Diapason

Periodico Quadrimestrale
dell’Associazione Cori della Toscana
Via del Pantano, 40 - 52100 Arezzo
Anno XXIX - nr 74 Sped. in A. P. - L. n. 46/2004 art. 1 comma 2
Gennaio - Aprile 2011 N.30049633 aut. DRT/CB/CENTRO 1 - 01.12.05

La recente pubblicazione di canti popolari toscani

edita a cura della A. C. T.
 vita associativa Diapason - 2 3 - Diapason vita associativa

Diapason alle lettrici e ai lettori

Anno XXIX nr. 74/2011
periodico trimestrale della
Associazione Cori Toscana
Registrato al n. 4/1983
del Tribunale di Grosseto
Direttore Responsabile:
Giancarlo Pagni
Redazione:
Cristiano Benedetti, Carlo Bresci,
Fernando Catacchini, Cristina Redi,
Antonio Tatti.
Hanno collaborato:
Giovanni Alpigiano, Fiorella Baldini,
Agnese Bargagna,Massimo Bracci,
Germana Bruni, Fernando Catacchini,
Mario Cavaglioni, Alessandro De Lillo,
Sabrina De Luca, Franco Giunti,
nell’ultima Assemblea della Associazione
20.03.2011 è stata assunta una importantissima
del
decisione che regolerà, nel futuro, la vita del nostro
periodico Diapason.
Alla luce dei notevoli aumenti tipografici e delle spese
di spedizione, che da sole assorbono il costo di una
stampa, allo scopo di liberare risorse per altre più
importanti attività, il nostro periodico, da questo
numero, cesserà la sua veste cartacea per assumere
quella elettronica.
Sarà edito in formato PDF a cadenza bimestrale e sarà
distribuito a tutti i coristi, enti e associazioni che ci
comunicheranno il loro indirizzo di posta elettronica.
Per i coristi che non siano in possesso di tale strumento
si provvederà ad inviarlo direttamente al coro che
provvederà, su richiesta, alla stampa su supporto
cartaceo.
Sarà possibile in tal modo passare dalle tre copie
quadrimestrali attuali ad una frequenza bimestrale,
sempre che giungano alla redazione notizie e foto sugli
avvenimenti che si desiderino comunicare.
Sono sempre il vostro caro amico
Giancarlo Pagni, direttore responsabile
in Assemblea i Cori toscani,
la relazione del Presidente,
le votazioni per il rinnovo del Consiglio Regionale
di Fernando Catacchini
Sigg.ri Consiglieri,
Associazioni Corali aderenti all’A. C. T.
Benvenuti e grazie per la vostra
numerosa presenza a questo consueto
appuntamento annuale del quale voglio
sottolineare l’importanza anche nella
considerazione che lo stesso, oltre che
per gli adempimenti d’obbligo previsti
dallo Statuto sociale, rappresenta l’unico
momento in cui possiamo incontraci tutti
assieme e scambiarci opinioni, impressioni
e suggerimenti. Come sapete questa
assemblea ha, in primo luogo, il duplice
scopo di:
- procedere all’approvazione dei bilanci
Consuntivo 2010, (a verifica dei progetti
realizzati), e di Previsione 2011; Collegio Sindacale dott. Massimo Conserva rimborso forfetario (l‘ultimo) per i membri

Benedetta Nofri, Claudio Malcapi,
Lorenzo Pierazzi, Luciano Pucello,
Cristina Redi, Luca Sollazzi
Redazione:
Via Vittorio Emanuele II, 18
58054 Scansano GR
Tel. (+0039.0564.2507908)
Cell. (+0039.338.8566884)
www.coritoscana.it
E.mail: diapason@coritoscana.it
info@coritoscana.it
c. c. postale: 14546501
Composizione EDP e impianti
della redazione
periodicità trimestrale
EDIZIONE ELETTRONICA
Distribuzione gratuita per gli associati
muniti di indirizzo mail
ASSOCIATO ALL’USPI
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
Copie distribuite 5500
SOMMARIO
Alle lettrici e ai lettori - Redazionale
In Assemblea..... - di Fernando Catacchini
Elezioni del Consiglio Regionale - Redazionale
Etnomusicologia e coralità - di Claudio Malcapi
Duecentottanta pagine - Redazionale
Il canto gregoriano - di Alessandro De Lillo
Voci del Novecento - di Sabrina De Luca
Il Coro Goitre in Ungheria- di Mario Cavaglioni
Le nuove tariffe SIAE 2011 - Redazionale 13
Il Festival di Primavera - di Fernando Catacchini
Bonaventura Somma: 50 anni - di Luciano Pucello
Bonaventura Somma: Ave Maria 17
Don Giorgio Martellini - di Franco Giunti
L’Officium Sancti Viti - di Giovanni Alpigiano
Coro Giovanile Italiano - di Benedetta Nofri
Ventanni di gospel - di Massimo Bracci
Viva la musica a Grassina - di Fiorella Baldini
Quattro passi in coro - di Germana Bruni
Il S. Nicola di Pisa a Wiesbaden - di Agnese Bargagna
Assemblea e liturgia a Londra - di Luca Sollazzi
Nuovi cori associati - redazionale
Europa Cantat in Torino
- rinnovare, procedendo a nuove elezioni,
tutti gli organi sociali A.C.T. giunti in
scadenza di mandato per decorrenza del
triennio previsto dallo Statuto.
3 Voglio sperare che questi, atti d’obbligo,
3 ci lascino il tempo necessario per dare
spazio ai vostri liberi interventi dando
5 origine ad un costruttivo dibattito non
6 sempre presente nelle nostre assemblee.
Questa mia relazione viene effettuata
10 per presentare a tutti voi i bilanci e per
11 una migliore comprensione da parte
12 vostra, procederò nella sequenza 2010 -
2011 relazionando dapprima sulla parte
13 strettamente economica per poi passare
a quella relativa alle attività realizzate e/o
programmate.
14
16 Il bilancio che viene sottoposto alla
vostra cortese attenzione ed approvazione
e del quale, unitamente al Tesoriere, do
garanzia di correttezza contabile è quello
24
relativo all’anno 2010.
25 La regolarità contabile e la tenuta
delle scritture secondo i principi della
26
buona tecnica ragionieristica sono
27
peraltro convalidate dalla nota del Dott.
28 Andrea Ciofini - membro del Collegio dei
Sindaci Revisori - cui il bilancio è stato
29 preventivamente inviato per la verifica,
30 come previsto dal nostro Statuto Sociale.
31
(la nota è allegata al bilancio in vostro
possesso).
32 Voglio precisarvi che il dottor Ciofini si
è (gioco forza) sostituito al Presidente del
34
che, come tutti saprete, è recentemente
deceduto.
Il bilancio che vi sottopongo è di buona
trasparenza per tutti voi in quanto i titoli
delle singole voci che lo compongono
sono evidenziate con termini chiari e
comprensibili ma comunque, sempre in
nome della massima trasparenza ritengo
necessario dettagliare le voci di spesa e di
ricavo più significative.
“rimborso carburanti + contributi
forfettari” - tale voce è relativa ai rimborsi
carburanti per spese di viaggio sostenute dal
Presidente, dai membri della Giunta e della
Commissione Artistica nell’assolvimento
dei compiti istituzionali e di rappresentanza
cui l’Associazione è chiamata. In questo
anno 2010 comprende inoltre un
della Commissione Didattico Scientifica
nominata per la realizzazione del progetto
formativo “Un coro in ogni scuola” ;
“assicurazioni” - ricordo che tale voce
si riferisce alla copertura assicurativa
per infortuni e responsabilità civile di
tutti i membri del Consiglio Direttivo;
su opportuna segnalazione del Sindaco
Revisore Paolo Algeri, fatta in occasione
della precedente assemblea, tale
assicurazione è stata estesa dal 2011
anche ai membri della Commissione
Artistica. A questo proposito voglio
rinnovare ai Presidenti l’invito a prendere
in considerazione tale opportunità che,
a fronte di un costo veramente esiguo,
fornisce a tutti una utile copertura per
infortuni o RCT;
“alimentari x pasti in economia” tale
voce si riferisce a cene a buffet offerte ai
cori provenienti da fuori sede in occasione
dei festival e rassegne organizzati,
preparate in regime di semi-gratuità da
parte di professionalità volontarie al fine di
conseguire notevoli risparmi per le casse
sociali;
“spese varie” tale voce comprende i
costi di partecipazione ad altri enti quali la
Feniarco, l’Uspi, l’Ordine dei giornalisti per
Diapason oltre ad altre piccole spese;
“spese tipografiche” tale voce che è la
più consistente è di per se sufficientemente
chiara nella sua natura ma voglio
semplicemente segnalare che la stessa,
oltre a comprendere costi relativi alla
vita associativa
stampa di Diapason (2 numeri), evidenzia
anche il costo straordinario avuto per la
stampa del volume “Oraliter” pari a circa
oltre ad alcuni manifesti per concerti;
“nolo sale e spese per concerti”
tale voce comprende in particolare le
sale utilizzate per le riunioni istituzionali
(assemblee, riunione direttori etc) oltre a
quelle per i concerti relativi al Festival di
primavera e i Corsi di formazione Voci del
900;
“compensi lavoratori occasionali: tale
voce comprende i rimborsi/compensi dei
cori laboratorio dei corsi di formazione,
i compensi ai docenti fiscalmente non
professionisti e i rimborsi/compensi ai cori
che, per conto dell’ Associazione, hanno
organizzato nei loro territori manifestazioni
o eventi. I compensi ai docenti fiscalmente
inquadrati come professionisti sono invece
indicati alle voci “compensi professionali
atto attività” e “compensi professionali non
direttamente att. attività”;
‘’pasti e soggiorni” tale voce
comprende tutte le spese di solo vitto o di
vitto e alloggio che l’Associazione è tenuta
a sostenere nell’esercizio della propria
attività. Ad esempio fanno parte di questo
conto i pasti consumati in occasione del
consiglio regionale, commissioni artistiche,
concorsi per i membri di giuria, riunione
regionale dei direttori, oltre all’alloggio
dello staff e dei docenti in occasione di
festival, convegni, corsi di formazione etc.
Tra le poste dei ricavi ritengo utile dare
delle informazioni sulle seguenti:
“proventi per liberalità” - tale voce si
riferisce a donazioni di privati effettuate
liberamente o in occasione di servizi corali
offerti per eventi particolari;
“altri ricavi e proventi vari” - tale voce
si riferisce a ricavi straordinari relativi a
rimborsi spese ottenuti da cori stranieri,
da un rimborso per vendita libri durante
la mostra dell’editoria in occasione del
Concorso Internazionale di Arezzo e da
vari rimborsi di costi sòstenuti per conto di
terzi.
PREVENTIVO 2011 - Parte economica
Il Bilancio di previsione 2011 in vostro
possesso è, come di consueto, composto
anche da voci la cui realizzabilità potrebbe
essere diversa da quanto preventivato.
Naturalmente i valori previsti non
sono totalmente campati in aria ma sono
stati indicati sulla base di una ragionevole
realizzazione dettata dalle esperienze degli
almi precedenti e per cui “probabilmente
conseguibili “.
Anche la posta relativa alle quote
sociali soffre di questa incertezza perché
c’è tra molti cori la diffusa tendenza
a corrisponderla nella seconda metà
dell’anno.
Resta quindi inteso che, in caso di
contrazione delle entrate previste dovremo
necessariamente contrarre le uscite e
quindi rivedere, in corso d’anno, i progetti
programmati.
La Giunta ha ritenuto che la somma
precedentemente accantonata, integrata da
ulteriori €. 1.500,00 e quindi per un totale
di €. 5.000,00, sia utilizzata per far fronte,
nel prossimo esercizio 2012 all’Assemblea
Nazionale Feniarco (che si terrà nel marzo
2012 ad Arezzo) e a qualche manifestazione
(ancora da programmare) da realizzare in
occasione del nostro 30° della fondazione.
L’avverarsi delle entrate così come
furono indicate nel Bilancio di Previsione
hanno reso possibile la realizzazione di
tutto quanto era stato preventivato con
l’utilizzo delle risorse di cui alle voci di
bilancio sopradette.
Tutte le manifestazioni realizzate
hanno avuto un alto profilo organizzativo,
apprezzato da parte dei partecipanti
e degli enti e Associazioni con le quali
abbiamo collaborato. In qualche caso
abbiamo ricevuto un prezioso aiuto
logistico e organizzativo da parte dei cori
locali che voglio in questa sede ringraziare
calorosamente e portare ad esempio quale
modello funzionale dell’ A.C.T.
Tra le tante manifestazioni mi preme
ricordare le più significative che sono state:
“Festival di Primavera” che a
Montecatini Terme nei due weekend
15/17 aprile (scuole medie) e 22/25 aprile
(scuole superiori) ha coinvolto circa 1200
studenti in numerose attività formative
e concertistiche su tutto il territorio delle
province di Pistoia, Prato, Arezzo, Lucca
Massa e Pisa. In totale sono stati realizzati
13 concerti oltre ai due “Grandi Concerti
gemerali” effettuati il sabato sera al
Palazzo dei Congressi e al Teatro Verdi di
Montecatini.
“2ª Riunione regionale dei direttori
di coro” tenutasi a Fucecchio (FI) il 26
settembre alla quale hanno partecipato
circa 40 direttori oltre ai membri della
Commissione Artistica. In un clima di
cordalità questa edizione ha contemplato al
mattino un interessante momento didattico-
informativo sulla musica pop elaborata per
coro, tenuto dal M. Alessandro Cadario,
durante il quale il coro dei direttori ha anche
assaggiato tra l’altro alcune elaborazioni
del docente stesso su canzoni di Biagio
Antonacci; nel pomeriggio invece, oltre ad
elaborare quanto successo al mattino, si è
ribadito quanto già concordato nella prima
riunione di Massa Marittima circa i rapporti
futuri tra i direttori dei nostri cori basati
sulla condivisione delle problematiche,
sullo scambio delle esperienze e delle idee,
sulla conoscenza professionale e umana
delle persone mettendo di nuovo al bando
Diapason - 4
il “campanile” quale elemento di chiusura
e di ostacolo ad una sana e costruttiva
coralità.
Da questo dibattito e dai propositi
emersi nello stesso, è scaturito il progetto
di “decentramento regionale delle attività
formative corali” che, elaborato per la parte
artistica dalla nostra Commissione, verrà
proposto e promosso in questa assemblea.
“Voci del 900” attività di formazione
per direttori di coro, cori e coristi svolte
quest’ anno nelle sedi di Sesto F.no (29-30-
31 ottobre) e Arezzo (26-27-28 novembre).
Tale attività hanno in totale coinvolto n.
25 allievi direttori (di cui 20 toscani) e n. 1
coro provenienti da Monte S. Savino (AR)
Molto apprezzata da tutti è stata la
qualità dei docenti Mº Carlo Pavese, Mº
Alexander Schweitzer e Mº Lorenzo Donati
per l’alta professionalità palesata oltre che
per la disponibilità e la cordialità instaurata
nei rapporti interpersonali. Le due attività di
formazione si sono concluse con due saggi
concerto nei quali gli allievi hanno potuto
esibirsi dirigendo i cori Laboratorio formati
dalle seguenti realtà corali: Cori Sesto
in Canto e Animae Voces per quanto
riguarda Sesto F.no e Schola Gregoriana
Vox Cordis oltre che all’intero omonimo
ensemble per quanto concerne Arezzo.
Un grazie di cuore al Presidente Oscar
Niccolai per l’aiuto prestato nell’impeccabile
organizzazione relativamente al corso di
Sesto F.no.
“Natale in Coro” manifestazione
interamente organizzata dalla delegazione
di Arezzo e relativa ad un unico cartellone
che ha raccolto al suo interno n.18
manifestazioni natalizie realizzate sul
territorio provinciale. Al suo interno erano
presenti n. 3 rassegne che hanno coinvolto
tutti i cori associati della provincia di Arezzo
oltre ad 1 manifestazioni riservata alla
coralità giovanile.
“Rivista Diapason” come deliberato
nella precedente assemblea e per i noti
motivi legati alla lievitazione dei costi
di spedizione postale, nell’ anno 2010
la rivista è stata ridotta a n. 2 numeri
semestrali andati a buon fine sempre con
una tiratura di circa 5000 copie.
A tale riguardo comunico che nel
dibattito che farà seguito a queste fasi
istituzionali di approvazione e di rinnovo
elettorale, parleremo della rivista sociale in
quanto tutta una serie di motivi oggettivi ne
impongono una generale riconsiderazione
ed è necessario conoscere il vostro
determinante parere in merito.
“Progetto Voci e Tradizione -
Volume ORALITER” Il progetto è giunto
a compimento in modo molto positivo
sia per l’aspetto economico, coperto da
un contributo, e sia per il risultato grafico
editoriale che è di un bell’impatto.
5 - Diapason
Sabato e domenica scorsi ho avuto il
piacere di presentare il volume in occasione
dell’ Assemblea Nazionale Feniarco, svoltasi
a Castelfranco Veneto, facendo omaggio
di 2/3 copie ad ogni collega presidente
delle altre regioni italiane convenute e
raccogliendo consensi e anche un po’
(lasciatemelo dire) ... di invidia.
“Un coro in ogni scuola” - Questo
interessante progetto si è concluso a
Firenze, presso il ridotto della Pergola,
con una manifestazione che ha coinvolto
tutti gli insegnanti corsisti oltre a tre cori
scolastici scelti dall’U. S. R. Alla presenza
del direttore generale Dott. Angotti, dell’ex
Ministro Berlinguer, di tutti i dirigenti
scolastici delle scuole interessate e della
C. D. S. si sono tenute tutta una serie di
relazioni riassuntive delle attività formative
poste in essere intervallate da esecuzioni
corali. Nell’occasione è stato divulgato e
proiettato il DVD da noi realizzato.
“Valli in Canto” rassegna dei cori
della Valdera e Valdicecina . Purtroppo
questa manifestazione rappresenta la
nota negativa delle attività 2010; è vero
che la Fondazione Cassa di Risparmio di
Volterra, stante la nota crisi economica,
aveva ulteriormente ridotto il contributo
assegnato per i1 4° anno consecutivo ma
è altrettanto vero che la Giunta Esecutiva
aveva già stanziato (vedi bilancio di
previsione 2010) la somma occorrente per
consentirne la realizzazione come gli anni
pregressi.
Incredibilmente i cori appartenenti
a quel territorio non sono riusciti ad
organizzarsi per realizzare almeno due
Rassegne corali vanificando quindi il lavoro
della dirigenza.
Altrettanto numerosi sono stati gli
atti istituzionali che hanno impegnato la
Presidenza e/o i membri della Giunta nelle
attività di rappresentanza a Rassegne e
Concerti e di presenza fattiva su Convegni,
Comitati o altro.
ATTIVITA’ - PREVENTIV0 2011
Sulla base dell’ammontare delle
entrate previste la Giunta ha ritenuto di
poter programmare le seguenti attività e
manifestazioni:
l) Festival di Primavera confermato
a Montecatini Terme nei giorni 6/9 aprile
per le scuole medie e 13/16 aprile per le
scuole superiori;
2) 3° riunione Regionale dei Direttori
dei cori associati - giugno/settembre in
località da precisare;
3) Le Voci del 900 sedi di Lucca (da
confermare) e Arezzo - ottobre e novembre
- e attività formative decentrate;
4) Natale in Coro - rassegne e
concerti del periodo natalizio;
5) Diapason per n. 2 numeri
semestrali (vedi delibera assembleare);
vita associativa
6) XIVº Rassegna-Concorso particolare lavoro svolto dal nostro
Regionale per cori scolastici - Lucca webmaster Massimo Bracci e dal Direttore
7) Progetto CD Oraliter Responsabile della nostra rivista Diapason
Per tutto quanto sopra devo Giancarlo Pagni.
doverosamente ringraziare tutti coloro che Infine, nella mia qualità di Presidente
harmo collaborato. In particolare i miei più uscente, mi permetto di segnalare quella
stretti collaboratori componenti la Giunta che ritengo sia la maggiore criticità
Esecutiva, i vari Presidenti o delegati che determinatasi nei mandati cui ho assolto
localmente hanno dato un grosso aiuto e che ritengo andrà affrontata dal nuovo
organizzativo per le singole manifestazioni, Consiglio eletto. Mi riferisco alla necessità,
la Commissione Artistica che quando in relazione alle sempre più numerose e
necessario mi ha affiancato nelle scelte impegnative attività poste in essere, di un
offrendo il proprio parere o suggerimento maggior coinvolgimento di tutti i membri
musicale e tutto il Consiglio Regionale e del Consiglio andando anche oltre alle
i componenti dei due Collegi (Revisori e competenze della Giunta Esecutiva.
Probi Viri). Prendo l’occasione per salutarvi tutti ed
Mi preme infine evidenziare il augurarvi tante soddisfazioni con i vostri cori.
Sono stati assegnati
i seguenti incarichi:
I cori toscani, riuniti in assemblea a Firenze il 20 marzo 2011 hanno provveduto
al rinnovo del Consiglio Regionale.
Sono risultati eletti:
Benedetti Cristiano – Mons. Balducci – San Miniato
Bracci Massimo – St. Jacob’s Choir - Montecalvoli
Bresci Carlo – Polifonica Città di Viareggio - Viareggio
Brothel Mario – Ager Cosanus - Orbetello
Catacchini Fernando – Vox Cordis - Arezzo
Diamanti Mariavittoria – P. A. Guglielmi - Massa
Fossati Angiolo – Polifonico del Chianti – Greve in Chianti
Moggi Enrico – La Grolla - Livorno
Parlanti Giuliano – Giacomo Puccini - Grosseto
Redi Cristina – Vox Cordis - Arezzo
A completamento del Consiglio Regionale come da statuto sono stati
eletti dalle singole delegazioni provinciali:
Massa: Signorini Moreno - P. A. Guglielmi - Massa
Firenze: Cencetti Anna – Santa Maria a Coverciano - Firenze
Prato: Gabuzzini Leonardo - Corale San Martino - Prato
Grosseto: Angioloni Massimiliano – Santa Cecilia - Castiglione della Pescaia
Arezzo: Giaccherini Luciano - Gruppo Polifonico Francesco Coradini - Arezzo
Siena: Bagnoli Gianni - Corale San Martino - Sinalunga
Pisa: Taddei Michele - Corale Valdera - Peccioli
Livorno: Russo Ciro - Guido Monaco - Livorno
Pistoia: Luigi Biagioni - Cittò di Pistoia - Pistoia
Lucca: Bresci Carlo (ad interim)
Collegio dei Sindaci Revisori :
Algeri Paolo – Giacomo Puccini - Grosseto
Ciofini Andrea – esterno
Fabbri Claudio - esterno
Collegio dei Probi Viri:
 
Varacalli Ettore - La Martinella - Firenze
Morelli Natalina – Giuliano Del Chiaro - Poggibonsi
Pagni Giancarlo – Roberto Goitre - Follonica
Nella prima riunione del Consiglio Regionale svoltasi a Firenze l’ 8.05.2011
sono stati assegnati gli incarichi come previsto dal vigente statuto.
Presidente: Fernando Catacchini
Giunta esecutiva:
Redi Cristina, Tesoriere
Bresci Carlo
Benedetti Cristiano
Moggi Enrico
Giancarlo Pagni è stato confermato dir. respons. del periodico Diapason
A tutti gli auguri di un buon lavoro per il prossimo triennio!
dibattito
Rapporto tra
ETNOMUSICOLOGIA E CORALITA’
Giorgio Vacchi,
Ricercatore, Elaboratore, Direttore di Coro in Emilia
ed i suoi corrispondenti in Toscana
di Claudio Malcapi
N.d.R. La recente pubblicazione del
volume “ORALITER” con elaborazioni
corali di canti tradizionali toscani, edito
dalla Associazione Cori Toscani con 27
canti toscani, ci offre l’opportunità di
questa riflessione dell’amico Claudio
Malcapi sulla materia.
Il precedente volume è stato “VOCI E
TRADIZIONE: TOSCANA” con 27 canti
toscani, anch’esso come il presente,
a cura di Paolo Bon, Alessandro
Buggiani e Claudio Malcapi, edito dalla
FENIARCO - Federazione Nazionale
Italiana Associazioni Regionali Corali
nel dicembre 2008.
Questi due volumi si caratterizzano per
il fatto di riunire in un’unica pubblicazione
etnomusicologia e coralità nell’interno
di un libro: in essi infatti ciascun brano
è presentato prima nella versione
originale (testo e musica) tratta dalla
ricerca e registrazione, corredata di tutti
i dati relativi (informatore, ricercatore,
trascrittore, archivio, date, ecc.), e
successivamente dalla elaborazione corale
fatta da noti musicisti italiani.
La mia intenzione con questo scritto
è quella di esaminare i rapporti tra
etnomusicologia e coralità e prendere in
considerazione gli attori che intervengono
a creare tali rapporti.
L’etnomusicologia è quella branca di
studi che si occupa della ricerca, raccolta
e studio di quella parte delle tradizioni
popolari che riguarda i canti, lasciando
ai demo-antropologi gli altri aspetti delle
tradizioni non riguardanti la musica,
quali i racconti, le fiabe, i proverbi, le
rappresentazioni teatrali, le feste ecc.
I canti tradizionali, detti meno
propriamente popolari, hanno, ri-
spetto alla musica colta, le seguenti
caratteristiche: si tratta di canti dal
carattere semplice sia nei testi che nelle
melodie, anonimi in quanto composti
in un tempo più o meno lontano da
giullari, cantastorie, poeti semicolti di
cui si è perso il nome, tramandati per
via orale di generazione in generazione
dalla gente del popolo, e pertanto
soggetti a continue trasformazioni nel
passaggio da un individuo all’altro e da
una zona all’altra, così che di un brano
esistono innumerevoli varianti; hanno
per tema l’amore in tutte le sue accezioni
(stornelli, rispetti, serenate, canzonette,
ottave), la narrazione di avvenimenti
notevoli e spesso tragici (canti narrativi),
l’accudimento e il gioco dei bimbi (ninne
nanne, filastrocche), la religione, il lavoro,
i cicli stagionali (befanate, maggi), la vita
militare e la guerra, la politica, la prigionia,
il ballo, le facezie più o meno scurrili da
osteria.
Un tempo tali canti erano patrimonio
delle comunità, specie nelle campagne, e
venivano intonati nella veglie, durante il
lavoro nei campi, all’osteria, nelle feste.
Al giorno d’oggi, cambiati gli stili di vita
(acculturazione del popolo, diffusione
dei mezzi di informazione quali giornali,
radio, televisione, cinema), i canti
tradizionali sono stati via via abbandonati
e dimenticati, anche se fortunatamente
si è fatto in tempo negli ultimi due secoli
a registrarli dalla voce di chi ancora li
ricordava e a conservarli per il futuro.
Oltre ad essere il materiale di studio da
parte degli etnomusicologi, l’utilizzazione
attuale dei canti tradizionali è in concerti
nei quali le melodie sono arricchite
da un accompagnamento strumentale
(ad esempio voce e chitarra o voce
e fisarmonica, voce o voci e piccolo
complesso strumentale) oppure da una
armonizzazione o elaborazione per più
voci, di solito quattro voci, presentate da
un gruppo vocale a voci singole o da un
coro.
La coralità riguarda l’attività dei cori e
dei gruppi vocali, e in particolare: i direttori
dei cori, i coristi, la vocalità, il repertorio,
gli spartiti musicali, le prove, i concerti, le
rassegne e i concorsi, l’incisione di dischi
cassette CD DVD, l’associazionismo (il
costituirsi del coro in associazione con i
relativi adempimenti burocratici, il riunirsi
Diapason - 6
dei cori in associazioni regionali e di
quest’ultime in una federazione nazionale),
ecc.
I cori possono distinguersi per il tipo
di coristi in cori virili, femminili, misti,
giovanili, di voci bianche; per il repertorio
in cori polifonici, popolari, lirici, gospel,
folkloristici. Mentre gli ultimi quattro citati
usano esclusivamente il tipo di repertorio
corrispondente alla propria definizione, i
cori polifonici spesso inseriscono nel loro
repertorio anche qualche brano degli
altri quattro tipi per rendere più vario il
programma dei propri concerti.
I cori popolari cantano di norma solo
a cappella; gli altri cori possono cantare
sia a cappella sia con accompagnamento
strumentale (organo, orchestra) se il
programma del concerto lo richiede.
Partendo ora dai due elementi,
etnomusicologia e coralità, sopra
accennati ed introducendo anche fra loro
l’attività di musicisti elaboratori vediamo
quali sono i momenti che li caratterizzano
e in che modo possono rapportarsi.
L’etnomusicologia comporta:
a) – La ricerca di informatori e
registrazione dalla loro voce dei canti
tradizionali su cassette o compact-disc;
b) – La trascrizione dei testi e delle
musiche dei canti;
c) – Lo studio e archiviazione dei canti;
d) – La pubblicazione dei canti raccolti
e trascritti.
L’attività compositiva musicale
comporta:
a) – L’armonizzazione o elaborazione
dei canti;
b) – La pubblicazione dei canti
armonizzati o elaborati.
La coralità comporta:
a) – L’insegnamento dei canti al coro;
b) – L’esecuzione dei canti in concerto;
c) – L’incisione dei canti su dischi,
cassette, CD, DVD.
Le attività sopra indicate sono spesso
esercitate separatamente da persone
7 - Diapason
differenti: un etnomusicologo fa la
ricerca registrando i brani dalla voce
dell’informatore, li trascrive, li studia
e li pubblica; un musicista prende i
brani pubblicati dall’etnomusicologo, li
armonizza o li elabora, e li pubblica; un
direttore insegna al suo coro i brani
elaborati dal musicista, li fa eseguire al
coro in concerto, li fa incidere su disco.
Succede però anche che in una sola
persona si concentrino due o addirittura
tutte e tre le figure di ricercatore,
compositore, direttore di coro. In
quest’ultimo caso si crea attraverso
un’unica persona un rapporto completo
che percorre tutto l’arco di attività che va
dalla ricerca alla esecuzione corale.
Il m° Giorgio VACCHI e il coro
Stelutis da lui diretto hanno realizzato
in modo praticamente completo le
varie istanze sopra elencate e sono un
perfetto esempio di integrazione fra
etnomusicologia e coralità.
Vacchi, nato a Bologna nel 1932, con
studi musicali e diploma al conservatorio
di Parma, direttore di coro e fondatore del
coro Stelutis di Bologna, ha infatti radunato
in sé la figura dell’etnomusicologo, del
compositore, del direttore di coro.
Come etnomusicologo ha raccolto
personalmente a partire dal 1960 i
canti tradizionali dell’ Emilia ed ha poi
spronato alla raccolta e registrazione altre
persone e cori della regione. Tali canti
sono stati poi da lui trascritti nel testo e
nelle melodie. Se anche i canti non sono
stati da lui pubblicati nella semplice
versione data dagli informatori, tuttavia
sono stati catalogati ed analizzati a mezzo
di moderne tecniche informatiche ad
opera del Centro Culturale Stelutis da lui
fondato negli anni ’80 del secolo scorso
costituendo un corpus di circa tremila
brani.
Come compositore ha armonizzato
e elaborato per coro un centinaio di tali
canti e li ha pubblicati in due volumi:
“Composizioni corali di ispirazione
popolare – Canti emiliani e di altre
regioni per coro a voci virili” – Ediz. G.
Zanibon, Padova, 1978, con 15 canti
emiliani e 5 di altre regioni; “Canti
emiliani (e non) armonizzati per coro dal
repertorio del coro Stelutis di Bologna”
– Ediz. Calderini, Bologna, 1997, con
81 canti (49 per voci virili, 5 per voci
femminili, 27 per voci miste). Altri suoi
11 canti sono stati altresì pubblicati
nel 1995 dall’AERCO, l’Associazione
Emiliano Romagnola Cori che lui con
altri ha fondato, prima in Italia fra tutte le
associazioni corali, e di cui è stato anche a
lungo presidente, nel Quaderno nr. 1 della
rivista FARCORO, unitamente a canti di
altri autori della regione; successivamente
altri 15 canti sono comparsi nel 2007 nel
Quaderno nr. 8 di FARCORO, quaderno
monografico a lui dedicato e in cui sono
pubblicati tutti gli articoli da lui scritti
e riguardanti le tematiche della attività
di ricerca, trascrizione ed elaborazione
Giorgio Vacchi
dei canti, nonché quelle sui cori, la loro
attività e quella dei loro direttori.
Infine come direttore di coro ha
inserito nel repertorio del suo coro
Stelutis, inizialmente di montagna, i canti
emiliani da lui ritrovati e elaborati fino
a farli diventare una caratteristica del
coro stesso, canti con i quali il coro si è
esibito con grande successo in concerti e
rassegne in Italia e all’estero (tra l’altro in
4 tournée negli Stati Uniti) e dei quali sono
state effettuate 12 incisioni discografiche.
L’alta qualità del coro Stelutis è stata
mantenuta, dopo la sua morte nel 2008
dalla direzione della figlia Silvia, musicista
e già sua collaboratrice prima della sua
dipartita.
Partendo da un esempio così
significativo mi sono rivolto a considerare
i cori e i direttori della Toscana dove
risiedo per verificare se e quanti esempi
di valida integrazione fra etnomusicologia
e coralità si trovino in regione.
Fra i circa 130 cori iscritti alla
Associazione Cori della Toscana ho potuto
riscontrare almeno quattro direttori di coro
che hanno racchiuso in sè le caratteristiche
di raccoglitori e trascrittori di canti toscani,
di elaboratori musicali di tali canti per coro
con pubblicazione degli stessi in volume, e
di direttori che hanno introdotto i canti nel
repertorio dei loro cori facendoli eseguire
in concerti e rassegne ed incidere su dischi,
dibattito
cassette, CD.
Il primo – ma solo in ordine
alfabetico - di tali direttori è Remigio
DE CRISTOFARO, nato a Ischitella, nel
Gargano, frate minore francescano con il
consueto curriculum teologico.
De Cristofaro frequenta i corsi di
organo, canto gregoriano e composizione
all’Istituto Pontificio di Musica Sacra in
Roma, e negli anni ’50 del Novecento
inizia una notevole attività compositiva
che lo fa affermare in campo nazionale.
Nel contempo si occupa attivamente
di etnomusicologia e attua una raccolta
di 100 canti registrati nel Gargano e
attualmente conservati negli Archivi di
Etnomusicologia a Roma.
Dopo il suo trasferimento a Siena attua
anche in tale sede una notevole raccolta
di canti tradizionali di area senese, li
armonizza per coro misto e li pubblica
in un primo tempo in 10 fascicoli dal
1975 al 1983 col titolo di “I canti di
Siena” con la Casa di incisione e stampa
Biagiotti di Firenze, e li raduna ed integra
poi in un successivo volume del 1978 dal
titolo “….Vieni a cantar con me – 50
canti popolari raccolti in Siena e nel
suo territorio” con la edizione delle Arti
Remigio De Cristofaro
Grafiche Bandettini.
Le sue elaborazioni corali sono state
eseguite in concerti e rassegne dal Coro
dell’Osservanza di Siena, coro polifonico
da lui fondato e diretto sino al 1978 nella
Basilica di S. Bernardino all’Osservanza
in Siena di cui egli era organista. Il coro
ha inciso i canti toscani in 2 dischi a
45 giri. Dal 1978 il coro è stato diretto
per quasi 20 anni da Marcello Merolli e
successivamente ha cessato la sua attività.
E’ da notare che De Cristoforo ha
dibattito
composto e pubblicato anche molta
musica sacra e che ha pubblicato un
ulteriore volume etnomusicologico,
“Ischitella – I Canti del popolo – Album
di paese”, ediz. Cantagalli, Siena 1997,
riguardante le tradizioni musicali del
proprio paese di nascita nel Gargano.
Altro direttore di coro che rientra nel
gruppo è Giorgio MARTELLINI. Nato
nel 1930 a Montevarchi (AR), sacerdote,
prima cappellano della basilica Maria SS.
Delle Grazie a San Giovanni Valdarno
(AR), poi della parrocchia di San Silvestro
Giorgio Martellini
a Renacci nella stessa città.
Diplomato in Direzione corale e in
Strumentazione per banda, ha insegnato
prima all’Istituto Magistrale di San
Giovanni Valdarno e poi ai Conservatori
di Perugia e di Firenze.
Ha fondato e diretto per molti anni la
corale polifonica a voci miste Ermenegildo
Cappetti di San Giovanni Valdarno sino
al 2005. Dopo il suo ritiro, hanno preso
il suo posto prima Sandro Nepi e da due
anni Riccardo Nepi.
Martellini ha effettuato una propria
raccolta di canti toscani ed ha elaborato
sia tali canti, sia altri canti tratti da un
libro di canzoni del Mugello, pubblicandoli
poi in due fascicoli: il primo, col titolo
di “L’amore è come l’ellera – 15 canti
popolari dalla riva dell’Arno armonizzati
ed elaborati in stile polifonico a cappella
a 4 o 5 voci miste con voce recitante” è
del 1990, edito dalle Edizioni Carrara di
Bergamo; il secondo, con lo stesso titolo
ma con 10 canti, è stato pubblicato dalla
ELME Edizioni Luciano Marzoli, in Pisa
nel 1991; entrambi sono accompagnati
da un fascicolo con i testi e un commento
Diapason - 8 9 - Diapason dibattito
dei canti dal titolo “L’amore è come di Gruppi Corali, che attualmente viene Polifonico Florentia” a voci miste. associazione toscana costituitasi nel 1998 Puccini e partecipa con successo a
l’ellera – Testo della voca recitante” proposto con cadenza biennale. Malcapi ha effettuato negli anni ’70- ad opera del demo-antropologo prof. numerosi concorsi e rassegne nazionali
edito dalla Litografia Valdarnese nella Meini ha effettuato una ricerca di canti 75 del Novecento una sua ricerca e Pietro Clemente e dai suoi allievi, l’IDAST ed internazionali.
stessa data. toscani che ha elaborato poi per coro registrazione di canti popolari toscani – Iniziative Demo-Antropologiche e di E’ da allora che ha composto musica
Martellini, che ha composto anche misto e pubblicato nel fascicolo “Canti e genovesi, e da allora si è occupato Storia Orale in Toscana, ha provveduto per coro, sia polifonica che popolare,
molta altra musica vocale-strumentale popolari toscani – Dodici composizioni di etnomusicologia con ricerche, a effettuare un censimento delle principali anche toscana.
specialmente religiosa, ha introdotto i per coro a 4 voci ineguali ricostruite studi,organizzazione di convegni, pub- raccolte di canti toscani, riversando i canti E’ morto a Grosseto nel 1988.
suoi canti toscani nel repertorio della e armonizzate da Ivo Meini”, ediz. blicazioni. dai nastri e cassette su CD in modo da Fazzi non ha effettuato ricerca
corale Cappetti da lui diretta e con esso Carrara, Bergamo 1982. Ha pubblicato A partire dal 1970 ha armonizzato garantirne la conservazione per il futuro. etnomusicologica e non ha perso-
si è presentato anche in importanti poi nel 1992 un secondo fascicolo, ed elaborato per coro sia i canti toscani nalmente pubblicato i canti toscani da
concorsi (Arezzo, Gorizia, Llangollen) e in “Canti dall’Italia e dal mondo”, con altri della sua ricerca, sia quelli di due Volgendo ora l’attenzione agli altri lui elaborati, pubblicati successivamente
innumerevoli concerti e rassegne in Italia 28 canti per coro misto di cui 6 toscani, etnomusicologi, il fiorentino Alessandro cori toscani e ai loro direttori vediamo come sopra indicato dalla A.C.T.
e all’estero. editi ancora da Carrara. Meini ha altresì Fornari e Dante Priore di Terranuova in che misura essi aderiscono ai punti di
Della corale Cappetti, che per vari composto molta musica sacra (messe, Bracciolini (AR) che hanno pubblicato per contatto fra etnomusicologia e coralità in Anche di Italo BIANCHI è stato
anni ha organizzato la Rassegna Corale oratori, mottetti, ecc.). la LEF Libreria Editrice Fiorentina i volumi principio indicati. pubblicato nel 1993 dalla Associazione
Città di S.Giovanni esauritasi una decina La corale Puccini ha pubblicato nel “Canti Toscani” il Fornari nel 1972 e In prima istanza prendiamo in Cori della Toscana il fascicolo “La sera
di anni fa, esiste una incisione su cassetta 1992 un suo CD con metà canti di tipo “Canti della Valle dell’Arno” Priore nel considerazione quei direttori di coro che sui monti ed altri canti composti
con due suoi canti toscani eseguiti in un popolare prevalentemente toscani e metà 1978, volumi per i quali Malcapi aveva hanno pubblicato o dei quali sono state trascritti ed elaborati per coro a voci
concorso corale a Verona; una seconda effettuato le trascrizioni musicali dei canti. pubblicate elaborazioni corali di canti virili” come Quaderno n° 1 di Diapason,
cassetta di un concerto al Poggio A sua volta Malcapi ha pubblicato tradizionali toscani. la rivista della associazione.
Imperiale di Firenze è stata altresì incisa con la LEF di Firenze nel 1981 il libro Bianchi è nato a Castelnuovo
e pubblicata. “Canzoni toscane” con 40 delle sue Dino MENICHETTI ha pubblicato Garfagnana (LU) nel 1936. Sacerdote,
Muore il 15.11.2010. elaborazioni corali per voci virili di canti nel 1971, presso le Edizioni Maurri ha fatto studi musicali diplomandosi
tradizionali; un’altra quindicina di canti, di Firenze, il fascicolo “6 canti popolari in composizione. E’ stato organista e
Un terzo direttore di coro che ha sempre per coro virile, li ha pubblicati in toscani elaborati per soli e coro a voci maestro di cappella della cattedrale di
seguito lo stesso percorso è Ivo MEINI. proprio nel volume “Canzoni toscane – miste, virili o bianche”. Massa e insegnante di musica presso
Nato nel 1935 a Volterra (PI), è divenuto 2° ” nel 2002. Nato a Lamporecchio (PT) nel 1918, il Seminario diocesano di Massa, e dal
sacerdote nel 1959. Diplomato in musica Le elaborazioni corali dei canti toscani sacerdote nel pistoiese a Montecatini e a 1970 titolare della cattedra di Armonia,
corale al Conservatorio Luigi Cherubini scritte da Malcapi sono state da lui Pescia, si è diplomato in composizione contrappunto e fuga presso il Pontificio
di Firenze nel 1980, organista, è stato introdotte nel repertorio, inizialmente all’Istituto Musicale di Lucca nel 1948. Istituto di musica sacra a Roma. Ha
insegnante di musica al Seminario di di montagna, del coro La Martinella Ha composto molta musica sacra (12 composto molta musica strumentale
Volterra. da lui diretto e sono sempre presenti messe, 10 oratori, mottetti, brani per e corale per la maggior parte inedita,
Ha fondato nel 1962 ed ha diretto in numero di 3 o 4 nel programma dei voce e organo, brani strumentali). vincendo molti premi in concorsi
da allora la Corale Giacomo Puccini di suoi concerti; tali elaborazioni hanno Ha diretto il coro del duomo di Pescia nazionali ed internazionali.
Volterra, coro polifonico a voci miste, d’altronde costituito il repertorio esclusivo per vari anni e il coro dell’Annunziata di Ha elaborato per coro vari canti
con repertorio di polifonia classica, di del Quartetto Vocale Fiorentino e del Firenze per 3-4 anni. popolari privilegiando quelli della
canto popolare e di folklore nazionale e Claudio Malcapi Nuovo Quartetto Vocale Fiorentino a voci Tuttavia non ha mai fatto ricerche o tradizione toscana e in particolare quelli
internazionale, corale che ha riproposto di tipo polifonico. virili e attualmente del Quartetto Vocale studi etnomusicologici e i cori da lui diretti della Garfagnana e della provincia di
altresì, dopo averli riscoperti e valorizzati, Il quarto direttore di coro che si Toscano a voci femminili da lui diretti. non hanno mai eseguito i canti toscani da Lucca.
vari polifonisti volterrani (Morelli, inserisce nel solco dei precedenti è Il Coro La Martinella durante il periodo lui elaborati. Non ha fatto raccolta etno-
Pesciolini, Zanetti, Bianciardi). La corale Claudio MALCAPI. Nato a Genova di direzione di Malcapi ha inciso in due musicologica. Le sue elaborazioni corali
Puccini, che nei suoi concerti fa prevalere nel 1932, si è laureato in medicina ed long-playing, “Dall’Arno all’Appennino” Di Italo FAZZI è stato pubblicato nel non sono state da lui pubblicate, ma lo
il repertorio toscano su quello polifonico, ha svolto prima in Liguria e dal 1962 e “Peschi fiorenti” una venticinquina 1995 il fascicolo “Maremma, Maremma ha fatto, come si è detto, l’A.C.T.
organizza dal 1968 a Volterra il Festival a Firenze la sua professione di chirurgo dei canti toscani elaborati da Malcapi. ed altri canti composti, trascritti ed Tali sue elaborazioni di brani toscani
ortopedico. Entrambi i due quartetti maschili hanno elaborati per coro a voci pari e a voci tradizionali e qualche sua composizione
Pur non essendo diplomato in musica presentato in concerto l’intero corpus di miste” da parte dell’Associazione Cori a carattere popolaresco sono entrati
ha svolto e tuttora svolge molta attività 55 canti toscani elaborati da Malcapi e il della Toscana come Quaderno n° 7 di nel repertorio del coro Alpi Apuane
musicale: violinista e violista, compositore, secondo di tali quartetti li ha incisi in 3 CD Diapason, la rivista della associazione. di Pieve Fosciana (LU), coro popolare
direttore di coro e d’orchestra, è stato che saranno pubblicati prossimamente. Fazzi, nato nel 1905 a Vetriano di maschile fondato nel 1973 e diretto
allievo per la viola della Scuola di Musica Il Coro La Martinella dal 1978 Pescaglia (LU), ha ottenuto nel 1933 da don Giuliano Salotti, coro che ha
di Fiesole, per la direzione corale dei organizza annualmente in Firenze una presso l’Istituto Musicale di Lucca il tenuto contatti sia con Italo Bianchi che
maestri bulgari Vidas e Robev e degli rassegna di canto popolare intitolata diploma in Composizione. con l’etnomusicologo lucchese Gastone
italiani Corti, Gabbiani, Rossi, Lombardo, “Rassegna Corale Fiorentina di Canti Nel 1932 si trasferisce a Casteldelpiano Venturelli.
Niccolai. Tradizionali”. (GR) dove insegna all’Istituto Magistrale.
Ha fondato nel 1970 in Firenze e Nel 1958 si trasferisce a Grosseto. Restano infine da riferire i dati relativi
diretto per 20 anni il coro popolare “La I quattro direttori di coro toscani sopra Ha diretto le bande di Casteldelpiano e ai cori e ai loro direttori che non hanno
Martinella”, a voci maschili; ha fondato descritti sono quelli che hanno aderito in di Grosseto e ha composto molte musiche pubblicato loro elaborazioni corali di
e diretto per 4 anni il “Quartetto Vocale modo praticamente completo allo schema strumentali e strumentali-corali. canti toscani.
Fiorentino” e per 10 anni il “Nuovo citato in precedenza. Nel 1948 dà vita, nel preparare e Si tratta di 39 cori, 12 di tipo popolare
Quartetto Vocale Fiorentino”, entrambi E’ mancata loro però l’iniziativa della dirigere un concerto verdiano, al coro e 27 polifonici ma con una certa quota di
a voci maschili e da un anno ha fondato costituzione di un archivio computerizzato misto della corale Puccini di Grosseto che canto popolare nel loro repertorio.
e dirige il “Quartetto Vocale Toscano a dei canti toscani sul tipo di quello formato sino ad allora era stata una corale virile. Dei cori popolari, 4 della provincia di
Ivo Meini voci femminili”; da 20 anni dirige il “Coro da Giorgio Vacchi a Bologna. Tuttavia una Dal 1963 al 1981 dirige la corale Lucca, 3 ciascuno di quelle di Massa e di
dibattito Diapason - 10 11 - Diapason attività didattica

Pistoia, uno ciascuno di quelle d’Arezzo
e di Livorno, e con 10 cori maschili, uno
femminile e uno misto, risulta:
a) – solo 5 direttori hanno effettuato
ricerca etnomusicologica;
b) – solo 2 cori hanno un repertorio
prevalentemente toscano, 8 cori hanno
un repertorio popolare vario, nazionale e
internazionale, con all’interno 3-4 brani
toscani e 2 cori non hanno canti toscani
in repertorio;
c) – 7 direttori hanno elaborato
3-4 brani toscani delle loro ricerche,
in 2 cori popolari e nella quota popolare
di 3 polifonici; in tutti gli altri cori la
percentuale di canti toscani variava dal
50% a soli 2 – 3 brani.
L’elaborazione corale dei canti
toscani è stata fatta dai direttori ed
introdotta poi nel repertorio del
loro coro in 15 casi su 39 cori, ma
Duecentottanta pagine di
Il Canto gregoriano
si è trattato sempre di pochi brani,
di solito 3-4 brani in tutto. Unica
eccezione ancora quella di Gilberto
Valgiusti, direttore del coro C.A.T.
di Cutigliano (PT) che ha elaborato,
senza pubblicarli, la quindicina di canti
alla luce di una rinnovata coscienza storica
da lui ritrovati, canti che fanno parte
integrante del repertorio del suo coro.
Ad Arezzo il corso per direttori
docenti: Alexander M. Schweitzer e Lorenzo Donati
Di Alessandro De Lillo

canti popolari toscani

portandoli nel repertorio del proprio coro,
ma senza pubblicarli.
Dei cori polifonici con repertorio
comprendente anche del canto popolare,
8 della provincia di Firenze, 4 ciascuno di
quelle di Grosseto, di Prato, di Siena, 3
di quella di Livorno, 2 di quella di Lucca
e uno ciascuno delle province di Pisa e
Pistoia, e con 23 cori misti, 2 femminili e
uno di voci bianche, risulta:
a) – solo all’interno di 4 cori, dai loro
direttori o da altri è stata effettuata ricerca
etnomusicologica;
b) – solo 3 cori hanno un repertorio
prevalentemente popolare, 2 cori hanno
un repertorio popolare al 50% col
polifonico, 6 cori fra il 20 e il 30%, 8 cori
solo 2 o 3 brani popolari in repertorio;
c) – solo 3 cori utilizzano canti
esclusivamente toscani nella loro quota
di popolare, 3 cori canti prevalentemente
toscani, 8 cori solo 2-3 canti toscani, i
rimanenti 13 cori non hanno canti toscani
nella loro quota di popolare;
d) – 8 direttori di coro hanno elaborato
canti toscani per il loro coro, ma si è
sempre trattato di pochi brani, mai
comunque pubblicati.
In definitiva nei due gruppi sopra
esaminati la ricerca etnomusicologica
è stata effettuata complessivamente da
solo circa un quarto dei direttori, e cioè
da 9 direttori sui 39 cori esaminati e sui
143 di tutta la Toscana, e si è sempre
trattato di pochi canti, circa 3–5 canti,
mai pubblicati. Uniche eccezioni
sono quelle della corale San Martino
di Prato nell’interno della quale sono
stati registrati a cura del presidente
Claudio Jozzelli un centinaio di canti
toscani di area pratese, che però non
sono stati pubblicati, e del coro C.A.T.
– Cantori dell’Appennino Toscano, di
Cutigliano (PT) il cui direttore Gilberto
Valgiusti ha raccolto una quindicina di
canti dell’Appennino pistoiese, pure
non pubblicati.
Il repertorio toscano è stato quello
esclusivo nella quota di popolare di 2
cori polifonici, è stato quello prevalente
Nella formazione di ogni direttore
di coro la pratica e la focalizzazione
delle istanze proprie della direzione
E’ questa la consistenza del volume Oraliter, secondo volume di canti popolari del canto gregoriano appaiono oggi
toscani che a cura di Paolo Bon, Alessandro Buggiani e Claudio Malcapi ha visto la più che mai attività necessarie e
luce in questi primi giorni del 2011.
imprescindibili. Seppure con alcune
Dopo il primo volume che la FENIARCO dette alle stampe con il titolo “Voci e
resistenze e, in passato, col vizio di una
tradizioni – Toscana” sempre a cura dei maestri Bon, Buggiani e Malcapi e che fu
distribuito a tutti i cori associati tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, l’Associazione certa occasionalità, appare chiaro che
Cori Toscana, anche con notevole sforzo finanziario, non ha voluto accantonare la miopia culturale che ha relegato negli
il lavoro residuo che gli stessi avevano a suo tempo curato e non pubblicato per anni il canto gregoriano a un ruolo
mancanza di fondi sufficienti. ancillare rispetto alla polifonia, abbia
Ecco quindi i 27 canti residui, da esiti recuperati sul territorio ed elaborati per coro ormai ceduto il passo a una rinnovata
da illustri compositori. coscienza storica conseguente
In attesa che l’opera giunga presto nelle vostre mani, vi comunichiamo i contenuti. all’affermarsi degli studi semiologici,
- Elaborazioni per coro a voci bianche in particolar modo a partire dagli anni
- Sandro Filippi – Mamma mamma pollaiola ‘50.
- Maria Grazia Furgeri – Fai la nanna coscino di pollo
- Marco Crestani – Il buon vecchio si addormenta
- Elaborazioni per coro a voci femminili
- Mauro Zuccante - Rastrellando i prati
- Corrado Margutti – Se la mamma la ti domanda cimentarsi sul terreno del flusso ritmico- direttori partecipanti al corso
- Armando Corso – Verrà quel di di lune verbale, dell’ermeneutica del testo e hanno così potuto constatare che
- Piero Caraba – Vi voglio raccontare un fatto assai carino dell’interpretazione semiologica. nell’impossibilità di formulare una
- Elaborazioni per coro a voci virili Sulla base di tali motivazioni, che “teoria di base” per la tecnica della
- Alessandro Buggiani – A ‘n la voi pù qui si possono solo accennare, risulta direzione gregoriana, vanno assunti
- Claudio Malcapi – Chi è che bussa evidente che il compito del direttore come punti di riferimento il testo, il
- Alessandro Buggiani – Cosa è uno di un coro gregoriano si colloca nel comune denominatore semiologico e
- Lorenzo Donati – Chi disse mal di me punto di convergenza di competenze l’applicazione di un rigoroso “legato”.
- Lorenzo Donati – La massaia plurime e inseguendo orizzonti E’ quindi compito precipuo del
- Paolo Bon – Stornello nomade
inderogabilmente multidisciplinari. direttore di una schola gregoriana,
- Claudio Malcapi – Tira e molla
- Elaborazioni per coro a voci miste Tali questioni, con il continuo quello di guidare il coro lungo l’asse
- Sara Silingardi – All’ospedal di Genova coinvolgimento degli allievi, sono melodico del brano individuando le
- Pietro Rossi – Canta, canta Lisetta state affrontate dal M° Alexander entità testuali e sottolineando i poli
- Roberto Becheri – E la donna per essere bella M. Schweitzer nell’ambito del Corso ritmici di tensione e distensione;
- Roberto Becheri – E l’uccellino monta su i’ piede per Direttori di Coro “Le voci del indirizzare il movimento sonoro
- Gianni Malatesta – Ero in bottega Novecento” svoltosi lo scorso novembre verso gli accenti testuali e gli appoggi
- Roberto Becheri – Eron tre segantini ad Arezzo. In tale circostanza il docente neumatici e verso le fasi cadenzali;
- Gian Franco Carignani – La figliola del paesa’ Il mutamento di prospettiva culturale (teologo, direttore del Consortium evitare ogni sovrastruttura stilistica o
- Armando Corso – La mia mamma l’è una gran donna segnato dagli studi di E. Cardine e dai Vocale di Oslo) con la naturalezza che vocale che pregiudichi una naturale
- Roberto Becheri – La mi’ mamma l’è vecchierella suoi successori è stato davvero epocale: contraddistingue la sua didattica, ha comprensibilità del testo; sviluppare
- Corrado Margutti – L’erano tre sorelle
intere generazioni di gregorianisti saputo dimostrare come l’esecuzione una coscienza della relazione ritmica
- Lorenzo Donati – La sposa
- Paolo Bon – Lodiamo il nato Re hanno dovuto confrontarsi con di una composizione gregoriana (o, fra i suoni lontana da forme di cripto-
la più profonda delle rivoluzioni in altre parole, la realizzazione di un mensuralismo.
- Lorenzo Donati – La guerriera
Le elaborazioni sono accompagnate da una dotta prefazione di Paolo Bon e in interpretative mai attuate nel campo testo in veste melodica) sia un atto in Il repertorio di studio prescelto dal
appendice da note illustrative di Claudio Malcapi e di Paolo Bon: contengono inoltre della musica e operare una scelta sé semplice, per la perfetta simbiosi M° Schweitzer, prevalentemente inni,
una breve biografia dei musicisti compositori/elaboratori, e una ricca bibliografia piuttosto impegnativa: proseguire esistente tra parola e melodia, ma antifone e sequenze di composizione
riferita agli esiti elaborati. lungo la linea di un arbitrario e insidioso per l’assenza di riferimenti tardiva rispetto al fondo gregoriano
Il volume è stato distribuito gratuitamente a tutti i cori associati. maldestro mensuralismo, oppure ritmici preordinati; tutti gli allievi originale (sprovvisti di notazione
Altri interessati potranno richiederlo a: redi@coritoscana.it
attività didattiche
neumatica, in funzione di garantire un
approccio “morbido” con le difficoltà
della materia), ben si è prestato dunque
per le finalità didattiche di partenza,
fornendo inoltre materiale musicale di
collegamento con la parte del corso
tenuta dal M° Lorenzo Donati, in cui
si è affrontato lo studio e l’analisi dei
celeberrimi “Quatre Motets sur des
Thèmes Grégoriens” op. 10 per coro
a cappella, composti nel 1960 da
Maurice Duruflé.
Con il confronto continuo
fra i due repertori, gregoriano e
contemporaneo, e con la fruttuosa
collaborazione fra i due docenti, si è
così potuta realizzare un’esperienza
formativa di primissimo livello che ha
mostrato come si possano sviluppare
notevoli potenzialità esplorative proprio
nella rinuncia alla compartimentazione
del sapere e in un’ottica di interscambio
culturale.
Il canto gregoriano è la musica
fondativa della nostra sensibilità
e soggetto dialogante col tempo
presente; ogni trapasso fonetico
fra le sillabe del testo e ogni
microarticolazione neumatica ripro-
ducono l’andamento lineare o contorto
del pensiero, la mobilità o le esitazioni
del parlato, il prodotto di una esegesi
della Parola o gli interrogativi in essa
impliciti. Per tali ragioni, a ben vedere,
la modernità di tale forma musicale
consiste nello straordinario spazio a
disposizione di ogni soggettività che
voglia contribuire alla costruzione
di un’estetica contemporanea nella
quale riconoscersi e agire, anche oltre
il contesto liturgico in cui il gregoriano
trova la sua ragion d’essere.
Il saggio finale del corso, svoltosi
nella Sala Multifunzionale del Museo
di Arte Medioevale e Moderna
di Arezzo, ha visto protagonista
l’Insieme Vocale Vox Cordis che
con la consueta e ben nota duttilità
che lo contraddistingue, frutto di
anni di esperienze e dell’apertura
sperimentale del M° Donati, si è
mosso con consumata disinvoltura
fra il canto gregoriano (eseguito dalla
schola maschile) e la composizione
contemporanea, permettendo a tutti
gli allievi del corso di mettere a frutto
nel modo migliore il lavoro svolto
nelle tre intense giornate di studio
VOCI DEL 900
ancora una iniziativa didattica per direttori
A Sesto Fiorentino con Carlo Pavese
di Sabrina De Luca
E’ stato un grande piacere per i cori
“Sesto in Canto” e “Animae Voces”
ricevere la proposta del Presidente
dell’Associazione Cori della Toscana,
Fernando Catacchini, di partecipare
come “cori-laboratorio” al progetto
“Voci del Novecento” che, quest’anno
per la prima volta, si è tenuto a Sesto
Fiorentino (FI).
Il seminario è stato condotto dal
bravissimo docente M° Carlo Pavese col
quale in passato avevamo già realizzato
due seminari.
Il corso si è svolto in tre giornate molto
impegnative ma molto proficue grazie alla
grande professionalità del docente. Per i
coristi aver avuto la possibilità di vederlo
lavorare con i corsisti “direttori di coro”
è stata una esperienza intensamente
formativa.
Grande interesse ha suscitato la
scelta del repertorio che spaziava dalla
musica contemporanea del M.° Margotti,
passando per la musica popolare de “La
Pagliara”, recentemente elaborata allo
stage per elaborazioni corali tenuto ad
Diapason - 12
Aosta, ed eseguita per la prima volta
durante il concerto finale del corso, fino
ad arrivare alle dolcissime note, che han
commosso corsisti e pubblico, uscite
dal brano “Ninna Nanna” di M.° Edoardo
Materassi.
Il corso comprendeva una parte
teorica ed una pratica e si è concluso
con il concerto finale della domenica
pomeriggio, quando gli allievi corsisti han
potuto sperimentare la tecnica acquisita
dirigendo i brani studiati.
Ringraziamo l’ “Associazione Cori
della Toscana”, la “Regione Toscana”, i
cori “Animae Voces” e “Sesto in Canto”,
la Scuola di Musica “Art Music Academy”
di Sesto Fiorentino, che ci ha ospitato in
maniera molto accogliente ed ha messo
a disposizione i locali molto appropriati
per questa tipologia di attività.
Per coristi come noi, fiduciosi
della confortante direzione del nostro
maestro, maturata nel tempo tramite
un rapporto di reciproca intesa, fungere
segue a pag.12
13 - Diapason attività didattica
Il Coro Roberto Goitre
di Follonica in tournée in Ungheria
di Mario Cavaglioni Cattedrale di Esztergom e
successivamente hanno partecipato
I coristi della Associazione al XXIV Festival Internazionale
Musicale Roberto Goitre di Corale presso il Centro Culturale
Follonica hanno compiuto lo “Jòzsef Attila” di Dorog eseguendo
scorso autunno una interessante un interessante programma di
tournée musicale in Ungheria musiche italiane dal rinascimento
visitando le città di Esztergom e di al periodo moderno.
Budapest. A questa grande mani-festazione
Sotto la direzione del Mº hanno preso parte nel tempo oltre
Alessio Pagliai hanno eseguito 1000 cori provenienti da tutta
un applaudito concerto nella Europa.
Il Mº Carlo Pavese
da coro-laboratorio ed affidarsi nelle
mani di direttori a noi sconosciuti, è
stato un momento di grande emozione,
apprendimento e crescita.
Abbiamo avuto la preziosa opportunità
di comprendere in cosa consiste una
parte del lavoro del nostro direttore, che
ci dirige apparentemente in maniera così
semplice, frutto invece di gesti sapienti,
misurati, studiati per rendere la nostra
“risposta” di coristi più adatta possibile
alla buona riuscita dell’interpretazione
dei vari brani.
Tra le impressioni raccolte parlando
con i vari coristi, ci siamo resi conto che
tutti siamo rimasti affascinati dalla tecnica
con cui il docente del seminario, il M.°
Carlo Pavese, è riuscito a trasformare i
corsisti a noi completamente estranei, in
direttori che tramite la “lingua dei gesti”
han saputo trovare un modo per farsi
capire e seguire.
Come in una danza ci siamo affidati
nelle loro mani ed è nata una solidarietà
tra direttore e corista che ha portato a
quell’empatia necessaria affinché un
coro possa trasmettere il senso dei brani
interpretati.
Con l’augurio di poterla rivivere quanto
prima, ringraziamo chi ha ideato e chi ha
reso possibile aderire a questa notevole
esperienza.
 Diapason - 14 15 - Diapason

Il Festival di Primavera 2011 Per la scuola superiore:

ha rinnovato il successo
delle precedenti edizioni
di Fernando Catacchini
Nei due weekend 6/9 e 13/16 aprile
2011 si è svolta a Montecatini Terme
la IX° Edizione del Festival di Primavera
– la scuola si incontra cantando –
manifestazione Nazionale dedicata alla
sopra: Laboratorio di musica antica del Mº Vladimiro Vagnetti
sotto: Laboratorio di Choral Mozart del Mº Luigi Marzola
coralità scolastica delle scuole medie
e superiori di tutto il territorio italiano
promossa dalla FE.N.I.A.R.CO. in
collaborazione con la nostra Associazione
Regionale.
Dopo il successo di presenze registrato
nella scorsa edizione nessuno avrebbe
immaginato un possibile ulteriore
incremento in quella del 2011 che invece
si è verificato consolidando ancor più la
consapevolezza che questo evento sia
sempre di più un appuntamento fisso nel
calendario dei cori scolastici. Infatti, circa
1300 sono stati i giovani studenti-coristi
presenti nei due weekend a Montecatini, e
facenti parte dei 14 cori di scuola media
e dei 21 di scuole superiori partecipanti al
Festival, che hanno riempito le strade e gli
accoglienti alberghi della cittadina toscana
inondando il nostro territorio di giovinezza
e di musica corale.
E’ stato un successo. Successo in
parte motivato dalla bellezza della nostra
Regione, delle nostre città e dalla ricca
offerta di tesori storico-artistici dei quali
forse noi non ci rendiamo più conto vista la
costante vicinanza ma che esercitano su chi
proviene da fuori un’attrattiva unica, e in
parte determinato dalla qualità organizzativa
della manifestazione alla quale lo staff di
Feniarco, unitamente a quello di A.C.T.,
provvede in modo direi impeccabile. A
questo riguardo voglio precisare che non
mi riferisco solamente all’aspetto tecnico
delle location dei concerti e degli atelier,
della sistemazione negli hotel o della
produzione di dispense o programmi di
sala o altro ma anche alla accoglienza dei
partecipanti e all’attenzione e disponibilità
verso le esigenze (a volte improvvise) degli
stessi. Non ultimi gli indirizzi didattico-
musicali relativi alla scelta degli atelier da
proporre e a quella dei relativi docenti e
le tematiche del convegno e degli incontri
formativi e informativi realizzati all’interno
del Festival.
Proprio in merito a questo la novità
introdotta da questa edizione è la creazione
di una Direzione Artistica del Festival
affidata quest’anno a un direttore toscano
il M. Lorenzo Donati.
Numerosi e accattivanti sono stati gli
atelier di studio proposti e che hanno
raccolto l’interesse dei cori partecipanti e
dei loro docenti.
Per la scuola media:
Musica antica Laboratorio di World music docente Mª Silvana Noschese
docente M. Vladimiro Vagnetti
Canti etnici questa attività oltre che con la direzione di
docente M. Anna Flora Spreafico
Cantando Bill Chilcott tre giovani coristi.
docente M. Mario Mora
Cartoni cantati per quanto riguarda la scuola media si è
docente M. Roberta Paraninfo
Vocal pop Scuola di Musica Giuseppe Verdi di Prato che
docente M. Denis Monte
Musica rinascimentale
docente M. Mauro Marchetti
Choral Mozart
docente M. Luigi Marzola
Musica romantica
docente M. Franca Floris
World music promozione della coralità nell’ambito
docente M. Silvana Noschese
Vocal pop questa attività è stata svolta da tutti i cori
docente M. Rojer Ljmker (NL)
Molto interessanti sono risultati i
due concerti del giovedì sera offerti
dall’organizzazione a tutti i partecipanti;
realizzata una bella collaborazione con la
si è esibita, con il suo giovane Gruppo Archi
diretto dal M. Marco Facchini, nella sala
superiore del PalaCongressi di Montecatini
gremito di giovani. Per la scuola superiore
invece, vista la concomitante presenza, per
studio, a Montecatini del Coro Giovanile
Italiano nella sua nuova formazione, si è
optato per una esibizione dello stesso che
sotto la guida dei due nuovi direttori M.
Dario Tabbia (musica antica) e M. Lorenzo
Donati (musica moderna e contemporanea)
ha effettuato un bellissimo concerto sui
repertori appena studiati, particolarmente
apprezzato da tutti i presenti.
La manifestazione si è conclusa con i due
Gran Concerti finali del venerdì sera nei
quali si sono esibiti i singoli cori, con un
programma proprio, e i gruppi degli atelier
con i repertori studiati durante il Festival. Al
termine di entrambi i concerti non poteva
mancare un emozionante “canto comune”
dedicato al 150° Anniversario dell’Unità
d’Italia con una simpatica coreografia di
tricolori che i ragazzi hanno accolto con
orgoglio.
Nella mattinata del sabato, durante la
fase di rientro dei cori presso le proprie
regioni, si sono svolti i concerti nelle scuole
del territorio destinati proprio alla massima
scolastico. Quest’anno era il primo in cui
partecipanti (medie e superiori) e gravosa è
stata la fase di ricerca di quelle scuole che,
avendo dei locali utili, fossero interessate
Il Coro Giovanile Italòiano nella sua prima esibizione a Montecatini
ad accogliere un breve concerto per i
propri studenti al mattino, durante l’orario
scolastico. Anche questa fase organizzativa,
che per evidenti motivi di opportunità
è stata gestita direttamente dalla nostra
Associazione, ha dato risultati positivi
inaspettati segno evidente che il lavoro di
promozione, formazione e sensibilizzazione
prodotto negli anni da A.C.T. con la scuola
e nella scuola sta iniziando a dare i suoi
preziosi frutti.
Al termine di queste due faticose
settimane di Festival che a Montecatini
hanno intensamente impegnato me ed i
collaboratori della Giunta di A.C.T. (che
ringrazio) non posso che essere soddisfatto
per il risultato conseguito sia in termini di
partecipazione che di soddisfazione e sia
per l’immagine positiva e per i numerosi
consensi che la nostra Associazione riceve
a livello nazionale grazie anche a questa
bella manifestazione.
Solamente per la cronaca aggiungo
che il giorno precedente, mercoledì 13
aprile, il Coro Giovanile Italiano era stato
ospite di A.C.T. ad Arezzo, in una prova
generale-concerto tenutasi nella Chiesa
di San Michele e che aveva richiamato
a questa “prima nazionale” un nutrito e
interessato pubblico in gran parte formato
da coristi dei cori cittadini che hanno voluto
partecipare a questa bella sperimentazione
e opportunità per i nostri giovani migliori.
Mi preme in questa sede sottolineare con
piacere che la nostra regione partecipa a
Lorenzo Donati anche con la presenza di
il compositore
Bonaventura Somma
illustre Musicista Chiancianese
a 50 anni dalla scomparsa (1893 - 1960)
di Luciano Pucello
Per ricordare il Maestro
Bonaventura Somma l’Istituto
Musicale ha organizzato numerosi
eventi: lo scorso 7 agosto nel
Santuario di Sant’Antonio si
è esibito il Coro polifonico
“Accademia degli Unisoni” di
Perugia diretto dal M° Lollini. Dal
4 settembre è allestito uno spazio
dedicato al Maestro Somma
nell’ambito della mostra
“Arte Archeologia e Musica
dall’antichità ai nostri giorni“,
che si tiene presso il Museo
Civico Archeologico delle
Acque fino al 31 dicembre; il
13 settembre e il 24 ottobre
presso la Chiesa Collegiata nel
centro storico di Chianciano
si sono tenuti concerti di due
corali, il “Gruppo Corale
Chiancianese” e “Cappella
Musicale di Santa Maria in
Via” di Roma con musiche
di Bonaventura Somma; il
prossimo 18 dicembre la Banda
terrà un Concerto presso il
Palamontepaschi delle Terme
di Chianciano; le celebrazioni
proseguiranno anche nel
prossimo anno 2011: verrà
proiettato un film del 1944 con
la Regia del grande Vittorio De
Sica “La porta del cielo” per
il quale il Maestro ha diretto i Cori
della colonna sonora; verrà posta
una targa ricordo nella casa che ha
dato i natali all’illustre Musicista;
sarà presentato un libro sulla vita e
le opere musicali del Maestro allo
scopo di far conoscere l’illustre
musicista chiancianese.
Le celebrazioni di questo 50° dalla
Sua morte, organizzate dall’Istituto
Musicale, che porta il Suo nome,
sono state realizzate grazie al
patrocinio dell’Amministrazione
Comunale e delll’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia in
Roma e con il contributo della
Fondazione del Monte dei Paschi
di Siena, Banca CRAS Credito
Cooperativo Chianciano Terme –
Sovicille e l’APT Chianciano Terme
Valdichiana.
Certo, sappiamo che è ben poca
cosa commemorare il Maestro
Somma con queste iniziative visto
il livello culturale e musicale del
personaggio e forse si potrebbe
pensare ad un qualcosa in più;
Diapason - 16 17 - Diapason
dato che il Maestro ha insegnato e
diretto dal 1926 fino alla sua morte
il prestigioso “Coro dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia” di
Roma, per ricordare e coronare
questo evento sarebbe auspicabile
che il Coro dell’Accademia si
esibisse qui a Chianciano Terme
per ricordare l’illustre musicista.
Purtroppo non ci sono in
Chianciano Terme molte
testimonianze scritte sulla
vita e sul personaggio del
M° Bonaventura Somma ma
vorremmo ricordarlo attraverso
le sue qualifiche:
“Bonaventura Somma”
Nacque a Chianciano Terme
nel 1893.
Studiò al Conservatorio di
Santa Cecilia, diplomatosi in
composizione alla scuola di
Stanislao Folchi e di Ottorino
Respighi;
Nel 1911 fu Direttore della
Cappella del Santuario di Valle
di Pompei;
Nel 1922-23 fu Direttore
d’orchestra nei “Balli russi” al
Theàtre des Champs Elisèe di
Parigi;
Dal 1925 al 1934 fu Direttore
artistico dei “Concerti Spirituali”
alla sala Borromini in Roma,
e Direttore per vari anni della
Cappella Musicale di San Luigi
dei Francesi in Roma;
Dal 1926 al 1960 Direttore del
Coro e Accademico effettivo e
Consigliere artistico dell’Accademia
di Santa Cecilia in Roma;
Dal 1939 era titolare presso il
Conservatorio di Santa Cecilia
continua a pag. 20
Diapason - 18 19 - Diapason
Diapason - 20 21 - Diapason
Diapason - 22 23 - Diapason il compositore

continua da pag. 13
in Roma della Cattedra di uno dei più stupendi ed ammirati artistico e culturale comprendenti
Composizione Polifonica Vocale complessi del mondo. anche le prime felici creazioni del
(del quale insegnamento esiste In seno al “Grande Coro” nostro melodramma giocoso.
in Italia soltanto un’altra cattedra dell’Accademia aveva costituito il Il 23 ottobre del 1960, fra le
presso il Conservatorio di Milano); “Coro Polifonico” col quale diede braccia della tanto cara sorella
Diresse concerti corali di alunni numerosi concerti in Italia ed all’Estero Enrica, dopo aver ricevuto i
presso le Scuole Medie. Più volte eseguendo capolavori del secolo XVI e conforti della Fede, il Maestro spirò
ottenne premi. svolgendo cicli storici di alto interesse affidandosi alla Misericordia di Dio.
Papa Pio XII lo insignì di
“motu proprio” della Commenda Sopra: La Corale Chiancianese nel concerto del 50ennio
dell’Ordine di San Gregorio Magno. Sotto: Il Coro dell’Accademia di S. Cecilia in tournée negli Stati Uniti
Fu nominato nel 1934 “Accademico
effettivo” e Consigliere Artistico
dell’Accademia di Santa Cecilia.
E’ stato Accademico della
Filarmonica di Bologna, Medaglia
d’argento della Repubblica Italiana,
Officier d’Académie di Francia,
Cavaliere Ufficiale di Gran Croce
del Belgio; gli è stato conferito da
“Artis Templum” il Diploma solenne
alla memoria di “Accademico
Onorario”.
Nel 1960 è stato nominato
Consulente Artistico del C.O.N.I.
per la XVII Olimpiade.
Portò il Coro dell’Accademia di
Santa Cecilia, di cui dal 1926 era
Direttore, a tale grado di perfezione
tecnica ed artistica da renderlo
in memoriam
Nessuno è stonato, tutti possono cantare
La scomparsa di Mons. Martellini
di Franco Giunti
“Nessuno è stonato e tutti possono
cantare”. Lo sosteneva mons. Giorgio
Martellini, 80 anni, originario di
Castelfranco di Sopra, parroco fondatore
della parrocchia di San Pio X a San Giovanni
Valdarno, insigne musicista e compositore,
stimato ed apprezzato nel settore polifonico
per originalità ed ampiezza di produzione
che lunedì 15 novembre, dopo una lunga
malattia è tornato alla casa del Padre.
La sua teoria, per la quale per decenni si
sono avvicinati al canto sacro e quindi alla
preghiera tantissime persone, gli ha fruttato
una cerimonia funebre particolarmente
solenne alla quale hanno partecipato i
cori da lui diretti: la Corale Ermenegildo
Cappetti di San Giovanni V.no, la corale
San Filippo Neri di Castelfranco di Sopra e
il Coro Parrocchiale di Meleto.
Mons. Giorgio Martellini era nato a
Montevarchi il 2 gennaio 1930. Primogenito
dei cinque figli di Narciso Martellini e Nella
Giunti, una famiglia molto conosciuta e
stimata a Castelfranco di Sopra, era stato
ordinato sacerdote il 27 giugno 1954 nella
Cattedrale di Fiesole. Dopo essere stato
cappellano di Rubbiana, a Greve in Chianti
e della Basilica di San Giovanni V.no, come
parroco aveva realizzato la chiesa di San
Pio X sempre a San Giovanni V.no per poi
ritirarsi negli ultimi anni a Renacci.
Animato da una gran passione per la
musica, mons. Martellini, dopo essersi
diplomato al Conservatorio Cherubini di
Firenze, si era distinto come insegnante e
compositore.
Particolare importanza riveste la sua
produzione musicale: alcune Messe per
organo, orchestra e coro a più voci e fra
queste va ricordata la “Piccola Messa” in
onore di San Filippo Neri nella quale le
parole del canto d’introduzione, che fanno
specifico riferimento a Castelfranco di
Sopra, sono del vescovo di Prato, mons.
Gastone Simoni, suo concittadino; “La
Passione”, un atto a otto quadri per soli,
coro, voci bianche, orchestra, percussioni
e chitarra; “I Salmi della speranza”, cantata
in quattro parti; un “Trittico”; due “Oratori”
uno dedicato a San Filippo Neri e uno al
Beato Angelico e l’opera “La croce e la
spada”. Numerosi sono i canti liturgici
da lui composti che ogni domenica sono
cantati nelle chiese di tutta Italia. Notevole
è anche il corpo delle sue opere nel campo
Diapason - 24 25 - Diapason attività dei cori
dall’Antifonario Fiorentino del XII secolo
L’Officium Sancti VITI
splendida ricostruzione
del Vox Cordis di Arezzo
della musica popolare. profondo rispetto e di grande ammirazione
Il Consiglio Comunale di Castelfranco di per un artista la cui personalità ha
Sopra, all’unanimità e per acclamazione, rivelato una particolare assonanza con la
qualche anno fa gli aveva conferito la sensibilità musicale e con le radici culturali di Giovanni Alpigiano filologiche: la ricerca è presente, diretti dal M° Lorenzo Donati, che ci
cittadinanza onoraria come segno di della nostra terra. ha un taglio specialistico, ma non è donano un’esecuzione dell’officium
Con le recenti celebrazioni per fine a se stessa. Il punto terminale è di particolare bellezza; l’attore
il XVII centenario del martirio ridare vita a quell’objet vivant che è Alessio Sardelli, che con bravura
(2003-2004), il culto di San Vito l’officium nell’istante in cui si rende e vari colori di voce interpreta la
ha dimostrato ancor oggi tutta la percepibile, nel momento cioè della “storia” in volgare preparata da Aldo
sua forza evocativa, la sua capacità sua declamazione e dell’esecuzione Menichetti, professore emerito di
espressiva, la sua popolarità. canora. Il testo arricchito di quel Filologia Romanza dell’Università di
melos che amplifica l’ historia S. Friburgo; un ultimo ringraziamento
Nella sola nostra penisola 15
Comuni portano il suo nome, circa Viti, torna a ripresentarsi carico di mi sia concesso alle violoncelliste
80 lo hanno come patrono, altre 46 significati, di molteplici stimoli, Roberta Masselli e Michelle
località sono a lui intitolate e 141 nell’interpretazione di artisti Richter, che affiancano la vox Viti
chiese – e forse più – sono a lui impegnati a ricreare quel mileu con incisi e tipi melodici elaborati
dedicate. medievale, non senza un tocco di nella modernità, alla prof.ssa Elena
Questo santo non è lontano dal modernità. E il tutto ritorna a essere Giannarelli, dell’Università di
cuore della gente: oggi come allora logos cantato, declamato, cantico Firenze, per i preziosi consigli, e
viene a dare protezione e fiducia, dell’uomo nuovo che, come scrive al direttore dell’Archivio Storico
Ambrogio, è professione canora di dell’Arcivescovado fiorentino,
a rafforzare la nostra identità di
cristiani e la nostra fedeltà a Cristo, fede, letizia di liberazione, grido di prof. Gilberto Aranci, che ha saputo
unico Signore; invocato in tanti gioia. comprendere immediatamente
luoghi e da tante popolazioni, Vito, Ringrazio i cari amici del- la serietà di questo progetto,
Prete e musicista, lascia un vuoto immenso con la sua historia, viene ad indicare l’Ensemble Vox Cordis di Arezzo, favorendone la pubblicazione.
di Lorenzo Pierazzi chiare prospettive di salvezza
all’intero popolo di Dio, anche a
Dopo che negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si erano ulteriormente livello della vita quotidiana. Vito
aggravate, lunedì 15 novembre mons. Martellini ha raggiunto la casa del Padre. è un santo giovane per una Chiesa
La sua scomparsa lascia un vuoto immenso in tante generazioni di Musicisti e di
fedeli che hanno avuto la fortuna, chi per un giorno chi spesso per una vita intera, di
chiamata a essere sempre giovane e
averlo avuto come maestro. Allo stesso tempo, però, ci lascia anche una ricca eredità vitale.
artistica e di fede frutto del suo genio creativo e del suo portare la gioia della Parola Oggi in Toscana una decina
attraverso il dono della musica. di chiese fanno memoria di lui:
Nell’impossibilità di riordinare a caldo una gran mole d’idee, di episodi, di aneddoti,
testimonianza di un culto che ha
il primo pensiero che affiora alla mente è anche quello dell’ultima visita di pochi
giorni precedenti la sua morte, in compagnia di suo fratello Giovanni. Un’emozione radici molto antiche e che trova
che è ancora viva e che tocca corde molto sensibili. forse le sue prime attestazioni nel
Con un gesto che allo stesso tempo trasmetteva un senso di grande fatica ma VII secolo, nei pressi dell’odierna
anche di straordinaria leggerezza, don Giorgio mi ha regalato un ultimo saluto Corsignano.
alzando la sua mano destra. Un gesto semplice capace però, per un vecchio allievo, di
riportare la memoria a quei lunghi pomeriggi trascorsi a studiar solfeggio nella casa
L’Antifonario fiorentino del XII
parrocchiale di San Pio X dove il profumo della pipa avvolgeva l’aria e quella stessa secolo presenta Vitus cantato dal
mano e le sue lunghe dita affusolate e nervose capaci di accarezzare con straordinaria Capitolo della Cattedrale di Firenze:
agilità i tasti del pianoforte. la sua historia si dipana attraverso
Don Giorgio lascia la sua eredità di sacerdote-musicista ai suoi familiari, alla sua
antifone e responsori costruiti sul
piccola comunità parrocchiale di Renacci, il Buen Retiro di questi ultimi anni di
vita terrena, e sopratutto alle sue corali: in primis alla “Ermenegildo Cappetti” di testo di un’antica passio romana del
San Giovanni V.no e alla “San Filippo Neri” di Castelfranco di Sopra che egli aveva VII secolo.
fondato, cresciuto, diretto e amato. Questo volume non vuole
Ma la sua eredità umana e di musicista rimarrà a lungo anche nei repertori di rendere l’officium Viti un oggetto
molti Cori toscani che non dimenticheranno il suo intervento, la sua ricerca, le sue
elaborazioni nel campo del canto popolare toscano.
solo di studio, secondo discipline La cover del CD
attività dei cori
Il coro giovanile italiano
la nuova formazione per il biennio 2011-2012
di Benedetta Nofri
Domenica 10 aprile, Montecatini Terme: inizia
un nuovo, meraviglioso cammino musicale!
E’ questa la location della prima sessione
di studio del Coro Giovanile Italiano, nella sua
rinnovata formazione: trentadue giovani coristi
selezionati, provenienti da quattordici regioni
d’Italia, magistralmente guidati dai Maestri
Lorenzo Donati e Dario Tabbia.
Nel primo pomeriggio, il gruppo è finalmente
riunito: si parte con le presentazioni, inizialmente
un po’ impacciate, con l’imbarazzo di chi non sa
ancora che da lì a pochi giorni quei volti e quelle
voci non saranno più estranei, ma sempre
più cari. Quello che subito si può “fiutare”
è l’appartenenza ad un cammino comune:
quella bella storia corale che un giorno ha fatto
innamorare ciascuno di quei ragazzi.
Ma non c’è tempo da perdere: la voglia di
musica pulsa sempre più forte e il repertorio
aspetta di svelare le proprie meraviglie
attraverso le mani dei maestri… Inizia così la
prima giornata di prove: nei vocalizzi iniziali si
può assaporare un suono meraviglioso, fresco
come l’età dei coristi, pulito come la loro voglia
di costruire insieme qualcosa di bello.
Scaldare la voce, scaldare l’animo,
accordarlo con quello di chi ti è vicino: la
musica sboccia in quest’unione di sensibilità.
E così si risvegliano le belle armonie del
passato: i capolavori di De Victoria e Schütz
tornano a svelare i loro eterni tesori sotto la
direzione del maestro Tabbia. La dolcezza
di “Ne timeas, Maria”, la dolorosità di “Quid
commisisti”, la solennità di “Die himmel”,
animano le giornate di studio, facendo
letteralmente volare le ore di prove.
Si ripercorrono le meraviglie dei secoli
scorsi, fino ad arrivare ai giorni nostri: è il
turno del maestro Donati che, passando per
Pizzetti, Clausetti e Bettinelli, si spinge fino
all’interpretazione di Petrassi, che incombe
coi suoi “Nonsense”. E nelle ore di prove,
tutto finisce per acquistare un nuovo “sense”:
perfino una vecchia di Polla che, pigiata tra la
folla, “alcuni ne uccise a pedate, altri schiacciò
a bastonate”!
Le ore fuggono, l’entusiasmo cresce
nonostante la stanchezza e giunge finalmente
la sera del concerto: siamo ad Arezzo, nella
chiesa di San Michele, dove il Coro Giovanile
Italiano può sfoggiare la bellezza della propria
musica, raggiunta in soli quattro giorni di duro
lavoro. La chiesa è affollata e il pubblico aretino,
onorato di poter ascoltare la nuova compagine
in anteprima nazionale, può gustare una serata
di bella musica.
Il giorno seguente i coristi si riuniscono per
ascoltare la registrazione della sera precedente,
con la volontà di tirare a lucido gli ultimi dettagli.
Ed arriva il tanto atteso concerto finale, nel
Palazzo dei Congressi di Montecatini, gremito
di giovani delle scuole superiori, partecipanti al
sopra: L’esibizione del Coro Giovanile Italiano con i due docenti preparatori:
Mº Lorenzo Donati e Mº Dario Tabbia
Diapason - 26
Festival di Primavera. L’evento è particolarmente
importante, nella prospettiva di collegare la
coralità scolastica e quella di livello più avanzato,
ed è anche una sorta di scommessa, data la
complessità del repertorio, che non si presta a
immediati coinvolgimenti giovanili. Ma la serata
decolla alla grande: il Coro Giovanile Italiano è
accolto come “la Nazionale” e riesce in pochi
minuti a conquistare la sala, raccogliendo
grandi entusiasmi.
Con un fiume di applausi si è conclusa la
prima tappa di questo meraviglioso viaggio: non
è stato facile salutare quei volti e quelle voci con
cui in cinque giorni si condividono esperienze
ed emozioni così profonde… Per adesso,
fortunatamente, è soltanto un “arrivederci”:
il prossimo appuntamento è ad agosto in
occasione dell’Alpe Adria Cantat. I coristi e i
Maestri non vedono l’ora di rimettersi in gioco:
cosa ci riserverà questo Coro Giovanile Italiano?
27 - Diapason attività dei cori
Vent’anni celebrati
con le stelle del gospel
del St. Jacob’s Choir di Montecalvoli
di Massimo Bracci in cui si è invece proposto il repertorio passione dei suoi componenti per la
forse più caro la St. Jacob’s: il gospel musica corale.
Il St. Jacob’s Choir di Montecalvoli, contemporaneo, anche se non sono Alcuni estratti di questi concerti
mancate incursioni nel jazz. Come possono essere visionati e ascoltati
diretto da Massimo Bracci fin dalla
sua fondazione, ha compiuto 20 anni ospite d’onore una delle stelle nascenti accedendo al sito del coro:
di attività, e ha festeggiato questa del jazz italiano: Andrea Celeste, che www.coralesanjacopo.it
importante ricorrenza con tre concerti è stata in passato una corista del St. Per ultimo il nuovo cd “Everything”
di particolare prestigio musicale e con Jacob’s Choir. in cui si è scelto un repertorio
l’ncisione di un nuovo CD. Accompagnati da un orchestra di indirizzato maggiormente sulla musica
Il primo concerto è stato nell’ottobre 25 elementi si è trasmessa una grande gospel contemporanea anche se
scorso con la filarmonica Luporini di energia musicale tipica della musica non non mancate incursioni nella
San Gennaro in cui si sono eseguite gospel, fatta di ritmo, allegria e potenza musica africana e nella musica sacra
sonora. contemporanea ma di ispirazione più
esclusivamente musiche di Mons. Marco
Il pubblico in ogni occasione ha classicheggiate come ad esempio il
Frisina, che tra l’altro ha presenziato al
concerto e ha diretto personalmente dimostrato un grande entusiasmo, brano di Paul Halley appositamente
alcuni brani. e il St. Jacob’s Choir per parte sua composto per il St. Jacob’s e tratto da
Il maestro Frisina lo conosciamo ha dimostrato nella sua ventennale un corale di Bach. Insomma, come dice
tutti come uno dei più importanti attività di sapersi proporre in tipologie il titolo del cd “ogni cosa”, proprio a
compositori di musica liturgica in Italia, di musica anche molto diverse tra sottolineare questa grande varietà di
ma ha anche una pari notorietà nel loro con estrema professionalità e stili e generi corali che il coro ha voluto
campo della musica sacra in generale. qualità artistica derivata da una grande proporre.
Ha composto le colonne sonore dei
più importanti film di sfondo religioso
e storico apparsi in questi ultimi anni
al cinema e in televisione. E proprio
queste musiche sono state proposte
in questo concerto che ha messo in
evidenza il grande spessore artistico del
compositore.
Il secondo concerto, sempre con la
filarmonica Luporini è stato al Teatro del
Giglio a Lucca per le festività natalizie
e abbiamo avuto come protagonista
d’eccezione la cantante americana
Amii Stewart con la quale si è eseguito
in repertorio che spaziava dalla musica
leggera, ai gospel, agli spirituals e alle
sopra: Il St. Jacob’s Choir con la Sunrise Jazz Orchestra
musiche di Ennio Morricone. Ed è stato
proprio quest’ultimo a emozionare sotto: Il coro in concerto con la Filarmonica Luporini e la cantante Amil Stewart
in modo indimenticabile il pubblico
intervenuto, quasi mille persone.
Ha cantato proprio quei brani che il
compositore italiano aveva affidato
originariamente alla sua splendida
voce. L’impasto orchestrale, con il coro
St. Jacob’s e la voce di Amii Stewart
hanno regalato veramente emozioni
uniche.
Per ultimo, il St. Jacob’s Choir
ha eseguito in gennaio una serie di
concerti con la Sunrise Jazz Orchestra

attività dei cori
Viva la Musica!
la rassegna corale di Grassina
di Fiorella Baldini
La tradizionale Rassegna Corale del
Coro della Casa del Popolo di Gràssina
quest’anno si è tenuta Domenica    Ospita il Coro
17/11 con la  partecipazione del Coro
di Impruneta e del Coro di Braunshardt
proveniente dalla città di Weiterstadt in
Germania. Il concerto rientrava nelle
manifestazioni legate al gemellaggio fra
il Comune di Bagno a Ripoli, sede del
Coro di Gràssina e la città di Weiterstadt
dove Il Coro di Grassina si è recato
l’anno scorso  ed ora ha ricambiato
l’ospitalità ai nostri amici tedeschi.Il loro
soggiorno è durato 5 giorni che sono
stati intensamente vissuti insieme con
gite di interesse turistico e culturale e
momenti conviviali indimenticabili. Ci
teniamo a sottolineare che molte famiglie
italiane hanno ospitato la maggior parte
dei 70 ospiti di Weiterstadt nelle loro
case, come loro ci avevano ospitato
nelle loro famiglie, dando in questo
modo un significato di vera amicizia al
gemellaggio. Ancora una volta la musica
si è  rivelata come un linguaggio universale
che riesce ad accomunare i popoli.
 Inoltre il 1° di Novembre u.s. il Coro
“San Francesco” proveniente
città di Enna è stato protagonista
insieme al Coro Sociale di Grassina
di una bellissima serata nella nostra
sede, la Casa del Popolo,  dove dopo
aver cantato, abbiamo offerto agli
ospiti siciliani una cena piena di gioia,
di allegria e di compartecipazione
di ideali di amicizia e di fratellanza.
Diapason - 28
Foto dei cori partecipanti, dall’alto:
Coro Braunshardt della città di Weiterstadt
Coro polifonico di Impruneta
Coro sociale della Casa del Popolo di
Grassina.
dalla
Sabato, 30 Ottobre ore 16,30
Partecipano:
Coro Polifonico
29 - Diapason di San Giminiano
attività dei cori
Direttore : M°Antonio Morelli
Ensemble Vocale
di Roma
Direttore: M° Matteo Bovis
Coro Certaldese
Direttore: M° Damiano Santini
Coro Massese
Pier Alessandro Guglielmi
Direttore: M° Paolo Biancalana
Domenica, 31 Ottobre ore 16,30
Chiusura Rassegna con:
Jazz & Gospel Community di Firenze
Direttore: M° Corrado Fugali
“S. Cecilia”
Rassegna di Canto Corale
di Monterotondo M.mo
Teatro “Il
Direttore M°Ciliegio” - Monterotondo M.mo
Alessio Pagliai
Sabato, 30 Ottobre ore 16,30
Partecipano:
Coro Polifonico Associazione Corale Massese “P.A.Guglielmi”
di San Giminiano
Direttore : M°Antonio Morelli
Nata nel 1972, ha tenuto concerti in molte città italiane e compiuto varie tournée all’estero in Franc
Ensemble Vocale Spagna, Polonia, Boemia e Slovacchia, Austria. La sua attività si svolge durante quasi tutto l’an
attraverso concerti con repertorio a cappella, con accompagnamento organistico o program
di Roma sinfonico-corali: tra le numerose produzioni realizzate, ricordiamo l’esecuzione della Cantata BWV
Direttore: M° Matteo Bovis di Bach, del Gloria e del Credo di Vivaldi, del Te Deum di Charpentier, della Missa D.167 di Schube
delle Missae K259 e K317 di Mozart, della Fantasia per pianoforte, coro e orchestra op.80
di Germana Bruni
Coro Certaldese
Beethoven, dello Stabat Mater e della Missa Sancti Joanni De Deo di Haydn, del Requiem di Fau
Significative, inoltre, le diverse esecuzioni della “Misa Criolla” e della “Navidad Nuestra” di
Direttore: M° Damiano Santini Ramirez, degli Zigeunerlieder e Volkslieder di Brahms, della Petite Messe Solennelle di Rossini, de
Via Crucis di Liszt, del “Sacred Concert” di Duke Ellington per coro e Big Band. La Corale
Sabato 30 e Domenica 31 Ottobre si è svolta al particolarmente impegnata nella riscoperta e valorizzazione delle opere di Per Alessandro Gugliel
Coro Massese compositore massese della seconda metà del ‘700. Tra le diverse composizioni eseguite in pri
Teatro del Ciliegio
Pier di Monterotondo
Alessandro GuglielmiM.mo la ripresa contemporanea ricordiamo il “Credidi” per soli, coro e orchestra, brano inciso per la Ca
sesta edizione della
Direttore: Biancalana “Quattro passi
Rassegna
M° Paolo Bongiovanni di Bologna nel 2000. Il Nel 2004, su invito del Festival Pucciniano e della Casa Mus
Puccini, nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della scomparsa del Maestro,
inCoro” organizzata dal Coro S. Cecilia con il eseguito a Torre del Lago la Messa di Gloria di Puccini, assieme al Coro S. Nicola di Pisa
Domenica, 31 Ottobre ore 16,30 all’Orchestra Sinfonica di Grosseto. La Corale è diretta dal 1988 dal M°Paolo Biancalana con
PatrocinioChiusura
del Comune di Monterotondo M.mo.
Rassegna con: collaborazione delle Prof.sse Paola Panesi, Wilma Brambilla, Laura Panizzi, Annamaria Salamina
Coro&Polifonico
Ospiti il Jazz di San Giminiano,
Gospel Community di Firenze
del Prof. Michele Bianchi.
diretto dal M° Antonio
Direttore: Morelli, l’Ensemble
M° Corrado Fugali
Vocale diOspita
Romail Coro
diretto dal M° Matteo Bovis,
il Coro Certaldese
“S. Cecilia”diretto dal M° Damiano
Coro Massese M.mo
Santini ediilMonterotondo Pier Alessandro Coro Polifonico di San Gimignano
Guglielmi diretto da M° Paolo Biancalana il
Direttore M° Alessio Pagliai
giorno 30. Nasce nel 1993 all'interno della Parrocchia di Santa Maria Assunta di San Gimignano, per poi
La chiusura della Rassegna il 31 Ottobre è proseguire la propria attività in maniera indipendente. Il repertorio spazia dalla polifonia classica
sacra e profana fino a brani popolari e della tradizione americana del secolo scorso. Il Coro ha
stata affidata al Jazz & Gospel Community di partecipato a varie manifestazioni a livello regionale. E' socio dell'Associazione Cori Toscani. E'
stato diretto per molti anni dal M° Fabrizio Bassi. Dal 2003 è diretto dal M° Antonio Morelli.
Firenze con Corrado Fugali.
M° Antonio Morelli
Una Rassegna di alto livello, con esibizioni E' diplomato in clarinetto, composizione e direzione per coro. Tra i vari complessi diretti dal M°
eccellenti, che ancora una volta hanno gratificato
Antonio Morelli si possono ricordare i Cori G. Del Chiaro di Poggibonsi e fino al 2000, il Coro
Polifonici Senesi. Con quest'ultimo ha partecipato per vari anni a numerose manifestazioni
l’impegno oneroso degli organizzatori. Dopo organizzate dall'Accademia Musicale Chigiana e dal Cantiere d'Arte di Montepulciano. Ha
selezionato e diretto una formazione corale costituita dai cori della valdelsa per l'opera “Così fan
questo splendido risultato si sta già pensando tutte” (San Gimignano - 2000).
con entusiasmo all’anno prossimo.
le foto dall’alto:
Corale Massese Guglielmi di Massa,
Coro Polifonico di San Gimignano,
Ensemble Vocale di Roma
Ensemble Vocale di Roma
 attività dei cori
IL CORO POLIFONICO SAN NICOLA
da Pisa a Wiesbaden
di Agnese Bargagna
La trasferta del Coro Polifonico San
Nicola di Pisa a Wiesbaden (26-30
Agosto 2010) è stata un successo!
I coristi e i solisti, insieme ai loro
accompagnatori hanno avuto una grande
accoglienza nella graziosa città termale
da parte degli organizzatori tedeschi,
calorosamente rappresentati da Michael
Müller, responsabile di Amicizia,
Associazione tedesco-italiana per
l’unione sociale e da Christoph Nielbock,
direttore della Jugende-Sinfonie-
Orchester della Scuola di Musica e
Cultura di Wiesbaden (Wiesbaden Musik
und Kunstschule, WMK).
Il saluto ufficiale è avvenuto il 27 Agosto
in Comune (Rathaus) dove anche il
portavoce del Sindaco si è detto davvero
felice di ricevere per la terza volta il
Coro Polifonico San Nicola a Wiesbaden
e di ripetere un’esperienza di valida
collaborazione.
La guida di Michael Müller e dei soci
locali è stata preziosa a più di un titolo: la
loro disponibilità ha permesso al Coro di
visitare non solo la città di Wiesbaden ma
anche quella di Francoforte e di calarsi
immediatamente nella magica atmosfera
tedesca. In particolare il Signor Müller
si è preso a cuore il progetto ed ha reso
il soggiorno degli italiani veramente
speciale con le sue immancabili attenzioni
e premure.
Il concerto di Domenica 29 Agosto ha
voluto festeggiare i 30 anni dell’esistenza
dell’associazione Amicizia ed è stato il
quinto progetto di cooperazione della
WMK con il Coro polifonico San Nicola.
Il Coro, i solisti e la Jugend-Sinfonie-
Orchester si sono esibiti nella Thiersch-
Saal del Kurhaus, prestigioso edificio
voluto dall’Imperatore Guglielmo
II (nel 1904-1907), che ospita più
importanti eventi della città (congressi
internazionali, meetings, concerti da tutto
il mondo).
Il titolo “Pisa, Pasta e Puccini”,
intendeva presentare un’immagine tutta
italiana dell’evento: Pisa perché tipica
città italiana, Pasta perché specialità
gastronomica del Bel Paese e Puccini
perché rappresentante della Lirica italiana
e dei suoi capolavori.
Il Coro Polifonico San Nicola, preparato
dal maestro Stefano Barandoni, ha
saputo affrontare con maturità sia
vocale che esecutiva un programma che
comprendeva brani tratti della grande
stagione ottocentesca della Lirica italiana.
Ha risposto con generosità e dedizione
alle richieste di interpretazione dei brani
da parte del Mestro Nielbock e ha in tal
modo regalato al numeroso pubblico
emozioni travolgenti e contrastanti:
dall’allegria spensierata del L’Elisir
d’amore di Donizetti, alla profonda
drammaticità del Nabucco di Verdi e
della Tosca di Puccini, per concludere con
un’appassionata Cavalleria Rusticana di
Mascagni.
Grande successo hanno riscosso i solisti:
i soprani Marina Fratarcangeli e Federica
Nardi, il tenore Giorgio Berrugi e il
baritono Alessandro Luongo che con la
loro eccellente vocalità e professionalità,
hanno coinvolto gli spettatori permettendo
loro di gustare a pieno la bellezza della
Lirica italiana.
Egregia è stata anche la prestazione della
Jugend-Sinfonie-Orchester della WMK/
WMA (Wiesbadener Musikakademie), i
cui membri, nonostante la giovane età,
si sono cimentati in complessi brani
lirici, sotto la sapiente direzione di
Nielbock, dando prova di grande capacità
interpretativa e drammatica soprattutto
Diapason - 30
nell’esecuzione del toccante Intermezzo
della Cavalleria Rusticana.
In occasione dei grandi festeggiamenti
alla Wiesbaden Musik und Kunstschule
dopo il concerto calorosi complimenti
sono stati indirizzati soprattutto al Coro
col suo direttore e ai solisti non solo
da parte del Maestro Nielbock e di un
entusiasta Michael Müller, ma anche
da parte di rappresentanti italiani di
altri cori della Toscana. L’Associazione
Amicizia e la Wiesbaden Musik und
Kunstschule hanno inoltre espresso
la loro gratitudine al maestro Stefano
Barandoni e la loro volontà di continuare
con il Coro Polifonico San Nicola di Pisa
la solida e produttiva collaborazione,
cominciata negli anni ‘90. Ci auguriamo
di poter presto vedere di nuovo il Maestro
Nielbock dirigere con la sua bacchetta
la magica armonia di suoni, voci ed
emozioni come quella che hanno regalato
la sera del 29 Agosto 2010 il Coro San
Nicola, i solisti e la Jugend-Sinfonie-
Orchester, nella quale lo spirito tedesco
e quello italiano si sono toccati e hanno
sognato insieme.
NdR. Siamo particolarmente lieti di questo
ulteriore successo del coro pisano, ma ci
rammarichiamo che si taccia sul fatto che
lo stesso coro era stato introdotto presso
l’associazione Amicizia proprio dalla
Associazione Cori Toscana nell’ambito
di una lunga collaborazione artistica
che l’amico Muller sembra abbia oggi
dimenticato.
31 - Diapason attività dei cori
Grande partecipazione
assembleare e liturgia in latino
per la Corale San Genesio
di San Miniato in visita a Londra
di Luca Sollazzi
Lo scorso 17 settembre la Corale
“San Genesio” di San Miniato ha
“giocato” una trasferta importante
e significativa da più punti di vista.
Il campo da gioco ospite è stata la
città di Londra, una meta per tanti,
probabilmente per tutti.
La tre giorni londinese ha avuto
una gestazione organizzativa molto
articolata e ben gestita da alcuni
membri del coro, sia a livello turistico
che – ciò che più interessava – a livello
liturgico-musicale. Riuscire a trovare un
equilibrio tra le due dimensioni, infatti,
non è stato qualcosa di immediato, date
la vastità della città e le tante attrattive
che essa offre dai vari punti di vista,
soprattutto di tipo socio-culturale,
artistico e architettonico. Ma la città in
grado di accogliere tutti, e a tutti capace
di offrire un po’ del suo spazio, è riuscita giorno in gregoriano e alcuni brani poi esplicitamente dalle parole che
a mettere a proprio agio anche i nostri polifonici del M° Domenico Bartolucci. Monsignor Conneely ha rivolto a
cantori e gli amici che ad essi si sono Un’ora prima della celebrazione, il tutti i convenuti, complimentandosi
aggregati in questa occasione. coro è stato ricevuto con accoglienza e personalmente per l’ottimo servizio
Non sono mancate visite ai squisitezza dal responsabile dell’Ufficio reso con il canto.
monumenti principali della città, liturgico dell’Arcidiocesi di Westminster, Questa piccola realtà, parte della
al Castello di Windsor, e alla più il Sig. Ian Coleman, con il quale aveva comunità cattolica romana inglese,
importente galleria d’arte moderna già preso contatto nei mesi precedenti è stata capace di insegnare molto.
britannica: la National Gallery, i cui la partenza e con cui era stato definito il La precisione nella liturgia, la
pezzi di maggior valore sono per programma da eseguire, insieme a tutti partecipazione attenta e attiva alla
grandissima parte di autori italiani. i dettagli necessari perché tutto potesse celebrazione, la cura e l’attenzione
Il punto centrale di questo fine riuscire nel migliore dei modi. In seguito ai segni liturgici nella chiesa, e la
settimana londinese è stata la il coro si è intrattenuto per breve tempo partecipazione assembleare al canto
partecipazione alla Santa Messa con il sacerdote celebrante, Monsignor in latino. Di fronte ad un inglese
prefestiva celebrata – in concomitanza John Conneely, e alcuni fedeli. che canta in gregoriano, un italiano
con la veglia di preghiera in Hyde Park Nonostante il problema della lingua probabilmente si aspetterebbe grande
presieduta da Benedetto XVI – nella per alcuni – risolto competentemente disagio e difficoltà da parte di questo.
chiesa dei S.S. Anselmo e Cecilia in dagli accompagnatori e da una Se un italiano pensasse ad un inglese
Holborn (zona British Museum), dove la componente del coro locale italo- cattolico, in un primo momento forse
corale “San Genesio”, in ottemperanza inglese – tutti hanno potuto respirare lo immaginerebbe ancora una volta in
al suo principale impegno, ha animato una grande e piacevolissima atmosfera grande disagio e difficoltà a praticare la
la liturgia con il canto del proprio del di comunione e gratitudine, espressa sua fede in un contesto altamente
attività dei cori
segue da pag. 29
secolarizzato e pieno di altre realtà
confessionali e religiose. Certamente,
i problemi non mancheranno, ma la
volontà di superarli riesce a marcare
tutto positivamente in un’ottica di
fede: ogni segno che può aumentare il
legame di comunione tra la comunità
cattolica inglese e Roma viene coltivato,
meditato e apprezzato, così da
annullare (o almeno porre in secondo
piano) la distanza geografica tra questi
due poli che certamente non rende le
cose più facili. Quante volte, però, qui,
al centro della cattolicità universale,
assistiamo a liturgie poco curate e poco
partecipate, e siamo abituati a sentire
lamentele sulla “poca orecchiabilità” del
gregoriano, sulla “poca comunicatività”
della polifonia, quando invece la
salvaguardia della qualità potrebbe
essere – come di fatto lo è nel Nord
Europa – un modo di tutelare una
frequenza più alta nelle nostre chiese,
magari motivata dalla comprensione di
segni spiegati e curati e da una musica
che è serva della Parola e non aspirante
co-protagonista. Meditiamo.
Senza ombra di dubbio, quella
londinese è stata per la “San Genesio”
un’esperienza più che positiva, a cui
non è mancato persino il confronto
con la realtà anglicana. La visita alla
meravigliosa Cappella di San Giorgio,
all’interno del complesso del Castello
di Windsor, e la partecipazione
(semplicemente come assemblea) alla
celebrazione eucaristica nella Cattedrale
di Saint Paul ne sono stati i momenti
più alti, dove è stato possibile toccare
di nuovo con mano una passione
e un vero culto liturgico-musicale.
Le due principali realtà cristiane
britanniche sono capaci di influensarsi
positivamente e con grandi risultati Soli
Deo gloria: si canta Mozart in Saint
Paul, alternatim ai corali di tradizione
protestante; nell’abbazia di Westminster
il coro di voci bianche è diretto dal M°
James O’Donnell: un cattolico nella
chisa nazionale del popolo inglese. La
qualità non è esibizionismo, ma veicolo
di preghiera.
Impariamo.
Diapason - 32 33 - Diapason attività dei cori
nuovicoriassociatinuovicoriassociatinuovicoriassociatinuovicor
JUBILATION SPIRITUAL & GOSPEL - LIVORNO  Coro VOCEINCANTO - AREZZO
Coro a voci miste Coro di Voci Bianche
Repertorio: Gospel e musica contemporanea Repertorio: Canto Gregoriano, polifonia sacra
Presidente e Direttore: e profana, canto popolare
Luca Del Tongo – lucadeltongo@tiscali.it - Tel. 339.6378332 Presidente: Marika Micheli – marika.micheli@
Segretario: Jean-Joel Orsini – Tel. 347-2933662 ats.it
-Tel. 0575.360327
Direttore: Gianna Ghiori – giannag@infinito.it
- Tel. 0575.302371
Segretario: Dino Fornaciari – fornaciari@byte-
elaborazioni.com - Tel. 0575.99163
Coro della FILARMONICA
PUCCINI MOLINO DEL PIANO
(FI)
Coro a voci miste
Repertorio: Musica sacra e profana di
ogni epoca
Coro ARS ANTIQUA - VILLAFRANCA (MS) Presidente: Simone Ballini
Coro a voci miste – Tel. 055.8317239
Repertorio: Polifonia classica Direttore: Valerio del Piccolo –
Presidente: Adriano Balestracci – Tel. 338.3746722 didogatto@yahoo.it
Direttore: Pietro Barone – pietro.barone2@tin.it - Tel. 339.8519541
- Tel. 0187.493101 Segretario: Alberto Bondi
Segretario: Andrea Nizzoli donandreanizzo@interfree.it – tel. 055.8317673
- Tel. 0187.493023
Corale RENZO MAZZONI
SAN FRANCESCO DI PELAGO
(FI)
Coro a voci miste
Repertorio: Polifonia classica, Musica
sacra, Lirica
Presidente: Alberto Valleri – Tel.
055.8368770
Direttore: Alessio Zucchelli –
alessiozucchelli@gmail.com - Tel.
055.225772
Segretario: Rosa Vernieri –
rosavernieri@katamail.com - Tel.
055.8395034
www.ectorino2012.it
Diapason - 34