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La sconfitta delle idee

Marcello Veneziani

Creativo, inventivo, passionale, forse eccessivo.


Creatore di immagini, di efficaci calembours.

Non ci sono più gli altari, ma funzionano le sacrestie. Per dire che delle grandi idee sono rimaste le
bucce.

La lotta politica, in mancanza di contenuti antagonistici e di idee alternative, si accende facendosi le


bucce a vicenda, rinfacciandosi reciprocamente la provenienza e la persistenza di comportamenti e
mentalità venuti dal passato infame; perché la provenienza resta l’unica, ultima cosa, che distingue
una parte dall’altra.

La sinistra accusata di “tic totalitario”che vien fatto risalire a Platone: riprendendo la celebre critica
di Popper rivolta a Platone come padre dei totalitarismi del Novecento (alla platonica costruzione
ideale di uno Stato perfetto, di una repubblica del Bene e del Bello, faceva risalire la responsabilità
del sogno totalitario.
Dunque Platone, immesso nella realtà produce mostri, genera per così dire il “platone di
esecuzione”.
Ma il totalitarismo nasce da pretese tutt’altro che platoniche: nasce dal desiderio umano e ateo di
onnipotenza, dalla convinzione che non esistano il Bene ed il Male nei cieli né immortalità
dell’anima e che si debba rispondere di tutto hic et nunc; il totalitarismo nasce dalla pretesa di
divinizzare la Storia, di trovare l’Assoluto in terra (gli assoluti terrestri di Popper), di realizzare il
paradiso in terra anche a costo di passare per l’inferno….. pag 10 e segg.

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