tre Tenori — José Carreras, Placido
peregrinando da un maestro all’altro fino a trovare Domingo e Luciano Pavarotti — ha modo di mettere a
quello che poi considerano il maestro per eccellenza confronto immediato tre voci della stessa classe voca-
— ma anche fino a non trovarlo mai — è proprio l’ec- le, di apprezzarne le differenze e, anche se non è un
cessiva diversità fra gli schemi corporei del maestro e esperto in materia, intuire almeno quanto di queste
dell’allievo. Giungere a comprendersi fra persone differenze sia dovuto al fatto che le voci appartengo-
parlanti lingue diverse sarebbe anche possibile, a no a tre diversi individui e quanto invece al fatto che
patto però di essere disposti a costituire un «vocabo- ognuno dei tre tenori canta in modo diverso. Ho detto
lario» che consenta di tradurre le sensazioni del mae- «registrazione video» perché da questa si possono
stro ad uso dell’allievo. Fatto che raramente accade vedere molto bene i diversi modi di aprire la bocca, di
anche perché nella maggior parte dei casi il cantan- articolare e di respirare nonché tutti i diversi com-
te-maestro — e non ci addentreremo qui nella psico- portamenti corporei, che non è il caso di enumerare
logia dei cantanti — è persona istintiva e restia ad qui e che però, essendo sistematici, costituiscono la
affrontare razionalmente i problemi così come, peral- tecnica vocale di ognuno di loro. Si può inoltre capire
tro, il suo allievo. La razionalizzazione del processo quanto la tecnica vocale sia inscindibile dall’espressi-
psico-somatico attraverso il quale si giunge ad espri- vità, quanto essa sia funzionale a realizzarla e,
mersi musicalmente con la voce, dai cantanti è con- soprattutto, che a monte delle tre tecniche vocali ci
siderata aridità; viene così a mancare quella consa- sono tre scelte estetiche diverse. Ma per fare delle
pevolezza della materia da insegnare, che è scelte occorre essere in condizione di farle. Il poten-
presupposto imprescindibile di ogni didattica che ziale cantore alla conquista della propria voce deve
abbia dignità di disciplina pedagogica (Rachele prima conquistarsi una tecnica vocale di base che gli
Maragliano Mori, che si poneva fra i maestri di canto consenta di esprimersi vocalmente nel modo più sem-
come segno di contraddizione, chiamava questa con- plice; deve, cioè, conquistarsi un coordinamento
sapevolezza «Coscienza della voce»2). Non sarà quin- pneumo-fonico efficiente.
di la didattica tradizionale quella da cui il comune Ho già parlato più volte di coordinamento e non ho
mortale, desideroso di conquistare il proprio diritto al detto che cosa intenda con questa parola; per farlo
canto, potrà aspettarsi aiuto. sono costretto a fare una deviazione nel campo della
La via sicura, anche se a prima vista tortuosa, per fisiologia. A differenza di quanto solitamente si ritie-
chi voglia acquisire la propria voce è invece quella di ne, la voce non dipende soltanto dalla laringe; la
avvalersi delle conoscenze anatomiche e fisiologiche fonazione è una funzione globale come la deambula-
che la scienza mette a nostra disposizione. Mi spiego. zione. Per intenderci: che per camminare servano
Il maestro di pianoforte, tanto per fare un esempio, anche le mani è dimostrato dal fatto che quando si
vede dall’esterno il comportamento fisico dell’allievo vuole impedire ad una persona di fuggire gli si lega-
così come questo, se è abbastanza consapevole di ciò no appunto le mani. E ancora: che per camminare
2
RACHELE MARAGLIANO MORI, Coscienza della voce nella scuola italiana di canto, Milano, Curci, 1970.
24 voglia di coro
approfondimenti
usiamo anche la testa ce ne accorgiamo quando visceri interposti; ogni cambiamento nella postura,
abbiamo il torcicollo e ad ogni passo ci fanno male i nella meccanica respiratoria, nell’articolazione della
muscoli del collo che la tengono in equilibrio. Non è bocca, ecc. determina cambiamenti nella geometria
questa la sede per una trattazione della genesi evo- della laringe e quindi nella trazione sulle corde voca-
lutiva del sistema fonatorio, che spiegherebbe le li. Intervenendo opportunamente sulla geometria di
ragioni di questa affermazione, ma che la fonazione tutto il sistema si riesce a determinare un coordina-
sia anch’essa una funzione globale come la deambu- mento pneumo-fonico sufficiente alla produzione di
lazione lo si può verificare immediatamente con un una voce altrettanto sufficiente ad esprimersi musi-
semplice esperimento: se proviamo a parlare, prima calmente. Ho detto «esprimersi musicalmente» e non
in piedi, ascoltando la nostra voce — se non si sa che «cantare professionalmente» perché il mio interesse
cosa dire basta mettersi a contare — e poi seduti, con non è rivolto a formare cantanti professionali —
le braccia ed il capo appoggiati ad un tavolo come anche se posso dire per esperienza che i procedi-
per dormire e con le gambe divaricate in modo che menti di cui sto parlando, come vedremo, servono
l’addome sia libero di espandersi verso il basso, oltre pure a formare i cantanti professionali — ma a forni-
a verificare che la nostra respirazione si è fatta addo- re a chiunque lo desideri i mezzi per esprimersi musi-
minale sentiamo che la nostra voce si è fatta più mor- calmente col canto.
bida e profonda. Modificando la postura, cioè l’at- Per dire la verità, a questo risultato si può giunge-
teggiamento di tutto il corpo, la voce cambia. La re anche senza fornire al soggetto interessato infor-
spiegazione è nel fatto che le corde vocali — il cui fun- mazioni scientifiche. Se costui ha fiducia nell’inse-
zionamento sarebbe più chiaro se fossero chiamate gnante e voglia di conquistarsi una voce, è possibile
labbri vocali, ma alle quali è ormai impensabile cam- portarlo a buoni risultati senza chiedergli di ragiona-
biare nome3 — funzionano in modo molto simile a re molto. Io, per esempio, che dirigo due cori amato-
quello delle labbra quando si fanno pernacchie o si riali senza nessuna mia ambizione musicale e con
suona la tromba. Nel primo caso le labbra, che l’intento dichiarato, invece, di fare socializzazione ed
hanno struttura prevalentemente muscolare, entrano educazione permanente, mi ritrovo il problema di
in tensione per contrazione attiva, nel secondo per- ottenere dai miei coristi una vocalità sufficiente a
ché la pressione dei margini del bocchino le distende conseguire risultati musicali almeno decorosi; quindi,
passivamente. Ovviamente, quando si suona la trom- dato che la velocità di rotta di un convoglio navale è
ba i due meccanismi sono attivi contemporaneamen- data da quella della nave più lenta — in questo caso
te ed in proporzioni variabili. La laringe è fatta in da persone che dalla musica desiderano ottenere la
modo diverso dalla bocca, tuttavia in modo analogo massima soddisfazione senza troppo sforzo — sono
le corde vocali possono contrarsi attivamente così costretto a ridurre lo studio della tecnica vocale
come possono essere distese passivamente perché le all’essenziale. Risolvo almeno in parte il mio proble-
loro inserzioni sulle cartilagini di questa possono ma facendoli «rotacizzare» anziché vocalizzare, cioè
allontanarsi fra loro per un gioco di leve. Quando le facendo loro eseguire i comuni vocalizzi su una [r]
usiamo in contrazione attiva concentriamo lo sforzo anteriore (apicale) prolungata anziché su di una
su di esse affaticandole; quando riusciamo a disten- vocale. La [r] è l’ultimo fonema che il bambino impa-
derle passivamente intervenendo sui movimenti delle ra perché è quello che richiede il maggior grado di
cartilagini della laringe scarichiamo invece il lavoro coordinamento pneumo-fonico oltre che la maggiore
sui muscoli del corpo. Non è il caso qui di addentrar- energia respiratoria ed articolatoria; non solo, è
si oltre nella fisiologia della fonazione, ma almeno un anche quello il cui coordinamento è modello ottimale
concetto fondamentale va esposto: la laringe è posta per la produzione delle vocali4. I risultati sono accet-
al sommo della trachea in equilibrio instabile fra la tabili e non vado oltre. Se però gli stessi coristi desi-
sospensione al cranio tramite una catena di ossa e derano fare di più, devo fare loro lezione a parte e in
muscoli e l’appoggio ai muscoli addominali tramite i questo caso fornisco loro alcune nozioni di anatomia
3
Il nome delle corde vocali è dovuto al medico francese Antoine Ferrein (1693-1769) il quale fu il primo a studiare sperimental-
mente la fonazione sulla laringe isolata. Egli identificò l’elemento vibrante nelle pieghe vocali anziché nell’aria e le paragonò alle
corde di uno strumento ad arco ponendo sullo stesso piano l’azione dell’aria sulle «corde vocali» e l’azione dell’arco sulle corde
del violino. Di qui il nome.
4
Ai coristi che hanno la [r] posteriore (uvulare) alla francese faccio invece eseguire gli stessi esercizi su una [s] sonora.
voglia di coro 25
approfondimenti
e fisiologia, necessarie a comprendere il perché del- stanchezza, malesseri, ecc. — rendono l’uso della
l’efficacia di questa consonante e a svilupparne le voce meno sicuro.
componenti fisiologiche. Le sole nozioni teoriche, Sempre a proposito di respirazione e tornando
però, servirebbero a ben poco; ciò che serve è pren- all’argomento della fonazione come funzione globale
dere coscienza del proprio corpo incominciando col — o, se si vuole usare un aggettivo alla moda, olistica
dare un senso alle sensazioni che si provano o sco- — può essere interessante fare un altro piccolo espe-
prendone di nuove con procedimenti opportuni. rimento. Nell’opinione comune la respirazione è con-
Fermiamoci all’esempio della respirazione addomi- cepita soltanto come quella parte della fonazione
nale che abbiamo visto prima. È nozione comune che destinata alla produzione del fiato; in realtà ciò che
una respirazione ottimale deve essere completa delle più conta non è la quantità di fiato, ma la meccanica
sue componenti costale e addominale. Chi è dotato respiratoria. Poniamoci questa volta in piedi e cer-
per natura di questo tipo di respirazione è già in pos- chiamo di individuare con chiarezza la sensazione del
sesso dei mezzi fondamentali per una buona vocaliz- punto della parete addominale dal quale si sente par-
zazione; chi invece ha una respirazione tendenzial- tire il respiro. A seconda della costituzione individua-
mente costale deve anzitutto scoprire quella le, esso può trovarsi ad altezze che, da un punto inter-
addominale. La postura seduta che ho descritto è il medio fra l’ombelico e il pube, possono giungere fino
modo ottimale per ottenerla perché in questa posi- all’inserzione dei muscoli retti dell’addome sulle
zione la forza di gravità lavora a nostro vantaggio coste inferiori. Si provi di nuovo a parlare ascoltando
facendo distendere i muscoli addominali sotto il peso la nostra voce come si era fatto prima di ricercare la
dei visceri ed obbligandoli a lavorare poi attivamente respirazione addominale seduti ed appoggiati ad un
nell’espirazione. È vero che quando ci si rialza tutto tavolo, poi si esegua una decina di volte l’esercizio
ritorna come prima, ma quell’esperienza ci ha fornito rappresentato in figura.
un buon modello per cercare anche in postura eretta
la sensazione di riferimento per una respirazione
addominale corretta. Per correggere una respirazio-
ne non abbastanza efficiente ai fini del canto sono
necessari gli esercizi di ginnastica respiratoria che si
praticano in fisioterapia toraco-polmonare e che Si parta cioè dalla posizione a piedi uniti come nel
potremmo eseguire diligentemente fino ad ottenere il disegno a sinistra, poi, a tempo, si aprano le punte
risultato desiderato senza preoccuparci d’altro. Chi dei piedi senza piegare le ginocchia, si richiudano, si
però fa un uso musicale della voce dovrebbe saper aprano i talloni sempre senza piegare le ginocchia, si
gestire il proprio respiro in modo raffinato e in questo tornino a riunire i piedi e si ricominci da capo. Non è
caso avere coscienza fisica del proprio diaframma il caso di preoccuparsi delle fasi di inspirazione ed
(che, fra l’altro, funziona in modo diametralmente espirazione perché sarà il corpo a prendersi da solo
opposto a quello che di solito i musicisti credono) e di il ritmo opportuno. Al termine dell’esercizio si scopri-
tutti i muscoli respiratori sarebbe utile. Con procedi- rà che il punto di partenza della respirazione si sarà
menti del tipo descritto per la respirazione addomi- abbassato, che la respirazione stessa si sarà fatta più
nale e col sussidio di tavole anatomiche che permet- completa e che la voce, come già era avvenuto nella
tano di dare un nome ed una collocazione precisa postura seduta, si sarà fatta più morbida e sonante.
alle sensazioni che si provano, la topografia del pro- Sarà pure il caso di osservare che al termine dell’e-
prio corpo si chiarisce e la consapevolezza ottenuta sercizio si avverte in particolare nella propria respi-
consente di gestire il proprio corpo con sicurezza razione un incremento di quella componente addo-
anche quando condizioni di minore efficienza fisica — minale che si era già scoperta nella postura seduta5.
5
La spiegazione fisiologica del fatto è la seguente: aprendo le punte dei piedi il bacino ruota in avanti, le curvature dorsali ten-
dono ad appiattirsi mentre i muscoli addominali sono indotti a rilassarsi come nell’inspirazione; aprendo i talloni, invece, il baci-
no ruota all’indietro, le curvature dorsali tendono ad accentuarsi ed i muscoli addominali sono indotti a contrarsi come nell’e-
spirazione. L’esercizio è quindi una manovra fatta apparentemente coi piedi — in realtà con i muscoli delle gambe e del bacino
— e rivolta ad aumentare la flessibilità della colonna vertebrale. Il comportamento dei muscoli addominali descritto spiega per-
ché non sia il caso di occuparsi della respirazione dato che le manovre dei piedi inducono automaticamente la giusta sincronia
delle fasi respiratorie col movimento dei piedi.
26 voglia di coro
approfondimenti
La conclusione logica è che, se con un semplice eser- ponente vocalica, il timbro, cioè, delle vocali che
cizio eseguito una volta sola si può ottenere un risul- imprime un colore proprio a quello del suono origi-
tato immediato e sensibile, anche se passeggero, è nale della laringe. I rapporti esistenti tra la forma
ragionevole prevedere che con un lavoro sistematico del canale vocale nella pronuncia delle diverse voca-
e continuativo, composto da una serie di esercizi li ed il timbro delle stesse, invece, sono perfettamen-
opportuni si possa ottenere un risultato più accen- te noti dalla fonetica. Anche chi non si sia mai occu-
tuato e più duraturo6. pato di questa disciplina può farsi un’idea del
Ho detto prima dell’influenza dell’articolazione rapporto esistente fra atteggiamenti articolatori e
della mandibola sulla geometria della laringe e sulla timbro della voce confrontando allo specchio i suoni
tensione delle corde vocali. L’influenza del comporta- emessi con i diversi gradi di apertura della bocca,
mento della mandibola non si limita a questo, ma è con i diversi atteggiamenti delle labbra e della lin-
fondamentale nel determinare la postura del cantore gua ecc.; non solo, ma come si riottenga lo stesso
e quindi la sua meccanica respiratoria. Per sciogliere timbro quando si riportino gli organi articolatori in
ogni possibile dubbio ricordo l’uso in ambito sportivo una stessa posizione. Tutto questo significa che, a
del cosiddetto byte. Si tratta di una specie di morso in condizione di sapere quale timbro si intenda ottene-
materiale plastico, simile ai paradenti dei pugili e rea- re e in che modo si può produrre, è possibile sceglie-
lizzato in base all’impronta delle due arcate dentarie, re a piacere il proprio sistema vocalico e, anche se
che, portato durante l’attività sportiva, modifica la non si ha un timbro laringeo splendido, rendere la
postura dell’atleta aumentandone le prestazioni. propria voce almeno gradevole. Chi ha visto il film
L’atteggiamento della mandibola, cioè, influisce su Cantando sotto la pioggia (1952), ricorda certamen-
tutto il corpo. Anche il canto, benché non ci si pensi te il caso della bionda e svampita Lina Lamont (Jean
mai, è un’attività atletica nella quale la bocca svolge Hagen), diva del muto che all’avvento del sonoro
un’attività ben più raffinata che nello sport7. Che una deve fare i conti con la sua voce sgraziata e farsi
buona apertura della bocca serva a far sfogare doppiare. Sugli schermi, di splendide bionde dalla
meglio il suono è una leggenda metropolitana; una voce sgraziata ne appaiono anche oggi, ma almeno
buona apertura della bocca contribuisce invece a loro che vivono nella realtà dovrebbero sapere che,
determinare un comportamento fonatorio efficiente e mentre il suono prodotto dalla laringe è quello che
la consapevolezza di ciò che si fa e di ciò che si Mamma Natura ci ha dato (e che tuttavia può esse-
dovrebbe fare aiuta a realizzarlo. Si tratterà anche in re migliorato lavorando sul coordinamento pneumo-
questo caso di sviluppare le sensibilità opportune con fonico), sulle vocali si può ampiamente intervenire.
opportuni esercizi e di costruire, se necessario, quel È il caso ora di fare una puntata sul problema
buon accordo pneumo-fonico che Mamma Natura della stonazione. Per comodità possiamo dividere il
può non aver dato al cantore. problema in due parti. La stonazione che potremmo
La complessità del comportamento della bocca definire «vera» è quella che possiamo ricondurre
nel canto non si limita al coinvolgimento di questa all’amusia (dal greco ¶mousàa: essere straniero alle
nella meccanica respiratoria e in quella delle corde Muse, non avere il senso del bello artistico) che è la
vocali; la bocca, volendo usare questo solo termine sordità all’altezza tonale e quindi l’incapacità biolo-
per indicare il complesso degli organi articolatori, è gica di comprendere la musica8. A titolo di esempio
la principale responsabile della modulazione del posso citare il caso di una mia conoscente portatrice
suono prodotto dalla laringe. È fatto poco noto che appunto di amusia, la quale mi raccontava di come,
parte importante della qualità della voce è la com- assistendo una sera in famiglia alla trasmissione
6
A questo proposito mi permetto di suggerire la lettura della tesi di diploma di una mia allieva all’I.S.E.F. di Torino, Adelina
Bottero, svolta in Antropologia ed antropometria nell’anno accademico 1980/81: La rieducazione della voce attraverso la gin-
nastica respiratoria. La tesi, per quanto datatissima, conserva tutta la sua attualità. L’indirizzo Internet è: <http://www.maurou-
berti.it/vocalita/bottero/bottero.html>.
7
L’aveva già ben capito, però, Gerolamo Mercuriale (1530-1606) che nel 1569 aveva dedicato alla voce come attività atletica
due capitoli dei suoi De Arte gymnastica libri sex (Lib. III, De vociferatione et aliis vocis exercitationibus, cap. 7; Lib. VI, De vocis
exercitationum facultatibus, et primo de vociferatione, et cantu, cap. 5).
8
Una descrizione sufficientemente ampia della patologia, sia pure a livello divulgativo, è disponibile su Internet alla versione ita-
liana di Wikipedia: <http://it.wikipedia.org/wiki/Amusia>.
voglia di coro 27
approfondimenti
televisiva La Corrida, non riuscisse a capire perché i ciò che l’orecchio le suggerisce. I procedimenti
suoi familiari ridessero tanto di un concorrente che descritti danno, come detto, un risultato solo
cantava — stonando, come le spiegarono poi — e momentaneo. Per ottenere un effetto duraturo occor-
nella cui esibizione, tuttavia, lei non trovava nulla di re un ciclo di esercizi come quelli che si usano in
anormale. È ovvio che la mia conoscente non prova fisioterapia toraco-polmonare, capaci di correggere
alcun desiderio di cantare e che quindi non si pone radicalmente il comportamento respiratorio. Posso
neppure il problema della stonazione. L’amusia ha dirlo con sicurezza perché nel circuito teatrale inter-
diversi gradi di gravità ed è evidente che comporta nazionale è ormai molto noto un cantante, del quale
l’incapacità di intonare da parte del portatore il per discrezione non dico neppure la classe vocale e
quale non sarebbe comunque in grado di avvertire le che era approdato stonato alla mia classe di Pre-
proprie stonature. La stonazione più comune è dovu- canto9 nel Conservatorio di Parma provenendo da
ta invece ad insufficiente coordinamento pneumo- una classe di strumento. La sua fortuna, ma anche
fonico. Un famoso pianista italiano mi confessava di la mia, fu quella di trovarsi come insegnante di gin-
essere stonato e di aver faticato, quand’era al con- nastica il mio compianto collega ed amico Angelo
servatorio, per superare l’esame di solfeggio che, Morandi — che, tra parentesi, una volta si era preso
come si sa, comprende una prova di solfeggio can- pure una laurea in medicina — il quale capì perfetta-
tato. Egli era perfettamente conscio della sua stona- mente la portata di quanto ho appena descritto10.
zione, ma non sapeva che farci. L’esperienza mi ha Per parte sua l’allievo si impegnò fino allo spasimo e
insegnato invece che, intervenendo nei modi oppor- il risultato è quello che ho detto.
tuni sulla meccanica respiratoria, è possibile correg- A questo punto del discorso è il caso che io dica
gere le voci stonate; momentaneamente o in modo perché mi sento di affermare con tanta sicurezza la
duraturo, ma, nel secondo caso, a condizione, che la possibilità, per chiunque veramente lo voglia, di con-
persona stonata desideri prendersi cura assidua quistarsi una voce. La mia sicurezza nasce dall’espe-
della propria voce. Quando lo scoordinamento e la rienza personale. Sono sempre stato intonatissimo,
stonazione sono lievi può bastare mettersi in posi- ma per quanto riguarda la respirazione, come ho
zione supina e provare cantare. In questa postura la capito poi, sono stato fondamentalmente uno scoor-
forza di gravità lavora a nostro vantaggio scarican- dinato. Ricordo, per esempio, di aver acquistato da
do il peso dei visceri verso il capo e determinando ragazzo un flauto dolce e di averlo poi regalato per
automaticamente un buon accordo pneumo-fonico. disperazione perché non riuscivo ad intonare: il mio
Dopo un certo numero di tentativi, necessari per sostegno respiratorio era talmente instabile — lo so
superare il disagio di cantare nell’insolita posizione, adesso — da non riuscire a sostenere i suoni tanto da
il cantore lievemente stonato riesce ad intonare. Lo realizzare una melodia. Gli effetti di quello scoordi-
stesso accade ponendosi nella postura seduta che namento sulla voce si manifestarono quando comin-
ho suggerito per scoprire la respirazione addomina- ciai ad insegnare ed in capo a pochi giorni mi ritrovai
le. Ovviamente, quando si ritorna in posizione eretta afono. Nessun foniatra riuscì a risolvere il mio pro-
la stonazione ricompare. Nei casi meno lievi un blema. Escogitai una soluzione provvisoria per l’inse-
metodo drastico è quello di aiutare il cantore stona- gnamento facendomi costruire un piccolo sistema di
to ponendosi inginocchiati accanto a lui e compri- amplificazione terminante in un piccolo altoparlante
mendogli l’addome mentre canta: al momento in cui che collocavo a metà della classe fra i banchi; con-
si riesce a vincere la resistenza del soggetto, che temporaneamente, mettendo a frutto la mia prepa-
peraltro cerca di respirare nel modo errato abituale, razione biologica — del resto allora insegnavo
di colpo egli intona. Con voce sgraziata, ma intona- Matematica e Osservazioni scientifiche — incominciai
ta. La laringe, cioè, si comporta come se, al di sotto a chiedermi di quali sottoproblemi potesse essere
di una certa soglia di coordinamento intoni per ten- composto il problema voce e a cercare di risolverli
tativi mentre, superata quella soglia, riesca a fare separatamente cercando intanto di capire quale
9
Cfr. <http://www.maurouberti.it/bequadro.html>.
10
Chi fosse interessato all’applicazione della ginnastica respiratoria in Conservatorio può leggere la relazione di Angelo Morandi
al convegno Foniatria e Canto del 4-5 ottobre 1985 a Salsomaggiore Terme all’indirizzo:
<http://www.maurouberti.it/vocalita/morandi/morandi1.html>.
28 voglia di coro
approfondimenti
branca della medicina, oltre la foniatria, avrebbe dichiarassero apertamente di non capire come e per-
potuto darmi delle risposte. Trovai finalmente un ché le loro conoscenze potessero essere utili per la
aiuto nelle conoscenze della fisioterapia toraco-pol- voce.
monare e, integrando queste con i miei tentativi, L’altra considerazione è che, se si capisse la rela-
riuscii a reimpadronirmi della mia voce. Quale sia zione tra l’attività fisica e la voce, ne gioverebbe l’e-
stato in pratica il mio percorso è facilmente intuibile ducazione musicale in senso lato. Chi ha esperienza
da quanto ho detto precedentemente. In seguito cam- di vita rurale sa che i contadini, a differenza dei cit-
biai mestiere e, ad un certo punto della mia carriera tadini, sono — o erano — quasi tutti intonati (gli sto-
scolastica, il corso sperimentale di Pre-canto che ad nati rientrano — o rientravano — nella categoria degli
un certo momento mi fu affidato al Conservatorio di affetti da amusia). Ho usato la formula dubitativa
Parma mi permise di trasferire sugli allievi la mia perché non so se i discendenti dei contadini della mia
esperienza personale; non solo, ma, in collaborazione generazione, che aiutati dalle macchine non sono più
con loro, che erano perfettamente consapevoli di par- soggetti all’impegno fisico dei loro maggiori, abbiano
tecipare ad un esperimento, di perfezionarla. È evi- ancora il coordinamento pneumo-fonico spontaneo di
dente che ciò che è stato possibile per me e per i miei quelli con cui andavo a scuola io. È certo però che se
allievi è possibile per chiunque. nella scuola d’oggi si tendesse a costituire questo
Una delle conclusioni alle quali sono arrivato in coordinamento realizzando un’alleanza fra l’inse-
questo travagliato percorso personale è che le diver- gnante di educazione musicale e quello di educazio-
se branche della medicina non comunicano fra di ne fisica, noi avremmo un maggior numero di perso-
loro e che se invece le diverse discipline mediche ne in grado di fare musica attiva con la voce.
avessero una visione più interdisciplinare dei proble- Concludendo: il diritto al canto, oggetto di questo
mi, la medicina ne sarebbe avvantaggiata. Mi tengo scritto, non è un’utopia. Non ho detto, però, che il
piuttosto informato sugli sviluppi della foniatria e percorso per ottenerlo sia comodo ed agevole. Può
sono sempre più stupito nel constatare che le cose non essere comodo imporsi di fare attività fisica se
che ho detto, che pure stanno sotto gli occhi di tutti e per indole o per impegni si ha difficoltà ad impe-
che sono di una semplicità offensiva, passano inos- gnarvicisi; può non essere agevole se non si sa da che
servate. Non solo: è accaduto pure che operatori nel parte incominciare e non si trova chi, pur essendo in
campo della fisioterapia toraco-polmonare, dell’o- grado di aiutarci, non è pronto a farlo perché nem-
steopatia, della medicina dello sport, ecc., i quali meno sospetta il rapporto fra corpo e voce. Ma que-
pure mi aiutavano generosamente nelle mie ricerche, sto è un altro discorso. ■
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Mendelssohn
e il Chorlied tedesco dell’Ottocento
■ di Fausto Fenice
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corale “La Cartellina”: “Il pensiero musicale di gnamento di strumenti e composizioni corali pro-
Mendelssohn è frutto di una scelta aristocratica fane a cappella. Al primo gruppo appartengono
dinnanzi all’arte, è l’omaggio per una istituzione l’op. 60 per coro e orchestra e l’op. 68 per coro
corale attiva, la Liedertafel di Berlino, fondata da maschile e ottoni più altre composizioni senza
Zelter. Ciò testimonia come in Germania il coro numero d’opera.
divenga una istituzione sociale, una sorta di Più corposo è il secondo gruppo, quello dei
coscienza spirituale della nazione. In tal senso Chorlieder propriamente detti, che annovera le
alcuni Chorlieder di Mendelssohn sono diventati opere 41, 48, 50, 59, 75, 76, 88, 100 e 120.
dei modelli permanenti per piccoli compositori A queste opere, che raccolgono ognuna un
che si sono cimentati in questo genere per deter- numero variabile di composizioni da 4 a 6, si
minate commissioni”. aggiunge un piccolo gruppo senza numero d’o-
Fra le caratteristiche dei Chorlieder di pera.
Mendelssohn è possibile individuare una grande Fra gli autori dei testi figurano poeti quali
capacità di ispirazione dal canto popolare Goethe, Schiller, Heine, Uhland, Eichendorrf,
(Volkslied). Il compositore è stato in grado di Hebbel,Scott, Platen, Lenau ed altri.
valorizzare gli stilemi del canto popolare attra- Riguardo gli organici vocali bisogna precisare
verso una nuova interpretazione artistica che, che le opere 41, 48, 59, 88 e 100 sono per coro
anche se non dotta, si dimostra sempre ricca di misto, mentre le opere 50,75, 76, 120 e quelle
freschezza. senza numero d’opera sono invece per coro
Altra caratteristica di non poco valore è la soli- maschile.
dità della forma che traspare attraverso un Il periodo di composizione copre un arco di
grande equilibrio nella costruzione, nella fluidità tempo che va dal 1828, con i primi lavori, fino al
della condotta delle parti e nella morbidezza dei 1847 anno della sua morte.
colori timbrici. Quasi tutti i Chorlieder di Mendelssohn furono
I Chorlieder di Mendelssohn si distinguono pubblicati a Lipsia da Breitkopf & Hartel quando
anche per il maggior interesse nelle concatena- egli era ancora in vita. Le opere 50 e 60 furono
zioni armoniche che, rispetto ai primi autori del pubblicate sempre a Lipsia da Kistner e l’opera
genere, risultano essere più originali e mirano ad 68 a Bonn da Simrock.
evidenziare le particolarità del testo. I Chorlieder delle opere 75, 76, 88, 100 e 120
Nel catalogo delle opere di Mendelssohn si tro- furono pubblicate da Breitkopf & Hartel a Lipsia
vano composizioni corali profane con accompa- ma postume nel 1848. ■
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Pubblichiamo l’errata corrige relativo all’articolo del M° Marco Santi presente nella scorsa edizione della rivista, cui
faceva riferimento all’elaborazione di Leone Sinigaglia.
LEONE SINIGAGLIA
Diciotto vecchie canzoni popolari del Piemonte
a cura di Luigi Rognoni
LA PASTORA FEDELE
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