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del 22‐04‐2015
g) alle attività disciplinate dal “regolamento nale 15 maggio 2006, n. 12 (Norme per
recante semplificazione del procedimento l’attuazione delle politiche in favore dei
per il rilascio dell’autorizzazione alla som‐ consumatori e degli utenti) e in partico‐
ministrazione di alimenti e bevande da lare:
parte di circoli privati”, emanato con 1) la tutela della salute;
decreto Presidente della Repubblica 4 2) la sicurezza e la qualità dei prodotti e
aprile 2001, n. 235; dei servizi;
h) alle attività di somministrazione svolte in 3) una adeguata informazione e una cor‐
forma occasionale e completamente gra‐ retta pubblicità;
tuita; 4) l’esercizio delle pratiche commerciali
i) a chi venda o esponga per la vendita le secondo principi di buona fede, corret‐
proprie opere d’arte, nonché quelle del‐ tezza e lealtà;
l’ingegno a carattere creativo, comprese 5) l’educazione al consumo;
le proprie pubblicazioni di natura scienti‐ 6) la correttezza, trasparenza ed equità
fica o informativa, realizzate anche nei rapporti contrattuali concernenti
mediante supporto informatico; beni e servizi;
j) alla vendita dei beni del fallimento effet‐ 7) la possibilità di usufruire di una rete
tuata ai sensi dell’articolo 106 delle dispo‐ distributiva articolata per tipologia e
sizioni approvate con regio decreto 16 modalità di approvvigionamento;
marzo 1942, n. 267 (Disciplina del falli‐ b) la trasparenza del mercato, la concor‐
mento, del concordato preventivo, del‐ renza, la libertà d’impresa e la libera cir‐
l’amministrazione controllata e della liqui‐ colazione delle merci;
dazione coatta amministrativa) e succes‐ c) lo sviluppo della capacità di servizio della
sive modifiche; rete distributiva secondo criteri di effi‐
k) agli enti pubblici ovvero alle persone giu‐ cienza e modernizzazione, con particolare
ridiche private alle quali partecipano lo riguardo al riconoscimento e alla valoriz‐
Stato o enti territoriali che vendano pub‐ zazione del ruolo delle piccole e medie
blicazioni o altro materiale informativo, imprese;
anche su supporto informatico, di propria d) tener conto delle esigenze imperative di
o altrui elaborazione, concernenti l’og‐ interesse generale, costituzionalmente
getto della loro attività; rilevanti e compatibili con l’ordinamento
l) alla vendita effettuata a favore degli spet‐ comunitario, con particolare riferimento
tatori nei cinema, teatri e altri luoghi di alla corretta articolazione del servizio sul
pubblico spettacolo, durante le rappre‐ territorio e al contemperamento della
sentazioni. libertà di iniziativa economica privata con
l’utilità sociale della stessa, ex articolo 41
della Costituzione;
Art. 2 e) l’equilibrio funzionale e insediativo delle
Finalità strutture commerciali in rapporto con
l’uso del suolo e delle risorse territoriali,
1. La presente legge, nel rispetto della norma‐ in raccordo con le disposizioni della legge
tiva comunitaria e delle disposizioni legislative dello regionale 31 maggio 1980, n. 56 (Tutela ed
Stato in materia di tutela della concorrenza, per‐ uso del territorio) e della legge regionale
segue le seguenti finalità: 27 luglio 2001, n. 20 (Norme generali di
a) la tutela dei consumatori, in riferimento a governo e uso del territorio) e più in gene‐
quanto previsto dal decreto legislativo 6 rale alla mitigazione degli impatti ambien‐
settembre 2005, n. 206, (Codice del con‐ tali e sociali;
sumo, a norma dell’articolo 7 della legge f) il concorso alla valorizzazione delle produ‐
29 luglio 2003, n. 229), e dalla legge regio‐ zioni tipiche pugliesi, dell’artigianato
14 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015
anche nelle sue diverse espressioni terri‐ o) garantire il diritto di informare ed essere
toriali, tradizionali produttive e artistiche, informati attraverso una rete di vendita
delle attività turistiche e del patrimonio dedicata all’informazione, articolata in
storico e culturale regionale; maniera omogenea ed equilibrata sull’in‐
g) il mantenimento e la valorizzazione della tero territorio regionale.
funzione commerciale, sulla base delle
specificità dei diversi territori, con riferi‐
mento ai centri storici e alle aree urbane; Art. 3
alle aree periferiche e di nuova urbanizza‐ Articolazione dell’intervento regionale
zione; alle aree rurali e ai comuni con
minore dotazione di servizio;
1. La Regione provvede all’attuazione della pre‐
h) la qualificazione e l’aggiornamento delle
sente legge con uno o più provvedimenti attuativi
imprese che vendono al dettaglio e som‐
che definiscono:
ministrano alimenti e bevande, con parti‐
a) i requisiti e le procedure per l’insedia‐
colare riguardo ai titolari d’impresa com‐
mento di medie e grandi strutture di ven‐
merciale al dettaglio e dei lavoratori del
settore; dita;
i) la creazione di un sistema di monitoraggio b) gli obiettivi di presenza e di sviluppo per
riferito all’entità e all’efficienza della rete le grandi strutture di vendita;
distributiva regionale, attraverso il coordi‐ c) le modalità di verifica dell’influenza sovra‐
namento operativo tra Regione, comuni e comunale delle previsioni relative a grandi
camere di commercio per la gestione dei strutture di interesse locale, medie strut‐
flussi informativi; ture di vendita di tipo M3 e, limitata‐
j) la trasparenza e la semplificazione dei pro‐ mente ai comuni con popolazione infe‐
cedimenti amministrativi, anche attra‐ riore ai 10 mila abitanti, di tipo M2;
verso un sistema decisionale coordinato d) le modalità di organizzazione, la durata e
tra Regione e comuni; le materie delle attività di qualificazione e
k) l’articolazione del servizio sul territorio al di aggiornamento professionale neces‐
fine di minimizzare gli spostamenti gene‐ sarie per l’esercizio dell’attività;
rati dalla funzione commerciale con parti‐ e) tipologia e modalità di effettuazione delle
colare riguardo agli effetti delle strutture vendite straordinarie;
commerciali sulla rete stradale e sull’uso f) le modalità per l’organizzazione e il fun‐
di mezzi di trasporto pubblici e privati; zionamento dell’Osservatorio regionale;
l) la salvaguardia e lo sviluppo qualificato g) le modalità di autorizzazione e finanzia‐
dei livelli occupazionali nel rispetto dei
mento dei centri di assistenza tecnica
CCNL e della contrattazione territoriale;
(CAT);
m) favorire iniziative che presentino una par‐
h) i documenti regionali di indirizzo e pro‐
ticolare valenza di riqualificazione del ter‐
grammazione di cui al capo III del titolo I;
ritorio, di innovazione della rete distribu‐
i) i requisiti e le procedure per l’installazione
tiva, di sviluppo dei livelli occupazionali, di
recupero di aree dismesse o degradate e l’esercizio degli impianti di distribuzione
e/o che siano oggetto di accordi territo‐ dei carburanti sulla rete stradale ordinaria
riali che vedano il coinvolgimento della e autostradale;
Regione e degli enti locali; j) i criteri e le procedure per la concessione
n) favorire l’ammodernamento della rete dei posteggi su aree pubbliche incluse le
distributiva dei carburanti garantendo una modalità attraverso le quali, anche avva‐
sufficiente articolazione del servizio, incre‐ lendosi della collaborazione gratuita delle
mentando anche qualitativamente i ser‐ associazioni previste al comma 3, i comuni
vizi resi all’utenza e promuovendo la diffu‐ verificano la sussistenza della regolarità
sione dei carburanti eco‐compatibili; contributiva e fiscale;
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essere esclusivamente quelli praticati ai consuma‐ lievi difetti non occulti di produzione
tori. E’ fatto obbligo di esporre in modo visibile dalla “Outlet”.
carreggiata stradale e separatamente per le diverse
modalità di rifornimento, i prezzi praticati al con‐ 4. Nelle vendite disciplinate dal presente arti‐
sumo secondo le modalità previste dalla normativa colo lo sconto o il ribasso effettuato deve essere
vigente. espresso in percentuale sul prezzo normale di ven‐
dita che deve essere comunque esposto.
Art. 8
Vendite straordinarie Art. 9
Orari di apertura e di chiusura
1. Per vendite straordinarie si intendono le ven‐
dite nelle quali l’esercente dettagliante offre condi‐ 1. Gli orari di apertura e di chiusura al pubblico
zioni favorevoli, reali ed effettive, di acquisto dei degli esercizi di vendita al dettaglio sono rimessi alla
propri prodotti. libera determinazione degli esercenti nel rispetto
delle disposizioni del presente articolo e dei criteri
2. La Regione, ai fini di una corretta informa‐ emanati dai comuni, sentite le associazioni e orga‐
zione del consumatore, disciplina nell’ambito dei nizzazioni di cui all’articolo 3.
provvedimenti e con le modalità previste all’articolo
3, le modalità di svolgimento, la pubblicità, i periodi 2. Il Comune, in accordo con le associazioni e
e la durata delle vendite straordinarie. organizzazioni di cui all’articolo 3, definisce anche
attraverso provvedimenti organici:
3. Si intendono per vendite straordinarie: a) le modalità per garantire il servizio
a) le vendite di liquidazione effettuate al fine minimo in caso di più festività consecutive
di esitare in breve tempo tutte le proprie e di periodi di ferie, con particolare riferi‐
merci, a seguito, di cessazione dell’attività mento ai punti vendita alimentari, ai pub‐
commerciale, di cessione dell’azienda, di blici esercizi, agli impianti di distribuzione
trasferimento dell’azienda in altro locale, di carburanti e alle rivendite di giornali e
di trasformazione o rinnovo dei locali. Le riviste;
vendite di liquidazione possono essere b) per gli impianti di distribuzione carburanti
effettuate, previa comunicazione al SUAP per uso di autotrazione sulla rete stradale
dei dati e degli elementi comprovanti tali ordinaria, l’orario minimo settimanale di
fatti; apertura degli impianti stradali è di cin‐
b) le vendite di fine stagione (saldi) riguar‐ quantadue ore. Tutti gli impianti devono
danti i prodotti, di carattere stagionale o comunque rimanere aperti nella fascia
di moda, suscettibili di notevole deprezza‐ antimeridiana dalle ore otto alle ore
mento se non vengono venduti entro un dodici e nella fascia pomeridiana dalle ore
certo periodo di tempo; sedici alle ore diciannove;
c) le vendite promozionali effettuate dal‐ c) l’eventuale monte ore minimo giornaliero
l’esercente dettagliante per tutti o una per i pubblici esercizi;
parte dei prodotti merceologici e per d) gli orari per l’esercizio del commercio su
periodi di tempo limitati; aree pubbliche, tenendo conto delle
d) le vendite in negozi temporanei ovvero in caratteristiche delle diverse manifesta‐
punti vendita destinati alla vendita per un zioni (fiere e mercati), delle esigenze di
periodo di tempo limitato; approvvigionamento, della presenza di
e) le vendite di prodotti del settore non ali‐ attività di somministrazione, nonché della
mentare, identificati da un marchio, che opportunità di evitare la sovrapposizione
sono stati prodotti almeno dodici mesi fra le manifestazioni e la vendita itine‐
prima della vendita stessa o presentano rante;
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3. Gli esercenti devono rendere noto al pub‐ 1. Gli indirizzi di programmazione della rete
blico, anche durante il periodo di chiusura, l’orario distributiva e gli interventi volti alla qualificazione e
di effettiva apertura o chiusura mediante cartelli o allo sviluppo del commercio sono redatti in confor‐
altri mezzi idonei di informazione. mità a quanto stabilito dall’articolo 41 della Costi‐
tuzione, dei principi della legge 10 ottobre 1990, n.
4. La Regione e i comuni promuovono accordi 287 (Norme per la tutela della concorrenza e del
volontari fra operatori volti a garantire che gli orari mercato)e del d.lgs. 59/2010.
delle attività commerciali concorrano al rispetto e
all’attuazione delle disposizioni di cui ai capi I e VII 2. In attuazione delle finalità di cui all’articolo 2,
della legge 8 marzo 2000, n. 53 (Disposizioni per il la Regione definisce, attraverso appositi provvedi‐
sostegno della maternità e della paternità, per il menti approvati con le modalità di cui all’articolo 3,
diritto alla cura e alla formazione e per il coordina‐ direttive e indicazioni ai comuni per la redazione
mento dei tempi della città) e dell’articolo 50,
degli strumenti comunali di programmazione e
comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
incentivazione delle diverse tipologie di attività
267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli
commerciali. Tali provvedimenti definiscono:
enti locali).
a) i criteri di autorizzazione delle attività che,
per motivi imperativi di interesse gene‐
5. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3 e 4, non
rale, per scarsità di risorse naturali o delle
si applicano ai circoli di cui al d.p.r. 235/2001,
capacità tecniche, possono avere una limi‐
nonché alle altre attività di cui all’articolo 41,
tazione numerica, ivi comprese le medie
comma 2.
e le grandi strutture di vendita, identifi‐
cando:
Art. 10 1) le attività assoggettabili ad autorizza‐
Gestione di reparto zione;
2) i requisiti e le procedure per l’insedia‐
1. Il titolare di un esercizio commerciale o di un mento e il trasferimento di tali attività
pubblico esercizio organizzato in più reparti, ferma anche con riferimento alle diverse
restando l’applicazione del contratto nazionale di zone del territorio;
lavoro e il rispetto delle norme vigenti in materia, 3) la definizione dei processi autorizzativi
in relazione alla gamma dei prodotti trattati o alle e delle eventuali modalità di partecipa‐
tecniche di vendita, può affidare uno o più reparti, zione della Regione;
perché lo gestisca in proprio per il periodo di tempo 4) durata e modalità di aggiornamento
convenuto, a un soggetto in possesso dei requisiti degli strumenti di programmazione;
di cui all’articolo 5, dandone comunicazione al SUAP b) misure di incentivo e promozione alle atti‐
competente. vità commerciali, di formazione degli ope‐
ratori e di promozione della collabora‐
2. Qualora non abbia provveduto alle comuni‐ zione fra operatori ed enti locali.
cazioni di cui al comma 1, il titolare risponde dell’at‐
tività del soggetto stesso. Questi, a sua volta, deve 3. In ogni caso, resta ferma la finalità di tutela e
dare comunicazione al SUAP. La fattispecie non salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico,
costituisce caso di sub‐ingresso. architettonico e ambientale e sono vietati criteri
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legati alla verifica di natura economica o fondati 3. Il documento strategico del commercio è
sulla prova dell’esistenza di un bisogno economico inviato alla Regione e costituisce elemento di valu‐
o sulla prova di una domanda di mercato. tazione necessario per la conferenza dei servizi per
il rilascio dell’autorizzazione per grandi strutture di
vendita. In assenza di tale provvedimento la
Art. 12 Regione valuta l’autorizzazione sulla base delle fina‐
Strumenti comunali di lità di cui all’articolo 2, dei provvedimenti di cui
programmazione e incentivazione all’articolo 3 e delle norme generali contenute nella
presente legge.
1. I comuni per l’esercizio delle funzioni di loro
competenza, consultate le organizzazioni di cui 4. Il comune definisce:
all’articolo 3, si dotano attraverso un atto unico o a) i criteri per il rilascio delle autorizzazioni
con più provvedimenti fra loro coordinati, del docu‐ per le medie strutture di vendita e le strut‐
mento strategico del commercio e delle norme pre‐ ture di interesse locale, i parametri per la
viste dal presente articolo. graduazione e le modalità attuative delle
aree urbanisticamente idonee per l’inse‐
2. Il Documento strategico del commercio ha i diamento di medie strutture di vendita e
seguenti contenuti minimi: delle strutture di interesse locale. Le pre‐
a) un’analisi dello stato del commercio costi‐ visioni sono articolate secondo i settori
merceologici, le tipologie dimensionali e
tuita almeno da:
le modalità insediative;
1) una quantificazione del fenomeno
b) gli strumenti di promozione e sviluppo del
commerciale comprendente gli eser‐
commercio definiti all’articolo 13;
cizi di vicinato suddivisi per settore
c) le direttive e gli indirizzi per l’insedia‐
merceologico, la localizzazione e la
mento e il funzionamento delleattività di
classificazione di ciascuna media e
somministrazione di alimenti e bevande,
grande struttura esistente, la consi‐
di rivendite giornali e riviste e di distribu‐
stenza dei mercati, dei posteggi isolati
tori di carburante;
e delle fiere con relative date e aree di
d) i parametri di sviluppo del commercio su
svolgimento, la dotazione di pubblici
aree pubbliche costituiti da:
esercizi, di rivendite di giornali e riviste 1) le determinazioni in materia di fiere e
e dei distributori di carburante; mercati che comprendono la creazione
2) la mappatura delle possibilità di inse‐ di nuove fiere e mercati, il loro trasfe‐
diamento di strutture commerciali e rimento, modifica e razionalizzazione,
dei distributori di carburante, delle il numero e le dimensioni dei posteggi;
relative condizioni normative e requi‐ 2) le eventuali determinazioni di carat‐
siti di insediamento previste dagli stru‐ tere merceologico;
menti urbanistici vigenti; 3) la definizione di eventuali priorità inte‐
b) una valutazione dei problemi del com‐ grative nelle assegnazioni dei posteggi;
mercio, con riferimento alle diverse zone 4) la definizione di disposizioni a favore di
del comune e alle diverse tipologie di atti‐ consorzi di operatori, compresa la pos‐
vità e dell’adeguatezza delle previsioni di sibilità di affidare ad associazioni di
insediamento di medie e grandi strutture categoria e a loro consorzi, nonché a
di vendita; società ed enti a essi collegati o da loro
c) l’individuazione delle eventuali aree da controllati, mediante apposita conven‐
sottoporre a misure di incentivo di cui zione, la gestione dei servizi connessi
all’articolo 13; alle aree mercatali e alle fiere, assicu‐
d) le linee di intervento per la soluzione delle rando il controllo sui livelli del servizio
criticità individuate. erogato;
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 21
8. Il comune, sulla base del progetto, può 13. La Regione coordina gli interventi di cui al
inoltre: presente articolo con quelli previsti da altre leggi
a) incentivare la qualificazione delle attività regionali che possono applicarsi ai medesimi pro‐
economiche esistenti o il loro addensa‐ getti, al fine di assicurare le sinergie fra i diversi
mento anche attraverso l’utilizzo della canali di finanziamento.
fiscalità locale, la monetizzazione o la ride‐
finizione dei requisiti urbanistici, facili‐
tando, anche attraverso apposite disposi‐ Art. 14
zioni urbanistiche o regolamentari, l’utiliz‐ Osservatorio regionale del commercio
zazione commerciale dei locali degli edifici
esistenti, anche dal punto di vista dei 1. È istituito l’Osservatorio regionale del com‐
requisiti igienico‐edilizi; mercio.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 23
persegue inoltre la semplificazione del rapporto tra c) l’individuazione delle attività di assistenza
amministrazioni pubbliche e imprese. tecnica considerate prioritarie in relazione
alle esigenze delle piccole e medie
2. Ai fini del comma 1, possono essere istituiti imprese commerciali;
centri di assistenza alle imprese (CAT) costituiti, d) ogni altra disposizione necessaria alla sol‐
anche in forma consortile, dalle associazioni di cate‐ lecita istituzione e funzionamento dei
goria maggiormente rappresentative del settore CAT;
commercio a livello provinciale e di Città metropo‐ e) le modalità con le quali la Regione opera
litana di Bari purché aventi sede legale nel territorio il controllo sui dati di cui al comma 2 e i
regionale. L’istituzione può essere richiesta, anche requisiti minimi delle sedi dei CAT.
con riferimento a un’unica provincia, da associazioni
che siano presenti nel relativo consiglio camerale
con propri consiglieri in rappresentanza del com‐ TITOLO II
mercio. La presenza deve risultare dal decreto di COMMERCIO IN SEDE FISSA
assegnazione di cui alla legge 29 dicembre 1993, n.
580 (Riordinamento delle camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura) per i rappresen‐ Art. 16
tanti del settore commercio, o che rappresentino
Classificazione delle strutture commerciali
almeno il 10 per cento della consistenza delle
imprese commerciali risultanti attive nei dati di
1. Il presente articolo definisce la classificazione
Unioncamere dell’ultimo anno disponibile.
delle strutture commerciali in sede fissa. Nell’am‐
bito dei provvedimenti attuativi di cui all’articolo 3,
3. I centri svolgono a favore delle imprese, atti‐
possono essere determinate specificazioni alle clas‐
vità di assistenza tecnica e di formazione e aggior‐
sificazioni, alla loro applicazione, nonché fissati i
namento in materia di innovazione tecnologica e
limiti massimi di superficie di vendita articolandoli
organizzativa, gestione economica e finanziaria di
per le diverse classificazioni merceologiche anche
impresa, accesso ai finanziamenti anche comunitari,
sicurezza e tutela dei consumatori, tutela dell’am‐ in funzione di specifici obiettivi di sviluppo.
biente, igiene e sicurezza sul lavoro e altre materie
eventualmente previste dallo statuto, nonché atti‐ 2. La programmazione della rete di vendita
vità finalizzate alla certificazione di qualità degli viene effettuata sulla base della suddivisione dei
esercizi commerciali. settori merceologici alimentare e non alimentare.
mercio al dettaglio di ferramenta, vernici, a) struttura isolata: esercizio che non condi‐
vetro piano e materiale elettrico e termo vide spazi, accessibilità e servizi con altre
idraulico, limitatamente ai prodotti e strutture commerciali;
materiali termoidraulici, commercio al b) centro commerciale: costituito da un
dettaglio di articoli igienico‐sanitari, com‐ insieme di più esercizi commerciali inseriti
mercio al dettaglio di materiali da costru‐ in una struttura a destinazione specifica,
zione, ceramiche e piastrelle, commercio ovvero di una struttura architettonica uni‐
al dettaglio di macchine, attrezzature e taria, che usufruiscono di infrastrutture
prodotti per l’agricoltura, macchine e comuni e spazi di servizio gestiti unitaria‐
attrezzature per il giardinaggio, com‐ mente la cui superficie di vendita almeno
mercio al dettaglio di natanti e accessori; per il 20 per cento è destinata a esercizi di
c) altri beni: comprendenti tutti i settori non vicinato e/o medie strutture di vendita;
alimentari non inclusi nelle precedenti let‐ c) area commerciale integrata: uno spazio
tere a) e b). unitario, omogeneo e circoscritto che può
comprendere più esercizi commerciali di
4. Nel caso in cui siano commercializzati solo i diversa tipologia e dimensione, ivi com‐
prodotti del settore beni a basso impatto urbani‐ presi i centri commerciali, e attività
stico, la superficie di vendita dell’esercizio è calco‐ diverse da quelle commerciali, anche inse‐
lata nella misura di 1/10 della superficie di vendita diati in unità edilizie autonome realizzate
come definita all’articolo 4. contestualmente o in tempi diversi,
dotato di servizi esterni comuni quali par‐
5. Le tipologie dimensionali degli esercizi com‐
cheggi e percorsi pedonali. L’area com‐
merciali sono le seguenti:
merciale integrata deve essere collocata
a) esercizi di vicinato con superficie di ven‐
in ambito extraurbano e può essere attra‐
dita fino a 250 metri quadrati;
versata anche da viabilità pubblica con
b) medie strutture di vendita con superficie
l’esclusione delle seguenti tipologie di via‐
di vendita compresa tra 251 e 2.500 metri
bilità, così come già definite dall’articolo
quadrati così articolate:
3 del decreto del Ministro dei lavori pub‐
1) M1. medie strutture di livello locale
blici 1° aprile 1968, n. 1404 (Distanze
con superficie di vendita da 251 fino a
600 metri quadrati; minime a protezione del nastro stradale
2) M2. medie strutture intermedie con da osservarsi nella edificazione fuori del
superficie di vendita da 601 a 1.500 perimetro dei centri abitati, di cui all’arti‐
metri quadrati; colo 19 della legge 6 agosto 1967, n. 765):
3) M3. medie strutture attrattive con 1) autostrade;
superficie di vendita da 1.501 a 2.500 2) strade di grande comunicazione o di
metri quadrati; traffico elevato;
c) grandi strutture di vendita con superficie 3) altre strade statali e strade provinciali
di vendita superiore ai 2.500 metri qua‐ o comunali aventi larghezza della sede
drati così articolate: superiore o uguale a metri 10,50;
1) G1 grandi strutture inferiori con super‐ d) parco permanente attrezzato: area con
ficie di vendita da 2.501 a 4.500 metri superficie superiore a 20 ettari compren‐
quadrati; dente strutture stabili per il tempo libero,
2) G2 grandi strutture superiori con ricreative, culturali e attività complemen‐
superficie di vendita maggiore di 4.500 tari. Il parco permanente attrezzato può
metri quadrati fino a 15.000 metri qua‐ includere strutture come definite alle let‐
drati. tere b) e c) a condizione che siano artico‐
late esclusivamente con esercizi di vici‐
6. Le modalità insediative degli esercizi com‐ nato e medie strutture. La superficie com‐
merciali sono le seguenti: plessiva occupata dalle strutture commer‐
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8. Le aree commerciali integrate di cui alla let‐ 3. L’apertura, il trasferimento di sede, il cambia‐
tera a) del comma 7 sono programmate dai comuni mento di settore di vendita e l’ampliamento della
con i criteri di cui all’articolo 12. superficie di una media o grande struttura di ven‐
dita sono soggetti ad autorizzazione rilasciata dal
9. Le aree commerciali di cui alle lettere b) e c) comune competente per territorio.
del comma 7 devono essere previste nella program‐
mazione regionale e dagli strumenti urbanistici dei 4. L’apertura, il trasferimento di sede, il cambia‐
Comuni ed autorizzate secondo le modalità previste mento di settore di vendita e l’ampliamento della
dai provvedimenti di cui all’articolo 3. superficie di un centro commerciale e di un’area
commerciale integrata necessitano di:
10. Sono definiti di interesse locale i centri com‐ a) autorizzazione per il centro come tale, in
merciali che hanno una superficie di vendita mas‐ quanto media o grande struttura di ven‐
sima di metri quadrati 4.000 e in cui la superficie di dita, che è richiesta dal suo promotore o,
un singolo esercizio non è superiore alla categoria in assenza, congiuntamente da tutti i tito‐
M3. e sono programmati dai comuni con i criteri di lari degli esercizi commerciali che vi danno
cui all’articolo 12. vita, purché associati per la creazione del
centro commerciale;
11. Gli insediamenti di cui ai commi 8 e 10, qua‐ b) autorizzazione o SCIA, a seconda delle
lora la superficie di vendita totale superi i metri qua‐ dimensioni, per ciascuno degli esercizi al
drati 2.500, sono comunque grandi strutture di ven‐ dettaglio presenti nel centro.
dita e vengono autorizzati dal comune con le pro‐
cedure di cui all’articolo 17, comma 7. 5. Nella domanda per il rilascio delle autorizza‐
zioni di cui commi 3 e 4, l’interessato dichiara:
a) di essere in possesso dei requisiti di cui
all’articolo 5;
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 27
2. L’autorizzazione è rilasciata a persone fisiche, comune dove si trovano i posteggi, sulla base delle
a società di capitali, di persone o cooperative rego‐ indicazioni previste in apposito bando comunale
larmente costituite e in possesso dei requisiti di cui contenente l’indicazione dei posteggi, la loro
all’articolo 5. Le autorizzazioni a favore di società ampiezza e ubicazione, le eventuali determinazioni
sono intestate direttamente a queste. di carattere merceologico e i criteri di priorità di
accoglimento delle istanze.
3. Il rilascio dell’autorizzazione comporta il con‐
testuale rilascio della concessione del posteggio. La 2. Entro il 30 aprile e il 30 settembre di ciascun
durata della concessione è di dodici anni. La anno, i comuni fanno pervenire i propri bandi al Ser‐
Regione nell’ambito dei provvedimenti di cui all’ar‐ vizio regionale competente che provvede all’esame
ticolo 3 individua le tipologie di posteggio che pos‐ e alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della
sono avere una durata delle concessioni minore, ma Regione Puglia entro i successivi trenta giorni.
comunque non inferiore ai sette anni.
3. Le domande di rilascio delle autorizzazioni
4. L’autorizzazione di tipo A, oltre all’esercizio possono essere inoltrate ai comuni a partire dalla
dell’attività con uso di posteggio, consente la par‐ data di pubblicazione dei bandi sul Bollettino uffi‐
tecipazione alle fiere e la vendita in forma itinerante ciale e devono pervenire ai comuni nel termine
nel territorio nazionale. massimo dei successivi sessanta giorni. Le domande
eventualmente pervenute ai comuni fuori detto ter‐
5. Nello stesso mercato un medesimo soggetto, mine sono respinte e non danno luogo ad alcuna
persona fisica o società, non può essere titolare di priorità in futuro. L’esito dell’istanza è comunicato
più di due autorizzazioni nel medesimo settore mer‐ agli interessati nel termine non superiore a novanta
ceologico. Se il numero delle autorizzazioni del mer‐ giorni, a tal fine fissato dai comuni e decorso il quale
cato è superiore a cento, il numero di autorizzazioni la stessa istanza deve considerarsi accolta.
è elevato a tre. Sono fatti salvi, fino alla scadenza
della concessione, le autorizzazioni in essere. La 4. Il comune esamina le domande regolarmente
Regione individua con le modalità di cui all’articolo pervenute e rilascia l’autorizzazione e la contestuale
3, le modalità di gestione del regime transitorio. concessione per ciascun posteggio libero sulla base
di una graduatoria formulata, tenendo conto nel‐
6. È ammesso in capo a uno stesso soggetto, il l’ordine, dei seguenti criteri:
rilascio di più autorizzazioni di tipo A per più mer‐ a) maggiore professionalità acquisita, anche
cati, anche aventi svolgimento nei medesimi giorni in modo discontinuo, nell’esercizio del
e orari. commercio su aree pubbliche con riferi‐
mento all’anzianità di esercizio, ivi com‐
7. Nel rispetto delle disposizioni in materia igie‐ presa quella acquisita nel posteggio
nico‐sanitaria, nonché dei limiti di carattere mer‐ oggetto del bando. L’anzianità di impresa
ceologico disposti dai comuni, l’operatore ha facoltà è comprovata dall’iscrizione quale
di utilizzare il posteggio per la vendita di tutti i pro‐ impresa attiva al registro delle imprese dal
dotti oggetto della sua autorizzazione. soggetto titolare dell’impresa al momento
della partecipazione alla selezione, cumu‐
lata con quella del titolare al quale è even‐
Art. 30 tualmente subentrato nella titolarità del
Procedura di rilascio delle posteggio medesimo;
autorizzazioni di tipo A b) l’assunzione di impegni da parte del sog‐
getto candidato a rendere compatibile il
1. Le domande di rilascio dell’autorizzazione di servizio erogato con le condizioni poste
tipo A e della relativa concessione di posteggio dal comune in relazione alla tutela del ter‐
all’interno di mercati e fiere incluse nella program‐ ritorio nei centri storici o in altre aree o
mazione comunale di settore sono inoltrate al edifici aventi valore storico, archeologico,
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 33
artistico o ambientale. Tali impegni pos‐ a) di essere in possesso dei requisiti di cui
sono prevedere condizioni particolari all’articolo 5;
nelle merceologie commercializzate o b) il settore o i settori merceologici;
nelle strutture utilizzate; c) l’impegno al rispetto del CCNL.
c) in caso di parità fra gli operatori valgono i
criteri di priorità fissati dal comune negli 3. La SCIA di cui al comma 1, abilita:
strumenti di programmazione previsti a) all’esercizio del commercio in forma itine‐
all’articolo 12. rante su tutto il territorio nazionale;
b) all’esercizio del commercio nell’ambito
5. La ripartizione per merceologia dei posteggi delle fiere;
nelle fiere e nei mercati può essere disposta esclu‐ c) all’esercizio del commercio nell’ambito
sivamente dai provvedimenti di cui all’articolo 12. dei mercati, limitatamente ai posteggi non
assegnati o provvisoriamente non occu‐
6. Qualora il comune abbia fatto uso della pati;
facoltà di ripartizione dei posteggi nei mercati in d) alla vendita a domicilio, come definita
relazione a categorie merceologiche, gli interessati all’articolo 4.
nell’istanza specificano uno, più o tutti i posteggi per
i quali intendono concorrere e il relativo ordine di 4. L’esercizio del commercio in forma itinerante
preferenza. Sulla base di tali indicazioni, il comune permette di effettuare soste per il tempo necessario
redige distinte graduatorie per ciascun gruppo di a servire la clientela e, con divieto di posizionare la
posteggi, assegnando gli stessi a coloro che, in cia‐
merce sul terreno o su banchi a terra, nel rispetto
scuna di esse, risultino averne diritto.
delle vigenti normative igienico sanitarie.
7. Nel caso di soppressione dei posteggi in un
5. L’esercizio del commercio in forma itinerante
mercato, i titolari dei posteggi soppressi hanno prio‐
può essere interdetto solo in aree previamente
rità assoluta nell’assegnazione di nuovi posteggi
determinate dal comune nell’ambito del docu‐
comunque disponibili, quale che sia la merceologia
mento di cui all’articolo 12, comma 4, lettera d) e
trattata.
per motivi di tutela del patrimonio storico, artistico
e ambientale, di sicurezza nella circolazione stra‐
8. Sono escluse dall’applicazione della proce‐
dura di cui al presente articolo e rilasciate dai dale, di tutela igienico‐sanitaria, di compatibilità
comuni, secondo propri criteri e modalità, le auto‐ estetica o funzionale rispetto all’arredo urbano o
rizzazioni e concessioni di posteggio relative ai: per altri motivi di pubblico interesse.
a) produttori agricoli;
b) soggetti portatori di handicap o ad asso‐ 6. I singoli comuni, anche mediante accordi con
ciazioni di commercio equo e solidale nei altri comuni, possono individuare appositi percorsi
limiti del 5 per cento dei posteggi del mer‐ e aree ove la permanenza degli operatori itineranti
cato. non è sottoposta a vincoli temporali, o a determi‐
nate condizioni o in particolari orari.
Art. 31
Esercizio dell’attività in forma Capo II
itinerante di tipo B Programmazione del commercio
su aree pubbliche
1. L’esercizio del commercio su aree pubbliche
di tipo B è soggetta a SCIA da presentarsi al SUAP
del comune in cui il richiedente inizia l’attività. Art. 32
Criteri generali
2. Nella SCIA di cui al comma 1, il soggetto inte‐
ressato dichiara: 1. Attraverso il documento di cui all’articolo 12,
34 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015
il comune può istituire nuovi mercati e fiere ovvero trica, idrica e fognaria, nonché della
provvedere alla loro modifica e soppressione dopo necessità di dotare ciascun mercato di ser‐
aver prioritariamente valutato: vizi igienici in proporzione al numero dei
a) il riordino, la riqualificazione, il potenzia‐ posteggi e all’afflusso dell’utenza;
mento e l’ammodernamento di mercati e g) degli spazi a disposizione, in relazione
fiere già esistenti compreso il loro amplia‐ all’obiettivo di conseguire la dimensione
mento dimensionale, in presenza di di metri quadrati 32 per posteggio.
idonee aree;
b) l’aumento, ove è possibile, della fre‐ 2. La scelta del giorno o della data di svolgi‐
quenza di svolgimento delle fiere e mer‐ mento di nuove fiere e mercati è effettuata evi‐
cati, promuovendo, in particolare, anche tando sovrapposizioni con le iniziative dei Comuni
la creazione di mercati giornalieri. contermini.
2. In deroga al disposto del comma 1, l’istitu‐ 3. Per l’istituzione di fiere promozionali, in rela‐
zione di nuovi mercati è senz’altro ammessa: zione al presumibile maggiore afflusso dei consu‐
a) nei comuni del tutto privi di mercato; matori, deve tenersi particolare conto delle condi‐
b) nelle maggiori frazioni e nuclei abitati dei zioni di accesso e della presenza di parcheggi.
comuni, con almeno mille abitanti, privi di
mercato. 4. I comuni possono istituire fiere o mercati spe‐
cializzati.
occasionalmente liberi o in attesa di assegnazione 4. Qualora uno o più soggetti mettano a dispo‐
nei mercati è effettuata dal comune, di volta in sizione del comune un’area privata, attrezzata o
volta, tenendo conto della maggiore anzianità di meno, coperta o scoperta, per l’esercizio dell’atti‐
presenza nel mercato, determinata in base al vità di commercio su aree pubbliche, essa può
numero di volte che l’operatore si è presentato essere inserita fra le aree da utilizzare per fiere e
entro l’orario d’inizio previsto e dei criteri di cui mercati. Coloro che cedono la disponibilità dell’area
all’articolo 30, comma 4, indipendentemente dai possono subordinare la sua utilizzazione all’otteni‐
prodotti trattati. mento di una o più concessioni di posteggio a favore
proprio o di terzi a tal fine indicati, da stabilire in
2. L’assegnazione temporanea dei posteggi sede di convenzione con il comune. Il comune può
riservati ai soggetti di cui all’articolo 30, comma 8, accogliere la richiesta previa verifica dell’idoneità
avviene, in primo luogo, a favore delle medesime dell’area e delle altre condizioni generalidi cui alla
categorie di soggetti. presente legge.
2. È fatto obbligo a tutti i soggetti che svolgono spettacolo, trattenimento e svago, in sale
attività di somministrazione di alimenti e bevande da ballo, sale da gioco, locali notturni, sta‐
di esercitarla nel rispetto delle vigenti norme, pre‐ bilimenti balneari, impianti sportivi,
scrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbani‐ cinema, teatri e altri esercizi similari,
stica, igienico‐sanitaria e di inquinamento acustico, nonché in tutti i casi in cui l’attività di som‐
sulla destinazione d’uso dei locali e degli edifici, ministrazione è esercitata all’interno di
nonché delle norme in materia di sicurezza e pre‐ strutture di servizio ed è in ogni caso a
venzione incendi e, qualora trattasi di esercizi aperti esse funzionalmente e logisticamente col‐
al pubblico, di sorvegliabilità. legata, sempreché alla somministrazione
di alimenti e bevande non sia riservata
3. In caso di esercizi soggetti ad autorizzazione, una superficie maggiore rispetto a quella
il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, è in cui è svolta l’attività cui è funzional‐
richiesto ai fini dell’esercizio dell’attività che rimane mente e logisticamente collegata. Non
precluso in assenza di esso, ma non condiziona il costituisce attività di spettacolo, tratteni‐
rilascio dell’autorizzazione. Entro centottanta giorni mento e svago la semplice musica di
dalla data di rilascio dell’autorizzazione, salvo pro‐ accompagnamento e compagnia;
roga in caso di comprovata necessità, e comunque c) negli esercizi situati all’interno delle aree
prima di dare inizio all’attività di somministrazione, di servizio delle strade extraurbane prin‐
il titolare deve porsi in regola con quanto previsto cipali e delle autostrade, così come defi‐
al comma 2. Il comune accerta l’adeguata sorveglia‐ nite dal decreto legislativo 30 aprile 1992,
bilità anche nel caso di locali oggetto di amplia‐ n. 285 (Nuovo codice della strada) nelle
mento o di modifiche strutturali. E’ fatta salva la stazioni dei mezzi di trasporto pubblico
possibilità per il comune di prevedere l’obbligo del (ferroviarie, marittime, aeroportuali, auto‐
possesso dei requisiti di cui all’articolo 5, al stazioni) e sui mezzi di trasporto pubblico;
momento del rilascio dell’autorizzazione. d) negli esercizi posti nell’ambito degli
impianti stradali di distribuzione carbu‐
4. Nella SCIA di cui al comma 1, il soggetto inte‐ ranti;
ressato dichiara: e) nelle mense aziendali, negli spacci annessi
a) di essere in possesso dei requisiti di cui ai circoli cooperativi e degli enti a carat‐
all’articolo 5; tere nazionale le cui finalità assistenziali
b) il rispetto di quanto previsto al comma 2 sono riconosciute dal Ministero dell’in‐
del presente articolo; terno e nelle altre attività di somministra‐
c) l’ubicazione e la superficie di somministra‐ zione non aperte al pubblico individuate
zione dell’esercizio; dai comuni;
d) l’impegno al rispetto del CCNL; f) le attività svolte direttamente, nei limiti
e) la tipologia di attività di somministrazione: dei loro compiti istituzionali e senza fini di
bar, ristorante, attività di trattenimento. lucro, da ospedali, case di cura, case per
esercizi spirituali, asili infantili, scuole,
case di riposo, caserme, stabilimenti delle
Art. 40 forze dell’ordine, strutture d’accoglienza
Attività non soggette ad autorizzazione per immigrati o rifugiati e altre simili strut‐
ture di accoglienza o sostegno;
1. Sono comunque soggette a SCIA, e non ad g) nei centri polifunzionali di cui all’articolo
autorizzazione, le attività di somministrazione di ali‐ 13;
menti e bevande da effettuarsi: h) nelle attività svolte in forma temporanea
a) negli esercizi annessi ad alberghi, pen‐ di cui all’articolo 41;
sioni, locande o ad altri complessi ricettivi; i) al domicilio del consumatore.
b) negli esercizi nei quali la somministrazione
al pubblico di alimenti e bevande viene 2. I contenuti della SCIA sono quelli previsti
effettuata congiuntamente ad attività di all’articolo 39, comma 4.
38 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015
Art. 46 Art. 47
Modifica e ristrutturazione degli impianti Impianti autostradali
dalla Regione, nel quadro della programmazione mento di automezzi destinati all’attività di autotra‐
territoriale regionale, come definite all’articolo 3. sporto, è soggetta ad apposita SCIA al comune com‐
petente per territorio. L’utilizzo degli stessi non
necessita di collaudo.
Art. 48
Impianti di distribuzione a uso privato e
contenitori‐distributori rimuovibili Art. 49
Impianti marini
1. L’installazione e l’esercizio di impianti di
distribuzione carburanti per uso autotrazione a uso 1. Gli impianti utilizzati esclusivamente per il
privato sono autorizzati, esclusivamente per il rifor‐ rifornimento di unità da diporto o per buncheraggio
nimento di automezzi, mezzi da lavoro, di proprietà navi e motopesca sono autorizzati dal comune alle
delle imprese produttive o di servizi, a eccezione di medesime condizioni e nel rispetto della disciplina
applicabile agli impianti di distribuzione sulla rete
quelli appartenenti ad amministrazioni dello Stato,
stradale in deroga ai requisiti di cui all’articolo 45.
ubicati all’interno di stabilimenti, cantieri, magazzini
e simili, nel rispetto delle prescrizioni disposte dalla
2. Gli impianti sono adibiti all’esclusivo riforni‐
presente legge e dei criteri e parametri definiti nei
mento delle unità da diporto e devono essere ubi‐
provvedimenti di cui all’articolo 3.
cati in posizione tale da non consentire il riforni‐
mento ai veicoli stradali.
2. Sono individuati ed autorizzati come impianti
a uso privato anche quelli utilizzati dalle imprese per
il rifornimento di automotrici ferroviarie, di auto‐ Art. 50
vetture impiegate per l’attività di autonoleggio e di Autorizzazione al prelievo di carburanti
veicoli alimentati a metano appartenenti a flotte
aziendali e impiegati per servizi di pubblica utilità. 1. Gli operatori economici e gli altri utenti che
hanno necessità di rifornire i propri mezzi diretta‐
3. L’installazione ed esercizio di contenitori‐ mente sul posto di lavoro devono essere in pos‐
distributori rimovibili a uso privato per liquidi di sesso dell’autorizzazione di durata annuale, rinno‐
categoria “C”, di cui ai decreti del Ministro dell’in‐ vabile, rilasciata dal comune in cui operano.
terno 19 marzo 1990, n. 199000 (Norme per il rifor‐
nimento di carburanti, a mezzo contenitori‐distribu‐ 2. Il rilascio dell’autorizzazione è subordinato
tori mobili, per macchine in uso presso aziende agri‐ alla dichiarazione da parte del richiedente del
cole, cave e cantieri) e 12 settembre 2003, n. 11849 numero e identificazione dei mezzi da rifornire,
(Approvazione della regola tecnica di prevenzione degli impianti stradali da utilizzare per il riforni‐
incendi per l’installazione e l’esercizio di depositi di mento e all’utilizzo di regolamentari contenitori nel
gasolio per autotrazione a uso privato, di capacità rispetto delle norme di sicurezza.
geometrica non superiore a 9 m3, in contenitori‐
distributori rimovibili per il rifornimento di auto‐
mezzi destinati all’attività di autotrasporto), nel Art. 51
rispetto del regolamento recante semplificazione Impianti di pubblica utilità
della disciplina dei procedimenti relativi alla preven‐ in aree svantaggiate
zione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma
4‐quater, del decreto‐legge 31 maggio 2010, n. 78, 1. Sono ritenuti di pubblica utilità:
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio a) l’impianto ubicato in un comune mon‐
2010, n. 122, emanato con decreto del Presidente tano, frazione o altra località la cui
della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, inerenti il distanza da altri impianti è tale da com‐
rifornimento di macchine e automezzi all’interno di promettere il servizio di erogazione della
aziende agricole, di cave per estrazione di materiali distribuzione dei carburanti per uso auto‐
e di cantieri stradali, ferroviari, edili e per il riforni‐ trazione;
42 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015
b) l’impianto che costituisce l’unico punto di secondo i criteri e le modalità stabilite dai provve‐
rifornimento esistente nel comune. dimenti di cui all’articolo 3.
menti idonei ad assicurare il rispetto dei termini e esclusivo è soggetta alle medesime disposizioni con‐
delle norme violate. cernenti l’apertura di un esercizio di vendita.
3. Restano fermi i controlli di natura fiscale e 4. La SCIA di cui al comma 1, è obbligatoria nel
quelli attinenti alla tutela della sicurezza e incolu‐ caso di inizio attività e prima installazione di appa‐
mità pubblica, nonché alla sicurezza sanitaria, recchi nel comune. In caso di intervenute variazioni,
ambientale e stradale demandati alle amministra‐ il titolare dell’attività, entro sei mesi dalle stesse,
zioni competenti. invia al comune un prospetto aggiornato degli
impianti installati con indicazione delle ubicazioni e
dei settori merceologici.
TITOLO VII
FORME SPECIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO 5. L’installazione di distributori automatici per
la somministrazione di alimenti e bevande in locali
esclusivamente adibiti a tale attività e all’uopo
Art. 57 attrezzati è soggetta alle disposizioni concernenti
Spacci interni l’autorizzazione degli esercizi di somministrazione
di alimenti e bevande.
1. La vendita di prodotti a favore di dipendenti
da enti o imprese, pubblici o privati, di militari, di 6. È vietata la somministrazione di bevande
soci di cooperative di consumo, di aderenti a circoli alcoliche di qualsiasi gradazione.
privati, nonché la vendita nelle scuole e negli ospe‐
dali esclusivamente a favore di coloro che hanno
titolo ad accedervi è soggetta ad apposita SCIA al
Art. 59
comune competente per territorio e deve essere
Vendita per corrispondenza, televisione o altri
effettuata in locali non aperti al pubblico che non
sistemi di comunicazione
abbiano accesso dalla pubblica via.
1. La vendita al dettaglio per corrispondenza o
2. Nella SCIA sono dichiarati la sussistenza dei
tramite televisione o altri sistemi di comunicazione
requisiti di cui all’articolo 5, la persona preposta alla
e commercio elettronico è soggetta a previa SCIA al
gestione dello spaccio, il rispetto delle norme in
comune nel quale l’esercente ha la residenza, se
materia di idoneità dei locali, il settore merceolo‐
gico, l’ubicazione e la superficie di vendita. persona fisica, o la sede legale.
zione al registro delle imprese e il numero della par‐ mente, deve contenere le generalità e la fotografia
tita IVA. Agli organi di vigilanza è consentito il libero dell’incaricato, l’indicazione a stampa della sede e
accesso al locale indicato come sede del venditore. dei prodotti oggetto dell’attività dell’impresa,
nonché del nome del responsabile dell’impresa
5. Le operazioni di vendita all’asta realizzate per stessa e la firma di quest’ultimo e deve essere
mezzo della televisione o di altri sistemi di comuni‐ esposto in modo visibile durante le operazioni di
cazione sono vietate. vendita.
6. Chi effettua le vendite tramite televisione per 6. Le disposizioni concernenti gli incaricati, si
conto terzi deve essere in possesso della licenza applicano anche nel caso di operazioni di vendita a
prevista dall’articolo 115 del testo unico delle leggi domicilio del consumatore effettuate dal commer‐
di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto ciante sulle aree pubbliche in forma itinerante.
18 giugno 1931, n. 773.
7. Il tesserino di riconoscimento di cui ai commi
7. Alle vendite di cui all’articolo 59 si applicano 4 e 5, è obbligatorio anche per l’imprenditore che
altresì le disposizioni di cui al decreto legislativo 6 effettua personalmente le operazioni disciplinate
settembre 2005, n. 206 (Codice di consumo, a dal presente articolo.
norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n.
229). 8. Alle vendite di cui al presente articolo, si
applicano altresì le disposizioni di cui al d.lgs.
206/2005.
Art. 60
Vendite effettuate presso il domicilio 9. L’esibizione o illustrazione di cataloghi e l’ef‐
dei consumatori fettuazione di qualsiasi altra forma di propaganda
commerciale presso il domicilio del consumatore,
1. La vendita al dettaglio o la raccolta di ordina‐ cosi come definito all’articolo 4, sono sottoposte
tivi di acquisto presso il domicilio dei consumatori alle disposizioni sugli incaricati e sul tesserino di
è soggetta a previa SCIA al comune nel quale l’im‐ riconoscimento di cui ai commi 4, 5, 6 e 8.
presa ha la residenza, se persona fisica, o la sede
legale, se società.
TITOLO VIII
2. Nella SCIA sono dichiarati la sussistenza dei SANZIONI E NORME FINALI
requisiti di cui all’articolo 5 ed il settore merceolo‐
gico di attività.
Art. 61
3. L’impresa che intende avvalersi di incaricati Sanzioni
per l’esercizio dell’attività, ne comunica l’elenco
all’autorità di pubblica sicurezza del luogo nel quale 1. La competenza per le violazioni di cui alla pre‐
ha la residenza o la sede legale e risponde agli effetti sente legge è del comune nel quale hanno avuto
civili dell’attività dei medesimi. Gli incaricati devono luogo. Allo stesso comune pervengono i proventi
essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 5. derivanti dai pagamenti in misura ridotta ovvero da
ordinanze di ingiunzioni di pagamento.
4. L’impresa di cui al comma 1, rilascia un tes‐
serino di riconoscimento alle persone incaricate, 2. Il comune è competente alla vigilanza e al
che deve ritirare non appena esse perdano i requi‐ provvedimento sanzionatorio di cui all’articolo 180
siti richiesti. del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Approva‐
zione del regolamento per l’esecuzione del testo
5. Il tesserino di riconoscimento di cui al comma unico 18 giugno 1931‐IX, n. 773 delle leggi di pub‐
4, deve essere numerato e aggiornato annual‐ blica sicurezza).
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015 45
3. Chiunque eserciti l’attività di commercio al 9. L’attività è sospesa fino a tre giorni, nel caso
dettaglio in sede fissa, le forme speciali di vendita, in cui l’esercente non rispetti gli orari e le indicazioni
le vendite straordinarie e promozionali, l’attività di operative decise dai comuni per la tutela degli abi‐
vendita della stampa quotidiana e periodica, di som‐ tati delle aree limitrofe.
ministrazione di alimenti e bevande, la distribuzione
di carburanti e di commercio su aree pubbliche 10. Per accertati motivi di pubblico interesse o
senza autorizzazione o altro titolo abilitativo pre‐ per evidenti ragioni di sicurezza, il comune può
visto, ovvero senza i requisiti di cui all’articolo 5, è disporre la sospensione dell’impianto di distribu‐
soggetto alla sanzione amministrativa del paga‐ zione di carburanti su strada.
mento di una somma da euro duemilacinquecento
a euro 15 mila e alla chiusura immediata dell’eser‐ 11. Qualora le fattispecie di cui ai commi 3 e 7,
cizio. avvengano in un esercizio di somministrazione, si
applicano anche le disposizioni di cui agli articoli 17
4. Nel caso di operatori su aree pubbliche la ter e 17 quater del r.d. 773/1931 (testo unico delle
chiusura è integrata dal sequestro cautelare delle leggi di pubblica sicurezza).
attrezzature e delle merci e alla successiva confisca
delle stesse, nonché degli automezzi usati dai san‐
zionati, ai sensi della legge 24 novembre 1981 n. Art. 62
689 (Modifiche al sistema penale). Sospensione, decadenza e revoca
delle autorizzazioni
5. Per i distributori di carburante a uso pubblico,
1. Il titolare può sospendere volontariamente la
il comune dispone inoltre la rimozione delle attrez‐
propria autorizzazione dandone comunicazione al
zature e il ripristino dei luoghi con spese a carico dei
comune, fino al periodo massimo di un anno, salvo
trasgressori.
proroga del termine in caso di comprovata neces‐
sità e motivata richiesta dell’interessato.
6. Le violazioni alle prescrizioni della presente
legge, diverse da quelle considerate ai commi 3, 4
2. I titolari degli impianti di distribuzione di car‐
e 5, sono punite con la sanzione amministrativa del
buranti su area autostradale non possono sospen‐
pagamento di una somma da euro cinquecento a
dere l’attività dell’esercizio.
euro 3 mila.
3. L’autorizzazione è revocata:
7. In caso di particolare gravità o di recidiva, la a) qualora il titolare:
competente autorità comunale dispone, altresì, la 1. chiuda volontariamente l’attività;
sospensione dell’attività di vendita per un periodo 2. non avvii l’attività entro sei mesi dalla
non inferiore a tre e non superiore a venti giorni data del rilascio dell’autorizzazione;
lavorativi. La recidiva si verifica qualora sia stata periodo esteso a un anno per le medie
commessa la stessa violazione per due volte in un strutture di vendita e due anni per le
anno, anche se si è proceduto al pagamento della grandi strutture di vendita;
sanzione mediante oblazione. 3. non osservi i provvedimenti di sospen‐
sione dell’autorizzazione o non ripri‐
8. Le attività di somministrazione di cui all’arti‐ stini i requisiti mancanti nei termini
colo 38, possono essere sospese anche quando previsti;
venga meno la sorvegliabilità dei locali. L’attività è 4. sospenda l’attività per un periodo
sospesa per una durata non inferiore a tre giorni e superiore al massimo previsto al
non superiore a novanta giorni, termine entro il comma 1;
quale, salvo proroga in caso di comprovata neces‐ 5. in possesso di autorizzazione su aree
sità e previa motivata istanza, il titolare può ripren‐ pubbliche di tipo A, non utilizzi il
dere l’attività, ripristinati i requisiti mancanti. posteggio assegnato all’interno di una
46 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015
fiera per due manifestazioni consecu‐ b) legge regionale 24 luglio 2001, n. 18 (Disci‐
tive, fatti salvi i casi di forza maggiore plina del commercio su aree pubbliche);
documentati dall’interessato; c) legge regionale 13 dicembre 2004, n. 23
6. in possesso di autorizzazione su aree (Razionalizzazione e ammodernamento
pubbliche di tipo A, non utilizzi il della rete distributiva dei carburanti).
posteggio assegnato per periodi supe‐
riori complessivamente a 1/3 delle 2. A seguito dell’entrata in vigore della presente
giornate previste per ciascun anno legge, cessa di avere direttaapplicazione nella
solare, fatti salvi i casi di forza mag‐ Regione Puglia la l. 287/1991, fatto salvo il comma
giore documentati dall’interessato; 2, dell’articolo 4, con riferimento alle autorizzazioni
7. rifornisca da un impianto marino il car‐ di cui all’articolo 41 della presente legge.
burante a veicoli stradali;
8. rifornisca da un impianto a uso privato 3. Sono fatte salve le disposizioni di cui all’arti‐
il carburante a terzi; colo 152 del r.d. 635/1940, come modificato dall’ar‐
b) nei casi stabiliti dal comune per motivi di ticolo 2 del regolamento per la semplificazione dei
pubblico interesse; procedimenti relativi ad autorizzazioni per lo svolgi‐
c) qualora l’impianto di distribuzione di car‐ mento di attività disciplinate dal testo unico delle
burante non risulti adeguabile a seguito di leggi di pubblica sicurezza nonché al riconoscimento
verifica di compatibilità da parte del della qualifica di agente di pubblica sicurezza
comune. (numeri 77, 78 e 108, Allegato 1 della legge n.
59/1997 e numeri 18, 19, 20 e 35, Allegato 1 della
legge n. 50/1999) emanato con decreto del Presi‐
4. La Regione può richiedere al comune, la chiu‐
dente della Repubblica 28 maggio 2001, n. 311, e le
sura di un esercizio non in possesso dell’autorizza‐
disposizioni in materia di sorvegliabilità dei locali
zione per grande struttura di vendita ovvero la
adibiti a pubblici esercizi per la somministrazione di
revoca dell’autorizzazione rilasciata in maniera non
alimenti e bevande, nonché ogni altra disposizione
conforme alla presente legge.
statale in materia di ordine pubblico e sicurezza.
5. In caso di mancata attuazione di quanto pre‐
visto al comma 4, la Regione decorsi novanta giorni
Art. 64
dalla data della richiesta, nomina a carico del Disposizioni transitorie e finali
comune inadempiente, un commissario ad acta per
l’attuazione dei necessari provvedimenti. 1. In attesa dell’approvazione dei provvedi‐
menti di cui all’articolo 3, comma 1, rimangono in
6. Il comune, avuta notizia di una delle fatti‐ vigore i regolamenti vigenti in quanto applicabili.
specie di revoca, la comunica all’interessato fis‐
sando un termine di trenta giorni per le eventuali 2. Fino alla data di approvazione da parte del
controdeduzioni, decorso il quale adotta il provve‐ comune, dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni
dimento conseguente. su aree pubbliche di cui all’articolo 12, non possono
essere:
7. L’attivazione degli impianti di distribuzione a) rilasciate nel comune nuove autorizzazioni
carburanti resta disciplinata dal capo III. di tipo A;
b) istituiti o ampliati di numero di posteggi o
trasferiti di luogo fiere e mercati;
Art. 63 c) operate ripartizioni dei posteggi per mer‐
Abrogazioni e disapplicazioni ceologia.
La presente legge è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi e per gli effetti dell’art. 53,
comma 1 della L.R. 12/05/2004, n° 7 “Statuto della Regione Puglia”. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osser‐
varla e farla osservare come legge della Regione Puglia.
VENDOLA
48 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ‐ n. 56 suppl. del 22‐04‐2015
ALLEGATO A
Categorie merceologiche utilizzabili per la ripartizione dei posteggi nelle fiere e nei mercati
Capo II ‐ Norme generali sulla vendita Capo II‐ Programmazione del commercio su aree
Art. 7 Pubblicità dei prezzi pubbliche
Art. 8 Vendite straordinarie Art. 32 Criteri generali
Art. 9 Orari di apertura e di chiusura Art. 33 Istituzione di nuovi mercati e fiere
Art. 10 Gestione di reparto Art. 34 Soppressione, riconversione e qualifica‐
zione dei mercati e delle fiere
Capo III ‐ Programmazione della rete distributiva
Art. 11 Contenuti dei documenti regionali di indi‐ Capo III ‐ Norme per l’esercizio dell’attività
rizzo e programmazione Art. 35 Concessioni temporanee di posteggio
Art. 12 Strumenti comunali di programmazione e Art. 36 Assegnazione temporanea di posteggi
incentivazione Art. 37 Esercizio del commercio su aree particolari
TITOLO VII ‐ FORME SPECIALI DI VENDITA AL DET‐ ALLEGATO A Categorie merceologiche utilizzabili
TAGLIO per la ripartizione dei posteggi nelle fiere e nei mer‐
Art. 57 Spacci interni cati