Calendario 2
Il Cantar Bene
Associazione
Regionale Periodico trimestrale della Coralità Marchigiana Regionale
a cura Cori
Marchigiani
della Redazione
Numero 4 Febbraio 2014
L’Angolo 4
della Partitura
di Emiliano
Finucci Nuovo look e nuove idee dall’Incontro di Bologna
Si presenta in nuova veste grafica il 4° numero de Il Cantar Bene, dopo l’esperienza di con-
Proposte 15 fronto a Bologna tra le Redazioni delle Riviste delle Associazioni Corali Regionali Italiane, su
d’ascolto iniziativa dalla FENIARCO. L’incontro ha offerto nuove idee, spunti e riflessioni sul ruolo di
a cura della formazione e di informazione della rivista. Il nostro periodico è stato apprezzato dal Presi-
Redazione dente Sante Fornasier, dal Direttore di Choraliter Sandro Bergamo e dalle altre Redazioni, in
particolare le rubriche di Marco Anconetani sulla Scrittura Musicale e l’Angolo della Partitu-
Il ricordo 16 ra, vero valore aggiunto del progetto. A tal proposito, dopo il recente rinnovo delle cariche,
di Tito Molisani torna in Commissione Artistica Emiliano Finucci, grande studioso ed esperto di vocalità anti-
di Ettore Sisino ca. La sua competenza e la sua esperienza arricchiscono l’associazione e portano un bagaglio
culturale di grande spessore a vantaggio di tutta la coralità marchigiana. Averlo in redazione
I King Singer’s significa essere in contatto con una preziosa fonte e con un valido collaboratore. Abile tra-
17
Lezione di scrittore della scrittura antica, ci propone in questo numero due partiture del musicista mar-
semplicità chigiano d’adozione Giovan Ferretti, al fine di un nuovo repertorio mai eseguito. Questo
di Patrizio Paci numero è ricco anche di eventi corali che possiamo consultare nel Calendario Regionale e in
dettaglio nelle altre pagine. Un interessante sfogo dell’amico Bepi De Marzi, mette in risalto
il grande sfacelo della musica liturgica nelle chiese, dove non trovano più spazio musicisti
Finale 18 preparati come gli antichi maestri di cappella, a vantaggio di personaggi sempre più avvezzi
4^ lezione alla spettacolarizzazione ed al coinvolgimento effimero dei giovani. Infine vogliamo ricordare
di Marco chi al contrario ha lavorato con serietà nella divulgazione della Musica Sacra, come il com-
Anconetani pianto Tito Molisani ed Antonio Giannetti che ci ha lasciato nello scorso gennaio, entrambi
grandi esempi, l’uno nella direzione della Schola Gregoriana “P. Righele” e l’altro nella meti-
Lo sfacelo 20 colosa organizzazione della Rassegna Corale “Belvedere del Piceno” di Ripatransone.
del Canto
Liturgico
di Bepi De Marzi
Lino Liviabella 21
La Musica Popolare
Marchigiana
di Patrizio Paci
Notiziario 22
www.corimarche.it
Pagina 2 Il Cantar Bene
Calendario Regionale
a cura della Redazione
Anno 2014
redazione@corriereproposte.it
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1 Secondo la musicologa Concetta Assenza «il musicista potrebbe infatti risiedere in Ancona almeno dal 1569 se si prende in nota
il fatto che la dedica premessa al Secondo Libro di Canzoni a cinque voci è siglata per l’appunto in Ancona, il 24 maggio
dell’anno in questione»; cfr. pag. 12 in CONCETTA ASSENZA (1989), Giovan Ferretti tra canzonetta e madrigale, Firenze, Leo S. Olschki
Editore.
2 «Sempre secondo il Radiciotti, Ferretti avrebbe ripreso servizio ad Ancona nel 1604, sostituendo Vicomanni…Questa
notizia aggiunge qualcosa di nuovo alla biografia di Ferretti, del quale secondo la ricostruzione dell’Assenza non si avevano
più notizie dopo il 1603, anno nel quale terminano le registrazioni dei pagamenti in suo favore presso la cappella musicale di Lore-
to»; cfr. pagg. 82 e seg. in LUCIA FAVA (2010), Musica e musicisti ad Ancona nel XVI secolo, Lucca, Libreria Musicale Italiana (LIM).
3 Bonagiunta pubblicò a Venezia nel 1567 un libro di «Canzone alla napoletana a cinque voci dell’eccellentissimo musico Giovan Ferretti».
4 Concetta Assenza, op. cit. pag. 12.
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In questo periodo anconetano Giovan Ferretti pubblica la maggior parte della sua
produzione profana: quattro libri di Canzoni a cinque voci e due a sei. Egli mantiene il suo
impiego di maestro di cappella in Ancona certamente fino a tutto l’anno 1579 come dimostra
l’atto notarile, datato 13 marzo 1579, ove il musicista è definito «Mg Joannes Lamberti de
Liege cantor Anconae». Da questi documenti si evince che il nostro musicista sia di origine
fiamminga e che sia vissuto in Ancona. Purtroppo non è possibile ricostruire i primi anni di
vita e quelli relativi al suo apprendistato professionale presso Liegi, né il luogo di nascita, né
sapere «quando il musicista sia sceso in Italia e per quali vie, e quale sia stata la prima tappa
della sua carriera italiana».5 Con molta probabilità la sua prima tappa italiana fu Venezia, dove
«può aver derivato il suo primo interesse per quel settore della musica polifonica profana
comprendente canzon villanesche, villanelle e napolitane» e dove «può essere nata la
collaborazione col Bonagiunta».6 Successivamente Ferretti si trasferì in Ancona; indi, a
partire dal 25 luglio 1580, prese servizio a Loreto come maestro di Cappella, quale
successore di Costanzo Porta. Tale incarico cessa nel mese di luglio del 1582 a causa di un
comportamento del Ferretti ritenuto insolente dalle autorità della Santa Casa.7 E così, il 2
agosto del 1582, Ferretti vende la casa di sua proprietà sita in Ancona e, molto
probabilmente, diviene maestro di cappella del Duomo di Recanati o di altra chiesa della
città.
Dal 1586 fino a tutto il 1588 egli ricopre l’incarico di maestro di Cappella del Duomo di Ge-
mona. Trascorse le festività natalizie del 1588 e dopo aver ricevuto la prima paga
dell’anno futuro ed aver lasciato debiti insoluti presso i fornitori di generi alimentari e di
vino, tanto che le autorità disposero il sequestro delle di lui cose rimaste nella casa dove
abitava, si trasferì a Cividale del Friuli, ove rimase fino al 1596, quando, portando con sé una
buona somma di denaro del Capitolo di Cividale, fuggì ritornando a Loreto dove in data 14
ottobre 1596 assunse di nuovo la direzione della Cappella musicale dove rimase fino al 1603
per poi riprendere servizio presso il Duomo di Ancona.
Non si conoscono né il luogo né la data di morte che si ipotizza possa essere
avvenuta verso il 1609.
8 Cfr. DONNA G. CARDAMONE (1975), The debut of the «canzone villanesca alla napolitana» in Studi Musicali 4, Firenze, pagg. 65-130.
9 Cfr. DONNA G. CARDAMONE (2003), Giulio Bonagiunta: a composer with a progressive attitude, in Giulio Bonagiunta da San
Ginesio, il suo tempo e la sua musica, Massa Fermana, Città Ideale Edizioni, pag. 98-103 in cui la studiosa scrive: «In conclusion,
it is logical to assume that Bonagiunta viewed the napolitana as a foreign product to be modified linguistically and musically for
consumption by northern audiences. In perusing his books of napolitane, one is often acutely conscious of the ways in which
he and his colleagues reshaped the genre even while working within it. Above all, unlike Gardano, Bonagiunta avoided publi-
shing songs whose texts were strewn with crude accusatory expressions in Neapolitan dialect, preferring the gentler Petrarchan
mode. Bonagiunta’s discriminating taste proved to be influential in ensuing decades as many composers chose to re-set poems that
he had published, paving the way for the transition to the canzonetta».
10 Si tratta del madrigale a sei voci Questa fera gentil contenuta in DI HETTOR VIDUE / ET D’ALESSANDRO STRIGGIO / E
D’ALTRI ECCELLENTISSIMI MUSICI / Madrigali a V. & VI Voci di novo posti in luce da Giulio Bonagionta da San Genesi.
11 CANZONE NAPOLITANE / A TRE VOCI / SECONDO LIBRO / Di Giulio Bonagionta da San Genesi & d’altri autori
(Venezia 1566).
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I due lavori di Giovan Ferretti, presentanti in questo numero de «Il Cantar Bene»,
sono tratti da «DI GIOVAN FERRETTI / IL QUARTO LIBRO / DELLE NAPOLITANE / A
CINQUE VOCI…IN VINEGIA, / APPRESSO GIROLAMO SCOTTO, / MLDXXIII 12». Nel-
la trascrizione ho preferito: lasciare i valori originali delle note così come sono nella fonte
ma aggiungendo le stanghette di battuta che, ribadisco, servono solo quale ausilio per una
migliore lettura verticale e che non hanno, né pretendono di avere il significato odierno; ag-
giungere sopra le note quelle alterazioni rese necessarie dalla prassi della cosiddetta musi-
ca ficta 13; sciogliere tutte le ripetizioni testuali indicate nelle fonti con «ji» racchiudendole tra
parentesi quadre; correggere gli eventuali refusi scrivendo sopra il pentagramma cosa fosse
presente nella fonte. Peraltro nelle napolitana «Iersera andai» ho inserito tra le misure 6 e 7
un segno di equivalenza. A tal riguardo occorre osservare che il color, ossia l’annerimento delle
figure notazionali, che avrebbero dovuto essere vuote (ad es. la semibreve nera anziché bian-
ca), creava generalmente un rapporto di sesquialtera (3/2) e cioè, nel caso in esame, tre mini-
me nere dovevano essere eseguite al posto di due bianche. La questione richiederebbe una
trattazione specifica 14 e, pertanto, consiglio di battere, come unità di pulsazione, la semibre-
ve anziché la minima. Infine, nel caso della napolitana «Iersera andai», i versi di natura
amorosa, indugiano, alludono e giocano linguisticamente in maniera sottilmente ambigua su
lemmi che, pur facendo riferimento a strumenti musicali, rimandano invece ad altri e più recon-
diti significati.
12 I cinque libri parti sono conservati e sono stati digitalizzati presso la Biblioteca di Stato di Monaco di Baviera.
13 Cfr. KAROL BERGER (1987), Musica Ficta, Cambridge University Press; NICHOLAS ROUTLEY (1985), A practical guide to
musica ficta, in Early Music, volume 13, Oxford University Press; MARGARET BENT (2002), Counterpoint, composition, and musica
ficta, London, Routledge.
14 Si leggano, ex plurimis, i seguenti testi: ANNA MARIA BUSSE BERGER (2002), Mensuration and proportion signs, Oxford, Clarendon
Press; RUTH I. DEFORD (1995), Tempo relationships between duple and triple time in the sixteenth century, in Early Music History 14,
Cambridge University Press; WILLI APEL (1984), La notazione della musica polifonica dal X al XVII secolo, a cura di P. Neonato,
Firenze, Sansoni Edizioni.
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Proposte d’ascolto
a cura della Redazione
J. S. Bach - Cantata "Herz und Mund und Tat und Leben" - BWV 147
www.youtube.com/watch?v=XLElL_JJxuA
www.youtube.com/watch?v=3oLukHRPb5g
www.stretta-music.com/en/biebl-ave-maria-angelus-domini-no-293624.html
www.youtube.com/watch?v=RBKwcjeftnA
www.sheetmusicplus.com/title/blackbird-sheet-
music/3086555
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Abbiamo atteso con trepidazione ed entusiasmo un’opportunità piuttosto rara dalle no-
stre parti, quella di ascoltare dal vivo i mitici King Singer’s, l’evento corale dell’anno. Gli
amici della Schola Cantorum Aristotele Pacini di Atri, per il Ventennale della Rassegna
Polifonica Internazionale, con grande passione e professionalità, sono riusciti ad ingaggia-
re i cantori britannici ed organizzare in maniera impeccabile il concerto del 22 dicembre
scorso. Arrivati nella Piazza di Atri ci rendiamo subito conto dell’importanza dell’evento,
ovunque coristi e maestri dall’intera regione abruzzese e persino da Roma, Fano, Vene-
zia, Macerata, Montalto Marche, Ascoli Piceno e Civitanova Marche. E’ una bella festa
della coralità, con vero piacere rincontriamo vecchi amici e scambiando qualche battuta
di curiosità, su come sarà l’esibizione, ci accomodiamo nei posti rigorosamente assegnati,
in una cornice mozzafiato come quella della Basilica Cattedrale di Atri, splendido esem-
pio artistico architettonico di Romanico Gotico Italiano dall’acustica eccellente. Manca
ancora qualche minuto, siamo impazienti, diamo un’occhiata al programma di sala, c’è
molto Palestrina, poi Orlando di Lasso, Poulenc, ma ecco…..ci siamo! Prende la parola
Carlo Orsini, voce storica della Sede Regionale RAI Abruzzo, poche ma incisive parole di
presentazione con la classe di chi in Teatro ha dimestichezza con le pause ed il giusto
tono. Ci predispone ad un attento ascolto. Entrano i King’s, sono proprio loro, quasi non
ci crediamo, cala qualche lacrima di commozione ed un lungo scrosciante applauso. Poi
silenzio assoluto fino alla fine del concerto. Le prime note, da brivido, sono intonate
senza l’ausilio del diapason, c’è molta semplicità e pulizia nel suono, palato molle alzato
naturalmente ed una puntina in maschera tanto basta! Intonazione perfetta, accordi ricchi
di armonici, dinamiche non esageratamente dilatate, come vuole una rispettosa prassi
esecutiva, rigorosa nello stile ed elastica nel fraseggio. Una macchina sonora perfetta che
ci impone l’abbassamento della percezione uditiva, immettendoci in sonorità tenui, ma
ben sostenute dalla pressione del fiato. Questo aspetto d’altri tempi ci fa molto riflette-
re, non siamo più abituati alla leggerezza del tessuto vocale, non siamo più abituati
all’ascolto del saper cantar piano, sempre più frastornati da una società chiassosa e per- Il Dr Luigi Colleluori
ché no, in certi casi anche da una coralità chiassosa. Il rintocco della campana del Duo- Presidente della
mo, alla fine del brano, è perfettamente integrato all’atmosfera creata dal canto. I suoni, il Schola Cantorum
contrappunto e le armonie scorrono, volutamente senza applausi fino alla fine della lunga “Aristotele Pacini”,
prima parte, quando iniziamo a respirare anche noi in platea, dopo aver partecipato fisi- organizzatore
camente ad una sospensione di fiato su ogni frase musicale. Trasmettere il respiro al dell’evento.
pubblico in sala, è il carisma e il potere di chi sa Cantar Bene. Poi nella seconda parte
più leggera del repertorio natalizio, scopriamo anche una spontaneità ed una simpatia
quasi a sdrammatizzare il clima del concerto, un po’ come fa frequentemente il grande
jazzista Bollani, ma sempre con rigore esecutivo come nel caso dello Stille Nacht dalle
sonorità tipicamente tedesche. Persino umili e disponibili, quando al termine duettano
con i cantori della Schola Cantorum A. Pacini nel doppio coro dell’Ave Maria di Franz
Biebl. Una lezione importante di
semplicità francescana, unanime-
mente condivisa, messa in atto
con un gioco di squadra perfetto,
per noi che abbiamo dimenticato
come si cantava in Italia nel 500’,
quando ancora esisteva la figura
del controtenore, prima
dell’invasione vocale del melo-
dramma.
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Scrittura Musicale
Finale 2010 english version - 4^ lezione di Marco Anconetani
Controlla che “Lock Layout with _ Measure(s) per System” sia selezionato così
come “All Measures.” Il numero 4 dovrebbe essere già selezionato. Se non lo fosse,
digita 4 dopo “Lock Layout with...” clicca OK.
Finale sistemerà la tua musica così da far apparire quattro battute per ogni riga, aggiungendo o
togliendo righe a seconda della necessità. Se dopo aver eseguito questo comando, cioè aver
messo quattro battute per ogni riga, ci dovessero rimanere una o due battute in avanzo possia-
mo inserirle nella riga precedente seguendo queste indicazioni.
Clicca in un punto qualsiasi della battuta per selezionarla. Premi il tasto freccia in
alto.
Finale sposterà alla battuta sul sistema precedente. In questo modo si possono sistemare anche,
premendo freccia su o freccia giù, i sistemi che sono troppo affollati o con troppe note in ma-
niera da rendere la lettura della musica più agevole.
Puoi anche selezionare una serie di battute e raggrupparle in una riga soltanto utilizzando il co-
mando “Lock Selected Measures Into One System” del box “Fit Measures”.
Bloccando un numero specifico di battute per sistema abbiamo creato dei gruppi di battute, (da
questo momento l'icona lucchetto, che non verrà stampata, apparirà vicino alla riga ). Atten-
zione che, una volta che le battute sono bloccate in questo modo, non sarà possibile riarrangiar-
le con altri comandi a meno che non venga rimosso il blocco.
Per rimuovere il blocco basta andare sul comando “Update Layout” del menu “Utilities” tenen-
do premuto il tasto “shift”, oppure selezionando il gruppo di battute da separare con il tool di
selezione e cliccare su “Unlock Systems” dal menu “Utilities”.
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Lo strumento di ridimensionamento
lo strumento di ridimensionamento permette di ridimensionare la musica.
Clicca il Resize Tool . La quantità di musica che deve essere ridimensionata dipende da
dove si clicca.
Se si clicca la testa della nota solo quest'ultima sarà ridimensionata.
Si possono inserire valori che vanno dal 10% al 999%.
La riduzione e l'ingrandimento non sono cumulativi quindi se si vuole ridurre la testa di una no-
ta del 50% e poi ancora del 50% bisogna digitare per la prima volta 50% e per la seconda volta
25% e non di nuovo 50%. Se si clicca su una stanghetta di una nota o di un gruppetto di note
l'ingrandimento rimpicciolimento influenzeranno l’intera nota e tutte le note legate fra loro.
Cliccando sulla sinistra della riga musicale più in alto il dialog box permette di ridimensionare
tutta la riga. Se presente più di una riga musicale, cliccando a sinistra tra due delle righe che
compongono il sistema il resize tool permette di ridimensionare tutta la musica della partitura.
Appariranno due opzioni supplementari “Hold Margins” e “Resize Vertical Space”. Selezionan-
do “ Hold Margins”, Finale manterrà i margini da destra a sinistra della riga musicale riducendo
soltanto la musica e aggiungendo quindi battute alla riga.
Finale vuole anche sapere se deve mantenere la quantità di spazio bianco fra i sistemi. Selezio-
nando “ Resize Vertical Space” finale avvicinerà i sistemi l'uno all'altro permettendo così di au-
mentare la quantità di musica presente in un singolo foglio.
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Ecco l'immagine dello sfacelo liturgico. Animare la messa significa delegare qualcuno che in chie-
sa suoni e canti, con testi quasi sempre casuali, "da animazione", che vuol dire anche "da intrat-
tenimento", mentre nella navata tutti tacciono e, per lo più, nemmeno pregano. E questo degra-
do lo si può notare, ufficializzato per l'Italia intera, ogni domenica nelle due messe televisive, alle
10 su Rete Quattro e alle 11 su Rai Uno: meste processioni con chierichetti o chiericoni impac-
ciati, spaesati nella recita, nonni-diaconi con stola a bandoliera, gruppi corali improvvisati, quasi
sempre formati da voci senili che divagano sussiegose tra le canzoni da campeggio o da devozio-
ni turistiche: le donne con l'immancabile sciarpetta colorata. Testi e musiche provenienti dai
repertori mistico-rock dei complessi giovanili, ma generalmente "confezionate alla bisogna", co-
me denunciava desolatamente l'illuminatissimo, ispiratissimo e inascoltato musicista toscano
monsignor Domenico Bartolucci, già direttore della Cappella Sistina, poi messo da parte dalle
misteriose trame vaticane e fatto cardinale per consolazione, investitura interpretata dagli esti-
matori e dagli allievi come ulteriore umiliazione. Il suo fecondo comporre percorreva l'infallibile
e insuperabile tematica gregoriana. E dopo di lui "il diluvio" con quella che è stata chiamata "la
carica post-conciliare dei trecentocinquantamila": tanti sono stati, e ancora si moltiplicano impu-
niti, i compositori improvvisati, i versificatori con le più grottesche metafore bibliche, i chitarri-
sti, gli zufolatori, i tamburisti da messa. Mentre gli organi a canne restano chiusi a chiave e nei
Seminari diocesani, come nei conventi, non si affrontano più nemmeno i primi elementi del sol-
feggio. "In chiesa imperversano musiche banalissime con testi risibili, infantili", ripete amaramen-
te Riccardo Muti. Ma i musicisti e i poeti sono ormai dei solitari che intonano lamentazioni por-
tate via dal vento della banalità. A Natale abbiamo goduto con: "Gesù, Gesù, Gesù, disceso fin
quaggiù, hai fatto tanta strada, riposati anche tu". E appare sempre più lontana, ormai impossibi-
le, l'esortazione del vescovo di Vicenza monsignor Ferdinando Rodolfi che ottant'anni fa, ispira-
to dalla competenza, dall'entusiasmo e dalla donazione di don Ernesto Dalla Libera, diceva
"Che il popolo canti!” Quale popolo, ora, con le chiese sempre più vuote? "I morti, doppiamente
morti al freddo di queste liturgie", cantava un altro inascoltato, Padre David Maria Turoldo.
"Risuscitò, ohò-ohò", ci è dato di sopportare anche da queste parti. Abbiamo visto il disagio del
Papa ad Assisi. Davanti aveva decine di migliaia di "curiosi muti da messa turistica" mentre i fra-
ticelli e i fratoni scottolavano beati, quasi svolanti,
senza mai un canto collettivo o una preghiera diffu-
sa. "Animava" la messa papale un gruppo invisibile,
con una voce femminile che sovrastava tutto e tut-
ti. Le musiche? Alla bisogna!!!!
Lino Liviabella
e la musica popolare marchigiana di Patrizio Paci
Domenica 23 febbraio 2014 il Prof. Paolo Peretti, docente di Storia della Musica al Conservatorio “G. B.
Pergolesi” di Fermo, ha tenuto presso il Teatro Comunale di Urbisaglia una conferenza dal titolo “Lino
Liviabella e la musica popolare marchigiana”. L’incontro, organizzato dall’Associazione Culturale Amici
della Musica, ha evidenziato la collaborazione del compositore maceratese con l’etnomusicologo Giovan-
ni Ginobili di Petriolo, da cui nacquero due composizioni strumentali in forma di suite “La mia terra” e
“Rapsodia Picena” che racchiudono diverse melodie popolari marchigiane. Liviabella scrive la prima com-
posizione quando, in piena guerra nel 1942, è direttore del Conservatorio “Bellini” di Palermo, lontano
da casa e con la nostalgia per la terra natìa. Prima del riconoscimento del pubblico, viene quello degli e-
sperti: il poema sinfonico ottiene infatti un premio, che Liviabella comunica a Ginobili nel 1943: “Credo
che i miei ti avranno riferito che a Napoli, ho avuto il primo premio nel concorso
“Scarlatti” con il poema La mia terra. Non dimentico che sei stato tu il primo a
darmi l’idea e il prezioso materiale dei canti popolari marchigiani”. Una quindicina
d’anni separano le due composizioni. Nel 1955 Ginobili pubblica la sua quarta
raccolta di canti popolari marchigiani e si affretta a spedirla al suo amico che
allora dirige il conservatorio di Pesaro. Lino lo ringrazia scrivendogli: “È una
raccolta, per me, di grande pregio e mi pare compendiare tutta la ricca messe di
folklore che il tuo amore e passione per il patrimonio delle nostre Marche hanno
saputo così ben scegliere per la suggestione e la commozione degli artisti che vi
sapranno attingere. La musica popolare è l’iridata sorgente di lievissima freschezza
che vince ogni polemica sull’arte per ricondurci nell’incanto inaspettato di stupite
purezze”. L’idea di un nuovo lavoro rapsodico basato sulle melodie della quar-
ta raccolta di Ginobili balena subito nella mente del compositore che adem-
pie alla promessa e scrive all’amico: “Sto lavorando sui tuoi canti piceni, riassor-
bendoli con veste armonica e pianistica in una suite, che penso spiritualmente più
interiore e vicina alla purissima sorgente”. Nello stesso mese gli annuncia: “Anche la collana dei canti piceni per
pianoforte interpretati ed armonizzati in tre organici tempi, è realizzata”. Per la precisione, il manoscritto, del
quale esiste copia eliografata presso la Biblioteca del Conservatorio di Pesaro, reca in calce: “Bologna 21
dicembre 1955”. Per Ginobili è un bel regalo di Natale1 , per la coralità popolare marchigiana una fonte di
riferimento, confermata dalla trascrizione per coro dedicata alla sua Lidia nel Natale dell’anno successivo.
Da questa trascrizione corale Liviabella prende il canto Natu natu Nazzarè e lo dona al Coro della SAT
di Trento. Per la prima volta un canto marchigiano viene restituito al popolo dal coro più famoso e fa il
giro del mondo per mezzo dell’incisione della casa discografica Odeon negli anni 50’ e successivamente
della RCA negli anni 60’.2 La collaborazione tra i due amici maceratesi termina con la prematura scom-
parsa del compositore nel 1964. I canti marchigiani restano così nei cassetti delle biblioteche marchigiane,
fino a quando decido personalmente di iniziare un lavoro di elaborazione che porta il mio Coro La Cor-
data ed altre qualificate formazioni del Nord Italia3 ad eseguirli in ambito colto presso Teatri, Chiese ed
Abbazie. Pertanto sono maturati i tempi per realizzare una raccolta di melodie marchigiane elaborate dai
migliori compositori della coralità popolare italiana, nell’ambito della collana “Voci e Tradizione” a cura
della Feniarco.
1 - “L'iridata sorgente” di Paolo Peretti, ovvero la Musica popolare marchigiana nell’opera di Lino Liviabella - Macerata 1997.
2 - “Voci e Suoni d’Altri Tempi” di Patrizio Paci - Libro di prossima pubblicazione
3 - “Ninna oh” trascrizione di Giovanni Ginobili - elaborazione di Patrizio Paci - esecuzione Vox Cordis Quartet Belluno
www.youtube.com/watch?v=vNvOFp9Lw40
http://patriziopaci.altervista.org/Armonizzazioni/Ninna_oh_paci_TTBB.pdf
http://patriziopaci.altervista.org/Armonizzazioni/Ninna_oh_paci_SCTB.pdf
Per maggiori informazioni sul compositore Lino Liviabella consultare il sito: www.linoliviabella.com
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Notiziario
45° Compleanno
del Coro Polifonico Malatestiano
di Alessandra Filippetti
Bela Bartok
Pagina 24 Il Cantar Bene
Cori Partecipanti:
Chamber Choir Salutaris Chamber Choir Ozarenie
M° Olga Yanum M° Olga Burova
MINSK (Bielorussia) MOSCA (Russia)
Coro Croatian mixed choir “Ivan pl. Zajc Coro Kyiv Orthodox Theological Academy
M° Zlatan Sindicic M° Nadiia Lavorska
ZAGABRIA (Croazia) KIEV (Ucraina)
Padre Giuliano Viabile
Direttore Artistico della Rassegna
Corale Renato Portelli
M° Pettarin Fabio
MARIANO DEL FRIULI (Italia)
29^
Anniversari e ricorrenze
a cura della Redazione
Decennale di Fondazione
Corale Polifonica "Tebaldini" di S. Benedetto del Tronto
Schola Cantorum "S. Cecilia" di S. Elpidio a Mare
Coro Giovanile "Filelfo" di Tolentino
Coro Polifonico "Icense" di Mercatello sul Metauro
Corale “S. Maria in Viminatu” di Patrignone
Il Coro “Filelfo” di Tolentino
Ventennale di Fondazione
Coro “Crypta Canonicorum” di Grottazzolina
25° di Fondazione
Il Coro “Durantino” di Urbania
Corale "Brunella Maggiori" di Jesi
Coro Polifonico Durantino "A. Mangani" di Urbania
Trentennale di Fondazione
Corale Polifonica "A. Antonelli" di Matelica
40° di Fondazione
Gruppo Corale "Montefiore" di Montefiore dell'Aso
Ai cori festeggiati vanno i migliori auguri della Redazione e di tutta la Coralità Marchigiana.
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I 20 anni
della Crypta Canonicorum di Annalia Valentini
E' terminato il 2013 e con gli auguri sono stati fatti anche i bilanci: per la
Corale "100 Torri" di Ascoli Piceno è stato un anno strepitoso, iniziato
con una tournée a Massy in Gennaio, un grande concerto Verdiano a Feb-
braio con solisti coreani, un'altra fantastica ed emozionante tournée con
concerti nella Sagrada Familia di Barcellona e nella Basilica del Pilar di Sa-
ragozza, un meraviglioso intervento con l'orchestra giovanile di Basilea
all’Ascoli Piceno Festival con Beethoven e Brahms e per finire un suggesti-
vo Magnificat di Vivaldi nel Tempio Monumentale di San Francesco il 26
Dicembre scorso. L'atteso concerto di Natale della Corale Cento Torri
ha richiamato tantissimo pubblico, gente emozionata e nello stesso tempo
entusiasta. Il coro si è ripresentato alla cittadinanza in forma smagliante,
un nuovo look ed un organico vocale di prim’ordine, integrato da nuove
giovani leve motivate e piene di entusiasmo che si sono unite agli altri co-
risti, per continuare il prestigioso cammino dello storico gruppo. La
"Cento Torri" vanta ben 41 anni di attività, ma una cosa è certa: non li
dimostra proprio! Ha saputo riproporsi al pubblico in grande stile, attra-
verso un'esecuzione impeccabile del Magnificat in sol minore di A. Vivaldi,
il canto di lode di Maria. Diretti dal M° Maria Regina Azzara, i coristi han-
no lavorato con impegno, serietà e passione. Il programma, ha offerto al
pubblico anche l'ascolto dei classici natalizi, tra cui Adeste Fideles nell'ar-
monizzazione a 5 voci del M° Bartolucci, una dolce "Ninna Nanna" del
compianto M° Ber-
nardo Azzara, sem-
pre affettuosamen-
te ricordato dai Il M° Maria Regina Azzara
suoi coristi ed il
celeberrimo Canti-
que de Noel per
tenore e coro. La
Corale ha saputo
trasmettere ancora
una volta quelle
forti emozioni che
riescono a scuote-
re l’animo, in un
abbraccio coinvolgente di suoni, voci ed armonie, ma il cammino è ancora
lungo. Tra gli appuntamenti recenti il Gran Galà Lirico al Circolo Cittadi-
no con i solisti coreani e tra i numerosi appuntamenti futuri, il "Cento
Torri Choral Festival 2014" seconda edizione, previsto nel mese di Giu-
gno, un incontro internazionale di cori che si esibiranno nella magnifica
cornice della città di Ascoli Piceno.
Pagina 30 Il Cantar Bene
Geometrie Barocche
nella Musica Sacra Vocale
Concerto per soli, Coro e Orchestra
VOX POETICA ENSEMBLE - Fermo
Direttore M° Mario Ciferri
CRUCIFIXUS a 8
MISERERE MEI a 4
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750)
Concerti e Rassegne
a cura della Redazione
Sabato 24 maggio 2014 - ore 21.15 Sabato 24 maggio 2014 - ore 17.30
Chiesa S. Marone - Civitanova Marche “Premio Cagnucci” Corale Cento Torri
“RASSEGNA CORALE”
Domenica 27 aprile - ore 17.00
Corale "Piero Giorgi" - Montecassiano Chiesa S. Marco Ponzano di Fermo
M° Augusto Cingolani Corale " Shalom"
Porto San Giorgio
M° Italo D'Annessa
Corale "Cappella Musicale del Duomo” - Camerino
Corale "San Pietro"
M° Silvio Catalini Pedaso
M° Giulio Fratini
Pagina 32 Il Cantar Bene
Antonio Giannetti
ci ha lasciato a cura della Redazione
Concorsi e Festivals
LAZIO
Roma 4 - 5 - 6 Aprile 2014
4ª Edizione del Concorso Nazionale di Musica
“San Vigilio in Canto”
Sala Teatro San Vigilio, Via Paolo di Dono 218
TRENTINO
Riva del Garda 13 - 16 Aprile 2014
Concorso Corale Internazionale
EMILIA ROMAGNA
Cattolica 1 - 5 maggio 2014
Rimini International Choral Competition
Queen of the Adriatic Sea
Associazione Musicale Musica Ficta
Viale Pascoli 23 Rimini, Rn 47900
LOMBARDIA
Quartiano (Lodi) 17 - 18 maggio 2014
Concorso Nazionale Corale “Franchino Gaffurio”
Iscrizioni entro il 28 febbraio 2014
Info: fax: 0298239984; e-mail:proquartiano@hotmail.it;
MARCHE
Fermo 19 ottobre 2014 Auditorium S. Martino
Concorso Corale Nazionale “CITTÀ di FERMO”
Iscrizioni entro 30 giugno 2014
Info: www.musicapoetica.it
Numero 4 Pagina 35
Marco Berrini
Mario Ciferri
Lorenzo Donati
Marco Scavazza
Paola Stivaletta (Commissario di nomina Fe.N.I.A.R.Co.)
Pagina 36 Il Cantar Bene
L'associazione, costituita nel 1979 ad Ancona dal direttore Cesare Greco, si intitola ad un com-
positore marchigiano del XVI secolo le cui opere sono state riscoperte ed eseguite grazie al la-
voro di ricerca e trascrizione patrocinato dalla stessa Associazione. Ha recentemente festeggiato
il trentesimo anno dalla fondazione riassumendo in un elegante volume il bilancio dell'attività: per
quel che valgono i numeri, oltre quattrocento concerti, oltre seicento composizioni presentate,
circa duecentocinquanta soci tra le file delle varie formazioni, cameristiche o di grandi dimensio-
ni. Formazione duttile ed atipica, l’Associazione ha proposto negli anni un repertorio particolar-
mente vasto di musiche sacre e profane di ogni epoca, sia polifoniche che corali-strumentali. Ad
Ancona ha inaugurato la tradizione del Concerto del Venerdi Santo, presso la Cattedrale di S.
Ciriaco, presentando importanti lavori sinfonico-corali. Molto nutrito anche il repertorio in
campo profano, dalle musiche rinascimentali sino a quelle contemporanee. Regolarmente invita-
to per prime esecuzioni assolute (o moderne). Tra le varie attività organizzate dall'Associazione
va segnalata la Borsa di Studio "Franco Barocci" per giovani organisti, nove edizioni, la stagione
de “I concerti di Pietralacroce”, giunta alla nona edizione. Nel 2009 ha festeggiato il trentennale
della fondazione e l’Associazione ha organizzato per la suddetta stagione una serie di concerti
tenuti da Cori della Regione Marche ed anche provenienti da altre località, come il Coro
“Angeli” di Cluj-Napoca (Romania). Dalla sua fondazione al 2007 è stato diretto dal M° Cesare
Greco, dal 2008 al 2012 dal M° Giorgia Cingolani, mentre dal 2012 dal M° Michele Bocchini.
www. nuke.coroferretti.org
Numero 4 Pagina 37
Concerto in Abbazia
Coro La Cordata Montalto Marche
M° Patrizio Paci
Concerto
Coro della SAT Trento Piuro (So) Chiesa Parrocchiale
Direttore M° Mauro Pedrotti Sabato 8 marzo - ore 21.00
Concerto
I Crodaioli
Direttore M° Bepi De Marzi
Sabato 10 Maggio ore 21.00
Chiesa Magistrale della Steccata
PARMA
periodico di
informazione
corale
a cura dell'Usci
Friuli Venezia Giulia
X MOSTRA FIERA
della CORALITA’
Palazzo della Gran Guardia
Verona 3 /4 maggio 2014
Pagina 40 Il Cantar Bene
Info: mrstudio@mrstudio.it
segreteria telefonica / fax : 0734 933039
Seminario di formazione
per Direttori e Coristi
Repertorio e vocalità
musica corale contemporanea
Info: www.corimarche.it
sabato 31 maggio:
domenica 1 giugno:
ore 11.00 Canti in libertà
ore 12.00 Canto collettivo presso viale Stazione
ore 13.00 Pranzo collettivo
ore 17.00 Concerto in Teatro (4 cori)
ARCOM Il Cantar Bene
Associazione
L’ A.R.Co.M. nasce con lo scopo di far crescere vocalmente e musicalmente i
Regionale
cori marchigiani, fornendo loro anche utili informazioni sull’organizzazione e
Cori
sulla corretta amministrazione della vita corale, attraverso corsi di formazione,
Marchigiani
convegni, concerti e laboratori corali. L’ Associazione conta ben 92 cori iscritti,
Presidenza: provenienti dalle 5 provincie marchigiane
via Vasco de Gama 134
62012 Civitanova Marche
Il Cantar Bene nasce per coadiuvare il lavoro dell’Associazione, come stru-
Segreteria: mento di crescita e di informazione a cadenza trimestrale.
Via Galileo Galilei 5
63025 Montegiorgio
Vice Presidenti:
Claudio Laconi:
c.laconi@tin.it
Aldo Coccetti
gianni.bertoni49@libero.it