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TERRORISMO INTERNAZIONALE
SENZA VOLTO
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1. Come nasce?
Primo attacco a creare la base per il terrorismo è quello di Felice Orsini nel 1858 contro
Napoleone III.
Tra il 1945 e 1989 vediamo protagonista l’italia come territorio di questi attacchi
terroristici che si adeguano all’epoca presentandosi come terrorismo di destra o
sinistra a seconda dei partiti i quali appoggiano questi terroristi.
Nell’unione sovietica vediamo affiorarsi dei contatti tra servizi segreti sovietici e
organizzazioni terroristiche di sinistra nel corso degli anni settanta – ottanta.
Altri gruppi terroristici dell’epoca sono:
2. Il termine “Terrorismo”
Nel 1937 la Società delle Nazioni definì il terrorismo quale l'insieme dei <<fatti criminali
diretti contro lo Stato in cui lo scopo è di provocare terrore nella popolazione o in gruppi
di persone.iv>>
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Gli atti terroristici sono commessi con l’intento di:
Presenta una sinossi, una lista delle principali caratteristiche dei singoli e dei gruppi,
armati e non, qualificati come organizzazioni terroristiche internazionali. v
3. Il Terrorismo Moderno
Nasce con l’attentato dell’11 settembre del 2001 contro le World Trade Center o
meglio conosciuto come le Torri Gemelle, effettuato dall’organizzazione terrorista Al-
Qaeda di matrice islamica. Gli Stati Uniti risposero con una operazione militare in
Afghanistan, nelle aree dove credessero che Al-Qaeda avesse la base ma questo non
fece altro che acuire il conflitto.
In italia vediamo il nuovo fenomeno del terrorismo affiorarsi con le azioni criminali
delle Brigate Rosse.
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Dal 2014 una nuova offensiva di matrice islamica (pur non avendo niente in comune
con l’islam e i suoi fondamenti e principi pacifisti), sotto l'egida di una pericolosissima
organizzazione jihadista (trasformando conflitti personali e interni in una
organizzazione pericolosa, l'ISIS (conosciuto anche come Stato Islamico o Daesh),
proveniente dalla zona tra Siria ed Iraq, nella quale ha istituito uno pseudo-califfato,
compie attacchi in varie zone del mondo, come in Tunisia contro musulmani stessi, in
Turchia e in Europa a Parigi (7-9 gennaio 2015 e 13 novembre 2015) e Bruxelles (22
marzo 2016) scatenando un intervento militare da parte di una coalizione
internazionale contro l'organizzazione terroristica.
Nel frattempo al-Qāʿida, diventa meno influente e si ramifica in varie organizzazioni site
in Arabia Saudita, Yemen ed alcuni paesi del centro Africa, ma protagonista ancora di
attacchi sporadici.
Nel 2018 il governo degli USA ha accusato l'Iran di essere "il principale
Stato sponsor del terrorismo a livello globale" a seguito del suo coinvolgimento nel
conflitto siriano, mentre il presidente iraniano Hassan Rouhani ha accusato il governo
USA di sostenere le organizzazioni terroristiche attive in Iran.
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Ma Islamic Networks Group (ING) in America si è contro questa organizzazione
terrorista dichiarando che la loro interpretazione dell’Islam è sbagliata e imprecisa
poiché l’islam non ha un’ideologia religiosa prominente alla violenza perché in un
versetto del Qur’an troviamo il nocciolo del fondamento della religione stessa che dice:
“Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo, che non
abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se
avesse ucciso l'umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato
tutta l'umanità.”vi
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con tutto il mondo e per poter così, spargere terrore nel cuore di milioni e l’odio
verso l’islam e i musulmani.
Queste armi sono i mezzi di comunicazione di massa come i social Networks nati nel
2007 come Facebook e altri come Instagram, Twitter, YouTube. Attraverso questi social
networks i terroristi reclutano i giovani manipolandoli come delle pedine per fare
attacchi suicidi, bombardamenti, armi nucleari, esecuzioni pubbliche poi montate su
YouTube per intimidire le persone.
<<A contraddistinguere la crisi e il terrorismo sono le figure tra loro connesse della
precarietà, dell’instabilità, dell’incertezza e del rischio. Il loro comun denominatore è
la destabilizzazione, la messa in pericolo e il rovesciamento della normalità della
situazione.
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materia e nel suo libro tratta, tra le altre cose, dei Foreign Fighters e delle modifiche
introdotte dal legislatore, tra cui il recente D.lgs. n. 21/2018, offrendo un pregevole
contributo alla comprensione del fenomeno. La portata del fenomeno fa sì che la
necessità di dotarsi di strumenti di difesa appropriati sia oramai una priorità anche
delle aziende, spesso vittime di attacchi portati a termine con metodologie tipiche
dell’attacco terroristico. In tale contesto forme di terrorismo informatico hanno
assunto crescente rilevanza nel mondo corporate in virtù del danno economico che un
attacco informatico può generare. viii
ISLAMOFOBIA
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Il terrorismo oggigiorno perlopiù va associato all’islam, anche se erroneamente, perciò
l’islamofobia è una sorta di estremismo e discriminazione contro i musulmani,
praticanti della fede islamica.
LOTTA AL TERRORISMO
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1. Contromisure prese dal’UE
La sicurezza è un tema che preoccupa molto i cittadini: il 77% degli europei e il 78%
degli italiani vorrebbe infatti che l’Unione europea facesse di più per combattere il
terrorismo. Il terrorismo non ha confini e questo è ormai chiaro a tutti, cittadini e
responsabili politici dell’UE.
Le misure messe in campo dall’UE per prevenire nuovi attacchi comprendono una vasta
gamma di interventi tra cui: controlli più scrupolosi alle frontiere, maggiore
cooperazione giudiziaria e di polizia per individuare i soggetti sospetti e perseguire i
criminali, taglio dei finanziamenti al terrorismo, lotta alla criminalità organizzata e
contrasto ai fenomeni di radicalizzazione. Scopri i dettagli nella nostra infografica
interattiva.
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addestramenti o spostamenti per scopi terroristici e supporto a tali viaggi. La
sinergia tra queste norme e i nuovi controlli alle frontiere esterne contribuirà a
contrastare il fenomeno dei foreign fighters.
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6. Tagliare i finanziamenti al terrorismo
L’Unione europea fa tutto ciò che è in suo potere per evitare che le armi più
pericolose finiscano nelle mani delle persone sbagliate. Con la revisione
della direttiva sulle armi da fuoco si chiudono le scappatoie giuridiche che
consentivano ai terroristi di utilizzare armi riconvertite come era stato fatto negli
attentati di Parigi del 2015.
8. Prevenire la radicalizzazione
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Gli eurodeputati prendono le decisioni su importanti leggi per la lotta al
terrorismo al pari dei ministri dell’UE. Generalmente, il Parlamento europeo si
assicura che vengano rispettati i diritti fondamentali e la protezione delle
informazioni, particolarmente necessari in un contesto fatto di politiche guidate
dalla crisi e fretta di agire.
La strategia UE sulla lotta al terrorismo si articola in quattro elementi: prevenire,
proteggere, perseguire e rispondere. La Commissione europea per la sua
proposta ricalca la struttura dell’agenda europea per la sicurezza 2015-2020 e ha
lo scopo di facilitare la cooperazione tra gli stati membri nella lotta al terrorismo,
al crimine organizzato e alla criminalità informatica. L'UE lavora anche per
rafforzare la sicurezza esterna in cooperazione con i paesi terzi. xii
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COME VINCERE L’ANSIA DEL TERRORISMO –
In secondo luogo contro la paura c’è la memoria, il senso tragico della storia. Le
generazioni dei nostri nonni e dei nostri padri hanno vissuto così: con questa paura,
della guerra, delle bombe, sempre appiccicata addosso, e hanno saputo andare
avanti, vincere la guerra, ricostruire i loro Paesi e i loro paradisi di libertà. Non si sono
mai fermati né arresi alla paura.
Infine, contro la paura serve la disciplina del pensiero, la razionalità, la lucidità. Tutto
il contrario di una emotività che poi si scarica nell’ignoranza e che magari qualcuno
cavalca a suo uso e consumo. Paolo Giordano ha scritto: «Dobbiamo evitare di vivere in
un eterno coprifuoco emotivo». Ecco, la nostra razionalità, che dobbiamo trasmettere
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a figli e nipoti, ci deve portare fuori dalla paralisi dettata dalla paura. E’ innegabile che
lo stato islamico, e i suoi burattinai assassini, stanno incassando una serie di pesanti
sconfitte nei luoghi dove erano riusciti a conquistare territorio e pezzi di intere nazioni.
E anche per questo possiamo pensare che siano più feroci, più imprevedibili, ma anche
più deboli, dunque destinati, prima o poi, alla sconfitta. xiii
xiv
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BIBLIOGRAFIA
i
Da Google Immagini: Terrorismo.
ii
Google Immagini: Il Volto del Terrorismo.
iii Dal sito Web: https://it.wikipedia.org/wiki/Terrorismo#Storia
iv Dal sito Web: https://it.wikipedia.org/wiki/Terrorismo#Storia
v
Dal sito Web: https://it.wikipedia.org/wiki/Terrorismo#Storia
vi
Dal Qur’an Capitolo 5 Al Maidah Verso 32 con la traduzione di Piccardo.
vii
Dall’articolo di Diego Fusaro dal Fatto Quotidiano.
viii
Dalla locandina del libro Jihad di Stefano Dambruoso.
ix
https://www.google.com/search?q=islamofobia&rlz=1C1CHBF_en&source=lnms&tbm=
isch&sa=X&ved=0ahUKEwjtgJONxaDjAhUF_aQKHZGtCw4Q_AUIECgB&biw=1218&bih=
652#imgdii=RSEbMS6SdaUEJM:&imgrc=AA75oxc5qB9HiM:
x https://it.wikipedia.org/wiki/Islamofobia#XXI_secolo
xi
https://it.123rf.com/clipart-vettori/counter_terrorism.html?sti=o2icy9wef89lkqy8r9|
xii
http://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/security/20180316STO99922/lotta-
al-terrorismo-ecco-le-misure-adottate-dall-ue-infografica
xiii Dall’Editoriale di Antonio Galdo: “Le stragi e la guerra dell’Isis, come spiegare la paura ai
bambini. E come vincerla, tutti.” / Sito: https://www.nonsprecare.it/come-sconfiggere-
paura-terrorismo?refresh_cens
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Fonte: Getty Images
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