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RICONOSCERE GLI SPIRITI CHE CI GUIDANO E PROTEGGONO Un Angelo a Fatima

annunciò Maria
IL MIO ANGELO

anno 3 - n. 9 maggio/giugno 2017

“Bambini angeli”: Chiesi un segno


una fiaba nordica e fui ascoltata

Parlacol
Ho salvato
il mio amico
grazie a Loro

IN REGALO PER TE

Su ogni numero
le carte angeliche da ritagliare
Angelo
tuo
Ecco come comunicare
con le Creature Celesti
“Aiutati, che il Ciel ti aiuta”
Carissime lettrici, carissimi lettori, permetteteci per una volta di utilizzare
questo spazio per parlare non tanto degli Angeli quanto di questo “nostro”
giornale che piano piano sta diventando un vero e proprio punto di riferimen-
to per tutti coloro che credono nelle Creature Celesti e nella Loro missione
su questa terra. Molte, sempre di più, sono le lettere che arrivano alla nostra
redazione e il nostro “gruppo di lavoro” si arricchisce ogni volta di nuovi ar-
rivi: sacerdoti, angelologi, studiosi del karma e studiosi del Divino. La nostra
pagina Facebook registra un costante aumento di fedelissimi lettori e, non da
ultimo, aumentano le testimonianze scritte proprio da voi, da tutti coloro che
hanno vissuto esperienze angeliche e che vogliono condividerle con il resto
del mondo, perché ogni testimonianza è una conferma in più di quanto i Mes-
saggeri Celesti siano presenti nelle nostre vite, ogni giorno.
Cerchiamo di “costruire” questo nostro giornale partendo proprio da queste
vostre testimonianze, alle quali aggiungiamo, come è giusto che sia, il nostro
lavoro giornalistico: articoli, spiegazioni, recensioni di libri, segnalazioni di
eventi straordinari. Il nostro intento è tenere sempre vivo questo collegamen-
to fra noi, voi e Loro, facendo sì che nessuno di noi abbia mai a dimenticarsi
che in ogni momento della nostra vita, qualunque cosa stiamo facendo, ovun-
que siamo, abbiamo sempre una mano poggiata sulla spalla, una mano che
non vediamo ma che possiamo sentire, e che è la mano del nostro Angelo Cu-
stode, inviato dal Cielo con lo specifico compito di proteggerci e assisterci.
Un grande Santo del secolo scorso, Padre Pio da Pietrelcina, addirittura “usa-
va” gli Angeli per piccole commissioni, per avvertire qualcuno di andare a
Messa, per fargli avere un messaggio urgente: Padre Pio parlava con gli Angeli
quotidianamente e aveva il dono di vedere anche gli Angeli delle persone che
incontrava. Altri Santi e mistici della Chiesa hanno avuto lo stesso dono, la
stessa fortuna. A noi non resta che sperare in un segno anche di minore entità,
in una conferma che possiamo trovare solo credendo e predisponendo il no-
stro cuore ad accogliere la voce degli Angeli. Questo nostro e vostro giornale
vuole essere anche questo: una strada, da percorrere insieme, verso un tra-
guardo di conoscenza e di serenità.
La Redazione
Lettera da un amico lontano

olose,
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me di Luc adono ne
lla vita re,
Care Ani a c c o familia
e c h e v i a v o r a t i v o soluzione
molte c o s
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’u s c i t a o la i r
e qua n via d icolo
vi stupit r o v v i s a mente la v i t r o v a te in per
te imp quando
incontra ancor più i salva.
u n p r o b l e m a , o
d i i n a t t eso che v a ngelica a
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di a l c o s a s c i e n z a
fica qu te, la Co vi fa
e si veri p e r c hé, a vol o m p r e nsione e
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Questo ac o l t r e ogni vost i d e g li Angel onti
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z i o n i e le az i o n
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le bened i voi s danza
percepire , i n r e altà, se i a m o n ell’abbon
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fossero m s i c o s a , a r v i e p ossiamo f
sia iamo aiu
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a domand e d i e t e
rvi d i b e n lo c h i e d man mano
per copri n t o in cui ce n l e g ame che
nel m o m e noi , u erete
soltanto u n l e g ame con t o m o d o sintonizz
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p i ù f orte, per r a , e questo vi cada,
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e c o n la N o s t
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vibraz i o n tu t t o erché
la vostra e v i s e mbra che s a z i o n e emerge p
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to. A vol questa se ere
il contat s c oltati, e e d ere di av
ven i a t e a om o è c r ati nella
che non i l l u s i one dell’u n e r e i ntrappol
and e a ri m a quelle
la più gr h e vi porta i e m ozioni e
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gl i o d , essere
un Sé lim e s s e r e D o v e t e, invece
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convinzi t e a l v ostro pas d o n a r e il vostro
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esperienz vi andar
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s c i a r c h é sono quel ’idea
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z e n e g a tive, p e r
D i o . A l l’inizio l
creden ll’Amore
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le vostre i a ltri e da a , se non ab tre
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de quindi contatto.
Avere fe o d o d i c reare il
m
vi dà il USTODE
Vo s t r o ANGELO C
Sommario

8 Cover story
Gli Angeli ci parlano: ascoltiamoli
14 Iconografia divina
Gli Angeli nell’arte: tra Cielo e Terra
18 Perso e ritrovato 40 Un dono dal cielo
«Ho chiesto un segno e sono «Quel ragazzino mi regalò
stata ascoltata» il suo disegno più bello»
21 Segnali dal Paradiso 43 Riflessioni
«Mi hanno aiutata proprio quando Oracolo dei Maestri di Luce
ne avevo bisogno»
44 Nuove prospettive
22 Angeli Cristallini «Le difficoltà mi hanno fatta rinascere»
Impariamo ad ascoltare
il nostro cuore
47 Incontri angelici
«Il mio Angelo Custode mi condusse
24 Miti e leggende da Padre Pio»
Anche gli Angeli sono stati bambini
50 La Luce nel mondo
26 I 100 anni di Fatima La scala degli Angeli costruita da Allah
E l’Angelo apparve per ben tre volte
52 Un amico accanto
30 Creature del Cielo «Quel giorno in cui sono stato
«Il mio Angelo Custode Messaggero Divino»
è un gatto»
55 Appuntamenti
33 Un legame unico Incontriamoci per
Noi e gli Angeli celebrare gli Angeli
38 Letture 56Comunicare
Che cosa dicono gli Angeli con Loro
di maggio e giugno Come sintonizzarsi
con il suono degli Angeli
59 In libreria
Lettere
60 Il vostro Don Michele
62 Il vostro Adamo
64 Il vostro Angelo
In regalo per voi

“Gioca ”
con il tuo Angelo
In fondo a ogni numero, troverete 6 carte da ritagliare
per comporre il vostro mazzo di 36 tessere angeliche ispirate
al testo più profondo e saggio: la Bibbia
di Don Michele Pio Cardone

M olti in passato hanno


cercato indicazioni e
risposte alle proprie incertezze,
ti, Sant’Agostino non approva
l’usanza di voler utilizzare le
pagine della Bibbia, prese a ca-
angeliche. Nella biografia di San
Francesco, scritta da San Bona-
ventura, si tramanda che quando
o conferme alle proprie scelte, so, per cercare risposte sugli af- il suo primo seguace, Bernardo
aprendo la Bibbia ad una pagi- fari temporali e per la vanità di di Quintavalle, volle accostarsi
na casuale. Tra questi Sant’Ago- questa vita. Questa è divinazione a una vita secondo i dettami di
stino e San Francesco. Agostino ed è chiaramente da condannare. Francesco, quest’ultimo, per co-
in un’occasione udì da una casa Ma voglio farvi notare quello che noscere la volontà divina in pro-
vicina la voce di un bambino che fece proprio Sant’Agostino, cioè posito avrebbe aperto a caso tre
diceva: «Prendi e leggi, prendi non la divinazione, bensì aprire volte i Vangeli (in onore della Tri-
e leggi», e interpretò quelle pa- a caso la Bibbia nella speranza nità), imbattendosi nei seguenti
role come se fossero il comando che il Signore possa tre passi: “Se vuoi es-
di Dio di aprire la Bibbia e leg- dare un brano che sere perfetto, va, ven-
gere il primo passo gli capitasse faccia Luce sulla di tutto quello che
sotto gli occhi. Certamente però propria vita. È con hai e dallo ai poveri”,
Sant’Agostino non è favorevole a questo scopo che ho “Non portate niente
coloro che leggono le sorti nelle pensato alle 36 carte durante il viaggio” e
pagine della Bibbia. Ad esempio “Chi vuol venire die-
per divinazione si intende aprire tro a me, rinneghi se
a caso le Sacre Scritture e vede- Don Michele Pio stesso, prenda la sua
re quello che accadrà il giorno Cardone, sacerdote croce e mi segua”.
seguente, oppure leggere quel- e autore di diversi testi Questi tre passi sa-
lo che bisogna fare o non fare in di formazione, rebbero quindi stati
una determinata giornata circa è un nostro caro lettore alla base della regola
le proprie attività terrene. Infat- e collaboratore. di San Francesco.

6 | il mio Angelo
In fondo alla rivista,
trovate 6 carte da
ritagliare e collezionare.

Affidarsi alla forza ci presenta la storia della salvez-


delle parole za, la relazione d’amore tra Dio
In realtà non si trattava mai di un e il suo popolo. Rileggere ogni animato l’immaginario e l’appa-
azzardo, e tantomeno di una for- tanto un passo, anche a caso, di rato di strumenti simbolici cui
ma banale di superstizione, per- questa storia è una buona cosa, tutti attingiamo, pervade l’iden-
ché ciò che si aveva tra le mani ma va fatto senza risvolti super- tità storica e sociale, al punto da
era considerato sempre, in ogni stiziosi. Quello che vi propongo è essere definito “il libro dei libri”.
caso, favorevole e santo. Era sem- un gioco e come tale va preso. Pe- In altre parole, la Bibbia ci mette
plicemente un modo per affidarsi scate una carta al giorno, a caso, e in connessione con innumere-
alla forza buona di quelle parole. riflettete su ciò che leggete e fatevi voli uomini e donne, nostri con-
Con queste carte angeliche avvie- ispirare. temporanei e predecessori, che
ne qualcosa di simile, ma in modo da essa hanno attinto e in essa si
preciso, e su un terreno preparato Un gioco per tutti sono riconosciuti, attraversando i
e selezionato. I versetti riportati La Bibbia è un libro che parla a millenni e le distanze. È, per così
sulle singole carte riguardano la tutti: una persona non toccata dire, una sorta di codice e di al-
presenza degli Angeli nelle Sacre dalla fede può ricevere Luce dalle fabeto della nostra civiltà e della
Scritture e non intendono affatto Sacra Scritture. All’interno della nostra interiorità allo stesso tem-
precludere o sconsigliare la let- nostra cultura, la Bibbia è un te- po. Anche chi non crede, perciò,
tura di altri passi della Bibbia. So sto che raccoglie un patrimonio può leggerla almeno come un te-
molto bene che la Bibbia non è un condiviso di parole che hanno sto di saggezza umana. u
libro magico, ma contiene la rive-
lazione di Dio agli uomini. Una ri- “Anche San Francesco per conoscere
velazione progressiva, all’interno
di una storia, culminata in Cristo,
la volontà divina avrebbe aperto a caso
morto e risorto per noi. La Bibbia tre volte i Vangeli, traendone ispirazione”
il mio Angelo | 7
Cover Story

Angeli Gli

ascoltiamoli
ci parlano:
Credere in Dio e credere negli Angeli è la stessa cosa,
ma anche chi non ha fede può credere nelle creature celesti
e avere bisogno di comunicare con loro attraverso il cuore
di Laura Vezzo

N oi possiamo comunica-
re con le Creature Cele-
sti, qualsiasi sia la no-
stra fede. Attraverso le parole di un
uomo di Dio, Don Michele Pio Car-
fu sicuramente pronunciato in ara-
maico, il linguaggio di Nazareth.
Nelle apparizioni di Fatima, l’Ange-
lo del Portogallo insegnò ai tre pa-
storelli speciali preghiere in lingua
nicazione può essere manifestata at-
traverso metodi o mezzi a noi più
sentiti. Per esempio, ci sono numero-
se religioni, credenze spirituali e vi-
sioni olistiche che insegnano modi
done, e di un Angel Life Coach, portoghese. Nella Bibbia si riscon- comunicativi diversi; ma aldilà di
Gian Carlo Zazzeri, capiamo che trano anche dialoghi tra Angeli. tutto, per me la questione è inizial-
entrare in contatto con Loro, in fon- Quando ci si chiede se gli Angeli, mente personale. Perché? Perché
do, è solo questione d’Amore. che sono dei puri Spiriti, comunica- credo basti l’intento del cuore, il
no tra di Loro, e come Essi comuni- mezzo di comunicazione multidi-
Esiste una lingua unica per co- chino con gli uomini, la risposta mensionale più potente che abbiamo,
municare con gli Angeli? appare chiara ed evidente: il mondo per trovare la nostra unicità che ci
D.M.: Certamente gli Angeli parla- degli Angeli è un mondo totalmente unisce nella pace e nell’amore.
no tra di loro, e con gli esseri umani spirituale e trasparente, e la questio- In che modo si può invocare un
quando sono inviati da Dio a recare ne della comunicazione tra gli An- Angelo?
i Suoi messaggi. Non esiste, però, geli non si pone, tanto quella comu- D.M.: Se non riusciamo a essere noi
una lingua unica per comunicare nicazione è immediata e automatica, stessi, genuini, disponibili verso gli
con gli Angeli. Ce lo testimonia la nessun ostacolo può impedirla o altri e aperti al mondo, è assurdo
Sacra Scrittura, offrendoci vari renderla difficile. pensare di entrare in contatto con i
esempi sia di parole ed espressioni G.Z.: Personalmente, non credo esi- Mondi Spirituali. Per questo è im-
rivolte dagli Spiriti angelici sia ai sta una lingua unica per comunica- portante anche lo stile di vita: non
propri simili, sia a noi. In questi ul- re con queste Intelligenze divine. Le solo quando tentiamo di metterci in
timi casi, Essi usano la lingua pro- possibilità sono infinite perché stia- comunicazione con gli Angeli, ma in
pria delle persone con cui s’intrat- mo esplorando una visione comuni- ogni momento dobbiamo cercare di
tengono. Così il famoso saluto cativa che ci affaccia a una realtà essere padroni di noi stessi, delle no-
dell’Arcangelo Gabriele a Maria multidimensionale, incomprensibile stre emozioni, dei nostri impulsi.
tramandatoci dal Vangelo di Luca per la mente umana, dove la comu- Dovremmo riuscire a ritagliare in

8 | il mio Angelo
“Se non riusciamo
a essere noi stessi, genuini,
disponibili verso gli altri
e aperti al mondo, è assurdo
pensare di entrare in contatto
con i Mondi Spirituali”

il mio Angelo | 9
Angeli
Gli “Bisogna comprendere che
il mezzo di comunicazione con
gli Angeli siamo proprio noi:

ascoltiamoli
ci parlano: il legame è costante
e dobbiamo tutti
esserne responsabili”
ogni nostra giornata, dei momenti di noi e ogni cosa del creato; perciò si no essere molteplici. Un esempio so-
tranquillità, di rilassamento, colti- manifestano e comunicano in rela- no i classici numeri che possiamo
vando il silenzio, soprattutto quello zione alle nostre credenze e caratte- incontrare durante la nostra quoti-
interiore. Un modo importante per ristiche. dianità. La matematica è il linguag-
comunicare con l’Angelo è la pre- Dopo averli invocati, quanto gio universale della nostra realtà di-
ghiera, una preghiera espressamente tempo bisogna aspettare per ini- mensionale che gli Angeli usano
concepita per Lui e a Lui indirizzata, ziare a parlare? comunemente per venirci incontro.
come l’“Angelo di Dio”. Costruite D.M.: Il rapporto con il proprio An- Ad ogni modo, le risposte che ci arri-
anche un piccolo altare, dove colloca- gelo Custode può svilupparsi gra- vano si traducono negli eventi che ci
re un’immagine di un Angelo con dualmente nel tempo e, più questo accadono nel nostro quotidiano.
accanto un semplice fiore da sostitu- passa, più impariamo a stabilire un È possibile che siano gli Angeli a
ire ogni giorno: ciò risulta gradito buon rapporto con Lui. I nostri An- comunicare con noi? Come pos-
all’Angelo ed è utile per la nostra geli Custodi sono con noi tutto il siamo capirlo?
concentrazione. tempo, anche se non ne siamo consa- D.M.: Certo che è possibile, e solita-
G.Z.: Bisogna comprendere che il pevoli. mente cercano di farcelo capire attra-
mezzo di comunicazione siamo pro- G.Z.: La comunicazione con Loro è verso un sogno, oppure mostrandosi
prio noi: la comunicazione è sempre costante: ogni singola parte di noi è in come scintille o lampi di luce, o an-
costante a livello dell’inconscio e costante comunicazione con Loro, una cora come luci bianche.
dobbiamo essere responsabili di noi comunicazione che trascende il con- G.Z.: Credo esistano due tipi di co-
stessi. È una questione di supera- cetto del tempo come lo conosciamo. municazione. Quella dell’ego che ci
mento di ogni dubbio sul sentire del Bisogna aspettarsi una risposta mostra un universo di paure e di fal-
proprio cuore e questo si chiama fe- quando parliamo con Loro? se credenze. Poi c’è la comunicazione
de. Se crediamo in noi stessi oltre i Di che tipo? autentica che genera una sensazione
veli del nostro ego, vedremo e senti- D.M.: Gli Angeli ci rispondono im- di pace, di profonda armonizzazione
remo la meraviglia del Cosmo che ci mediatamente quando parliamo con e di gioia ben percepibili.
canta intorno e dentro di noi. Invo- Loro, ma noi, distratti dalla vita di Bisogna per forza parlare per co-
care un Angelo significa invocare un tutti i giorni, non riusciamo ad municare con Loro? O compren-
aspetto del creato che diventa lo ascoltare la loro voce. Ecco solo alcu- dono anche i pensieri?
specchio riflesso che ci indica ciò che ni esempi attraverso cui poter coglie- D.M.: Gli Angeli sono Esseri perso-
siamo invitati a comprendere dentro re le loro risposte: al risveglio, vi sie- nali, spirituali, Servitori e Messag-
di noi. te sentiti chiamare da una voce geri di Dio. Sono Creature immorta-
Gli Angeli comunicano tutti allo incorporea. Dal nulla avete indivi- li e superano in perfezione tutte le
stesso modo? duato una meravigliosa melodia ce- creature visibili e quindi comprendo-
D.M.: No, gli Angeli si adeguano col lestiale. Avete sentito più e più volte no anche i nostri pensieri.
permesso di Dio e comunicano attra- una canzone, sia nella vostra testa G.Z.: La comunicazione verbale non
verso canali differenti, in modo che sia alla radio. Avete sentito per caso è per forza necessaria: comunicare
tutti possano percepire i loro mes- una conversazione nel corso della vuol dire sprigionare energia e
saggi. quale uno sconosciuto dice proprio l’energia è il linguaggio di tutto il
G.Z.: No, gli Angeli sono i riflessi quello che avevate bisogno di sentire. Cosmo. Il pensiero genera energia
dell’Intelligenza divina che permea G.Z.: Le tipologie di risposte posso- che trasporta informazioni oltre la

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barriera fisica, consentendo agli An- Oltre alla voce e al pensiero, con Cosmo e la mente sgombera dalle
geli di sentirci. quali altri strumenti si può comu- grosse interferenze dell’ego e questo è
Ci sono delle formule universali nicare con gli Angeli? il metodo che richiede più tempo e
per facilitare la comunicazione D.M.: Per comunicare con Loro, non pratica, ma che personalmente riten-
con Loro? esiste strumento migliore della pre- go il più naturale.
D.M.: Non ci sono formule univer- ghiera. Che importanza hanno la moda-
sali ma è necessario essere puri, esse- G.Z.: La religione e il mondo spiri- lità e lo stato d’animo con cui ci si
re uomini e donne di pace, pregare e tuale dell’olismo ci insegnano una esprime con gli Angeli?
partecipare alla Santa Messa. miriade di modi per comunicare con D.M.: Lo stato d’animo è molto im-
G.Z.: Dobbiamo semplicemente co- Loro. Nelle religioni ci sono le pre- portante. Quando comunichiamo
municare secondo il sentire del no- ghiere e i mantra, mentre nello scia- con gli Angeli dobbiamo sforzarci di
stro cuore. Se la nostra comunica- manesimo o nei riti cabalistici ci sono essere sereni, convinti che Loro ci
zione è condizionata dalla rabbia, la geometria sacra, le formule magi- stanno ascoltando, e dobbiamo avere
dalla tristezza, dall’ansia o da qual- che, le carte e le sostanze naturali in la convinzione di essere già stati
siasi condizione emotiva negativa, grado di alterare gli stati di coscienza esauditi nelle nostre richieste.
Loro ci vedono oltre le nostre illu- per canalizzare le loro energie. Ma, G.Z.: Non dobbiamo preoccuparci
sioni. Vedono soltanto la luce e aldilà di tutto ciò, ci siamo semplice- del nostro stato d’animo; gli Angeli
comprendono. mente noi con il cuore aperto verso il sono i nostri specchi e questo signifi-

il mio Angelo | 11
Angeli
Gli “Quando comunichiamo
con gli Angeli dobbiamo
sforzarci di essere sereni,

ascoltiamoli
ci parlano: e convinti che Loro
ci stanno ascoltando”

ca che dobbiamo abituarci a vederli D.M.: Il mattino prima di iniziare la D.M.: Certo che è possibile; possono
non come Esseri di Luce che scendo- giornata, e la sera prima di coricarsi. farci giungere una loro comunica-
no per risolvere i nostri problemi, ma G.Z.: Nonostante siamo in costante zione attraverso un sms, un’email,
come una versione elevata di noi che comunicazione con Loro (comunica- un’immagine e in tanti altri modi.
ci dà le indicazioni per essere i mae- zione indiretta), ogni tanto è neces- G.Z.: Sì certo, tutto è energia; la tec-
stri di noi stessi; per fare ciò, il primo sario rendere il contatto con loro di- nologia funziona con l’elettricità e
passo fondamentale è l’accettazione retto (comunicazione diretta), capire verte sul principio della polarità ma-
delle nostre condizioni vibrazionali quando ne avete bisogno spetta sol- gnetica come ogni cosa in natura,
che sono innanzitutto le nostre emo- tanto a voi. dalle forme di vita minerale fino a
zioni o stati d’animo. È possibile che gli Angeli comu- noi e oltre.
Quali sono i momenti migliori nichino con noi attraverso la tec- Gli Angeli possono “servirsi” di
per comunicare con gli Angeli? nologia? altre persone o cose per comuni-
care con noi?
D.M.: Sono certo che gli Angeli pos-
sono servirsi di altre persone per co-
municare con noi. Io stesso spesso
ricevo comunicazioni dal mio Ange-
lo Custode o dall’Angelo Custode
delle persone che incontro e che mi
affidano un messaggio.
G.Z.: Ogni forma di comunicazione
è possibile in relazione alle nostre
condizioni esistenziali; siamo tutti
ambasciatori del Cosmo.
Quali sono le tue personali tec-
niche per comunicare con gli
Angeli?
D.M.: Io non ho tecniche per comu-
nicare con gli Angeli, ho sempre co-
municato con loro sin da bambino;
mi basta fare una semplice preghiera
per entrare in relazione con Loro.
G.Z.: Essere semplicemente me stes-
so. Dobbiamo imparare ad amarci e
semplicemente accettarci per ciò che
siamo, oltre l’illusione delle nostre
paure per scoprirci come portali co-
stantemente aperti verso il Cosmo
che ci circonda e si rispecchia dentro
di noi. u
“Tre Arcangeli
con Tobia”,
di Francesco Botticini,
1470, Galleria
degli Uffizi, Firenze.

Preghiera medievale
Signore, mandami tutti i Santi, Angeli e Arcangeli.
Mandami il Santo Arcangelo Michele, il Santo Gabriele,
il Santo Raffaele, affinché siano qui con me,
mi difendano e mi proteggano.
Tu che mi plasmasti,
mi desti un’anima e Ti degnasti di profondere il Tuo sangue per me.
Io affermo che i santi Arcangeli mi proteggono,
mi illuminano quando sono sveglio e quando dormo,
mi rendono tranquillo e sicuro dinanzi
a ogni manifestazione diabolica.
Che nessun essere dotato di maligno potere
possa giammai entrare in me,
né osi offendere o ferire la mia anima,
il mio corpo, il mio spirito,
o atterrirmi o solleticarmi con la tentazione.
Amen

il mio Angelo | 13
Iconografia divina

Gli
Angelinell’arte :
tra Cielo e Terra
l’uomo HA sempre cercato di avvicinarsi al Divino con l’aiuto
di Entità a metà strada tra questo mondo e la realtà dell’Oltre;
di questa ricerca sono testimoni i tanti dipinti dell’arte angelica
di Andrea Pellegrino

L a credenza in Esseri so-


prannaturali che accompa-
gnano l’uomo nel suo cammino e
dell’esegesi biblica, capiamo co-
me spesso gli Angeli sono stati
usati da Dio anche come esecutori
accompagnano costantemente la
storia del popolo ebraico pren-
dendo svariate sembianze. Posso-
che sono intermediari tra il mon- della Sua collera, assumendo così no persino apparire con aspetto
do tangibile e quello spirituale era una doppia polarità. umano. Essi si mostrarono, infatti,
già diffusa nelle civiltà antiche, concretamente a Lot, il quale non
molti secoli prima che il Cristiane- Nell’Antico Testamento stava sognando: Li vide con i suoi
simo donasse all’immaginario col- All’inizio del libro della Genesi, occhi e andò Loro incontro come
lettivo l’iconografia angelica che gli Angeli sono citati come creatu- avrebbe fatto con qualsiasi altra
tutti conosciamo. Tuttavia, presso re di Dio e personificano la Sua persona. In seguito, questi due
i popoli arcaici, l’aspetto e i poteri potenza. Guardiani dell’Eden Angeli furono visti anche da altri
di queste entità erano diversi. perduto dagli uomini, Essi ese- uomini di Sodoma, i quali voleva-
Se ad esempio prendiamo in con- guono quanto Yahvè ordina Loro. no abusare di Loro perché Li ave-
siderazione la tradizione magico- Proprio nell’Ebraismo la figura vano ben individuati come degli
religiosa babilonese, notiamo la dell’Angelo, da semplice messag- uomini. In altre parole questo
presenza di Spiriti del tutto bene- gero divino, diventa il portatore passo dell’antico Testamento ci
fici ma rappresentati con aspetto dei più terribili castighi al genere spiega che gli Angeli possono ma-
orribile, spesso ibrido. Esseri spi- umano, una sorta di mano puni- nifestarsi e rendersi visibili anche
rituali buoni, più o meno alati, so- trice di Dio. Nel libro della Genesi con sembianze umane.
no presenti anche nelle culture re- è, infatti, un Cherubino, armato di E compaiono anche in sogno per
ligiose dell’Estremo Oriente, nel una spada di fuoco, a scacciare guidare, preparare o anticipare
Buddismo e nelBramanesimo, nel Adamo ed Eva dal Paradiso terre- eventi. Particolarmente indicativa
Taoismo e nel Confucianesimo. stre dopo la loro trasgressione e a è la descrizione che ne fa Ezechie-
Spiriti simili ad Angeli si trovano restare di guardia per impedire le dalla quale, a differenza del rac-
anche nelle culture dello Sciama- l’accesso all’albero della Vita ai conto di Lot, ne emerge una visio-
nesimo delle antiche civiltà ame- nostri progenitori. ne tutt’altro che umana.
ricane. E, da uno studio attento La Bibbia racconta che gli Angeli Riferendosi ai Cherubini, il profe-

14 | il mio Angelo
ta afferma: «Ognuno di Essi aveva che coprivano il loro corpo».  (Eze- Beato Angelico – Annunciazione (1435
quattro facce e ognuno quattro ali. chiele 1. 6-11) circa, tempera su tavola, Museo del
Le loro gambe erano diritte e la pianta Nell’Antico Testamento, poi, gli Prado, Madrid). Gli Angeli dipinti da
dei loro piedi era come la pianta del Angeli tornano ad abitare il mon- Giovanni Fiesole sono l’esempio più
piede di un vitello, e sfavillavano co- do spirituale e invisibile. Nel classico di un’iconografia angelica
me il bronzo lucidato. Sui loro quat- Vangelo troviamo l’Angelo Ga- nelle quale gli Esseri di luce sono
tro lati, sotto le ali, avevano mani briele che annuncia a Maria la na- rappresentati con sembianze eteree,
d’uomo; e tutti e quattro avevano le scita del Messia; un Angelo appa- eleganti, con volti pallidi, tuniche color
proprie facce e le proprie ali. Le loro re in sogno a Giuseppe per pastello, aureole a ali dorate.
ali si toccavano l’una con l’altra; avvertirlo del pericolo corso da
avanzando, non si voltavano, ma cia- Gesù per la decisione del Re Ero- Com’è cambiata
scuno andava diritto davanti a sé. de di ucciderlo e, sulla tomba del l’arte angelica
Quanto all’aspetto delle loro facce, Cristo risorto, un Angelo dice alle Per chi non ha mai affrontato lo
avevano tutti la faccia di uomo, tutti pie donne che “quello che cerca- studio della storia dell’arte, l’ico-
e quattro la faccia di leone a destra, no” non è più lì. nografia angelica richiamerà alla
tutti e quattro la faccia di bue a sini-
stra, e tutti e quattro la faccia di aqui-
la. Tali erano le loro facce. Le loro ali
“Spesso gli Angeli sono stati usati da Dio
erano distese verso l’alto; ciascuno come esecutori della Sua collera, assumendo
aveva due ali che si toccavano e due così nei dipinti un aspetto orribile e spaventoso”
il mio Angelo | 15
Gli
Angelinell’arte :
“La committenza,
prevalentemente
religiosa, ha dato il via
a un campionario angelico
tra Cielo e Terra cui hanno attinto nei secoli
decoratori, stilisti, orefici”
mente dolci Esseri dalle sembian- tempi, è stata il risultato di lunghe cristiana fino alla morte di Papa
ze ermafrodite muniti di ali o sim- riflessioni filosofiche e teologiche Gregorio I (604), la figura dell’An-
patici putti riccioluti che sorrido- soggette a regole ben precise. gelo non aveva nulla a che vedere
no librandosi nell’aria. Ebbene, è La committenza, prevalentemente con l’iconografia sviluppata in
opportuno tenere in considerazio- religiosa, ha dato il via a un vero e seguito. Egli era una Creatura si-
ne che anche l’arte, proprio per- proprio campionario angelico al mile a un uomo adulto, con abiti
ché viaggia di pari passo con la quale hanno attinto nei secoli de- del potere e barba virile; si tratta
storia e con la mentalità dell’uo- coratori, stilisti, orefici per creazio- di figure molto umane che testi-
mo di cui si fa specchio, ha una ni artistiche che spesso eludono la moniano una traduzione icono-
sua evoluzione. I soggetti rappre- funzione votiva. grafica più ispirata dalle descri-
sentati cambiano in base alle mo- zioni evangeliche che dai
de e ai gusti dei committenti, ov- Epoca paleocristiana prototipi figurativi della Roma
vero di chi commissiona e finanzia Nelle rappresentazioni che carat- imperiale. L’Angelo in questi
l’opera. terizzano il mondo paleocristia- esempi figurativi riveste una fun-
La raffigurazione angelica, in tutti i no, ovvero i primi secoli dell’era zione di accompagnamento dei
defunti verso la vita eterna (psi-
copompo).

Connubio greco e latino


Fu l’avvento di Costantino e la
magnificenza di Costantinopoli,
capitale dell’impero d’Oriente, a
conferire all’arte quella sontuo-
sità tipica delle architetture e
delle icone bizantine. Questa
maestosità era il risultato del
giusto connubio tra elementi
greci e latini mescolati al gusto
orientale. Nelle basiliche gran-
diose, sui fondi dorati che ravvi-
vano lo splendore alla luce dei ce-
ri, le figure angeliche sorgono

John Waterhouse – S.Cecilia, dettaglio


(1895). Esempio di Angeli musicanti
raffigurati con strumenti musicali.
Quest’opera dell’artista inglese
Waterhouse è un esempio di come
l’iconografia medievale abbia influenzato
l’arte anche nei secoli a venire.

16 | il mio Angelo
Osvaldo Licini – Angelo ribelle su fondo
giallo (olio su masonite, 1950 -1952).
L’opera di Osvaldo Licini si caratterizza
per l’aspetto provocatorio e innovativo
della concezione angelica. L’artista ha
accompagnato la sua produzione pittorica
con racconti e poesie erotiche che vedono
come protagonista Bruto, metafora
dell’animo umano raffigurato come Angelo
ribelle. Licini prende tutti gli aspetti più
deleteri, violenti e dissacratori dell’uomo
per decontestualizzarli e inserirli nella
sfera angelica.

furono successivamente reinter-


pretate dalle culture rinascimenta-
li barocche.
come in un’apoteosi: immobili, L’arte medievale
con la fronte alta, in atteggiamen- li consacra L’arte che dissacra
to di onnipotenza e comando, le Le molteplici varianti iconografiche L’arte contemporanea, spesso vo-
stole auree, cadenti in lunghe e ri- degli Angeli si devono alla cultura lutamente dissacrante, ha concepi-
gide pieghe, a nascondere le nudi- artistica medievale che introdusse to una nuova visione angelica.
tà delle mani pallide, talvolta so- diversi elementi caratterizzanti. L’Angelo, infatti, viene spesso sfi-
lennemente incrociate. Le vesti Ecco comparire i cosiddetti “An- dato, spogliato, decontestualizzato
sono quasi sempre bianche a voler geli musicanti” raffigurati come dalla sua natura spirituale e inseri-
simboleggiare la purezza e l’es- veri e propri musicisti di sinfonie to nella sfera prettamente umana
senza di puro spirito. divine accompagnati da strumenti che, spesso, si tinge di simbolismo
musicali quali flauti, liuti e viole. erotico. In una cultura prevalente-
I primi Angeli cristiani A questo periodo risale anche il mente laica, descrizione biblica e
È intorno al IV secolo che gli Ange- nastro portato dagli Angeli su cui concezione artistica si sovrappon-
li iniziano a essere raffigurati come si possono leggere parole di adora- gono e si scontrano.
delicati fanciulli con aureola e ali zione o frasi tratte dal Vangelo. Gli artisti moderni si sono spinti ol-
che volevano simboleggiare il mo- L’aspetto fondamentale da tenere tre, varcando il confine dei canoni
vimento, l’essere presenti ovun- in considerazione è che durante il che ci sono pervenuti dal passato
que come emissari di Dio. È pro- Medioevo è proprio l’arte a rico- conferendo agli Angeli quell’aspet-
prio l’arte bizantina a conferire prire un importante ruolo d’istru- to carismatico e attraente che, in re-
agli Angeli delle ali dinamiche, a zione e continuo supporto all’ap- altà, rispecchia molto un desiderio
differenza delle rappresentazioni prendimento delle sacre scritture. prettamente umano. u
precedenti nelle quali i corpi non Per le menti analfabete e rozze del Andrea Pellegrino è uno storico
suggerivano l’idea di volo e le ali tempo, le parole dei sacerdoti ave- dell’arte, giornalista, scrittore
sembravano ingombranti e attac- vano molta più efficacia e acqui- specializzato in esoterismo, spiritualità
cate al corpo. Nel V secolo le figure stavano intensità se accompagnate e nuovi movimenti religiosi.
angeliche diventano onnipresenti dal sostegno visivo. Tali soluzioni www.andreapellegrino.it
spettatori di scene bibliche per-
dendo la loro funzione, almeno
nell’arte, di Messaggeri celesti.
“Nell’arte contemporanea, l’Angelo,
Si tratta dei primi Angeli cristiani è spesso sfidato, spogliato, e inserito nella
nel senso moderno. sfera prettamente umana...”
il mio Angelo | 17
“Quando ero piccola, mia nonna
mi regalò un braccialetto
per essermi sempre vicina.
Purtroppo dopo poco l’ho perduto...”
18 | il mio Angelo
Perso e ritrovato

«Ho chiesto
un
e sono
segno
stata ascoltata»
Quando una persona cara lascia la dimensione terrena,
siamo pervasi dai sensi di colpa. in questi difficili momenti
bisogna affidarsi al vero amore

U
n ricordo che mi è particolarmente caro appesi al braccialettino; poi, quando era rimasto un
riguarda la nonna Teresina, la mamma di solo ciondolo, arrivò anche il giorno che persi il
mio papà. Quando ero piccola la braccialetto per intero.
accompagnavo sempre nella camera in cima alle
scale, dove la nonna aveva un grande comò su cui Un tuffo nel passato
teneva bene esposti i ritratti dei suoi cari defunti. Sono passati molti anni da quel giorno, ed è un
Nella bella stagione, toglievamo i fiori finti per ricordo cui non penso spesso; ma, di recente, mi è
metterne di freschi. La stanza sapeva di rose, e ce tornato in mente, perché ho letto su un giornale la
n’erano sia di colore rosa sia di rosse. Quelle rosse storia di una mamma che, in un momento
sembravano fatte di velluto scarlatto e, se chiudo particolarmente duro della sua vita, ritrova il
gli occhi, riesco ancora a percepirne il profumo piccolo bracciale, andato perso, della sua bimba
intenso e a vedere, innanzi a me, quei volti precocemente volata in cielo. Il braccialettino è stato
rischiarati dai lumini accesi. Appoggiato alla parete ritrovato lungo il bordo di una strada, dove la
a fianco del comò, c’era un grosso armadio, dove la bimba amava cogliere i fiori per portarli alla sua
nonna teneva la biancheria. Ricordo che un giorno mamma. Questa storia mi ha fatto pensare alla mia
tirò fuori da lì una scatolina; al suo interno vi era cara nonna Teresina e, silenziosamente, la mia
un braccialettino d’argento, pieno di ciondoli preghiera è volata a lei: ho ricordato tutti i momenti
differenti. La nonna me lo porse, dicendomi che me della mia infanzia passati insieme, quando
lo stava regalando. Appesi alla catenina d’argento, l’accompagnavo nelle sue lunghe passeggiate sulla
c’erano: un cornino, un ferro di cavallo, un strada di ghiaia in mezzo ai campi; le mani giunte
quadrifoglio, un cuoricino e una piccola chiave. dietro la schiena che sgranavano il rosario. Più in là
Tutta felice, mi feci allacciare il braccialetto al polso; con gli anni, quando il passo aveva iniziato a farsi
era molto bello e mi piaceva molto sentire i ciondoli incerto, ricordo che comparve l’immancabile
tintinnare mentre mi muovevo! bastone. Mi tornano in mente le calde giornate
Purtroppo, però, non durò a lungo: quando ero d’estate, sedute sui gradini di casa a sgranare le
piccola, ero una furia, un maschiaccio, e non stavo pannocchie di granoturco che poi lasciavamo
ferma una attimo. Infatti, non passò molto tempo seccare al sole sull’aia. E i primi freddi dell’inverno,
che iniziai a perdere uno dei quattro ciondoli quando andavamo a riempire le carriole di legna

il mio Angelo | 19
«Ho chiesto
segno
“Ho letto la storia di una mamma
che, in un momento particolarmente
un duro della sua vita, ritrova
il piccolo bracciale della sua bimba
e sono volata in cielo...”
stata ascoltata»
per la stufa. E poi in primavera, nei campi, a ripensando ai bei momenti passati, e a quanto mi
cogliere i fiori o la cicoria selvatica, che legavamo sentissi in colpa per averla trascurata gli ultimi
alla farina per preparare il pastone da dare alle oche. momenti della sua vita. La mattina seguente, mi
Ricordo quando mi portava nel pollaio, svegliai con il viso ancora stravolto dal pianto; con
raccomandandomi di stare attenta al becco delle gli occhi gonfi, entrai nell’edicola della mia cara
galline, mentre prendevamo le uova fresche. E poi, amica Paola. Stavo guardando i giornali e lei, tutta
le ore passate a leggere, mentre lei faceva il suo intenta a pulire il bancone, quando mi vide, mi
pisolino quotidiano dopo pranzo, con il ronzio del disse subito: «Elenin! Tieni, questo lo do a te!». Così
frigorifero e il ticchettio della sveglia che scandiva il dicendo, mi porse un sacchettino di plastica
tempo e che faceva venire sonno anche a me. La trasparente. Non oso immaginare la mia faccia in
sera quando, con un bacio, le auguravo la quell’istante! Tenevo fra le mani un braccialetto
buonanotte: «Buonanotte nonna, sogni d’oro. Dormi d’argento con dei ciondoli: un piccolo cuore e una
bene!»… Quante volte glielo ripetevo! chiavetta. “Elenin”: era così che mi chiamava
sempre la nonna quand’ero piccola. Non riuscivo a
«Ti prego, dammi un segno!» parlare per la forte emozione che mi aveva pervaso.
Tanti, tantissimi stupendi ricordi... Poi ricordo che, Balbettai un: «Paola, perché proprio a me? Perché
fra le lacrime, le chiesi perdono per non aver non lo regali alla tua nipotina?». In tutta risposta,
compreso la sua malattia, quel mostro che le faceva Paola, mi disse che l’aveva trovato sotto alla cassa,
dire cose cattive che ferivano il mio cuore; e le non sapeva di chi fosse, probabilmente erano anni
chiesi scusa per averla trascurata: tre mesi prima che si trovava lì sotto e si sentiva di doverlo dare a
della sua morte, infatti, era nato mio figlio Mattia, e me. Provai a insistere facendole notare che era
le mie attenzioni e preoccupazioni erano ormai d’argento, ma non volle sentire ragioni. Piangendo
riservate a lui. Più e più volte mi sono trovata a con la voce tremante, la ringraziai e le dissi che poi
pregare mia nonna, a chiederle perdono, ripetendo le avrei spiegato la mia reazione: grazie Paola,
dentro me quanto l’amassi e quanto ancora mi inconsapevole Angelo mio, che hai fatto da tramite
mancasse. Una volta, la pregai di darmi un segno tra la nonna e me!
per farmi capire che la mia preghiera fosse giunta Uscita dall’edicola, mi recai di volata al cimitero.
sino lei, che non mi aveva dimenticato, che mi Rivolta alla foto della nonna che mi sorrideva dalla
perdonava e mi voleva ancora bene; non chiesi un lapide, la ringraziai felice, piangendo di gioia.
segno qualunque, ma dichiarai espressamente che Ancora travolta dall’emozione, telefonai a Massimo,
come segno avrei voluto che mi donasse un piccolo il mio compagno, dicendogli che dovevo parlargli.
ciondolo. Piansi molto quella notte, pensando e Era appena rientrato dal lavoro, lo raggiunsi e gli
raccontai della sera precedente, della storia che
Per mandarci la vostra avevo letto, della nonna, della mia richiesta di un
testimonianza scrivete a: segno, e gli mostrai il braccialettino che mi aveva
Redazione Il mio Angelo dato Paola, da cui pendevano due ciondoli identici a
Viale Tunisia, 39 - 20124 Milano. quelli di quand’ero piccola. La chiave e il cuore
Oppure inviate una email a: erano lì per dirmi che avevo in mano le chiavi del
redazione@ilmioangelo.it cuore di mia nonna. Nonna, ti voglio tanto bene! u
Elena G.

20 | il mio Angelo
Segnali dal Paradiso

«Mi hanno aiutata proprio


quando ne avevo bisogno»
O
ggi la mia vita è illuminata dalla presenza È stato un periodo della mia vita molto difficile
degli Angeli, ma non è sempre stato così, e impegnativo, ma quell’episodio mi ha reso
perché sono stati tanti i momenti bui in cui consapevole della presenza degli Angeli.
la disperazione sembrava prendere il sopravvento. Non passa giorno, infatti, senza che io Li ringrazi
È il 2007 quando a mio figlio, di appena 25 anni, con tutto il mio cuore per essersi attivati,
viene diagnosticato un melanoma in testa. per aver ascoltato la mia disperazione e la mia
Il mondo mi crolla addosso: potete bene paura da donna e da madre.
immaginare la nostra disperazione dopo aver Mio figlio, a parte una recidiva nel 2011, si è
appreso che, proprio nel periodo della vita in cui ripreso, oggi sta bene e sono certa che, in tutti
bisognerebbe essere più spensierati, dobbiamo questi anni, gli Angeli gli siano sempre stati vicini.
invece affrontare una cosa così grande e così Spero che questa mia testimonianza possa
difficile da comprendere e da accettare. rincuorare tante persone: tutti, infatti, devono
Viene fissato un intervento e, dopo l’operazione, sapere che i nostri Angeli ci sono sempre
tutto per fortuna si risolve per il meglio. Durante e non ci abbandonano mai, anche e soprattutto nei
la sua convalescenza post operatoria, io mi reco momenti di maggior sconforto. u
a fare il solito controllo annuale di mammografia. Nadia da Lugano (Svizzera)
Finita la visita di controllo, mi viene chiesto
di aspettare in sala d’attesa poiché il medico deve
controllare qualcosa che, dall’ecografia, sembra
non rientrare nella norma.

Una scritta ben definita


Mentre aspetto, il panico s’impossessa di me, e mi
immagino tutto quello che di più brutto sarebbe
potuto accadermi di lì a pochi istanti, e proprio
adesso che mio figlio ha davvero bisogno di una
mamma lucida e presente. Per calmare l’ansia,
prendo il cellulare e inizio a scorrere la galleria
di fotografie che conservo con affetto. Guardando
le foto, ma con la testa altrove, noto che sul bel
faccione del mio gattino, è scritto in caratteri
maiuscoli una parola ben definita: ANGELI.
E proprio nell’istante in cui mi sto chiedendo cosa
voglia dirmi questa scritta, si apre la porta
dello studio medico. Sono in fibrillazione, in attesa
della notizia peggiore: invece, mi viene comunicato
di poter tornare serenamente a casa, perché
dal controllo non è venuto fuori niente di grave.
il mio Angelo | 21
Angeli Cristallini

Impariamo ad ascoltare
il nostro cuore
lasciare spazio alla voce del nostro Io più intimo è utile
per distinguere quei meccanismi viziosi che non ci consentono
di stare bene: IN QUESTO, ci aiutano TRE PARTICOLARI ARCANGELI
di Manuela Bollea

C’ è un antico detto molto


conosciuto che dice:
“Gli occhi sono lo spec-
chio dell’anima”. E, in effetti, se
siamo sensibili e anche un po’ sen-
quello che ci circonda e ci accade.
Per questo è importante mettere la
nostra mente al servizio del nostro
cuore, che è lo specchio dell’ani-
ma; se guardiamo il mondo con gli
Dobbiamo crescere
ed evolvere
Molto spesso preferiamo rifugiarci
in situazioni di comodo che ci im-
pediscono di crescere per timore
sitivi, possiamo cercare di inter- occhi del cuore, ci appare sotto un di entrare in contatto con la parte
pretare il sentire più intimo attra- aspetto completamente differente più vera di noi che non conoscia-
verso lo sguardo di chi ci sta e anche le situazioni che ci sembra- mo, ma non dobbiamo mai di-
davanti. vano difficili da superare in realtà menticare che la nostra missione
si presentano ai nostri occhi come primaria qui sulla terra è proprio
Perché comunicare opportunità di crescita e come im- quella di crescere ed evolvere.
con l’anima? portanti lezioni di vita. Tutto ciò Prendiamo esempio dalla natura
In realtà la porta per accedere alla che accade nella nostra vita ha un che è una grande insegnante.
parte più vera di noi, cioè alla no- senso, nulla succede per caso e il In natura, tutto nasce e cresce: le
stra anima, è il cuore inteso come senso è proprio quello di aiutarci a piante, gli animali e anche i mine-
cuore energetico. Attraverso il cuo- entrare in contatto con la nostra rali. Noi facciamo parte di questo
re, infatti, possiamo permettere al- anima attraverso il cuore, che ne è cerchio meraviglioso e anche noi
la nostra anima di comunicare con lo specchio. seguiamo lo stesso processo.
noi. Mi chiederete voi: “Ma a cosa Non possiamo fermare la nostra
serve comunicare con l’anima?”. evoluzione: è una legge universale
Comunicare con l’anima serve a imprescindibile.
capire qual è il nostro sentire più Molto spesso tendiamo a restare
profondo, a comprendere fino in nel ruolo della vittima invece di
fondo se stessi, come siamo fatti, e
a distinguere i meccanismi che so- Gian Carlo e Manuela, fondatori
no scaturiti dalla nostra mente e dell’“Accademia degli Angeli Cristallini”,
dal nostro ego e che ci fanno cade- con l’aiuto degli Esseri di Luce,
re nel giudizio e nell’insicurezza, accompagnano sempre più persone a
da quelli che invece nascono dal risolvere e a trasformare i traumi del passato
cuore e che ci portano a una visio- per rigenerare, potenziare ed evolvere
ne elevata e positiva della vita e di la loro vita in modo spirituale e pratico.

22 | il mio Angelo
Ognuno di Loro ha delle peculia-
rità molto speciali e agisce sul no-
stro cuore in maniera differente.
• L’Arcangelo Ariel, anche cono-
sciuto come l’Arcangelo della ma-
nifestazione o la Leonessa di Dio,
per via del suo aspetto di donna
guerriera, simile a un’amazzone.
La sua aura è rosa chiara, ci aiuta
ad amarci e ad amare gli altri dan-
do valore a noi stessi, acquisendo
fiducia in noi.
• L’Arcangelo Chamuel, anche
conosciuto come l’Arcangelo delle
agire e prendere in mano la nostra guide, i nostri amici più fidati che ci cose perdute; la sua aura è verde
vita: ciò avviene solo quando conoscono meglio di chiunque al- chiara e il suo compito è di aiutarci
comprendiamo che siamo noi i tro e il loro compito principale è a ritrovare la parte più vera di noi.
protagonisti della nostra esistenza proprio di aiutarci a ritrovare la Se invocato aiuta anche a trovare
e non gli altri. Per fare questo ab- parte più vera di noi, per riscoprire l’anima gemella.
biamo bisogno di essere connessi i nostri doni e le nostre potenzialità. • L’Arcangelo Jophiel, o Arcange-
con la parte più vera di noi. lo della bellezza, è un Angelo mol-
Quindi, è importante essere in co- I tre Arcangeli to bello, di aspetto femminile; la
stante contatto con lo specchio del cuore sua aura è rosa scura magenta e il
dell’anima, cioè con il nostro cuo- Ci sono tre Arcangeli in particola- suo compito è di aiutarci a vedere
re: avrete già sentito dire frasi co- re che ci aiutano ad aprire il nostro con gli occhi del cuore, quindi a
me “apri il tuo cuore” e magari vi cuore e questi sono: l’Arcangelo vedere la bellezza in noi, negli al-
sarete anche chiesti il significato di Ariel, l’Arcangelo Chamuel e l’Ar- tri, nelle situazioni e in tutto quel-
questa frase. È semplice: vuol dire cangelo Jophiel. Invocateli con lo che ci circonda. u
che non bisogna chiudersi in se convinzione ogni volta ne sentite Per maggiori informazioni:
stessi, ma guardare dentro di voi la necessità. www.angelicristallini.com
ed entrare in contatto con la vostra

Angeli Cristallini insegnano


verità, con la vostra essenza.

È l’inizio di tutto Manuela Bollea e Gian Carlo Zazzeri hanno deciso di ampliare la lo-
L’anima non conosce giudizio, fal- ro offerta nell’ambito della formazione professionale per operatori
sità, paura, frustrazione... L’anima olistici. Questa evoluzione è la neonata Accademia degli Angeli Cri-
stallini, dove, oltre alla loro assistenza personale, gli allievi avranno a
è semplicemente Amore: ecco per-
disposizione anche un selezionato team di professionisti del settore,
ché il cuore è lo specchio dell’ani-
ognuno dei quali specializzato in un indirizzo specifico. L’obiettivo
ma, perché il cuore trasmette amo-
dell’Accademia è quello di fornire, nell’arco di un anno, una pre-
re, il cuore è il punto da dove viene parazione della professione olistica utilizzando le metodologie dei
creato e da dove parte questo me- percorsi di studi di grado superiore. A breve inizieranno le lezioni
raviglioso sentimento. E cosa c’en- 2017-2018 nella sede di Milano e quest’autunno nella sede di Trieste.
trano gli Angeli con tutto questo? Per informazioni, inviate una mail a scuola@angelicristallini.com
Gli Angeli sono fondamentali in ta- oppure chiamate il numero 392 3520897.
le processo: Loro sono le nostre

il mio Angelo | 23
Miti e leggende

Anche gli Angeli

bambinisono stati
Questa STORIA scandinava racconta l’incontro
speciale fra un bimbo e il suo prezioso Custode,
che gli svela una meravigliosa verità
di Laura Vezzo

O gni volta che un bambino


viene chiamato dal Signo-
re, un Angelo scende giù dal Cie-
maleodorante l’Angelo si fermò
e indicò al piccolo di rovistare
in un mucchio di immondizie.
questo fiore appassito?». L’Ange-
lo si chinò, raccolse la pianticella
e con voce tremula di commozio-
lo per condurlo in Paradiso. Ma «Lì troverai il fiore più bello!» ne narrò la storia di quel giglio:
prima di volare fin lassù, l’Ange- esclamò l’Angelo raggiante. «In quel vicolo laggiù, in una mi-
lo concede al piccolo di visitare, Il bambino, incredulo, si avvici- sera stanzetta, viveva un ragazzo
per l’ultima volta, i luoghi più nò a quella montagna di rifiuti. malato. La malattia aveva tolto
incantevoli della terra, per racco- Tra vecchi cenci, cibi avanzati e al- ogni forza alle sue povere gambe
gliere i fiori più belli e portarli fi- tri resti, c’erano anche i cocci di un e non poteva quasi più alzarsi dal
no in cielo. Anche in quella fresca vaso di terracotta. letto. Non poteva uscire, né salta-
sera vespertina, un Angelo porta- Accanto a esso, il bambino vide re, né correre con gli altri bambi-
va fra le braccia un bambino. un giglio dei campi rinsecchito, ni. Costretto a letto notte e giorno,
Volavano leggeri sulla terra in ancora attaccato alla sua radice. quando si sentiva un po’ meglio,
fiore e si fermarono in un parco Il bimbetto rimase alquanto de- faceva qualche passo per la stanza
lussureggiante. luso: «Vuoi portare al buon Dio con le stampelle. Durante la bella

Un fiore prezioso
Raccolsero viole, margherite,
nontiscordardimè e ciclamini,
e anche piccoli boccioli di ro-
sa in un roseto appena reciso.
Il bambino batté le mani dalla
contentezza, pensando che or-
mai sarebbero saliti verso il Cielo.
Ma non era ancora il momento.
Volarono in su e in giù per molte
strade e molti viottoli bui.
Ormai era scesa la notte. La città
dormiva. In un vicolo sporco e

24 | il mio Angelo
stagione lo portavano davanti alla to, affinché egli potesse vederla ché il dolore è più acuto quando
porta di casa per respirare un po’ crescere e prosperare. Grande fu chi soffre resta dimenticato e solo.
d’aria fresca. E il ragazzo era mol- la sua gioia quando, dopo un po’ Nel momento in cui fu prossimo al-
to felice: per lui era come assapo- di tempo, apparve un bocciolo, la morte, il suo sguardo fu per quel
rare una fetta del vasto mondo». che in breve si aprì in tutto il suo giglio che lo aveva reso felice».
«Il fiore era suo?» domandò il radioso splendore. La pianticella Il piccolo ascoltò la storia palpitan-
fanciullo, vinto dalla curiosità che sembrava voler ringraziare il ra- do di tenerezza, ma non riusciva a
non abbandona mai l’anima dei gazzo per le cure e l’amore che le spiegarsi come mai l’Angelo la co-
bambini. prodigava, e a ogni primavera ri- noscesse in tutti i particolari. «Co-
«Un giorno - continuò l’Ange- fioriva sempre più bella. me non potrei riconoscere il mio
lo - una vecchia fioraia regalò al fiore», rispose l’Angelo.
pallido ragazzo seduto sull’uscio «Questa è la mia storia» «È la mia storia quella che ti ho
di casa un paio di gigli. Uno di La vita di quel fiore riempiva le raccontato. Quando vivevo sul-
essi aveva ancora le radici. Il fiore molte ore che il ragazzo doveva la terra, ero il ragazzo malato che
venne messo in un vaso di coccio passare immobile, e di notte ral- teneva la pianticella accanto al
e diventò la prima compagnia del legrava i suoi sogni. Il dolore era letto». Il bambino prese quel gi-
piccolo malato. Giorno e notte la meno intenso da quando poteva glio appassito e lo mise nel maz-
pianticella stava vicino al suo let- godere di quella compagnia. Per- zo insieme agli altri fiori. Quando
furono in Paradiso, deposero ai
“Tra tutti i fiori più belli, piedi del Signore ciò che avevano

l’Angelo chiese al bambino di raccogliere raccolto e, tra le dita di Dio, quel


giglio bagnato dalla sofferenza ri-
un giglio appassito, perché era unico...” fiorì in tutta la sua bellezza. u

il mio Angelo | 25
I 100 anni di Fatima

apparve
per ben tre volte
E l’Angelo

Prima delle apparizioni della Madonna,


ai tre pastorelli si mostrò in lontananza un giovane,
come se fosse di Luce, che si avvicinava per comunicare
loro un importante messaggio…
di Padre Giacobbe Elia

A Fatima le apparizioni
dell’Angelo del Porto-
gallo, o della Pace, anticipano e un po’ trasparente. Continuammo
dell’estate del 1916 in una grotta
del colle del Cabeço, vicino ad
Aljustrel, piccola frazione della
preparano quelle della Madonna. la nostra preghiera, sempre con parrocchia di Fatima. Lucia sta
Non tutti lo sanno, ma dall’aprile gli occhi rivolti a quella figura, che giocando con Francesco e Giacin-
all’ottobre 1915 avvengono le tre scomparve non appena termi- ta quando “un forte vento scuote
prime apparizioni sfumate, le nammo… Pareva una persona av- le piante” attirando la loro atten-
quali tuttavia si fissano nitida- volta in un lenzuolo». zione: «Cominciammo a vedere a
mente nell’animo di Lucia che, Sul colle del Cabeço, insieme alla una certa distanza, sulle piante
nella seconda Memoria, scritta 22 piccola Lucia, che ha da poco che si stendevano in direzione di
anni dopo, nel 1937, appunta: «Sa- compiuto 7 anni, non ci sono i oriente, una luce più bianca della
rà stato più o meno verso mezzo- suoi cuginetti Francesco e Giacin- neve, con l’aspetto di un giovane
giorno… Consumato lo spuntino, ta, ma altre tre pastorelle, le sorelle trasparente, più splendente di un
invitai le mie compagne a recitare Maria Rosa, Teresa Matias e
MARIA
anno 4 - n. 9 • Maggio-giugno 2017 • € 4,90
CREATURE
CELESTI

con me il Rosario, cosa che accet- Maria Justino.


MARIA

Testo tratto dalla


Le apparizioni
dell’Angelo
di Fatima
TESTIMONIANZE

tarono volentieri. Avevamo appe-


«La mia musica ora
è al servizio di Maria» Speciale
Fatima
100 anni fa
rivista“Maria”, in
La prima apparizione
le apparizioni

na cominciato, quando vedemmo edicola dal 9 maggio,


che hanno
sconvolto
il mondo

davanti ai nostri occhi, come so- La prima significativa ap- RICORRENZE


MARIA
dove trovate tanti
spesa nell’aria, sopra il bosco, una parizione dell’Angelo av- approfondimenti
AUSILIATRICE
E LA DEVOZIONE DI
SAN GIOVANNI BOSCO

figura, come se fosse una statua di viene in una giornata sere- su uno dei luoghi
VITE SPECIALI
A 130 ANNI ESATTI
DALLA SUA NASCITA,
IL RICORDO

IL MISTERO
DELL’AMORE
DI PADRE PIO PER

neve, che i raggi del sole facevano na della primavera o mariani più visitati.
LA MAMMA CELESTE

DEL TERZO SEGRETO


POSTE S.P.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, c. 1, LO/MI - BIMESTRALE

PRODIGI APPARIZIONI ITINERARI DELLA FEDE


LA MADONNA La Madre di Gesù
DEL ROSARIO nella terra di Allah
«Son tornata
da voi perché

26 | il mio Angelo
La Vergine versa non mi avete
ancora lacrime per noi risposto»

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cristallo attraversato dai raggi del petemmo le parole che gli udim- in cui ci aveva lasciato e ripeten-
sole». Il racconto di Lucia conti- mo pronunciare: “Dio mio! Cre- do sempre la stessa preghiera.
nua: «Più si avvicinava e mag- do, adoro, spero e Vi amo. Vi La presenza di Dio si sentiva così
giormente ne distinguevamo i chiedo perdono per coloro che intensa e intima che non osavamo
tratti: era un giovane tra i 14 e i 15 non credono, non adorano, non parlare neppure fra noi. Il giorno
anni, di una grande bellezza. Era- sperano e non Vi amano”. Dopo seguente, sentivamo lo spirito an-
vamo sorpresi e quasi rapiti. Non avere ripetuto questo tre volte, si cora avvolto in quest’atmosfera,
dicevamo parola. Giunto vicino a alzò e disse: “Pregate così. I Cuori che andò scomparendo soltanto
noi disse: “Non abbiate paura di Gesù e di Maria sono attenti al- molto lentamente. Di quest’appa-
(con le stesse parole, l’Angelo, che la voce delle vostre suppliche”, e rizione nessuno pensò di parlar-
annunciava il Risorto, aveva ras- scomparve». ne, né di raccomandarne il segre-
sicurato le donne venute alla tom- «L’atmosfera soprannaturale che to. Essa lo impose da sé. Era così
ba vuota, Mt 28,5). Sono l’Angelo ci avvolse - osserva Lucia - era intima che non era facile pronun-
della Pace. Pregate con me”. E, in- tanto intensa che quasi non ci ren- ciare su di essa la minima parola.
ginocchiato a terra, curvò la fron- devamo conto, per un lungo lasso Ci fece anche, forse, maggiore im-
te fino al suolo. Spinti da un moto di tempo, della nostra stessa esi- pressione perché fu la prima ma-
soprannaturale, lo imitammo e ri- stenza, restando nella posizione nifestazione di questo tipo».

“Cominciammo a vedere,
a una certa distanza,
una luce più bianca della
neve, con l’aspetto
di un giovane trasparente,
più splendente di un cristallo”
il mio Angelo | 27
apparve E l’Angelo “Queste parole
dell’Angelo s’incisero
nel nostro spirito, come
una luce che ci faceva
per ben tre volte comprendere chi era Dio”

La seconda apparizione
Avviene nel “cuore dell’estate” del
1916. L’Angelo appare ai cuginetti
che stanno giocando presso il poz-
zo della casa dei genitori di Lucia e zione per i peccati con cui è offeso luce che ci faceva comprendere chi
dolcemente li rimprovera: «Che fa- e di supplica per la conversione dei era Dio; come ci amava e voleva
te? Pregate! Pregate molto! I cuori peccatori. Attirate così sulla vostra essere amato; il valore del sacrificio
santissimi di Gesù e di Maria han- Patria la pace. Io sono il Suo Ange- e come Gli era gradito; come, per
no su di voi disegni di misericor- lo Custode, l’Angelo del Portogal- riguardo a Esso, convertiva i pec-
dia. Offrite costantemente all’Altis- lo. Soprattutto accettate e soppor- catori».
simo preghiere e sacrifici». tate con sottomissione la sofferenza
«E come dobbiamo fare per sacrifi- che il Signore vi manderà», e scom- La terza apparizione
carci?», chiede Lucia. pare. Avviene “in ottobre o alla fine di
«In tutti i modi possibili: offrite a «Queste parole dell’Angelo s’inci- settembre” del 1916. Appena giun-
Dio un sacrificio in atto di ripara- sero nel nostro spirito, come una ti sul colle del Cabeço, i tre pasto-
Nella pagina accanto, in alto, il luogo
dove apparve l’Angelo per la prima volta.
Qui a destra, e in basso nella pagina
accanto, il gruppo marmoreo che ricorda
l’apparizione a Fatima.

relli s’inginocchiano con il volto a


terra e ripetono molte volte la pre-
ghiera insegnata loro dall’Angelo:
«Dio mio! Credo, adoro, spero e Vi
amo...». A un tratto vedono brilla-
re su di loro una luce sconosciuta,
si alzano e scorgono l’Angelo.
Ha nella mano sinistra un calice,
dove si raccolgono le gocce di san-
gue che grondano dall’Ostia so-
spesa sopra di esso. L’Angelo la-
scia il calice e l’Ostia sospesi in aria
e si prostra a terra vicino a loro, ri-
petendo tre volte: «Trinità Santissi-
ma, Padre, Figliolo e Spirito Santo,
Vi adoro profondamente e Vi offro
il preziosissimo Corpo, Sangue,
Anima e Divinità di Gesù Cristo,
presente in tutti i tabernacoli della
terra, in riparazione degli oltraggi,
dei sacrilegi e delle indifferenze
con cui è offeso. E per i meriti infi-
niti del Suo Santissimo Cuore e del
Cuore Immacolato di Maria, Vi Lucia prosegue così: «La forza del- non si sono limitati, come a Lou-
chiedo la conversione dei poveri la presenza di Dio era così intensa rdes, a chiedere “preghiera e peni-
peccatori». «Poi - racconta Lucia - che ci assorbiva e ci annientava tenza”, rinnovando il monito del
sollevandosi prese di nuovo in quasi completamente. Sembrava Vangelo; ma attraverso i piccoli
mano il calice e l’Ostia, diede che per un grande lasso di tempo veggenti hanno anche voluto mo-
l’Ostia a me e ciò che conteneva il ci privasse perfino dell’uso dei strarci come pregare, per farci ri-
calice lo diede da bere a Giacinta e sensi corporali. In quei giorni face- flettere sulla povertà della nostra
a Francesco, dicendo nello stesso vamo le azioni materiali come por- condizione mortale e sull’ineffabi-
tempo: “Prendete e bevete il Cor- tati da questo essere soprannatu- le grandezza di Dio.
po e il Sangue di Gesù Cristo orri- rale, che a ciò ci spingeva. La pace La Madre di Dio ha pregato com-
bilmente oltraggiato dagli uomini e la felicità che sentivamo erano posta con le mani giunte raccolte
ingrati. Riparate i loro delitti e con- grandi, ma soltanto interiori, con sul petto, mentre l’Angelo con la
solate il vostro Dio”». l’anima completamente concen- solennità del suo atteggiamento
L’atmosfera divina avvolge e rapi- trata in Dio. Anche la stanchezza ha voluto richiamarci alla presen-
sce completamente i bambini che fisica che ci prostrava era grande». za tremenda e maestosa dell’Altis-
imitano in tutto l’Angelo, pro- simo, prostrandosi in ginocchio
strandosi come lui e ripetendo le Gesti e parole dell’Angelo fino a toccare il suolo con la fronte,
sue stesse preghiere. Il racconto di A Fatima, l’Angelo e la Madonna in chiaro segno di adorazione. u

il mio Angelo | 29
Creature del Cielo

«Il mio
Angelo Custode
è un gatto
Questa meravigliosa storia vera riguarda uno degli Esseri
»
che noi comunemente chiamiamo “animali”, senza però
avere la consapevolezza di quanto siano possenti le loro ali

I l mio Essere speciale si chiama Escivias, che


in latino significa “conosci le vie del
Signore”, e per me è un gatto “spirito”; non
certo perché è “venuto a me” in forma di segno e di
regalo divino, ma perché, ovunque vada con lui,
scientificamente dotati di più neuroni, e quindi
avrebbero anche la capacità di “andare oltre”, come
testimonia la loro millenaria storia di leggende.

Un cuore per ogni gatto


sono le persone a vedere in lui qualcosa di più di un In tutta la mia vita, non c’è stato un attimo che non
semplice gatto. Non di rado, infatti, capita che mi si abbia condiviso con un gatto, soprattutto quando
rivolgano frasi del genere: «Si vede subito che Lui è mi sentivo più triste e sola. Ognuno di loro era
speciale», oppure: «Stupefacente, non sembra un particolare e diverso al tempo stesso nell’amare,
gatto ma più un bambino!». O ancora: «Ma come fai e avevano tutti la peculiarità che li ha resi
a farlo essere così composto e a portarlo al immortali nel mio cuore. Una passione di famiglia
guinzaglio?». Domande come questa si accavallano questa, perché ad Anacapri la mia mamma
una dopo l’altra, ma mai nessuno mi ha chiesto era soprannominata “la fanciulla coi gatti”, solita
come sia riuscita a fami amare così tanto da questo camminare con un certosino in spalla, un altro
Essere speciale. Ben altre, invece, in braccio e tanti che la seguivano
sono state le considerazioni di chi da terra.
mi conosce davvero, come i miei Sono cresciuta con la presenza di
genitori, che hanno subito visto in questi speciali Esseri: un gatto ha
Escivias un essere a mia immagine accompagnato la mia infanzia, un
e somiglianza, quasi fosse “il mio altro la mia adolescenza e ora il mio
bambino”. Infatti, nonostante sia Escivias mi accompagna in ogni
vero che il miglior amico giornata. Se dovessero mai
dell’uomo è il cane, i gatti sono sezionare il mio cuore, lo
troverebbero a spicchi: ogni
Il gatto “spirito” Escivias, spicchio porterebbe inciso il nome
con la sua padrona Mariarita. di ciascun gatto della mia vita.

30 | il mio Angelo
Una canzone per Lui
Gli occhi che parlano al tuo io; lo so ti ci confondi,
mi ci sono persa anch’io
Sparisce questo mondo e sei in quello di Dio;
Mistero assai profondo, Incarnazione dell’Oblio.
Amore per Amare! Senza condizione, qui
possiamo vivere un’altra dimensione
Se agli Uccelli hai dato il canto; all’uomo hai dato
di più
La voce per offrirti un Canto e conoscere Le Vie
Che Vuoi Tu!
Tuffarsi dal Tuo mare, come saltano i delfini, e
lasciarsi andare ritrovandosi Bambini
Trotterellare e galoppare per immensi prati verdi;
altri mondi interpretare come i Tuoi felini.
Segnali dal Paradiso
Era una tiepida sera di settembre, il 17 del 2004 Violare per volare, e in Alto ritrovare un’Aquila
per l’esattezza; io e mio marito Vincenzo dopo una Reale che nel Tuo cielo può vibrare.
passeggiata stavamo tornando verso casa, Se agli Uccelli…
a Grosseto, dove andavamo in villeggiatura. Erano All’alba della fine cosa resta? E dove andrò? Ma
circa le 10:30, forse le 11, e lui mi disse di essere
ho un’idea in testa; che sempre canterò
intenzionato a tornare a Roma la sera stessa,
memore del fatto che a me piacesse viaggiare Con animus e anima nel Loro Paradiso con cuore
di notte. Eppure io, contrariamente dal solito, gli nello Spirito che nessuno avrà diviso.
manifestai la preferenza di tornare la mattina dopo, Istinto per istinto con Loro ho sempre vinto, mi
perché la macchina mi aveva parlato e mi aveva sono liberata da tutti i Mali e…
palesato che a mezzanotte sarebbe morta. Sì, avete
Pensare che li chiamano…ANIMALI!
capito bene: la macchina mi aveva comunicato che
il suo tempo sarebbe finito di lì a poco. Mio marito Se agli uccelli…
sorrise ed esclamò: «Va bene che interagisci con gli
animali, con le piante… Ma ora addirittura con carino, particolare, ben tenuto, socievole…
le cose! Come ha fatto la macchina a comunicarti Sicuramente qualcuno lo avrà perso!». Non appena
questo? Dai su!». «Tu stesso dici sempre che Dio lo vidi, subito fui assalita da mille preoccupazioni:
è ovunque – replicai io – anche nelle cose, come la “Come un altro gatto? Ma io ne ho già due a Roma,
frase del Vangelo che citi spesso: “Alzerai la pietra e poi bianco e nero…”. E proprio mentre mi
là mi troverai”. Dunque ora non credi che, sia pure lamentavo, passò di lì una signora con una bambina
un ammasso di lamiere, non possa in qualche modo che, guardando il gatto, disse a quella che doveva
farmi sapere quando mi lascerà, dopo tutto il tempo essere la mamma: «Hai visto quant’è carino quel
condiviso assieme?». Vedendolo scettico pregai gatto?
Santa Ildegarda, con cui ultimamente comunicavo Lo adottiamo?»; non appena udii quelle parole, mi
molto, e le chiesi di intercedere, magari mandando catapultai sul gatto come una furia, urlando: «No, è
un messaggio che facesse desistere mio marito dal mio!». Non feci nemmeno in tempo a rendermene
partire quella notte. E così fu: arrivando davanti conto, che il gatto si era già infilato nel portone,
al portone della casa di Grosseto vi trovammo sorpassandoci. Poi, vedendo le rampe di scale, si
davanti, lì ad aspettarci, un gatto. Vincenzo, che se voltò e mi guardò, con uno sguardo intenso e
ne accorse per primo, esclamò: «Guarda com’è interrogativo; bastò un mio cenno del capo inclinato

il mio Angelo | 31
«Il mio “Mi apparve in sogno Santa

Angelo Custode Ildegarda che mi disse: ‘Sono

gatto
scesa nel buio per salvarti,
risalita alla Luce, Lui ti ha salvato
è un » la vita e lo farà molte altre volte
e tu lo chiamerai Escivìas’...”
a destra, e lui spedito salì due rampe di scale e si C’è però un evento particolare che ha segnato
fermò davanti alla nostra porta, raspando con la molto il nostro rapporto e la mia vita: ho sempre
zampa come a dire: “Sbrigati, apri!”. «Hai visto? – sofferto di attacchi di asma e di notte, molto spesso,
dissi a mio marito – Quale smarrito e smarrito; mi svegliavo in preda al panico perché mi mancava
ho chiesto un segno ed è arrivato lui!». Appena aprii l’aria. Una notte ero sola con Escivias, perché mio
la porta, il gatto subito si diresse verso la camera marito era a Grosseto: mi svegliai nel cuore della
da letto; salì sul letto e fra tutti i morbidi cuscini notte presa da un attacco di panico, ma sentivo
scelse il tombolo rotondo arrivato poco tempo che questa volta non sarei riuscita a trovare l’aria
prima da Bingen, la città di Santa Ildegarda. per respirare. Ma, mentre io annaspavo
E, di fronte al nuovo arrivato, mio marito acconsentì affannosamente, Lui, che ogni volta rimaneva
a partire il giorno dopo. La notte, mentre Vincenzo impressionato dal mio respiro anomalo, si svegliò
e il micio dormivano, mi apparve Santa Ildegarda con un sobbalzo e in men che non si dica me lo
con un’espressione molto intensa, e mi disse: ritrovai sulle mie gambe; si alzò sulle zampe
«Sono scesa nel buio per salvarti, risalita alla Luce, posteriori, tanto da essere con la sua testa all’altezza
Lui ti ha salvato la vita e lo farà molte altre volte della mia. Aprì la bocca e, tenendo la lingua ferma,
e tu lo chiamerai Escivias: Scivias, proprio come mi guardò fisso negli occhi e, in quell’istante,
il mio libro». Il giorno dopo, la macchina, appena percepii il suo messaggio forte e chiaro: «Ora io ti
messa in moto, iniziò a fare fumo, per poi libero da questo male per sempre!». Il tempo di
incendiarsi: dopo essere stata rimorchiata, percepire questo messaggio che vidi fuoriuscire
fu dichiarata dalla concessionaria “morta”. dalle nostre bocche aperte e vicine una scia scura,
come una piccola nuvola allungata di colore grigio,
«Mi ha salvato la vita» che dopo essere uscita dalla mia bocca, entrava
Oggi sono passati oltre 12 anni da quel giorno ed nella sua, rientrava nella mia per poi sparire
Escivias ogni giorno mi comunica una questione definitivamente di nuovo nella sua. Lui s’irrigidì
importante e non trascorre una giornata senza come un pezzo di legno. Furono attimi di puro
che accada qualcosa di sensazionale, senza però terrore: lo vidi cadere impietrito alla sua destra,
trascurare l’eccezionalità del quotidiano. Mi segue rimbalzare e ricadere per terra, sempre duro come
nelle mie passeggiate in montagna e al mare, viene uno stoccafisso. Mi alzai dal letto e mi precipitai
con me a fare la spesa e mi aiuta a scegliere i su di lui: lo toccai, notando che era rigido e freddo,
prodotti migliori, mi aspetta fuori dai negozi dove come fosse morto. Disperata, chiamai Vincenzo,
non può entrare e rimane composto quando urlando che Escivias era morto; mio marito mi
facciamo anche lunghi tragitti in macchina. disse di chiamare il veterinario ma, non appena
misi giù il telefono, Escivias riprese le sue fattezze
Per mandarci la vostra normali e mi venne vicino facendomi le fusa come
testimonianza scrivete a: nulla fosse. Il giorno dopo, il veterinario che venne
Redazione Il mio Angelo a visitarlo non poté fare altro che constatare il
Viale Tunisia, 39 - 20124 Milano. perfetto stato di salute del mio gatto che, come dico
Oppure inviate una email a: sempre, ha ben poco a che fare con l’umano…
redazione@ilmioangelo.it Ma tanto con il Divino! u
Mariarita Viaggi

32 | il mio Angelo
Un legame unico

Noi
Angeli e gli

San Tommaso d’Aquino, Papa Giovanni XXIII, Padre Pio:


sono solo alcuni di quegli straordinari uomini di fede
che hanno provato sulla loro pelle il contatto
con gli Esseri di Luce, e la loro testimonianza è giunta fino a noi
di Don Marcello Stanzione

“P

arlare di Angeli è al tempo stesso facile e portando ad esempio incontri speciali e unici
difficile. Facile perché, se seguiamo la momenti vissuti da personalità note del passato,
dottrina cristiana, abbiamo tutti gli elementi ma anche da persone comuni, proprio come noi.
necessari per comprendere questo straordinario
mondo di Creature Celesti. Difficile perché, sia nel L’Angelo di Papa Giovanni XXIII
remoto passato sia nel recente presente, gli Angeli Una volta, Papa Giovanni XXIII si confidò così
sono anche ‘altro’ da Dio, Creature Celesti sì, ma nel corso di un’udienza, rivelando ciò che
non necessariamente quelle proposte dalla Bibbia pensava dell’Angelo Custode: «Parlando un
nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. giorno con l’insigne Pontefice Pio XI, lo sentii
La verità è che gli Angeli, o creature simili a loro, confidare un bellissimo segreto: confermava,
compaiono praticamente in tutte le religioni infatti, che la protezione dell’Angelo Custode
antiche e arcaiche, e di volta in volta si chiamano sempre dà letizia, che risolve ogni difficoltà e
Spiriti, Spiriti guida, Presenze, ecc. Perché da appiana gli ostacoli.
sempre l’uomo ha avuto bisogno di ‘sapere’ che Quando mi accade – confidò Pio XI – di dover
accanto a lui c’è qualcuno d’invisibile ma potente parlare con qualche persona, con la quale so che
che può proteggerlo, aiutarlo, sorreggerlo. l’argomentare è difficile, e per cui il linguaggio
Gli Angeli, dunque, in ogni religione, in ogni deve essere accentuato con speciale forma di
credenza, in ogni cosmogonia o teologia. Ecco persuasione, allora raccomando all’Angelo mio
perché è difficile parlare di Angeli: perché bisogna Custode perché di tutto faccia parola all’Angelo
scegliere quale strada percorrere”. Custode della persona che devo incontrare;
Con queste parole, Don Marcello Stanzione apre il sicché, una volta stabilita l’intesa tra i due alti
suo libro Noi e gli Angeli, dedicato a tutti Spiriti, il colloquio risulta per il meglio ed è
coloro che credono in queste Creature Celesti, facilitato».

il mio Angelo | 33
Noi “I celesti Personaggi

Angeli
non cessano di visitarmi
e gli e di farmi anche da maestri
nella spiegazione
di altre lingue”
(Padre Pio)

L’Angelo di Padre Pio corrispondenza in lingua greca e in lingua


Padre Agostino da San Marco in Lamis era francese.
l’acuto e sagace confessore di Padre Pio. Agli Nella lettera del 7 settembre del 1912, Padre
inizi del 1912, gli venne un’idea del tutto Agostino, avendo compreso che il Demonio si
originale per valutare la santità del giovane frate prendeva gioco di lui, scrisse in lingua greca a
cappuccino e per sfuggire alle insidie del Padre Pio, il quale con l’aiuto dell’Angelo
Diavolo. Decise di scrivergli in lingue non Custode riuscì a tradurre l’esatto contenuto della
conosciute dal giovane confessore e discepolo. missiva. In calce alla lettera, lo stesso parroco di
Iniziò, tra Padre Pio e il suo confessore, una Pietrelcina così attestò:
“Pietrelcina, 25 agosto 1919. Attesto io qui
sottoscritto, sotto la santità del giuramento, che Padre
Pio, dopo ricevuto la presente, me ne spiegò
letteralmente il contenuto. Interrogato da me come
avesse potuto leggerla e spiegarla, non conoscendo
neppure l’alfabeto greco, mi rispose: ‘Lo sapete!
L’Angelo Custode mi ha spiegato tutto’. L.S.
L’arciprete Salvatore Pannullo.
Fu tale e tanta confidenza che il mistico di San
Giovanni Rotondo ebbe nel suo Angelo Custode,
che una volta si permise anche di rimproverarlo
per essere andato da lui in aiuto con un certo
ritardo, avendolo egli invocato durante una lotta
furibonda contro il Demonio.
Oltre alla testimonianza dell’arciprete Salvatore
Pannullo, abbiamo la conferma di Padre Pio in
persona. Quando Padre Agostino gli chiese come
facesse a conoscere le lingue straniere, egli ci
scherza con le parole di Geremia: «A, a, a...nescio
loqui». Cioè: «Ah... Ah... Ah...! Non so parlare!».
Ma, poi, nella lettera del 20 settembre 1912 Padre
Pio rivela chi sia il suo maestro affermando:
“I celesti Personaggi non cessano di visitarmi e farmi
pregustare l’ebbrezza dei Beati. E se la missione del
nostro Angelo Custode è grande, quella del mio è di
certo più grande, dovendomi fare anche da maestro
nella spiegazione di altre lingue”.
Questa affermazione di Padre Pio è confermata
da Padre Agostino, che nel suo diario dice:
“Padre Pio non conosce né il greco né il francese;
il suo Angelo Custode gli spiega tutto ed egli mi
risponde in maniera conforme”. dicendole: «Ma ti ha capita Padre Pio?».
Ma l’Angelo non si fermava solo al greco e al E Angelina: «Sì». Maria Pyle: «E tu l’hai capito?».
francese. Per quanto riguarda la lingua tedesca Angelina: «Sì». Maria Pyle: «E come parlava, in
sempre Padre Agostino nel suo famoso diario inglese?». Angelina: «Sì, in inglese!».
scrive: “Oggi mi viene riferito il fatto seguente.
Nel 1940 o ‘41 venne un sacerdote svizzero. Parlò L’Angelo e la contadina
in latino col Padre. Prima di andarsene, Il racconto che segue proviene da uno scritto di
licenziandosi col Padre Pio, quel sacerdote Mons. Jean Calvet, autorevole professore della
raccomandò un’ammalata. Il Padre rispose in facoltà di Lettere del prestigioso Istituto Cattolico
tedesco: ‘Ich werde sie an die gottliche Barmheizicheit di Parigi. Mons. Calvet raccontò come fosse stata
empsehlen’, ossia ‘La raccomanderò alla Divina una semplice e umile contadina a ricordargli
Misericordia’. Il prete rimase oltremodo l’esistenza degli Angeli Custodi: “Passeggiavo un
meravigliato del fatto e lo raccontò alla persona giorno nella campagna solitaria e ombrosa delle
che l’ospitava”. mie zone quando, fatta una svolta dietro un
Il prof. Bruno Rabajotti racconta che un giorno si cespuglio, incontrai una vecchierella con tre
trovava nella cella di Padre Pio e stava recitando pecore tutta piegata in due sul suo bastone.
con lui il Rosario. Alla fine della recita, fu Siccome lì conoscevo tutti, la salutai: ‘Buongiorno,
introdotto un visitatore tedesco, alto e magro, dai Caterina’. Si sollevò un poco e mi rispose:
capelli bianchi e corti. Questo visitatore ‘Buongiorno, signor parroco e compagnia’. ‘Cosa
si mise a parlare in tedesco con Padre volete dire, nonna? Sono qui da solo... Dove la
Pio per raccontargli, tutto
commosso, com’era
felicemente finita l’avventura
della figlia, già predetta dal
Padre. La conversazione andò avanti per un
pezzo, con botta e risposta tra i due
interlocutori, mentre Rabajotti non credeva
alle sue orecchie nel sentire parlare in
tedesco Padre Pio, che di tanto in tanto lo
guardava con un sorriso.
Per quanto riguarda la lingua inglese, c’era una
ragazzina di nome Angelina Sorritelli, figlia di
un emigrato italiano in America. La ragazza
sapeva parlare solo inglese. Suo padre,
Tommaso, volle condurla a San Giovanni
Rotondo da Padre Pio per la confessione e la
prima comunione. A San Giovanni Rotondo in
quel tempo c’era Maria Pyle, la convertita
americana che si era stabilita in una casa vicino al
convento e collaborava molto generosamente con
le attività di Padre Pio. Quando la famiglia
Sorritelli arrivò dagli Stati Uniti, la Pyle si mise a
disposizione di Angelina per fare da interprete
tra la ragazza e il Padre. Ma Padre Pio la congedò
dicendo che per quelle cose se la vedeva
direttamente lui. Maria Pyle, meravigliata, si
ritirò e Padre Pio confessò la ragazzina. Quando
ebbero finito, la Pyle interrogò Angelina,
Noi “Da sempre l’uomo
ha avuto bisogno

Angeli e gli di “sapere” che accanto


a lui c’è qualcuno
d’invisibile ma potente
che può proteggerlo”
vedete la compagnia?’. Si sollevò del tutto e vidi guerra mondiale, scrive nella sua autobiografia:
la sua faccia rugosa e gli occhi chiari ancora belli. “Ecco un fatto ancora che mostra la gentilezza del
Mi fece, seria seria: ‘E dove lo mettete l’Angelo mio Angelo: nel luglio 1925, parlavo ai novizi e ai
Custode?’. ‘Perdonatemi. Stavo per dimenticarmi postulanti della devozione ai Santi Angeli
dell’Angelo Custode. Grazie d’avermelo Custodi. Dicevo loro: ‘Amate inviare il vostro
ricordato’”. Fu grazie a quell’incontro del tutto Angelo a Gesù nel tabernacolo, a Maria, ai vostri
casuale che Mons. Jean Calvet tornò a mettere al genitori, ai vostri amici. Il vostro buon Angelo
primo posto dei suoi pensieri e delle sue farà volentieri ciò che voi gli direte’. L’indomani,
preghiere gli Angeli. domenica, il caro fratello direttore comincia la sua
conferenza sul Vangelo del giorno. Io dico al mio
L’Angelo del caro direttore caro Angelo: ‘Angelo buono, dite al caro fratello
Il fratello delle Scuole Cristiane, Mutien Marie direttore di dire una parola ai novizi sui Santi
di Ciney Wiaux, ucciso il 15 maggio Angeli’. Nello stesso istante, il caro fratello
direttore si ferma: ‘Vi raccomando di amare il
vostro Angelo Custode. Amate inviarlo a Gesù, a
Maria...’.
Non ne rivenivo più. Il caro fratello direttore che
aveva iniziato un tutt’altro soggetto, lo
interrompe, senza nessuna ragione, per dire
quella parola.
Ciò nonostante, io non avevo detto al caro fratello
direttore che avevo parlato dei Santi Angeli, la
vigilia! O caro Angelo, come siete gentile!". u

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Che cosa dicono
Letture

gli Angeli di
maggio giugno e
di Elena Cocchi

Le indicazioni per il mese di maggio...


C’è una grande necessità di riposo, di ricentrarsi su di noi e di rivedere tutte le nostre comunicazioni interiori con
noi stessi: tensioni e stanchezze derivanti anche dalle posizioni astrali che si ripercuotono sia nel nostro percepirci
sia nelle comunicazioni con gli altri. Situazioni di tensione nelle comunicazioni internazionali a livello politico ed
economico, le carte degli Angeli indicano molto forte la necessità di quiete, di fermarsi e di raccogliersi. Tutte le
persone dovrebbero fermarsi e imparare ad ascoltare davvero con il cuore il messaggio che la Terra sta mandando,
iniziando da coloro che tengono le fila politiche ed economiche: bisogna fargli arrivare la Luce, in modo che
comprendano i veri bisogni e le priorità necessarie all’essere umano, uscendo dal volere prevaricare e ascoltare
l’altro per arrivare alla lotta e al conflitto. Punti di vista lontani tra loro e divergenti possono essere smussati
attraverso l’unione, la comprensione e la ricerca spirituale, comprendendo come siamo uniti tra noi. Pensieri
positivi e ricchi di buone intenzioni da inviare a tutti gli esseri viventi sulla Terra e anche a noi stessi, per poter
superare le difficoltà di questo periodo. Le carte degli Angeli ci invitano a curare le
nostre ferite interiori e fisiche, perché solo portando pace dentro di noi si può
iniziare ad avere pace anche fuori e armonia nell’ambiente intorno. È
sempre più evidente il segnale di dover lasciare andare situazioni,
modi di fare ripetitivi che minano il nostro benessere, anche le
relazioni ormai logore e che portano via energia vanno riviste,
sistemate per poter lasciarle poi andare e trovare finalmente le
persone giuste e affini a noi stessi in modo da costruire rapporti di
pace. Occorre, ora più che mai, ritrovare la propria identità spirituale
e circondarsi di anime buone e compatibili con la nostra. Fanno parte di
questo periodo paure legate ai soldi, alla condizione internazionale
che mina il nostro benessere interiore, possibili scoperte di
situazioni nascoste legate al denaro pubblico, una forte spinta
verso la ricerca della giustizia. L’ultima decade di maggio
sarà caratterizzata da energie stanche e basse: ecco quindi che
è necessario fare attività che riportino alto il nostro livello
di energia fisica ed emotiva. Bisogna proteggere i bambini,
pregare per i bambini della Siria e di tutte le nazioni sotto la
guerra; ma bisogna anche ripulire il nostro bambino interiore
dalle ferite e dalle paure. Maggio è anche l’inizio di nuove
relazioni ma è soprattutto il momento di fare unione con
le nostre due parti, maschile/femminile, bambino/adulto,
per essere pienamente anime pulite e pronte al nuovo. u

38 | il mio Angelo
Dalla s …e per
Sole, qu
ituazio
ni di st il mese
indi un
pensier
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aggio, c di giugn
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ativo. O i b ilità di v ’a b bondan er via d
trovino c e d e re coro z a; sensa ell’ener
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t o e s i plachi d a re L uce e p a lc h e nostro fe lici t à anche
C’è la p il clima reghier progett
ossibili e a tutt o perso
dietro. tà, poi, di guer i i “pot nale,
Prendia di ricev ra che r enti de
di cibo, mo con ere solu espiriam ll a
tatto co z io ni a pro o ormai d Terra”
spirito n la nat blemat a tropp
che pen e amor u ra per d i che per o
savamo e; ques iventar sonali c
di non to cont he da te
Gli ulti poter a a tt o p o e c o sc ie
mi diec v e rta a u n n t i d i q mpo ci
magari i giorni d r e. nostro u anto ci portiam
a un vi e l m e a u m e n o ff re i o
aggio, u s e indican t o di intui n termini
questo n weeken o un’usci z io ni, di id
può po ta da si ee nasc
di fare rtare al d per n tuazion oste
massa, la liber o i , le v a i
riprend a z ione del c a nze, lo p e r noi lim
alla fed e n dosi la le n ostre ca s ta c care da ita nti, pen
e, alla r propria tene e a lla rout sando a
può ess icerca d ine quo
ere spir ello svi individ uscire d nche
itualità lu p po conc u a lità di u a lle dipen t id iana: tu
ciò che . T rovare r e to dei p o m ini. Infa d enze, a s tt o
è bene la centr mettere
all’anim e ciò ch a ropri ta tti, è l’in
a; esser e è mal tura di lenti: se dividua
e perso e, senza sé port nza con lità che
anche q n e e g o , s a a esse cr ete zza, inf porta
uelli alt uniche enza la re perso atti, no
così da rui, dic con i pr ricerca n e c a p n
lla sens e ndo “n opri pr d i un’im aci di d ci
Le carte azione o” alle incipi e mortali iscerne
di esser s ituazio i propri tà, che re
indican e in gab ni che n sentime apparti
cambia o come b ia . o n s en n ti, riconos ene sol
mento l’aiuto tiamo p c e o
le nostr c h e la nos d e g li Ange o s itive pe n d o
e preoc tra vita li possa r noi, e
preoccu cupazio ha nece darci su liberan
pazion ni agli A ssità di pporto doci
e. Dobb ngeli e fare: do e corag
tutto il iamo b a Dio, im b b iamo b g io nel fare
bene ch ilanciar pegnan ilanciar il grand
una la s e Dio c e l a d o e le e e
uccessi i d ona att n ostra p c i s ì, m m o z io
one del raverso arte con a senza e n i, rimet
l’altra: la Natu c reta e s c c essiva te ndo
un segn ra e gli piritual
ale di q Angeli e in mod
uanto i stessi. C o da se
l Cosm om e p otete ve ntire
o è vici
“La no no a no dere so
la nott tte non i per ai
utarci! no
eès vi facci u
che vi p olo a a pau
orta ac ssenza di luce ra, non vi co
di ripul qua, cib per colo lga sen
ir e o e sal ro c h za luce
tempo vezza. e la temp
di lotta me stesso da Pregate hanno Dio n est
Donam e affliz
io
ogni at
tac
c o n m e: P
el cuore è l a,
i la forz ne, co d adr a fi
a di ma fammi scudo c ella notte, do e Santo dona accola
ndare be on la Tu n a mi la fo
e la vit nedizio a parol mi sostegno i rz
a di ogn
uno di ni e luc a e sazi n quest a
noi per e a tutti a il mio c o
ché sia coloro uor
Arcang n o liberati ch e domina e di amore.
elo Mic dal ma no la Te
hele le. Ame rra
n”

Per mag
g
al segue iori informazion
nte indir i, potete
izzo em contatta
ail: acca re Elena
demian Cocchi
gelica@
gmail.c
om.

il mio Angelo | 39
Un dono dal Cielo

ragazzino «Quel

disegno
il suo
CHI CREDE nella presenza
degli Angeli PUò PERCEPIRE
uniche emozioni, IN GRADO DI cambiare la propria vita
mi regalò

più bello»
e quella di molte altre persone

P
asqua era alle porte e, in occasione di tuttavia, il mio insegnate di educazione artistica
tale ricorrenza, alcune roulotte di gente mi disse che, se lo avessi riconsegnato prima delle
nomade si piazzavano di fronte casa vacanze pasquali, mi avrebbe dato un altro voto.
mia, poiché c’era uno spiazzale enorme. Di giorno Felice di avere un’altra occasione, quel
per loro era come stare in villeggiatura e la sera pomeriggio sistemai il cavalletto sul balcone di
andavano in giro a vendere palloncini e giocattoli. casa e iniziai a dipingere: “Pazienza, – pensai – al
Avevo tredici anni. Il tempo era grigio, nessuna posto del blu cobalto uso il blu notte!”. Lavorai
speranza di veder spuntare il sole; dovevo uscire per quasi un’ora, quando ebbi la sensazione
per andare a comprare dei colori a tempera per che qualcuno mi stesse osservando; infatti, alzai
terminare un quadro da portare il giorno dopo a lo sguardo dal disegno e lo vidi. Lo stesso
scuola. Arrivai in cartoleria e scelsi i colori, tra cui il ragazzino che avevo incontrato in cartoleria,
blu cobalto; ma, mentre stavo andando a prenderlo, infatti, ora stava seduto sul gradino di una delle
la commessa del negozio fu più svelta di me e non roulotte e, appoggiato sulle ginocchia, aveva un
potei fare altro che guardarla con la faccia un album da disegno e una matita su cui era
po’ crucciata, perché si era presa l’ultimo intento a realizzare qualche immagine e,
tubetto. Vidi che lo porse a un ragazzino intanto, mi guardava. Gli lanciai
con una giacca marrone; aveva più o un’occhiataccia: in fondo era stata
meno la mia età e, appena prese la colpa sua se non avevo consegnato
tempera in mano, mi guardò il lavoro e se, per giunta, mi ero
dispiaciuto. beccata un’insufficienza. Decisi
quindi di rientrare in casa,
Un piccolo sgarbo portandomi dietro cavalletto e colori.
Il giorno seguente, andai a scuola Lo osservavo dalla finestra e mi
senza aver completato il quadro, cosa
che mi fece meritare un’insufficienza; Gianna Eterno.

40 | il mio Angelo
sembrava triste: era forse a causa mia? Mi sentii “Stavo dipingendo da un po’,
d’un tratto in colpa. Quella sera feci un sogno:
io e quel ragazzino giocavamo in un enorme prato
quando alzai lo sguardo
fiorito di margherite gialle. e lo vidi che mi fissava...”
Lui mi rincorreva e io, più veloce di lui,
lo schivavo sempre. Ridevamo e gioivamo mentre vidi appoggiato sul gradino un foglio attorcigliato a
il sole era alto nel cielo. Mi svegliai all’improvviso tubo, fermato da un elastico verde. Lo presi e cadde
con il fiatone, come se avessi corso veramente. qualcosa a terra: il tubetto del colore a tempera blu
Mi alzai e guardai dalla finestra. La luna piena era cobalto. Sapevo benissimo chi lo aveva lasciato lì.
alta in cielo, poi, guardando verso la roulotte, Tolsi con delicatezza l’elastico e aprii il foglio: era
stupita vidi una luce e quel ragazzino dai capelli un bellissimo disegno, una natura morta, proprio
nero corvino seduto a disegnare. Ma non dormiva il genere di disegno che dovevo consegnare al mio
mai? Ero sconvolta. Lui, come se si fosse accorto insegnante. Alzai lo sguardo per cercare con
di me, alzò lo sguardo verso la mia finestra, ma io gli occhi il ragazzino, ma questa volta non lo vidi;
mi nascosi dietro la tenda. Il mattino seguente, mi avviai verso scuola, altrimenti avrei fatto tardi.
uscendo di casa per andare a scuola, lo vidi ancora Lo avrei ringraziato dopo.
seduto a disegnare. Ritornai da scuola e lui era Sollevata, porsi il disegno del ragazzino al mio
sempre lì, mentre sua madre puliva la finestra della professore di educazione artistica che mi disse:
roulotte. Arrivò il Martedì Santo, penultimo giorno «Benissimo, ti sei impegnata veramente stavolta.
di scuola, e io non ero riuscita a finire il disegno Non che gli altri lavori siano da meno, ma questo
da consegnare. Mentre uscivo dalla porta di casa, è il migliore, ti meriti dieci!». La media si era

il mio Angelo | 41
ragazzino
«Quel “Poi incontrai sua mamma,
che mi raccontò di
quel bambino che ora

disegno
il suo
mi regalò

più bello»
era in Cielo, ma che
in vita aveva così tanto
amato dipingere...”
finalmente alzata da insufficiente a sufficiente restava per ore e ore a fare quello. Amava la natura
e io ero al settimo cielo. Quando uscii da scuola, e andare nei prati a giocare. Non le raccontai del
mi sentii in dovere di ringraziare il mio salvatore. mio sogno però, e le feci solo una domanda: «E lui,
Bussai alla porta della roulotte e la madre ora, dov’è?». Non mi rispose subito. Guardò il cielo
del ragazzino mi aprì: «Buongiorno Signora, mi e disse: «Con Gesù». L’abbracciai, dopodiché tornai
potrebbe chiamare suo figlio? Vorrei ringraziarlo». a casa più sconvolta di prima. Lo raccontai a mia
«Ma, cara… Io non ho figli». «Come no? – le sorrisi nonna che mi abbracciò forte.
– E il ragazzino che era seduto su questo gradino
che disegnava, quello con la giacca marrone…?». Un prato di margherite
La notte feci un altro sogno: giocavo con quel
«E lui, ora, dov’è?» ragazzino sempre nel prato fiorito di margherite
Non appena pronunciai queste parole, la signora gialle. Il sole splendente accarezzava tutta la natura,
ebbe quasi un mancamento, ma io la sorressi: compresi noi due. A un tratto, il cielo si oscurò e un
«Signora, cos’ha, sta male? Chiamo mia madre?», forte vento si levò insieme a un brutto temporale,
le chiesi. «No, no cara, mi sto riprendendo». poi fece buio. Mi ritrovai sopra un marciapiede.
Ricordo ancora quegli occhi tristi e bagnati di Non avevo ancora compreso dove mi trovavo, e a
lacrime che mi fissavano, poi continuò a parlare un tratto sentii uno strido di freni... Un tonfo e poi
con una vocina che si sentiva a stento. «Quando il silenzio. Guardai bene e vidi tanta gente. Cercai
lo hai visto? Quando hai visto mio figlio?». di avvicinarmi ma mi sentivo spingere da ogni
Vedendola in quello stato, con gli occhi spalancati lato... Vidi un ragazzino a terra, pieno di sangue.
e in lacrime capii che c’era qualcosa che non Era il ragazzino con la giacca marrone, lo stesso che
andava. Il mio corpo rabbrividì e sentii un calore mi aveva donato il disegno. Dissero che lo avevano
strano che m’invadeva tutta. Le presi le mani e ci investito mentre attraversava la strada per andare
sedemmo sul gradino della roulotte. Le raccontai a comprare dei colori per dipingere. Una luce
della mia esperienza con il figlio, della cartoleria, abbagliante mi fece distogliere gli occhi da quel
che disegnava fino a notte fonda corpicino e ci ritrovammo di
e per concludere nuovo a giocare sul prato. Adesso
del suo disegno donatomi. Lei, sapevo com’era successo. Mi fece
stravolta, mi raccontò che era un un sorriso, poi mi svegliai.
bravo ragazzino e che gli piaceva Il mattino seguente, fuori non
molto disegnare e dipingere; ma, c’erano più le roulotte; qualcuno
a causa del loro lavoro, erano disse che avevano cambiato zona.
costretti ad andare di città in città, Non ho mai capito perché ho
quindi a cambiare mensilmente vissuto tutto questo; so solo che
scuola e per questo motivo non da quella volta in me si è rafforzato
concludeva mai un programma l’amore per il disegno e la pittura,
scolastico ed era molto indietro un amore che dura ancora oggi
con gli studi. Solo disegnare lo dopo tanti anni. u
rendeva molto felice, e perciò Gianna Eterno

42 | il mio Angelo
Riflessioni

Oracolo
Maestri di Luce dei

tali
foto di Tania Na
ASCOLTIAMO LE PAROLE DI DARSHANA, FONDATRICE
DELL’ACCADEMIA DEL RISVEGLIO “OMNIA”

La relazione del cuore


con il Divino Sé Darshana P. Tedesco è art/emotional life-coach, regista,
terapeuta energetica, trainer olistico, scrittrice, channeler,
Siete tutti su un cammino di crescita, una crescita inte-
ricercatrice spirituale. Ha approfondito le sue conoscenze
riore che vi porterà a dei livelli differenti di percezio-
e il dono di nascita della percezione extra-sensoriale ed è
ne, perché la crescita in realtà non è altro che un diffe- fondatrice e direttrice dell’Accademia del Risveglio - OMNIA.
rente livello di percezione della realtà. Darshana tiene incontri individuali Energetico-Spirituali e
Noi siamo già perfettamente divini, è che abbiamo Lettura Olografica del Corpo, un potente acceleratore co-
perso la consapevolezza di esserlo. Nella discesa ci scienziale per una nuova autoconsapevolezza.
siamo separati più volte dall’essenza originaria, in www.eos-energia-olografica-sistemica.com
questa separazione qualcosa abbiamo lasciato per
strada ma anche molto abbiamo acquisito. La grande stessa. La crescita interiore non è altro che ricercare
avventura della coscienza è straordinaria perché è questo silenzio. Oltre questo istante c’è il grande frago-
proprio attraverso la coscienza che noi vediamo, an- re del quotidiano. Si ricerca per generare quella quiete,
nusiamo, mangiamo, sentiamo, facciamo l’esperienza per sentirsi appagati interiormente e per sentirsi in pa-
della materia più densa ed è un grandissimo gioco. ce; ma cosa significa sentirsi in pace? Si è in pace quan-
Vivere è un grandissimo gioco, è il gioco più bello che do basta quello che si ha già, sentendosi appagati.
c’è; il vero fantastico è questa vita, la bellezza dei colo- In realtà la ricerca non è altro che cercare questa quiete
ri, la bontà del cibo di cui sappiamo nutrirci, il vero e ricercare il silenzio dentro la quotidianità in cui si
fantastico, il vero parco giochi è qui! esprime il nostro essere attraverso le personalità, at-
Dall’altra parte, nei mondi superiori, in questa rarefa- traverso l’io che poi noi chiamiamo ego, attraverso le
zione, la coscienza riposa in sé, è piacevolmente nella personalità che sono delle grandi opportunità di spe-
quiete, sinceramente è anche un po’ pigra, non ha vo- rimentazione. Senza le personalità non potremmo go-
glia di fare un granché, perché lei sperimenta se stessa, dere della differenza: il discernimento è godere della
è lì nella quiete. differenza e saper scegliere. Quindi, integrare tutte le
Chissà se vi è mai capitato di stare per un attimo bene, nostri parti è integrare tutti gli aspetti della personali-
senza più voglia di far nulla, che siete tra voi e voi, che tà e gli aspetti dei vari corpi per essere in un perfetto
sentite questa musica interna, non avete né fame né allineamento, di modo che non ci saranno più ombre
sete, nessuna voglia di far nulla, siete su una sdraio al proiettate né davanti né dietro, e allora l’insieme tra
sole e dite: “Io sto bene!”. E questa è la sensazione più cielo e terra sarà compiuto nel nostro cuore.
intima, d’infinitesima felicità! Che cos’è la relazione intima con il Divino interiore?
Ecco, così è un po’ la relazione intima con il Divino Sé: è una relazione “intima” con se stessi, con il mondo
un istante che è per sempre. delle intuizioni, con la possibilità di incontrare il Mae-
Quando siete in profondo contatto con voi stessi, con stro che ci dà un’opportunità creando una vicinanza,
questa qualità interiore di quiete, di silenzio, di appa- e questa è un’opportunità grandissima in cui il silen-
gamento, dove il cuore batte piano, dove tutto sembra zio è fondamentale: voi potete maggiormente ascolta-
fermo in uno “Still Point”, come potrebbe accadere re l’energia del Maestro proprio se riuscite a fare quie-
ora, in questo istante, dove tutto è quiete, voi siete in- te e silenzio in voi e intorno a voi. Il vero guaritore è il
timamente connessi con la vostra divinità e a questo vostro cuore, il vero guaritore è il Maestro interiore. u
punto siete intimamente connessi con voi stessi e dun- Tratto da “Conversazioni sul Sé”- Insegnamenti dati
que anche con il Maestro e quindi anche con la Vita da Darshana presso l’Accademia del Risveglio “Omnia”

il mio Angelo | 43
Nuove prospettive

«Le difficoltà
rinascere mi hanno fatta
»
La storia di Elisabetta è il palese esempio che gli ostacoli
della vita servono a crescere interiormente e, se si ha fede
negli Angeli, Loro troveranno il modo per farcelo capire

N ell’immaginario collettivo la figura


degli Angeli da sempre rappresenta
la luce, il candore e la purezza.
Gli Angeli ci proteggono, sono i nostri migliori
amici, ci guidano nel nostro percorso e ci assistono
l’ho coltivato come si fa con un fiore prezioso.
Questo mi ha sempre aiutata a portare la parola
degli Angeli ovunque potessi, grazie anche
alla forte motivazione di sapere per certo della loro
esistenza. Il mio canale onirico, quello del sogno,
nell’affrontare i problemi e le beghe della terza è sempre stato il mezzo di grandi rivelazioni
dimensione. La loro scintilla divina e la loro mente per me, come lo è stata la scoperta degli Arcangeli
intelligente governano il mondo insieme alla del Sogno, gli Angeli Gioiello. Dopo averli
volontà di Dio. conosciuti, ho iniziato a lavorare a stretto contatto
“La ferita è il luogo dove la luce entra in te”, diceva con loro, dando vita a nuovi progetti che hanno
Gialal al-Din Rumi, teologo musulmano sunnita, poi oltrepassato i confini italiani. Tutto sembrava
e poeta mistico di origine persiana; e io non avrei perfetto.
mai immaginato che attraverso una ferita, una Esattamente così, perché noi amiamo programmare
crepa, gli Angeli mi avrebbero dato uno dei più tutto alla perfezione, mentre l’Universo, a volte,
grandi insegnamenti della mia vita. come di fronte a una tavola appena imbandita,
Dialogare con gli Angeli è la cosa che più amo con un colpo veloce, ci sparecchia tutto. E così è
fare; li chiamo proprio come si fa con l’amico stato per me. Ma d’altra parte, essendo noi esseri
di sempre, per cercare il loro conforto, il loro aiuto infiniti che viviamo un’esistenza finita, come
e sostegno; per riscontrare possiamo imparare se non
nella vita quotidiana segni attraverso l’esperienza?
tangibili della loro Sì, l’esperienza di vedere
presenza. attraverso l’ombra la nostra
Il mio dono di luce risplendere mille
chiaroveggenza, che ho volte di più; ma questo
ereditato da mia nonna, accade solo se si coglie
© Rinaldo Monacelli

è sempre stato il mio punto l’insegnamento.


fermo: da quando me
ne sono riappropriata, Elisabetta Lupano

44 | il mio Angelo
© Rinaldo Monacelli
“Non avrei mai immaginato
che attraverso una ferita, una
crepa, gli Angeli mi avrebbero
dato uno dei più grandi
insegnamenti della mia vita...”
Un’ombra contro la Luce grande devozione cosa stesse accadendo e quale
In un momento di grande espansione e di crescita fosse l’insegnamento per me. Nessuna risposta.
lavorativa, la persona che più mi stava vicina, Solo la meravigliosa sensazione di avere un amico
quella su cui avrei messo la mano sul fuoco, mi accanto.
derubò di tutto il lavoro fatto nel tempo. Un vero e Un’ora dopo, mi trovavo nel mio centro olistico “Il
proprio shock! Non solo una delusione affettiva, Tempio degli Angeli” ad attendere un nuovo
ma anche una forte intrusione energetica e psichica, operatore interessato a vedere gli spazi.
di cui le persone sono sempre più vittime negli Non appena arrivata, la persona in questione si
ultimi tempi. Un’ombra a confronto con la Luce. guardò intorno e chiese chi fosse la persona che si
La lotta tra la menzogna e la verità. occupava del lavoro con gli Angeli nel Centro e se
In questi frangenti non si ha molta scelta, l’istinto è fosse nata nel giorno 5. Con grande sorpresa risposi
di reagire alla provocazione. Scelsi di restare ferma che ero io. Lei mi guardò negli occhi e mi disse:
e sentire la quiete che mi avrebbe permesso di «Ho un messaggio per te da un Angelo cui hai
connettermi più profondamente con le potenze rivolto le tue preghiere in merito a una questione
celesti. Una mattina, mentre stavo meditando, molto importante». Il messaggio mi fu comunicato
sentii la presenza di un Angelo, che risuonava ed era la perfetta risposta alla mia domanda.
come una figura calma e rassicurante, cui chiesi con Ancora una volta gli Angeli mi stupirono; perché il

il mio Angelo | 45
«Ledifficoltà “ Nessuna esperienza è una
punizione Divina: tutto avviene

rinascere mi hanno fatta un’illusione,


per mostrarci che le paure sono
e non devono essere
» nutrite ma lasciate morire di fame”
messaggio era l’ennesima dimostrazione della loro suonarlo; e loro avevano scelto di cambiare accordo
presenza e mi era stato comunicato da una terza per far sì che tutto fosse più melodioso e in sintonia
persona assolutamente estranea agli eventi. con la mia nuova vibrazione.
Ancora una volta gli Angeli erano con me. Dovevo
proteggere il mio dono, tenerlo stretto tra le mani, La mia nuova melodia
proteggere il mio spazio energetico e, soprattutto, Dalla vita possiamo aspettarci di tutto; la sua
imparare a difenderlo. imprevedibilità appartiene alla Legge universale
L’accaduto ha mostrato come una terribile che ogni cosa cambia perché in continuo
frequenza di bassa vibrazione potesse mostrarmi movimento. Ma ciò che mi ha resa davvero forte e
una mia debolezza. L’ombra che ci appare come un stabile interiormente è stata la totale fiducia in ciò
attacco esterno, un’intrusione, ci mostra in realtà un che stava accadendo, sapendo che il tutto era un
lato che appartiene anche a noi. processo di fiducia e di verità, perché la verità di ciò
La paura nelle persone sta salendo sempre più a che siamo è l’Amore.
galla per darci l’opportunità di rilasciarla e In poco tempo, il mio spazio energetico e le mie
scioglierla attraverso la Luce. Nessuna esperienza è emozioni si sono ristabilite, dando nuova vita e
una punizione Divina: tutto viene da una fonte di nuovi spunti al mio futuro. La mia vibrazione
Amore infinito per mostrarci che interna completamente
le paure sono un’illusione, che rinnovata non corrisponde più
appartengono al nostro alla vecchia melodia.
subconscio e, in quanto tali, non Con l’arrivo della primavera, ho
devono essere nutrite ma lasciate dato vita a una nuova “me”,
morire di fame. Siamo in un creando una linea di Angeli
momento di purificazione e, Gioiello che ho chiamato Baby
attraverso il fuoco, possiamo Archangels, che rappresentano per
bruciare tutto ciò che non serve me una rinascita.
alla nostra realizzazione Li ho realizzati con materiali
© Rinaldo Monacelli

dell’anima. preziosi, in argento e zirconi;


preziosi come il dono ricevuto
Eliminare vuol dagli Angeli, cui dedico la mia vita
dire evolvere tutti i giorni. Ho imparato a essere
Essere a conoscenza di tutto ciò grata dell’ombra con cui siamo
che accadeva, aveva un altro scopo: mi costretti a confrontarci, perché
ha permesso di elaborare più attraverso essa, eliminando e
velocemente l’accaduto e di capire integrando una vecchia parte
che le forze angeliche volevano di noi, ci evolviamo per
questo per innalzarmi a diventare semplicemente e
un’ottava superiore. Come davvero “noi”. u
quando si suona un Elisabetta Lupano,
brano, si può lli www.elisabettalupano.it
onace
scegliere con Rinaldo M www.angelijewellery.co.uk
©
quale accordo fb: Arcangeli del sogno di Elisabetta Lupano

46 | il mio Angelo
Incontri angelici

«Il mioAngelo Custode


mi condusse da Padre Pio»
N
ella mia vita, sono sempre stato un cercare l’aiuto del mio Angelo Custode. E così
po’ scettico a parlare pubblicamente iniziai a recitare la preghiera dell’Angelo di Dio e,
del mio Angelo Custode, ma dopo aver l’istante dopo, quella porta chiusa si aprì da sola,
scoperto la vostra rivista sugli Angeli, mi sono proprio davanti ai miei occhi, come a invitarmi ad
deciso a scrivervi la mia testimonianza su questo entrare. Ancora incredulo, varcai la porta e davanti
“compagno” invisibile ai nostri occhi umani; ai miei occhi trovai Padre Pio in persona.
un compagno che il buon Dio dona a tutti, Mi convinsi di non stare sognando, quindi
per essere protetti sin dalla nascita. E io, un giorno, m’inginocchiai ai suoi piedi e, emozionatissimo,
ho avuto la fortuna di percepirlo! implorai la sua benedizione.
Il Sant’uomo mi guardò amorevolmente e mi
Un confessore speciale benedisse.
Sono passati tanti anni, ma le emozioni sono Il mio Angelo Custode sapeva quanto avessi
ancora vive in me. Ero giovane quando, a San bisogno di un segno per farmi coraggio e
Giovanni Rotondo, incontrai per la prima volta incontrare il vero Amore. u
San Padre Pio da Pietralcina, con cui mi confessai. Luca da Palermo
Questo mio incontro con il venerato Padre fu
molto traumatico per me: non feci nemmeno in
tempo a finire l’accusa dei miei peccati che fui
cacciato via dal confessionale senza
l’assoluzione. Lo sgomento per me fu enorme!
Subito mi convinsi che dovevo chiarire in
privato, fuori dal confessionale, con Padre Pio il
motivo per cui non mi avesse perdonato e
assolto come tutti gli altri confessori di questo
mondo. Quel pomeriggio, lontano da occhi
indiscreti, raggiunsi di nascosto la zona di
clausura dei frati cappuccini al primo piano
del Santuario Santa Maria delle Grazie.
E, con mia sorpresa, trovai aperta la porta
d’ingresso a vetri che dava accesso a un
lungo corridoio, in fondo al quale si trovava
la cella di Padre Pio. Dovevo andare o no?
Forse stavo osando troppo… Ma il desiderio
di vedere la verità uscire dalla bocca di quel
Santo mi spinse ad andare avanti.
In quell’istante di perplessità in cui fissavo
la porta della cella mi venne in mente di

il mio Angelo | 47
Testimonianze, letture e preghiere
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La Luce nel mondo

La Scala
degli
costruita
Angeli da Allah
L’islam parla chiaramente degli Angeli, e alcuni sono gli stessi
citati dalla Bibbia. ci sono quelli che custodiscono i fedeli,
e altri che “soffiano” la vita nei bambini prima della nascita
di Andrea Franchini

S appiamo che di Angeli


parlano tantissime religio-
ni. È interessante però vedere co-
mici è Gabriele (lo stesso della
Bibbia): Maometto, il Profeta, lo
poté vedere nella sua forma ori-
versi: alcuni sono Angeli Custo-
di che proteggono il credente in
ogni istante della sua vita, altri
me la religione musulmana parla ginale, ma la tradizione cita an- sono invece responsabili delle
proprio di Loro, ricordando che che Michele e altri nomi. azioni degli uomini, buoni e cat-
per l’Islam le persone di fede tivi. Ce ne sono due, Munkar e
sono i Popoli del Libro (Bibbia I compiti degli Angeli Nakir che hanno invece il com-
compresa). Per i musulmani, gli Nella vita quotidiana, i compiti pito di interrogare le persone
Angeli non hanno una natura di- degli Angeli del Corano sono di- morte, mentre altri Angeli “sof-
vina e non vengono fiano” la vita nel feto nel grembo
né pregati né tanto- materno.
meno adorati; sono sempli- Più nello specifico, nel Corano
cemente sottomessi a Dio e gli Angeli sono descritti come
fanno quello che Lui chiede. “Creature di fiamma purissima”
E non esistono neppure Angeli e sono dunque i testimoni della
Caduti (come il Lucifero della grandezza di Allah: “Essi sono
tradizione cattolica), ma ce ne accanto a Dio” una volta alla sua
sono di buoni e di cattivi: Sata- destra e l’altra alla sua sinistra”
na prende il nome di Iblis, ter- e “registrano sul rotolo le sue
mine che si riferisce alle entità parole e i suoi pensieri” (Sura,
malvagie e ai demoni chiamati L, 17-18)”. Le “sure” (versetti)
Jiin. L’unico potere di questo del Corano chiariscono molto
Satana è quello di gettare sug- bene quale rapporto debbano
gestioni cattive negli uomini e avere gli uomini con gli Angeli:
nelle donne (la tentazione per i
cattolici). L’Arcangelo Gabriele, riconosciuto dalla
Il maggiore degli Angeli isla- religione islamica come Jibril.

50 | il mio Angelo
Maometto riceve la prima
rivelazione da Jibril.

portando e consolidando la fede


in terra: in quest’accezione sono
“intercessori” proprio fra le cre-
ature della terra e Dio e ne “im-
plorano la misericordia”. Infine,
come dicevamo prima, anche
il Corano prevede che per ogni
uomo sulla terra ci sia un Ange-
lo Custode: “Per ogni uomo vi
è un Suo Angelo che veglia su
di lui, per Suo ordine. In verità,
Dio non allontana da Lui un po-
polo, se questo non svia dal ret-
to sentiero e imbocca il sentiero
dell’errore” (Sura, XIII, 11); “Ab-
“Dio non vi ordina di adorare gli dizio e allora per i miscredenti biate fede e mille Angeli verran-
Angeli e i messaggeri! Potrebbe non vi sarà più alcuna possibili- no in vostro aiuto” (Sura, VIII, 9).
Egli comandarvi di comportarvi tà di perdono o di intercessione” Per raggiungere gli uomini, gli
da miscredenti, dopo aver fatto (Sura, VI, 8); “Ma quando, nel Angeli si avvalgono di una scala
scendere su di voi il Libro che vi giorno del Giudizio, udranno le creata da Dio che collega il cielo
ha reso credenti!” (Sura, III, 79- parole degli Angeli, quello non alla terra: “Su di essa ascendono
80). Ed è interessante il fatto che sarà per loro un lieto annuncio, verso Dio gli Angeli e lo spirito
viene condannato severamente il poiché i Nostri messaggeri di- dell’universo, impiegando per
riconoscimento in questi esseri di ranno: il Paradiso è chiuso per gli salire un giorno che equivale a
creature femminili: “Gli idolatri operatori del Male” (Sura, XXV, cinquantamila anni dei mortali”
attribuiscono il sesso femmini- 22); “Nel giorno del Giudizio, (Sura, LXX, 4). u
le agli Angeli, i quali sono servi quando i Nostri Angeli daranno
di Dio! Forse erano presenti alla fiato alle loro trombe, il terrore
loro creazione? Quanto essi affer- invaderà quanti sono nei cie-
mano verrà registrato sul rotolo e li e sulla terra, eccetto co-
dovranno risponderne a Noi nel loro ai quali Dio vorrà
giorno del Giudizio”, dice ancora risparmiare questa
il Corano. Come per il Cristiane- paura. E tutti gli
simo, anche l’Islam fa riferimen- uomini si radune-
to a un Angelo  Castigatore che ranno umili davanti
ha il compito di punire alla fine a Lui” (Sura, XXVII, 87).
dei tempi i peccatori: “In verità, Ma gli Angeli islamici hanno
Noi faremo discendere il Nostro il compito soprattutto di condur-
Angelo solo nel giorno del Giu- re gli uomini verso Allah,

“Nel Corano gli Angeli sono


descritti come ‘Creature di fiamma
purissima’ e sono dunque
i testimoni della grandezza di Allah”
il mio Angelo | 51
Un amico accanto

«Quel giorno
Messaggero
in cui sono stato

Divino»
A VOLTE capita di avvertire
una voce dentro di noi;
bisogna essere capaci di mettersi
in ascolto senza pregiudizi

E
ra una calda giornata del mese di luglio, luogo da me tanto amato per pescare. Giunto sul
era sabato, e come mia consuetudine posto, notai subito che per fortuna
quando la giornata lo permetteva, se non quel giorno non c’era nessun altro pescatore:
avevo da dipingere o altri impegni, dedicavo il ero da solo e tutta la zona di pesca era
pomeriggio alla pesca, una passione che ho avuto completamente a mia disposizione. Premuroso,
sin da quand’ero ragazzo. Una passione nata misi subito l’auto all’ombra di un grande pioppo,
grazie a un vero esperto di questo sport, il maestro scesi, aprii il bagagliaio, calzai i lunghi stivali
Enrico, ora passato ad altra vita, di cui conservo verdi, allungai la canna e, messa l’esca all’amo, la
ancora il ricordo delle magnifiche giornate di pesca gettai in tutta fretta lungo il primo “correntone”
vissute in sua compagnia, lungo il fiume Tavo. che mi si era presentato. Erano circa le 15.30,
Ma quel sabato ero da solo, preso da un’ansia quando improvvisamente ho sentito dentro di me
e da un desiderio di raggiungere subito il letto una voce che mi diceva: «Francesco, torna a casa, e
del fiume per gettare in acqua la lenza. Subii va’ in convento che Antonio ha bisogno di te».
le lamentele di mia madre che, giustamente, non La cosa mi turbò molto, mi voltai per vedere se
voleva che andassi da solo; ma la passione c’era qualcuno che aveva voglia di scherzare, ma
era tanta e quando mi prendeva il desiderio di non notai alcuna presenza. Fui preso da timore,
andare non c’era nulla che potesse riuscendo a tranquillizzarmi solo dopo un
fermarmi. po’, giustificando il fatto come frutto del
Scesi di corsa giù in garage, aprii mio subconscio. Eppure questa voce
l’armadio dove tenevo riposta tutta l’avevo sentita davvero e mai prima
l’attrezzatura, presi l’abbigliamento di quel momento avevo vissuto un
per la pesca e iniziai a cambiarmi; fatto del genere. Ma la passione per
poi riempii anche una borraccia la pesca era talmente tanta che mi
di acqua fresca, vista la calda rimisi nuovamente a pescare; non
giornata e, caricata la canna e tutto appena rigettai l’esca in acqua, però,
il necessario in macchina, mi avviai quella voce si fece nuovamente
gioioso verso l’ambita meta.
Non abito lontano dalle “cascatelle”, Francesco Gentile.

52 | il mio Angelo
“Mentre ero intento a pescare all’ombra
di un grande pioppo, sentii dentro di me
una voce che mi suggeriva di andare
in soccorso di un mio caro amico...”

il mio Angelo | 53
«Quel giorno
Messaggero
in cui sono stato

Divino»
risentire, ripetendo la stessa frase di prima.
Spaventato, ritornai in tutta fretta verso la
macchina riponendo nel bagagliaio l’attrezzatura, Due opere di Francesco Gentile.
stivali compresi. Salii in auto, misi in moto e mi
avviai per fare ritorno verso casa. ospedale». Non sapevo
proprio come dire
Un riscontro a quella voce queste cose ad Antonio
Antonio era un giovane novizio siciliano che avevo senza passare per matto.
conosciuto in convento a Penne e con cui ero Mi feci coraggio, lo
diventato amico. Tornato a casa, mia madre capì chiamai, lo feci
subito che mi doveva essere capitato qualcosa di avvicinare a me e gli
grosso, se avevo addirittura deciso di rinunciare al dissi: «Antonio, non
pomeriggio di pesca; ma con molta discrezione si prendermi per matto se ti dico questo: mentre
limitò a dirmi: «Non potevi andare a riposarti al stavo pregando con te, ho sentito una voce che mi
posto di fare tutta questa sudata solamente per ha detto di dirti che tuo fratello è salvo e che non
un’ora?». Non le raccontai nulla dell’accaduto. c’è pericolo che perda il braccio e che tua madre sa
Mi feci una bella doccia, mi cambiai e corsi subito già tutto ed è con lui in ospedale». Vidi lo sguardo
in convento per dare un riscontro a quella voce. sorpreso di Antonio, ma fu solo per un attimo
Giunto nel piazzale del convento, trovai Antonio perché subito dopo la porta della sagrestia si
seduto su una panchina di pietra. Appena mi spalancò ed entrò un frate che ad alta voce
riconobbe mi corse incontro piangendo e, avvisava il giovane novizio che c’era una
abbracciandomi fraternamente, mi disse: «Non sai telefonata urgente per lui. Antonio corse subito
quanto ti ho pensato. È accaduta una tragedia a lasciandomi solo in chiesa; trascorsero dei minuti
mio fratello, quello che fa l’architetto a Palermo: interminabili e io non facevo altro che ripensare
gli hanno messo una bomba davanti alla porta a tutto quello che avevo vissuto fino a quel
dello studio perché si è rifiutato di pagare il pizzo. momento: di chi era quella voce?
Mi ha telefonato mia sorella dicendomi che l’hanno Dopo un po’, la porta della sagrestia si aprì
portato in ospedale e che forse perderà il braccio nuovamente e comparve Antonio con un’aria
destro; a mamma non ha detto ancora niente… decisamente più serena: «Era mia sorella – mi disse
Per non farla impressionare». Appresa la notizia, – che ha voluto tranquillizzarmi sull’accaduto…
ebbi un sussulto e ripensai subito alla voce sentita È andato tutto come mi avevi detto tu! Ma come
giù al fiume. Rimasi per un attimo sconcertato, poi facevi a saperlo?». Cosa gli avrei dovuto
presi Antonio e lo invitai a entrare in chiesa con me, rispondere? Lo abbracciai forte, dicendogli:
per pregare il Signore… Non sapevo come «Ringrazia il Signore che ha ascoltato il tuo pianto,
tranquillizzarlo in altro modo. e per tranquillizzare te ha usato me, che sono il tuo
Entrammo in chiesa; erano circa le 16.45 quando unico amico qui a Penne». Mi riavviai verso casa
all’improvviso ho sentito nuovamente quella voce con la gioia nel cuore, contento di essere stato un
dentro di me che diceva: «Di’ al tuo amico Antonio umile strumento nelle mani del Signore, portando
che il fratello sta bene, che il braccio non lo perde e sollievo a un amico sofferente. u
che la mamma lo ha saputo e si trova con lui in Francesco Gentile da Penne (Pescara)

54 | il mio Angelo
Appuntamenti

Angeli
Incontriamoci
per celebrare
gli
Sabato 30 settembre e domenica
1 ottobre si tiene a Roma
la XIII edizione del Meeting Nazionale
sugli Angeli… Non mancate!

G
li Angeli occupano nella Wladimiro Bogoni
nostra vita un importan- ORE 15.30: relazione del-
te ruolo di custodi e di la prof. Angela Rossi,
compagni di cui spesso ci dimen- “Gli Angeli nelle religioni”
tichiamo. Per ricordarci di essere ORE 16.30: relazione di
grati della loro presenza e per fe- Don Marcello Stanzione,
steggiarli tutti insieme, la Milizia “Verità e confusione sugli
di San Michele Arcangelo e la Par- Angeli”
rocchia San Giuseppe al Trionfale ORE 17.30: pausa
organizzano la XIII edizione del ORE 18.00: comunicazione di Domenica 1 ottobre 2017
Meeting Nazionale sugli Angeli. Don Mario Carrera, “L’Angelo e ORE 9.30: “Gli Angeli nella mia vi-
L’evento si tiene il weekend di i sogni di San Giuseppe” ta”. Esperienze angeliche di: Padre
sabato 30 settembre e di dome- ORE 18.30: Santa Messa in Ignazio Suarez, Alessandra Fra-
nica 1 ottobre presso la Basilica Basilica scarelli, Virginia Coda Nunziante
parrocchiale San Giuseppe al ORE 20.00: cena e Federico Pini. Eventuali testimo-
Trionfale a Roma. ORE 21.00: relazione del dott. nianze dei convegnisti presenti
Per questa edizione, il tema di- Antonio Adinolfi, “Iconografia ORE 12.00: concelebrazione della
scusso è “L’Angelo Custode tra dell’Angelo Custode” Santa Messa in Basilica
devozione e confusione”, appro- ORE 22.00: conclusione della pri- ORE 13.00: pranzo e conclusione
fondito da numerosi incontri e ma giornata di Meeting dell’evento. u
testimonianze di esperti e uomini

Per informazioni e prenotazioni


di fede.
Di seguito, il programma detta-
gliato di questi due giorni dedi- Telefonate alla segreteria della parrocchia allo 06-39751607, dal lu-
cati alle Creature Celesti. nedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30; oppure scrivete una mail a
bogoni.wladimiro@guanelliani.it. Gli incontri si svolgeranno pres-
Sabato 30 settembre 2017 so il vicino Teatro San Luigi Guanella, al cui ingresso sono chiesti
ORE 15.00: apertura del Meeting 10 euro. La Basilica parrocchiale San Giuseppe al Trionfale si trova a
con la Supplica ardente ai San- Roma, in via Bernardino Telesio 4/b.
ti Angeli di Dio, guidata da Don

il mio Angelo | 55
Comunicare con Loro

Come sintonizzarsi
con il deglisuono
I messaggi che le Creature
Celesti ci vogliono inviare
Angeli
passano anche attraverso
le frequenze del suono che, più che fare
rumore, creano vibrazionI, PROPRIO COME NOI. e più queste
si avvicinano alle Loro, più facile sarà sentirli vicini
di Patrizia Puricelli

I
l mondo degli Angeli Frequenza vibratoria, ma si può tentare di innalzare le
spesso ci appare diffi- come raggiungerla proprie frequenze, di renderle ar-
cile da comprendere e Ora dovete pensare al suono co- moniose.
sembra quasi impossibile potervi me a uno strumento che vi serve Se leggiamo i trattati scientifici,
accedere. Eppure Loro ci fornisco- per comunicare con le Creature questi ci diranno che il nostro cer-
no alcuni strumenti attraverso cui Celesti che, a loro volta, possiedo- vello ha tra i vari compiti “quello
poter sentire la loro presenza e po- no una propria frequenza vibra- di ricevere ed elaborare gli stimoli
terne così gioire. Tra questi c’è an- toria, vicina alla Luce del Divino, esterni e quelli interni immagaz-
che la dimensione sonora che pro- attraverso cui si fanno sentire e zinando informazioni e inducen-
duce alte vibrazioni, percepibili comprendere. Per capire ciò che do risposte e retroazioni verso ciò
solo se si impara a “sintonizzarsi”, gli Angeli ci vogliono comuni- che succede. Esso ha una frequen-
proprio come quando ascoltiamo care, non basta di certo tendere za vibratoria che può variare, au-
una radio... Ma c’è una grande l’orecchio e mettersi in ascolto, mentare o diminuire, a seconda
differenza fra una stazione radio ma dovete trovarvi in sintonia delle interazioni che si verificano.
e il suono degli Angeli. E non è con la loro stessa frequenza vibra- Una delle peculiarità del nostro
tanto il suono in sé, quanto la no- toria. E quindi, cosa s’intende per cervello è la sua sensibilità a sin-
stra predisposizione all’ascolto: frequenza vibratoria? La frequen- tonizzarsi naturalmente con il se-
bisogna imparare a distogliere i za vibratoria è quell’energia che si gnale esterno influenzando la sua
pensieri lasciandosi trasportare genera in noi quando pensiamo, frequenza vibratoria”.
dal suono o dalla melodia senza diciamo o facciamo qualcosa; più Questo vorrebbe dire che l’ascolto
giudicarla o anticiparla ma go- questa energia risuonerà alta e quindi di determinate frequen-
dendone nel momento, come se con note positive e armoniose, e ze può indurre stati di coscienza
ascoltassimo per la prima volta un più riuscirà a richiamare a sé no- diversi dal solito. Ma come è pos-
suono e facendolo entrare nel pro- te simili e anche superiori, come sibile? Senza scrivere un trattato
fondo di noi senza barriere. Alcu- quelle degli Angeli. Tuttavia, se di fisica, dobbiamo saper che il
ni suoni infatti contengono sottili la frequenza vibrazionale è bassa, nostro cervello utilizza cinque di-
vibrazioni che giungono, oltre che se le nostre energie sprigionano versi tipi di frequenze (perdonate
alle nostre orecchie, direttamente disarmonia, sarà improbabile riu- il linguaggio tecnico, ma qui è ne-
al nostro cuore. scire a comunicare con gli Angeli; cessario):

56 | il mio Angelo
In sintesi, quindi, è solo grazie alla
nostra comprensione delle cose, di
ciò che siamo e dei nostri compor-
tamenti che potremo così elevare
la nostra frequenza vibratoria.
Non esistono tecniche per innal-
zarla se prima non abbiamo lavo-
rato sulle nostre paure e sui nostri
pensieri: la tecnica è uno strumen-
to freddo che difficilmente entra
in sintonia con il nostro spirito.
Se, invece, riusciamo a parlare al
nostro cuore e se ci confrontia-
mo con esso, la frequenza vibra-
toria sicuramente ne risentirà in
Le frequenze Delta (0,1 a 3.9 hz) Come innalzare la positivo.
sono quelle di un cervello di una frequenza vibratoria?
persona inconscia o addormenta- Purtroppo spesso siamo vittime Una campana armoniosa
ta (ma che non sta sognando). In di pensieri negativi, che agiscono Abbiamo appena detto che le fre-
questa situazione, il corpo ne ap- su una frequenza vibratoria bassa, quenze possono essere più o me-
profitta per rigenerarsi. impedendoci di percepire qual- no alte: più la frequenza è alta, più
Le frequenze Theta (4 ai 7.9 hz) siasi energia si trovi al di sopra avremo pensieri positivi e la pos-
sono quelle che caratterizzano gli di noi. Detto questo, va da sé che sibilità di connetterci agli Esseri
stadi del sonno quando si sogna o per innalzare la propria frequenza di Luce; più, invece, le frequenze
quando si è rilassati o particolar- vibratoria ed essere pronti a per- sono basse, meno armonia ci sa-
mente creativi, come quando si cepire le note divine, è necessario rà nella nostra vita e nella nostra
riesce a meditare profondamente. un cambio di rotta, sia nel proprio persona.
Le frequenze Alfa (8 ai 13.9 hz) modo di reagire alle situazioni sia In realtà esistono alcuni strumen-
intervengono quando siamo anco- in quello di pensare. Per prima ti in grado di aiutarci in questa
ra vigili ma rilassati, ad esempio cosa, dobbiamo lavorare in modo ricerca: secondo alcuni, la regina
quando ci stiamo per addormen- consapevole sulle nostre paure e di questi strumenti sarebbe senza
tare o ci stiamo per svegliare. quindi sul senso di colpa, odio, ombra di dubbio la campana tibe-
Le frequenze Beta (14 ai 30 hz) rabbia, vendetta, vergogna, giu- tana, una campana statica compo-
sono le più comuni, caratteriz- dizio, autodistruzione che sono sta da una parte cava rivolta ver-
zano lo stato di veglia, attività emozioni che abbassano la nostra so l’alto e un bastone per toccarla.
e concentrazione. Quindi per la frequenza per spostarci sempre Quest’antico strumento musicale
maggior parte del nostro tempo di più nella vibrazione più alta originario del Tibet è composto
utilizziamo frequenze Beta: men- dell’amore, che si manifesta attra- da una lega di sette metalli che
tre lavoriamo, guidiamo, parlia- verso la gioia, piacere, compassio- corrispondono ai sette principali
mo, ecc. ne, gratitudine, fiducia, unione, pianeti, che sono il ponte di con-
Le frequenze Gamma (30 ai 42 collaborazione, ecc. giunzione fra l’uomo, la Terra e
hz) sono in realtà rarissime. Per
capirci, quando qualcuno mental- “Spesso siamo vittime di pensieri negativi, che
mente allenato riesce a cadere in
trance, le frequenze sono appunto
agiscono su una frequenza bassa, impedendoci
quelle Gamma. di percepire qualsiasi energia al di sopra di noi”
il mio Angelo | 57
suono
“Le campane tibetane
Come sintonizzarsi generano un messaggio
con il
Angeli
degli sonoro simile all’Om,
che ha un effetto positivo
sulle nostre cellule”
l’Universo:
Oro - Sole
Argento - Luna
Mercurio - Mercurio
Rame - Venere
Ferro - Marte
Stagno - Giove
Piombo - Saturno.
Non è difficile suonare la
campana tibetana, e per
fare in modo che da essa
esca il suo migliore “suo-
no vibrazionale”, dovete
tenerla nella mano sini-
stra mentre con la destra afferrate cui partire per innalzare le proprie rettamente nell’aiutarci a sintoniz-
il bastoncino e cominciate a farlo frequenze vibrazionali è quella di zarci con la frequenza degli Angeli;
scorrere in senso orario sul bordo: essere in salute. tuttavia il suono che provoca, quel
dopo qualche giro, sentirete la vo- tintinnio, è stato più volte percepi-
stra campana suonare. Portatela Un leggero tintinnio to da diverse persone che sono in
ora all’altezza del cuore e conti- che richiama contatto con le Creature Celesti.
nuate con il movimento. A questo Esiste poi un gioiello molto diffuso, Così, infatti, scrive l’esperta degli
punto, dovete lasciarvi andare e il “Chiama Angeli”, che ha una bel- Esseri di Luce, Doreen Virtue, nel
godere delle sensazioni che inizia- lissima storia: le sue origini, infatti, suo libro Come Ascoltare il Tuo An-
no a crearsi nel vostro corpo, per- risiedono a Bali, dove le donne in gelo: “Molti operatori della Luce af-
cependo l’energia della campana dolce attesa hanno da secoli l’abi- fermano di udire un tintinnio acuto
che si fonde con quella del vostro tudine di portare al collo un picco- in un orecchio. A volte il tintinnio
cuore. Il suono che dovrete perce- lo ciondolo sferico, il “Chiama An- è accompagnato da una sensazione
pire è una sorta di “OM”: infatti, geli” appunto, che penzola fino al di pizzicore o di pressione al lobo
ancora oggi le campane tibetane ventre. Grazie a un minuscolo xilo- dell’orecchio. Questo accade quan-
sono usate nella tradizione bud- fono contenuto nel ciondolo, scuo- do gli Angeli e le guide reclamano
dista per la meditazione, grazie tendolo si genera un suono dolce, la vostra attenzione. Non è neces-
alla loro capacità di riprodurre un tintinnio, che calma il piccolo sario comprendere coscientemente
correttamente tale suono. Questo nel grembo, aiutandolo anche a di- il messaggio codificato nel tintin-
“messaggio sonoro” ha un effetto stinguere le ore del sonno da quel- nio, è sufficiente impegnarsi per
positivo sull’intero metabolismo le di veglia. Fu definito “Chiama riceverlo”.
delle nostre cellule: un primo ri- Angeli” proprio perché si riteneva Impegnarsi a riceverlo significa,
scontro facilmente percepibile av- che la sua funzione fosse di fare da quindi, anche essere in grado di
viene sulla qualità del sonno, che tramite nella comunicazione fra la vibrare ad alte frequenze, per po-
diventa pienamente rigenerante. mamma e il suo bambino. Il “Chia- tersi avvicinare sempre di più ai
Potete provare da voi! E la base da ma Angeli” in realtà non serve di- nostri Angeli. u

58 | il mio Angelo
In libreria

“Libro degli Angeli e dell’Io celeste. Che Angelo sei?”


di Igor Sibaldi, Sperling & Kupfer. Info: 02 75421

Fin dai tempi antichi, gli Angeli Sibaldi, scrittore, studioso di


erano considerati i messaggeri del teologia e storia delle religioni,
Cielo e chi sapeva ascoltarli ne ricostruisce i fondamenti della
ricavava energia e consigli. Al giorno scienza che studia gli Angeli e
d’oggi, le cose non sono troppo spiega come applicarla per
cambiate, e sempre più persone si raggiungere diversi obiettivi: per
aprono agli Angeli in attesa di capire i propri Angeli, interpretare le
trasformare la propria vita. Ma sono scelte coraggiose che ci impongono,
tante, in realtà, le questioni che Loro decifrare le nostre insoddisfazioni e
possono aiutarci a risolvere. Igor trasformarle in gratificazioni.

“I viaggi di Timoteo”. “Il sussurro degli Angeli”


Incontri con l’Angelo e altre di Kyle Gray, Armenia Editore.
creature straordinarie Info: 02 99762433
di Grazia Catelli Siscar, Kyle Gray è un esperto angelologo e medium scozzese,
Anima Edizioni. conosciuto in tutto il mondo per le sue capacità di
Info: 02 878422 comunicare con le Creature di Luce. Dopo aver perso sua
Tim ha sei anni e vive in nonna, Kyle decide di mettersi a disposizione di tutti per
un’antica casa costruita da trasmettere il suo sapere e il suo dono speciale, che l’hanno
un trisavolo scomparso che aiutato ad affrontare questa difficile circostanza della vita.
aveva messo ogni dove Kyle, in questo suo nuovo testo, insegna al lettore a utilizzare
congegni sofisticati e correttamente la preghiera affermativa per concentrarsi
passaggi segreti. Ed è prorio sull’esito positivo di un problema.
in questa vetusta dimora Si tratta di una tecnica in cui, anziché pregare per ricevere
che ha inizio l’avventura di Tim e del suo una risposta in futuro, si ringrazia come se questa risposta
orsacchiotto Socrate. Durante le magiche fosse già arrivata.
escursioni, Tim incontra creature provenienti Il metodo è composto da 4
da pianeti lontani e da universi paralleli, da passaggi: si chiama per nome
cui impara nuovi e unici modi di comunicare, l’Angelo, lo si ringrazia per il
di amare e di pregare. Tim scopre la bellezza, suo aiuto; quindi si afferma che
il potente potere del suono, la straordinaria il cambiamento ha già avuto
forza generatrice del pensiero e l’incredibile luogo, e infine si dice “Così sia”
energia della fede. Coinvolto nella lotta tra per confermare che il desiderio
Bene e Male, Tim affronta e vince la paura, si è già realizzato.
grazie anche all’amorevole presenza di un Con questo metodo Kyle ha già
Angelo, il suo orsacchiotto che scopre essere aiutato tantissime persone.
la sua parte più autentica.

il mio Angelo | 59
Lettere

Il vostro
Don
Michele
DON MICHELE PIO, MESSAGGERO DEGLI ANGELI CUSTODI, VI DONA
UNA PREGHIERA ISPIRATA PER FARVI AIUTARE DAL vostro protettore

Una piccola paura reale e  come tutte le paure immaginarie è terribile


Don Michele ti scrivo per sottoporti una mia diffi- perché non ha limiti, significa essere spaventati da
coltà: mi chiamo Luigi, abito a Napoli e da poco tutto e sempre. I nostri Angeli invece sono luce puris-
sono diventato maggiorenne, ma ho paura del sima e possono certamente aiutarci a superare le no-
buio. I miei amici mi prendono in giro per questa stre paure. Recita questa preghiera tutte le sere pri-
cosa. Il mio Angelo Custode potrebbe aiutarmi a ma di andare a letto: “Caro Angelo Custode, mi
vincere questa paura? Luigi rivolgo a te per chiederti di liberarmi da tutte le mie
paure e da tutte le mie insicurezze. Ti chiedo corag-
Luigi la paura del buio non è un’esclusiva del bambi- gio, appoggio, forza. Infinitamente grazie. Amen”.
no e può interessare anche gli adulti, o meglio, coloro
che almeno all’anagrafe hanno raggiunto la maggio- Strani sogni e non solo
re età. è, infatti, sempre sintomo di una personalità Mi chiamo Fabiana, mi sono diplomata nel 1995 in
infantile e non c’è nulla di cui vergognarsi, ma tanto ragioneria, e nel 2010 mi sono laureata in giurispru-
su cui poter lavorare per conoscerla e conoscersi. denza. Ho compiuto 40 anni il 17/02/2017; con la
Essere adulti significa percepirsi capaci di affrontare morte di mia nonna l’11/9/2001 è iniziato il mio
qualsiasi pericolo, saper mantenere la calma anche di calvario presso psicologi, psicoterapeuti e psichia-
fronte alle innumerevoli sfide della vita e avere timori tri, culminato nel 2014 con il tentato suicidio. Tutto
“reali”, al contrario dei bambini che, in- questo si è fortunatamente concluso grazie a un in-
vece, hanno paura di tutto anche tervento angelico nel 2015. Negli ultimi tempi, con-
prima che le cose succedano o anche tinuo a fare un sogno che non riesco a capire: sogno
al solo pensarle. In genere, è con im- di lavorare in un call center nel ruolo di operatrice
menso imbarazzo che persone che outbound (ovvero chi effettua telefonate per fini
pure hanno raggiunto importanti commerciali, ndr) a tempo indeterminato per 600
traguardi nella vita si racconta- euro al mese. Fabiana
no, parlano di tormenti e di an-
sie che proprio non rie- Carissima Fabiana, mi dispiace tanto per tua nonna
scono a giustificare ma penso che sia ancora lì vicino a te anche se non
razionalmente. puoi vederla e che la morte non è la fine di tutto; non
Si chiedono se solo, ma penso anche possa sentire e ricevere l’affet-
sono matte e to che tanto vuoi mandarle. Come comunicare con
se sia possibile vivere senza lei? Nel modo più spontaneo possibile: chiacchieran-
quelle angosce, a cui ormai doci proprio come se ti fosse seduta accanto, parlan-
sono abituati. La paura del dole con il cuore e anche pregando se vuoi.
buio non è, infatti, una paura Eri molto legata a lei, capisco bene cosa provi e mi
Don Michele Pio con alcune
dispiace davvero molto. Il tuo lettrici de “Il mio Angelo”.
Angelo Custode più volte ti ha
salvato la vita perché ti aspet- sento depressa, questo mon-
tano ancora tante cose belle da do è ingiusto e pieno di truffa-
vivere. Ma tu sei circondata da tori. Non ci credo più alla feli-
diversi Angeli che si presenta- cità, la morte sarebbe una
no a te in molteplici maniere. liberazione da questo mondo
Cerca di approfittare della loro presenza per chiede- ingiusto, tanto non lavoro e
re luce e sbocchi nuovi per la tua vita, anche per non ho niente da fare qui. Ti abbraccio. Daniela
quella lavorativa. Ti aspettano delle interessanti
novità, la tua determinazione ti condurrà a grandi Cara Daniela, sono rimasto molto colpito dalla
risultati lavorativi nel 2017. Di certo, questi risul- tua lettera. L’esperienza che tu hai vissuto è terribi-
tati miglioreranno la tua vita, ma non essere mate- le; la Bibbia a riguardo dice: “Guai a colui che edi-
rialista: dai spazio anche ai tuoi sentimenti e alle fica la sua casa con l’ingiustizia e le sue sostanze
tue relazioni e, vedrai, le soddisfazioni anche qui con l’iniquità, chi tiene asservito il suo prossimo
non mancheranno. Ti consiglio di recitare tutte le gratuitamente e non gli rende la debita mercede”
mattine appena alzata questa preghiera: “A te San- (Geremia 22,13). E Gesù conferma categoricamente
to Angelo Custode che guidi i miei passi e custodi- il diritto del lavoratore al salario; diritto, che la
sci la mia vita, rivolgo la mia preghiera. A te che società pagana non riconosceva allo schiavo:
conosci ogni mio pensiero e tutta la mia sofferenza, “L’operaio è degno della sua paga” (Luca 10,7).
chiedo di accorrere, per aiutarmi a realizzare quan- “Degno”: dunque si tratta di una reale dignità, digni-
to più desidero (esprimere con semplicità e chiarez- tà che nobilita il lavoro e ne stabilisce il diritto al
za quello che si desidera ottenere). Infinitamente compenso. Circa il “quanto” della mercede, il Vange-
grazie. Amen”. lo non si pronuncia, perché non è un trattato di eco-
nomia e perché il “quanto” è un valore fluttuante da
Quante ingiustizie... sito a sito, da tempo a tempo. Al tuo Angelo Custode
Caro Don Michele Pio, mi chiamo Daniela e sono però non piace vederti depressa, triste e senza spe-
una lettrice della rivista “Il mio Angelo”. Puoi dirmi ranza anche perché lui in queste condizioni non può
qual è il passo della Bibbia in cui si dice che non pa- darti una mano. Recita appena alzata ogni mattina
gare il salariato agli operai è peccato? Purtroppo ho questa preghiera e vedrai arrivare un bel cambia-
avuto una brutta esperienza, sono stata a lavorare in mento nella tua vita: “Amato mio Angelo Custode,
un call center e il titolare era un truffatore che non ha ti chiedo di ricevere segni chiari ed eloquenti che mi
pagato me e non ha pagato regolarmente anche tutte guidino verso un nuovo lavoro in cui i miei talenti e
le altre persone che lavoravano per lui. Ora non mi interessi possano essere usati al meglio. Ti chiedo di
fido più a trovare un titolare serio che paghi onesta- rafforzare la fiducia in me stessa. Grazie per tutto
mente, non riesco a trovare un cencio di lavoro e mi quello che fai per me. Amen”.

Scrivete a Don Michele Pio


Mandate le vostre domande a Don Michele Pio all’indirizzo: Redazione Il mio An-
gelo, viale Tunisia 39, 20124 Milano, oppure via mail a redazione@ilmioangelo.it.
oppure a michelepiocard@tiscali.it.
Don Michele Pio Cardone è un sacerdote, conosciuto dai suoi fedeli
come “l’uomo di Dio che parla con gli Angeli”. Per maggiori informazioni, vi-
sitate la sua pagina Facebook “Don Michele Pio e gli Angeli”.

il mio Angelo | 61
Lettere

Il vostro
Adamo
“l’uomo che parla con gli angeli”
RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE E INCERTEZZE

Un fruscio nelle orecchie si sentivano da molto tempo. Premetto che la mede-


Ciao sono Marisa, ti scrivo innanzitutto per farti i sima si mette a suonare solo se si preme un pulsante
complimenti... E poi avrei una domanda da porti: o naturalmente se si programma, ma io tutto ciò non
ogni tanto sento un fruscio nelle orecchie, secon- l’ho mai fatto.
do te possono essere gli Angeli? Io credo in Loro Una domenica stavo pulendo la mia camera, quando
moltissimo. Vorrei essere sempre più sensibile in all’improvviso la sveglia si mise a suonare, e io rima-
modo da poter sentire la loro presenza sempre si impietrita; il suono si era prolungato tantissimo,
più, grazie mille. Marisa poi smise, poi di nuovo, come se una mano invisibile
si stesse divertendo a spegnerla e a riaccenderla.
Ciao Marisa, grazie per i complimenti, gli Angeli In quel frangente, ho subito pensato al mio fratello-
trovano sempre i modi più consoni per farsi senti- ne. Poi il 25 marzo, sempre di domenica, ho provato
re da ognuno di noi, un soffio, un solletico, un fru- a stuzzicare un po’ la sveglia, insomma a fare delle
scio nelle orecchie proprio come succede a te…. prove, ma tutto mi confermava che era stato un se-
Tutto questo è meraviglioso perché stanno cercan- gno dall’Aldilà. Dico questo perché ho toccato vari
do di comunicarti qualcosa, sono sicuro che pulsanti, ma non mi dava alcun cenno di vita.
con il tempo se saprai ascoltare con cuo- A quel punto ho guardato il quadro degli Angeli che
re ed amore, riuscirai a percepirli ho in camera e la foto di mio fratello, dicendo sia a
sempre di più e a comprendere cosa l’uno sia all’altro: “Vi prego, fatela risuonare”.
vogliono comunicarti. Un forte ab- Dopo circa 2 ore la sveglia ha ricominciato a suonare
braccio di Luce, Adamo ininterrottamente, con l’aggiunta di tante musichette
e suoni della natura; da lì ho provato un’immensa
Una sveglia gioia! Poi mentre stavo per spegnerla, mi ha salutata
molto particolare dicendo “hello”, “ciao” in inglese.
Carissimo Adamo, mi chiamo è stato meraviglioso! Io penso che sia stato mio fra-
Luana, ho 37 anni e sono di tello Gianni a far tutto ciò insieme agli Angeli. Caro
Roma. Questa è la seconda vol- Adamo, cosa ne pensi di tutto questo? Mi interessa
ta che ti invio una mail e ti rin- tanto la tua opinione. Luana da Roma
grazio tanto per avermi risposto
alla precedente che riguardava il Ciao Luana, che piacere rileggerti, soprattutto di-
tema dei sogni legati a mio fratel- rei che ciò che ti sta accadendo è meraviglioso: i
lo, volato in cielo a soli 40 anni. nostri Spiriti guida, e nel tuo caso tuo fratello, cer-
Sai io ho una sveglia nella mia ca- cano sempre di attirare la nostra attenzione. Spes-
mera che, oltre a fare il tipico squil- so lo fanno con dei segni che sono per noi imper-
lo, emette anche dei suoni che non cettibili, altre volte invece, come è successo a te,

62 | il mio Angelo
riescono a entrare in sintonia con
il piano energetico terreno nel qua-
le viviamo e, quindi, a darci segni
più visivi. Tutto ciò che sta cercan-
do di farti capire è che è sempre al
tuo fianco, che sta bene e che ti pro-
tegge; penso, quindi, che ciò che
stai vivendo sia meraviglioso.
Parla sempre con lui, fallo con il
cuore, vedrai quanti segni stupendi
avrai! Ti abbraccio di cuore,
Adamo

Le piume degli Angeli infestati dove c’è una “brutta” energia; secondo
Ciao Adamo, mi chiamo Eleonora e ti scrivo da te esistono davvero? Grazie se mi potrai rispon-
Napoli; volevo chiederti se gli Angeli possono dere. Mirko da Torino
davvero comunicare facendoci trovare delle piu-
me. Grazie, un grande saluto e ti aspettiamo a Ciao Mirko, che bella domanda la tua!
Napoli. Eleonora da Napoli Purtroppo, così come esistono meravigliosi luo-
ghi energetici, ne esistono anche di non buoni,
Ciao Eleonora, a questa domanda mi sento di ri- dove ci sono energie basse, dove spesso vengono
sponderti “certamente sì”. Gli Angeli, per attirare fatte cose non positive e, per questo, rimangono
la nostra attenzione, spesso ci fanno trovare delle energie poco pulite confinate all’interno di questi
piume sul nostro cammino; tutto questo accade luoghi con una scarsa energia vibratoria.
nei momenti in cui siamo più spensierati, quando Oltre a questi luoghi, ne esistono anche alcuni
non cerchiamo per forza un segno della loro pre- dove restano intrappolate le cosiddette “anime
senza. Ecco, proprio in questi istanti gli Angeli ri- ribelli”, ovvero quelle che non vogliono staccar-
escono ad attrarre la nostra attenzione facendoci si da quel posto, ed è proprio lì che si avvertono
trovare piume, cuori e molti altri segni. Grazie per spesso voci, rumori e segni poco postivi di que-
la bellissima domanda, luce a te di cuore. Adamo ste presenze.
Ho sempre imparato a portare Luce a queste ani-
Quei luoghi “infestati” me e in questi luoghi, pregando gli Angeli con la
Ciao Adamo sono Mirko e ti scrivo da Torino. Vo- profondità totale del mio cuore.
levo chiederti cosa ne pensi dei luoghi cosiddetti Grazie e luce a te, Adamo

Scrivete ad Adamo Cirelli


Mandate le vostre domande ad Adamo Cirelli all’indirizzo: Redazione Il mio Angelo,
viale Tunisia 39, 20124 Milano. Adamo risponde anche via sms e Whatsapp al nu-
mero 3928064553, oppure via email a redazione@ilmioangelo.it.
Adamo Cirelli è sensitivo, medium, operatore olistico, scrittore, terapista
di bioenergetica e titolare della Onlus “La Casa Degli Angeli”: parte del rica-
vato di libri e seminari viene investito in materiali per ospedali oncologici.
Per maggiori informazioni, visitate il suo sito www.adamocirellisensitivo.it.

il mio Angelo | 63
Lettere

Il vostro
Angelo
le esperienze angeliche sono qualcosa di così
prezioso che non possiamo non condividerle

Gli animali hanno l’anima? tutte le testimonianze, tutti gli articoli. Ho notato
Cara Redazione, vi seguo fin dalla vostra nasci- che spesso pubblicate storie che hanno per protago-
ta e da sempre mi sono convinta che il vostro nisti gli animali, cani, gatti e altro. Io so che tanta
giornale sia al tempo stesso utile per tutti noi gente ama gli animali quasi più degli uomini, non
che crediamo negli Angeli e nella loro missione ho nulla in contrario, ma a volte sembra che i prota-
su questa Terra, ma anche prezioso perché ci re- gonisti delle vostre storie siano esseri dotati di spiri-
gala, in questo mondo di brutture, momenti di tualità, quasi di un’anima... Non vi sembra eccessi-
gioia e soprattutto di speranza. Leggo con pas- vo? Per carità, non prendete queste mie parole come
sione e attenzione tutte le storie che pubblicate, una polemica, vorrei soltanto capire... Lorella

Cara Lorella, intanto ti ricordiamo alcune parole di


Papa Francesco che tempo fa ha alluso alla pro-
spettiva del Paradiso anche per gli animali in
un’udienza generale dedicata al tema della vita e
della morte. In proposito, il Pontefice ha citato
l’Apostolo Paolo che, a un bambino in lacrime per
la morte del suo cane, aveva risposto: “Un giorno
rivedremo i nostri animali nell’eternità di Cristo”.
Anche Papa Giovanni Paolo II in passato aveva
adottato una linea simile, affermando che non solo
gli uomini e le donne, ma anche gli animali hanno
un “soffio divino”.
Al contrario, Benedetto XVI aveva tenuto una linea
più tradizionale, ribadendo la posizione più classi-
ca della Chiesa, per la quale “mentre nelle altre cre-
ature, che non sono chiamate all’eternità, la morte
significa soltanto la fine dell’esistenza sulla Terra,
in noi il peccato crea una voragine che rischia di
inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei Cieli
non ci tende la sua mano”. Questo per trattare la
tua domanda in modo, se vuoi, “teologico”. Ma for-
se vuoi sapere altro... La nostra opinione è che gli
animali siano di grande conforto, in vita, per tan-
tissime persone che magari non hanno nessuno con
cui condividere l’esistenza, o peggio sono state
“bruciate” da esperienze negative che le hanno al-
lontanate dal genere umano. Se queste persone tro-
vano, dunque, confortante l’idea che in qualche mo-
do i loro amici possano, dopo la morte, diventare
un’entità spirituale che le protegge e fa loro compa-
gnia, che cosa possiamo trovarci di male?
Un abbraccio, Lorella. La spiritualità è davvero
una questione tanto, tanto personale...

Ascoltare, sentire, vedere... di, Messaggeri di Dio, oppure Spiriti fatti essen-
Cara redazione de “Il mio Angelo”, mi chiamo En- zialmente di bontà e di amore.
rico e vi scrivo da Crevalcore, in provincia di Bolo- Ma qualcosa esiste, al di là di quel che vediamo e
gna. A essere sincero, vi leggo più per curiosità che tocchiamo. Intorno a te vedi, come vediamo noi,
per vero interesse e per reale fede; vi premetto che tanto male. Se dunque esiste un Male esiste per
faccio fatica a credere nell’esistenza degli Angeli, forza anche un Bene, il Bene. E perché, se il Male
eppure leggo che tantissime persone non solo ne riesce a incarnarsi in assassini, terroristi, carne-
sono convinte, ma sono anche in grado di sentirli, fici, delinquenti, violenti, il Bene non può a sua
di vederli, e di ascoltare la loro voce. Ma come può volta scegliere strade diverse, per esempio quella
accadere tutto questo? Enrico di apparire, come puro Spirito, alle persone buo-
ne d’animo?
Caro Enrico, intanto permettici di dubitare, con af-
fetto, della tua affermazione iniziale. Dici che sei Che fatica trovarvi...
solo curioso degli Angeli, però ci leggi, ci segui e sei Cara redazione, sono Maria Elena, vivo in Puglia
arrivato perfino a scriverci! Quindi forse, nel tuo in- e devo dire che qualche volta faccio davvero tan-
timo, anche tu ci credi un pochino, no? Quanto alla ta fatica a trovarvi in edicola, che posso fare?
tua domanda, lo abbiamo detto e scritto tante vol- Maria Elena da Molfetta
te: incontrare il proprio Angelo, percepirlo, addirit-
tura vederlo, è una sorta di grande dono che pochi Cara Maria Elena, non ti resta che abbonarti.
posseggono realmente. Lo diciamo a te e a tutti coloro che ci pongono la
Di una cosa puoi però essere certo, perché l’umanità stessa questione. Se fossimo ricchi, stamperem-
intera da millenni ne è convinta, quale che sia la re- mo centinaia di migliaia di copie del giornale e
ligione o la cultura di appartenenza: ci sono Crea- inonderemmo le edicole di tutta Italia. Ma sia-
ture che non sono di questo mondo e che ci seguono, mo “poveri” e appassionati: non rischiare di per-
ci proteggono, ci assistono. Possono essere, se ci cre- dere il tuo giornale preferito, abbonati ora!

Scriveteci!
Mandateci le vostre riflessioni e testimonianze all’indirizzo:
Redazione Il mio Angelo, viale Tunisia 39, 20124 Milano.
Oppure via email a redazione@ilmioangelo.it.
Vi aspettiamo anche sulla nostra pagina Facebook
“Il mio Angelo rivista”!

il mio Angelo | 65
L ’Angelo necessario
Io sono l’Angelo della realtà,
intravisto un istante sulla soglia.
Non ho ala di cenere, né di oro stinto,
né tepore d’aureola mi riscalda.
Non mi seguono stelle in corteo,
in me racchiudo l’essere e il conoscere.
Sono uno come voi, e ciò che sono e so
per me come per voi è la stessa cosa.
Eppure, io sono l’Angelo necessario della terra,
poiché chi vede me vede di nuovo
la terra, libera dai ceppi della mente, dura,
caparbia, e chi ascolta me ne ascolta il canto
monotono levarsi in liquide lentezze e affiorare
in sillabe d’acqua; come un significato
che si cerchi per ripetizioni, approssimando.
O forse io sono soltanto una figura a metà,
intravista un istante, un’invenzione della mente,
un’apparizione tanto lieve all’apparenza
che basta ch’io volga le spalle,
ed eccomi presto, troppo presto, scomparso?

(Wallace Stevens)

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Direttore Responsabile DIREZIONE E REDAZIONE LIBRI
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Telefono 02 84946575 STAMPA
Segretaria di redazione redazione@ilmioangelo.it Arti Grafiche Boccia S.p.A.
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e Art Director Press-Di, Distribuzione Stampa
Patrizia Puricelli e Multimedia S.r.l.
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Hanno collaborato Via Torino, 51 - 20063 Cernusco S/N (MI)
Laura Vezzo, Franco d’Ilario, Registrata presso il Tribunale civile
Giada Marchi, Don Marcello Stanzione SERVIZIO ARRETRATI E ABBONAMENTI di Milano n. 381/2014
Don Michele Pio Cardone, Elena Cocchi, Telefono 02 87168197 del 27/11/2014
Angeli Cristallini, Adamo Cirelli (lunedì - venerdì, 9.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00) ISSN 2421-1982
Crediti fotografici SEGRETERIA pubblicità I diritti di traduzione
Depositphotos, archivio Due A Telefono 02 92432244 - pubblicita@sprea.it e riproduzione sono riservati
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Abbondanza Accoglienza Protezione


17
Dio udì la voce del fanciullo e 20
Mentre però stava considerando 19
Morto Erode, ecco, un angelo
un angelo di Dio chiamò Agar queste cose, ecco, gli apparve in so- del Signore apparve in sogno a
dal cielo e le disse: «Che hai, gno un angelo del Signore e gli dis- Giuseppe in Egitto  20e gli disse:
Agar? Non temere, perché Dio se: «Giuseppe, figlio di Davide, non «Àlzati, prendi con te il bambino
ha udito la voce del fanciullo là temere di prendere con te Maria, e sua madre e va’ nella terra
dove si trova.  18Àlzati, prendi il tua sposa. Infatti il bambino che è d’Israele; sono morti infatti quel-
fanciullo e tienilo per mano, per- generato in lei viene dallo Spirito li che cercavano di uccidere il
ché io ne farò una grande nazio- Santo; 21ella darà alla luce un fi- bambino».  21Egli si alzò, prese il
ne». 19Dio le aprì gli occhi ed ella glio e tu lo chiamerai Gesù: egli in- bambino e sua madre ed entrò
vide un pozzo d’acqua. Allora fatti salverà il suo popolo dai suoi nella terra d’Israele.
andò a riempire l’otre e diede da peccati». 22Tutto questo è avvenuto (Vangelo secondo Matteo - 2)
bere al fanciullo. 20E Dio fu con il perché si compisse ciò che era stato
fanciullo, che crebbe e abitò nel detto dal Signore per mezzo del
deserto e divenne un tiratore profeta: 23Ecco, la vergine concepirà
d’arco. 21Egli abitò nel deserto di e darà alla luce un figlio: a lui sarà
Paran e sua madre gli prese una dato il nome di Emmanuele, che si-
moglie della terra d’Egitto. gnifica  Dio con noi.  24Quando si
(Genesi - 21) destò dal sonno, Giuseppe fece co-
me gli aveva ordinato l’angelo del
Signore e prese con sé la sua sposa;
(Vangelo secondo Matteo - 1)

Liberazione Comprensione Sorpresa


16
L’angelo che mi ha liberato da 16
L’angelo del Signore rispose a 4
Uscì Tobia in cerca di qualcuno
ogni male, benedica questi ragaz- Manòach: «Anche se tu mi tratte- pratico della strada, che lo ac-
zi! Sia ricordato in essi il mio no- nessi, non mangerei il tuo cibo; ma compagnasse nella Media. Uscì e
me e il nome dei miei padri, se vuoi fare un olocausto, offrilo al si trovò davanti l’angelo Raffae-
Abramo e Isacco, e si moltiplichi- Signore». Manòach non sapeva che le, non sospettando minimamen-
no in gran numero in mezzo alla quello era l’angelo del Signore. te che fosse un angelo di Dio.
terra!».
17
Manòach disse all’angelo del Si- (Tobia - 5)
(Genesi - 48) gnore: «Come ti chiami, perché ti
rendiamo onore quando si sarà av-
verata la tua parola?». 18L’angelo
del Signore gli rispose: «Perché mi
chiedi il mio nome? Esso è miste-
rioso». 19Manòach prese il capretto
e l’offerta e sulla pietra li offrì in
olocausto al Signore che opera cose
misteriose. Manòach e la moglie
stavano guardando:  20mentre la
fiamma saliva dall’altare al cielo,
l’angelo del Signore salì con la
fiamma dell’altare. Manòach e la
moglie, che stavano guardando, si
gettarono allora con la faccia a terra
(Giudici - 13)

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a cura di Don Michele Pio Cardone
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P. I. 23-05-2017

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