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12 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl.

del 22‐04‐2015

LEGGE REGIONALE 16 aprile 2015, n. 24 farmaceutico) e successive modifiche e


integrazioni e della legge 8 novembre
“Codice del commercio”. 1991, n. 362 (Norme di riordino del settore
farmaceutico) e successive modifiche e
integrazioni, qualora vendano esclusiva‐
IL CONSIGLIO REGIONALE mente prodotti farmaceutici, specialità
HA APPROVATO medicinali, dispositivi medici e presidi
medico‐chirurgici;
b) ai titolari di rivendite di generi di mono‐
IL PRESIDENTE polio qualora vendano esclusivamente
DELLA GIUNTA REGIONALE generi di monopolio di cui alla legge 22
dicembre 1957, n. 1293 (Organizzazione
dei servizi di distribuzione e vendita dei
PROMULGA generi di monopolio) e al relativo regola‐
LA SEGUENTE LEGGE:
mento di esecuzione, emanato con
decreto del Presidente della Repubblica
14 ottobre 1958, n. 1074 e successive
TITOLO I modifiche;
DISPOSIZIONI GENERALI c) ai produttori agricoli, singoli o associati, i
quali esercitino attività di vendita di pro‐
dotti agricoli nei limiti di cui all’articolo
Capo I 2135 del codice civile e nei limiti di cui
Principi generali all’articolo 4 del decreto legislativo 18
maggio 2001, n. 228 (Orientamento e
modernizzazione del settore agricolo, a
Art. 1 norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo
Oggetto 2001, n. 57);
d) agli artigiani iscritti nell’albo di cui alla
1. Con la presente legge la Regione Puglia disci‐ legge regionale 5 agosto 2013, n. 24
plina l’esercizio dell’attività commerciale, in tutte le (Norme per lo sviluppo, la promozione e la
sue forme. tutela dell’artigianato pugliese) per la ven‐
dita nei locali di produzione o nei locali a
2. Ai fini della presente legge costituiscono atti‐ questi adiacenti dei beni di produzione
vità commerciale: propria, ovvero per la fornitura al commit‐
a) il commercio al dettaglio e all’ingrosso in tente dei beni accessori all’esecuzione
sede fissa; delle opere o alla prestazione del servizio;
b) la vendita della stampa quotidiana e e) ai pescatori e ai cacciatori, singoli o asso‐
periodica; ciati, che vendano al dettaglio, i prodotti
c) il commercio su aree pubbliche; provenienti esclusivamente dall’esercizio
d) la somministrazione di alimenti e bevande della loro attività e a coloro che esercitano
e) la distribuzione dei carburanti; la vendita dei prodotti da essi diretta‐
f) le forme speciali di commercio al detta‐ mente e legalmente raccolti su terreni
glio. soggetti a usi civici nell’esercizio dei diritti
di erbatico, di fungatico e di diritti similari;
3. La presente legge non si applica: f) alle attività disciplinate dalla legge regio‐
a) ai farmacisti e ai direttori di farmacie delle nale 13 dicembre 2013, n. 42 (Disciplina
quali i comuni assumono l’impianto e dell’agriturismo) e dalla legge regionale 7
l’esercizio ai sensi della legge 2 aprile agosto 2013, n. 27 (Disciplina dell’attività
1968, n. 475 (Norme concernenti il servizio ricettiva di Bed and Breakfast ‐ B&B);
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g) alle attività disciplinate dal “regolamento nale 15 maggio 2006, n. 12 (Norme per
recante semplificazione del procedimento l’attuazione delle politiche in favore dei
per il rilascio dell’autorizzazione alla som‐ consumatori e degli utenti) e in partico‐
ministrazione di alimenti e bevande da lare:
parte di circoli privati”, emanato con 1) la tutela della salute;
decreto Presidente della Repubblica 4 2) la sicurezza e la qualità dei prodotti e
aprile 2001, n. 235; dei servizi;
h) alle attività di somministrazione svolte in 3) una adeguata informazione e una cor‐
forma occasionale e completamente gra‐ retta pubblicità;
tuita; 4) l’esercizio delle pratiche commerciali
i) a chi venda o esponga per la vendita le secondo principi di buona fede, corret‐
proprie opere d’arte, nonché quelle del‐ tezza e lealtà;
l’ingegno a carattere creativo, comprese 5) l’educazione al consumo;
le proprie pubblicazioni di natura scienti‐ 6) la correttezza, trasparenza ed equità
fica o informativa, realizzate anche nei rapporti contrattuali concernenti
mediante supporto informatico; beni e servizi;
j) alla vendita dei beni del fallimento effet‐ 7) la possibilità di usufruire di una rete
tuata ai sensi dell’articolo 106 delle dispo‐ distributiva articolata per tipologia e
sizioni approvate con regio decreto 16 modalità di approvvigionamento;
marzo 1942, n. 267 (Disciplina del falli‐ b) la trasparenza del mercato, la concor‐
mento, del concordato preventivo, del‐ renza, la libertà d’impresa e la libera cir‐
l’amministrazione controllata e della liqui‐ colazione delle merci;
dazione coatta amministrativa) e succes‐ c) lo sviluppo della capacità di servizio della
sive modifiche; rete distributiva secondo criteri di effi‐
k) agli enti pubblici ovvero alle persone giu‐ cienza e modernizzazione, con particolare
ridiche private alle quali partecipano lo riguardo al riconoscimento e alla valoriz‐
Stato o enti territoriali che vendano pub‐ zazione del ruolo delle piccole e medie
blicazioni o altro materiale informativo, imprese;
anche su supporto informatico, di propria d) tener conto delle esigenze imperative di
o altrui elaborazione, concernenti l’og‐ interesse generale, costituzionalmente
getto della loro attività; rilevanti e compatibili con l’ordinamento
l) alla vendita effettuata a favore degli spet‐ comunitario, con particolare riferimento
tatori nei cinema, teatri e altri luoghi di alla corretta articolazione del servizio sul
pubblico spettacolo, durante le rappre‐ territorio e al contemperamento della
sentazioni. libertà di iniziativa economica privata con
l’utilità sociale della stessa, ex articolo 41
della Costituzione;
Art. 2 e) l’equilibrio funzionale e insediativo delle
Finalità strutture commerciali in rapporto con
l’uso del suolo e delle risorse territoriali,
1. La presente legge, nel rispetto della norma‐ in raccordo con le disposizioni della legge
tiva comunitaria e delle disposizioni legislative dello regionale 31 maggio 1980, n. 56 (Tutela ed
Stato in materia di tutela della concorrenza, per‐ uso del territorio) e della legge regionale
segue le seguenti finalità: 27 luglio 2001, n. 20 (Norme generali di
a) la tutela dei consumatori, in riferimento a governo e uso del territorio) e più in gene‐
quanto previsto dal decreto legislativo 6 rale alla mitigazione degli impatti ambien‐
settembre 2005, n. 206, (Codice del con‐ tali e sociali;
sumo, a norma dell’articolo 7 della legge f) il concorso alla valorizzazione delle produ‐
29 luglio 2003, n. 229), e dalla legge regio‐ zioni tipiche pugliesi, dell’artigianato
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anche nelle sue diverse espressioni terri‐ o) garantire il diritto di informare ed essere
toriali, tradizionali produttive e artistiche, informati attraverso una rete di vendita
delle attività turistiche e del patrimonio dedicata all’informazione, articolata in
storico e culturale regionale; maniera omogenea ed equilibrata sull’in‐
g) il mantenimento e la valorizzazione della tero territorio regionale.
funzione commerciale, sulla base delle
specificità dei diversi territori, con riferi‐
mento ai centri storici e alle aree urbane; Art. 3
alle aree periferiche e di nuova urbanizza‐ Articolazione dell’intervento regionale
zione; alle aree rurali e ai comuni con
minore dotazione di servizio;
1. La Regione provvede all’attuazione della pre‐
h) la qualificazione e l’aggiornamento delle
sente legge con uno o più provvedimenti attuativi
imprese che vendono al dettaglio e som‐
che definiscono:
ministrano alimenti e bevande, con parti‐
a) i requisiti e le procedure per l’insedia‐
colare riguardo ai titolari d’impresa com‐
mento di medie e grandi strutture di ven‐
merciale al dettaglio e dei lavoratori del
settore; dita;
i) la creazione di un sistema di monitoraggio b) gli obiettivi di presenza e di sviluppo per
riferito all’entità e all’efficienza della rete le grandi strutture di vendita;
distributiva regionale, attraverso il coordi‐ c) le modalità di verifica dell’influenza sovra‐
namento operativo tra Regione, comuni e comunale delle previsioni relative a grandi
camere di commercio per la gestione dei strutture di interesse locale, medie strut‐
flussi informativi; ture di vendita di tipo M3 e, limitata‐
j) la trasparenza e la semplificazione dei pro‐ mente ai comuni con popolazione infe‐
cedimenti amministrativi, anche attra‐ riore ai 10 mila abitanti, di tipo M2;
verso un sistema decisionale coordinato d) le modalità di organizzazione, la durata e
tra Regione e comuni; le materie delle attività di qualificazione e
k) l’articolazione del servizio sul territorio al di aggiornamento professionale neces‐
fine di minimizzare gli spostamenti gene‐ sarie per l’esercizio dell’attività;
rati dalla funzione commerciale con parti‐ e) tipologia e modalità di effettuazione delle
colare riguardo agli effetti delle strutture vendite straordinarie;
commerciali sulla rete stradale e sull’uso f) le modalità per l’organizzazione e il fun‐
di mezzi di trasporto pubblici e privati; zionamento dell’Osservatorio regionale;
l) la salvaguardia e lo sviluppo qualificato g) le modalità di autorizzazione e finanzia‐
dei livelli occupazionali nel rispetto dei
mento dei centri di assistenza tecnica
CCNL e della contrattazione territoriale;
(CAT);
m) favorire iniziative che presentino una par‐
h) i documenti regionali di indirizzo e pro‐
ticolare valenza di riqualificazione del ter‐
grammazione di cui al capo III del titolo I;
ritorio, di innovazione della rete distribu‐
i) i requisiti e le procedure per l’installazione
tiva, di sviluppo dei livelli occupazionali, di
recupero di aree dismesse o degradate e l’esercizio degli impianti di distribuzione
e/o che siano oggetto di accordi territo‐ dei carburanti sulla rete stradale ordinaria
riali che vedano il coinvolgimento della e autostradale;
Regione e degli enti locali; j) i criteri e le procedure per la concessione
n) favorire l’ammodernamento della rete dei posteggi su aree pubbliche incluse le
distributiva dei carburanti garantendo una modalità attraverso le quali, anche avva‐
sufficiente articolazione del servizio, incre‐ lendosi della collaborazione gratuita delle
mentando anche qualitativamente i ser‐ associazioni previste al comma 3, i comuni
vizi resi all’utenza e promuovendo la diffu‐ verificano la sussistenza della regolarità
sione dei carburanti eco‐compatibili; contributiva e fiscale;
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k) le modalità e procedure per la realizza‐ b) commercio al dettaglio: l’attività svolta da


zione dei distretti urbani del commercio. chiunque professionalmente vende pro‐
dotti direttamente al consumatore finale
2. I provvedimenti di cui al comma 1 sono adot‐ operando su aree private o pubbliche, in
tati dalla Giunta regionale a seguito di parere obbli‐ sede fissa o mediante altre forme di distri‐
gatorio delle rappresentanze degli enti locali e buzione;
previa consultazione della Consulta regionale con‐ c) impresa commerciale al dettaglio: l’im‐
sumatori e utenti (CRCU), delle associazioni delle presa che acquista e rivende o sommini‐
imprese del commercio maggiormente rappresen‐ stra merci in nome e per conto proprio
tative a livello regionale e delle organizzazioni sin‐ direttamente al consumatore finale;
dacali dei lavoratori. d) settori merceologici: il settore alimentare
(che consente anche la vendita di prodotti
3. Si intendono associazioni delle imprese e non alimentari) e il settore non alimentare
organizzazioni dei lavoratori maggiormente rappre‐ (che comprende la vendita dei soli prodotti
sentative a livello regionale quelle che sottoscrivono non alimentari);
il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di e) superficie di vendita di un esercizio com‐
settore. merciale: la misura dell’area o delle aree
destinate alla vendita, comprese quelle
4. E’ vietata la partecipazione diretta o indiretta occupate da banchi, scaffalature, vetrine
alla decisione, anche in seno a organi consultivi, di e quelle dei locali frequentabili dai clienti,
operatori concorrenti ai fini del rilascio dei titoli adibiti all’esposizione delle merci e colle‐
autorizzatori o dell’adozione di altri provvedimenti gati direttamente all’esercizio di vendita.
rilevanti per l’esercizio dell’attività di servizi. Tale Non costituisce superficie di vendita
divieto non riguarda la consultazione di organismi quella dei locali destinati a magazzini,
quali le camere di commercio o le parti sociali su depositi, lavorazioni, uffici, servizi igienici,
questioni diverse dalle singole domande di autoriz‐ impianti tecnici, gli spazi collocati davanti
zazione né la consultazione del grande pubblico. alle casse e ad altri servizi nei quali non è
previsto l’ingresso dei clienti;
5. Con le stesse procedure e nei termini di cui ai f) superficie di somministrazione: l’area
precedenti commi, la Giunta regionale provvede ad attrezzata per il consumo di alimenti o
adottare, di concerto con le camere di commercio bevande, compresa l’area occupata da
e sentito l’Osservatorio del commercio, le disposi‐ banchi, mobili e altre attrezzature allestite
zioni necessarie affinché per le comunicazioni, per il servizio al cliente. Non costituisce
segnalazioni certificate di inizio attività, dichiara‐ superficie di somministrazione l’area
zioni di inizio attività e le autorizzazioni di cui alla destinata a cucina, depositi, servizi igie‐
presente legge, venga utilizzata una modulistica uni‐ nici, uffici e simili;
voca. g) superficie di vendita di un centro commer‐
ciale e di una area commerciale integrata:
quella risultante dalla somma delle super‐
Art. 4 fici di vendita degli esercizi al dettaglio in
Definizioni generali essi presenti;
h) SCIA: la segnalazione certificata di inizio
1. Ai fini della presente legge si intendono per: attività, come prevista dalla legge 7 agosto
a) commercio all’ingrosso: l’attività svolta da 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di
chiunque professionalmente acquista procedimento amministrativo e di diritto
merci in nome e per conto proprio e le di accesso ai documenti amministrativi) e
rivende ad altri commercianti, all’ingrosso successive modificazioni;
o al dettaglio, o a utilizzatori professionali, i) SUAP, lo sportello unico delle attività pro‐
o ad altri utilizzatori in grande; duttive di cui al regolamento per la sem‐
16 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

plificazione ed il riordino della disciplina Art. 5


sullo sportello unico per le attività produt‐ Requisiti di accesso ed esercizio dell’attività
tive, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del
decreto‐legge n. 112 del 2008, convertito, 1. I requisiti di accesso e di esercizio delle atti‐
con modificazioni, dalla legge n. 133 del vità commerciali sono definiti dall’articolo 71 del
2008, emanato con decreto del Presi‐ decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (Attuazione
dente della Repubblica 7 settembre 2010, della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel
n. 160: soggetto pubblico di riferimento mercato interno) e successive modificazioni.
territoriale per tutti i procedimenti che
abbiano a oggetto azioni di localizzazione, 2. La vendita di pastigliaggi negli esercizi com‐
realizzazione, trasformazione, ristruttura‐ merciali al dettaglio e nelle rivendite di quotidiani e
zione o riconversione, ampliamento o tra‐ periodici è consentita anche senza il possesso dei
sferimento, nonché cessazione o riattiva‐ requisiti di cui all’articolo 71, comma 6, del d.lgs.
zione delle attività previste dalla presente 59/2010. I requisiti igienico‐sanitari sono attestati
legge; con una dichiarazione di attività sanitaria semplifi‐
j) motivi imperativi d’interesse generale: cata la cui modulistica viene approvata con le moda‐
ragioni di pubblico interesse, tra i quali lità previste all’articolo 3, comma 5.
l’ordine pubblico, la sicurezza pubblica,
l’incolumità pubblica, la sanità pubblica, la
sicurezza stradale, la tutela dei lavoratori Art. 6
compresa la protezione sociale dei lavora‐ Subentro nella gestione
tori, il mantenimento dell’equilibrio finan‐
ziario del sistema di sicurezza sociale, la 1. Il trasferimento della gestione o della pro‐
tutela dei consumatori, dei destinatari di prietà dell’azienda o di un ramo di azienda, per atto
servizi e dei lavoratori, l’equità delle tran‐ tra vivi o per causa di morte, comporta il trasferi‐
sazioni commerciali, la lotta alla frode, la mento al subentrante della titolarità del titolo abi‐
tutela dell’ambiente, incluso l’ambiente litativo all’esercizio dell’attività commerciale.
urbano, la salute degli animali, la pro‐
prietà intellettuale, la conservazione del 2. Il subentro nell’attività è soggetto a SCIA da
patrimonio nazionale storico e artistico, gli presentare al SUAP entro sei mesi dalla data della
obiettivi di politica sociale e di politica cul‐ morte del titolare o entro sessanta giorni dalla data
turale; di acquisizione del titolo con indicazione degli
k) somministrazione: la vendita per il con‐ estremi della SCIA o dell’autorizzazione interessata,
sumo sul posto in tutti i casi in cui gli del contratto di cessione d’azienda e con l’attesta‐
acquirenti consumano i prodotti in locali zione del possesso dei requisiti di cui all’articolo 5.
o superfici aperte al pubblico attrezzati a La mancata comunicazione nei termini di cui al pre‐
tal fine; sente comma comporta le sanzioni previste all’arti‐
l) domicilio del consumatore: non solo la colo 61, comma 6.
privata dimora, ma anche i locali in cui il
consumatore si trova per motivi di lavoro 3. In caso di morte del titolare, il titolo abilita‐
o di studio o per lo svolgimento di ceri‐ tivo è re‐intestato all’erede o agli eredi che ne fac‐
monie, convegni, congressi e simili; ciano richiesta, nelle modalità di cui al comma 2,
m) pastigliaggi: i prodotti da banco preconfe‐ purché gli stessi abbiano nominato, con la maggio‐
zionati alla produzione da vendere nella ranza indicata dall’articolo 1105 del codice civile, un
stessa confezione originaria, costituiti solo rappresentante per tutti i rapporti giuridici con
generalmente da caramelle, gomme, cioc‐ i terzi, ovvero abbiano costituito una società di per‐
colatini, patatine, snack e similari incluse sone, sempre che abbiano i requisiti di cui all’arti‐
le bevande pre‐confezionate e pre‐imbot‐ colo 5. In mancanza dei requisiti, gli stessi possono
tigliate, con esclusione del latte e dei suoi chiedere al comune la prosecuzione dell’attività per
derivati. un anno.
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4. Per il trasferimento della titolarità di un l’obbligo di cui al comma 1 è da ritenersi rispettato


impianto di distribuzione di carburante, le parti, anche attraverso l’utilizzo, sul singolo prodotto e
congiuntamente, entro quindici giorni dalla data oggetto, di un cartellino a esso collegato, recante
dell’atto di cessione dello stesso, ne danno comu‐ l’indicazione del prezzo per esteso leggibile dall’in‐
nicazione al SUAP, alla Regione e all’Ufficio delle terno dei locali di vendita. Tale disposizione non si
dogane. Il SUAP verifica gli atti comprovanti per applica ai prodotti esposti nelle vetrine site all’in‐
legge il trasferimento della titolarità dell’impianto, terno dell’esercizio.
accerta i requisiti soggettivi del subentrante, prende
atto del trasferimento entro i trenta giorni dandone 3. Quando sono esposti insieme prodotti iden‐
comunicazione a tutti gli enti e uffici interessati al tici dello stesso valore è sufficiente l’uso di un unico
procedimento amministrativo. cartello. Negli esercizi di vendita e nei reparti di tali
esercizi organizzati con il sistema di vendita del
5. In caso di subentro in attività di commercio libero servizio, l’obbligo dell’indicazione del prezzo
su aree pubbliche, i titoli di priorità acquisiti dal deve essere osservato in ogni caso per tutte le merci
cedente si trasferiscono al cessionario compresa comunque esposte al pubblico.
l’anzianità di iscrizione quale impresa attiva nel regi‐
stro delle imprese. La disposizione si applica anche 4. Restano salve le disposizioni vigenti circa l’ob‐
al conferimento in società. bligo dell’indicazione del prezzo di vendita al detta‐
glio per unità di misura.
6. Per le autorizzazioni di tipo A, come definite
all’articolo 29, non è ammessa la cessione dell’atti‐ 5. Per i prodotti destinati alla somministrazione,
vità relativamente a uno o alcuni soltanto dei giorni l’obbligo di esposizione dei prezzi è assolto, anche
per i quali è autorizzato l’uso del posteggio. In caso per categorie omogenee di prodotti:
di cambiamento di residenza, il titolare ne dà comu‐ a) per tutte le attività di somministrazione
nicazione entro trentagiorni al comune sede di mediante esposizione, all’interno del‐
posteggio, che provvede alle necessarie annotazioni l’esercizio, di apposita tabella;
ivi compresa l’anzianità di frequenza in un mercato b) per le attività di ristorazione si aggiunge
o in una fiera. l’obbligo di esposizione della tabella
anche all’esterno dell’esercizio o
comunque leggibile dall’esterno;
Capo II c) per le attività con servizio al tavolo, il
Norme generali sulla vendita listino dei prezzi deve essere posto a
disposizione dei clienti prima dell’ordina‐
zione e deve indicare l’eventuale compo‐
Art. 7 nente del servizio.
Pubblicità dei prezzi
6. Le modalità prescelte debbono essere tali da
1. I prodotti esposti per la vendita al dettaglio rendere il prezzo chiaramente e facilmente com‐
nelle vetrine esterne o all’ingresso del locale e nelle prensibile al pubblico, anche per quanto concerne
immediate adiacenze dell’esercizio o su aree pub‐ eventuali aggiunte attribuibili al servizio.
bliche o sui banchi di vendita, ovunque collocati,
devono indicare, in modo chiaro e ben leggibile, il 7. Le disposizioni di cui al comma 5 non si appli‐
prezzo di vendita al pubblico, mediante l’uso di un cano ai circoli di cui al d.p.r. 235/2001, nonché alle
cartello o con altre modalità idonee allo scopo. altre attività di cui al all’articolo 41, comma 2, della
presente legge.
2. Per i prodotti realizzati in tutto o in parte in
metallo prezioso di cui alla normativa vigente in 8. I prezzi dei prodotti petroliferi per uso di
materia, degli oggetti d’antiquariato esposti nelle autotrazione, esposti e pubblicizzati presso gli
vetrine esterne dell’attività di vendita al dettaglio, impianti di distribuzione dei carburanti, devono
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essere esclusivamente quelli praticati ai consuma‐ lievi difetti non occulti di produzione
tori. E’ fatto obbligo di esporre in modo visibile dalla “Outlet”.
carreggiata stradale e separatamente per le diverse
modalità di rifornimento, i prezzi praticati al con‐ 4. Nelle vendite disciplinate dal presente arti‐
sumo secondo le modalità previste dalla normativa colo lo sconto o il ribasso effettuato deve essere
vigente. espresso in percentuale sul prezzo normale di ven‐
dita che deve essere comunque esposto.

Art. 8
Vendite straordinarie Art. 9
Orari di apertura e di chiusura
1. Per vendite straordinarie si intendono le ven‐
dite nelle quali l’esercente dettagliante offre condi‐ 1. Gli orari di apertura e di chiusura al pubblico
zioni favorevoli, reali ed effettive, di acquisto dei degli esercizi di vendita al dettaglio sono rimessi alla
propri prodotti. libera determinazione degli esercenti nel rispetto
delle disposizioni del presente articolo e dei criteri
2. La Regione, ai fini di una corretta informa‐ emanati dai comuni, sentite le associazioni e orga‐
zione del consumatore, disciplina nell’ambito dei nizzazioni di cui all’articolo 3.
provvedimenti e con le modalità previste all’articolo
3, le modalità di svolgimento, la pubblicità, i periodi 2. Il Comune, in accordo con le associazioni e
e la durata delle vendite straordinarie. organizzazioni di cui all’articolo 3, definisce anche
attraverso provvedimenti organici:
3. Si intendono per vendite straordinarie: a) le modalità per garantire il servizio
a) le vendite di liquidazione effettuate al fine minimo in caso di più festività consecutive
di esitare in breve tempo tutte le proprie e di periodi di ferie, con particolare riferi‐
merci, a seguito, di cessazione dell’attività mento ai punti vendita alimentari, ai pub‐
commerciale, di cessione dell’azienda, di blici esercizi, agli impianti di distribuzione
trasferimento dell’azienda in altro locale, di carburanti e alle rivendite di giornali e
di trasformazione o rinnovo dei locali. Le riviste;
vendite di liquidazione possono essere b) per gli impianti di distribuzione carburanti
effettuate, previa comunicazione al SUAP per uso di autotrazione sulla rete stradale
dei dati e degli elementi comprovanti tali ordinaria, l’orario minimo settimanale di
fatti; apertura degli impianti stradali è di cin‐
b) le vendite di fine stagione (saldi) riguar‐ quantadue ore. Tutti gli impianti devono
danti i prodotti, di carattere stagionale o comunque rimanere aperti nella fascia
di moda, suscettibili di notevole deprezza‐ antimeridiana dalle ore otto alle ore
mento se non vengono venduti entro un dodici e nella fascia pomeridiana dalle ore
certo periodo di tempo; sedici alle ore diciannove;
c) le vendite promozionali effettuate dal‐ c) l’eventuale monte ore minimo giornaliero
l’esercente dettagliante per tutti o una per i pubblici esercizi;
parte dei prodotti merceologici e per d) gli orari per l’esercizio del commercio su
periodi di tempo limitati; aree pubbliche, tenendo conto delle
d) le vendite in negozi temporanei ovvero in caratteristiche delle diverse manifesta‐
punti vendita destinati alla vendita per un zioni (fiere e mercati), delle esigenze di
periodo di tempo limitato; approvvigionamento, della presenza di
e) le vendite di prodotti del settore non ali‐ attività di somministrazione, nonché della
mentare, identificati da un marchio, che opportunità di evitare la sovrapposizione
sono stati prodotti almeno dodici mesi fra le manifestazioni e la vendita itine‐
prima della vendita stessa o presentano rante;
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e) le zone del comune e/o le fasce orarie in Capo III


cui è limitata l’apertura di esercizi com‐ Programmazione della rete distributiva
merciali e l’esercizio di attività su aree
pubbliche o di pubblici esercizi per motivi
di ordine pubblico, di sicurezza, igienico Art. 11
sanitari, di compatibilità acustica o altre Contenuti dei documenti regionali
motivazioni di interesse generale. di indirizzo e programmazione

3. Gli esercenti devono rendere noto al pub‐ 1. Gli indirizzi di programmazione della rete
blico, anche durante il periodo di chiusura, l’orario distributiva e gli interventi volti alla qualificazione e
di effettiva apertura o chiusura mediante cartelli o allo sviluppo del commercio sono redatti in confor‐
altri mezzi idonei di informazione. mità a quanto stabilito dall’articolo 41 della Costi‐
tuzione, dei principi della legge 10 ottobre 1990, n.
4. La Regione e i comuni promuovono accordi 287 (Norme per la tutela della concorrenza e del
volontari fra operatori volti a garantire che gli orari mercato)e del d.lgs. 59/2010.
delle attività commerciali concorrano al rispetto e
all’attuazione delle disposizioni di cui ai capi I e VII 2. In attuazione delle finalità di cui all’articolo 2,
della legge 8 marzo 2000, n. 53 (Disposizioni per il la Regione definisce, attraverso appositi provvedi‐
sostegno della maternità e della paternità, per il menti approvati con le modalità di cui all’articolo 3,
diritto alla cura e alla formazione e per il coordina‐ direttive e indicazioni ai comuni per la redazione
mento dei tempi della città) e dell’articolo 50,
degli strumenti comunali di programmazione e
comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
incentivazione delle diverse tipologie di attività
267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli
commerciali. Tali provvedimenti definiscono:
enti locali).
a) i criteri di autorizzazione delle attività che,
per motivi imperativi di interesse gene‐
5. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3 e 4, non
rale, per scarsità di risorse naturali o delle
si applicano ai circoli di cui al d.p.r. 235/2001,
capacità tecniche, possono avere una limi‐
nonché alle altre attività di cui all’articolo 41,
tazione numerica, ivi comprese le medie
comma 2.
e le grandi strutture di vendita, identifi‐
cando:
Art. 10 1) le attività assoggettabili ad autorizza‐
Gestione di reparto zione;
2) i requisiti e le procedure per l’insedia‐
1. Il titolare di un esercizio commerciale o di un mento e il trasferimento di tali attività
pubblico esercizio organizzato in più reparti, ferma anche con riferimento alle diverse
restando l’applicazione del contratto nazionale di zone del territorio;
lavoro e il rispetto delle norme vigenti in materia, 3) la definizione dei processi autorizzativi
in relazione alla gamma dei prodotti trattati o alle e delle eventuali modalità di partecipa‐
tecniche di vendita, può affidare uno o più reparti, zione della Regione;
perché lo gestisca in proprio per il periodo di tempo 4) durata e modalità di aggiornamento
convenuto, a un soggetto in possesso dei requisiti degli strumenti di programmazione;
di cui all’articolo 5, dandone comunicazione al SUAP b) misure di incentivo e promozione alle atti‐
competente. vità commerciali, di formazione degli ope‐
ratori e di promozione della collabora‐
2. Qualora non abbia provveduto alle comuni‐ zione fra operatori ed enti locali.
cazioni di cui al comma 1, il titolare risponde dell’at‐
tività del soggetto stesso. Questi, a sua volta, deve 3. In ogni caso, resta ferma la finalità di tutela e
dare comunicazione al SUAP. La fattispecie non salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico,
costituisce caso di sub‐ingresso. architettonico e ambientale e sono vietati criteri
20 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

legati alla verifica di natura economica o fondati 3. Il documento strategico del commercio è
sulla prova dell’esistenza di un bisogno economico inviato alla Regione e costituisce elemento di valu‐
o sulla prova di una domanda di mercato. tazione necessario per la conferenza dei servizi per
il rilascio dell’autorizzazione per grandi strutture di
vendita. In assenza di tale provvedimento la
Art. 12 Regione valuta l’autorizzazione sulla base delle fina‐
Strumenti comunali di lità di cui all’articolo 2, dei provvedimenti di cui
programmazione e incentivazione all’articolo 3 e delle norme generali contenute nella
presente legge.
1. I comuni per l’esercizio delle funzioni di loro
competenza, consultate le organizzazioni di cui 4. Il comune definisce:
all’articolo 3, si dotano attraverso un atto unico o a) i criteri per il rilascio delle autorizzazioni
con più provvedimenti fra loro coordinati, del docu‐ per le medie strutture di vendita e le strut‐
mento strategico del commercio e delle norme pre‐ ture di interesse locale, i parametri per la
viste dal presente articolo. graduazione e le modalità attuative delle
aree urbanisticamente idonee per l’inse‐
2. Il Documento strategico del commercio ha i diamento di medie strutture di vendita e
seguenti contenuti minimi: delle strutture di interesse locale. Le pre‐
a) un’analisi dello stato del commercio costi‐ visioni sono articolate secondo i settori
merceologici, le tipologie dimensionali e
tuita almeno da:
le modalità insediative;
1) una quantificazione del fenomeno
b) gli strumenti di promozione e sviluppo del
commerciale comprendente gli eser‐
commercio definiti all’articolo 13;
cizi di vicinato suddivisi per settore
c) le direttive e gli indirizzi per l’insedia‐
merceologico, la localizzazione e la
mento e il funzionamento delleattività di
classificazione di ciascuna media e
somministrazione di alimenti e bevande,
grande struttura esistente, la consi‐
di rivendite giornali e riviste e di distribu‐
stenza dei mercati, dei posteggi isolati
tori di carburante;
e delle fiere con relative date e aree di
d) i parametri di sviluppo del commercio su
svolgimento, la dotazione di pubblici
aree pubbliche costituiti da:
esercizi, di rivendite di giornali e riviste 1) le determinazioni in materia di fiere e
e dei distributori di carburante; mercati che comprendono la creazione
2) la mappatura delle possibilità di inse‐ di nuove fiere e mercati, il loro trasfe‐
diamento di strutture commerciali e rimento, modifica e razionalizzazione,
dei distributori di carburante, delle il numero e le dimensioni dei posteggi;
relative condizioni normative e requi‐ 2) le eventuali determinazioni di carat‐
siti di insediamento previste dagli stru‐ tere merceologico;
menti urbanistici vigenti; 3) la definizione di eventuali priorità inte‐
b) una valutazione dei problemi del com‐ grative nelle assegnazioni dei posteggi;
mercio, con riferimento alle diverse zone 4) la definizione di disposizioni a favore di
del comune e alle diverse tipologie di atti‐ consorzi di operatori, compresa la pos‐
vità e dell’adeguatezza delle previsioni di sibilità di affidare ad associazioni di
insediamento di medie e grandi strutture categoria e a loro consorzi, nonché a
di vendita; società ed enti a essi collegati o da loro
c) l’individuazione delle eventuali aree da controllati, mediante apposita conven‐
sottoporre a misure di incentivo di cui zione, la gestione dei servizi connessi
all’articolo 13; alle aree mercatali e alle fiere, assicu‐
d) le linee di intervento per la soluzione delle rando il controllo sui livelli del servizio
criticità individuate. erogato;
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 21

5) le determinazioni in materia di Capo IV


posteggi per gli operatori appartenenti Strumenti di promozione del commercio
a categorie particolari di cui al all’arti‐
colo 30, comma 8, della presente legge
e per i produttori agricoli di cui al d.lgs. Art. 13
228/2001; Sviluppo e promozione del commercio
6) le determinazioni in materia di com‐
mercio in forma itinerante compresa 1. All’interno del Documento strategico di cui
l’individuazione di aree aventi valore all’articolo 12, comma 2, i comuni individuano,
archeologico, artistico e ambientale anche facendo riferimento alla delimitazione degli
nelle quali l’esercizio del commercio su strumenti urbanistici comunali, le zone del territorio
aree pubbliche è vietato o sottoposto da sottoporre a misure di incentivo e di sostegno al
a condizioni particolari; commercio.
7) la determinazione delle giornate di
svolgimento delle fiere e dei mercati 2. Sono soggetti interessati tutti gli operatori del
con riferimento alla loro eventuale sta‐ settore commercio, sia in sede fissa che su aree
gionalità, agli orari di vendita, alle pubbliche, compresi gli esercenti attività di sommi‐
eventuali sospensioni nelle giornate nistrazione di alimenti e bevande, gli esercenti atti‐
festive e dei mercati straordinari; vità di artigianato di servizio e di valore storico e tra‐
8) le determinazioni per il pagamento dei dizionale, operanti all’interno delle aree individuate
canoni per l’occupazione di aree pub‐ dal comune.
bliche nonché eventuali agevolazioni
ed esenzioni in materia di tributi ed 3. In relazione alle problematiche rilevate il
entrate; comune può:
e) i comuni emanano inoltre regolamenti per a) promuovere la creazione di distretti
le fiere e i mercati contenenti: urbani del commercio;
1) la cartografia dei posteggi con l’indica‐ b) attivare progetti di valorizzazione com‐
zione del loro numero progressivo e merciale;
dell’eventuale destinazione merceolo‐ c) individuare strumenti di promozione di
gica; servizi di prossimità;
2) le modalità di accesso degli operatori
al mercato o fiera e la regolazione della 4. I distretti urbani del commercio prevedono
circolazione pedonale e veicolare; accordi fra amministrazione comunale, associazioni
3) le modalità tecniche di assegnazione di operatori, associazioni di categoria maggior‐
dei posteggi occasionalmente liberi o mente rappresentative e altri soggetti interessati,
comunque non assegnati; volti a sviluppare una gestione coordinata delle aree
4) le modalità tecniche di assegnazione commerciali in grado di sviluppare sinergie con atti‐
dei posteggi nelle fiere agli aventi vità paracommerciali ed extracommerciali, nonché
diritto; con altre funzioni urbane di natura pubblica e pri‐
5) le modalità e i divieti da osservarsi vata.
nell’esercizio dell’attività di vendita;
6) le norme atte a promuovere una mag‐ 5. I progetti di valorizzazione commerciale sono
giore informazione e tutela dei consu‐ elaborati d’iniziativa del comune in accordo con i
matori; soggetti pubblici, i privati interessati, le associazioni
f) per mercati con oltre cinquanta posteggi del commercio maggiormente rappresentative
e per le fiere con oltre cento posteggi è anche in sede locale, le organizzazioni dei consuma‐
obbligatoria: tori e sindacali.
1) l’approvazione del regolamento di cui
alla lettera d). 6. Nell’elaborazione del progetto di valorizza‐
22 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

zione commerciale, il comune esamina le politiche b) vietare i cambi di destinazione d’uso da


pubbliche riferite all’area, la progettualità privata e attività commerciale, artigianale o pub‐
l’efficacia degli strumenti normativi e finanziari in blico esercizio ad altri usi che comportino
atto, al fine del rilancio e della qualificazione del‐ la cessazione delle attività.
l’area stessa e dell’insieme di attività economiche
in essa presenti. 9. Nelle aree a rischio di degrado e desertifica‐
zione commerciale, i comuni possono dotarsi di
7. Il progetto di valorizzazione commerciale può strumenti di promozione di servizi di prossimità,
prevedere: comprendenti la realizzazione di centri polifunzio‐
a) il divieto di vendita di particolari merceo‐ nali di servizio.
logie o settori merceologici;
b) interventi in materia merceologica e qua‐ 10. I centri polifunzionali possono prevedere la
litativa, anche prevedendo incentivi a presenza in unica struttura, o complesso unitario
marchi di qualità o di produzione regio‐ comunque rientrante entro i limiti delle medie
nale; strutture di tipo M1, come definite dall’articolo 16,
c) interventi in materia di orari d’apertura, di:
vendite straordinarie e di occupazione di a) attività di vendita di prodotti vari con valo‐
suolo pubblico; rizzazione delle produzioni agroalimentari
d) disposizioni a tutela del patrimonio sto‐ e artigianali pugliesi;
rico, artistico o ambientale; b) servizi per la promozione del territorio;
c) attività di pubblico esercizio, di vendita di
e) misure di agevolazione tributaria e
giornali, di servizi di informazione e tele‐
sostegno finanziario;
comunicazione, compresi servizi pubblici
f) la realizzazione di opere infrastrutturali, di
e di interesse pubblico da affidare in con‐
arredo urbano o di riorganizzazione della
venzione.
logistica urbana;
g) l’attivazione o la modifica di servizi urbani;
11. I comuni possono prevedere provvidenze per
h) il riuso di contenitori esistenti per l’inse‐
lo sviluppo dei servizi di prossimità e dei centri poli‐
diamento di nuove attività o il potenzia‐
funzionali sotto forma di semplificazioni, esenzione
mento di quelle esistenti anche attraverso
da tributi e contributi alle attività e provvedono a
l’insediamento di medie strutture di ven‐ comunicarne la creazione alla Regione per l’even‐
dita; tuale erogazione di contributi regionali.
i) l’attuazione di azioni di promozione del‐
l’area; 12. Nell’ambito dei provvedimenti di cui all’arti‐
j) l’individuazione di una struttura per la colo 3, la Regione definisce gli adempimenti neces‐
gestione coordinata degli interventi sul sari all’applicazione del presente articolo e le moda‐
territorio. lità di finanziamento degli interventi.

8. Il comune, sulla base del progetto, può 13. La Regione coordina gli interventi di cui al
inoltre: presente articolo con quelli previsti da altre leggi
a) incentivare la qualificazione delle attività regionali che possono applicarsi ai medesimi pro‐
economiche esistenti o il loro addensa‐ getti, al fine di assicurare le sinergie fra i diversi
mento anche attraverso l’utilizzo della canali di finanziamento.
fiscalità locale, la monetizzazione o la ride‐
finizione dei requisiti urbanistici, facili‐
tando, anche attraverso apposite disposi‐ Art. 14
zioni urbanistiche o regolamentari, l’utiliz‐ Osservatorio regionale del commercio
zazione commerciale dei locali degli edifici
esistenti, anche dal punto di vista dei 1. È istituito l’Osservatorio regionale del com‐
requisiti igienico‐edilizi; mercio.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 23

2. L’Osservatorio regionale opera al fine di c) i pubblici esercizi;


garantire la realizzazione del sistema coordinato di d) la rete distributiva dei carburanti.
monitoraggio riferito all’entità e all’efficienza della
rete distributiva. 6. Le modalità per l’organizzazione e il funzio‐
namento dell’Osservatorio regionale, nonché le
3. L’Osservatorio regionale persegue le seguenti procedure, i criteri e le modalità di partecipazione
finalità: dei rappresentanti degli enti locali, delle autonomie
a) realizzare un sistema informativo della funzionali, delle organizzazioni dei consumatori,
rete distributiva con la collaborazione dei delle imprese del commercio e dei lavoratori dipen‐
comuni, per l’utilizzazione dei dati conte‐ denti, sono stabilite con apposito provvedimento
nuti nella modulistica relativa alle comu‐ attuativo. La partecipazione all’Osservatorio
nicazioni, alle autorizzazioni e alle avviene a titolo gratuito.
denunce all’Ufficio del registro delle
imprese; 7. I Comuni sono tenuti a fornire alla struttura
b) valutare l’andamento delle problematiche regionale competente, entro il 30 marzo di ogni
della distribuzione commerciale nella anno, la situazione dell’offerta commerciale del
Regione, con particolare riguardo ai pro‐ comune al 31 dicembre dell’anno precedente, sulla
cessi di trasformazione e di innovazione in base delle procedure anche telematiche definite
atto; dalla Regione, nonché gli strumenti di programma‐
c) fornire le basi conoscitive per la program‐ zione approvati dai comuni.
mazione regionale nel settore del com‐
mercio; 8. I titolari delle autorizzazioni di distribuzione
d) valutare il grado di attuazione e l’efficacia di carburante, i gestori, i comandi provinciali dei
degli interventi regionali in materia di vigili del fuoco (VVF), l’ente nazionale per le strade
commercio; (ANAS), le province, la Città metropolitana di Bari e
e) promuovere l’acquisizione, l’elaborazione gli Uffici delle Dogane trasmettono alla Regione i
e la diffusione delle statistiche per una dati relativi alle principali informazioni sulla rete
migliore conoscenza del settore della distributiva dei carburanti.
distribuzione commerciale, con partico‐
lare riferimento alla struttura dell’offerta, 9. L’Osservatorio regionale cura la raccolta e
alla diffusione delle forme associative e l’aggiornamento di tali dati promuovendo indagini,
alla consistenza e articolazione delle asso‐ studi e ricerche per realizzare strumenti d’informa‐
ciazioni di categoria; zione periodica destinati agli operatori, alle organiz‐
f) diffondere l’informazione sui programmi zazioni sindacali e professionali, agli istituti di ricerca
comunitari e nazionali che contemplino il e alle istituzioni pubbliche.
coinvolgimento di imprese commerciali o
loro forme consortili.
Art. 15
4. Il sistema informativo regionale del com‐ Assistenza tecnica alle piccole e
mercio è finalizzato alla valutazione della consi‐ medie imprese commerciali
stenza e della evoluzione delle caratteristiche strut‐
turali della rete distributiva al dettaglio, alla compa‐ 1. La Regione favorisce le iniziative volte a pro‐
razione del fenomeno distributivo tra le varie parti muovere nelle imprese della distribuzione, e in par‐
del territorio e con la rete distributiva nazionale. ticolare nelle piccole e medie imprese, la diffusione
di strumenti, metodologie e sistemi finalizzati a svi‐
5. In particolare l’osservatorio monitora: luppare i processi di ammodernamento della rete
a) il commercio in sede fissa e le rivendite di distributiva, migliorando i sistemi aziendali anche
giornali e riviste; attraverso l’ottenimento di certificazioni di qualità
b) il commercio su aree pubbliche; e l’incremento del livello tecnologico. La Regione
24 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

persegue inoltre la semplificazione del rapporto tra c) l’individuazione delle attività di assistenza
amministrazioni pubbliche e imprese. tecnica considerate prioritarie in relazione
alle esigenze delle piccole e medie
2. Ai fini del comma 1, possono essere istituiti imprese commerciali;
centri di assistenza alle imprese (CAT) costituiti, d) ogni altra disposizione necessaria alla sol‐
anche in forma consortile, dalle associazioni di cate‐ lecita istituzione e funzionamento dei
goria maggiormente rappresentative del settore CAT;
commercio a livello provinciale e di Città metropo‐ e) le modalità con le quali la Regione opera
litana di Bari purché aventi sede legale nel territorio il controllo sui dati di cui al comma 2 e i
regionale. L’istituzione può essere richiesta, anche requisiti minimi delle sedi dei CAT.
con riferimento a un’unica provincia, da associazioni
che siano presenti nel relativo consiglio camerale
con propri consiglieri in rappresentanza del com‐ TITOLO II
mercio. La presenza deve risultare dal decreto di COMMERCIO IN SEDE FISSA
assegnazione di cui alla legge 29 dicembre 1993, n.
580 (Riordinamento delle camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura) per i rappresen‐ Art. 16
tanti del settore commercio, o che rappresentino
Classificazione delle strutture commerciali
almeno il 10 per cento della consistenza delle
imprese commerciali risultanti attive nei dati di
1. Il presente articolo definisce la classificazione
Unioncamere dell’ultimo anno disponibile.
delle strutture commerciali in sede fissa. Nell’am‐
bito dei provvedimenti attuativi di cui all’articolo 3,
3. I centri svolgono a favore delle imprese, atti‐
possono essere determinate specificazioni alle clas‐
vità di assistenza tecnica e di formazione e aggior‐
sificazioni, alla loro applicazione, nonché fissati i
namento in materia di innovazione tecnologica e
limiti massimi di superficie di vendita articolandoli
organizzativa, gestione economica e finanziaria di
per le diverse classificazioni merceologiche anche
impresa, accesso ai finanziamenti anche comunitari,
sicurezza e tutela dei consumatori, tutela dell’am‐ in funzione di specifici obiettivi di sviluppo.
biente, igiene e sicurezza sul lavoro e altre materie
eventualmente previste dallo statuto, nonché atti‐ 2. La programmazione della rete di vendita
vità finalizzate alla certificazione di qualità degli viene effettuata sulla base della suddivisione dei
esercizi commerciali. settori merceologici alimentare e non alimentare.

4. Le amministrazioni pubbliche possono avva‐ 3. Ai fini della definizione dell’impatto urbani‐


lersi, tramite apposite convenzioni, dei CAT autoriz‐ stico e dei relativi standard, il settore non alimen‐
zati dalla Regione, allo scopo di facilitare il rapporto tare viene suddiviso in:
con le imprese utenti. a) beni per la persona: comprendenti i pro‐
dotti non alimentari dei settori commercio
5. Attraverso i provvedimenti di cui all’articolo al dettaglio di cosmetici, di articoli di pro‐
3 sono definiti: fumeria e di erboristeria in esercizi specia‐
a) i requisiti, affinché centri istituiti anche in lizzati, commercio al dettaglio di articoli di
forma consortile dalle associazioni di cate‐ abbigliamento in esercizi specializzati,
goria del commercio possano essere auto‐ commercio al dettaglio di calzature e arti‐
rizzati a svolgere attività di assistenza tec‐ coli in pelle in esercizi specializzati;
nica; b) altri beni a basso impatto urbanistico:
b) le modalità di autorizzazione regionale ai comprendenti i prodotti non alimentari
centri le cui attività di assistenza tecnica dei settori commercio di autovetture e di
devono essere svolte a favore di tutti gli autoveicoli leggeri, commercio di altri
operatori commerciali che ne facciano autoveicoli, commercio al dettaglio di
richiesta; parti e accessori di autoveicoli, com‐
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 25

mercio al dettaglio di ferramenta, vernici, a) struttura isolata: esercizio che non condi‐
vetro piano e materiale elettrico e termo vide spazi, accessibilità e servizi con altre
idraulico, limitatamente ai prodotti e strutture commerciali;
materiali termoidraulici, commercio al b) centro commerciale: costituito da un
dettaglio di articoli igienico‐sanitari, com‐ insieme di più esercizi commerciali inseriti
mercio al dettaglio di materiali da costru‐ in una struttura a destinazione specifica,
zione, ceramiche e piastrelle, commercio ovvero di una struttura architettonica uni‐
al dettaglio di macchine, attrezzature e taria, che usufruiscono di infrastrutture
prodotti per l’agricoltura, macchine e comuni e spazi di servizio gestiti unitaria‐
attrezzature per il giardinaggio, com‐ mente la cui superficie di vendita almeno
mercio al dettaglio di natanti e accessori; per il 20 per cento è destinata a esercizi di
c) altri beni: comprendenti tutti i settori non vicinato e/o medie strutture di vendita;
alimentari non inclusi nelle precedenti let‐ c) area commerciale integrata: uno spazio
tere a) e b). unitario, omogeneo e circoscritto che può
comprendere più esercizi commerciali di
4. Nel caso in cui siano commercializzati solo i diversa tipologia e dimensione, ivi com‐
prodotti del settore beni a basso impatto urbani‐ presi i centri commerciali, e attività
stico, la superficie di vendita dell’esercizio è calco‐ diverse da quelle commerciali, anche inse‐
lata nella misura di 1/10 della superficie di vendita diati in unità edilizie autonome realizzate
come definita all’articolo 4. contestualmente o in tempi diversi,
dotato di servizi esterni comuni quali par‐
5. Le tipologie dimensionali degli esercizi com‐
cheggi e percorsi pedonali. L’area com‐
merciali sono le seguenti:
merciale integrata deve essere collocata
a) esercizi di vicinato con superficie di ven‐
in ambito extraurbano e può essere attra‐
dita fino a 250 metri quadrati;
versata anche da viabilità pubblica con
b) medie strutture di vendita con superficie
l’esclusione delle seguenti tipologie di via‐
di vendita compresa tra 251 e 2.500 metri
bilità, così come già definite dall’articolo
quadrati così articolate:
3 del decreto del Ministro dei lavori pub‐
1) M1. medie strutture di livello locale
blici 1° aprile 1968, n. 1404 (Distanze
con superficie di vendita da 251 fino a
600 metri quadrati; minime a protezione del nastro stradale
2) M2. medie strutture intermedie con da osservarsi nella edificazione fuori del
superficie di vendita da 601 a 1.500 perimetro dei centri abitati, di cui all’arti‐
metri quadrati; colo 19 della legge 6 agosto 1967, n. 765):
3) M3. medie strutture attrattive con 1) autostrade;
superficie di vendita da 1.501 a 2.500 2) strade di grande comunicazione o di
metri quadrati; traffico elevato;
c) grandi strutture di vendita con superficie 3) altre strade statali e strade provinciali
di vendita superiore ai 2.500 metri qua‐ o comunali aventi larghezza della sede
drati così articolate: superiore o uguale a metri 10,50;
1) G1 grandi strutture inferiori con super‐ d) parco permanente attrezzato: area con
ficie di vendita da 2.501 a 4.500 metri superficie superiore a 20 ettari compren‐
quadrati; dente strutture stabili per il tempo libero,
2) G2 grandi strutture superiori con ricreative, culturali e attività complemen‐
superficie di vendita maggiore di 4.500 tari. Il parco permanente attrezzato può
metri quadrati fino a 15.000 metri qua‐ includere strutture come definite alle let‐
drati. tere b) e c) a condizione che siano artico‐
late esclusivamente con esercizi di vici‐
6. Le modalità insediative degli esercizi com‐ nato e medie strutture. La superficie com‐
merciali sono le seguenti: plessiva occupata dalle strutture commer‐
26 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

ciali non deve essere superiore alla super‐ Art. 17


ficie complessiva occupata dagli impianti Modalità di apertura, trasferimento
e dalle attrezzature stabili destinate alle e ampliamento degli esercizi
attività ludiche, ricreative e culturali.
1. L’apertura, il trasferimento di sede e l’amplia‐
7. Le aree commerciali integrate, la cui super‐ mento della superficie di un esercizio di vicinato
ficie complessiva di vendita non può comunque sono soggetti a previa SCIA al SUAP competente per
superare il limite di superficie di vendita stabilito dai territorio.
provvedimenti di cui all’articolo 3 devono essere
ubicate in aree urbanisticamente idonee e sono così 2. Nella SCIA di cui al comma 1, il soggetto inte‐
classificate: ressato dichiara:
a) piccole: ubicate in un’area con superficie a) di essere in possesso dei requisiti di cui
territoriale non superiore a 2 ettari; all’articolo 5;
b) intermedie: composte da esercizi di qual‐ b) di avere rispettato i regolamenti locali di
siasi dimensione con esclusione delle polizia urbana, annonaria e igienico‐sani‐
strutture di tipo G2 del settore alimentare, taria, i regolamenti edilizi e le norme urba‐
ubicate in un’area con una superficie ter‐ nistiche nonché quelle relative alle desti‐
ritoriale tra 2 e 5 ettari; nazioni d’uso;
c) di interesse provinciale: composte da c) il settore o i settori merceologici, l’ubica‐
esercizi di qualsiasi dimensione e centri zione e la superficie di vendita dell’eser‐
commerciali che occupano più di 5 ettari cizio;
di superficie territoriale. d) l’impegno al rispetto del CCNL.

8. Le aree commerciali integrate di cui alla let‐ 3. L’apertura, il trasferimento di sede, il cambia‐
tera a) del comma 7 sono programmate dai comuni mento di settore di vendita e l’ampliamento della
con i criteri di cui all’articolo 12. superficie di una media o grande struttura di ven‐
dita sono soggetti ad autorizzazione rilasciata dal
9. Le aree commerciali di cui alle lettere b) e c) comune competente per territorio.
del comma 7 devono essere previste nella program‐
mazione regionale e dagli strumenti urbanistici dei 4. L’apertura, il trasferimento di sede, il cambia‐
Comuni ed autorizzate secondo le modalità previste mento di settore di vendita e l’ampliamento della
dai provvedimenti di cui all’articolo 3. superficie di un centro commerciale e di un’area
commerciale integrata necessitano di:
10. Sono definiti di interesse locale i centri com‐ a) autorizzazione per il centro come tale, in
merciali che hanno una superficie di vendita mas‐ quanto media o grande struttura di ven‐
sima di metri quadrati 4.000 e in cui la superficie di dita, che è richiesta dal suo promotore o,
un singolo esercizio non è superiore alla categoria in assenza, congiuntamente da tutti i tito‐
M3. e sono programmati dai comuni con i criteri di lari degli esercizi commerciali che vi danno
cui all’articolo 12. vita, purché associati per la creazione del
centro commerciale;
11. Gli insediamenti di cui ai commi 8 e 10, qua‐ b) autorizzazione o SCIA, a seconda delle
lora la superficie di vendita totale superi i metri qua‐ dimensioni, per ciascuno degli esercizi al
drati 2.500, sono comunque grandi strutture di ven‐ dettaglio presenti nel centro.
dita e vengono autorizzati dal comune con le pro‐
cedure di cui all’articolo 17, comma 7. 5. Nella domanda per il rilascio delle autorizza‐
zioni di cui commi 3 e 4, l’interessato dichiara:
a) di essere in possesso dei requisiti di cui
all’articolo 5;
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 27

b) il settore o i settori merceologici, l’ubica‐ d) definire il termine, comunque non supe‐


zione e la superficie di vendita dell’eser‐ riore a centottanta giorni dalla richiesta,
cizio; entro il quale le domande devono rite‐
c) l’eventuale documentazione richiesta ai nersi accolte qualora non venga comuni‐
sensi del comma 8; cato il provvedimento di diniego.
d) l’impegno al rispetto del CCNL.
10. L’autorizzazione per le aperture, gli amplia‐
6. Il comune adotta le norme sul procedimento menti e le trasformazioni per grandi strutture di
concernenti le domande relative alle medie strut‐ vendita è subordinata a obblighi, impegni e condi‐
ture di vendita, stabilisce il termine, comunque non zioni inclusi in un atto unilaterale d’obbligo nei con‐
superiore ai novanta giorni dalla data di ricevi‐ fronti del comune e della Regione, sottoscritto dal
mento, entro il quale le domande devono ritenersi legale rappresentante del soggetto proponente, che
accolte qualora non venga comunicato il provvedi‐ contiene l’analitica elencazione degli obblighi,
mento di diniego, nonché tutte le altre norme atte nonché l’impegno del proponente a contribuire alla
ad assicurare trasparenza e snellezza dell’azione realizzazione di iniziative di riqualificazione delle
amministrativa e la partecipazione al procedimento aree a rischio di tenuta della rete distributiva.
ai sensi della l. 241/1990 e s.m. e i.
11. Su richiesta del soggetto proponente la con‐
7. La domanda di autorizzazione per grandi ferenza di servizi, in caso di eccezionale e compro‐
vata necessità, concede, nei limiti di tempo di vali‐
strutture di vendita è inoltrata al SUAP competente
dità dell’autorizzazione, la rateizzazione delle
per territorio e alla Regione ed è esaminata da una
somme volte a contribuire alla realizzazione di ini‐
conferenza di servizi indetta dalla Regione, com‐
ziative di riqualificazione delle aree a rischio, previa
posta dai rappresentanti della Regione, della pro‐
presentazione di regolare fidejussione.
vincia e del comune competente per territorio. Le
deliberazioni della conferenza di servizi sono adot‐
12. Alle riunioni della conferenza di servizi, svolte
tate a maggioranza dei componenti e il rilascio del‐
in seduta pubblica, partecipano a titolo consultivo i
l’autorizzazione è subordinato al parere favorevole
rappresentanti dei comuni contermini e le associa‐
del rappresentante della Regione. Copia dell’auto‐
zioni e organizzazioni di cui all’articolo 3. Ove il
rizzazione deve essere trasmessa alla Regione.
bacino d’utenza riguardi anche parte del territorio
di altra regione confinante, la conferenza dei servizi
8. Le norme sulle procedure di valutazione delle ne informa la medesima e ne richiede il parere non
domande, anche nel caso di domande concorrenti, vincolante ai fini del rilascio dell’autorizzazione.
e sulla documentazione necessaria alla presenta‐
zione, sono contenute nella normativa di cui all’ar‐ 13. La chiusura o la riduzione di superficie di un
ticolo 3 e sono coordinate con quanto previsto dalle esercizio commerciale sono soggetti a comunica‐
norme sulla valutazione dell’impatto ambientale. zione da effettuarsi al SUAP competente per terri‐
torio. Nel caso di grandi strutture di vendita copia
9. Le procedure di valutazione sono volte a: della comunicazione deve essere inviata anche alla
a) garantire la trasparenza del procedimento Regione.
e snellezza dell’azione amministrativa e la
partecipazione al procedimento ai sensi 14. L’attivazione dell’autorizzazione deve essere
della l. 241/1990 e s.m.i.; effettuata integralmente entro un anno dal rilascio
b) garantire l’insediamento in aree adeguate per le medie strutture di vendita ed entro due anni
dal punto di vista urbanistico e ambien‐ per le grandi strutture di vendita, salvo proroga in
tale; caso di comprovata necessità. La proroga viene con‐
c) garantire la concorrenza tra diverse aree cessa per non più di due volte dal comune compe‐
di insediamento al fine di assicurare la tente per territorio, per le grandi strutture di ven‐
migliore qualità degli insediamenti; dita previa riunione della conferenza dei servizi di
28 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

cui al comma 7, secondo le procedure previste dai Art. 19


provvedimenti attuativi di cui all’articolo 3. Dotazione di aree a parcheggio

15. Il cambiamento merceologico dell’esercizio o 1. I comuni, in sede di formazione degli stru‐


di parte della sua superficie di vendita è subordi‐ menti urbanistici generali o nella revisione di quelli
nato: vigenti, provvedono a definire, previa analisi dello
a) a SCIA, se si tratta di cambiamento di set‐ stato di fatto e delle previsioni di nuovi insediamenti
tore o di merceologia in un esercizio di commerciali, le dotazioni di aree private destinate
vicinato, di un cambiamento merceolo‐ a parcheggio oltre quelli di legge statale.
gico all’interno del settore non alimentare
in una media o grande struttura di ven‐ 2. La dotazione di aree private destinate a par‐
dita. La SCIA necessità di asseverazioni cheggio è stabilita dai provvedimenti di cui all’arti‐
solo per medie e grandi strutture di ven‐ colo 3, tenendo conto della dimensione, del settore
dita. Nel caso di inserimento di una fatti‐ merceologico e della tipologia insediativa nonché
specie con maggiore carico urbanistico il delle specificità dei centri storici e delle zone urba‐
cambiamento comporta l’adeguamento nizzate.
degli standard di parcheggio pertinen‐
ziale; 3. I requisiti relativi alle aree destinate a par‐
b) ad autorizzazione, se si tratta di un cam‐ cheggio devono sussistere anche a seguito di modi‐
biamento in medie e grandi strutture di
fiche della superficie di vendita e del settore mer‐
vendita da settore alimentare a non ali‐
ceologico, a qualunque titolo intervenute. Il venire
mentare o da non alimentare ad alimen‐
meno di tali requisiti determina la revoca dell’auto‐
tare.
rizzazione commerciale.
16. Nell’ambito dei provvedimenti attuativi di cui
4. Al fine di promuovere l’insediamento di atti‐
all’articolo 3, possono essere introdotte semplifica‐
vità commerciali nei centri storici e nelle zone urba‐
zioni ai regimi di cui al comma 15.
nizzate, i provvedimenti di cui all’articolo 3, dettano
disposizioni particolari per tali aree in merito alla
dotazione di parcheggio.
Art. 18
Pianificazione territoriale e urbanistica
degli insediamenti commerciali 5. Per gli esercizi di vicinato non sono previste
dotazioni di aree private a parcheggio.
1. I comuni individuano le aree idonee all’inse‐
diamento di strutture commerciali attraverso i
propri strumenti urbanistici, in conformità alle fina‐ Art. 20
lità di cui all’articolo 2, con particolare riferimento Correlazione tra concessione edilizia
al dimensionamento della funzione commerciale e autorizzazione commerciale
nelle diverse articolazioni previste all’articolo 16.
1. La presentazione della domanda di autorizza‐
2. L’insediamento di grandi strutture di vendita zione per medie o grandi strutture di vendita deve
e di medie strutture di vendita di tipo M3. è consen‐ avvenire in maniera coordinata alla richiesta del
tito solo in aree idonee sotto il profilo urbanistico e relativo titolo edilizio. I provvedimenti di cui all’ar‐
oggetto di piani urbanistici attuativi anche al fine di ticolo 3, definiscono le modalità di coordinamento
prevedere le opere di mitigazione ambientale, di tra i due procedimenti.
miglioramento dell’accessibilità e/o di riduzione del‐
l’impatto socio economico, ritenute necessarie. 2. Il rilascio del titolo edilizio avviene in maniera
contestuale o successiva al rilascio dell’autorizza‐
zione commerciale.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 29

3. L’autorizzazione amministrativa per l’aper‐ Art. 23


tura, il trasferimento e l’ampliamento delle medie Provvedimenti comunali
e grandi strutture di vendita può essere rilasciata
soltanto in conformità degli strumenti di pianifica‐ 1. Il comune, nell’ambito dei provvedimenti di
zione territoriale, paesaggistica e urbanistica e cui all’articolo 12, definisce le modalità di apertura
previa verifica delle condizioni di compatibilità e e trasferimento di sede degli esercizi di vendita della
delle dotazioni di standard urbanistici in relazione stampa quotidiana e periodica. In particolare il
alla tipologia dell’esercizio insediato o risultante dal‐ comune definisce:
l’ampliamento. a) i criteri ed i parametri qualitativi per il
mantenimento e lo sviluppo della capacità
di servizio della rete distributiva di quoti‐
Art. 21 diani e periodici;
Commercio all’ingrosso b) servizi aggiuntivi che possono essere ero‐
gati dalle rivendite anche in convenzione
1. L’esercizio dell’attività di commercio all’in‐ con i comuni stessi, nell’ambito dell’acco‐
grosso, ivi compreso quello relativo ai prodotti ali‐ glienza turistica o dei servizi al territorio.
mentari è subordinato esclusivamente al possesso
dei requisiti di onorabilità di cui al all’articolo 71,
comma 1, del d.lgs. 59/2010. Art. 24
Esenzione dall’autorizzazione
2. L’esercizio congiunto nello stesso locale del‐
1. E’ soggetta alla sola comunicazione al
l’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio è
comune competente per territorio:
assoggettato al regime abilitativo previsto per
a) la vendita nelle sedi di partiti, enti, chiese,
l’esercizio del commercio al dettaglio e al rispetto
comunità religiose, sindacati, associazioni,
dei requisiti previsti dalla normativa statale e regio‐
di pertinenti pubblicazioni specializzate;
nale nonché dai regolamenti comunali.
b) la vendita in forma ambulante di quoti‐
diani e periodici di partito, sindacali e reli‐
3. Ai fini dell’individuazione del regime abilita‐
giosi che ricorrano all’opera di volontari a
tivo cui sottoporre l’attività di cui al comma 2, la
scopo di propaganda politica, sindacale e
superficie di vendita dell’esercizio viene determi‐ religiosa;
nata dalla somma delle superfici destinate alla ven‐ c) la vendita, nelle sedi di società editrici e
dita al dettaglio e di quelle destinate alla vendita delle loro redazioni distaccate, dei quoti‐
all’ingrosso. diani e periodici da esse editi;
d) la vendita di pubblicazioni specializzate
non distribuite nei punti vendita di cui al
TITOLO III presente titolo III;
VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA e) la consegna porta a porta e la vendita in
E PERIODICA forma ambulante da parte degli editori,
distributori ed edicolanti;
f) la vendita di quotidiani e periodici nelle
Art. 22 strutture turistico‐ricettive, ove questa
Esercizio dell’attività costituisca un servizio ai clienti;
g) la vendita di quotidiani e periodici all’in‐
1. La vendita della stampa quotidiana e perio‐ terno di strutture pubbliche o private, l’ac‐
dica è subordinata ad autorizzazione rilasciata dal cesso alle quali sia soggetto al pagamento
comune territorialmente competente nel rispetto di un titolo di ingresso ovvero di abbona‐
dei principi e criteri fissati nei provvedimenti pre‐ menti periodici e riservato esclusivamente
visti all’articolo 12. a determinate categorie di soggetti e sia
30 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

regolamentato con qualsiasi modalità; dell’applicazione delle vigenti disposizioni


h) la vendita di quotidiani e periodici nei in materia;
centri polifunzionali di cui all’articolo 13. i) le clausole contrattuali fra distributori ed
edicolanti, contrarie alle disposizioni sono
nulle per contrasto con norma imperativa
Art. 25 di legge e non viziano il contratto cui acce‐
Modalità di vendita della stampa dono.

1. La vendita della stampa quotidiana e perio‐


dica è effettuata nel rispetto delle seguenti moda‐ Art. 26
lità: Diffusionegratuita della stampa
a) per le testate poste in vendita deve essere
garantito un adeguato spazio espositivo 1. La diffusione manuale e gratuita della stampa
che per gli esercizi autorizzati in vigenza quotidiana e periodica è consentita in zone non
della presente legge non può essere infe‐ adiacenti alle rivendite.
riore a metri quadrati 25;
b) il prezzo di vendita della stampa quoti‐ 2. L’editore o altro soggetto giuridico che
diana e periodica è stabilito dall’editore e intende distribuire manualmente e in forma gra‐
non può subire variazioni in relazione ai tuita un prodotto editoriale proprio o altrui, ne dà
punti vendita che effettuano la rivendita; comunicazione contestualmente all’inizio dell’atti‐
c) le condizioni economiche e le modalità vità, all’Amministrazione comunale territorialmente
commerciali di cessione delle pubblica‐ competente.
zioni, comprensive di ogni forma di com‐
penso riconosciuta ai rivenditori, devono
essere identiche per tutti i punti di ven‐ TITOLO IV
dita; COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE
d) è vietata l’esposizione al pubblico di gior‐
nali, riviste e di altro materiale a conte‐ Capo I
nuto pornografico; Norme generali
e) gli edicolanti possono vendere presso la
propria sede qualunque altro prodotto
secondo la vigente normativa; Art. 27
f) nella vendita di quotidiani e periodici, i Definizioni e tipologia delle autorizzazioni
punti vendita assicurano parità di tratta‐
mento fra le diverse testate; 1. Per quanto riguarda il commercio su aree
g) gli edicolanti possono praticare sconti pubbliche si intendono per:
sulla merce venduta e defalcare il valore a) aree pubbliche: le strade, le piazze, com‐
del materiale fornito in conto vendita e prese quelle di proprietà privata gravate
restituito, nel rispetto del periodo di per‐ da servitù di pubblico passaggio e ogni
manenza in vendita stabilito dall’editore, altra area di qualunque natura destinata
a compensazione delle successive antici‐ a uso pubblico;
pazioni al distributore; b) commercio su aree pubbliche: le attività
h) fermi restando gli obblighi previsti per gli di vendita di merci al dettaglio e di som‐
edicolanti a garanzia del pluralismo infor‐ ministrazione di alimenti e bevande effet‐
mativo, la ingiustificata mancata fornitura, tuate sulle aree pubbliche, comprese
ovvero la fornitura ingiustificata per quelle del demanio marittimo o su aree
eccesso o difetto, rispetto alla domanda private delle quali il comune abbia la
da parte del distributore, costituiscono disponibilità, attrezzate o meno, coperte
casi di pratica commerciale sleale ai fini o scoperte;
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 31

c) posteggio: la parte di area pubblica o pri‐ Art. 28


vata di cui il comune abbia la disponibilità Caratteristiche e articolazione merceologica
che viene data in concessione all’opera‐ delle manifestazioni
tore autorizzato all’esercizio dell’attività
commerciale; 1. I comuni possono prevedere l’articolazione
d) concessione di posteggio:l’atto comunale merceologica dei posteggi delle fiere e dei mercati,
che consente l’utilizzo di un posteggio nel‐ stabilendo vincoli di esclusiva vendita di determi‐
l’ambito di un mercato o di una fiera; nate categorie di prodotti, indipendentemente dal
e) mercato: l’area pubblica o privata della contenuto dell’autorizzazione, nonché prevedere
quale il comune abbia la disponibilità, fiere e mercati specializzati nei quali almeno il 60
composta da più posteggi, attrezzata o
per cento dei posteggi siano destinati alla vendita
meno e destinata all’esercizio dell’attività
del medesimo prodotto o di prodotti affini.
per uno o più o tutti i giorni della setti‐
mana o del mese per l’offerta integrata di
2. Al fine di consentire, nell’ambito dell’Osser‐
merci al dettaglio, la somministrazione di
vatorio regionale del commercio, un monitoraggio
alimenti e bevande, l’erogazione di pub‐
blici servizi; sull’andamento del commercio su aree pubbliche,
f) mercato straordinario: l’edizione aggiun‐ la ripartizione merceologica dei posteggi di cui al
tiva del mercato che si svolge in giorni comma 1 è effettuata con riferimento alle categorie
diversi e ulteriori rispetto a quelli previsti, di prodotti indicate nell’allegato A.
senza riassegnazione dei posteggi;
g) fiera: la manifestazione caratterizzata 3. Al fine di promuovere o valorizzare specifiche
dall’afflusso, nei giorni stabiliti, sulle aree tradizioni, produzioni locali tipiche, attività culturali,
pubbliche o private delle quali il comune prodotti di antiquariato o aventi valore storico o
abbia la disponibilità di operatori autoriz‐ artistico, i comuni possono istituire fiere promozio‐
zati a esercitare il commercio su aree pub‐ nali con la partecipazione degli operatori su aree
bliche, in occasione di particolari ricor‐ pubbliche e alle quali possono partecipare anche
renze, eventi o festività; altri soggetti purché iscritti nel Registro delle
h) fiera straordinaria: la fiera realizzata ecce‐ imprese o all’Albo artigiani previsto dalla l.r.
zionalmente in occasione di eventi non 24/2013.
ricorrenti;
i) presenza in un mercato: il numero delle 4. Le disposizioni di cui al titolo IV non si appli‐
volte che l’operatore si è presentato in cano alle grandi manifestazioni fieristiche aventi
tale mercato prescindendo dal fatto che vi preminenti finalità di promozione su vasta scala e
abbia potuto o meno svolgere l’attività;
sviluppo di interi comparti e settori economici, alle
j) presenze effettive in una fiera: il numero
quali detta qualifica sia espressamente riconosciuta
delle volte che l’operatore ha effettiva‐
e che risultino inserite nel calendario annuale delle
mente esercitato l’attività.
manifestazioni.
2. Il commercio sulle aree pubbliche può essere
esercitato:
a) su posteggi dati in concessione: tipo A; Art. 29
b) in forma itinerante: tipo B. Autorizzazione all’esercizio dell’attività
con posteggio (tipo A)
3. In caso di assenza del titolare del titolo abili‐
tativo, l’esercizio dell’attività è consentito ai dipen‐ 1. L’esercizio del commercio su aree pubbliche
denti o soci e collaboratori a condizione che siano mediante l’uso di posteggio è soggetta ad autoriz‐
in possesso di atto di delega, attestante il rapporto zazione rilasciata dal comune dove è ubicato il
con l’impresa da poter esibire ad ogni richiesta degli posteggio. Ciascun singolo posteggio è oggetto di
organi di vigilanza e controllo. distinta autorizzazione.
32 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

2. L’autorizzazione è rilasciata a persone fisiche, comune dove si trovano i posteggi, sulla base delle
a società di capitali, di persone o cooperative rego‐ indicazioni previste in apposito bando comunale
larmente costituite e in possesso dei requisiti di cui contenente l’indicazione dei posteggi, la loro
all’articolo 5. Le autorizzazioni a favore di società ampiezza e ubicazione, le eventuali determinazioni
sono intestate direttamente a queste. di carattere merceologico e i criteri di priorità di
accoglimento delle istanze.
3. Il rilascio dell’autorizzazione comporta il con‐
testuale rilascio della concessione del posteggio. La 2. Entro il 30 aprile e il 30 settembre di ciascun
durata della concessione è di dodici anni. La anno, i comuni fanno pervenire i propri bandi al Ser‐
Regione nell’ambito dei provvedimenti di cui all’ar‐ vizio regionale competente che provvede all’esame
ticolo 3 individua le tipologie di posteggio che pos‐ e alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della
sono avere una durata delle concessioni minore, ma Regione Puglia entro i successivi trenta giorni.
comunque non inferiore ai sette anni.
3. Le domande di rilascio delle autorizzazioni
4. L’autorizzazione di tipo A, oltre all’esercizio possono essere inoltrate ai comuni a partire dalla
dell’attività con uso di posteggio, consente la par‐ data di pubblicazione dei bandi sul Bollettino uffi‐
tecipazione alle fiere e la vendita in forma itinerante ciale e devono pervenire ai comuni nel termine
nel territorio nazionale. massimo dei successivi sessanta giorni. Le domande
eventualmente pervenute ai comuni fuori detto ter‐
5. Nello stesso mercato un medesimo soggetto, mine sono respinte e non danno luogo ad alcuna
persona fisica o società, non può essere titolare di priorità in futuro. L’esito dell’istanza è comunicato
più di due autorizzazioni nel medesimo settore mer‐ agli interessati nel termine non superiore a novanta
ceologico. Se il numero delle autorizzazioni del mer‐ giorni, a tal fine fissato dai comuni e decorso il quale
cato è superiore a cento, il numero di autorizzazioni la stessa istanza deve considerarsi accolta.
è elevato a tre. Sono fatti salvi, fino alla scadenza
della concessione, le autorizzazioni in essere. La 4. Il comune esamina le domande regolarmente
Regione individua con le modalità di cui all’articolo pervenute e rilascia l’autorizzazione e la contestuale
3, le modalità di gestione del regime transitorio. concessione per ciascun posteggio libero sulla base
di una graduatoria formulata, tenendo conto nel‐
6. È ammesso in capo a uno stesso soggetto, il l’ordine, dei seguenti criteri:
rilascio di più autorizzazioni di tipo A per più mer‐ a) maggiore professionalità acquisita, anche
cati, anche aventi svolgimento nei medesimi giorni in modo discontinuo, nell’esercizio del
e orari. commercio su aree pubbliche con riferi‐
mento all’anzianità di esercizio, ivi com‐
7. Nel rispetto delle disposizioni in materia igie‐ presa quella acquisita nel posteggio
nico‐sanitaria, nonché dei limiti di carattere mer‐ oggetto del bando. L’anzianità di impresa
ceologico disposti dai comuni, l’operatore ha facoltà è comprovata dall’iscrizione quale
di utilizzare il posteggio per la vendita di tutti i pro‐ impresa attiva al registro delle imprese dal
dotti oggetto della sua autorizzazione. soggetto titolare dell’impresa al momento
della partecipazione alla selezione, cumu‐
lata con quella del titolare al quale è even‐
Art. 30 tualmente subentrato nella titolarità del
Procedura di rilascio delle posteggio medesimo;
autorizzazioni di tipo A b) l’assunzione di impegni da parte del sog‐
getto candidato a rendere compatibile il
1. Le domande di rilascio dell’autorizzazione di servizio erogato con le condizioni poste
tipo A e della relativa concessione di posteggio dal comune in relazione alla tutela del ter‐
all’interno di mercati e fiere incluse nella program‐ ritorio nei centri storici o in altre aree o
mazione comunale di settore sono inoltrate al edifici aventi valore storico, archeologico,
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 33

artistico o ambientale. Tali impegni pos‐ a) di essere in possesso dei requisiti di cui
sono prevedere condizioni particolari all’articolo 5;
nelle merceologie commercializzate o b) il settore o i settori merceologici;
nelle strutture utilizzate; c) l’impegno al rispetto del CCNL.
c) in caso di parità fra gli operatori valgono i
criteri di priorità fissati dal comune negli 3. La SCIA di cui al comma 1, abilita:
strumenti di programmazione previsti a) all’esercizio del commercio in forma itine‐
all’articolo 12. rante su tutto il territorio nazionale;
b) all’esercizio del commercio nell’ambito
5. La ripartizione per merceologia dei posteggi delle fiere;
nelle fiere e nei mercati può essere disposta esclu‐ c) all’esercizio del commercio nell’ambito
sivamente dai provvedimenti di cui all’articolo 12. dei mercati, limitatamente ai posteggi non
assegnati o provvisoriamente non occu‐
6. Qualora il comune abbia fatto uso della pati;
facoltà di ripartizione dei posteggi nei mercati in d) alla vendita a domicilio, come definita
relazione a categorie merceologiche, gli interessati all’articolo 4.
nell’istanza specificano uno, più o tutti i posteggi per
i quali intendono concorrere e il relativo ordine di 4. L’esercizio del commercio in forma itinerante
preferenza. Sulla base di tali indicazioni, il comune permette di effettuare soste per il tempo necessario
redige distinte graduatorie per ciascun gruppo di a servire la clientela e, con divieto di posizionare la
posteggi, assegnando gli stessi a coloro che, in cia‐
merce sul terreno o su banchi a terra, nel rispetto
scuna di esse, risultino averne diritto.
delle vigenti normative igienico sanitarie.
7. Nel caso di soppressione dei posteggi in un
5. L’esercizio del commercio in forma itinerante
mercato, i titolari dei posteggi soppressi hanno prio‐
può essere interdetto solo in aree previamente
rità assoluta nell’assegnazione di nuovi posteggi
determinate dal comune nell’ambito del docu‐
comunque disponibili, quale che sia la merceologia
mento di cui all’articolo 12, comma 4, lettera d) e
trattata.
per motivi di tutela del patrimonio storico, artistico
e ambientale, di sicurezza nella circolazione stra‐
8. Sono escluse dall’applicazione della proce‐
dura di cui al presente articolo e rilasciate dai dale, di tutela igienico‐sanitaria, di compatibilità
comuni, secondo propri criteri e modalità, le auto‐ estetica o funzionale rispetto all’arredo urbano o
rizzazioni e concessioni di posteggio relative ai: per altri motivi di pubblico interesse.
a) produttori agricoli;
b) soggetti portatori di handicap o ad asso‐ 6. I singoli comuni, anche mediante accordi con
ciazioni di commercio equo e solidale nei altri comuni, possono individuare appositi percorsi
limiti del 5 per cento dei posteggi del mer‐ e aree ove la permanenza degli operatori itineranti
cato. non è sottoposta a vincoli temporali, o a determi‐
nate condizioni o in particolari orari.

Art. 31
Esercizio dell’attività in forma Capo II
itinerante di tipo B Programmazione del commercio
su aree pubbliche
1. L’esercizio del commercio su aree pubbliche
di tipo B è soggetta a SCIA da presentarsi al SUAP
del comune in cui il richiedente inizia l’attività. Art. 32
Criteri generali
2. Nella SCIA di cui al comma 1, il soggetto inte‐
ressato dichiara: 1. Attraverso il documento di cui all’articolo 12,
34 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

il comune può istituire nuovi mercati e fiere ovvero trica, idrica e fognaria, nonché della
provvedere alla loro modifica e soppressione dopo necessità di dotare ciascun mercato di ser‐
aver prioritariamente valutato: vizi igienici in proporzione al numero dei
a) il riordino, la riqualificazione, il potenzia‐ posteggi e all’afflusso dell’utenza;
mento e l’ammodernamento di mercati e g) degli spazi a disposizione, in relazione
fiere già esistenti compreso il loro amplia‐ all’obiettivo di conseguire la dimensione
mento dimensionale, in presenza di di metri quadrati 32 per posteggio.
idonee aree;
b) l’aumento, ove è possibile, della fre‐ 2. La scelta del giorno o della data di svolgi‐
quenza di svolgimento delle fiere e mer‐ mento di nuove fiere e mercati è effettuata evi‐
cati, promuovendo, in particolare, anche tando sovrapposizioni con le iniziative dei Comuni
la creazione di mercati giornalieri. contermini.

2. In deroga al disposto del comma 1, l’istitu‐ 3. Per l’istituzione di fiere promozionali, in rela‐
zione di nuovi mercati è senz’altro ammessa: zione al presumibile maggiore afflusso dei consu‐
a) nei comuni del tutto privi di mercato; matori, deve tenersi particolare conto delle condi‐
b) nelle maggiori frazioni e nuclei abitati dei zioni di accesso e della presenza di parcheggi.
comuni, con almeno mille abitanti, privi di
mercato. 4. I comuni possono istituire fiere o mercati spe‐
cializzati.

Art. 33 5. La Regione nell’ambito dei provvedimenti e


Istituzione di nuovi mercati e fiere con le modalità previste all’articolo 3, definisce i cri‐
teri di rilascio delle concessioni per mercati e le fiere
1. Ai fini dell’individuazione delle aree da desti‐ di nuova istituzione.
nare a nuovi mercati o nuove fiere, i comuni ten‐
gono conto:
a) delle previsioni degli strumenti urbanistici, Art. 34
favorendo le zone in espansione o a voca‐ Soppressione, riconversione e
zione turistica; qualificazione dei mercati e delle fiere
b) dell’esigenza di riequilibrio dell’offerta del
commercio su aree pubbliche nelle varie 1. La variazione della giornata del mercato, la
parti del territorio, promuovendo in par‐ soppressione definitiva di mercati o fiere può essere
ticolare, la presenza di mercati alimentari disposta dai comuni in presenza delle seguenti con‐
rionali di quartiere che limitino la neces‐ dizioni:
sità di mobilità degli utenti; a) numero troppo esiguo di operatori o
c) delle esigenze di tutela e valorizzazione comunque persistente scarsa funzionalità
del patrimonio archeologico, storico, arti‐ e attrattività verificatasi con la decadenza
stico e ambientale; del 70 per cento delle concessioni esi‐
d) delle esigenze di sicurezza stradale, con stenti;
particolare riguardo alla facilità di accesso b) motivi di pubblico interesse o cause di
degli operatori, anche con automezzo, e forza maggiore non altrimenti eliminabili.
dei consumatori, favorendo il deconge‐
stionamento delle aree problematiche; 2. Il comune può disporre lo spostamento defi‐
e) delle dotazioni di opere di urbanizzazione nitivo dei mercati e delle fiere o la loro sostituzione
primaria e dei necessari servizi pubblici, con altri mercati o fiere di maggiore o minore
parcheggi e fermate di autolinee; numero di posteggi, contestualmente istituiti, esclu‐
f) delle esigenze di natura igienico‐sanitaria sivamente nell’ambito dei provvedimenti di cui
e della possibilità di allaccio alle reti elet‐ all’articolo 12. In tale evenienza, l’assegnazione dei
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 35

nuovi posteggi spetta, in primo luogo, agli operatori Capo III


già presenti nei mercati, con scelta effettuata sulla Norme per l’esercizio dell’attività
base dei criteri di cui all’articolo 30, comma 4, e
senza necessità di esperimento della procedura di
cui ai commi 1, 2 e 3 del medesimo articolo 30. Art. 35
Concessioni temporanee di posteggio
3. Il disposto del comma 2, non si applica al tra‐
sferimento temporaneo di mercati. 1. Le disposizioni del presente articolo si appli‐
cano alle fiere non previste negli strumenti di pro‐
4. La scelta delle aree per il trasferimento di grammazione comunale, alle fiere straordinarie,
fiere e mercati è effettuata sulla base dei criteri di promozionali e ai soggetti alle stesse ammessi.
cui all’articolo 12, tenuto conto dell’opportunità di
favorire la graduale riorganizzazione in aree attrez‐ 2. Il comune per le manifestazioni di cui al
zate delle manifestazioni che si svolgono su vie e comma 1, rilascia concessioni temporanee di
piazze. posteggio agli operatori autorizzati all’esercizio del
commercio su aree pubbliche nonché, nel caso di
5. Lo spostamento di mercati che si svolgono in fiere promozionali a coloro che sono iscritti al regi‐
area urbana è disposto preferibilmente in aree mer‐ stro delle imprese. Le predette concessioni sono
catali attrezzate, sempre ricadenti in area urbana. valide soltanto per i giorni in cui hanno luogo tali
manifestazioni.
6. Qualora nell’ambito di un mercato venga a
crearsi disponibilità di un posteggio, per rinuncia o 3. Coloro che intendono partecipare alle mani‐
decadenza, il comune, avendo garantito nelle forme festazioni di cui al comma 1, devono far pervenire
più idonee, adeguata informazione agli operatori in al comune ove le stesse si svolgono, almeno ses‐
esso presenti, accoglie eventuali istanze di miglioria santa giorni prima della data fissata, istanza di con‐
o cambio di posteggio, nel rispetto dei criteri di prio‐ cessione di posteggio valida per i soli giorni della
rità di cui all’articolo 30, comma 4. manifestazione, indicando gli estremi del titolo con
il quale s’intende partecipare e la merceologia prin‐
7. Per la valorizzazione e la promozione di fiere cipale trattata.
e mercati specializzati o aventi particolare rilievo
promozionale o turistico, i comuni possono stipu‐ 4. I comuni, decorso il termine per l’inoltro delle
lare convenzioni con aziende di promozione turi‐ istanze, redigono la graduatoria degli aventi diritto,
stica, pro‐loco, altre istituzioni pubbliche, associa‐ tenuto conto di criteri analoghi a quelli previsti
zioni di categoria degli operatori, comitati feste all’articolo 30 per le autorizzazioni di tipo A.
patronali, consorzi o cooperative di operatori su
aree pubbliche, anche prevedenti l’affidamento di 5. Qualora il comune abbia fatto uso della
fasi organizzative e di gestione, ferma in ogni caso facoltà di ripartizione dei posteggi per merceologia
l’esclusiva competenza del comune per la ricezione è redatta una distinta graduatoria per ciascun
delle istanze di partecipazione e la definizione delle gruppo di posteggi individuato.
graduatorie.
6. La graduatoria è affissa all’albo comunale
8. Per favorire la valorizzazione delle produzioni almeno quattordici giorni prima della data fissata
tipiche regionali, nei mercati con almeno trenta per lo svolgimento della fiera.
posteggi devono prevedersi, ove non esistenti,
almeno due ulteriori posteggi destinati alla vendita
di prodotti alimentari tipici di esclusiva provenienza Art. 36
regionale o di artigianato tipico pugliese. Assegnazione temporanea di posteggi

1. L’assegnazione temporanea dei posteggi


36 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

occasionalmente liberi o in attesa di assegnazione 4. Qualora uno o più soggetti mettano a dispo‐
nei mercati è effettuata dal comune, di volta in sizione del comune un’area privata, attrezzata o
volta, tenendo conto della maggiore anzianità di meno, coperta o scoperta, per l’esercizio dell’atti‐
presenza nel mercato, determinata in base al vità di commercio su aree pubbliche, essa può
numero di volte che l’operatore si è presentato essere inserita fra le aree da utilizzare per fiere e
entro l’orario d’inizio previsto e dei criteri di cui mercati. Coloro che cedono la disponibilità dell’area
all’articolo 30, comma 4, indipendentemente dai possono subordinare la sua utilizzazione all’otteni‐
prodotti trattati. mento di una o più concessioni di posteggio a favore
proprio o di terzi a tal fine indicati, da stabilire in
2. L’assegnazione temporanea dei posteggi sede di convenzione con il comune. Il comune può
riservati ai soggetti di cui all’articolo 30, comma 8, accogliere la richiesta previa verifica dell’idoneità
avviene, in primo luogo, a favore delle medesime dell’area e delle altre condizioni generalidi cui alla
categorie di soggetti. presente legge.

3. Non si fa luogo ad assegnazione temporanea


nel caso di posteggi occupati da box ed altre strut‐ TITOLO V
ture fisse. ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE
DI ALIMENTI E BEVANDE
4. L’assegnazione nelle fiere di cui all’articolo 35
dei posteggi rimasti liberi, decorsa un’ora dall’orario
stabilito per il loro inizio, è effettuata, indipenden‐
Art. 38
temente dai prodotti trattati, sulla base, nell’ordine,
Tipologia degli esercizi di somministrazione
dei seguenti criteri:
di alimenti e bevande
a) inserimento di coloro che, pur avendo
inoltrato istanza di partecipazione, non
1. Gli esercizi di somministrazione di alimenti e
sono risultati tra gli aventi diritto,
bevande sono costituiti da un’unica tipologia che
seguendo l’ordine di graduatoria;
comprende la somministrazione di bevande alco‐
b) inserimento degli altri operatori presenti,
liche di qualsiasi gradazione.
secondo i criteri di cui al comma 1.

2. Gli esercizi di cui al presente articolo hanno


Art. 37 facoltà di vendere per asporto i prodotti oggetto
Esercizio del commercio dell’attività.
su aree particolari

1. L’esercizio del commercio su aree pubbliche Art. 39


lungo il lido del mare e la spiaggia, nelle rade e nei Apertura, ampliamento e trasferimento
porti, è consentito ai titolari di autorizzazione per il degli esercizi
commercio su aree pubbliche solo previo permesso
dell’autorità marittima competente e alle condizioni 1. I comuni, nell’ambito degli strumenti di cui
da essa previste. all’articolo 12, individuano le aree in cui l’apertura,
il trasferimento di sede e l’ampliamento della super‐
2. Senza permesso del soggetto proprietario o ficie di somministrazione degli esercizi di sommini‐
gestore è vietato il commercio su aree pubbliche strazione di alimenti e bevande sono soggetti ad
negli aeroporti, nelle stazioni e nelle autostrade. autorizzazione e a limitazioni per motivi imperativi
di interesse generale. Negli altri casi l’apertura,
3. Il permesso di cui al comma 1, deve risultare l’ampliamento e il trasferimento di un’attività di
da atto scritto datato e sottoscritto dal soggetto somministrazione è soggetta a SCIA.
autorizzante.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 37

2. È fatto obbligo a tutti i soggetti che svolgono spettacolo, trattenimento e svago, in sale
attività di somministrazione di alimenti e bevande da ballo, sale da gioco, locali notturni, sta‐
di esercitarla nel rispetto delle vigenti norme, pre‐ bilimenti balneari, impianti sportivi,
scrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbani‐ cinema, teatri e altri esercizi similari,
stica, igienico‐sanitaria e di inquinamento acustico, nonché in tutti i casi in cui l’attività di som‐
sulla destinazione d’uso dei locali e degli edifici, ministrazione è esercitata all’interno di
nonché delle norme in materia di sicurezza e pre‐ strutture di servizio ed è in ogni caso a
venzione incendi e, qualora trattasi di esercizi aperti esse funzionalmente e logisticamente col‐
al pubblico, di sorvegliabilità. legata, sempreché alla somministrazione
di alimenti e bevande non sia riservata
3. In caso di esercizi soggetti ad autorizzazione, una superficie maggiore rispetto a quella
il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, è in cui è svolta l’attività cui è funzional‐
richiesto ai fini dell’esercizio dell’attività che rimane mente e logisticamente collegata. Non
precluso in assenza di esso, ma non condiziona il costituisce attività di spettacolo, tratteni‐
rilascio dell’autorizzazione. Entro centottanta giorni mento e svago la semplice musica di
dalla data di rilascio dell’autorizzazione, salvo pro‐ accompagnamento e compagnia;
roga in caso di comprovata necessità, e comunque c) negli esercizi situati all’interno delle aree
prima di dare inizio all’attività di somministrazione, di servizio delle strade extraurbane prin‐
il titolare deve porsi in regola con quanto previsto cipali e delle autostrade, così come defi‐
al comma 2. Il comune accerta l’adeguata sorveglia‐ nite dal decreto legislativo 30 aprile 1992,
bilità anche nel caso di locali oggetto di amplia‐ n. 285 (Nuovo codice della strada) nelle
mento o di modifiche strutturali. E’ fatta salva la stazioni dei mezzi di trasporto pubblico
possibilità per il comune di prevedere l’obbligo del (ferroviarie, marittime, aeroportuali, auto‐
possesso dei requisiti di cui all’articolo 5, al stazioni) e sui mezzi di trasporto pubblico;
momento del rilascio dell’autorizzazione. d) negli esercizi posti nell’ambito degli
impianti stradali di distribuzione carbu‐
4. Nella SCIA di cui al comma 1, il soggetto inte‐ ranti;
ressato dichiara: e) nelle mense aziendali, negli spacci annessi
a) di essere in possesso dei requisiti di cui ai circoli cooperativi e degli enti a carat‐
all’articolo 5; tere nazionale le cui finalità assistenziali
b) il rispetto di quanto previsto al comma 2 sono riconosciute dal Ministero dell’in‐
del presente articolo; terno e nelle altre attività di somministra‐
c) l’ubicazione e la superficie di somministra‐ zione non aperte al pubblico individuate
zione dell’esercizio; dai comuni;
d) l’impegno al rispetto del CCNL; f) le attività svolte direttamente, nei limiti
e) la tipologia di attività di somministrazione: dei loro compiti istituzionali e senza fini di
bar, ristorante, attività di trattenimento. lucro, da ospedali, case di cura, case per
esercizi spirituali, asili infantili, scuole,
case di riposo, caserme, stabilimenti delle
Art. 40 forze dell’ordine, strutture d’accoglienza
Attività non soggette ad autorizzazione per immigrati o rifugiati e altre simili strut‐
ture di accoglienza o sostegno;
1. Sono comunque soggette a SCIA, e non ad g) nei centri polifunzionali di cui all’articolo
autorizzazione, le attività di somministrazione di ali‐ 13;
menti e bevande da effettuarsi: h) nelle attività svolte in forma temporanea
a) negli esercizi annessi ad alberghi, pen‐ di cui all’articolo 41;
sioni, locande o ad altri complessi ricettivi; i) al domicilio del consumatore.
b) negli esercizi nei quali la somministrazione
al pubblico di alimenti e bevande viene 2. I contenuti della SCIA sono quelli previsti
effettuata congiuntamente ad attività di all’articolo 39, comma 4.
38 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

Art. 41 genere per la diffusione sonora e di immagini, sem‐


Attività di somministrazione stagionale preché i locali non siano appositamente allestiti in
e temporanea modo da configurare lo svolgimento di un’attività di
pubblico spettacolo o intrattenimento.
1. I comuni stabiliscono le condizioni per l’eser‐
ciziodell’attività di somministrazione in forma sta‐ 2. Gli stessi titoli abilitativi di cui al comma 1 abi‐
gionale, considerandosi tale l’attività svolta per uno litano, inoltre, all’effettuazione di piccoli tratteni‐
o più periodi, nel complesso non inferiori a sessanta menti musicali senza ballo in sale con capienza e
giorni e non superiori a duecentoquaranta giorni, afflusso non superiore a cento persone dove la
per ciascun anno solare. clientela acceda per la consumazione, senza l’ap‐
prestamento di elementi atti a trasformare l’eser‐
2. In occasione di fiere, feste, mercati o di altre cizio in locale di pubblico spettacolo o trattenimento
riunioni straordinarie di persone, l’attività tempo‐ e senza il pagamento di biglietto di ingresso o di
ranea di somministrazione è soggetta a SCIA pre‐ aumento nei costi delle consumazioni. È comunque
sentata nel comune in cui l’attività si svolge. Essa fatto salvo il rispetto delle disposizioni vigenti e in
può essere svolta soltanto per il periodo di svolgi‐ particolare, quelle in materia di sicurezza, di preven‐
mento delle predette manifestazioni e per i locali o zione incendi e di inquinamento acustico.
luoghi cui si riferiscono e se il richiedente risulta in
possesso di requisiti di cui all’articolo 5, se designa 3. I comuni definiscono le caratteristiche e le
un responsabile in possesso di medesimi requisiti, modalità di svolgimento dei trattenimenti ai fini del‐
incaricato di seguire direttamente lo svolgimento l’applicazione del comma 2.
della manifestazione.

3. Per l’esercizio dell’attività di somministra‐ TITOLO VI


zione di cui al comma 2, si osservano le disposizioni RETE DISTRIBUTIVA DEI CARBURANTI
di cui all’articolo 40, comma 2, con esclusione di
quelle relative alla destinazione d’uso dei locali e Capo I
degli edifici. Disposizioni generali

4. Per lo svolgimento delle attività di sommini‐


strazione svolte in forma temporanea, nell’ambito Art. 43
di manifestazioni a carattere religioso, benefico, Definizioni
solidaristico, sociale o politico, non sono richiesti i
requisiti di cui all’articolo 71, comma 6, del d.lgs. 1. Ai fini dell’applicazione della legge e dei rego‐
59/2010, nonché il rispetto delle norme igienico‐ lamenti si intendono per:
sanitarie e in materia di sicurezza. a) carburanti: le benzine, i gasoli, anche
miscelati con i biocarburanti secondo spe‐
5. Le attività di somministrazione temporanee cifiche del CEN (Comitato europeo di nor‐
non possono avere una durata superiore a quindici mazione), il gas di petrolio liquefatto (GPL)
giorni anche non consecutivi. per autotrazione, il gas metano per auto‐
trazione, l’idrogeno, le miscele di metano‐
idrogeno, gli altri carburanti originati da
Art. 42 fonti energetiche rinnovabili e tutti gli altri
Esercizio di attività accessorie carburanti per autotrazione in com‐
mercio;
1. Fermo restando il rispetto delle disposizioni b) distributore: l’insieme delle attrezzature
previste dalle leggi di settore, i titoli abilitativi di cui che permettono il trasferimento del car‐
all’articolo 39, concedono la facoltà di installare e burante dal serbatoio dell’impianto al ser‐
utilizzare apparecchi radiotelevisivi e impianti in batoio del mezzo, misurando contempo‐
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 39

raneamente i volumi o la quantità trasfe‐ all’interno di aree di proprietà privata o


riti, ed è composto da: pubblica non aperte al pubblico, quali sta‐
1) una o più pompe o altro sistema di bilimenti, cantieri, magazzini e depositi,
adduzione; destinato all’esclusivo rifornimento degli
2) uno o più contatori o misuratori; automezzi dei soggetti che ivi esercitano
3) una o più pistole o valvole di intercet‐ l’attività. Tale impianto può erogare
tazione; gasolio, benzine, GPL, metano e detenere
4) le tubazioni che li connettono; oli lubrificanti in confezioni regolamentari.
c) impianto di distribuzione dei carburanti L’erogazione del carburante avviene con
per autotrazione: il complesso commer‐ apparecchiature automatiche, per aspira‐
ciale unitario costituito da uno o più distri‐ zione, a caduta o con qualsiasi mezzo non
butori e dai carburanti erogabili, con le automatico comunque provvisto di un
relative attrezzature, locali e attività sistema di misurazione dell’erogato in litri
accessorie, ubicato lungo la rete stradale o altra unità di misura;
ordinaria e lungo le autostrade; j) superficie totale (ST): l’area occupata dal‐
d) self‐service pre‐pagamento: il complesso l’impianto di distribuzione dei carburanti
di apparecchiature a moneta, a carta per autotrazione;
magnetica o a lettura ottica per l’eroga‐ k) superficie coperta (SC): la proiezione oriz‐
zione automatica del carburante di cui zontale delle superfici lorde dei fabbricati
l’utente si serve direttamente con paga‐
fuori terra;
mento anticipato e per il cui funziona‐
l) indice di copertura: il rapporto tra SC e ST,
mento non è necessaria l’assistenza di
con esclusione della SC dalle pensiline
apposito personale;
poste a protezione dei distributori;
e) self‐service post‐pagamento: il complesso
m) altezza massima: la massima tra le
di apparecchiature per l’erogazione auto‐
altezze delle diverse parti del prospetto in
matica del carburante usato direttamente
cui può essere scomposto l’edificio, misu‐
dall’utente, con pagamento effettuato
rata dalla linea di terra a terreno siste‐
successivamente al prelievo di carburante
mato alla linea di copertura.
nelle mani di personale incaricato, il quale
provvede al controllo e al comando del‐
l’erogazione mediante apparecchiatura
elettronica e cassa centralizzata; Art. 44
f) accettatore di carta di credito: l’apparec‐ Esercizio delle funzioni da parte dei comuni
chio per il pagamento dell’importo rela‐
tivo all’erogazione dei carburanti 1. I comuni esercitano le funzioni amministra‐
mediante carta di credito; tive concernenti il rilascio delle autorizzazioni per
g) impianto di distribuzione di carburante l’installazione e l’esercizio per i nuovi impianti, nel
per unità da diporto e avio a uso pubblico: rispetto del titolo VI e di quanto previsto dai prov‐
l’impianto ubicato all’interno delle aree vedimenti di cui all’articolo 3.
portuali e aeroportuali, destinato
all’esclusivo rifornimento delle unità da 2. Il SUAP è competente alla procedura per il
diporto e degli aeromobili; rilascio del provvedimento autorizzativo unico
h) impianto di distribuzione di carburante (PAU) che deve essere inviato in copia al Servizio
schiavi accise per motovela e motopesca: regionale competente.
l’impianto ubicato all’interno delle aree
portuali, destinato all’esclusivo riforni‐ 3. I comuni, entro quindici anni dalla data di
mento di coloro che usufruiscono del autorizzazione o dalla precedente verifica, accer‐
gasolio a tassazione agevolata; tano l’idoneità tecnica degli impianti ai fini della
i) impianto a uso privato: l’impianto ubicato sicurezza sanitaria e ambientale.
40 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

Art. 45 c) l’aggiunta di prodotti non erogati con


Tipologie e attività commerciali integrative installazione di nuove attrezzature;
d) il cambio di destinazione dei serbatoi e/o
1. Al fine del miglioramento delle condizioni delle colonnine erogatrici;
ambientali attraverso la promozione della diffusione e) la variazione del numero e/o della capa‐
dei carburanti ecocompatibili, tutti i nuovi impianti cità di stoccaggio dei serbatoi;
devono essere dotati almeno di un prodotto eco‐ f) la ristrutturazione comportante il muta‐
compatibile GPL o metano, a condizione che non vi mento della dislocazione di tutte le parti
siano ostacoli tecnici o oneri economici eccessivi e costitutive dell’impianto;
non proporzionali alle finalità dell’obbligo, come g) l’installazione di dispositivi self‐service
definiti nei provvedimenti di cui all’articolo 3. post‐pagamento;
h) l’installazione di dispositivi self‐service
2. Tutti gli impianti devono essere dotati del‐ pre‐pagamento;
l’apparecchiatura self‐service pre‐pagamento. i) la detenzione e/o aumento di stoccaggio
degli oli lubrificanti;
3. I nuovi impianti, nonché quelli esistenti j) la trasformazione delle modalità di rifor‐
ristrutturati, possono inoltre essere dotati, oltre che nimento dell’impianto di metano autotra‐
di autonomi servizi all’automobile e all’automobi‐ zione da carro bombolaio a stazione di
lista, autolavaggio, auto parking, officine, anche di vendita alimentata da metanodotto o
autonome attività commerciali integrative su super‐ viceversa.
fici non superiori a quelle definite per gli esercizi di
vicinato, di attività di somministrazione alimenti e 2. Le modifiche sono realizzate nel rispetto della
bevande, di attività artigianali, di rivendite di normativa vigente, in particolare in ordine agli
tabacchi e di punti vendita non esclusivi di stampa aspetti fiscali, sanitari, ambientali, stradali, di sicu‐
quotidiana e periodica. L’esercizio delle rivendite di rezza antincendio, urbanistici, di tutela dei beni sto‐
tabacco è subordinato al rispetto delle norme e rici e artistici, con le modalità previste dai provve‐
delle prescrizioni tecniche che disciplinano lo svol‐ dimenti di cui all’articolo 3.
gimento di tali attività presso impianti di distribu‐
zione dei carburanti. 3. La detenzione e/o aumento degli oli esausti,
del gasolio per uso riscaldamento dei locali e di tutti
4. I provvedimenti di cui all’articolo 3, possono gli altri prodotti petroliferi non destinati alla vendita
prevedere ulteriori specificazioni in ordine alle al pubblico non costituisce modifica all’impianto ma
attrezzature dell’area di rifornimento, alla dota‐ ne deve essere data comunicazione, ai fini conosci‐
zione di pensiline di copertura con sistemi idonei tivi al comune, al Comando provinciale dei VV.F. e
all’efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti rin‐ all’Ufficio delle Dogane.
novabili, alla presenza di adeguati servizi igienico‐
sanitari per gli utenti anche in condizioni di disabi‐
lità, di locali necessari al ricovero del gestore, di Capo II
sistemi di sicurezza pubblica (videosorveglianza), Impianti autostradali, a uso privato, marini
nonché di aree a parcheggio per gli autoveicoli. e di pubblica utilità

Art. 46 Art. 47
Modifica e ristrutturazione degli impianti Impianti autostradali

1. Costituisce modifica all’impianto: 1. Le funzioni amministrative in materia di


a) la variazione del numero di colonnine; impianti di distribuzione carburanti lungo le auto‐
b) la sostituzione di distributori con altri a strade e i raccordi autostradali sono di competenza
erogazione doppia o multipla; della Regione. Le relative concessioni sono rilasciate
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 41

dalla Regione, nel quadro della programmazione mento di automezzi destinati all’attività di autotra‐
territoriale regionale, come definite all’articolo 3. sporto, è soggetta ad apposita SCIA al comune com‐
petente per territorio. L’utilizzo degli stessi non
necessita di collaudo.
Art. 48
Impianti di distribuzione a uso privato e
contenitori‐distributori rimuovibili Art. 49
Impianti marini
1. L’installazione e l’esercizio di impianti di
distribuzione carburanti per uso autotrazione a uso 1. Gli impianti utilizzati esclusivamente per il
privato sono autorizzati, esclusivamente per il rifor‐ rifornimento di unità da diporto o per buncheraggio
nimento di automezzi, mezzi da lavoro, di proprietà navi e motopesca sono autorizzati dal comune alle
delle imprese produttive o di servizi, a eccezione di medesime condizioni e nel rispetto della disciplina
applicabile agli impianti di distribuzione sulla rete
quelli appartenenti ad amministrazioni dello Stato,
stradale in deroga ai requisiti di cui all’articolo 45.
ubicati all’interno di stabilimenti, cantieri, magazzini
e simili, nel rispetto delle prescrizioni disposte dalla
2. Gli impianti sono adibiti all’esclusivo riforni‐
presente legge e dei criteri e parametri definiti nei
mento delle unità da diporto e devono essere ubi‐
provvedimenti di cui all’articolo 3.
cati in posizione tale da non consentire il riforni‐
mento ai veicoli stradali.
2. Sono individuati ed autorizzati come impianti
a uso privato anche quelli utilizzati dalle imprese per
il rifornimento di automotrici ferroviarie, di auto‐ Art. 50
vetture impiegate per l’attività di autonoleggio e di Autorizzazione al prelievo di carburanti
veicoli alimentati a metano appartenenti a flotte
aziendali e impiegati per servizi di pubblica utilità. 1. Gli operatori economici e gli altri utenti che
hanno necessità di rifornire i propri mezzi diretta‐
3. L’installazione ed esercizio di contenitori‐ mente sul posto di lavoro devono essere in pos‐
distributori rimovibili a uso privato per liquidi di sesso dell’autorizzazione di durata annuale, rinno‐
categoria “C”, di cui ai decreti del Ministro dell’in‐ vabile, rilasciata dal comune in cui operano.
terno 19 marzo 1990, n. 199000 (Norme per il rifor‐
nimento di carburanti, a mezzo contenitori‐distribu‐ 2. Il rilascio dell’autorizzazione è subordinato
tori mobili, per macchine in uso presso aziende agri‐ alla dichiarazione da parte del richiedente del
cole, cave e cantieri) e 12 settembre 2003, n. 11849 numero e identificazione dei mezzi da rifornire,
(Approvazione della regola tecnica di prevenzione degli impianti stradali da utilizzare per il riforni‐
incendi per l’installazione e l’esercizio di depositi di mento e all’utilizzo di regolamentari contenitori nel
gasolio per autotrazione a uso privato, di capacità rispetto delle norme di sicurezza.
geometrica non superiore a 9 m3, in contenitori‐
distributori rimovibili per il rifornimento di auto‐
mezzi destinati all’attività di autotrasporto), nel Art. 51
rispetto del regolamento recante semplificazione Impianti di pubblica utilità
della disciplina dei procedimenti relativi alla preven‐ in aree svantaggiate
zione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma
4‐quater, del decreto‐legge 31 maggio 2010, n. 78, 1. Sono ritenuti di pubblica utilità:
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio a) l’impianto ubicato in un comune mon‐
2010, n. 122, emanato con decreto del Presidente tano, frazione o altra località la cui
della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, inerenti il distanza da altri impianti è tale da com‐
rifornimento di macchine e automezzi all’interno di promettere il servizio di erogazione della
aziende agricole, di cave per estrazione di materiali distribuzione dei carburanti per uso auto‐
e di cantieri stradali, ferroviari, edili e per il riforni‐ trazione;
42 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

b) l’impianto che costituisce l’unico punto di secondo i criteri e le modalità stabilite dai provve‐
rifornimento esistente nel comune. dimenti di cui all’articolo 3.

2. II comune, per esigenze di pubblica utilità e


per il tempo strettamente necessario alla realizza‐ Art. 54
zione di un nuovo impianto, può autorizzare la pro‐ Termine per ultimazione dei lavori
secuzione dell’attività di un impianto ricadente nella
fattispecie di cui al comma 1, anche se lo stesso 1. I lavori per la realizzazione di nuovi impianti,
risulta incompatibile. devono essere ultimati entro il termine massimo di
due anni dal rilascio dell’autorizzazione.

Capo III 2. Il termine di cui al comma 1, in presenza di


Collaudo stato di conservazione, comprovata e documentata necessità, può essere
vigilanza e controllo prorogato per ulteriori mesi dodici, ovvero, in caso
di documentata causa di forza maggiore, per tutta
la durata dell’impedimento.
Art. 52
Collaudo 3. Entro il termine di ultimazione dei lavori deve
essere presentata la domanda di collaudo al
1. I nuovi impianti e quelli totalmente ristruttu‐ comune competente.
rati non possono essere posti in esercizio prima
dell’effettuazione del collaudo da parte dell’appo‐
sita commissione comunale. Le risultanze del col‐ Art. 55
laudo devono essere trasmesse alla Regione. Stato di conservazione degli impianti

2. Il collaudo è predisposto dal comune compe‐ 1. Per assicurare e garantire la continuità e


tente mediante costituzione di una commissione regolarità del servizio di distribuzione automatica di
composta da due rappresentanti del comune con carburanti per uso autotrazione, le attrezzature
funzioni di presidente e segretario, da un funzio‐ degli impianti devono essere mantenute in perfetto
nario regionale della struttura competente in stato di efficienza e di conservazione anche ai fini
materia di carburanti, da un rappresentante del dell’estetica e del decoro.
Comando provinciale VVF, dell’Ufficio delle Dogane
e può essere integrata con un rappresentante della
ASL e dell’ente proprietario della strada, compe‐ Art. 56
tenti per territorio. Vigilanza e controllo

3. Ai singoli componenti la commissione spetta, 1. La vigilanza sull’applicazione della presente


per ogni collaudo, un rimborso spese forfettario il legge è esercitata dai comuni, nonché da funzionari
cui importo è stabilito dai provvedimenti di cui della struttura regionale competente in materia di
all’articolo 3. Le spese di collaudo sono a carico della carburanti. I titolari delle autorizzazioni e i gestori
ditta richiedente. devono consentire agli stessi, il libero accesso agli
impianti fornendo le informazioni del caso e la
necessaria documentazione.
Art. 53
Impianto ed esercizio provvisorio 2. La Regione, in caso di mancato rispetto o vio‐
lazione dei termini previsti per l’esercizio delle fun‐
1. Il comune su richiesta del titolare, può rila‐ zioni amministrative di cui alla presente legge, nel‐
sciare l’autorizzazione all’esercizio provvisorio per l’esercizio delle funzioni di vigilanza di cui al comma
un periodo non superiore a centottanta giorni, 1, può diffidare i comuni ad adottare i provvedi‐
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 43

menti idonei ad assicurare il rispetto dei termini e esclusivo è soggetta alle medesime disposizioni con‐
delle norme violate. cernenti l’apertura di un esercizio di vendita.

3. Restano fermi i controlli di natura fiscale e 4. La SCIA di cui al comma 1, è obbligatoria nel
quelli attinenti alla tutela della sicurezza e incolu‐ caso di inizio attività e prima installazione di appa‐
mità pubblica, nonché alla sicurezza sanitaria, recchi nel comune. In caso di intervenute variazioni,
ambientale e stradale demandati alle amministra‐ il titolare dell’attività, entro sei mesi dalle stesse,
zioni competenti. invia al comune un prospetto aggiornato degli
impianti installati con indicazione delle ubicazioni e
dei settori merceologici.
TITOLO VII
FORME SPECIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO 5. L’installazione di distributori automatici per
la somministrazione di alimenti e bevande in locali
esclusivamente adibiti a tale attività e all’uopo
Art. 57 attrezzati è soggetta alle disposizioni concernenti
Spacci interni l’autorizzazione degli esercizi di somministrazione
di alimenti e bevande.
1. La vendita di prodotti a favore di dipendenti
da enti o imprese, pubblici o privati, di militari, di 6. È vietata la somministrazione di bevande
soci di cooperative di consumo, di aderenti a circoli alcoliche di qualsiasi gradazione.
privati, nonché la vendita nelle scuole e negli ospe‐
dali esclusivamente a favore di coloro che hanno
titolo ad accedervi è soggetta ad apposita SCIA al
Art. 59
comune competente per territorio e deve essere
Vendita per corrispondenza, televisione o altri
effettuata in locali non aperti al pubblico che non
sistemi di comunicazione
abbiano accesso dalla pubblica via.
1. La vendita al dettaglio per corrispondenza o
2. Nella SCIA sono dichiarati la sussistenza dei
tramite televisione o altri sistemi di comunicazione
requisiti di cui all’articolo 5, la persona preposta alla
e commercio elettronico è soggetta a previa SCIA al
gestione dello spaccio, il rispetto delle norme in
comune nel quale l’esercente ha la residenza, se
materia di idoneità dei locali, il settore merceolo‐
gico, l’ubicazione e la superficie di vendita. persona fisica, o la sede legale.

2. È vietato inviare prodotti al consumatore se


Art. 58 non a seguito di specifica richiesta. È consentito
Apparecchi automatici l’invio di campioni di prodotti o di omaggi, senza
spese o vincoli per il consumatore.
1. La vendita dei prodotti al dettaglio per mezzo
di apparecchi automatici è soggetta ad apposita 3. Nella SCIA di cui al comma 1, è dichiarata la
SCIA al comune competente per territorio. sussistenza del possesso dei requisiti di cui all’arti‐
colo 5 e il settore merceologico di attività.
2. Nella SCIA sono dichiarati la sussistenza del
possesso dei requisiti di cui all’articolo 5, il settore 4. Nei casi in cui le operazioni di vendita siano
merceologico e l’ubicazione, nonché, se l’apparec‐ effettuate tramite televisione, l’emittente televisiva
chio automatico viene installato sulle aree pub‐ accerta, prima di metterle in onda, che il titolare
bliche, l’osservanza delle norme sull’occupazione dell’attività sia in possesso dei requisiti prescritti
del suolo pubblico. dalla presente legge per l’esercizio della vendita al
dettaglio. Durante la trasmissione devono essere
3. La vendita mediante apparecchi automatici indicati il nome e la denominazione o la ragione
effettuata in apposito locale a essa adibito in modo sociale e la sede del venditore, il numero di iscri‐
44 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

zione al registro delle imprese e il numero della par‐ mente, deve contenere le generalità e la fotografia
tita IVA. Agli organi di vigilanza è consentito il libero dell’incaricato, l’indicazione a stampa della sede e
accesso al locale indicato come sede del venditore. dei prodotti oggetto dell’attività dell’impresa,
nonché del nome del responsabile dell’impresa
5. Le operazioni di vendita all’asta realizzate per stessa e la firma di quest’ultimo e deve essere
mezzo della televisione o di altri sistemi di comuni‐ esposto in modo visibile durante le operazioni di
cazione sono vietate. vendita.

6. Chi effettua le vendite tramite televisione per 6. Le disposizioni concernenti gli incaricati, si
conto terzi deve essere in possesso della licenza applicano anche nel caso di operazioni di vendita a
prevista dall’articolo 115 del testo unico delle leggi domicilio del consumatore effettuate dal commer‐
di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto ciante sulle aree pubbliche in forma itinerante.
18 giugno 1931, n. 773.
7. Il tesserino di riconoscimento di cui ai commi
7. Alle vendite di cui all’articolo 59 si applicano 4 e 5, è obbligatorio anche per l’imprenditore che
altresì le disposizioni di cui al decreto legislativo 6 effettua personalmente le operazioni disciplinate
settembre 2005, n. 206 (Codice di consumo, a dal presente articolo.
norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n.
229). 8. Alle vendite di cui al presente articolo, si
applicano altresì le disposizioni di cui al d.lgs.
206/2005.
Art. 60
Vendite effettuate presso il domicilio 9. L’esibizione o illustrazione di cataloghi e l’ef‐
dei consumatori fettuazione di qualsiasi altra forma di propaganda
commerciale presso il domicilio del consumatore,
1. La vendita al dettaglio o la raccolta di ordina‐ cosi come definito all’articolo 4, sono sottoposte
tivi di acquisto presso il domicilio dei consumatori alle disposizioni sugli incaricati e sul tesserino di
è soggetta a previa SCIA al comune nel quale l’im‐ riconoscimento di cui ai commi 4, 5, 6 e 8.
presa ha la residenza, se persona fisica, o la sede
legale, se società.
TITOLO VIII
2. Nella SCIA sono dichiarati la sussistenza dei SANZIONI E NORME FINALI
requisiti di cui all’articolo 5 ed il settore merceolo‐
gico di attività.
Art. 61
3. L’impresa che intende avvalersi di incaricati Sanzioni
per l’esercizio dell’attività, ne comunica l’elenco
all’autorità di pubblica sicurezza del luogo nel quale 1. La competenza per le violazioni di cui alla pre‐
ha la residenza o la sede legale e risponde agli effetti sente legge è del comune nel quale hanno avuto
civili dell’attività dei medesimi. Gli incaricati devono luogo. Allo stesso comune pervengono i proventi
essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 5. derivanti dai pagamenti in misura ridotta ovvero da
ordinanze di ingiunzioni di pagamento.
4. L’impresa di cui al comma 1, rilascia un tes‐
serino di riconoscimento alle persone incaricate, 2. Il comune è competente alla vigilanza e al
che deve ritirare non appena esse perdano i requi‐ provvedimento sanzionatorio di cui all’articolo 180
siti richiesti. del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approva‐
zione del regolamento per l’esecuzione del testo
5. Il tesserino di riconoscimento di cui al comma unico 18 giugno 1931‐IX, n. 773 delle leggi di pub‐
4, deve essere numerato e aggiornato annual‐ blica sicurezza).
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 45

3. Chiunque eserciti l’attività di commercio al 9. L’attività è sospesa fino a tre giorni, nel caso
dettaglio in sede fissa, le forme speciali di vendita, in cui l’esercente non rispetti gli orari e le indicazioni
le vendite straordinarie e promozionali, l’attività di operative decise dai comuni per la tutela degli abi‐
vendita della stampa quotidiana e periodica, di som‐ tati delle aree limitrofe.
ministrazione di alimenti e bevande, la distribuzione
di carburanti e di commercio su aree pubbliche 10. Per accertati motivi di pubblico interesse o
senza autorizzazione o altro titolo abilitativo pre‐ per evidenti ragioni di sicurezza, il comune può
visto, ovvero senza i requisiti di cui all’articolo 5, è disporre la sospensione dell’impianto di distribu‐
soggetto alla sanzione amministrativa del paga‐ zione di carburanti su strada.
mento di una somma da euro duemilacinquecento
a euro 15 mila e alla chiusura immediata dell’eser‐ 11. Qualora le fattispecie di cui ai commi 3 e 7,
cizio. avvengano in un esercizio di somministrazione, si
applicano anche le disposizioni di cui agli articoli 17
4. Nel caso di operatori su aree pubbliche la ter e 17 quater del r.d. 773/1931 (testo unico delle
chiusura è integrata dal sequestro cautelare delle leggi di pubblica sicurezza).
attrezzature e delle merci e alla successiva confisca
delle stesse, nonché degli automezzi usati dai san‐
zionati, ai sensi della legge 24 novembre 1981 n. Art. 62
689 (Modifiche al sistema penale). Sospensione, decadenza e revoca
delle autorizzazioni
5. Per i distributori di carburante a uso pubblico,
1. Il titolare può sospendere volontariamente la
il comune dispone inoltre la rimozione delle attrez‐
propria autorizzazione dandone comunicazione al
zature e il ripristino dei luoghi con spese a carico dei
comune, fino al periodo massimo di un anno, salvo
trasgressori.
proroga del termine in caso di comprovata neces‐
sità e motivata richiesta dell’interessato.
6. Le violazioni alle prescrizioni della presente
legge, diverse da quelle considerate ai commi 3, 4
2. I titolari degli impianti di distribuzione di car‐
e 5, sono punite con la sanzione amministrativa del
buranti su area autostradale non possono sospen‐
pagamento di una somma da euro cinquecento a
dere l’attività dell’esercizio.
euro 3 mila.
3. L’autorizzazione è revocata:
7. In caso di particolare gravità o di recidiva, la a) qualora il titolare:
competente autorità comunale dispone, altresì, la 1. chiuda volontariamente l’attività;
sospensione dell’attività di vendita per un periodo 2. non avvii l’attività entro sei mesi dalla
non inferiore a tre e non superiore a venti giorni data del rilascio dell’autorizzazione;
lavorativi. La recidiva si verifica qualora sia stata periodo esteso a un anno per le medie
commessa la stessa violazione per due volte in un strutture di vendita e due anni per le
anno, anche se si è proceduto al pagamento della grandi strutture di vendita;
sanzione mediante oblazione. 3. non osservi i provvedimenti di sospen‐
sione dell’autorizzazione o non ripri‐
8. Le attività di somministrazione di cui all’arti‐ stini i requisiti mancanti nei termini
colo 38, possono essere sospese anche quando previsti;
venga meno la sorvegliabilità dei locali. L’attività è 4. sospenda l’attività per un periodo
sospesa per una durata non inferiore a tre giorni e superiore al massimo previsto al
non superiore a novanta giorni, termine entro il comma 1;
quale, salvo proroga in caso di comprovata neces‐ 5. in possesso di autorizzazione su aree
sità e previa motivata istanza, il titolare può ripren‐ pubbliche di tipo A, non utilizzi il
dere l’attività, ripristinati i requisiti mancanti. posteggio assegnato all’interno di una
46 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

fiera per due manifestazioni consecu‐ b) legge regionale 24 luglio 2001, n. 18 (Disci‐
tive, fatti salvi i casi di forza maggiore plina del commercio su aree pubbliche);
documentati dall’interessato; c) legge regionale 13 dicembre 2004, n. 23
6. in possesso di autorizzazione su aree (Razionalizzazione e ammodernamento
pubbliche di tipo A, non utilizzi il della rete distributiva dei carburanti).
posteggio assegnato per periodi supe‐
riori complessivamente a 1/3 delle 2. A seguito dell’entrata in vigore della presente
giornate previste per ciascun anno legge, cessa di avere direttaapplicazione nella
solare, fatti salvi i casi di forza mag‐ Regione Puglia la l. 287/1991, fatto salvo il comma
giore documentati dall’interessato; 2, dell’articolo 4, con riferimento alle autorizzazioni
7. rifornisca da un impianto marino il car‐ di cui all’articolo 41 della presente legge.
burante a veicoli stradali;
8. rifornisca da un impianto a uso privato 3. Sono fatte salve le disposizioni di cui all’arti‐
il carburante a terzi; colo 152 del r.d. 635/1940, come modificato dall’ar‐
b) nei casi stabiliti dal comune per motivi di ticolo 2 del regolamento per la semplificazione dei
pubblico interesse; procedimenti relativi ad autorizzazioni per lo svolgi‐
c) qualora l’impianto di distribuzione di car‐ mento di attività disciplinate dal testo unico delle
burante non risulti adeguabile a seguito di leggi di pubblica sicurezza nonché al riconoscimento
verifica di compatibilità da parte del della qualifica di agente di pubblica sicurezza
comune. (numeri 77, 78 e 108, Allegato 1 della legge n.
59/1997 e numeri 18, 19, 20 e 35, Allegato 1 della
legge n. 50/1999) emanato con decreto del Presi‐
4. La Regione può richiedere al comune, la chiu‐
dente della Repubblica 28 maggio 2001, n. 311, e le
sura di un esercizio non in possesso dell’autorizza‐
disposizioni in materia di sorvegliabilità dei locali
zione per grande struttura di vendita ovvero la
adibiti a pubblici esercizi per la somministrazione di
revoca dell’autorizzazione rilasciata in maniera non
alimenti e bevande, nonché ogni altra disposizione
conforme alla presente legge.
statale in materia di ordine pubblico e sicurezza.
5. In caso di mancata attuazione di quanto pre‐
visto al comma 4, la Regione decorsi novanta giorni
Art. 64
dalla data della richiesta, nomina a carico del Disposizioni transitorie e finali
comune inadempiente, un commissario ad acta per
l’attuazione dei necessari provvedimenti. 1. In attesa dell’approvazione dei provvedi‐
menti di cui all’articolo 3, comma 1, rimangono in
6. Il comune, avuta notizia di una delle fatti‐ vigore i regolamenti vigenti in quanto applicabili.
specie di revoca, la comunica all’interessato fis‐
sando un termine di trenta giorni per le eventuali 2. Fino alla data di approvazione da parte del
controdeduzioni, decorso il quale adotta il provve‐ comune, dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni
dimento conseguente. su aree pubbliche di cui all’articolo 12, non possono
essere:
7. L’attivazione degli impianti di distribuzione a) rilasciate nel comune nuove autorizzazioni
carburanti resta disciplinata dal capo III. di tipo A;
b) istituiti o ampliati di numero di posteggi o
trasferiti di luogo fiere e mercati;
Art. 63 c) operate ripartizioni dei posteggi per mer‐
Abrogazioni e disapplicazioni ceologia.

1. Sono abrogate le seguenti norme: 3. Ai fini della commercializzazione restano


a) legge regionale 1° agosto 2003, n. 11 salve le disposizioni concernenti la vendita di pro‐
(Nuova disciplina del commercio); dotti previsti da leggi speciali.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 47

4. Le domande di autorizzazione alla realizza‐ 7. Al rinnovo delle autorizzazioni di concessione


zione di un nuovo impianto di distribuzione di car‐ di posteggio in scadenza del periodo 2017 ‐ 2020 si
buranti presentate prima della data di entrata in applicano i criteri previsti dalla deliberazione della
vigore della presente legge, sono esaminate e Giunta regionale 28 marzo 2013, n. 568 “Indirizzi
decise sulla base delle disposizioni vigenti al unitari delle Regioni e province autonome per l’at‐
momento della presentazione. tuazione dell’Intesa della Conferenza Unificata del
05/07/2012, ex art. 70 comma 5 del D.L.gs. 59/2010
5. I titolari di un’autorizzazione ai sensi dell’ar‐ in materia di aree pubbliche ‐ Presa d’Atto”.
ticolo 3 della l. 287/1991, previo aggiornamento
dell’autorizzazione sanitaria, hanno diritto a esten‐ 8. Il comune rilascia l’autorizzazione di tipo A,
dere la propria attività secondo quanto previsto con scadenza 5 luglio 2017, agli operatori che
all’articolo 38, senza che risulti necessaria la conver‐ abbiano occupato negli ultimi tre anni lo stesso
sione del titolo autorizzatorio. posteggio nella fiera. Dopo la data del 5 luglio 2017
si applicano le procedure previste all’articolo 30.
6. Il titolare di autorizzazioni di cui all’articolo 5,
comma 1, lettere a) b) e d), della l. 287/1991, per 9. Sono confermate le disposizioni previste dalla
uno stesso esercizio ha diritto, sussistendone le con‐ legge regionale 31 dicembre 2012, n. 41 (Amplia‐
dizioni, di attivare in locali diversi o cedere, entro mento offerta prodotti nei punti vendita esclusivi di
sei mesi dalla data di entrata in vigore della pre‐ stampa quotidiana e negli esercizi commerciali).
sente legge, i diversi rami d’azienda e il subentrante
ha diritto all’intestazione della relativa autorizza‐
zione.

La presente legge è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi e per gli effetti dell’art. 53,
comma 1 della L.R. 12/05/2004, n° 7 “Statuto della Regione Puglia”. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osser‐
varla e farla osservare come legge della Regione Puglia.

Data a Bari, addì 16 aprile 2015

VENDOLA
48 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

ALLEGATO A

Categorie merceologiche utilizzabili per la ripartizione dei posteggi nelle fiere e nei mercati

1) alimentari in genere, carni e prodotti a base di carni;


2) prodotti alimentari tipici di provenienza pugliese;
3) frutta e verdura;
4) pesci, crostacei e molluschi;
5) pane, pasticceria e dolciumi;
6) bevande;
7) cosmetici e articoli di profumeria;
8) prodotti tessili, biancheria;
9) articoli di abbigliamento e pellicceria;
10) accessori dell’abbigliamento;
11) calzature e articoli in cuoio;
12) mobili, articoli di illuminazione;
13) casalinghi;
14) elettrodomestici, radio TV;
15) dischi, musicassette e strumenti musicali;
16) ferramenta, vernici, giardinaggio, articoli igieni‐co‐sanitari e da costruzione;
17) libri, giornali, cartoleria;
18) fiori e piante;
19) animali e articoli per l’agricoltura;
20) accessori per auto‐moto‐cicli;
21) prodotti dell’artigianato tipico pugliese;
22) altri prodotti.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 49

INDICE TITOLO IV ‐ COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE

Capo I ‐ Norme generali


TITOLO I ‐ DISPOSIZIONI GENERALI Art. 27 Definizioni e Tipologia delle autorizzazioni
Art. 28 Caratteristiche e articolazione merceolo‐
Capo I ‐ Principi generali gica delle manifestazioni
Art. 1 Oggetto Art. 29 Autorizzazione all’esercizio dell’attività con
Art. 2 Finalità posteggio (tipo A)
Art. 3 Articolazione dell’intervento regionale Art. 30 Procedura di rilascio delle autorizzazioni di
Art. 4 Definizioni generali tipo A
Art. 5 Requisiti di accesso ed esercizio dell’attività Art. 31 Esercizio dell’attività in forma itinerante
Art. 6 Subentro nella gestione (tipo B)

Capo II ‐ Norme generali sulla vendita Capo II‐ Programmazione del commercio su aree
Art. 7 Pubblicità dei prezzi pubbliche
Art. 8 Vendite straordinarie Art. 32 Criteri generali
Art. 9 Orari di apertura e di chiusura Art. 33 Istituzione di nuovi mercati e fiere
Art. 10 Gestione di reparto Art. 34 Soppressione, riconversione e qualifica‐
zione dei mercati e delle fiere
Capo III ‐ Programmazione della rete distributiva
Art. 11 Contenuti dei documenti regionali di indi‐ Capo III ‐ Norme per l’esercizio dell’attività
rizzo e programmazione Art. 35 Concessioni temporanee di posteggio
Art. 12 Strumenti comunali di programmazione e Art. 36 Assegnazione temporanea di posteggi
incentivazione Art. 37 Esercizio del commercio su aree particolari

Capo IV ‐ Strumenti di promozione del commercio TITOLO V ‐ ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI


Art. 13 Sviluppo e promozione del commercio ALIMENTI E BEVANDE
Art. 14 Osservatorio regionale del commercio Art. 38 Tipologia degli esercizi di somministrazione
Art. 15 Assistenza tecnica alle piccole e medie di alimenti e bevande
imprese commerciali Art. 39 Apertura, ampliamento e trasferimento
degli esercizi
TITOLO II ‐ COMMERCIO IN SEDE FISSA Art. 40 Attività non soggette ad autorizzazione
Art. 16 Classificazione delle strutture commerciali Art. 41 Attività di somministrazione stagionale e
Art. 17 Modalità di apertura, trasferimento e temporanea
ampliamento degli esercizi Art. 42 Esercizio di attività accessorie
Art. 18 Pianificazione territoriale e urbanistica
degli insediamenti commerciali TITOLO VI ‐ RETE DISTRIBUTIVA DEI CARBURANTI
Art. 19 Dotazione di aree a parcheggio
Art. 20 Correlazione tra concessione edilizia e Capo I ‐ Disposizioni generali
autorizzazione commerciale Art. 43 Definizioni specifiche
Art. 21 Commercio all’ingrosso Art. 44 Esercizio delle funzioni da parte dei Comuni
Art. 45 Tipologie e attività commerciali integrative
TITOLO III ‐ VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA Art. 46 Modifica e ristrutturazione degli impianti
E PERIODICA
Art. 22 Esercizio dell’attività Capo II ‐ Impianti autostradali, a uso privato,
Art. 23 Provvedimenti comunali marini e di pubblica utilità
Art. 24 Esenzione dall’autorizzazione Art. 47 Impianti autostradali
Art. 25 Modalità di vendita della stampa Art. 48 Impianti di distribuzione a uso privato e
Art. 26 Diffusione gratuita della stampa contenitori‐distributori rimuovibili
50 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015

Art. 49 Impianti marini Art. 58 Apparecchi automatici


Art. 50 Autorizzazione al prelievo di carburanti Art. 59 Vendita per corrispondenza, televisione o
Art. 51 Impianti di pubblica utilità in aree svantag‐ altri sistemi di comunicazione
giate Art. 60 Vendite effettuate presso il domicilio dei
consumatori
Capo III ‐ Collaudo stato di conservazione, vigilanza
e controllo TITOLO VIII‐ SANZIONI E NORME FINALI
Art. 52 Collaudo Art. 61 Sanzioni
Art. 53 Impianto ed esercizio provvisorio Art. 62 Sospensione, decadenza e revoca delle
Art. 54 Termine per ultimazione dei lavori autorizzazioni
Art. 55 Stato di conservazione degli impianti Art. 63 Abrogazioni e disapplicazioni
Art. 56 Vigilanza e controllo Art. 64 Disposizioni transitorie e finali

TITOLO VII ‐ FORME SPECIALI DI VENDITA AL DET‐ ALLEGATO A Categorie merceologiche utilizzabili
TAGLIO per la ripartizione dei posteggi nelle fiere e nei mer‐
Art. 57 Spacci interni cati

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