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S'avanza a poco a poco

nel cor della crudel,


che tanto adoro l'empio rigor
all' avanzarsi il foco nell'alma mia,
onde mi strugge, e moro.
e quel dolore, oh Dio?
che dovrebbe destar dolce riposo
nel sen dell'idol mio
ah che voto cagion di crudeltade.

Che pena io sento,


che fier martire,
non è il morire
di rio dolor.
non è tormento
così tiranno
come di affanno,
ch'io sento al cor.

Che nieghi all'alma mia pietà nel suo dolore


è fiera tirannia,
ma pur la soffre il tormentato core.
ma che per suo diletto gode del pianto mio
questo è dolor di rio,
questo è di fier martire,
che non si può soffrir senza morire.

Gode di farmi piangere


quella, ch'ogni mi dà
con strana crudeltà
pena, e martoro.
Mesti lumi sorgono
fiumi di largo pianto,
ed ella ride in tanto ,
ed io mi moro.

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