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orto
1 [òr-to] s.m.
1 Piccolo appezzamento di terreno, spesso recintato da un muro o da una
siepe, coltivato a ortaggi, fiori e alberi da frutto: vangare l'o. || o.
botanico, terreno in cui sono coltivate numerose qualità di piante a scopo
di studio o ricerca
2 lett. Giardino, frutteto
• dim. orticello, orticino, ortino
• sec. XIII
PRIMAVERA
LA PROGETTAZIONE
CONVENZIONALE
LA SEMINA
SCEGLIERE IL MOMENTO ADATTO (LA TEMPERATURA)
SCEGLIERE CORRETTAMENTE IL POSIZIONAMENTO DEGLI ORTAGGI
EVITIAMO DI SEMINARE TROPPI ORTAGGI
NON SEMINARE TUTTO IN UNA VOLTA (SEMINE A SCALARE CI PERMETTONO DI
PROLUNGARE LA RACCOLTA NEL TEMPO)
IL SEMENZAIO
Prendete una cassetta di plastica, vanno bene quelle per la
frutta sia di plastica che di legno anche se meglio le prime.
Stendete sopra uno strato di tessuto non tessuto.
IL SEMENZAIO
Ponete il semenzaio in un luogo riparato dal vento e dalle gelate e mantenete sempre
umido il terriccio. Dopo 3 settimane le vostre piantine saranno pronte per il trapianto
ORTAGGI A CICLO LUNGO: Fagioli, piselli, fave si eminano ¾ sementi nel luogo dove si
desiderano le piante e una volta germinate si selezionano le piu vigorose
PROFONDITA’ DI SEMINA:
dipende dalle dimensioni del seme:
REGOLA
REGOLA
L’acqua di piccoli corsi d’acqua, se non inquinata da scarichi vari, può essere
adatta all’irrigazione. Le acque di pozzo da falde superficiali sono anch’esse
utilizzabili, previa analisi chimica per evitare contaminazioni batteriche anche
pericolose. Le acque di pozzi profondi sono di solito fredde e ricche di sali e
sarebbe meglio lasciarle decantare in grandi vasche coperte. Le acque contenenti
più dell’1% di sali minerali o solfuro o solfato di ferro non sono utilizzabili per
l’irrigazione. Le acque potabili in genere contengono molto cloro, nocivo alle
piante da orto, così come il sodio che si utilizza per addolcirle negli impianti
domestici.
Ricoprire il terreno con teli plastici è una tecnica collaudata che viene utilizzata su scala
sempre più vasta ormai da alcuni decenni. Tuttavia nei piccoli orti la pacciamatura non è
ancora diffusa come dovrebbe.
Il nome pacciamatura deriva da pacciame, termine che indica lo strato di foglie e piccoli
rami che si accumula sotto gli alberi. L’uso di ricoprire il terreno si è sviluppato
inizialmente in zone semiaride dove è importante risparmiare il più possibile l’acqua e, a
questo primo scopo, si è in seguito aggiunto quello del controllo delle piante infestanti.
Per attuare questa tecnica sono stati e vengono usati diversi materiali: foglie, ramaglie,
torbe, residui di falciatura del prato, trucioli, segature, cortecce, residui della
produzione di compost, apposita carta e, soprattutto, le paglie di cereali (frumento e
orzo). La diffusione poi delle materie plastiche ha aumentato i vantaggi della
pacciamatura che ha trovato in breve tempo applicazione su vasta scala, esonerando
talune specie poco diffuse.
MATERIALI
-Rete metallica antitalpa
-Tela di plasitica resistente
-Argilla espansa
-Terriccio
--pacciameatura
www. guerrillaarden.it
www. Coldiretti.it
CONVENZIONALE
SCELTA DEI SEMI
Grande cura va rivolta alla scelta dei semi, molto spesso, infatti si trovano, negli
scaffali dei negozi o dei supermarket buste di semi datate; si è controllata quindi la
data di imbustamento dei semi che, nel nostro caso era antecedente di soli 40
giorni. E' da ricordare che i semi ormai esausti, anche se riescono a germogliare lo
fanno con molto ritardo e danno vita a piantine rachitiche e di scarsa vitalità. La
busta dove vengono conservati i semi deve risultare sigillata, meglio se in carta
stagnola e deve riportare chiaramente la data di imbustamento e quella di scadenza
(sara' bene accertarsi che i semi abbiano la certificazione della produzione secondo
tecniche biologiche).
Uno dei problemi più frequenti sulle piante dell’orto e del giardino è
il proliferare di malattie fungine o crittogamiche, più comunemente
identificate come “muffe” a causa dell’aspetto delle loro
fruttificazioni che generalmente ricoprono gli organi vegetali. Questi
patogeni, se non combattuti per tempo, possono distruggere in breve
tempo intere coltivazioni, ecco perciò una tabella indicativa di alcune
fra le più comuni malattie e le piante che ne vanno soggette con
frequenza. Come caratteristiche generali le malattie fungine sono
legate anche a fattori esterni, per esempio periodi di forte umidità,
presenza di ferite su fusti e frutti, ecc.
Psilla Pero
1
IL PROGETTO COLDIRETTI
Potere scaricare le nostre pubblicazioni, Orto Amico e Orti in città per saperne di più o
scrivere a ambiente@campagnamica.it o telefonare allo 06489931
http://www.zappataromana.net/images/manuale%20It/Default.html
http://www.campagnamica.it/stili-sostenibili/progetto-nazionale-orti-urbani
http://www.guerrillagardener.it