Sei sulla pagina 1di 20

��������������������������������������

����������
������������������

������������
�� ���������

�� �������
�� �����������������������
�����������������������
������������������
����������������������������������������������
������������������

����������������������

��������������������������������������
������������������������������������������������������
����������������������������������������������������������������������������
����������������������������������������������������

Rivista quadrimestrale della FENIARCO Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali
resistere esistere risorgere foto di Sebastiano Santucci

Questo numero era già pronto per la stampa quando alle 3,32 del 6 aprile u.s. un sisma di inaudita
violenza ha sconvolto la città dell’Aquila, il suo immediato comprensorio ed anche altre zone
dell’Abruzzo portando morte e rovina. Grandi sono stati il dolore e lo sgomento, ma altrettanto
grande è la volontà di resistere e risorgere.
Anche i cori abruzzesi devono impegnarsi in questo sforzo enorme. Soprattutto i Gruppi Corali
operanti nel comprensorio aquilano, in modo unitario ( si sottolinea unitario) e alla pari, debbono
e possono – per il loro autentico legame al territorio – dare un forte contributo perché le comunità
colpite dal sisma non si disperdano, perché, attraverso i cori, si possa tenere alto il senso della
socialità e dei valori comunitari ed anche, e soprattutto, la voglia di ricostruire.
Agli altri cori dell’Abruzzo ( e alla stessa Feniarco) si chiede un apporto ed un supporto concreti
perché la coralità abruzzese, anche in questo delicato momento, possa adempiere efficacemente alle
sue finalità di promozione e di coordinamento.
Il Direttore
1
CORALITÀ ABRUZZESE
PERIODICO DELL’A.R.C.A. - ASSOCIAZIONE REGIONALE CORI D’ABRUZZO
n. 0 - luglio 2009
Aut. Trib. di Sulmona n. 99 del 30-3-1990

Responsabile: Gianni Vecchiati


Direttore: Mario Santucci

Fotocomposizione, impaginazione e stampa


Industria Grafica DE.MA. Pescara - Tel. 085 4312220

SOMMARIO
ARCA, DIRETTIVO

Gianni Vecchiati, Presidente, Corale S. Andrea, Pescara


Note del Direttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1 329/9655605 gianni.vecchiati@alice.it
Vincenzo Vivio, Vicepresidente, Coro della Portella, L’Aquila
Saluto del Presidente 0862/22901 - 338/6363979 - vincenzovivio@hotmail.com
Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 Fanny Valiante, Corale Giuseppe Verdi, Teramo, 392/5311420
- 0861/241898 info@coroverditeramo.it
Il canto gregoriano, di T. Molisani . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 Tiziana Buttari, Corale La Fenice di Avezzano (AQ) 0863/20088
- 0863/412712 - 349/1793663 lafenice@musicomania-az.it
Anna Galterio, Coro polifonico di Sulmona (AQ) 0864/41154
Ricordo di Tito, di N. Albarosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6
- 338/9449896 annagalterio@tele2.it
Sebastiano Santucci – delegato provincia dell’Aquila
Hanno scritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7 Corale Gran Sasso, L’Aquila
347/0055803 sebysa@tin.it
Donne In...Canto ad Arezzo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8 Franco Carlucci - delegato provincia di Chieti –
Gruppo Folk città del Vasto “I Cantori del Golfo”
Intervista a Marco Della Sciucca . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 338/3759790 - franco.carlucci@tin.it
Paolo Mutoschi – delegato provincia di Teramo
Voci dai cori Coro Pacini di Atri
085/87633 – 328/3643934 pmutoschi@inwind.it
Coro S. Gabriele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11
Patrizia Starinieri - delegato provincia di Pescara –
Capistrellana, Canti d’Abruzzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11
Corale Harmonia Mundi - Pescara
Il Coro delle 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12 085/293398 - 085/61446 - 333/6295367
Il Coro Verdi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12 patriziastarinieri@libero.it
Meeting della Coralità, Roma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13
Vita dei nostri cori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13
ARCA, COMMISSIONE ARTISTICA
Il triennio 2008/2010
visto dalla Commissione Artistica . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14 Luigi Di Tullio, Coro polifonico Histonium “B.Lupacchino dal
Vasto” di Vasto (CH) 0873/59797 - 329/9449034
Dal canto tradizionale alla luigi.ditullio@cph-lupacchino.it
polifonia contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15 Carmine Leonzi, Corale Giuseppe Verdi - Teramo
338/6639066 - 085/8944859 caleonzi@inwind.it
Mario Santucci, Gruppo corale di Tornimparte (AQ)
Cori associati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16
0862/72222 - 405915 - 338/5633254 - santuccimario@alice.it
Ettore Sisino, Coro Sine Nomine, Nepezzano (Teramo)
0861/558683-380/7255191 ettore.sisino@gmail.com
Nicola Russo, Coro Polifonico di Pescara 085/4514575
In Copertina: Ricordo di Tito Molisani 338/3573222 - uff. 085/3724217 nic.russo@alice.it

PER CHI VORRA’ COLLABORARE ALLA RIVISTA


I Cori e gli autori che vorranno collaborare sono invitati ad inviare i loro contributi, di norma via mail
formato word, jpeg o pdf per le foto, ai seguenti indirizzi mail:
2
Mario Santucci: santuccimario@alice.it - Gianni Vecchiati: gianni.vecchiati@alice.it
SALUTO DEL PRESIDENTE
Da pochi mesi alla guida della nostra associazione regionale, come già noto ai più, vorrei rinnovare il mio sincero
ringraziamento a coloro che mi hanno preceduto nell’incarico. Con il loro impegno e tanta dedizione hanno fatto si che l’ARCA
arrivasse quasi senza accorgersi ai ventisei anni di vita in splendida salute e con sempre rinnovata voglia di fare.
Oltre cinque lustri ... nel 1983, più precisamente il 29 luglio, veniva costituita 1”’Associazione Cori dell’Abruzzo” con atto
del notaio Gino Salciarini in Francavilla al Mare.
Promotori dell’iniziativa:
Enrico Summonte direttore del Coro delle Nove;
Nicola Bizzarri direttore dei Cantori d’Abruzzo;
Don Donato Martorella direttore della Schola Cantorum S. Zimarino;
Ennio Vetuschi direttore del Coro G. Verdi;
Ettore Sisino direttore del Coro G. Braga;
P. Fiore Paglione direttore del Coro S. Andrea.
Animati da reciproca stima, disinteressato e profondo amore verso la musica corale, intendevano realizzare la loro visione di
emancipazione e crescita delle varie realtà presenti nella regione, fossero esse polifoniche o folcloristiche, attraverso sempre nuovi
stimoli e continua condivisione di esperienze e conoscenze in un reale spirito di servizio. Era l’invito ad uscire dai nostri famosi
“orticelli”, spesso ancora oggi non raccolto.
Ragionare in un’ottica di gruppo, “fare rete”, è questo che i tempi ci impongono ed è quanto ventisei anni or sono qualcuno
aveva previsto ed anticipato.
Anche se mancati i festeggiamenti per l’importante ricorrenza è doveroso ricordarne gli autori e ringraziarli facendo si che
ancora oggi “il seme rechi frutto”.
Nella certezza che la visione dei pochi di ieri sia lo spirito condiviso che muove oggi tutti noi, auguro un proficuo lavoro a
tutte le associazioni iscritte, rivolgendo nel contempo un accalorato invito ad iscriversi a quelle che ancora non lo avessero fatto.
GIANNI VECCHIATI

P.S. - Dopo una lunga pausa dovuta alle note difficoltà di bilancio, ci auguriamo di poter riprendere con continuità la pubblicazione del nostro
Coralità Abruzzese, rinnovato nella veste grafica e, soprattutto, nei contenuti.

UNA RIVISTA PER I CORI


E PER LA COMUNITÀ ABRUZZESE
Ritorna in mezzo a noi, come autentica voce dello stare insieme, la Rivista “Coralità Abruzzese”. Sorta durante la presidenza Colangelo
e diretta fin dall’origine dal sottoscritto, essa ha rappresentato, per molti versi, uno strumento qualificato con il quale e dal quale è stato possibile
esprimere e raccontare la vita dell’Associazione, l’attività dei Cori, le proposte di ricerche e di progetti, i riferimenti bibliografici e discografici, i
confronti con le altre realtà regionali. Una esperienza estremamente significativa tanto che a rileggere i 18 numeri attraverso i quali, finora, si è
sviluppata la Rivista, si può constatare senza trionfalismo, ma con sobria soddisfazione, l’impegno, l’entusiasmo ed anche i validi contenuti che,
via via, sono stati espressi nelle sue pagine.
Non per nulla molti di questi contenuti (ricerche, recensioni ecc.) sono stati scelti e trovano posto nel fondamentale volume della Bibliografia
della Cultura Tradizionale del Popolo Abruzzese (1486-2003) curata dal Prof. Giuseppe Profeta ed edito dalla Deputazione di Storia Patria
dell’Abruzzo.
Oggi, con il numero “O” della nuova serie e con rinnovato entusiasmo, riprendiamo un cammino che mai si è interrotto (anzi la sospensione
della Rivista per motivi organizzativi e finanziari ha evidenziato una intensa esigenza di averla e di disporne in quanto ritenuta da tutti indi-
spensabile).
Ci attendiamo dai Cori una collaborazione sostanziale con l’invio di note, di analisi ed anche di critiche costruttive attraverso le quali sia
possibile non solo raccontare le esperienze più qualificate di ciascuno, ma anche delineare proposte, progetti e confronti. Una Rivista vive e cresce
se tutti collaborano.
Infine qualche considerazione di sintesi e di prospettiva. Certamente la nostra Rivista è, per sua natura, l’organo specifico della Coralità
Abruzzese, ma è fuor di dubbio che essa dovrà essere aperta anche ad altre istanze (Istituzionali, Musicali, Religiose, Scientifiche) e in ultima
analisi aperta alla Comunità Abruzzese dalla quale i Cori nascono e per la quale essi lavorano (spesso tra grandi difficoltà e indifferenze) nella
consapevolezza di adempiere non solo a funzioni musicali, ma anche ad essenziali funzioni sociali e culturali sia nell’ambito dei centri urbani,
sia negli altri centri anche i più marginali.
Per questo ripetiamo col poeta “Poiché raramente la musica allieta soltanto, ma rievoca ogni cosa perduta e agogna ogni orizzonte futuro, a
me non dà quiete il dolce sonante flauto dalle moltissime voci quando comincia soavissimi canti” (da Stesicore-lirico greco).
MARIO SANTUCCI

3
Il Canto Gregoriano

Il canto gregoriano
costituisce quell’arte liturgico-
musicale elaborata nel medioevo
attraverso la combinazione
del canto romano (un tempo
detto antico-romano) e il canto
gallicano. La fusione dei due
repertori in uno, cominciata ad
avvenire nel sec. VIII, fu opera
di esperti sicuramente grandi,
come grande era in quell’epoca

foto di Paolo Iammarrone - Pescara


il senso della cultura, quando si
pensi a quel “prodotto” storico-
politico che sarà la figura di

Carlo Magno. I documenti che ci tramandano tale


forma d’arte sono via via sempre più numerosi,
Quando Tito Mo- fino a diffondersi in tutta Europa; ma, quando essa
lisani ha scritto e con- venne elaborata, la tradizione era mnemonica e non
segnato per la nostra affidata alle carte. Esistevano per questo scuole in
Rivista il saggio sotto cui i giovani apprendevano il repertorio lungo un
riportato, nessuno po- tirocinio pluriennale. Luoghi dove il canto gregoriano
teva immaginare che veniva appreso erano le cattedrali e i monasteri.
un male inesorabile È stato certamente per un’esigenza di ritenzione sicura,
(fino ad allora nascosto) lo avrebbe stroncato in po- che il canto, come del resto avveniva già per le opere
chi mesi. teologiche, filosofiche e di cultura in genere, cominciò
Oggi, attoniti, ne piangiamo la dipartita nella ad essere affidato alla pergamena. Vennero così stilati
consapevolezza che il mondo musicale, non solo i primi manoscritti, fra i quali il celebre sangallese 359
abruzzese, perde un artista di assoluto valore. (Cantatorium), consultando i quali, il magister chori
Di lui vogliamo, in questo momento, ricordare aveva modo di avere sempre presente il repertorio.
la franchezza e la passione con la quale ha La natura dei primi documenti, però, costituisce
sempre partecipato alla vita dell’Associazione, ma evidentemente una transizione fra la tradizione orale o
anche, e soprattutto, la sua straordinaria cultura mnemonica e la tradizione su rigo. Infatti i segni musicali
musicale che ne ha fatto un protagonista nel specifici, detti neumi, venivano tracciati appunto
campo dell’insegnamento, nel campo concertistico senza rigo, essendo però ugualmente preziosi perché
e direttoriale, nel campo della promozione orientavano sul movimento musicale, che rappresenta,
dell’irripetibile canto gregoriano. Sarà cura di come i musicisti ben sanno, l’aspetto più importante
questa Associazione, appena possibile, ricordarne della musica universale. Sarà più tardi, a seguito cioè
la memoria e l’opera in modo adeguato. Per ora, dell’invenzione del rigo, che le scritture diverranno
con affettuosa nostalgia, facciamo in modo di perfettamente diastematiche, collocate cioè nei giusti
intervalli, dimodoché il repertorio non andrà perduto.
pensarlo ancora in mezzo a noi. (m.s.)
Il canto gregoriano, come viene eseguito oggi, è frutto

4
della grande riforma iniziata a metà sec. XIX grazie giorno i monaci di quel monastero! Ciononostante,
all’opera dei monaci benedettini di Solesmes in Francia. paradossalmente, meriti procedenti da personalità
Così come avvengono le grandi opere di restauro in appunto di quel monastero, vengono al di fuori non
tutti i campi dell’arte, gli studiosi solesmensi si diedero dico spregiati, ma certamente non recepiti in tutto il
al restauro delle melodie gregoriane, e specificamente loro valore: per esempio, la componente semiologica
mediante un grande lavoro di ricognizione delle fonti del canto, dovuta al genio di don Eugène Cardine, e che
medievali, andate a scovare in Europa biblioteca dopo costituisce il fondamento dell'operare dell'Associazione
biblioteca. Grazie a tale fatica altamente scientifica e Internazionale Studi di Canto Gregoriano. Senza di essa
altamente culturale riuscì ad essi cavare da quelle fonti oggi un coro manca della stella polare, e non sapremmo
il meglio possibile delle linee melodiche originarie. veramente quali sarebbero i criteri su cui un interprete
La riforma di Solesmes, quindi, rappresenta una preparato potrebbe impostare le sue esecuzioni.
grande operazione storica. D’altra parte però è
giusto aggiungere che essa non ha costituito un punto TITO MOLISANI
conclusivo e di chiusura, sibbene di partenza e di
apertura, come è nel vero spirito della scienza e anche
dell’arte. Questo significa che ancora oggi, certamente
su quella grande piattaforma alla cui elaborazione
non si sarà mai riconoscenti abbastanza,
studiosi solesmensi e non, continuano nelle
loro indagini per approfondire la natura e
l’essenza del repertorio.
Tutti sono d'accordo nel considerare
il canto gregoriano un grande patrimonio
della musica occidentale. In effetti, però,
pur in tale accordo, non tutti gli sbocchi
si equivalgono; e qui bisogna far ricorso
alle vicende. Rimanendo all'Europa,
bisogna partire da almeno due realtà
antiche: la prima è l'abitudine stilistica
con cui molti hanno ereditato il canto,
un modo cioè generalmente appesantito,
salvo i luoghi in cui veniva coltivato con
la necessaria freschezza. La seconda,
l'enorme e meritorio influsso, in tutto il
mondo, del canto "solesmense". Il primo
aspetto della questione giunge, si può dire,
fino al Concilio Ecumenico Vaticano II;
dopo il quale, nonostante l'esaltazione
del gregoriano quale canto proprio della
Chiesa, in effetti, si è assistito se non alla sua
sparizione, certo ad un ridimensionamento
che si direbbe pauroso e immeritato. A
tal proposito esistono oggi persone di
buona volontà che operano un tentativo
abbastanza diffuso di rivalorizzazione, ma
si tratta direi di un tentativo nostalgico,
foto di Paolo Iammarrone - Pescara

legato alla dolcezza espressiva del canto e a


ricordi pur belli di funzioni pur suggestive.
Di ben altra portata è la "questione
solesmense". Qui si è di fronte ad un'opera
veramente storica che continua in modo
benefico in tutta la Chiesa occidentale;
e magari si cantasse come cantano ogni

5
6
7
Riceviamo da Francesca Martini e volentieri pubblichiamo:

Venerdì 24 luglio, l’Associazione Corale Donne


in...Canto parteciperà alla Notte Rosa ad Arezzo,
evento di importanza nazionale, ovviamente tutto al
femminile, organizzato dal Comune e dalla Provin-
cia di Arezzo.
Invitato dall’Assessorato provinciale per le pari op-
portunità, che ha fortemente voluto la sua partecipa-
zione anche come significativa rappresentanza delle
donne d’Abruzzo colpito dall’evento del terremoto
aquilano, il gruppo corale eseguirà, tra gli altri, alcu-
ni canti regionali che sicuramente rappresenteranno
degnamente l’Abruzzo. In particolare le Donne in...
Canto si esibiranno in Piazza Grande nel centro sto-
rico di Arezzo nel concerto diviso in due parti della
durata complessiva di un’ora e trenta circa.
La Notte Rosa inizierà alle 18:00 del 24 luglio e si
protrarrà fino al mattino del 25 luglio.

8
Intervista a Marco Della Sciucca
di Gianni Vecchiati

Caro Marco, stai per andare in stampa dedicata a Palestrina. Spero, insomma, di aver detto
con la Tua ultima fatica. Giovanni Pierluigi da qualcosa di nuovo proprio in questo senso; e spero non
Palestrina, puoi darci qualche anticipazione? solo di nuovo, ma anche di interessante. Purtroppo, la
Si tratta di un libro che mi è stato richiesto un paio musicologia, soprattutto quella italiana, ha da un po’ di
d’anni fa dall’editore L’Epos di Palermo, per la collana tempo quasi “congelato” il ruolo del giudizio critico dai
“Constellatio musica”, dove sono già comparsi diversi propri orizzonti (in favore piuttosto di una metodologia
titoli dedicati a compositori tra Medioevo e Barocco. Il per così dire positivista), mentre personalmente
mio territorio privilegiato di ricerca, oltre alla musica ritengo che la funzione critica sia ancora un aspetto
contemporanea, è proprio il Rinascimento italiano e fondamentale del discorso sulla musica. Nel lavorare al
direi che la richiesta è stata quasi l’esaudimento di un mio libro, naturalmente, non ho affatto rinunciato agli aspetti
sogno. Penetrare nella vita e, soprattutto, nell’opera di “positivisti” dello studio storico, anche se la ricerca non
colui che viene universalmente riconosciuto come il più è avvenuta prioritariamente sulle fonti di prima mano
grande compositore del Rinascimento internazionale è (semplicemente perché già per la quasi totalità note e
stata per me un’esperienza unica, di grande studio e di studiate). È infatti un libro denso di rimandi alle fonti
grande entusiasmo. Spero che anche per il lettore questo e bibliografici, con un ricco apparato bibliografico, un
libro possa rappresentare un’esperienza di qualche catalogo completo delle opere, discografia, indici ecc.
valore. Nello scrivere, ho pensato molto al punto di Una curiosità: nella Tua relazione
vista del lettore, sia esso specialista o semplicemente sulla musica liturgica tenuta nell’Incontro
appassionato, mi sono immedesimato molto in lui per organizzato dal Coro del Beato Nunzio di
cercare di comunicargli il più possibile il mio stesso
entusiasmo, ciò che io intendo per esperienza d’ascolto
della musica palestriniana.
Quali aspetti dell’opera e della persona
sono privilegiati nel tuo libro?
Sulla vita e sull’opera di Palestrina esistono già
tanti saggi e tanti libri, spesso autorevolissimi, poiché,
data l’importanza dell’autore, è naturale che le migliori
penne della musicologia internazionale si siano dedicate
a lui. Potrebbe sembrare allora superfluo scrivere
ancora un libro su Palestrina. In realtà, sono convinto
che la storia necessiti continuamente di essere riscritta,
non solo perché vengono continuamente alla luce
nuove testimonianze, ma perché col passare del tempo
cambiano i punti di vista, le estetiche interpretative, ed
è giusto che un grande autore venga continuamente
riletto e reinterpretato, per renderlo sempre attuale e
vivo presso gli studiosi e presso il pubblico. Nel mio libro
non ho diviso la vita e l’opera del musicista in due parti
distinte, ma ho preferito riunire in una lettura unica
le due cose (contravvenendo alle norme stesse della
collana editoriale): ritengo che non si possa capire fino
in fondo la musica palestriniana se non la si inquadra
nelle vicissitudini storiche e biografiche, così come
molti aspetti della biografia non possono prescindere
dall’opera e dall’estetica dell’autore. L’amore per la
musica palestriniana non mi ha fatto certo sorvolare
su alcuni aspetti ambigui della personalità, su alcune
vicende di potere ecclesiastico corrotto che non
sono state secondarie nella creazione della fortuna
dell’artista. Ma credo che la novità del libro vada
ricercata soprattutto nella lettura analitica ed estetica,
critica, dell’opera, aspetti che molto spesso non hanno
avuto un ruolo di grande centralità nella letteratura

9
Pescara del M° Gianni Golini, accennavi le tante facilitazioni offertemi per la consultazione di
all’ammirazione, o possiamo chiamarlo materiale palestriniano.
amore?, del Vate per la musica di Palestrina. Grazie Marco e ancora auguri per il
Qual’ è stato, se c’è stato, il rapporto tra meritato successo che sicuramente avrà anche
l’Abruzzo e il Palestrina nel passato, secondo questo Tuo lavoro.
Te?
“Tutta l’angoscia di Amfortas è in un mottetto che io conosco Marco Della Sciucca
«Peccantem me quotidie»; ma con che impeto lirico, con che Compositore e musicologo nato ad Atri (TE).
semplicità possente! Tutte le forze della tragedia vi sono quasi direi Laureato con lode in Discipline della Musica pres-
sublimate come gli istinti d’una moltitudine in un cuore eroico. La
so l’Università di Bologna, diplomato in Pianoforte,
parola del Palestrina, assai più antica, mi sembra anche più pura
in Composizione, in Musica Corale e Direzione di
e più virile.” (Tratto da “Il Fuoco” di Gabriele D’Annunzio)
D’Annunzio, durante tutta la sua vita, ha avuto Coro, e in Didattica della Musica. Insegna Compo-
costantemente un occhio di riguardo per la musica sizione presso il Conservatorio “Nino Rota” di Mo-
di tutti i tempi, dal Medioevo ai suoi contemporanei. nopoli. Ha avuto con-
Tuttavia, Palestrina rappresenta per lui un faro, un tratti di insegnamento
riferimento imprescindibile. Basta leggere qualche sua per corsi istituzionali
pagina per capire l’impeto di entusiasmo che nutriva nei e seminari presso le
suoi confronti. Ma Palestrina era ben visibile in Abruzzo Università di Chieti,
già molto tempo prima di D’Annunzio. Ci furono alcuni dell’Aquila, della Ba-
compositori abruzzesi che quasi certamente lavorarono silicata e, negli Stati
fianco a fianco col Prenestino: Cesare Tudino di Atri Uniti, presso la Mon-
fu probabilmente organista a S. Giovanni in Laterano tclair State University
durante uno dei due magisteri palestriniani in quella (NJ). Come musicologo
basilica e lo stesso forse potrà dirsi di Lupacchino dal ha pubblicato numero-
Vasto. Sono ipotesi non completamente suffragate da sissimi saggi per le più
fonti archivistiche, ma molto plausibili, per tutta una serie prestigiose riviste italiane e internazionali e per vari
di coincidenze che qui non è il caso di stare a precisare. volumi miscellanei e ha collaborato con l’enciclope-
Gli archivi delle chiese abruzzesi conservano ancora dia tedesca MGG e con il New Grove Dictionary
diversi libri palestriani in edizione originale: faccio
of Music and Musicians. Ha tradotto in italiano e
l’esempio dell’Archivio Capitolare di Atri, presso la cui
cattedrale, appunto, Tudino era canonico e maestro di aggiornato il fondamentale volume di Willi Apel,
cappella. Ippolito Sabino di Lanciano collaborò con Il canto gregoriano (LIM, Lucca), e ha pubblicato il
Palestrina in una stessa iniziativa editoriale. Insomma, volume dal titolo Antonio Di Jorio. Percorsi della vita e
i legami tra l’Abruzzo e il “Principe della musica” sono dell’Arte (Akademos-LIM, Lucca). Recente l’edizione
ben più forti di quelli che comunemente si immagina. italiana (con testo latino a fronte, note e introduzio-
La presentazione del libro si terrà presso la ne) del Lucidarium di Marchetto da Padova (Universi-
Fondazione Pierluigi da Palestrina, lo consideri tà di Bologna - Sismel, Edizioni del Galluzzo, Firen-
un riconoscimento del valore dell’opera? ze). Sue composizioni musicali sono state eseguite
Certamente sono molto lusingato dalla proposta di in molti paesi europei ed extraeuropei in importanti
presentare il volume in una sede così prestigiosa. L’invito sedi e trasmesse da emittenti radiofoniche naziona-
mi è stato fatto dal Presidente, Giancarlo Rostirolla, a li italiane ed estere. È critico musicale per “Classic
cui mi lega un’amicizia di tanti anni e verso cui sono Voice”.
profondamente riconoscente, per i tanti consigli e per

Marco Della Sciucca, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Palermo, L’Epos, 2009 (Constellatio musica, 19), Euro 43,80
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525/26-1594) è considerato unanimemente uno dei più grandi compositori della
storia della musica. Trascorse la sua vita quasi esclusivamente in ambiente romano, divenendo maestro di cappella
presso le istituzioni di maggior prestigio all’epoca: S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, Seminario Romano,
Cappella Giulia (S. Pietro), Cappella Pontificia. La sua produzione musicale, pressoché completamente dedicata alle
sole voci, è vastissima: oltre cento messe, più di cinquecento mottetti e composizioni sacre, quasi centocinquanta tra
madrigali e altre composizioni profane. Osannato come princeps musicae, la sua fortuna non conoscerà mai ombre nei
secoli e ancor oggi Palestrina rimane modello supremo di classicismo polifonico. La presente monografia ripercorre
con solido scandaglio documentale le vicende biografiche del compositore, inquadrandole ampiamente nel clima
socio-culturale dell’epoca. L’autore ha però voluto intessere costantemente la biografia con riflessioni analitiche ed
estetiche originali, sullo stile musicale, sul linguaggio, sulla natura esegetica della musica rispetto ai testi intonati: un libro
innovativo, talvolta quasi provocatorio tra l’odierno panorama di studi palestriniani.

10
VOCI DAI CORI
Il Coro S. Gabriele
Il “Coro S. Gabriele”, che opera nell’omonimo aperitivo alla settimana santa. Volentieri si presta anche
Santuario, celebra quest’anno il trentennale della per concerti fuori sede.
sua attività (1979). Per il momento la celebrazione In questo anno centenario della beatificazione di S.
dell’evento non è ancora stata fatta ufficialmente, Gabriele dell’Addolorata (1909-2009), come deveroso
riservandoci di farla appena possibile. Trenta anni di omaggio al giovane santo, il Coro ha pubblicato un
attività canora fanno pensare ad una corale solida e nuovo CD: “Canti di S. Gabriele”. Il direttore del
ormai affermata. Purtroppo non è così. L’età dei coristi Coro, P. Pasquale Giamberardini, oltre ad alcune sue
galoppa, come ogni cosa umana e la carenza di nuovo composizioni sul giovane santo Passionista, ripropone
personale, specialmente maschile, riporta il Coro a alcuni canti popolari armonizzati per Coro e con nuovo
strisciare per terra, da dove era partito con tanto slancio testo letterale. Il nuovo CD fa seguito all’altro del 2004:
e a fare i conti con una realtà molto dura. “Note di Natale”.
In attesa di qualche miracolo, bisognerà rassegnarsi Il vasto repertorio tessuto in questi 30 anni di attività
a tirare a campare. Tuttavia non siamo ancora alla fine, è stato raccolto in parte nelle audiocassette: “Canti
che vogliamo evitare ad ogni costo. Nonostante tutto di Natale”, “Serenata a Gesù Bambino”, “Incanti di
cerchiamo di tenere in piedi quelle attività canore che Natale”, “Canti della Passione”.
gratificano non poco e che costituiscono un elemento C’è solo da augurarsi che questa colonna sonora
arricchente la vita del Santuario. possa continuare, ancora per lungo tempo, ad
Irrinunciabile il “Concerto di Natale”, diventato accompagnare il cammino del Coro S. Gabriele e la
ormai tradizione nel Santuario. Anche il “Concerto preghiera dei pellegrini che approdano al Santuario del
della Passione” (nella domenica delle Palme) ha preso Gran Sasso”.
piede e desta sempre più interesse, come ottimo Il Direttore P. Pasquale Giamberardini

CAPISTRELLANA, CANTI D’ABRUZZO VOL. II
È uscita in questi giorni la nuova realizzazione musicale del Coro Folkloristico Agorà 81 di Capistrello.
Il cd dal titolo “Capistrellana, Canti d’Abruzzo vol. II” raccoglie un’antologia di brani del folklore e della
tradizione abruzzesi ed in particolare della zona dell’Aquilano con qualche interessante omaggio anche alle
coste della nostra splendida regione.
Il titolo è emblematico: Capistrellana. Ed infatti con questo cd il Coro si ripropone di far conoscere, prima
di tutto, la cultura musicale, le tradizioni e i costumi tipici di Capistrello, un piccolo paese di circa 5000 anime
adagiato sulle pendici del monte Arezzo alla confluenza della Valle Roveto con la Valle di Nerfa. Una storia
e una tradizione che vede i capistrellesi fortemente legati alla terra, una terra aspra e difficile che fin dalla
nascita del paese, avvenuta in epoca romana ai tempi dell’imperatore Claudio e dunque pochi anni dopo la
morte di Cristo, è sempre stata la compagna odiata-amata di ogni
buon contadino “capistrellano.”
15 i brani contenuti nel cd. Tra questi: serenate, salterelli dai
ritmi incalzanti, il “Canzoniere italiano” (medley di vari canti della
tradizione popolare italiana) e perfino un brano completamente
strumentale. Insomma, una ottima occasione per farsi rapire dalle
note incantate e dalle sfumature dei diversi dialetti che coloravano e
cadenzavano la vita di un tempo nella nostra bella terra d’Abruzzo.
Il cd è stato realizzato negli studi avezzanesi di Fonorecord del
prof. Emiliano Bucci con il contributo fondamentale della Fondazione
Cassa di risparmio della provincia dell’Aquila.
Per informazioni sull’acquisto e per contattare il Coro:
info@agora81.it; www.agora81.it; tel. 377 1279920.
Il presidente
Alessandro Croce

11
VOCI DAI CORI
Un omaggio all’Abruzzo del Coro delle 9
in occasione dei Giochi
del Mediterraneo. Musica, luoghi e sport,
dall’Abruzzo per l’Abruzzo.
Premessa: ghi remoti o meno esaltati dalle comuni piste turistiche,
Alcune cose si devono sentire. quasi a rinverdirne una spesso corrugata bellezza attra-
Occorre sentirle da dentro, come una voce appena per- verso la riscoperta di sapori, odori, suoni...
cettibile che giunge dalle pieghe dell’animo. Questo do- La novità e insieme l’originalità di questo dvd, destinato
cumento non ci descrive Pescara o l’Abruzzo quale sede a suggerire nuove piste interpretative della crescita del
dei Giochi del Mediterraneo, ma ci invita a sfiorarne i territorio abruzzese, risiedono proprio nell’aver risco-
luoghi rispettandone la struttura intima e scoprendone perto la possibilità di una conoscenza affidata all’onda
la vocazione meno appariscente. Non dunque un’apo- dell’emozione: come dire che la novità del presente non
logia dello sport quale evento memorabile o irripetibile risiede nella constatazione di ciò che attualmente esiste,
e nemmeno una carrellata turistica che approfitti del- ma nell’evento del suo ritorno attraverso la sollecitazio-
l’evento sportivo per decantare le pur mirabili bellezze ne della memoria comune.
di questa terra. A ben vedere non si tratta neppure di Stefano Trinchese
un vero documento ma di un invito, garbato e pertan- Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
to maggiormente suadente, a scoprire questa terra per “G. d’Annunzio” Università di Chieti-Pescara
molti versi ai più sconosciuta sfiorandone alcuni luo-

UNA STRAORDINARIA RICORRENZA:


I 60 ANNI DEL CORO “G. VERDI” DI TERAMO
Questa Rivista e l’intera Coralità Abruzzese non è stato fin dall’origine l’artefice, e, successivamente, l’anima,
possono passare sotto silenzio una ricorrenza straordinaria: la passione, la rigorosità tecnica e, nel fondo, il portatore di
i 60 anni del Coro G. Verdi di Teramo. uno stile nel quale l’entusiasmo, il senso della misura e la viva
Non so se è stato posto in rilievo, ma la prestigiosa cordialità si sono compendiati in mirabile sintesi.
corale teramana ha iniziato l’attività nello stesso anno in cui Per questo tutta la coralità abruzzese ha potuto ricevere
è entrata in vigore la nostra Costituzione Repubblicana. Ciò dal Coro di Teramo esempi significativi nel campo esecutivo,
per sottolineare che, proprio da quell’anno (1948), la nazione della ricerca, del modus di fare coro (molto opportunamente
italiana e l’Abruzzo riprendevano il Coro stesso ha tracciato un ampio
- dopo i disastri dell’ultimo conflitto profilo di tale esemplarità nel volume
mondiale - un cammino di pace e di pubblicato per l’occasione dei 60 anni:
solidarietà, ma anche di cambiamenti “In Coro: Storia Cultura e Partiture dal
sociali, economici e culturali attraverso 1948 al 2008 a cura di Margherita Di
i quali l’Italia e la regione abruzzese Francesco, Giservice 2008, Teramo”).
hanno ridisegnato il loro tessuto Ad Mayora, quindi agli amici
civile. Si può dire, quindi, che il Coro della corale teramana, al M° Vetuschi
di Teramo ha “accompagnato” un e al M° Carmine Leonzi che, con
periodo storico di eccezionale interesse altrettanta professionalità e passione
e ne è stato quasi una colonna sonora ne è, attualmente, guida autorevole.
nella quale la nostra regione si è, In un’epoca come la nostra,
spesso, riconosciuta sia quando era nella quale più insistenti si fanno “I
d’obbligo riaffermare la valenza della venti” delle solitudini, delle crisi, del
sua preziosa Tradizione (soprattutto sovvertimento dei valori e, forse, anche
attraverso il canto popolare), sia “i venti” dei non-valori, il cantare
quando essa si confrontava con la insieme che il Coro “G. Verdi” ci
modernità (anche musicale). testimonia rappresenta una salda
Tutto ciò è stato possibile per roccia ed un esempio ai quali guardare
la partecipazione della comunità per continuare a costruire, anche
teramana, per l’impegno dei attraverso il canto, gli affascinanti
componenti del Coro che via via si sentieri del nostro vivere sociale.
sono succeduti, ma - segnatamente - (m. s.)
per chi, come il M° Ennio Vetuschi, ne

12
VOCI DAI CORI
X° Meeting della Coralità – Roma, 28 ottobre 2009
Nato per celebrare il Grande Giubileo del 2000 nella splendida cornice del Santuario di San Gabriele in Isola del Gran
Sasso e diventato appuntamento annuale, il Meeting della Coralità Abruzzese si trasferirà nella sua decima edizione in
Vaticano dove i cori partecipanti prenderanno parte all’Udienza del Santo Padre in Sala Nervi animando poi nel pomeriggio
- alle ore 17,00 – la S. Messa nella Basilica di San Pietro. La direzione dei “cori riuniti” sarà affidata a Walter Marzilli.
Occasione particolare ed importante quindi quella di mercoledì 28 ottobre 2009 che siamo certi la coralità abruzzese
tutta accoglierà con entusiasmo; nei momenti di cui sopra sarà con noi S.E. Mons. Carlo Ghidelli, presidente della Conferenza
Episcopale Abruzzo e Molise.
Vista l’attesa partecipazione di massa ed il relativo esiguo numero di biglietti a disposizione occorre prenotarsi subito e
confermare l’eventuale prenotazione già fatta all’ indirizzo mail gianni.vecchiati@alice.it.
Il programma prevede:

ore 9,30 raggruppamento presso l’obelisco di Piazza San Pietro e distribuzione dei biglietti
ore 10,00 ingresso in Sala Nervi
ore 10,30 Udienza del Santo Padre
ore 16,00 basilica di San Pietro per la prova : ogni corista prenderà posto nella propria sezione
Ore 17,00 S. Messa
brano d’ingresso Introibo ad altare Dei di V. Miserachs
Kyrie da Missa De Angelis
Alleluia gregoriano
Offertorio Oremus pro Pontifice di Adamo Volpi
Sanctus da Missa De Angelis
Agnus Dei da Missa De Angelis
Comunione Ave Verum di W.A. Mozart – O Sacrum Convivium di Luigi Molfino
Conclusione Tu es Petrus di Lorenzo Perosi
Ore 18,30 partenza

Eventuali variazioni di programma verranno comunicate. Si consiglia l’arrivo al Parcheggio di Ponte Mammolo da dove si potrà raggiungere
comodamente Piazza S. Pietro in Metropolitana. Il pranzo al sacco potrà essere consumato presso il Parcheggio Gianicolo nelle immediate vicinanze di Piazza
San Pietro.

VITA DEI NOSTRI CORI


Il 12 luglio si è tenuta a Paglieta (CH) la 2a Rassegna Cori Folkloristici Abruzzesi - organizzata dall’ Associazione San
Giusto Martire di Paglieta Hanno partecipato: 1) Coro Folkloristico “San Giusto Martire” di Paglieta (CH)
2) Coro Folkloristico “Canosa Sannita” di Canosa Sannita (CH)
3) Coro Folkloristico “Masciarelli” di Tollo (CH)
4) Corale “Melodie d’Abruzzo” del DLF di Pescara (PE)
5) Coro “Colline Verdi” di San Giovanni Teatino (CH)

Il Gruppo Folk Città del Vasto “I Cantori del Golfo” ha organizzato la 3a Rassegna Cori Folkloristici Città del Vasto
Ore 20,30 sfilata Cori per il centro cittadino
Ore 21,15 inizio Rassegna “ARENA DELLE GRAZIE”
Cori partecipanti:
Sabato 18 luglio ore 21.15
1) Coro Folkloristico “Panfilo De Laurentiis” di Roccascalegna (CH)
2) Coro “Aquilani Chorus” di Tossicia (TE)
3) Coro Folkloristico “Francesco Paolo Tosti” di Francavilla al Mare (CH)
4) Associazione Corale “Gran Sasso” dell’Aquila (AQ)
5) Gruppo Folk Città del Vasto “I Cantori del Golfo” (CH)

Domenica 19 luglio ore 21.15


1) Associazione Folkloristica “Il Tratturo” di Pescara (PE)
2) Coro “Sa’ mmalindine” di San Valentino in A.C. (PE)
3) Gruppo Folkloristico “Sirente” di Castelvecchio Subequo (AQ)
4) Associazione Corale “Acquaviva” di Mosciano Sant’Angelo (TE)
5) Gruppo Folk Città del Vasto “I Cantori del Golfo” (CH)

13
il triennio 2008/2010
visto dalla commissione artistica
Nell’assemblea elettiva di luglio 2008 sono risultati eletti analoghi percorsi affrontati con successo in altre realtà
come membri della commissione artistica i direttori Luigi regionali, come le vicine Marche, l’idea è quella di formare
Di Tullio, Carmine Leonzi, Mario Santucci, Nicola Russo un coro con cantori appartenenti alle associazioni iscritti
e Ettore Sisino. all’Arca, che dopo un percorso formativo e di prove sotto
Subito al lavoro, la Commissione ha proposto delle la guida di un direttore, stimolante tanto per i cantori
iniziative, alcune già attivate. quanto per i direttori, concluderanno con la “musica
L’ottimo successo dell’Incontro con la musica medioevale, svoltosi viva”.
a Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) il 25 novembre Il primo concerto si terrà il 22 novembre 2009, giorno di
2007, a cura dell’Ensemble Musica Altera dell’Aquila, S. Cecilia, nella Cattedrale di S. Giuseppe a Vasto.
che ha accettato di fare da vero e proprio laboratorio, ha A settembre ormai l’annuale “Incontri con il Maestro”, che
spronato questa commissione artistica a continuare sulla da diversi anni ormai si svolgono a Teramo in occasione
strada della valorizzazione del nostro patrimonio umano, della Rassegna organizzata dal Coro Verdi. Finora hanno
corale e musicale; a Pescara, domenica 26 ottobre 2008 tenuto l’Incontro Marco Berrini, Steve Woodbury e Franca
l’indimenticabile Tito Molisani e la Schola Gregoriana Floris. Quest’anno, a fine settembre, presso la sede della
“Piergiorgio Rìghele” hanno fatto “praticare” il corale “G. Verdi”, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle
gregoriano ai numerosi iscritti. 18.00 ci sarà Fabrizio Barchi.
Scopo de’ I Laboratori di Musica Corale dell’Arca sarà dunque Il 28 ottobre il decennale del Meeting della Coralità
un lavoro a stretto contatto con i protagonisti della musica Abruzzese di S. Gabriele sarà celebrato a Roma, alla
corale abruzzese, in modo da portare il valore aggiunto presenza del Santo Padre: su proposta del Presidente
dell’esperienza, della conoscenza, della professionalità dei Vecchiati, ci ritroveremo spero in moltissimi per questo
cori e dei gruppi più attivi agli altri iscritti, in una forma di appuntamento.
auto aggiornamento all’interno dell’associazione stessa. Nei prossimi numeri l’inserimento di un brano per coro
Accogliendo sollecitazioni ed osservazioni che nel nella rivista segue l’idea di fondo della valorizzazione dei
frattempo sono arrivate, i prossimi laboratori e corsi nostri musicisti. Vorremmo cominciare a pubblicare nei
saranno incentrati sul canto popolare, o meglio, su quello numeri di questa nuova rivista brani di musica corale, di
che diventa un canto popolare quando viene eseguito in autori legati alla coralità abruzzese, dai direttori e musicisti
un contesto corale: (data da definire), L’Aquila: “Il canto che scrivono per essa, ad autori del passato.
popolare abruzzese elaborato per coro”, a cura del Coro Vi invitiamo ad inviarci le vostre composizioni, magari le
Gran Sasso, L’Aquila, direttore Carlo Mantini; 18 ottobre vedrete pubblicate! In futuro magari anche un Quaderno
2009, L’Aquila: “Il canto popolare nella tradizione del della Coralità Abruzzese staccato... forse anche così potremmo
Coro della Portella”, a cura del Coro della Portella, servire meglio la crescita corale nella nostra regione.
direttore Vincenzo Vivio. Il Forum o Meeting della Coralità Abruzzese potrebbe essere la
Ma dobbiamo andare anche oltre, puntare ad una naturale conclusione di questo cammino, chiamando a
formazione e ad un confronto con altre realtà corali, “convegno” chi opera nella coralità, regionale e non, per
studio per direttori e per cantori. Intanto dal 9 al 12 luglio un confronto e per un ulteriore rilancio.
2009 si è svolto a Torricella Sicura, Teramo, il corso “Dal Rimangono da attivare iniziative sulla coralità scolastica
canto tradizionale alla polifonia contemporanea” (vedi e su un relativo festival, sui rapporti tra coralità e liturgia,
intervista al Maestro Pier Paolo Scattolin su questo stesso su un archivio virtuale delle musiche, su una raccolta di
numero). canti da fonti popolari, e una interessantissima iniziativa
Il coro laboratorio del corso rappresenterà una prima che prevede lo scambio dei direttori tra cori italiani...
esperienza che dovrebbe costituire l’asse portante del Presto avrete ulteriori dettagli.
Coro Regionale ARCA. Su proposta della Commissione Buona Musica a tutti!
Artistica, il 2009 sarà l’anno di nascita di questo coro la Commissione artistica
rappresentativo dell’associazione regionale: sulla base di

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI


Pescara, 12 settembre 2009, ore 15,00
Alla presenza di Sante Fornasier, Presidente della FENIARCO Federazione Nazionale Italiana delle
Associazioni Regionali Corali, sabato 12 settembre alle ore 15,00 si terrà a Pescara l’annuale Assem-
blea Ordinaria dei Soci. La convocazione perverrà a tutti i cori associati nei modi e nei tempi previsti.
L’Assemblea è aperta a cori non associati, coristi e amici che vogliano avvicinarsi alla nostra realtà.

14
DAL CANTO TRADIZIONALE
ALLA POLIFONIA CONTEMPORANEA

15
16
����������
������������������

������������
�� ���������

�� �������
�� �����������������������
�����������������������
������������������
����������������������������������������������
������������������

����������������������

��������������������������������������
������������������������������������������������������
����������������������������������������������������������������������������
����������������������������������������������������

Rivista quadrimestrale della FENIARCO Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali

Potrebbero piacerti anche