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1
INDICE
Studento Pagina
Relazione Generale 3
Relazione Generale - CAP ML/ER 4
Relazione Generale - Acciaio ML/ER 6
Relazione Tecnica 8
PARTE II - Combinazioni ER 23
I- Riepiloghi dei carichi ER 24
II- Normativa ER 24
III- Combinazioni nel progetto in acciaio ER 25
IV- Combinazioni nel progetto in CAP ER 27
CONCLUSIONE ML 70
2
RELAZIONE GENERALE
3
Relazione generale - Passerella pedonale - CAP
1. Caratteristiche del progetto
La struttura in esame, schematizzata in figura, è una passerella pedonale costituita da due trave
portante in calcestruzzo armato precompresso (CAP). Perpendicolarmente ad esso si disporranno sei
tavolate di calpestio in calcestruzzo armato precompresso.
La passerella è ubicata nel comune di Milano, sul naviglio Grande, in zona sismica 4 e in zona di
vento 1. La struttura essendo un passerella, si deve prendere in conto i effetti del vento.
L1 = 16m
L2 = 4m
e = 20cm
h = 100cm
b = 45cm
4
2. Normativa di riferimento
La progettazione degli elementi strutturali della passerella è stata eseguita in conformità alle norme
tecniche vigenti relative alle opere in calcestruzzo armato precompresso e a quale relative alla
sismica. Nel nostro progetto, consideriamo le normative seguente:
NTC 2008
UNI EN 1992-1-1 (Eurocodice 2. Progettazione delle strutture di calcestruzzo)
UNI ENV 1998 (Eurocodice 8. Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture)
ORDINANZA 3274 DEL 20/03/2003 ("Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per la costruzione in
zona sismica")
DM 14/01/2009 (progettazione antisismica)
Nota esplicativa del Dipartimento di Protezione Civile del 04/06/2003.
ORDINANZA 3316 del P.C.M. del 02/10/2003, "Modifiche ed integrazioni all'Ordinanza del
P.C.M. N.3274 del 20 marzo 2003"
Norme tecniche per il progetto sismico dei ponti
3. Materiali utilizzati
La struttura della passerella sarà stata realizzata utilizzando un calcestruzzo di classe Rck = 25 MPa e
barre di acciaio S275.
5
Relazione generale - Passerella pedonale
1. Caratteristiche del progetto
La passerella è ubicata nel comune di Milano, sul naviglio Grande, in zona sismica 4 e in zona di
vento 1. La struttura essendo un passerella, si deve prendere in conto i effetti del vento.
L1 = 16m
L2 = 4m
H = 1,10m
6
2. Normativa di riferimento
La progettazione degli elementi strutturali della passerella è stata eseguita in conformità alle norme
tecniche vigenti relative alle opere in acciaio e a quale relative alla sismica. Nel nostro progetto,
consideriamo le normative seguente:
NTC 2008
UNI EN 1993-1-1 (Eurocodice 3. Progettazione delle strutture di acciaio)
UNI ENV 1998 (Eurocodice 8. Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture)
ORDINANZA 3274 DEL 20/03/2003 ("Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per la costruzione in
zona sismica")
DM 14/01/2009 (progettazione antisismica)
Nota esplicativa del Dipartimento di Protezione Civile del 04/06/2003.
ORDINANZA 3316 del P.C.M. del 02/10/2003, "Modifiche ed integrazioni all'Ordinanza del
P.C.M. N.3274 del 20 marzo 2003"
Norme tecniche per il progetto sismico dei ponti
3. Materiali utilizzati
La struttura (trave dell'impalcato e trave reticolare) della passerella sarà stata realizzata utilizzando
con profili di acciaio S275. I controventi sono cavi di acciaio S275.
4. Travature reticolare
Per le trave laterale, si considera un schema reticolare con azioni unicamente normali. Si calcola i
azioni normali nelle barre e si deduce la freccia massima con il metodo di Castigliano. Il
dimensionamento è stato fatto di seguenti considerando sia la tensione massimale nelle barre che
l'instabilità nelle aste in compressione.
5. Controventi
I controventi del'impalcato sono dimensionati per resistere all'azione peggiore fra vento e sismica
(nel nostro progetto questa zone peggiore è l'azione sismica).
6. Connessioni
Questa relazione esamina una connessione tipica dei diagonali delle trave laterale e compara la
soluzione bullonata e quella saldata.
7
RELAZIONE TECNICA
8
PARTE I - CARICHI: VENTO, NEVE, SISMICA
9
I - VENTO
Il sovraccarico dovuto al vento è stato valutato in accordo con quanto riportato nelle NTC 2008.
dove:
p Pressione del vento in direzione trasversale (/y)[N/m]
qb Pressione cinetica di riferimento [N/m]
ce Coefficiente di esposizione del vento
cp Coefficiente di forma.
cd Coefficiente dinamico.
Di seguito si determinano i vari fattori di calcolo in funzione dell’ubicazione del ponte pedonale assunta in centro di Milano,
e della sua altezza sul livello medio del mare assunta pari a 122.00 [m]:
10
Determinazione della velocità di riferimento vb e della pressione cinetica di riferimento qb
La velocità di riferimento è valutata secondo la vigente Normativa Nazionale in merito di Costruzioni (Testo Unico del 2005):
Milano si trova nella zona 1, quindi vb,0 = 25 *m/s+; a0 = 1000 *m+ e ka = 0,010 *l/s+. L’altitudine media sul livello del mare di
Milano è 122m. Facciamo l’ipotesa che la passerella si trova alla stessa altitudine: as = 122m.
L’edificio è ubicato in una “area urbana in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la cui altezza media non
superi i 15m”. La classe di rugosità del terreno è A. Milano si trova a più di 30km del fronte di mare e all’altitudine di 122m
(<500m), quindi la categoria del vento è V. Si deduce, grazie alla tabella sotto, i valori kr= 0,23; z0= 0,7 m e zmin= 12 m.
Poiché la costruzione non è posta presso la sommità di colline o pendii isolati, il coefficiente di topografia ct è pari ad 1.
11
L’altezza massima della costruzione è z=1,40+1,10=2,50m.
z<zmin quindi ce(z)= ce(zmin)= kr²*ct*ln(zmin /z0)[7+ ct*ln(zmin /z0)] = 0,23²*1*ln(12 /0,7)[7+ 1*ln(12 /0,7)]=1,48.
ce = 1,48
Coefficiente di forma cp
Per valutare il coefficiente di forma cp, abbiamo scelto di prendere riferimento sull’Eurocodice, e di assimilare cp a cf,y.
Il coefficiente dell’azione del vento cf,y si determina in funzione del rapporto tra la larghezza del ponte L2 = 4 *m+ e l’altezza
del fronte esposto alle raffiche dref,y = 0,42 [m] (altezza del parapetto aperto a più di 50%):
L2/ dref,y =4/0,42=10 => cf,y= 1,30=> cp= 1,30
Coefficiente dinamico cd
NTC 2008:
“cd è il coefficiente dinamico con cui si tiene conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneità della massime
pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alle vibrazioni strutturali. *…+ Esso può essere assunto cautelativamente
pari a 1 nelle costruzioni di tipologia ricorrente, quali gli edifici di forma regolare non eccedenti 80m di altezza ed i
capannoni industriali, oppure può essere determinato mediante analisi specifiche o facendo riferimento a dati di
comprovata affidabilità.”
12
In seguito a quanto sopra valuto la forza del vento risulta per ogni metro lineare di passerella:
Fw,y = p*dref,y
Fw,y=322,9N/ml
Coefficiente di forma cp
Per valutare il coefficiente di forma cp, abbiamo scelto di prendere riferimento sull’Eurocodice, e di assimilare cp a cf,z.
Nel nostro caso, il vento ha un effetto verticale sulla passerella. Prendiamo cf,z=0,9=> cp= 0,90.
dref,z = 4m
In seguito a quanto sopra valuto la forza del vento risulta per ogni metro di passerella:
Fw,z = p*dref,z
Fw,z=2121,3N/ml
13
II - NEVE
Il sovraccarico dovuto alla neve è stato valutato in accordo con quanto riportato nelle NTC 2008.
dove:
i coefficiente di forma per il carico della neve
Ce coefficiente di esposizione
Ct coefficiente termico (è assunto sempre pari all’unità perché non c’è perdita di calore dalla passerella)
qsk coefficiente caratteristico della neve al suolo
La passerella è ubicata in una zona urbana (Milano). Gli edifici attorni fanno ostacoli contro il vento, la topografia è riparata:
Ce = 1,1
qs = 1,32kN/m²
14
III - SISMICA
Secondo l'Eurocodice 8, definiamo l'accelerazione di riferimento agR corrispondente a un livello standard di rischio acetato.
L'accelerazione massimale di calcolo ag si trova moltiplicandone agR per γi, il coefficiente d'uso della struttura ag = γi.agR :
γ
NTC 2008:
15
III.1.4.1 Verifiche allo SLO
Consideriamo in questo caso la probabilità di superamento nel periodo di riferimento V R pare a :
Nella NTC, le tabelle permettono di trovare in funzione di TR e delle latitudine e longitudine (per Milano: LAT = 45.27 et
LONG = 9.10)
ag : accelerazione massimale al sito
F0 : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale
*
T C : periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale
Nella NTC, le tabelle permettono di trovare in funzione di TR e delle latitudine e longitudine (per Milano: LAT = 45.27 et
LONG = 9.10)
ag : accelerazione massimale al sito
F0 : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale
*
T C : periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale
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III.1.4.3- Verifiche allo SLV
Consideriamo in questo caso la probabilità di superamento nel periodo di riferimento V R pare a :
Nella NTC, le tabelle permettono di trovare in funzione di TR e delle latitudine e longitudine (per Milano: LAT = 45.27 et
LONG = 9.10)
ag : accelerazione massimale al sito
F0 : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale
*
T C : periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spetto in accelerazione orizzontale
Nella NTC, le tabelle permettono di trovare in funzione di TR e delle latitudine e longitudine (per Milano: LAT = 45.27 et
LONG = 9.10)
ag : accelerazione massimale al sito
F0 : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale
*
T C : periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spetto in accelerazione orizzontale
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III.2 - Spettri di riposta e di progetto
III.2.1.1-Coefficiente stratigrafico
In base alle condizioni topografiche presenti in sito nelle verifiche deve essere utilizzato il seguente valore del coefficiente di
amplificazione topografica ST
(cfr. Tabella 3.2.VI del D.M. 14/01/08):
18
III.2.1.4- Effetto del tipo di suolo sulla perioda T*C
* *
Il tipo si suolo cambia la perioda T C dello spetto attraverso un coefficiente del periodo CC : TC = CC. T C
CC è dipendente del tipo stratigrafico di suolo :
proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT,30 <
15 nei terreni a grana grossa e cu,30 < 70 kPa nei terreni a grana fina).
Troviamo grazie alla relazione dello paragrafo precedente i periodi dello spettro di riposta elastica:
*
TC : è il periodo corrispondente all'inizio del tratto dello spettro ad velocità costante : TC = CC. T C
Stato ultimo SLO SLD SLV SLC
Periodo TC 0,53 s 0,57 s 0,66 s 0,66 s
TB : è il periodo corrispondente all'inizio del tratto dello spettro ad accelerazione costante : TB = TC/3
Stato ultimo SLO SLD SLV SLC
Periodo TB 0,18 s 0,19 s 0,22 s 0,22 s
TD : è il periodo corrispondente all'inizio del tratto a spostamento costante dello spettro: TD = + 1,6
Stato ultimo SLO SLD SLV SLC
Periodo TD 1,69 s 1,72 s 1,91 s 2,01 s
TB ≤ T ≤ TC Se(T) = ag.S. η. F0 1,047 m/s² 1,355 m/s² 3,438 m/s² 4,557 m/s²
TC ≤ T ≤ TD Se(T) = ag.S. η. F0. 0,55491 0,77235 2,26908 3,00762
TD ≤ T Se(T) = ag.S. η.
F0. 0,9377979 1,328442 4,3339428 6,0453162
19
5
4,5
4
3,5
3 SLO
2,5 SLD
2
SLV
1,5
SLC
1
0,5
0
2,89
0,01
0,17
0,33
0,49
0,65
0,81
0,97
1,13
1,29
1,45
1,61
1,77
1,93
2,09
2,25
2,41
2,57
2,73
3,05
3,21
3,37
3,53
3,69
3,85
Spettri di rispostà elastica - Se(T) [m/s²] - T [s]
Sd(T) = pour T ≥ TB
2,5
1,5
0,5
0
3,09
3,37
3,65
3,93
0,01
0,15
0,29
0,43
0,57
0,71
0,85
0,99
1,13
1,27
1,41
1,55
1,69
1,83
1,97
2,11
2,25
2,39
2,53
2,67
2,81
2,95
3,23
3,51
3,79
20
III.2.4- Spettro di riposta elastico in spostamento
Otteniamo il spettro di riposta elastico in spostamento SDe(T) con la relazione: SDe(T) = Se(T)
0,18
0,16
0,14
0,12
0,1
0,08
0,06
0,04
0,02
0
1,53
4
0,01
0,39
0,58
0,77
0,96
1,15
1,34
1,72
1,91
2,29
2,48
2,67
2,86
3,05
3,24
3,43
3,62
3,81
0,2
2,1
Spettro di risposta elastico in spostamento delle componenti orrizzontali [m] - T [s]
Con :
Mc: massa da considerare secondo la NTC 2008:
Mc = M(G1) + M(G2) + 0,2.M(Qt) + 0,2.M(Qn)
Essendo, par la soluzione in acciaio:
o M(G1), massa della struttura : M(G1) = 18535 kg
o M(G2), massa degli elementi non strutturali : M(G1) = 792 kg
o M(Qt), massa relativa al traffico: M(Qt) = 32620 kg
o M(Qn), massa relativa alla neve: M(Qn) = 8612 kg
Quindi :
Mc = 27574 kg
E per la soluzione in CAP:
o M(G1), massa della struttura : M(G1) = 69752 kg
o M(G2), massa degli elementi non strutturali : M(G1) = 792 kg
o M(Qt), massa relativa al traffico: M(Qt) = 32620 kg
o M(Qn), massa relativa alla neve: M(Qn) = 8612 kg
Quindi :
Mc = 77068 kg
λ : 0,85 per edifici con almeno tre piani e T1 < 2.TC (pari a 1 negli altri casi)
Quindi :
21
III.3.2. Forza sismica totale orizzontale
Nel nostro caso (tratto a accelerazione costante), troviamo la componente verticale moltiplicando la forza orizzontale con il
fattore
Essendo :
Quindi :
Otteniamo :
22
PARTE II - COMBINAZIONI
23
I. Riepiloghi dei carichi
II. Normativa
Nel Capitolo 5 della NTC – 2008, abbiamo due tabelle per i diversi coefficienti:
24
II. Combinazioni nel progetto in acciaio
SLU 1:
Prendiamo in conto il traffico pedonale, quindi l’effetto della neve non è più nella combinazione (articolo 5.1.3.7 della NTC
2008). Coefficienti presi nelle tabelle 5.1.V e 5.1.VI.
SLU 1 /y = 9,79 kN
SLU 1 /z = 719,65 kN
SLU 2:
Se non prendiamo in conto il traffico pedonale, l’effetto della neve è considerata nella combinazione (articolo 5.1.3.7 della
NTC 2008).
SLU 2 /y = 14,69 kN
SLU 2 /z = 313,09 kN
25
II.2- Combinazioni SLE “rara” o “caratterista”:
NTC 2008 - §2.5.3 formula (2.5.2)
SLE rara 1: Con il traffico pedonale e senza la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE rara 2: Senza il traffico pedonale e con la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE frequente 1: Con il traffico pedonale e senza la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE frequente 2: Senza il traffico pedonale e con la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE quasi permanente 1: Con il traffico pedonale e senza la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
26
SLE quasi permanente 2: Senza il traffico pedonale e con la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
L’articolo 5.1.3.8 della NTC 2008 dice che non prendere in conto il traffico, tranne nel caso di una zona urbana densa.
Quindi il traffico conserva la sua importanza.
E SLO:
E SLD:
E SLV:
E SLC:
27
SLU 1:
Prendiamo in conto il traffico pedonale, quindi l’effetto della neve non è più nella combinazione (articolo 5.1.3.7 della NTC
2008). Coefficienti presi nelle tabelle 5.1.V e 5.1.VI.
SLU 1 /y = 5,76 kN
SLU 1 /z = 1397,93 kN
SLU 2:
Se non prendiamo in conto il traffico pedonale, l’effetto della neve è considerata nella combinazione (articolo 5.1.3.7 della
NTC 2008).
SLU 2 /y = 8,64 kN
SLU 2 /z = 991,374 kN
SLE rara 1: Con il traffico pedonale e senza la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE rara 2: Senza il traffico pedonale e con la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE frequente 1: Con il traffico pedonale e senza la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
28
SLE frequente 2: Senza il traffico pedonale e con la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE quasi permanente 1: Con il traffico pedonale e senza la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
SLE quasi permanente 2: Senza il traffico pedonale e con la neve (articolo 5.1.3.7 della NTC 2008)
L’articolo 5.1.3.8 della NTC 2008 dice che non prendere in conto il traffico, tranne nel caso di una zona urbana densa.
Quindi il traffico conserva la sua importanza.
E SLO:
E SLD:
29
E SLV:
E SLC:
30
PARTE III - SOLUZIONE IN CAP
31
III.1 Materiali
Prima progettazione:
E previsto un pezzo di trave in più per bloccare la soletta nella direzione /y. Le sue dimensioni sono h’’ = 0,21 m e b’’ =
0,20m.
.
32
III.3 Progetto dello sforzo di precompressione
Poiché si dimostra che per gli elementi precompressi la condizioni di limitazione delle tensioni in esercizio risulta più
restrittiva dello SLU per tensioni normali, il progetto verrà condotto a partire dal soddisfacimento dello SLE, e lo SLU sarà
oggetto delle verifiche conclusive.
Sforzo di precompressione:
Ci sono quattro condizioni per la determinazione del valore iniziale N0 dello sforzo normale. In fase di progetto si ipotizza
. (b=1,25 per la soluzione pre-tesa)
Ci sono due in stato “Tiro”:
Con:
; ;
“Tiro”
“Esercizio”
33
Si prende un valore intermedio:
Il Fuso di Guyon definisce un spazio di valore per ec in modo tale di verificare i condizioni limiti in tiro ed in esercizio.
Condizioni di tiro:
=>
=>
Condizioni di esercizio:
=>
=>
34
Fuso di Guyon:
Data la relazione che esiste tra centro di pressione e fuso di Guyon, la limitazione alla posizione del primo si riflette su
secondo se si esplicita la dipendenza del momento dall’ascissa x.
Le due curve che delimitano la posizione dei cavi hanno per equazione:
Con queste due curvi, scegliamo la posizione dei cavi nella trave.
35
Scegliamo 3 trefoli: 2 di tipo M5/12 e uno di tipo M5/16.
Verifiche:
III.6 Verifiche
Il fenomeno del Creep si manifesta in una variazione di lunghezza a tensione costante. Per livelli di tensione bassi è lecito
assumere che tali deformazioni siano proporzionali alle tensioni; si parla così di viscoelasticità lineare.
All’istante iniziale t0 il provino si deforma elasticamente (εel). Successivamente, a carico costante, si manifesta la
deformazione viscosa εv il cui andamento nel tempo è legato alla funzione di viscosità che dipende sia dall’istante iniziale in
cui viene applicato il carico che dall’istante nel quale si calcola la deformazione
36
La normativa italiana (D.M. 14.09.05) fornisce i valori della funzione di viscosità a tempo infinito per un valore
della tensione al più pari a 0.3 RckJ dove j è il il tempo della messa in carico t0=j (ipotesi di viscosità lineare).
Troviamo :
Il calcolo della caduta di tensione dovuta al creep si ottiene semplicemente calcolando la deformazione elastica nel
calcestruzzo a livello dell’armatura di precompressione, moltiplicando successivamente per il modulo elastico dell’armatura
precompressa e la funzione di viscosità fornita dalla normativa:
(La variazione di tensione si può calcolare anche più semplicemente con riferimento alla tensione elastica nel calcestruzzo
σc,el e al coefficiente di omogeneizzazione n= Es/Ec)
Nel progetto delle strutture in CAP occorre tener conto della diminuzione del volume del calcestruzzo nel tempo a causa
della continua perdita d’acqua non combinata con il cemento. Il ritiro si manifesta in una deformazione che può essere
determinata con una legge del tipo:
37
Essendo la deformazione di ritiro dipendente dal materiale e dalle condizioni ambientali, e la la funzione che regola il
fenomeno nel tempo.
La norma italiana (DM 14.09.95) prevede che la deformazione per ritiro vale :
Essendo
Troviamo :
Un fenomeno duale di quello del Creep nel Cls è il fenomeno del rilassamento che si manifesta nell’acciaio in una
diminuzione della tensione nell’acciaio sottoposto a deformazione costante.
38
La normativa italiana fissa i valori a tempo infinito della variazione di tensione per rilassamento che dipendono
essenzialmente dalla tipologia di acciaio utilizzato (barre, trecce, trefoli etc..). In particolare per una tensione iniziale
σspi=0.75 fptk dove fptk è la tensione caratteristica a rottura dell’acciaio da precompresso.
Nel cemento armato precompresso il fenomeno del rilassamento non si manifesta a rigore in condizioni ideali di
deformazione costante, ma poiché intervengono il creep e il ritiro a variare le condizioni di deformazione iniziale occorre
tener conto anche della loro influenza nel calcolo della deformazioni da rilassamento. IL D.M. 14.09.05 stabilisce la legge
d’interdipendenza tra rilassamento creep e ritiro:
Essendo :
39
PARTE IV - SOLUZIONE "A SECCO" IN ACCIAIO
40
I - IMPALCATURA
I.1.1- Descrizione
L'impalcato è realizzato con una lamiera grecata tipo ISOLPACK R/C 400 di altezza h=7,5cm e di spessore 1,2mm in Fe 275.
3
La superficie superiore dell'impalcato è realizzato con un getto collaborante di calcestruzzo 25 N/m di (75 +) 45 mm
con :
nt : numero di travetti presenti in un metro di lamiera grecata, n t ≈ 5,5
gcls : peso specifico del conglomerato cementizio armato: 25 kN/m3
sb, sh,sc, hmax, hmin parametri geometrici riportati nella figura decriptava
sb = 40 mm
sh = 68 mm
sc = 129 mm
hmax = 75 mm
hmin = 45 mm
41
I.1.3- Combinazioni di carichi
Secondo i combinazioni di carichi sviluppati prima, la combinazione di carichi verticali la più sfavoribile alla quale è soggetta
l'impalcato è quella al SLU1:
Dove:
Progetto in acciaio
Peso struttura G1 /z 7,74 kN/ml
Peso non struttura G2 /z 0 kN/ml (parapetto attaccato alla trave reticolare)
Traffico pedonale Qt /z 5 kN/m²
Vento Qv /z 2,12 kN/ml
Neve Qn /z 1,32 kN/m²
Troviamo :
I.1.4- Verifiche
In questa fase la lamiera costituisce il cassero ed è soggetta al peso proprio, al peso del getto e al peso dei mezzi d’opera di
1.5 kN/m2 (secondo l'Eurocodice 4 paragrafo 7.3.2). Si deve considerare la posizione più sfavorevole dei carichi sulla trave
continua. Quindi, allo stato limite ultimo :
Facciamo quà i calcoli di maniera semplice considerando la sola resistenza della lamiera grecata. Nella realtà, il getto
collaborante partecipe alla resistenza dell'impalcato quindi i valori trovati hanno una certa margine di sicurezza.
42
Tensione massimale :
4
Dove J è il momento d'inertia della lamière. Nel nostro caso J = 153,15 cm /m
La tensione nell'acciaio (nella realtà è inferiore a perché il C.L.S. contribuisce alla resistenza dell'impalcalto) è inferiore
a quini l'acciaio sta nel campo elastico.
43
Le frecce sono quindi ammissibile.
Dove e l'aera di taglio. La lamiera grecata resiste al taglio nelle anime della lamiera (11 membrature di 7,5cm di
larghezza e di spessore 1,2 mm per metro - l'inclinazione delle anime cambia la spessore e l'altezza delle anime attraverso il
coefficiente sin(78°), 78° essendo l'inclinazione delle anime della lamiera) :
Spessore equivalente :
Altezza equivalente :
Quindi :
I.1.4- Conclusione
La nostra soluzione conviene per il progetto. Come la tensione massima è a circa 94% della tensione di progetto, sarebbe
difficile di reduce i dimensioni degli elementi scelti senza entrare in calcoli più complessi, separando la contribuzione del
getto e quella della lamiera.
Purtroppo, abbiamo scelto di appoggiare pezzi di impalcato fra tutte le trave portante per essere nel caso di calcolo di travi
su 2 appoggi. Questa soluzione è stata scelta in funzione della semplicità dei calcoli e della messa in opera (non ci sono
problemi di iperstaticità), però un soluzione in due pezzi di lamiera grecata appoggiati su tre punti darebbe momenti
massimi minori ( ) e permeterebbe di avere tensione minore nella lamiera.
44
I.2- Dimensionamento della trave portante dell'impalcato
I.2.1- Descrizione
La lamiera grecata è stata fissata su dei travi portanti (in rosso) in acciaio Fe275 di profilo HEA 220
Le trave al centro sono quello che sopportano il massimo dei carichi. Si considera che un trave supporta i carichi dei due
mezzi entrasse. Quindi una trave deve supportare i carichi di 2,67m di lamiera grecata nel senso trasversale :
Il carico totale appoggiato sulla trave vale (secondo la combinazione al SLU scritta nel I.1.3):
Quindi :
45
I.2.3- Classificazione della sezione
I.2.4- Verifiche
A flessione :
A taglio :
Il profilo di progetto essendo di classe 1 ipotizziamo il taglio sia trascurabile (l’intera capacità di resistenza del materiale
viene posta a servizio della flessione) :
46
Il modulo di resistenza plastico di progetto è dato da :
Per un HEA220 :
La trave è verificata a flessione semplice (e a flessione in genere a condizione che l'ipotesi del taglio trascurato sia
verificata).
Per un HEA220 :
Quindi :
Di questo risultato, possiamo concludere che la verifica a taglio è soddisfatta ( ) ma anche che l’Eurocodice 3
consente di ritenere trascurabile l’effetto del taglio (questo perché ): la tensione di calcolo del materiale può
quindi essere utilizzata pienamente per sopportare la flessione.
I.2.5- Verifiche
Alla luce di queste verifiche, riteniamo il nostro profilo HEA220 adatto al progetto, bensì che potrebbe certamente essere
un po’ ridoto.
47
I.3- Dimensionamento dei cavi di controvento dell'impalcatura
I.3.1- Descrizione
I controventi dell'impalcatura che proponiamo di verificare sono disegnati in rosso sulla figura seguente :
La scelta di realizzare i controventi in cavi è legata a una volontà di economia di materiali e permette una semplificazione
dei calcoli. Infatti, secondo la direzione dell'azione orizzontale sono da considerare solo la metà dei cavi (in trazione), i cavi
in compressione essendo trascurati nei calcoli.
Nel caso di una forza che viene dal nord, solo questi cavi sono in trazione :
E questo schema statiche è completamente comparabile a quello delle trave reticolare laterale sviluppate dopo nel
paragrafo II :
Questa similitudine permette di riprendere i risultati generali trovati nel analizzi delle forze nella trave reticolare del
paragrafo II.
I cavi che abbiamo scelti al termine del progetto hanno un diametro di 4,2cm e sono in Fe275.
48
I.3.2- Azione sismica
L'azione maggiore orizzontale è l'azione sismica. Dimensioniamo i cavi soggetti a questa azione.
Secondo il capitolo sul'azione sismica, il spettro di progetto allo SLV Sd(T) a questa forma :
3,5
2,5
1,5
0,5
0
2,35
0,4
1,7
0,01
0,14
0,27
0,53
0,66
0,79
0,92
1,05
1,18
1,31
1,44
1,57
1,83
1,96
2,09
2,22
2,48
2,61
2,74
2,87
3,13
3,26
3,39
3,52
3,65
3,78
3,91
3
Spettro di riposta del progetto : Sd(T) in m/s² in funzione di T in s
I modi propri della passerella essendo abbastanza difficile da determinare, ci spostiamo nel caso il più sfavoribile, quindi nel
tratto a accelerazione costante :
Con :
λ : 0,85 per edifici con almeno tre piani e T1 < 2.TC (pari a 1 negli altri casi)
49
I.3.3- Verifica dell'area della sezione dei cavi
Con l'analogia con paragrafo II, troviamo che i primo controvento è quello che ha la tensione normale massima, pari a :
Nmax =
50
II - TRAVE RETICOLARE LATERALE
II.1- Descrizione
La trave laterale che consideriamo in questa parte ha la forma seguente (travetura reticolare tipo Pratt) :
I profili sono :
Per i calcoli del peso si considera anche un parapetto che ha le seguente carasteristiche :
51
II.2- Carichi verticali
Si riferiamo al capitolo dei combinazioni del progetto e consideriamo la combinazione verticale peggiore al SLU1:
Vento Qv /z 67,84 kN
Neve Qn /z 42,24 kN
Quindi :
Nodo 14 :
Relazioni :
N1 + Fr - Fn = 0
quindi N1 = Fn - Fr
N1 =
N14 = 0
52
Nodo 1 :
N20 =
N2 =
N20 =
N2 =
Secondo la simetria della trave :
N25 =
N7 =
Nodo 13 :
N13 =
N15 =
N13 =
N15
Nodo 2 :
N21 =
N3 =
N21 =
N3 =
Secondo la simetria della trave :
N24 =
N6 =
Nodo 12 :
N12 =
N16 =
N12 =
N16 =
Secondo la simetria della trave :
N11 =
N18 =
Nodo 3 :
N22 =
N4 =
N22 =
N4 =
Secondo la simetria della trave :
N23 =
N5 =
53
II.4- Calcolo delle freccia con il metodo di Castigliano
In questa parte, consideriamo un forza virtuale pari a l'unità applicata nel centro della trave :
54
Il metodo di Castigliano permette di calcolare la freccia al centro come somma di tutti i spostamenti, calcolati grazie alla
formula :
Essendo :
Barra Tensione reale (N) Tensione virtuale Lunghezza (m) Sezione Spostamento
(N) (mm²) (mm)
1 -169103,213 1,1 1321 0,343445531
9 0 2,67 6434 0
10 409034,9968 2,67 6434 0,99994213
14 0 2,67 6434 0
15 -101461,9278 1,1 1321 0,206067319
17 0 1,1 1321 0
18 -33820,6426 1,1 1321 0,068689106
Freccia totale :
55
Tale valore rientra nei parametri di comfort per il traffico pedonale e ciclabile.
Nella trave inferiore, l'asta la più in tensione ha una tensione normale pari a :
Dove
Quindi:
II.5.1- Diagonali
Dove
Quindi:
56
II.6- Aste compresse (EURODICE 3 e NTC 2008)
In presenza di uno sforzo normale N di compressione, la resistenza di un’asta è fortemente condizionata dal problema
dell’instabilità.
La trattazione di Eulero ha mostrato come al raggiungimento di un particolare valore di N, detto carico critico N cr, si abbia
una biforcazione dei rami di equilibrio.
È cioè possibile una doppia soluzione: una configurazione deformata solo estensionalmente, nella quale l’asse dell’asta
rimane rettilineo; una configurazione con deformazioni anche flessionali, nella quale l’asse dell’asta si incurva.
La verifica di stabilità delle aste compresse della passerella si fa nell'ipotesi che la sezione trasversale sia uniformemente
compresse.
Deve essere :
Dove
è l'assione di compressione di calcolo
è la resistenza all'instabilità nell'asta compressa. Pre sezioni di classe I :
57
I coefficiente dipende dal tipo di sezione e dal tipo di acciaio attraverso la relazione :
Dove :
Essendo:
il coefficiente di imperfezione che si ricava con la tabella della NTC 2008:
Quindi
è il carico critico elastico basato sulle propriétà della sezione lorda e sulla lunghezza di libera inflessione l 0 dell'asta.
Quindi :
Quindi
La verifiche è soddisfatta per le aste compresse della parte superiore della trave.
58
II.6.1- Montanti
Ritroviamo il coefficiente di imperfezione che si ricava con la tabella della NTC 2008:
Quindi
59
è la snelezza adimensionale è, per i profili di classe 1, pari a:
è il carico critico elastico basato sulle propriétà della sezione lorda e sulla lunghezza di libera inflessione l 0 dell'asta.
Quindi :
Quindi
60
III - CONNESSIONI - EUROCODICE 3
In questa parte, ci interessiamo specificamente alla connessione bullonata e saldata di una diagonale UPN220 sulla trave et
sul montante.
III.1.1- Descrizione
Alcune considerazioni:
In rosso è l'area predimenzionata minimale per la piastra di acciaio. Assicuriamo che la lastra reale sia dimensione
superiore.
I bulloni scelti permettono di considerare che il piano di taglio attraversa la filettatura. Facciamo purtroppo i
calcoli considerando che non sia il caso.
Facciamo i calcoli nel caso peggiore, quindi per N = 442,7 kN
61
III.1.2- Caratteristiche degli elementi
N/mm²
Altezza mm
Larghezza mm
Spessore dell'anima mm
Raggio raccordo mm
III.1.2.2 - Piastra
N/mm²
Altezza mm
Larghezza mm
Spessore mm
N/mm²
Diametro mm
Passo mm
Aera mm²
Aera resistente/Area
62
Diametro dei fori:
Eurodice:
Meglio reduce le distanze e quindi queste distanze sono nel nostro progetto :
Eurodice:
Meglio reduce la distanza quindi questa distanza vale nel nostro progetto :
Dove :
Troviamo :
Momento torcente:
63
Azione verticale massima agente su ogni faccia del bullone:
III.1.5- Verifiche
L'aera essendo indebolita dei fuori, si deve calcolare l'area efficace del profilo :
Quindi:
Facciamo questa verifica secondo l'Eurocodice 3 (Per la normativa italiana, la resistenza a taglio del bullone è valutata
ponendo come limite per la tensione τ il valore fd ,V = fk ,N /√2).
Se ipotizziamo che il piano di taglio attraversa la filettatura, la resistenza al taglio per un bullone di classe 5.6 vale:
Dove :
64
Quindi:
65
III.1.4.3 - Verifica al rifollamento della piastra
Dove :
Per la piastra :
Dove :
Per l'UPN:
III.2.1- Descrizione
La saldatura è realizzata in Fe510 è ha una spessora di 1cm e una lunghezza di Ls = 10cm. Il fissagio saldato è quello della
figura seguente:
30°
66
III.2.2- Verifica
1cm
La tensione nella sezione è unicamente tangenziale, parallela all'asse del cordone :
III.3.1- Descrizione
Per vedere un caso dove la tensione nella sezione di saldatura non è unicamente tangenziale, ci interessamo alla saldatura
fra la piastra e il proflio HEA 220.
67
III.3.2- Verifica
0,5cm
La saldatura sul HEA riprende un sforzo N pari a :
Quindi :
Troviamo :
68
IV - COSTI
I costi dei materiali devono in genere essere estimati perché l'acciaio è un materiale a prezzo variabile e quindi i
produttori non pubblicano i loro prezzi. Abbiamo scelto per esempio un prezzo di 700€/T per l'acciaio,
certamente un po sopra il prezzo reale però anticipiamo anche l'aumenzione veloce del prezzo che occure oggi.
Elemento Quantità Unita Quantità di calcolo Unita Produttore Prezzo unitario Unita Prezzo Unita
HEA 220 92 ml 4,646 T Arcelor/Mittal 700 €/T 3250 €
IPE 120 15,4 ml 0,16016 T Arcelor/Mittal 700 €/T 110 €
UPN 200 34,61 ml 0,875774766 T Arcelor/Mittal 700 €/T 610 €
Câble 93,30 ml 0,229963413 T Arcelor/Mittal 700 €/T 160 €
Lamiera grecata 64 m² 1,041875637 T Arcelor/Mittal 700 €/T 730 €
Transporto dei 6,953773817 T Arcelor/Mittal 30 €/T 210 €
profili
Getto 4540,8 m3 Nuova Imic 109,5 €/m3 4970 €
collaborante
Parapetto 33,6 m² IMEVE 150 €/m2 5040 €
Giunti 1 u - 500 €
TOTALE 15580 €
Però il prezzo dei materiali rappresenta una piccola parte del prezzo complesso. I costi di costruzione di una
passerelle di questo sono circa 250.000-500.000€.
Si deve per esempio guardare al prezzo del cantiere : salario dei operai, dei ingeneri, di uso del cantiere, tasse
sociale, etc. Non abbiamo la volontà qua di fare una estimazione al caso quindi ci limitiamo a dire che in genere
la scelta di una soluzione a secco permette di diminuire questi prezzi.
Infatti, i elementi sono prefabbricati e la messa in opera più facile e non è soggetta ai variazioni del tempo
come la piove (tranne per il getto collaborante nel nostro caso). Questi cantieri sono quindi più veloce e non
richiedono operai specialmente qualificati.
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CONCLUSIONE
La soluzione in CAP, grazie alla controfreccia, a deformizione minore del'acciaio (che è un materiale duttile). Pero la
soluzione e molto più pesante è reagisce meno bene all'azione sismica.
L'impalcatura in lamiera grecata e getto collarorante rende il traffico pedonale e a bicicletta più confortabile. Infatti i spazi
fra le trave dell'impalcatura in cemento danno vibrazioni indesirati nelle biciclette.
Tuttavia, senza diagonali di sezione abbastanza grande, la freccia della passerella renderebbe il traffico abbastanza difficile.
Di un punto di vista estetico, un trave di calcestruzzo di 1 metro di altezza sarebbe abastanza brutta. In genere i ponti
reticolari sono appreciati della popolazione. Quindi la soluzione in acciaio pare esteticamente megliore (però questo è
subjettivo).
I costi di materiali della soluzione a secco sono poco elevati. In più, il cantiere si svolge abbastanza velocamente (e senza
considerazioni specifiche sul tempo (piove, calore,...)).
70