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La fisica delle telecomunicazioni

Indice Introduzione
Con la parola telecomunicazione oggigiorno si
1 Onde elettromagnetiche 3 intende la trasmissione a distanza di infor-
1.1 Scoperta delle onde e.m. . . . . 4 mazioni di vario tipo: voce umana, suoni,
immagini, messaggi, segnalazioni, dati da
1.2 Onde e.m. e radiazione . . . . . 4 elaborare al computer.
1.3 Spettro elettromagnetico . . . . 5 Telecomunicazione significa comunicazione a
1.4 Riflessione e rifrazione . . . . . . 6 distanza (il prefisso -tele deriva dal greco e
significa da lontano)
2 Onde radio 7
2.1 Propagazione . . . . . . . . . . . 7
2.2 Degradazione dei segnali . . . . 8
2.3 Attenuazione e assorbimento . . 8

3 Trasmissione di informazioni 9
3.1 Modulazione di un segnale . . . 9
3.1.1 Trasmissioni Radio AM e
FM . . . . . . . . . . . . 9
3.2 Le bande di frequenza . . . . . . 10
3.3 La larghezza di banda . . . . . . 12
3.3.1 La larghezza minima di
banda . . . . . . . . . . . 13
Si possono trasmettere dati a distanza usando
svariate tecniche. I dispositivi più comuni sono:
4 Le onde corte e la ionosfera 13
Cavi elettrici Onde radio Satelliti Fibre ottiche
4.1 Struttura della ionosfera . . . . 13
Il metodo usato dipende dal tipo di informazione
4.2 Qualche curiosità . . . . . . . . 15
che si vuole trasmettere (voce umana, musica
ad alta fedeltà, immagini in movimento ecc),
5 Microonde 15 dai costi (costo del lancio di un satellite, ad
esempio) e da considerazioni varie di logistica,
6 Satelliti per comunicazione 16 fattibilità e cosı̀ via.
Trasmissioni via cavo Per trasmissione via ca-
7 Antenne e parabole 17 vo si intende la trasmissione di segnali elettrici
attraverso fili elettrici o cavi di vario genere (cavi
8 Le fibre ottiche 18 coassiali, cavi sotterranei, cavi sottomarini).
Queste linee vengono usate per il telefono (cioè
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per trasmettere nella gamma di frequenze della


voce umana), il telegrafo, e in generale per dati
a bassa velocità di trasmissione.
Trasmissioni via radio Nelle trasmissioni ra-
dio i segnali elettrici vengono trasmessi attraver-
so l’aria o lo spazio sotto forma di onde radio in
bande di frequenze piuttosto strette.
La trasmissione di questo tipo di onde può
avvenire grazie alle proprietà riflettenti della
ionosfera
Trasmissioni via satellite Le trasmissioni via
satellite fanno uso di satelliti artificiali, di solito
in orbite geostazionarie, che assicurano il col-
legamento tra punti anche molto distanti tra
loro sulla superficie terrestre.
Trasmissioni per mezzo di fibre ottiche
Negli ultimi decenni lo sviluppo di materiali
ultra-puri con coefficienti di assorbimento es-
tremamente bassi ha lanciato l’uso delle fibre
ottiche anche nel campo delle telecomunicazioni.
Le fibre ottiche presentano molti vantaggi
rispetto ai sistemi via cavo tradizionali: costi
bassi, estrema flessibilità, attenuazione minima,
ottima larghezza di banda.
Infine le comunicazioni via fibra ottica han-
no un enorme vantaggio su altri sistemi di
telecomunicazione: sono immuni da interferenze

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1 Onde elettromagnetiche mezzi materiali non conduttori La velocità


delle onde elettromagnetiche in un mezzo omo-
Un’onda elettromagnetica monocromatica (cioè geneo non conduttore e non ferromagnetico è
con una ben definita frequenza e lunghezza d’on- minore di quella nel vuoto: c m = c/n , dove n
da) è costituita da un campo elettrico (de- è il cosiddetto indice di rifrazione.
notato di solito dalla lettera E) e un cam- Maggiore è l’indice di rifrazione, minore è la
po magnetico (denotato dalla lettera B) mu- velocità di propagazione.
tuamente perpendicolari che oscillano in fase
fra loro perpendicolarmente alla direzione di L’indice di rifrazione, di norma di valore supe-
propagazione. riore a 1, dipende dalle proprietà del mezzo,
ma può assumere valori diversi al variare della
Quindi un’onda elettromagnetica consiste in re- frequenza dell’onda.
altà di due componenti accoppiate: una elettri-
ca e una magnetica. Un’onda di questo tipo è Un’applicazione che sfrutta gli effetti del diverso
detta onda polarizzata piana, e il piano di indice di rifrazione in sostanze diverse si ha nelle
polarizzazione è il piano in cui oscilla il campo fibre ottiche.
elettrico. Lunghezza d’onda Per lunghezza d’onda si
intende la distanza spaziale occupata da un ciclo
di un’onda ad un dato istante. In altre parole
è la distanza fra un punto in un ciclo e il punto
corrispondente nel ciclo successivo.

In termini energetici, si può pensare l’onda elet-


tromagnetica come un flusso di energia, che nel
vuoto si propaga alla velocità della luce, sotto
forma di campi elettrici e magnetici. Ciascu- Le lunghezze d’onda delle onde radio vanno
na delle due componenti dell’onda elettromag- dal millimetro (microonde) a parecchi chilometri
netica, elettrica e magnetica, trasporta la stessa (ELF). La lunghezza d’onda di solito si denota
quantità di energia. con la lettera greca Î (lambda) e si misura in
metri.
Caratteristiche delle onde elettromag-
netiche Frequenza Il numero di lunghezze d’onda o di
cicli che passa per un dato punto nell’unità di
Le onde elettromagnetiche si propagano in linea
tempo è la frequenza. La frequenza si denota
retta (in mezzi omogenei). Vediamo ora in mag-
con la lettera f oppure con la lettera greca Î 12
gior dettaglio la velocità delle onde elettromag-
(nu) e si misura in hertz (Hz).
netiche, la lunghezza d’onda, la frequenza,
l’ampiezza e l’intensità. È chiaro da quanto è stato detto sopra che la
frequenza e la lunghezza d’onda non sono in-
Velocità delle onde elettromagnetiche nel
dipendenti, ma sono legate tra loro attraverso
vuoto La velocità delle onde elettromagnetiche
la velocità dell’onda: Îf = c nel vuoto e Îf =
nel vuoto è una quantità molto importante in
c m nei mezzi materiali.
fisica ed essa è denotata con un simbolo speciale:
c , il cui valore numerico è appunto pari a circa Quindi: · a frequenze maggiori corrispondono
300 000 km/s, cioè 3 · 108 m/s, in notazione lunghezze d’onda minori. · a frequenza fissa,
scientifica. Per essere proprio precisi, la velocità la lunghezza d’onda varia passando da un mezzo
della luce è pari a 299 792 458 metri al secondo. a un altro con indice di rifrazione diverso.
Velocità delle onde elettromagnetiche in Ampiezza Abbiamo visto che le onde elet-
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tromagnetiche sono costituite da un cam- quelle della luce.


po elettrico e un campo magnetico mutu-
Conclusione: la luce è costituita da
amente perpendicolari che oscillano in fase
nient’altro che onde elettromagnetiche.
fra loro perpendicolarmente alla direzione di
propagazione.
Per ampiezza si intende il valore massimo che 1.2 Onde e.m. e radiazione
viene raggiunto dall’oscillazione. Per esempio,
nel caso di un’onda marina l’ampiezza è l’altezza Onde elettromagnetiche o Radiazioni
massima dell’onda. elettromagnetiche?
In un’onda elettromagnetica le ampiezze dei due Sono la stessa cosa. La parola onde sottolinea
campi (quello elettrico e quello magnetico) non l’aspetto ondulatorio, la parola radiazione in-
sono indipendenti, ma sono legate fra loro: in vece l’aspetto energetico, essendo la radiazione
questo senso i due campi sono accoppiati. l’energia trasportata dall’onda.
Intensità L’intensità di un’onda elettromagnet- In termini classici, le onde elettromagnetiche
ica è l’energia che passa attraverso un’area uni- sono costituite da onde di campi elettrici elet-
taria nell’unità di tempo e si misura in watt/m2 : trici e magnetici che propagandosi trasportano
è cioè l’energia che attraversa in ogni secondo energia.
una superficie di un metro quadrato.
In termini quantistici, la radiazione elettromag-
Si può dimostrare che l’intensità è proporzionale netica è il flusso di fotoni (cioè i ’quanti’ di luce)
al prodotto delle ampiezze del campo elettrico attraverso lo spazio. I fotoni sono pacchetti di
e del campo magnetico; e siccome questi ulti- energia che si muovono alla velocità della luce .
mi due sono proporzionali tra loro, in ultima
analisi l’intensità è proporzionale al quadrato I due concetti sono legati attraverso la formula
dell’ampiezza del campo elettrico. E = h f , che indica che E, l’energia di un quanto
o fotone, e f, la frequenza dell’onda, sono pro-
porzionali e la costante di proporzionalità è h,
1.1 Scoperta delle onde e.m. la cosiddetta costante di Planck.
In altre parole, onde a frequenze più alte sono
Fino alla fine del diciannovesimo secolo le onde più energetiche (a parità di intensità).
eletromagnetiche erano sconosciute e si pensa-
L’energia elettromagnetica proviene in ultima
va che la luce fosse costituita da onde elastiche
analisi dal Sole. La vita sulla Terra si fonda
che si propagavano in un mezzo con propri-
sulla trasformazione di questa energia per mez-
età estremamente esotiche, chiamato etere, che
zo della fotosintesi nelle piante o della biosintesi
permeava completamente lo spazio.
negli animali.
Poi vennero il fisico scozzese James Clerk
Gli occhi di molti animali, incluso l’uomo, si
Maxwell (1831-1879) che predisse l’esistenza
sono evoluti in modo tale da essere particolar-
delle onde elettromagnetiche e il fisico tedesco
mente sensibili alla luce, che è una parte dello
Heinrich Hertz (1857-1894) che, per mez-
spettro elettromagnetico.
zo di esperimenti di interferenza che davano
luogo a onde stazionarie, verificò sperimen- Praticamente tutti i combustibili essenziali al-
talmente al di là di ogni dubbio l’esisten- la società moderna (gas, petrolio, carbone) con-
za di onde elettromagnetiche nel range delle tengono l’energia ricevuta dal Sole milioni di
radiofrequenze. anni fa. L’enegia nucleare è l’unica forma di
energia non originata dal Sole.
La velocità delle radio onde nel vuoto fu misura-
ta e trovata uguale a quella della luce. Anche Le radiazioni elettromagnetiche generate dal-
le proprietà di riflessione, rifrazione e polariz- l’uomo oggigiorno si incontrano dappertutto:
zazione di queste radio onde erano analoghe a la televisione riceve onde elettromagnetiche
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generate dalle stazioni trasmittenti, telefonini Le lunghezze d’onda variano dalle centinaia di
ricevono onde radio, i forni a microonde scal- kilometri a dimensioni dell’ordine del nucleo
dano i cibi, gli aeroplani sono guidati da onde atomico (10−13 m, pari a un decimilionesimo
radar, le lampadine da illuminazione generano di milionesimo di metro). Le corrisponden-
onde luminose, e cosı̀ via. ti frequenze variano quindi da qualche kHz a
un numero di Hz dell’ordine di 1022 (1 se-
Non tutte le radiazioni elettromagnetiche sono
guito da 22 zeri). L’energia dei fotoni varia
benefiche per l’uomo, come sappiamo: le ra-
proporzionalmente alla frequenza.
diazioni ultraviolette possono provocare scot-
tature e certi tipi di radiazioni ultraviolette sono È chiaro che parti diverse dello spettro elet-
addirittura dannosi alla vita; i raggi X sono us- tromagnetico abbiano proprietà molto diverse
ati a scopi terapeutici e diagnostici in medicina, fra loro. Per esempio, onde i cui fotoni han-
ma è bene che le esposizioni a questi raggi siano no energie dell’ordine dell’energia caratteristica
ridotte. degli elettroni negli atomi (radiazione infrarossa,
visibile e ultravioletta) interagiscono fortemente
con atomi e molecole. Onde di grande lunghezza
1.3 Spettro elettromagnetico d’onda (onde radio) con fotoni di debole ener-
gia in generale interagiscono debolmente con la
Cos’è lo spettro elettromagnetico? materia. Onde altamente energetiche (raggi X
o gamma) la cui lunghezza d’onda è paragonal-
bile alle dimensioni nucleari producono effetti
profondi a livello nucleare, appunto.
Ecco una classificazione delle onde elettro-
magnetiche, dalle frequenze più basse verso le
più alte: Onde Radio Queste onde vengono
generate da apparecchi elettronici, in genere
circuiti oscillanti, e vengono impiegate nelle
Il famoso esperimento di Newton, in cui la luce trasmissioni televisive e radio.
passa attraverso un prisma, provò che la luce
del Sole è in realtà composta di una mescolanza Le onde radio sono divise in bande di frequenze,
di luce di svariati colori, che sono anche i colori a seconda dell’uso che ne viene fatto nei sistemi
dell’arcobaleno. Newton adottò la parola latina di telecomunicazione.
spectrum per descrivere l’insieme di questi colori Microonde Anche queste onde sono generate
(che è quindi lo spettro, l’immagine, della luce da apparecchiature elettroniche e vengono utiliz-
bianca). zate ad esempio nei radar, nei sistemi di comu-
Quando poi si è scoperto che la luce visibile non nicazione via satellite, per riscaldare cibi (come
è che una piccola parte di una più vasta gam- nel forno a microonde).
ma di fenomeni, vale a dire che è un caso par- Infrarosso Queste onde sono prodotte da
ticolare di onde elettromagnetiche, il significa- molecole e corpi caldi. Con apparecchiature sen-
to della parola spettro si è esteso a descrivere sibili ai raggi infrarossi è possibile ’vedere’ al bui
le diverse bande di frequenza delle radiazioni persone e animali a sangue caldo. Le onde in-
elettromagnetiche. frarosse sono usate parecchio nell’industria, in
medicina, in astronomia...
Luce visibile La luce visibile è una banda
molto stretta di lunghezze d’onda (dal violetto
al rosso) alle quali il nostro occhio è sensibile.
Le onde elettromagnetiche coprono un vasto La luce è prodotta da atomi e molecole
intervallo di frequenze e lunghezze d’onda e come conseguenza di aggiustamenti interni degli
vengono suddivise in vari tipi.
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elettroni. di apposite tute protettive.


Ultravioletto Le lunghezze d’onda diventano I raggi gamma sono presenti anche nella
sempre più piccole, le frequenze sempre maggiori radiazione cosmica e per questo sono usati
e i fotoni sempre più energetici. nella ricerca astronomica.
Queste onde sono prodotte da atomi e molecole
sottoposti a scariche elettriche. Il Sole genera
intensi raggi ultravioletti. Questi interagiscono
1.4 Riflessione e rifrazione
con gli atomi degli strati alti dell’atmosfera che
vengono cosı̀ ionizzati: questa parte dell’atmos- Quando un raggio di luce incide sulla su-
fera si chiama ionosfera. Tuttavia, una piccola perficie di separazione fra due materiali
percentuale di radiazione ultravioletta penetra differenti (ad esempio aria-acqua, oppure
fino alla superficie della Terra: è quella che ci aria-vetro), si generano un raggio riflesso,
dà la tintarella quando ci esponiamo al sole. che torna indietro, e un raggio rifratto
o trasmesso che si propaga nel secondo
La radiazione ultravioletta ionizza gli atomi e mezzo.
produce a livello di certi microorganismi delle
reazioni chimiche tali da distruggerli. Per questo
le radiazioni ultravioliette trovano applicazione
in medicina e in certi processi di sterilizzazione.
Raggi X Questa parte dello spettro elettromag-
netico fu scoperta nel 1895 dal fisico tedesco W.
Roentgen mentre studiava i raggi catodici.
I raggi X sono causati dagli elettroni più interni
degli atomi. A causa della potenza dei fotoni, i
raggi X producono effetti profondi negli atomi e
molecole da loro attraversati.
I raggi X sono usati in medicina: infatti il mag-
gior assorbimento da parte delle ossa rispetto Tutti i tipi di onde, non solo quelle elet-
ai tessuti molli permette di radiografare, cioè tromagnetiche, presentano lo stesso tipo
’vedere’, le ossa. di comportamento.
Ma, come conseguenza dei processi chimici che Proprietà della riflessione e rifrazione. ·
inducono, i raggi X causano danni alle cellule Il raggio incidente, quello riflesso, quello
dei tessuti. Poichè distruggono le cellule malate rifratto e la normale (perpendicolare) alla
più efficacemente delle cellule sane, i raggi X superficie di separazione tra i due mezzi
sono usati in medicina nella cura di certi tipi di giacciono tutti nello stesso piano
cancro. Inoltre gli angoli rispetto alla perpendi-
Va ricordato però che i raggi X, in qualunque colare alla superficie dei raggi incidente,
quantità, distruggono comunque anche dei tes- riflesso e rifratto sono legati fra loro.
suti sani: una lunga esposizione a dosaggi elevati · L’angolo di riflessione è uguale a quello
può provocare anche la morte. di incidenza (i = r).
Raggi gamma · Il rapporto tra l’angolo di rifrazione e
(Î3 )Questeondeelettromagneticheestremamenteenergetichesonodioriginenucleare.L0
quello di incidenza è un po’ più energiadeif
complica- otonièdilivellit
Se vengono assorbiti da organismi viven- to: segue la cosiddetta legge di Snell, che
ti possono provocare danni estremamente fa entrare in gioco gli indici di rifrazione
seri. Per questo la manipolazione di dei due mezzi: n1 sin i = n2 sin r.
sostanze radioattive richiede sempre l’uso Riflessione interna totale e angolo limite
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Il range di frequenze delle onde radio si es-


tende dalle frequenze estremamente basse
di pochi Hz fino alle frequenze estrema-
mente elevate di 300 GHz (GigaHertz,
cioè milioni di hertz). L’intero range
viene suddiviso in bande di frequenza, in
base all’utilizzo a cui le varie frequenze
sono o possono essere adibite.
Le onde radio sono utilizzate in medicina
in combinazione con forti campi magneti-
ci per la risonanza magnetica: con ques-
ta tecnica si possono ’fotografare’ a scopo
diagnostico parti del corpo umano senza
apparenti effetti negativi.

2.1 Propagazione

Tutte le onde elettromagnetiche, e quindi


anche quelle radio, si propagano in linea
retta.
Nel caso in cui il materiale in cui viaggia Basandosi su questa considerazione, gli
il raggio incidente ha l’indice di rifrazione scienziati della fine del XIX secolo erano
maggiore, il raggio rifratto si allontana molto scettici sull’utilità degli esperimen-
dalla perpendicolare. All’aumentare del- ti con onde radio di Guglielmo Marconi,
l’angolo di incidenza, aumenta l’angolo di in quanto la curvatura della Terra pone
rifrazione, finchè per un certo valore del- un limite, pari a circa 30 km, alla distan-
l’angolo di incidenza l’angolo rifratto è za che può essere percorsa in linea retta
pari a 90◦ , cioè il raggio rifratto non pen- (cioè lungo la visuale) dalla sommità di
etra affatto nel secondo mezzo. Questa una torre alta 100m.
situazione vene detta riflessione totale e
l’angolo per cui questo fenomeno avviene
è l’angolo limite.

2 Onde radio
La trasmissione, coronata da successo, at-
Le onde radio sono quelle onde elettro- traverso l’Atlantico di segnali radio da
magnetiche impiegate nelle comunicazioni parte di Marconi del 1901, obbligò gli
senza fili: vengono usate per la trasmis- scienziati a riconsiderare la propagazione
sione della voce umana, e suoni in gen- delle onde radio nell’atmosfera terrestre e
erale, e per la navigazione marina e portò alla scoperta della ionosfera.
aerea.
È vero infatti che nel vuoto le onde si
Le onde radio costituiscono una parte propagano in linea retta, ma il problema
dell’intero spettro elettromagnetico. diventa un po’ più complicato quando si
tiene conto della presenza dell’atmosfera
terrestre e le sue interazioni con le onde
radio.
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È grazie alle proprietà riflettenti degli to più piccolo è l’oggetto. Grazie alla
strati della ionosfera, situati fra 50 e 300 diffrazione le onde si propagano nelle città
km di altezza dal suolo, che è possibile attorno agli edifici. L’onda superficiale
la trasmissione delle onde corte SW, al- viene più o meno attenuata a seconda del
trimenti dette onde radio HF (ad alta tipo di superficie sulla quale si propaga.
frequenza), fra 3 e 30 MHz. Sul mare l’attenuazione è molto bassa,
mentre su terreno roccioso l’attenuazione
Ne segue anche, però, che le onde corte,
è molto forte.
poichè vengono riflesse dalla ionosfera,
non possono essere utilizzate per le co-
municazioni spaziali; in questo caso è nec-
2.2 Degradazione dei segnali
essario usare onde radio di frequenza su-
periore, nella banda di frequenze VHF
Le cause della degradazione dei seg-
(very high frequency) o UHF (ultra high
nali radio durante la propagazione sono
frequency).
molteplici.
Propagazione delle onde radio nell’atmos-
Il rumore, che può completamente
fera Si possono classificare tre meccan-
mascherare (mask) l’informazione con-
ismi con cui l’energia delle onde elet-
tenuta nel segnale, e la distorsione del
tromagnetiche, in particolare quelle ra-
segnale, che lo può rendere irriconosci-
dio, si propaga dall’antenna trasmittente
bile, sono due fattori in generale pre-
a quella ricevente.
senti in qualunque mezzo di telecomuni-
cazione e generano problemi a livello di
ricezione del segnale. In base alla veloc-
ità di acquisizione dell’informazione, al-
la qualità e alla fedeltà desiderata della
ricezione e al tipo di telecomunicazione
(ad esempio, se in tempo reale o no),
sono state messe a punto tecniche per
minimizzare questi problemi (es. conver-
sione analogica-digitale, modulazione di
frequenza e vari sistemi di codificazione).
1) Onda diretta: Nello spazio libero da Un metodo per migliorare la ricezione
ostacoli le radioonde si propagano in lin- (cioè migliorare il rapporto seg-
ea retta lungo la visuale, cioè secondo la nale/rumore) è quello di aumentare
congiungente delle due antenne. la potenza del trasmettitore.
2) Onda riflessa: due tipi a) Onda ter- Tuttavia, anche in questo caso, rimane il
restre: È l’onda che si riflette sulla super- problema dell’attenuazione, o riduzione in
ficie del suolo b) Onda spaziale: È l’onda potenza, del segnale.
che viene riflessa dalla ionosfera
3) Onda superficiale: sulla superficie del
2.3 Attenuazione e assorbimento
suolo, sulla quale si riflette l’onda ter-
restre, “striscia” l’onda superficiale. Ciò
L’attenuazione di un segnale è la
può avvenire grazie al fenomeno della
riduzione in potenza del segnale du-
diffrazione, per cui quando l’onda incon-
rante la sua propagazione (nell’aria, nel
tra un oggetto di dimensioni dell’ordine di
cavo, nel filo elettrico o nella fibra ottica).
grandezza della sua lunghezza d’onda, es-
sa tende a seguire il contorno dell’oggetto. La principale causa di attenuazione è la
L’effetto è tanto più pronunciato quan- conversione di parte dell’energia elettro-
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magnetica in qualche altra forma di ener- dell’onda a seconda dell’informazione che


gia, quale il calore. Questa energia viene si vuole trasmettere.
assorbita dal mezzo entro cui l’onda si
Ci sono varie forme di modulazione, cias-
propaga.
cuna atta ad alterare una particolare
Nelle telecomunicazioni, di solito l’attenu- caratteristica, quali l’ampiezza (AM =
azione si esprime in decibel (dB) per unità amplitude modulation = modulazione di
di distanza. Un’attenuazione di zero deci- ampiezza), la frequenza (FM = Frequency
bel significa che il segnale non subisce Modulation = modulazione di frequenza),
perdite; un’attenuazione di 3 dB/km sig- la fase (PM = Phase Modulation = mod-
nifica che sulla distanza di un chilometro ulazione di fase), la sequenza dell’impul-
il segnale si riduce di un fattore 2, ovvero so (PCM = Pulse-Coded Modulation =
si dimezza. modulazione d’impulsi a codice), la dura-
ta dell’impulso (PDM = Pulse-Duration
Ad esempio, l’attenuazione tipica del
Modulation = modulazione della durata
vetro è dell’ordine dei 1000 dB/km, che
dell’impulso).
è un valore molto alto. Questo fatto ha
impedito l’applicazione pratica delle fibre Le due forme di modulazione più note
ottiche per svariati decenni dopo la loro sono la modulazione di ampiezza ( AM )
invenzione. Con lo sviluppo di materiali e di frequenza ( FM ).
ultra puri con coefficienti di attenuazione
dell’ordine di 1 dB/km le fibre ottiche
sono diventate una realtà e hanno potuto 3.1.1 Trasmissioni Radio AM e FM
essere impiegate per le telecomunicazioni.
AM (Amplitude Modulation) La tecnica
della modulazione di ampiezza permette
3 Trasmissione di informazioni di imprimere dell’informazione auditiva o
visiva su un’onda di una particolare fre-
Non si può inviare un messaggio medi- quenza, detta portante, carrier in inglese,
ante un’onda di un’unica frequenza: una variando l’ampiezza dell’onda portante in
tale onda procede indefinitamente sem- modo opportuno. L’AM è stato il primo
pre uguale a se stessa, cioè ogni ciclo è metodo usato per trasmettere programmi
identico al precedente. Una tale onda radio.
non trasporta alcuna informazione al di
Oltre che per le trasmissioni radio com-
là della sua frequenza.
merciali, l’AM è impiegata nelle trasmis-
Se si vuole inviare un messaggio, cioè sioni radio a onde corte su lunghe distanze
trasmettere informazione, occorre mod- e nelle trasmissioni della parte video dei
ulare l’onda, cioè cambiare qualcosa programmi televisivi.
in modo tale che questo qualcosa poi
Le stazioni radio AM commerciali oper-
possa essere decodificato al suo arrivo
ano a frequenze fra i 535 e i 1605 kHz
all’apparecchio ricevente.
(entro la banda HF), separate fra loro di
10 kHz.
3.1 Modulazione di un segnale Le frequenze dell’onda portante usate per
la televisione vanno da 55 a 210 MHz cir-
La modulazione in elettronica è la tecnica ca (nella banda VHF, quindi). In questa
per immettere informazione (nella forma banda vi è spazio disponibile per circa 30
di voce, musica, immagini o dati) su una stazioni televisive, ciascuna delle queli usa
radiofrequenza portante. Lo scopo si ot- una larghezza di banda di circa 5 MHz. Se
tiene variando una o più caratteristiche le stazioni fossero molto più numerose non
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sarebbe possibile sintonizzare una singola altri.


stazione.
Vediamo le bande di frequenza e de-
FM (Frequency Modulation) Nelle scriviamo le caratteristiche delle varie
trasmissioni a modulazione di frequenza bande (ELF, VLF-MF, HF, VHF-UHF,
(FM) l’ampiezza del segnale portante è SHF-EHF).
mantenuita costante, ma la sua frequenza
ELF: Extremely low frequency = frequen-
viene alterata a seconda delle variazioni
ze estremamente basse Frequenze sotto i
nel segnale audio che si vuole trasmettere.
3 kHz, corrispondenti a lunghezze d’onda
La tecnica della modulazione di frequenza
superiori ai 100 km.
fu sviluppata dall’ingegnere americano
Edwin H. Armstrong negli anni ’30, per Queste onde sono usate nei sistemi di co-
cercare di rimediare all’interferenza e al municazione per i sottomarini. L’acqua
rumore che poteva rendere le trasmissioni del mare presenta un assorbimento molto
AM di difficile ricezione. basso per onde tra i 5 e i 100 Hz.
Le trasmissioni FM risentono molto meno L’effetto di queste onde sulla salute
di quelle AM dei disturbi causati da av- umana è sotto esame al momento. Secon-
verse condizioni atmosferiche (es. i tem- do alcuni studi preliminari le onde ELF e
porali), da correnti elettriche e altre sor- campi magnetici oscillatori che si genera-
genti di campi elettrici, che producono no nelle vicinanze delle linee di trasmis-
alterazioni nell’ampiezza dell’onda radio, sione elettrica (o anche dalle coperte elet-
ma non nella sua frequenza. triche) possono avere effetti negativi sulla
salute. Sono stati riportati casi nella let-
L’FM è migliore che non l’AM per
teratura scientifica medica per cui l’espo-
la trasmissione stereofonica, per i seg-
sizione prolungata a campi magnetici di
nali audio televisivi e per i collegamenti
bassa intensità e di bassa frequenza pare
telefonici a lunga distanza.
potrebbe aumentare il rischio di leucemia,
Alle stazioni radio FM commerciali sono linfoma e tumori al cervello nei bambini.
state assegnate frequenze più alte che non
VLF-LF-MF: Very low frequency, Low
quelle per l’AM: il range varia da 88 a
frequency, Medium frequency = Frequen-
108 MKz (nella banda VHF), e le stazioni
ze molto basse, frequenze basse, frequen-
sono distanziate di 200 kHz fra loro.
ze medie Frequenze dai 3 kHz ai 3 MHz,
ovvero lunghezze d’onda da 100 km a 100
m.
3.2 Le bande di frequenza
Queste bande di frequenze sono usate
Fino al 1930 circa, la parte dello spettro per servizi di tipo analogico a stretta
delle onde radio sopra i 30 MHz era prati- larghezza di banda, impiegati nella nav-
camente vuota: non esistevano segnali igazione radio a lunga distanza, nel tele-
prodotti dall’uomo. grafo marittimo e i canali di soccorso (per
l’SOS) e per le trasmissioni radio AM
Ai giorni nostri, lo spettro delle fre- (Amplitude Modulation).
quenze radio è estremamente sfruttato e
viene per comodità diviso in varie bande Poichè la larghezza di banda per queste
di frequenza dai 3 kHz delle frequenze frequenze è insufficiente, non sono adatte
molto basse (VLF) fino ai 300 GHz delle per i servizi di telecomunicazioni a banda
frequenze estremamente alte (EHF). larga quali la televisione e le trasmissioni
FM (Frequency Modulation).
Le bande di frequenza sono divise in base
alle caratteristiche che ne determinano Come conseguenza dell’alta conduttività
l’impiego in certi settori piuttosto che in dell’acqua salata, le comunicazioni ra-
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dio marittime nella banda VLF possono VHF-UHF: Very High Frequency, Ultra
propagarsi come onde di superficie per High Frequency = frequenze molto alte,
migliaia di chilometri. frequenze ultra alte Frequenze dai 30
MHz ai 3 GHz, ovvero lunghezze d’onda
La banda MF (medium frequency) e an-
da 10 m ai 10 cm.
che detta MW (medium waves= onde
medie) Le frequenze di questa banda sono ulte-
riormente suddivise in bande il cui uso
HF: High Frequency = frequenze alte Fre-
è stato regolamentato e allocato a vari
quenze dai 3 MHz ai 30 MHz, ovvero
servizi: alle trasmissioni radio FM, ai
lunghezze d’onda da 100 ai 10 m.
canali della televisione VHF e UHF. La
La banda HF alternativamente chiamata maggior parte della banda UHF è us-
anche SW (short waves= onde corte). ata per i collegamenti a microonde e
La maggior parte delle radio onde nella per la telefonia cellulare. Parte della
banda HF sono allocate ai servizi di tele- banda è anche usata per applicazioni di
comunicazione vocale tra punti fissi o mo- radio-navigazione (strumenti automatici
bili che necessitano di larghezze di banda di atterraggio), comunicazioni militari, e
di meno di 12 kHz per la trasmissione. Le controlli radio per il traffico aereo.
trasmissioni internazionali (onde corte) Le frequenze usate dai telefonini sono fra
avvengono in questa banda che è stata 824 e 894 MHz per il sistema analogi-
suddivisa in sette bande tra 5.9 MHz e co AMPS e fra 1.850 e 1.990 GHz per il
26.1 MHz. sistema digitale GSM.
Queste onde si possono propagare nonos- La fascia tra i 1,227 e 1,575 GHz
tante la curvatura della Terra e possono è utilizzata per il sistema globale di
essere ricevute da apparecchi riceven- posizionamento (GPS) Navstar.
ti fuori dalla portata della linea visuale
diretta con gli apparecchi trasmitten-
ti grazie alle proprietà riflettenti della
ionosfera.
A causa delle variazioni delle condizioni
della ionosfera, le trasmissioni in ques-
ta banda variano durante il giorno e du-
rante l’anno. Di notte le comunicazioni
fra posti lontani sono migliori, in quan-
to il solo strato ionosferico riflettente è lo
strato più alto, il cosiddetto strato F sit-
uato intorno ai 300 Km di altitudine, col
minimo di interferenze e assorbimento dei
segnali radio. Per completezza, anche se esula dal nostro
Durante i massimi del ciclo undecennale argomento: ai sistemi di allarme e ai sis-
delle macchie solari, la radiazione ultra- temi di apertura telecomandata di porte
violetta produce una maggiore densità di e simili sono state riservate le frequenze
ioni e quindi degli ulteriori strati ioniz- attorno ai 40 MHz.
zati irregolari che possono persistere an- I radar del controllo del traffico aereo op-
che per parecchi giorni. Questi fenomeni erano alle frequenze tra i 960 MHz e i
possono produrre disturbi nelle comuni- 1,215 GHz.
cazioni radio, come anche la possibilità di
comunicazioni di solito impossibili. Contrariamente ai segnali HF, le onde
radio VHF-UHF attraversano la ionos-
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fera senza venire riflesse e possono quin- riflesse dalle gocce di pioggia). Inoltre
di venire usate per le trasmissioni ex- subiscono forti perdite di penetrazione,
traspaziali con i satelliti artificiali. Ad in particolare attorno a pareti ed edifi-
esempio, le comunicazioni con la stazione ci. Per questi motivi, queste bande di fre-
spaziale MIR sono fatte entro la banda di quenze sono le bande meno usate per co-
frequenza fra i 145 MHz e i 437 MHz. municazioni terrestri. Il vantaggio delle
onde in queste bande è che permettono
larghezze di banda di vari MHz, neces-
sarie per le comunicazioni digitali ad alta
velocità (fino ad 1 Gigabit al secondo).
La banda EHF in particolare viene uti-
lizzata per comunicazioni fra satelliti e
per la radionavigazione satellitare, ap-
plicazioni per le quali l’attenuazione
atmosferica non è molto limitante.

Infine le onde di questa banda possono


anche essere usate per trasmissioni ter- 3.3 La larghezza di banda
restri oltre l’orizzonte utilizzando le irre-
golarità della troposfera (la parte bassa Per larghezza di banda (in inglese band-
dell’atmosfera). width) si intende l’intervallo di frequenze
occupato da un segnale radio modulato,
Queste irregolarità riflettono le onde in
cioè la differenza tra le frequenze massi-
tutte le direzioni: i segnali UHF si pro-
ma e minima attorno alla frequenza prin-
pagano in molte direzioni e quindi si dis-
cipale, detta portante. (Per intenderci, la
perdono su una vasta area, cosicchè solo
frequenza dell’onda portante è quella su
una frazione del segnale trasmesso viene
cui, ad esempio, si sintonizza la radio)
ricevuto dal ricevitore. Inoltre, le con-
dizioni meteorologiche variabili fanno sı̀ La capacità dell’onda portante di
che il segnale sia parecchio attutito. trasmettere informazioni è diretta-
mente proporzionale alla larghezza di
L’assorbimento varia anche con la fre-
banda disponibile. In generale, più alta
quenza del segnale e dipende anche dal
è la frequenza, più alta è la larghezza di
particolare percorso del segnale radio.
banda disponibile.
Per questo motivo le trasmissioni che
dipendono crucialmente dalla diffrazione Col termine larghezza di banda si indi-
atmosferica fanno uso di potenti trasmet- ca anche il range di frequenze che un
titori, e di tecniche o combinazioni di tec- apparecchio elettronico (quale un am-
niche atte a massimizzare la qualità del plificatore o un filtro) è in grado di
segnale ricevuto a seconda del posto, del trasmettere.
tempo e delle frequenze usate.
Di solito la larghezza di banda viene
SHF-EHF: Super High Frequency, Ex- espressa in Hz, oppure come percentuale
tremely High Frequency = frequenze su- della radio-frequenza portante.
per alte, frequenze estremamente alte
Per esempio, una stazione trasmittente
Frequenze dai 3 GHz ai 300 GHz, ovvero
AM che opera a 1 MHz (frequenza por-
lunghezze d’onda da 10 cm a 1 mm.
tante) ha una larghezza di banda di 10kHz
Le onde di queste bande si propagano con oppure dell’1%. Infatti: 10kHz = 10 000
forte degradazione del segnale per attenu- Hz; 1 MHz = 1 000 000 Hz e il rapporto
azione e per cause atmosferiche (vengono 10 000 / 1 000 000 = 0.01=1%. Per una
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tale stazione la banda di frequenza si es- è possibile perchè esistono degli strati
tende da 995 kHz a 1005 kHz (ricordiamo dell’atmosfera a quote molto elevate che
che 1 MHz = 1000 kHz). riflettono queste onde.

3.3.1 La larghezza minima di banda

Qual è la larghezza di banda minima?


Dipende.
Facciamo degli esempi:
1. Per le conversazioni telefoniche i seg-
nali devono essere intellegibili, ma non
è necessario che siano altamente fedeli. Quando la radiazione ultravioletta (UV)
Sperimentalmente è stato osservato che le altamente energetica proveniente dal Sole
componenti principali che rendono com- raggiunge gli strati alti dell’atmosfera, in-
prensibile il linguaggio ordinario umano teragisce con gli atomi lı̀ presenti. L’ener-
sono comprese tra i 300 e i 3500 Hz. gia UV ionizza gli atomi, cioè fa sı̀ che uno
I canali riservati alle comunicazioni tele- o più elettroni (carichi negativamente) ac-
foniche hanno quindi di solito una larghez- quistino abbastanza energia da staccarsi
za di banda di circa 4000 Hz. Se si dall’atomo a cui appartengono, cosı̀ che
usano larghezze di banda più strette, il quest’ultimo diventa uno ione carico pos-
sistema telefonico è più economico, ma itivamente. Quindi a quote fra i 50 e i
l’intelligibilità sarà minore. 300 Km di altezza, i gas che costituiscono
l’atmosfera si trovano nello stato di plas-
2. Per trasmissioni radio AM ad alta ma, che è il cosiddetto quarto stato del-
fedeltà, è desiderabile che la larghezza di la materia, ossia gas parzialmente o to-
banda comprenda le frequenze normal- talmente ionizzato, cioè costituito di par-
mente usate in musica, cioè da 30 Hz ticelle cariche elettricamente: elettroni e
(la nota più bassa di un organo) fino a ioni. Da qui il nome ionosfera.
15 kHz (nota acuta dell’ottavino). Sono
state sviluppate tecniche che permettono La ionosfera funziona da strato riflettente
di ottenere ciò con una larghezza di banda per le onde corte.
dell’ordine dei 5 kHz.
3. Per le trasmissioni televisive AM sono 4.1 Struttura della ionosfera
necessarie larghezze di banda molto mag-
giori, in quanto c’è bisogno di trasmettere L’atmosfera è bombardata da radiazioni
informazioni che comprendano frequenze ultraviolette di diverse frequenze che vi
dai 20 Hz fino a circa 5 MHz. penetrano più o meno profondamente.
Di conseguenza, la struttura della ionos-
fera è stratificata e si possono distinguere
4 Le onde corte e la ionosfera diversi strati ad altezze diverse.
Le onde elettromagnetiche ultraviolette
Le onde corte (SW, short waves, o HF, a frequenze più basse hanno il minore
high frequency) meritano un discorso a potere penetrante, e quindi producono gli
parte in quanto permettevano di mettere strati ionizzati più distanti dal suolo (cir-
in comunicazione luoghi lontani fra di loro ca 300 Km); mentre le radiazioni ultravi-
(nonostante la curvatura delle Terra) an- olette a frequenze più alte penetrano più
cora prima della messa in opera dei satel- in profondità e producono strati ionizzati
liti artificiali per telecomunicazioni. Ciò a quote inferiori (attorno agli 80 Km).
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La densità degli ioni presenti varia a sec-


onda dell’altezza dal suolo. Onde radio
a frequenza diversa vengono riflesse da
strati a densità diversa.
Per questo, per comunicazioni fra luoghi
molto distanti fra loro, è necessario che
le onde vengano riflesse dagli strati più
alti della ionosfera (i cosiddetti strati F1
e F2 , situati attorno ai 300 Km di al- 1. Strato D: è lo strato più basso del-
tezza). Le onde corte che soddisfano a la ionosfera, situato ad un’altitudine at-
questo requisito, e che vengono quindi torno ai 70 Km. La percentuale di ioniz-
impiegate per le trasmissioni internazion- zazione è la più bassa nella ionosfera. Lo
ali, sono quelle con lunghezze d’onda tra strato D non riflette, ma attenua forte-
i 10 e gli 60 m circa, cioè frequenze com- mente le onde radio di frequenza media
prese approssimativamente tra i 5 e i 30 (MF o MW), cioè sotto i 3 MHz. Dopo il
MHz. tramonto e durante la notte questo strato
scompare praticamente del tutto.
L’angolo di elevazione del sole è un fat-
tore importante che determina la densità 2. Strato E (non in figura): è situato ad
degli strati ionizzati. Come conseguenza, un’altezza media di 110 Km ed è anche
l’altezza e lo spessore degli strati ionizzati detto strato di Kennelly-Heaviside (dai
varia da luogo a luogo e a seconda dell’ora nomi del matematico inglese Oliver Heav-
del giorno e delle stagioni dell’anno. iside e dell’ingegnere statunitense Arthur
Kennelly che contemporaneamente nel
La variazione diurna di questi strati è la
1902 predissero l’esistenza di uno strato
più vistosa: quando il sole è più alto sul-
riflettente, la ionosfera, che avrebbe per-
l’orizzonte gli strati ionizzati raggiungono
messo la riflessione delle onde radio, per-
la massima densità e il massimo effetto
mettendo cosı̀ le trasmissioni radio anche
sulle onde radio. Col calare della sera la
fra punti della Terra non a contatto di-
densità diminuisce e continua a diminuire
retto). Dopo il tramonto questo strato
durante la notte, raggiungendo il minimo
si attenua e per mezzanotte praticamente
appena prima del sorgere del sole.
scompare. Questo strato riflette le onde
Vale la pena di ricordare, infine, il ci- corte fino a circa 20 MHz, che quindi pos-
clo delle macchie solari di durata unde- sono essere usate per trasmissioni radio
cennale: durante i massimi dei cicli, che su distanze fino a circa 2500 Km.
possono durare parecchi giorni o mesi a
3. Strato F. Di giorno si possono dis-
seconda della persistenza delle macchie
tinguere due strati: F1 , situato a circa
solari, viene prodotto un ulteriore stra-
200 Km, e F2 , situato a circa 350-400 Km
to ionizzato di tipo E. Ricordiamo inoltre
di quota. Di notte i due strati si com-
che le telecomunicazioni possono venire
binano in un unico strato situato a circa
disturbate durante cosiddette tempeste
300 Km di altezza. Questo rimane l’unico
magnetiche solari.
strato ionizzato ed è quello che permette
Strati D, E, F le trasmissioni notturne a lunga distanza
in onde corte.
Origine dei simboli D, E, F L’origine del-
la nomenclatura degli strati D, E ed F è
piuttosto originale. Pare che l’inglese Ed-
ward V. Appleton, uno dei pionieri dello
studio della ionosfera, usasse il simbolo E
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per descrivere il campo elettrico dell’on- sia fortemente ridotto e che quindi cessi-
da riflessa dal primo strato della ionosfera. no le condizioni che davano luogo alla ion-
In seguito, Appleton scoprı̀ l’esistenza di izzazione degli atomi e le comunicazioni
un secondo strato, localizzato ad un’alti- radio possono riprendere normalmente.
tudine superiore al primo e usò il simbolo
F in questo caso. Quando si accorse del-
l’esistenza di un altro strato, questa vol-
ta ad un’altitudine inferiore al primo, usò 5 Microonde
per quest’ultimo il simbolo D.
I simboli poi sono rimasti ad identificare Col nome di microonde si designano
gli strati; lo strato F è stato ulteriormente quelle onde dello spettro elettromagneti-
suddiviso in due sottostrati, F1 e F2 , e co con lunghezze d’onda comprese tra i
la loro definizione si è evoluta in modo 30 cm e i 1 mm. Questo intervallo di
da inglobare quello che è lo stato attuale lunghezze d’onda corrisponde a frequenze
di comprensione delle proprietà fisiche e comprese tra 1 GHz e 300 GHz.
chimiche della ionosfera. Quindi le microonde appartengono alle
bande di frequenza UHF, SHF e EHF.

4.2 Qualche curiosità Le comunicazioni via satellite, e anche i


telefonini, usano le microonde; molte case
Perchè la ricezione delle trasmissioni ra- oggi possiedono un forno a microonde per
dio a onde corte è migliore durante la cuocere.
notte? Di giorno le onde radio ad Si tratta delle stesse microonde? Sı̀ e no.
alta frequenza HF (o onde corte SW)
sono riflesse dagli strati E, F1 , o F2 . Di Sı̀, perche il termine microonde com-
notte persiste solo l’unico strato F situa- prende in generale tutte quelle onde elet-
to a circa 300 Km di quota, che permette tromagnetiche con frequenze nel range
trasmissioni a lunga distanza. Di giorno le fra 1GHz e 300 GHz, con lunghezze
trasmissioni di queste onde radio sono dis- d’onda quindi da qualche centimetro al
turbate dall’interferenza con le particelle millimetro.
cariche degli strati inferiori D, E e F1 , No, perchè le frequenze particolari e le
mentre di notte l’interferenza è minima, potenze usate nei due casi sono diverse.
in quanto gli strati inferiori svaniscono.
Le frequenze usate dai telefonini sono fra
Perchè durante il rientro delle navicelle 824 e 894 MHz per il sistema analogico
spaziali si perdono i contatti radio per al- AMPS e fra 1.850 e 1.990 GHz per il sis-
cuni minuti? Durante il rientro di un tema digitale GSM. La potenza del seg-
veicolo spaziale, si genera un intenso at- nale dei telefonini è dell’ordine di qualche
trito con i gas dell’atmosfera. L’attrito a decimo di Watt.
sua volta si trasforma in calore, cioè en-
La frequenza più comune usata nei forni
ergia. Questa energia ad un certo punto
a microonde è di 2.45 GHz e la potenza è
è sufficiente a ionizzare gli atomi attorno
intorno a un kiloWatt.
alla navicella spaziale, creando quindi un
plasma. La densità di questo plasma ’lo- Nel forno a microonde la frequenza è sta-
cale’ è tale da riflettere le onde radio us- ta scelta in modo da coincidere con un op-
ate nella comunicazione coi veicoli spaziali timum intorno alla risonanza per l’assor-
(VHF, UHF o SHF) e quindi il contatto bimento da parte delle molecole d’acqua.
radio si interrompe. Ad un certo punto il Quindi, l’acqua nei cibi assorbe le mi-
veicolo viene fatto rallentare dagli astro- croonde e la loro energia. È questa ener-
nauti; questa manovra fa sı̀ che l’attrito gia assorbita che fa sı̀ che le molecole d’ac-
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qua e il cibo che le contiene aumentino di da una stazione terrestre ad un satellite


temperatura, cioè si scaldino. in orbita.
La frequenza dei forni a microonde è sta-
ta ottimizzata per la molecola d’acqua al-
lo stato liquido. Il ghiaccio assorbe l’en-
ergia dalla microonde a questa frequenza
con una efficienza estremamente minore,
per cui nel forno a microonde è possibile
riscaldare la crema al cioccolato, senza
sciogliere il gelato al centro!
Anche le microonde per telecomuni-
L’apparecchiatura a bordo del satellite
cazioni scaldano e per questo motivo in
riceve i segnali, li amplifica e li trasmette
generale è sconsigliato stare troppo vici-
verso una particolare regione della Ter-
ni a trasmettitori a microonde o radar di
ra dove qualunque stazione ricevente può
forte potenza.
raccoglierli.
E i telefonini? In Inghilterra è stato fatto
uno studio preliminare dall’Unione Con-
sumatori per cercare di quantificare l’-
effetto dei telefonini sul cervello umano.
Pare che provochino sı̀ riscaldamento, ma
che sia solo di pochi centesimi di grado,
quindi trascurabile.
È vero comunque che le microonde scal-
dano e che temperature superiori a 43◦ C
distruggono le cellule dei tessuti. In gen- Un sistema di comunicazione via satel-
erale, esposizioni a microonde di potenze lite può essere messo in funzione in tem-
superiori ai 20 milliwatt per centimetro pi relativamente veloci, in quanto non c’è
quadrato si può considerare dannosa per bisogno avere accesso diretto alla zona,
gli esseri viventi. come sarebbe invece necessario per sten-
Comunque l’effetto su larga scala sulle dere connessioni fisiche tipo cavi o sim-
persone del riscaldamento dovuto alle mi- ili. Questo è un notevole vantaggio
croonde è un problema nuovo, che è al- in zone geograficamente o politicamente
lo studio e su cui conclusioni definitive si disagevoli.
potranno avere soltanto tra qualche anno. Un tipico satellite per telecomunicazioni
ha un certo numero di transponders. Og-
ni transponder consiste di un’antenna
6 Satelliti per comunicazione ricevente sintonizzato su un canale, o su
un range di frequenze, in entrata (uplink,
in inglese); di un apparecchio che scala
I satelliti permettono telecomunicazioni
queste frequenze al range di frequenze del
tra luoghi molto distanti tra loro.
canale di uscita (downlink) e di un am-
Le onde usate per questo tipo di comuni- plificatore di potenza per fornire alle mi-
cazioni sono le microonde, onde radio nel croonde in uscita una potenza adeguata.
range da 1 GHz ai 300 GHz, ovvero nelle Il numero di transponders, o di canali,
bande UHF, SHF, EHF. indica la capacità del satellite.
Il principio è semplice: segnali radio nel I segnali che viaggiano dalla terra ai
range delle microonde vengono trasmessi satelliti devono attraversare l’atmosfera.
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Un’attenuazione di 3dB (dB = deci- di, nel caso di un’antenna parabolica di


bel ), corrispondente ad un dimezzamen- 30 metri di diametro di una stazione ter-
to (ovvero ad una variazione di un fattore restre che riceve un fascio d’onde suffi-
2) della potenza del segnale, è considera- cientemente largo da ricoprire un intero
to eccessivo e quindi vengono evitate fre- emisfero, il rapporto fra l’area del piatto e
quenze che vengono fortemente assorbite l’area dell’emisfero terrestre è un numero
nell’atmosfera. Queste frequenze vengono molto piccolo (pari a 4 X 10−12 ) e questo
invece adoperate per le comunicazioni, in è la frazione della potenza trasmessa dal
genere militari, fra satelliti, per evitare satellite ricevuta a Terra e corrisponde a
intercettazioni da Terra. 114 dB. Nel caso in cui il fascio dal satel-
lite sia molto più collimato, tale da rico-
Le bande di frequenze per comunicazioni
prire per esempio solo l’area degli Stati
via satellite per scopi civili sono state as-
Uniti d’America o dell’Europa, la poten-
segnate attraverso accordi internazionali.
za ricevuta è in questo secondo caso solo
Ogni banda consiste di un range di fre-
circa 100 dB di quella trasmessa dal satel-
quenze per il cosiddetto uplink (collega-
lite, cioè circa 11 dB (corrispondenti a 14
mento dalla Terra al satellite) e di un
volte) più forte che nel caso precedente.
range di frequenze più basse per il down-
link (dal satellite alla Terra). Il downlink, Per questo conviene avere fasci colli-
a causa della maggior attenuazione dovuta mati, diretti specificamente verso le re-
alle perturbazioni atmosferiche, è il col- gioni fra cui si desidera il collegamento
legamento più delicato e per esso sono via satellite.
state scelte bande di frequenze inferiori
Per ottenere fasci ben collimati che ri-
all’uplink, in quanto la pioggia e l’atten-
coprano aree limitate, l’apertura dell’an-
uazione atmosferica perturbano meno le
tenna sul satellite deve essere sufficien-
frequenze più basse.
temente grande: infatti la larghezza del
Le bande più usate comprendono 1. la fascio di microonde è proporzionale al
banda C con frequenze fra i 5.925 e i 6.425 rapporto tra la lunghezza d’onda e il
GHz per l’uplink e frequenze tra i 3.7 e 4.2 diametro dell’antenna del satellite.
GHz per il downlink 2. la banda K che usa
frequenze tra 14 e 14.5 GHz per l’uplink
e da 12.75 a 13.25 GHz per il downlink.
7 Antenne e parabole
La larghezza di banda tipica di un canale
è di 36 MHz. Questo corrisponde ad un
Cos’è un antenna? Un’antenna trasmit-
segnale TV a colori oppure 1200 segnali
tente è un apparecchio che irraggia
telefonici, ciascuno con una larghezza di
energia nello spazio sotto forma di
banda di 4 kHz. Il largo margine della
onde elettromagnetiche nel range delle
larghezza di banda permettere di ridurre
radiofrequenze.
la potenza necessaria al trasmettitore e
avere un buon rapporto segnale/ rumore. Un’antenna convenzionale è un con-
duttore o un sistema di conduttori
Potenza. La potenza necessaria per una
che irraggia (antenna trasmittente) o
comunicazione satellitare soddisfacente
intercetta (antenna ricevente) energia
dipende dalla potenza necessaria al ricevi-
elettromagnetica.
tore a Terra e dalla frazione della potenza
trasmessa dal satellite che viene ricevuta Un’antenna trasmittente converte un seg-
a Terra. Questa frazione è uguale al rap- nale elettrico variabile nel tempo (ovvero
porto fra l’area dell’antenna ricevente a la la corrente alternata) in un’onda
Terra e l’area coperta dal fascio. Quin- elettromagnetica che si propaga liber-
amente attraverso l’aria o lo spazio.
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L’antenna ricevente riconverte l’onda La forma a parabola del piatto fa sı̀ che il
elettromagnetica in segnale elettrico. fascio di onde sia ben collimato, cioè sia
poco divergente.
L’antenna per trasmissioni radio si può
schematizzare come un filo conduttore di La larghezza del fascio delle microonde è
una certa lunghezza L (piccola rispetto proporzionale al rapporto tra la lunghez-
alla lunghezza d’onda Î da trasmettere: za d’onda delle microonde e il diametro
L. Ad esempio un’antenna lunga 30 m è del piatto. A parità di lunghezza d’on-
adeguata per trasmettere un’onda radio da, quindi, maggiori sono le dimensioni
FM di frequenza media di 500 kHz: in- del piatto, più stretto è il fascio d’onde.
fatti a questa frequenza corrisponde una
Un’antenna di dimensioni ridotte posta
lunghezza d’onda Î di circa 600 m, ben
su un satellite riceverà e trasmetterà seg-
maggiore delle dimensioni dell’antenna.
nali su tutta l’area della Terra visibile
L’antenna trasmittente deve essere in gra- dal satellite, circa un intero emisfero.
do di irraggiare in modo estremamente ef- Un’antenna di dimensioni maggiori ricev-
ficiente cosı̀ che la potenza non vada spre- erà e trasmetterà segnali su una regione
cata, cioè l’antenna deve concentrare l’en- terrestre molto più limitata.
ergia radio in un fascio sufficientemente
Analogamente per quanto riguarda le
collimato.
stazioni terrestri, un’antenna di grandi di-
Le dimensioni di un’antenna sono de- mensioni trasmette e riceve segnali solo
terminate dalle frequenze da trasmettere dal satellite verso cui è puntata e non da
o da ricevere. Man mano che si sale satelliti vicini.
nelle frequenze le dimensioni dell’antenna
devono essere sempre più precise.
Le antenne per trasmissioni radio sono 8 Le fibre ottiche
di tipo omnidirezionale, cioè irraggiano il
segnale trasmesso su una vasta area. In- Una fibra ottica è costituita da un lungo
vece nelle trasmissioni tra due punti fissi cilindro interno trasparente (“core”) ri-
si usano antenne direzionali che trasmet- coperto esternamente da un rivestimento
tono il segnale in un fascio abbastanza (“cladding”) di materiale opaco di indice
ben collimato, diretto verso l’apparato di rifrazione minore di quello del materi-
ricevente. ale interno. Il tutto è in genere fasciato
Antenne paraboliche o parabole da una spessa pellicola di plastica esterna
(“coating”) per proteggere la fibra ottica
da danni, abrasioni, ecc.

Le antenne paraboliche si usano per le co-


municazioni via satellite per mezzo di mi-
croonde (onderadio di lunghezza d’onda
compresa approssimativamente tra il mil-
limetro e i 10 cm, corrispondenti a fre- Il diametro della fibra trasparente inter-
quenze da 1 a 300 GHz, cioè nelle bande na varia dai 5mm ai 100 mm e il diametro
UHF, SHF e EHF). del rivestimento di solito è fra i 100 e i
Un dossier di Laura Lauro Taroni, http://www.torinoscienza.it/
aggiornato al 10.03.2004 c 2002 Provincia di Torino
La fisica delle telecomunicazioni 19

150 mm. Lo standard adottato per le fi- Infine, i segnali nelle fibre ottiche sono
bre ottiche ad alta performance per uso le onde visibili (o quasi), le cui frequen-
nelle telecomunicazioni è di un diametro ze sono un milione di volte più alte delle
esterno del rivestimento di 125 mm, con frequenze normalmente usate nei fili tele-
diametro interno compreso fra gli 8 e i fonici: questo fatto permette alle fibre
50 mm. Per paragone, ricordiamo che un ottiche di trasportare molta più infor-
capello umano ha un diametro di circa 100 mazione. Infatti più alta è la frequen-
mm. za, maggiore è la larghezza di banda
disponibile e a larghezze di banda mag-
La fibra ottica funziona come una specie
giori corrisponde una maggiore capacità
di specchio tubolare. La luce che entra
di trasmettere informazione.
nel core ad un certo angolo (angolo lim-
ite) si propaga mediante una serie di rif-
lessioni alla superficie di separazione fra i
due materiali del core e del cladding.

Le fibre ottiche hanno avuto un forte


sviluppo e vengono utilizzate in un gran
numero di applicazioni solo in questi ul-
timi anni, benchè la fisica della rifles-
sione totale fosse ben conosciuta da lungo
tempo.
Il problema stava nelle perdite che pro-
ducevano un’intollerabile attenuazione
del segnale. Il raggio rifratto infatti non
penetrava nel materiale del rivestimen-
to esterno, ma un po’ d’energia veni-
va assorbita da quest’ultimo, cosicchè la
luce veniva attenuata nelle riflessioni in-
terne. In questi ultimi decenni, lo svilup-
po di materiali ultra-puri con coeffici-
enti di assorbimento estremamente bassi
ha lanciato l’uso delle fibre ottiche, in
medicina ad esempio, e nel campo delle
telecomunicazioni.
Le fibre ottiche uniscono vari vantaggi:
costi bassi, attenuazione minima, ottima
larghezza di banda e le comunicazione via
fibra ottica sono immuni da interferenze.
Le fibre ottiche attuali sono cosı̀ traspar-
enti che l’intensità della luce entro un
tratto di fibra ottica di 6 km viene ridotta
di meno di un fattore 2: questi materiali
sono circa diecimila volte più trasparenti
del vetro normale!
Un dossier di Laura Lauro Taroni, http://www.torinoscienza.it/
aggiornato al 10.03.2004 c 2002 Provincia di Torino

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