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A seguito del recepimento delle Direttive 2008/8 CE e 2008/117/CE, saranno introdotte rilevanti novità nel nostro ordinamento , con
riferimento, principalmente, all¶imponibilità ai fini iva delle prestazioni di servizi, all¶utilizzo dell¶inversione contabile (il famigerato ³reverse
charge´), ed agli elenchi intrastat.
Cercherò di dare un¶idea di quanto premesso nel prosieguo di questa mia trattazione.
Fonte:
Autore:   
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Come dovranno comportarsi le imprese o i professionisti italiani che correntemente si trovano ad effettuare prestazioni di se rvizi nei confronti
di clienti situati al di fuori dei confini nazionali?
Occorrerà effettuare una prima fondamentale distinzione circa la natura del cliente cui si rivolgono le prestazioni citate: v anno distinti a
seconda che essi siano privati consumatori o soggetti passivi iva. Nel caso in cui i clienti siano privati consumatori nel loro paese di residenza,
le prestazioni saranno imponibili iva in Italia; viceversa, qualora gli stessi siano soggetti passivi ai fini iva nei propri paesi, l¶imposta di
riferimento dovrà essere ivi asso lta.
In particolare, dovendosi riferire a Clienti soggetti passivi iva nei loro paesi, l¶operatore italiano dovrà:
- emettere fattura citando il titolo e la norma di non assoggettamento ad iva in Italia;
- evidenziare il numero di partita iva del cliente (ove lo stesso sia comunitario);
- compilare il nuovo modello Intrastat, per il prossimo anno previsto anche laddove si effettuino prestazioni di servizi a clie nti intracomunitari
(altra novità di rilievo!).
In sostanza quindi, come criteri generali di rife rimento circa il paese di imponibilità iva, avremo :
a) se il cliente straniero è un privato consumatore, la prestazione sarà imponibile nel paese del prestatore di servizi (come è successo sino ad
oggi«);
b) se il cliente straniero, invece, dovesse essere un soggetto passivo iva nel proprio paese, allora la prestazione diverrà imponibile nel paese
del committente : quest¶ultimo riceverà fattura senza addebito di iva dall¶operatore italiano e procederà, mediante inversion e contabile, a
rendersi debitore dell¶imposta nel proprio paese.
Andrò di seguito ad effettuare alcuni semplici esempi:
- Impresa italiana che svolge attività di prestazione di servizi nei confronti di un¶impresa estera
L¶impresa italiana provvederà ad emettere fattura senza addebito di iva, mentre la committente estera dovrà provvedere, se impresa
comunitaria, all¶inversione contabile nel proprio paese.
- Professionista italiano che presta servizi verso Cliente straniero
Il professionista dovrà sincerarsi della soggettività passiva ai fini iva del cliente straniero nel proprio paese:
a)laddove quest¶ultimo operi quale soggetto passivo e, a tale titolo, riceva le prestazioni del professionista italiano, allo ra dovrà ricevere
dall¶Italia una fattura senza addebito iva (precisamente fuori campo iva), e sarà poi suo compito effettuare l¶inversione contabile che renderà
l¶operazione imponibile nel paese di destinazione della prestazione;
b)qualora invece il cliente non sia un soggetto passivo iva nel proprio paese, ovvero, comunque, riceva le pres tazioni del professionista
italiano in qualità di privato consumatore, allora la fattura che riceve dovrà essere assoggettata ad iva in Italia.
svolto 

Natura del servizio Luogo di imponibilità al c$" #%-$%


31/12/2009

Principio Generale Vale il domicilio del prestatore - se il Cliente è soggetto iva,


vale il paese del Cliente;
- se non lo è, operazione
imponibile in Italia
Intermediazioni Vale il luogo dell¶operazione per i Nulla è mutato
clienti privati; vale il domicilio del
cliente se soggetto passivo

Servizi inerenti gli Luogo di ubicazione immobile Nulla è mutato


immobili
Trasporto Se il Cliente è un privato, vale il Nulla è mutato
intracomunitario merci luogo di partenza;
Se è un soggetto passivo, vale il
domicilio del Cliente
Noleggio o leasing di Vale il domicilio dell¶impresa che Vale il luogo ove viene messo a
mezzi di trasporto presta il servizio disposizione il veicolo (sino a
30 gg. di durata)

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Le procedure di inversione contabile (Reverse Charge) e di autofatturazione trovano la propria disciplina nell¶ambito dell¶ar t.17 del d.p.r. n°
633/¶72.
Il meccanismo dell¶inversione contabile prevede che il cedente emetta una fat tura senza alcun addebito di imposta, ai sensi del 5°e 6° comma
dell¶art.17, d.p.r. n°633/¶72 : la citata fattura deve contenere il numero di partita iva dell¶acquirente, che si ³sostituisc e´ al venditore,
diventando il debitore dell¶imposta (art.21, 2° co mma, lettera f), d.p.r. n°633/¶72) in sua vece.
L¶acquirente, al ricevimento della fattura, deve provvedere a :
- effettuare l¶integrazione della stessa, indicando l¶aliquota iva da applicare e l¶imposta relativa;
- effettuare l¶annotazione sul registro de lle fatture emesse (art.23 d.p.r. n°633/¶72), entro il mese di ricevimento ;
- effettuare l¶annotazione sul registro delle fatture di acquisto (art. 25 d.p.r. n°633/¶72), onde esercitare il diritto di det razione dell¶imposta.
Volendo effettuare un concreto esempio delle scritture da effettuare:
Ricevimento di fattura per prestazioni di servizi, per un importo di ¼ 10.000,00 senza addebito iva, ai sensi del 6° comma de ll¶art.17, d.p.r. n°
633/¶72.
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Diversi a Debiti v/Fornitore 12.000,00
Costi per servizi 10.000,00
Iva ns. credito 2.000,00

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Crediti v/Cliente Transitorio a Diversi 12.000,00
a Ricavi Transitori 10.000,00
a Iva ns. debito 2.000,00

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Diversi a Crediti v/ Cliente Transitorio 12.000,00
Ricavi Transitori 10.000,00
Debiti v/ Fornitore 2.000,00
Attualmente, e sino al 31.12.2009, i casi di applicazione del Reverse Charge sono limitati, ed espressamente previsti, e prec isamente :
a) cessioni di oro industriale, nonché,previa opzione per il regime di imp onibilità iva, cessioni di oro da investimento (art.17, 5°comma, d.p.r.
n°633/¶72);
b) cessioni di rottami ferrosi e di altri materiali di recupero, indicati nei commi 7 ed 8 dell¶art.74 d.p.r. n°633/¶72;
c) prestazioni di servizi, compresa la manodopera, rese dai subappaltatori edili nei confronti delle imprese che svolgono attività di costruzione
o ristrutturazione di immobili (cioè a dire, nei confronti dell¶appaltatore principale, o di altro subappaltatore ± art.17, 6° comma, lettera a),
d.p.r. n°633/¶72);
d) cessioni di fabbricati (o porzioni di essi) strumentali per natura, per le quali il cedente abbia optato esplicitamente, n ei relativi atti di
vendita, per l¶imponibilità iva (D.M. 25.05.¶07).
Esiste inoltre l¶ipotesi di autofatturazione, da farsi ad opera dell¶acquirente, ai sensi del 3° comma dell¶art.17, d.p.r. n°633/¶72, nel caso di
acquisti di beni o servizi , territorialmente rilevanti in Italia, effettuate da soggetti non residenti in Italia ed ivi non identificati a fini iva, né
direttamente ( in base all¶art.35-ter d.p.r. n°633/¶72), né per tramite di un rappresentante fiscale.
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Un soggetto iva che acquisti beni o servizi da un non residente in Italia, a far data dall¶inizio del nuovo anno, sarà costretto ad operare
mediante reverse charge, anche laddove il fornitore non residente sia identificato o dotato di rappresentante fiscale in Ital ia.
Evidentemente gli operatori nazionali che acquisteranno beni o servizi dovranno accollarsi un maggiore onere in termini contabili, consistente
nell¶autofatturazione degli acquisti : il loro vantaggio, specularmene, sarà invece dato dal non dover assolvere l¶iva ai for nitori non residenti,
ma identificati o muniti di rappresentante fiscale in Italia.
Questi ultimi, non potendo più emettere fattura con iva ai loro clienti italiani, neppure potranno utilizzare in compensazion e l¶imposta da loro
assolta sugli acquisti effettuati in Italia : saranno pertanto costretti, lo ro malgrado, a richiedere il rimborso dell¶iva assolta sugli acquisti
suddetti, andando inevitabilmente incontro a consistenti aggravi nella gestione finanziaria conseguente.
Quanto appena descritto in relazione agli obblighi di inversione contabile non trova applicazione nei casi in cui il fornitore non residente
fornisca prodotti, materiali o immateriali, ad un cliente italiano utilizzando una stabile organizzazione dello stesso fornit ore in Italia.
Attenzione inoltre: dal 2010, e per gli acquisti di serv izi svolti in tale periodo amministrativo, sarà obbligatorio per l¶acquirente nazionale
presentare i modelli Intrastat relativamente agli acquisti di servizi intracomunitari, che, sino alle operazioni di competenz a 2009, non
rappresentavano una fattispecie che interessasse la redazione degli Intrastat.
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Il recepimento nel nostro paese della Direttiva n° 2008/117/CE porterà alcune novità in materia di elenchi Intrastat, e preci samente:
- estensione dell¶obbligo della presentazione degli elenchi intrastat anche con riferimento alle prestazioni di servizi effettuate (o acquistate) in
ambito comunitario;
- obbligatorietà della presentazione degli stessi elenchi in via esclusivamente telematica, a partire dalle dichiarazioni intrastat inerenti beni e/o
servizi, riferite ai periodi di imposta decorrenti dal 2010 (ivi compreso il 2010 medesimo);
- previsione di nuove soglie per determinare la periodicità di presentazione, che potrà essere esclusivamente mensile, ovvero t rimestrale;
- introduzione di nuovi criteri per determinare il cambio nella periodicità della presentazione.
Circa i maggiori dettagli utili a definire quanto appena descritto, si fa rinvio ai chiarimenti che dovranno necessariamente essere prodotti
dall¶Agenzia delle Entrate in materia, successivamente al recepimento della citata direttiva.
 del 19/01/2010 

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