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FOSSE NASALI

Christian DEFRANCE de TERSANT


Ostéopathe DO (F)
Past-Directeur ISO AIX en PROVENCE
INTRODUZIONE
•  Costituiscono la parte la plù alta delle vie respiratori
•  Sono costituite da:
–  Una ossatura scheletrica osso-cartilaginea
–  Una mucosa che ricopre lo scheletro, si prolunga in avanti fino alle
ali del naso dove lascia il posto ad un rivestimento cutaneo.
- Le paretI sono ricoperte da una mucosa molto aderente: LA
MUCOSA PITUITARIA che modifica considerevolmente la
configurazione dello scheletro osseo
–  Si continuano in avanti per le Narici o Anticamere possedendo un
rivestimento cutaneo e si aprono verso la parte posteriore nella
Faringe per i CHOANES.
–  Sono in comunicazione con le cavità pneumatiche scavate nelle
ossa delle pareti esterna e superiore: i Seni della faccia ed le
Cellule etmoidali
SITUAZIONE
taglio FRONTALE Étage antérieur

ORBITARIA

NASALE

ORALE

LE FOSSE DELLA FACCIA


ANATOMIA

•  Sono due anfrattuosità simetriche scavate:


–  Nella parte superiore della faccia, da una parte all' altra della linea
mediana
–  Al disotto del piano anteriore della base del cranio
–  Al disopra de la cavità orale
–  All'interno delle cavità orbitarie
•  Hanno una forma di parallelepipedo, presentano:
–  4 parete: externa, superiore, inferiore, interna
–  2 orifizi: anteriore, posteriore
ANATOMIA: PARETE ESTERNA
6 ossa in 3 piani
PIANO PROFUNDO
1- Faccia interna
branca montante
Iato mascel.

2- Faccia interna del


mascellare superiore
nel suo segmento nasale
Arrière fond
Fosse Ptérygo-
Maxillaire

3- Faccia int ala int


ANATOMIA: PARETE ESTERNA
6 ossa in 3 piani

PIANO MEDIO

Osso lacrimale foro


sfeno-palatino
(arteria + V2)

Palatino
Lo iato mascellare è chiuso da:
L’osso lacrimale in avanti ed in alto
Il palatino in dietro ed in basso
ANATOMIA: PARETE ESTERNA
6 OSSA in 3 piani
PIANO SUPERFICIALE

Etmoide

Cornet sup.
Processo.
Lacrimale Cornet medio

Proc. unciforme

Cornetto Inf.

Lo Iato Mascellare è chiuso da:


la massa laterale dell’Etmoide ed il
Cornetto inferiore
ANATOMIA

Soffitto o volta
=
4 segmenti

Canale antero posteriore stretto


nella sua parte media

NASALE = VERTICALE
ETMOIDALE = ORIZZONTALE
SFENOIDALE ANT = VERTICALE
SFENOIDAL INF = ORIZZONTALE
ANATOMIA

Lama perpend.
Etmoide
PARETE INTERNA
Cartilagine
Vomere

PAVIMENTO
Lama orizzontale del Palatino
Processo palatino del Mascellare Superiore
ANATOMIA

Orifizio posteriore
=
CHOÂNES

Quadrilatero
Più alto che largo
ANATOMIA
Orifizio anteriore
=
Le NARICI

In alto
Ossa proprie del naso

In dentro ed in basso
Bordo anteriore del Masc. Sup.

OSSEI = 1 orifizio comune per le 2 fosse nasali


A forma di cuore di carta da gioco con punta in alto
CARTILAGINEI = 2 orifizi con la presenza des cartilaginei
ANATOMIA
SCHELETTRO CARTILAGINOSO

3 cartilaginei
1- della parete: quadrilatera, verticale, mediana
2- laterali: lamelle triangolari sulle facce laterali del
naso
3- delle ali del naso: lamelle morbide a forma di U
rovesciata che limitano in fuori, in avanti ed all'interno
lorifizio della narice
Innervazione

–  La sensibilità della maggior


parte delle fosse nasali è
assicurata dal nervo
spfeno-palatino, branca del
V2
–  Solo la parte anteriore è
innervata dal nervo nasale
interno branca del V1

Trou sphéno-palatin
Vascolarizzazione
La vascolarizzazione delle fosse nasali è fatta dalle terminale delle due carotidi

•  La principale è l'arteria spfeno-palatina, branca terminale de l’arteria


mascellare interna, branca de la carotida externa. Dà origine a 2 rami
–  L’arteria dei cornetti attraverso i cornetti medi e inferiori
–  L’arteria della parete per il cornetto sup ed il setto nasale
•  Le arterie etmoidali, rami dell’oftalmica, essa stessa branca della carotide
interna, generate dalll'orbita, passano nei fori etmoidalei attraversano la lama
cribrosa, arrivano nella parte alta delle fosse nasali
–  L’arteria etmoidale posteriore vascolarisa la zona olfactiva della mucosa.
–  L'arteria etmoidale anteriore vascularizza la porzione preturbinale della
parete esterna ed il seno frontale.
•  L’arteria del setto, branca de l’arteria facciale, branca della carotide esterna,
vascolarizza la parte antero-inferiore della paratia. Ha una anastomosi con
dei rami della etmoidale anteriore. Realizzano cosi il compito vascolare
LA MUCOSA PITUITARIA

Chiamata anche membrana di Schneider.


Si prolunga in avanti con la pelle dell’orifizio delle narici, ed indietro con la mucosa
faringea.
Copre le differenti pareti delle fosse nasali riproducendo tutte le sporgenze e
depressioni. Liscia e sottile a livello della parete, del pavimento e della volta delle
fosse nasali, è più allentata e spessa in tutte le altre parti del naso. Il suo spessore
varia de 1/10e à 3 millimetri. Invia dei prolungamenti nelle cavità accessorie : seni
frontali, mascellari e sfénoidali.Nel meato inferiore, continua con la mucosa del
condotto lacrimo-nasale. Nel suo terzo superiore, prende il nome di « compito
olfattivo », perche riceve le ramificazioni del nervo olfattivo con le cellule olfattive di
Schultze ; a questo livello essa è grigio giallastro. Il resto delle fosse nasali, è la
zona respiratoria, dove la mucosa è rossa, più spessa ed è ricoperta da un epitelio
cilindrico con dllei ciglia vibranti (vibrisses).
I MEATI = spazi tra I Cellule etmoidale posteriore
cornetti e le pareti esterne
delle fosse nasali Seno Sfenoidale

Seno mascellare - Seno


frontale

Cellule etmoidale anteriore

Canale lacrimo-
nasale
Verso il naso
Verso dietro gola
SINUSITI
•  ANTERIORI •  POSTERIORI
–  AEROBICA –  ANAEROBICA
–  INFETTIVA –  CONGESTIVA
–  PURULENTA –  RARAMENTE INFETTIVA
–  SINTOMATOLOGIA DIRETTA
–  RARAMENTE SUPPURATA
•  Si trovano nel labirinto etmoidale
anteriore –  SINTOMATOLOGIA
INDIRETTA
•  + in alto : il seno frontale
•  + in basso : il seno mascellare –  Si trovano nel labirinto
etmoidale posteriore ed nel
•  Drenaggio nel meato medio
Seno sfenoïdale
•  Espulsioni verso le fosse nasali
•  Drenaggio nel meato superiore
•  Espulsioni verso il dietro gola
SINTOMATOLOGIA
•  La sintomatologia è particolarmente evocativa
•  Dopo un banale affredore, il patiente si lamenta di un dolore spontaneo pulsante
che si aggrava quando la testa è inclinata in avanti (nevralgia sotto orbitaria con
irradiazione dentaria) ed inasprita (exacerbée) dalla tossa o dallo sforzo. Può
essere ciclica. Presenta una ostruzione nasale ed una rinite purulenta anteriore
e posteriore unilaterale.
•  Esiste una febbre di circa 38°5 associata ad una alterazione dello stato
generale con modesta astenia. Una cacosmia è più rara con una sensazione di
odore nauseabondo
•  La localzzazione mascellare è la più frequente con un dolore sotto orbitale, la
localizzazione frontale è più rara (dolore frontale). Queste due localizzationi,
frontale e mascellare, possono essere bilaterali.
•  L’esame consiste nel cercare il dolore alla pressione del seno (anteriore sotto-
orbitaria o frontale, ed nel fare una rinoscopia per il naso o per la bocca.
•  Si cercano complicazioni meningee o orbitarie e il trattamento medico deve
essere introdotto senza ritardo.
PROIEZIONE DEI SENI PARANASALI
Vie del’infezione
del seno mascellare

1- DENTARIO

2- NASALE
SINUSITE MASCELLARE DESTRA
L’olfatto
L’olfa&o o odorato perme&e di analizzare le sostanze chimiche
vola5li presen5 nell' aria chiamate « odori ».
Questo senso dall'uomo è u5lizzato meno che dagli altri
mammiferi per i quali invece è spesso preponderante
Si dice che è frustrato e sogge@vo
La mucosa olfattiva è localizzata nella parte superiore delle fosse nasali. Si ripiega
contro il setto nasale, il cornetto superiore e una parte del cornetto medio. Misura più
o meno 2,5 cm quadrati per ciascun lato

Le cellule riceventi sono localizzate in questo


zona, neuroni bipolari i cui « dendriti »
formano dei bastoncini finiti dalle ciglia.
Gli assoni passano nei buchi della lama
cribrosa e raggiungono il bulbo olfattivo dove
fanno sinapsi con il 2° neurone della catena e
da lì si dirigono verso
LE RINOENCEFALO
L'IPPOCAMPO
IL TALAMO
L'IPOTALAMO
LA CORTECCIA FRONTALE
L'olfatto è vittima di un fenomeno chiamato:
ADATTAMENTO DEI RICEVITORI
FUNZIONE DELL' OLFATTO

•  Azionamento delle secrezioni salivari e gastriche per gli odori


piacevoli
•  Messi in guardia contro gli alimenti avariati dagli odori spiacevoli
•  Sorveglianza dell'igiene corporale, sudore - escrementi - gas
eccetera
•  Influenza sul comportamento sessuale
•  Influenza sull'affetto in generale
PATOLOGIE DELL’OLFATTO

EZIOLOGIE
•  Infezioni cerebrali come la poliomelite, la meningite cerebrospinale, le
encefaliti.
•  Origini infiammatorie dl la cavità nasale
•  Tumori del lobo frontale, dell’ipofisi, idrocefalia, arteriosclerosi, AVC,
intossicazioni farmacologiche, psicosi, nevrosi, anomalie congenite
epilessie
•  Fratture del piano anteriore della base del cranio, delle ossa proprie del
naso
•  Cadute sul sedere - frattura lussazione del coccige
•  Parto distocico
PATOLOGIE DELL’OLFATTO

•  ANOSMIA (perdita dell'olfatto)


–  Trauma - raffreddore - riniti – tumore del lobo frontale
•  IPEROSMIA (odorato abnormalmente sviluppato)
–  Isteria - cocainomani
•  CACOSMIA (Oodori sgradevoli)
–  Sinusite necrosante
•  PAROSMIA (Sensazioni deformate)
–  Lesioni dell’uncus - schizofrenia - isteria
•  ALLUCINAZIONI OLFATTIVE
–  Lesioni dell’ippocampo – alcune psicosi
TEST E CORREZIONI DELL’ETMOIDE (1/2) e
del VOMERE (2)
•  1- ASCOLTO
–  Due posizioni delle mani 1
–  In entrambi i casi l'indice caudaleè a livello
della sutura cruciforme
–  In flessione:
•  La glabella indietreggia e sale, le OPN
avanzano e salgono, la cruciforme scende
(posizione 1)
•  La sutura cruciforme scende quando lo
sfenoide fa flessione (posizione 2)
–  Il contrario in estensione
–  Per il Vomere dietro gli incisivi (flessione) o
dietro la sutura cruciforme (estensione)
•  2- TEST D’INDUZIONE(à partire dallo
sfenoide) 2
•  3- TEST DI MOBILITA'
•  4- MESSA AL PUNTO NEUTRO
•  5- CORREZIONE IN INDUZIONE
•  6- CORREZIONE IN ESAGERAZIONE
FUNZIONALE
APERTURA DELL'INSENATURA ETMOIDALE

•  FRONTAL SPREAD
–  Pesa Magoun
–  Al momentodi partenza in RE
indurre i frontali in RE chiedendo al
soggetto una inspirazione lenta e
profonda facendo una doppia
pronazione degli avanbracci
(poilastri esterni verso il basso, in
avanti e all'esterno e appoggiando
sulla sutura metopica verso il dietro
e in alto, lasciar andare fino
all'arresto del movimento
–  Chiedere una apnea inspiratoria e
attendere l'esagerazione spontanea
verso RE
INSENATURA ETMOIDALE (1/2 Cellule)

•  Unilateralmente = disimpegno della parte


superiore della massa laterale rispetto al
frontale
–  V intra boccale lungo l'arcata dentale
superiore
–  II branca montante mascellare superiore
–  Cant Hook frontale
•  Aztione: trainare il mascellare superiore
verso il basso e il frontale verso l'alto
avvicinando i gomiti
LIBERAZIONE ETMOIDO-MASCELLARE

•  MASCELLARE SPREAD o LIFT


–  PO: seduto alla testa del soggetto, indice
ripiegato nella cavità orale lungo la faccia
palatina dei denti masc., i pollici extra
boccali vicino la spina nasale anteriore e
perpendicolari al naso
–  Spread: attendere che le mascellari
superiori partono in RE, esagerare questa
RE :
•  Allargando le masc. Superiori
all'indietro
•  Appongiando verso il dietro con i
pollici chiedendo al soggetto una
inspirazione lenta e profonda seguita
da apnea inspiratoria
•  Attendere il rilassamento delle
tensioni
–  Lift : scendere e avanzare le masc.
Superiori secondo un angolo di 30° poi
allargarle all'indientro
DISIMPEGNO PTERIGO-PALATINO

PO: in piedi sul lato da trattare, mano


cefalica in presa sfenoidale, mano
caudale indice intra boccale con
polpastrello in contatto con la lama
orizzontale del palatino

Azione: indurre lo sfenoide in flessione


e mantenere il palatino in avanti ➜
messa in tensione

Attendere il rilassamento delle tensioni


Riprendere la bilancia fisiologica
Il ganglio SFENO-PALATINO
•  Drenaggio del ganglio sfeno-
palatino (1)
–  Soggetto coricato sul dorso
–  Praticante in piedi alla testa del
soggetto dal lato opposto a quello
da trattare
–  Mano cafalica in presa bi-sfenoidale
–  Mano caudale, un dito intra-boccale
scivolato lungo la faccia giugale dei
denti superiori, passato oltre l'ultimo
dente e risalente verso la fossa
pterigo-mascellare al contatto dei
tessuti
Il ganglio SFENO-PALATINO
–  Ascoltare il movimento di
flessione/estensione dello
sfenoide e sentire la spinta
sotto il dito intra-boccale
–  Nel tempo di flessione indurre
lo sfenoide e mantenere una
leggera pressione cefalica con il
dito intra boccale.
–  Nel tempo di estensione,
lasciate tornare lo sfenoide e
salire cefalicamente il dito
intraboccale
–  Poi in flessione ricominciare il
tempo di iduzione, ecc..
–  Ricominciare per 12-15 volte
POMPAGGIO DEL SENO SFENOIDALE
« WAGON TONGUE »
•  Paziente : decubito dorsale
•  Praticante : seduto alla testa del soggetto
•  Mano cefalica: presa bisfenoidale
•  Mano caudale: Iindice intra boccale sulla
sutura cruciforme.
•  Fare un ascolto e poi alla partenza di una
flessione
–  Indurre lo sfenoide in flessione
–  Empedire la discesa del vomere con il dito
intraboccale.
–  Lasciare ripartire lo sfenoide in estensione
accompagnando il vomere
–  Alla flessione successiva indurre lo
sfenoide in flessione, impedire il vomere di
scendere ecc..
–  Ripetere una decina di volte
Modellaggio dell 'Etmoide

•  Utilizzato dopo aver liberato le masse


laterali unilateralmente
•  Permette di liberare più facilmente la
lama criblosa dunque il filetto del nervo
olfattivo
•  Piazzare i palmi delle mani sul frontale, la
punta delle dita in direzione caudale
posizionati sotto il malare e sul
mascellare superiore
•  Contrarre i flessori profondi delle dita per
fissare saldamente l'insieme del massicio
facciale
•  Mobilizzare ciascun lato rispetto all'altro
nelle direzioni :
–  Cefalico-caudale (axe V)
–  Bascula interno-esterno (axe A/P)
–  Bascula anteriore-posteriore (axe T)
•  Andare all'accumulo in ciascun
paramentro fino al rilassamento

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